Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, ha proclamato a livello nazionale, e anche in Piemonte, la mobilitazione generale degli infermieri e dei professionisti sanitari, dal 6 al 10 maggio per dire un secco #noaldemansionamento, contro l’utilizzo improprio del personale. In Piemonte l’infopoint sull’iniziativa sarà alle Molinette
Venerdì 10 maggio, a soli due giorni dalla giornata internazionale dell’infermiere, è prevista una grande manifestazione in piazza Castello a Torino, a partire dalle ore 9.
Durante la mattinata di manifestazione sono previsti dibattiti e interventi sulla figura dell’infermiere e sulla situazione critica dal punto di vista organizzativo e strutturale della sanità, che ha portato gli infermieri e i professionisti sanitari in una condizione lavorativa non più tollerabile.
Sono invitati a presenziare i giornalisti.
Dalle ore 11.30 vi sarà un incontro con politici. Una delegazione del Nursing Up consegnerà un documento alla Presidenza della Regione in cui si formalizza lo stato di mobilitazione in tutte le aziende sanitarie del Piemonte e chiederà un incontro con i vertici regionali. Nel documento vengono spiegate le ragioni della protesta. Il documento, con la protesta/denuncia degli infermieri, verrà formalizzato anche all’Ordine Professionale di competenza territoriale, per ogni necessaria iniziativa a tutela della salute collettiva e a garanzia dell’esercizio professionale degli operatori interessati. Lo stato di mobilitazione proseguirà fino a che non verranno messe in atto azioni concrete di inversione del fenomeno.
Durate la mattinata di manifestazione in piazza Castello a Torino vi sarà, per i cittadini che lo vorranno, la possibilità di misurare in modo gratuito glicemia e pressione.
Proclamiamo la mobilitazione degli infermieri per combattere il grave fenomeno del demansionamento. L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna nazionale “Nursing Up #noaldemansionamento”, lanciata dal sindacato di categoria lo scorso 7 marzo durante l’Assemblea nazionale di Roma, alla presenza di centinaia di attivisti accorsi da ogni parte d’Italia per denunciare ciò che accade in numerose Aziende sanitarie, dove i professionisti della salute sono costretti quotidianamente a fare fronte a una situazione emergenziale intollerabile per la drammatica carenza di organico dovuta al decennale blocco del turnover.Per il personale del Ssn, già ridotto ai minimi termini, si prospettano ulteriori emorragie in vista dei prepensionamenti previsti con Quota 100 non è sopportabile.
Come abbiamo già spiegato in passato, solo in Piemonte i pensionamenti potranno portare un vero e proprio esodo di quasi 1260 infermieri, tra coloro che hanno raggiunto la normale età pensionabile e coloro che potranno sfruttare “Quota 100” (sono circa 700 su base regionale). Un fatto che non può essere ignorato e va affrontato con un’azione immediata per pianificare le assunzioni. Ciò prima che l’emergenza si trasformi in una vera catastrofe.
Il demansionamento degli infermieri, e il loro utilizzo improprio, scaturisce come conseguenza delle criticità del contesto sanitario, caratterizzato, oggi più che mai, dalla disorganizzazione del lavoro che dipende dalla carenza o assenza di personale ausiliario e da politiche sanitarie tese a depauperare il Servizio pubblico.
Ricordiamo che tagliare le risorse destinate alla Sanità, e trattare quest’ultima come un mero settore da far quadrare economicamente, significa comprimere i diritti che fanno capo sia al cittadino, che chiede legittimamente di essere curato, sia agli infermieri costretti a svolgere funzioni improprie, come rifare i letti, portare provette in laboratorio, spostare i pazienti da un reparto all’altro. Il tutto con ricadute immancabili sui servizi erogati. Perdendo dignità e valorizzazione, gli infermieri vedono scadere loro malgrado la qualità dell’assistenza.
“Per il nostro sindacato degli infermieri è giunta l’ora di serrare i ranghi – attacca Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up – della categoria. Sopportiamo da troppo tempo condizioni di lavoro inaccettabili, a fronte di un’evoluzione della figura dal punto di vista della responsabilità professionale e dell’inquadramento ordinistico (l’albo nazionale oggi conta 450mila unità, di cui 270mila in forze alla Pubblica amministrazione) che è priva dei relativi riconoscimenti al livello di valorizzazione. Ciò crea una situazione di sfruttamento pericoloso da parte delle Aziende.
Vogliamo, dunque, lottare tutti insieme, uniti e solidali, contro il demansionamento degli infermieri per esercitare la professione senza doverla sacrificare a logiche di risparmio che danneggiano l’assistenza ai cittadini.
È necessario un grado maggiore di consapevolezza da parte di ognuno su questa basilare questione. Non è più pensabile sminuire la funzione degli infermieri, ce lo chiede in primis la gente, che attende mesi in lista d’attesa per accedere ad una visita specialistica. Occorre, oggi, senza attendere oltre, un cambiamento culturale per aiutare gli infermieri a fermare le pericolose ricadute che tale fenomeno comporta da un punto di vista qualitativo”.
“Con la campagna #noaldemansionamento – aggiunge Delli Carri -, partita a livello nazionale eparticolarmente viva in Piemonte e a Torino, viste le drammatiche condizioni di lavoro in cui si trovano ad operare i colleghi nella grande Città della Salute, gli infermieri intendono richiamare le Aziende sanitarie alle loro responsabilità, informare i professionisti sulla problematica e affrontarla insieme, anche acquisendo dai colleghi le denunce di ciò che accade. E le denunce verranno tramutate in ricorsi. Il nostro non sarà solo un momento di protesta, ma coinvolgeremo i cittadini, proponendo attività gratuite come la misurazione della pressione, e infopoint, che vedranno gli infermieri espletare alcune procedure di esclusiva competenza professionale infermieristica”.
Il Segretario Regionale
Nursing Up Piemonte
Claudio Delli Carri
Prosegue con successo l’iniziativa a favore degli indigenti e senza tetto della città, del tutto originale, dal titolo ‘Belli per i poveri’, che ha per protagonista ‘Isun’, neonato e moderno Centro Benessere inaugurato a Novembre 2017 a Collegno, in Corso Palmiro Togliatti 15/a, frutto di un’idea dell’imprenditore Luigi Carvelli tesa a creare un’oasi per il relax e la cura del corpo nel cuore del Quartiere Terracorta, da sempre uno dei più residenziali della cittadina dell’hinterland piemontese.
“In un momento storico in cui, con la bella stagione già avanzata, diventa massima l’attenzione alla forma fisica e alla cura del corpo, ritengo sia importante rivolgere di cuore un pensiero anche a coloro che, invece, necessitano dei beni primari, e non voluttuari. Come i senza cibo torinesi, cui abbiamo deciso di devolvere parte dell’incasso a favore della ‘Mensa dei Poveri’ di Torino di Via Belfiore 12, fondata dal sacerdote cottolenghino Don Adriano Gennari, animatore della Onlus caritatevole ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’ che la porta avanti con dedizione e impegno quotidiani“, confida entusiasta Luigi Carvelli.
Che aggiunge: “Sono nato il 30 Aprile, giorno tradizionalmente dedicato in calendario alla memoria liturgica di San Giuseppe Benedetto Cottolengo da pocoytrascorsa, il Santo della Divina Provvidenza che, primo tra i Santi sociali piemontesi, nella seconda metà dell’Ottocento pose l’attenzione al servizio dei poveri e degli ultimi. E questa iniziativa è anche un modo per celebrarne e onorarne concretamente il ricordo, e ribadirne l’esemplare condotta utile anche per i tempi presenti“.
Ed ecco che nei giorni di Martedì 7 e Giovedì 23 Maggio, Mercoledì 5 e 19 Giugno, chiunque acquisterà qualsiasi trattamento o pacchetto-benessere, contribuirà alla raccolta fondi in favore della ‘Mensa dei Poveri’ cui verrà devoluto il 20% dell’incasso delle giornate solidali, sostenendo così una lodevole opera di carità cristiana e sociale che prosegue ininterrottamente dal 2008 a oggi.
“Il corpo è un dono di Dio ed è la bellezza di ciascuno di noi: pertanto va preservato con attenzione e rispetto, e occorre prendersene cura. E’ specchio dell’anima, in cui si manifesta l’infinita bellezza di Dio. Ringrazio di vero cuore il caro figliolo Luigi Carvelli per aver amorevolmente pensato ai nostri poveri“, dichiara soddisfatto Don Adriano Gennari.
‘Isun’ (www.isunestetica.it) è un nuovo modo di guardare alla cura della persona: l’impiego e la scelta di peeling cosmetici realizzati solo ed esclusivamente con formule naturali idonei al rinnovamento cutaneo con annessa azione rigenerante e purificante tanto sullo strato corneo quanto su quello profondo della pelle, unitamente a un mix efficace e inedito di strumenti atti a capitalizzare i benefici effetti delle onde di calore a raggi infrarossi nelle terapie di dimagrimento (sulla scorta di quanto accadeva già anche nel 3.000 A.C., cui risale la prima notizia certa di un trattamento di tal genere ottenuto allora con ferri o pietre calde avvolte in canovacci di tessuto e foglie) costituiscono soltanto alcuni dei punti di forza innovativi delle soluzioni estetiche offerte, in un’ottica olistica vincente che considera la bellezza della persona quale risultato perfetto di armonia ed equilibrio funzionale in ogni sua singola componente.
Completano il quadro l’attenzione costante alla ricerca delle tecnologie più all’avanguardia di sicuro utilizzo nei percorsi benessere personalizzati, che fanno di ‘Isun’ la risposta efficace e ottimale al crescente e attuale bisogno di benessere personale.
I CITTADINI LO SEGNALANO DA TEMPO AL COMUNE DI TORINO. QUANDO SARANNO RIPARATE?
Un’ennesima lettera (che inseriamo in calce a questo messaggio) pervenuta anche al nostro Comitato di cittadini sul problema in oggetto. Lo stato di abbandono delle attrezzature da gioco sotto la tettoia dell’ex capannone di strippaggio del Parco Dora è sotto gli occhi di tutti. E incombe pure il concerto del Kappa Futur Festival che occupa per giorni l’area. E’ un problema che coinvolge le decine di frequentatori del Parco e che abbiamo anche come Comitato segnalato nuovamente agli Uffici del Verde Pubblico della Città.
COMITATO DORA SPINA TRE
***
La lettera
Più volte ho segnalato ai vari Enti competenti tramite mail, senza nessuna soluzione, la condizione dei vari campetti al Parco Dora: porte di calcio non più esistenti, niente reti di pallavolo e tennis, canestri di basket sistemati ad altezza diversa causa anche il Kappa festival.
Ad oggi il campo di calcetto risulta essere senza porte di calcio e senza una recinzione che ne delimiti i confini, anche per la sicurezza dei passanti; nel weekend è pieno di ragazzi che ci giocano ma come porte mettono delle borse.
Campi da tennis e pallavolo sono senza reti da anni.
Campo da basket: i tabelloni purtroppo sono stati messi ad altezze diverse; andrebbero regolamentati. L’abbassamento è stato causato dall’appoggio di una cassa durante il Kappa Futur Festival, il cui peso ne ha causato l’abbassamento.
I ragazzi che abitualmente giocano a basket hanno comprato due retine per i canestri; consiglierei di inserire quelle in ferro per evitare che se li portino via.
Tutto questo dovrebbe rientrare nella manutenzione ordinaria.
A chi bisogna rivolgersi per risolvere questo problema?
Il Parco Dora è un bel parco, però mi sembra che si stia abbandonandolo a se stesso.
Cordiali saluti
(segue la firma)
Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) garantirà l’assistenza sanitaria al Salone Internazionale del Libro in programma a Torino dal 9 al 13 maggio. Al Lingotto Fiere di Torino ogni anno, per il Salone del Libro, si danno appuntamento più di 1.000 espositori ed editori
Il servizio di presidio di assistenza sanitaria sarà coperto dalle Pubbliche Assistenze Anpas del Piemonte con ilcoordinamento metropolitano delle Pubbliche Assistenze Anpas del Torinese e di Croce Verde Torino e vedrà impegnate, per ogni giornata di evento, un’ambulanza di base con equipaggio di volontari soccorritori e un mezzo di soccorso avanzato con la presenza di medico e infermiere, oltre a quella dei volontari soccorritori. Verrà predisposta una sala medica equipaggiata di materiale sanitario necessario al primo soccorso. Inoltre due squadre a piedi di volontari soccorritori dotate di zaino per il soccorso, completo di defibrillatore, saranno organizzate in modo tale da coprire l’intera area della manifestazione, transitando in mezzo al pubblico all’interno delle aree espositive. Nelle cinque giornate del Salone del Salone del Libro turneranno complessivamente oltre trenta volontari soccorritori e una decina di coordinatori Anpas. I volontari impiegati sono inseriti nelle normali attività del Sistema 118 e sono in possesso di Certificazione Regionale per il trasporto in ambulanza. Per l’edizione 2019 il Salone si caratterizzerà anche come festival internazionale della cultura, con un palinsesto di circa 1.500 presentazioni editoriali, convegni, appuntamenti, dibattiti, spettacoli e più di 2.000 relatori e ospiti in cinque giorni. Segnaliamo per lunedì 13 maggio, alle ore 14 in Sala Ciano, il dibattito a cura di Anpas su La prevenzione sanitaria oggi. Il ruolo del Terzo Settore, del pubblico e del privato, i relatori saranno la professoressa Maria Rosaria Gualanodel Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche presso l’Università degli Studi di Torino e il dottorFabrizio Pregliasco, presidente nazionale Anpas e ricercatore universitario per la Disciplina Igiene Generale ed Applicata presso il Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano. Il dibattito, moderato dalla giornalista e scrittrice Patrizia Durante, verterà sugli interventi di prevenzione sanitaria che costituiscono la via principale attraverso cui tutelare la salute dei cittadini. La sfida di oggi è mantenere i livelli qualitativi alti adottando azioni sostenibili e rispettose delle ragioni scientifiche che le sostengono. I volontari Anpas saranno anche presenti al Salone del Libro con un proprio stand per promuovere, con dimostrazioni di primo soccorso, materiali informativi e relazioni dirette, la cultura e lo spirito del volontariato di pubblica assistenza. L’associazione aderente ad Anpas Croce Verde Torino parteciperà inoltre al Salone Off organizzando alcuni eventi. Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), nata nel 1904 dal movimento delle Società Operaie di Mutuo Soccorso, è una delle organizzazioni di volontariato più grandi d’Italia con 918 pubbliche assistenze e che oggi conta 86mila volontari attivi, 341.971 soci, oltre 3000 dipendenti, 2.592 volontari in Servizio Civile in più di mille presìdi in tutte le regioni d’Italia. Anpas si occupa di soccorso e trasporto sanitario, protezione civile e ambientale, servizi sociali, cultura e cooperazione internazionale. L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.379 volontari (di cui 3.447 donne), 6.259 soci, 407 dipendenti, di cui 55 amministrativi che, con 404 autoambulanze, 191 automezzi per il trasporto disabili, 224 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 462.864 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 15 milioni di chilometri.
“Una legge liberticida che sta distruggendo la filiera
del gioco legale” Così Andrea Tronzano, consigliere di FI al Consiglio Regionale del Piemonte in merito alla legge sul gioco d’azzardo. “Una legge che sta portando invece ad un aumento dell’illegalità. E’ senz’altro importante prevenire il fenomeno del GAP, pensare alla salute, ma lo sono anche gli investimenti che gli imprenditori hanno fatto nel tempo”, sottolinea Tronzano . “Questa legge regionale è del tutto illogica” osserva Fabio Bodini, operatore del settore del gioco legale, a commento delle dichiarazioni di Tronzano “Una legge che sposta i giocatori verso forme di offerta più aggressive, se non addirittura illegali. Una legge che va a colpire tutti gli imprenditori e gli stessi giocatori”. “Le decisioni del Consiglio Regionali vanno rispettate, perchè è un organo eletto, ma quando il Consiglio si rende conto che una legge non funziona o sta rischiando di escludere dal circuito produttivo decine di migliaia di persone va posto un rimedio” , spiega Tronzano. “Noi abbiamo provato a porre rimedio, ma non ci siamo riusciti. Contiamo, in caso di vittoria alle elezioni regionali di sospendere questa legge per evitare ulteriori danni, dopo di chè modificarla senza toccare l’impianto dedicato alla salute e alla prevenzione. Quello è fondamentale e deve rimanere, ma nello stesso tempo non dobbiamo escludere dal circuito economico persone che hanno investito e stanno lavorando in questo settore che, va ricordato, è legale per una legge nazionale del 2004”. “l’idea sarebbe stata quella di tutelare i giocatori- spiega Bodini – ma non è esattamente quello che si è ottenuto”. “Al primo posto di questa legge c’è il contrasto e la prevenzione del gioco patologico. Il tema però è stato affrontato in maniera giusta e comunque non con interventi adeguati. Ci si è concentrati sulla parte peggiore della legge, quella che esclude dal settore produttivo gli imprenditori legali. Ora noi dobbiamo mettere insieme le due esigenze e lo possiamo fare sospendendo la legge. E’ una legge che non sta dando frutti dal punto di vista della salute, ma sta dando danni alla filiera produttiva legale”, aggiunge Tronzano. “Non è con la proibizione che si ottiene un risultato, ma con la prevenzione”.
Quasi Quadro, scadenza iscrizioni: 13 maggio 2019
L’Associazione Quasi Quadro in collaborazione con GTT-Gruppo Torinese Trasporti e il Festival Fo.To – Fotografi a Torino e con il patrocinio della Regione Piemonte, Città di Torino, Circoscrione 7 e Camera di commercio di Torino, indice la seconda edizione del concorso Air Land 2.0 che si svolgerà sulla Tranvia Sassi-Superga, più nota come “Dentera” dal 18 maggio al 16 giugno. La competizione è rivolta a tutti gli Artisti di ogni disciplina, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione. Ogni artista può partecipare con una o più opere, edite o inedite, che non dovranno essere spedite, ma di cui dovrà esserne inviata soltanto una riproduzione fotografica. Associazione Quasi Quadro si occuperà di stampare le immagini selezionate su un supporto leggero e resistente che sarà esposto all’interno delle antiche vetture. Gli artisti che avranno superato la prima fase di selezione verranno inseriti nella Gallery del sito internet dell’Associazione Quasi Quadro. Gli 8 finalisti saranno i primi artisti in assoluto ad esporre sulla Dentera, tra di essi 2 posti saranno riservati agli studenti iscritti ad Accademie di Belle Arti italiane e/o straniere. Al primo classificato sarà riservata una mostra personale curata da Associazione Quasi Quadro, durante il periodo di Artissima 2019. La mostra sarà corredata da un catalogo online a cura dell’Associazione Quasi Quadro con le opere degli 8 finalisti e quelle degne di menzioni speciali. Scadenza iscrizioni: 13 maggio 2019. Regolamento e iscrizione: www.quasiquadro.eu
Il gruppo friulano “Sereni Orizzonti”, azienda leader in Italia nel settore della costruzione e gestione di residenze sanitarie per anziani, cerca nuovo personale (in particolare infermieri e operatori socio-sanitari) che vada ad aggiungersi a quello già in organico nella nuova RSA di San Mauro Torinese. Gli interessati possono presentare la loro candidatura direttamente presso la reception della stessa struttura, in corso Lombardia 24.
Completamente ristrutturata e pienamente operativa dall’ottobre dello scorso anno, questa residenza si sviluppa su 5 piani con una superficie complessiva di circa 6mila mq. Suddivisa in quattro nuclei da 20 posti letto e quattro nuclei da 10, è inserita all’interno di un complesso dove sono già presenti un asilo nido e una scuola per l’infanzia.
Le camere, divise tra doppie e singole, sono tutte dotate di bagno attrezzato e arredate in modo confortevole e funzionale alle esigenze dell’ospite. In ogni nucleo sono predisposti ambulatorio, bagno assistito, sala da pranzo e sala per le attività dedicate alla socializzazione. Al primo piano, oltre all’accogliente hall della reception, si trovano la direzione e lo studio medico. Al secondo piano, invece, vi sono un’attrezzata palestra per le attività di recupero e mantenimento nonché spazi comuni, ampi e luminosi, dedicati alle attività di animazione.
L’edificio presenta una pianta ad “U” formando così, nell’area esterna, una piacevole corte aperta che offre agli ospiti e ai loro cari spazi tranquilli in cui trascorrere il tempo in totale quiete e armonia. Nella RSA viene garantita, 24 ore su 24, l’assistenza di personale qualificato, coordinato da una equipe sanitaria e fisioterapica. Con la sua apertura il gruppo “Sereni Orizzonti”, guidato da Massimo Blasoni, ha consolidato ulteriormente la sua presenza in Piemonte. Altre sue 26 residenze operano infatti da tempo nelle province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara,
Il Segretario Generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo interviene in merito agli scontri tra forze dell’ordine e NO TAV durante la manifestazione del 1 Maggio. Bene hanno fatto le forze dell’ordine che con professionalità, fermezza e lungimiranza hanno garantito ancora una volta che la manifestazione del 1 Maggio non si trasformasse in uno scenario di devastazioni e gravi ferimenti. I primi a violare l’articolo 21 della Costituzione che garantisce la libertà di pensiero e di espressione sono proprio coloro che agiscono con azioni violente ; esattamente come hanno fatto a Torino alcuni rappresentanti dei NO TAV durante l’odierna manifestazione del 1 Maggio. Ancora più grave è se tra questi NO TAV vestiti di tutto punto con abiti antisommossa vi siano cariche istituzionali e rappresentanti politici che, in nome della loro indiscutibile verità, con le loro azioni aggressive vorrebbero annichilire la libertà di pensiero dei tanti altri manifestanti che non condividono la loro “verità”. Se l’esempio di tolleranza e rispetto per le idee altrui dovesse provenire da questi rappresentanti credo si porrebbe un vero problema di credibilità delle istituzioni e di chi le rappresenta. Attendiamo fiduciosi che la Sindaca di Torino prenda le debite distanze da soggetti i cui comportamenti nulla hanno a che fare con la democrazia e con lo stato di diritto. Se il clima del paese non è tra i più sereni, chiude Eugenio Bravo, questo non autorizza nessuno, ma proprio nessuno, ad utilizzare mezzi violenti e aggressivi per dimostrare le proprie ragioni. Sembra incredibile ma sempre più spesso in questo Paese non si riesce più a manifestare pacificamente. È auspicabile che chi ha causato i tumulti e i disordini riceva le giuste attenzioni da parte degli inquirenti e della magistratura verificando eventuali responsabilità.