TRIBUNA- Pagina 55

Docenti della Disciplina dei Diritti Umani per le discipline giuridiche

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani nel rinnovare con forza la propria istanza di estendere l’insegnamento delle discipline giuridiche in tutte le scuole , in particolare nelle scuole di primo grado, vuole esprimere il proprio pensiero in merito alle recenti iniziative del Ministero in materia di Cittadinanza e Costituzione.

E’ noto a tutti come il Coordinamento abbia concluso ogni suo intervento e ogni sua comunicazione evidenziando l’importanza dell’educazione al rispetto delle regole, fin dalla più tenera età. Nel mese di aprile di quest’anno, in seguito alla manifestazione contro tutte le mafie svoltasi a Locri, il Coordinamento ha ritenuto di scrivere al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Istruzione sottolineando ulteriormente il ruolo fondamentale che i docenti di diritto hanno in questo compito delicato, senza con ciò voler sminuire il ruolo dell’intero corpo docente, ma rivendicando le competenze specifiche degli stessi che li potrebbero e li dovrebbero rendere protagonisti tanto di un insegnamento curriculare quanto coordinatori di tutte le iniziative che riguardano la legalità.

E’, infatti, importante che la scuola venga potenziata nella sua offerta formativa e, indiscusso e indiscutibile il lavoro encomiabile e gli sforzi profusi dagli insegnanti di tutte le discipline, in particolare Noi insegnanti di diritto potremmo sostenere ulteriormente e validamente, data la specificità della nostra materia, il compito affidato a ciascun docente. Perché per divenire cittadini consapevoli si deve procedere a piccoli passi e fin da bimbi, comprendendo che il rispetto delle regole è alla base della convivenza pacifica e civile. Siamo certi che un progetto siffatto non potesse non essere stato valutato allorché nel 2015 è stato avviato un piano di assunzione che ha segnato l’ingresso a scuola di migliaia di docenti di diritto, ma dobbiamo constatare che molti di essi, purtroppo, a distanza di due anni dal loro ingresso nel mondo scolastico, si trovano sconsolatamente e soltanto ad effettuare sostituzioni di colleghi, mortificati nella loro dimensione umana e professionale. Eppure la strada sembrava proprio orientata nel senso giusto. Molti di Noi furono assegnati alle scuole medie e lavorarono con entusiasmo a contatto con i più piccoli che accolsero la novità in maniera estremamente positiva.

Cosa è successo? Cosa si è interrotto? Perché non si è ritenuto di proseguire sulla strada intrapresa? Perché oggi si parla reiteratamente dell’importanza dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, prevedendo anche un colloquio in sede di esami conclusivi del primo e del secondo ciclo, ma pervicacemente non si vuole attribuire ai docenti di diritto l’insegnamento della loro materia ? Perché si insiste nel voler attribuire una materia che rientra nelle nostre specifiche competenze a docenti rispettabilissimi e preparatissimi, ma non formati come Noi all’insegnamento delle materie giuridiche? Perché, ancora, con tutte le risorse umane e professionali di cui dispone la scuola , si privilegia la scelta di cercare all’esterno gli esperti che dovrebbero insegnare la cultura della legalità? Non ritenete che per tutti Noi sia mortificante? Non ritenete che sia giunta l’ora di darci il giusto rango nell’ottica del piano di educazione alla legalità ed in relazione agli obiettivi dell’Agenda 2020?

Perché? Attribuire l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ai docenti di diritto è fisiologico e consentirebbe, peraltro, a tantissimi docenti di fare rientro nelle loro realtà dalle quali si sarebbero anche allontanati con entusiasmo se nella loro nuova destinazione avessero avuto, e avessero, la possibilità di svolgere concretamente un lavoro che li gratifichi professionalmente. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere un incontro al signor Ministro per discutere le problematiche inerenti a tali argomenti.

Prof.ssa Elisabetta Barbuto

Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

 

Testimoni di Geova: “Non smettiamo di adempiere la legge del Cristo”

Caro direttore,

si è conclusa l’assemblea dei testimoni di Geova dal tema “Non smettiamo di adempiere la legge del Cristo”. Nella giornata di domenica 5 novembre, sono stati circa 1700 i presenti alle due sessioni in cui sono stati evidenziati i valori pratici di qualità come onestà, altruismo e affezione famigliare, oggi sempre più rare, ma che dovrebbero essere il fondamento di ogni società civile. Nel riassumere questo concetto, un rappresentante proveniente dalle filiale di Roma, il sig. Alessandro Pasotto ha detto: “La misericordia nei confronti di altri, non è semplicemente provare pietà ma si completa con opere motivate da sentimenti di compassione sia per chi ci è familiare che per estranei.” Questa assemblea è stata per certi versi storica: dei 5 nuovi testimoni battezzati, ben 2 erano non vedenti. Uno di loro, vive presso una struttura nel comune di Ciriè e ha fatto questa scelta nonostante la sua rispettabile età di 73 anni, vari problemi fisici e soprattutto la cecità totale dalla nascita. Quest’uomo è davvero felice di avere davanti a se qualcosa che nessun medico purtroppo è mai riuscito a dargli: speranza. 

 

Ufficio Informazione Pubblica

 Luca Brocchin

Disarmo, la soddisfazione del Comitato per l’intervento del Papa

Abbiamo appreso con grande gioia e contentezza dell’iniziativa che il
Vaticano ha preso di indire una conferenza sul disarmo nucleare cui
parteciperanno diversi rappresentanti degli Stati, dell’ONU, delle associazioni maggiormente impegnate su questo tema a sostegno della
ratifica del Trattato che mette al bando le armi nucleari. Siamo un coordinamento che è nato proprio per spingere il governo italiano alla
firma e siamo movimenti ed associazioni che da tempo credono che un mondo senza armi nucleari sia una priorità per rendere il mondo più
sicuro. Ci sentiamo quindi incoraggiati da questa iniziativa come da tutti i ripetuti interventi che il Pontefice ha fatto in questo stesso senso. Per sottolineare l’importanza di questo evento e rendere maggiormente cosciente l’opinione pubblica dell’urgenza del disarmo nucleare il 10 novembre, giorno di inizio della suddetta conferenza, faremo un presidio in piazza Castello a Torino con inizio alle ore 17,00 cui la cittadinanza è
invitata.
.
Per il “Coordinamento di cittadine/i, associazioni e istituzioni contro
l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi”
Paolo Candelari, Giampiero Leo, Walter Nuzzo

Associassion Piemontèisa, patrimonio da salvare

L’Associazione è una realtà attualmente non attiva e gravata dai debiti: in pericolo il prezioso patrimonio librario e archivistico e un inestimabile patrimonio culturale. Ho portato il tema in Consiglio Comunale per cercare di sbloccare la situazione

Un patrimonio librario e archivistico di valore assoluto e, in generale, un prezioso capitale di cultura per Torino e per il Piemonte. L’Associassion Piemontèisa ha rappresentato tutto questo fino a oggi, ma rischia di non esserlo più in futuro. La situazione, in breve: l’Associassion Piemontèisa, fondata nel 1957 da Andrea Flamini (recentemente scomparso), per anni ha valorizzato la cultura e le tradizioni piemontesi, occupandosi di conservare e promuovere il folklore e la cultura della nostra regione. Il patrimonio dell’Associazione è costituito dalla biblioteca e dell’archivio, con oltre 12mila volumi, molti dei quali introvabili e di grande valore. Tutti i volumi sono custoditi presso la sede di Palazzo Birago di Vische (di proprietà della Asl), all’incrocio tra via Verdi e via Vanchiglia. A causa di problemi di carattere economico e di un rilevante indebitamento, l’Associassion Piemontèisa ha recentemente interrotto la sua attività, e risulta difficile identificare un soggetto che possa rilevarla. I nodi della questione: Palazzo Birago di Vische presenta gravi criticità strutturali. Ci sono problemi rilevanti anche in termini di salvaguardia dell’immobile dalle occupazioni abusive. Che qualcuno possa entrare nella biblioteca e sottrarre o distruggere libri e materiale non è un’ipotesi assurda. L’Associazione al momento non dispone di nessun altro bene. Il figlio di Andrea Flamini ha rinunciato all’eredità (con relativa situazione debitoria). Questo dal punto di vista della situazione economica e strutturale. Dal punto di vista politico, invece, preoccupa l’immobilismo della Giunta. Non si registrano sviluppi da mesi a questa parte, nonostante le roboanti dichiarazioni di qualcuno sui giornali. Ho portato il tema in Consiglio Comunale questo pomeriggio per cercare di smuovere la situazione, ma alla domanda “quando faremo un intervento di salvaguardia su quel luogo?” non ho avuto una risposta precisa. Ho chiesto di poter approfondire il tema in Commissione, alla presenza di rappresentanti della Regione Piemonte (disponibile a ospitare nei locali della Biblioteca del Consiglio Regionale il vasto patrimonio archivistico e librario dell’Associazione). Sarebbe utile, a questo punto, andare in Commissione, invitando anche rappresentanti della Regione. L’Associassion Piemontèisa è un patrimonio che deve essere messo nuovamente nella disponibilità dei torinesi. Non c’è tempo da perdere.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

NUOVO CORSO PER VOLONTARI SOCCORRITORI

Inizierà martedì 21 novembre, alle ore 20.45, presso la sede della Croce Verde di None in via Santarosa 74 il nuovo corso gratuito per aspiranti volontari soccorritori.

Il corso è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte, secondo lo standard formativo regionale. Inoltre, all’interno dello stesso percorso formativo è prevista l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero.

Le lezioni riguarderanno diversi argomenti tra cui il Sistema di emergenza-urgenza, i codici d’intervento, i mezzi di soccorso, il linguaggio radio e le comunicazioni, la rianimazione cardiopolmonare, l’utilizzo del defibrillatore, il trattamento del paziente traumatizzato, il bisogno psicologico della persona soccorsa. Il corso è diviso in una parte teorica di 50 ore complessive a cui vanno ad aggiungersi altre 100 ore di tirocinio pratico protetto di affiancamento a personale più esperto.

 

Il volontario soccorritore è un cittadino che opera un intervento di primo soccorso con capacità professionali nell’ambito di un’organizzazione definita. La Pubblica Assistenza di None ricerca anche volontari per i servizi di tipo socio sanitario non urgenti.

La Croce Verde None invita quindi tutti coloro interessati a imparare le tecniche di primo soccorso e con la possibilità di donare parte del proprio tempo libero per aiutare gli altri, a partecipare alla serata del 21 novembre.

Per adesioni o maggiori informazioni contattare la Croce Verde None tel. 011-9864996, email: info@croceverdenone.org.

 

La Croce Verde None, associata Anpas, può contare sull’impegno di 116 volontari, di cui 45 donne, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 4mila servizi con una percorrenza di circa 140mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto dei disabili. Il parco automezzi è composto da quattro ambulanze, due mezzi disabili e tre autoveicoli per i servizi socio sanitari.

 

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

Babbo Natale cercasi a Mondojuve

Dal 6 al 30 novembre sarà possibile candidarsi per diventare il Babbo Natale dello Shopping Center Mondojuve di Nichelino/Vinovo (TO) durante le giornate precedenti le festività, un originale offerta di lavoro per tutti coloro che sono alla ricerca di un impiego durante le prossime feste natalizie.

L’impegno previsto è di 10 giorni lavorativi (7, 8, 9, 10, 15, 16, 17, 22, 23, 24 dicembre 2017) per un compenso previsto di 1.800 Euro netti e ovviamente sarà necessario possedere le attitudini caratteriali e il physic du role idonei per vestire i panni di Babbo Natale, incluse ottime doti comunicative ed empatiche che tale ruolo richiede. Indispensabili saranno quindi la propensione alle relazioni sociali, conoscere e saper raccontare le favole, sorridere e dimostrare affetto ai bambini e alle loro famiglie.

 

Tutti gli interessati potranno candidarsi dal 6 al 30 novembre 2017. La selezione finale avverrà attraverso un casting “pubblico” nel quale è previsto anche un momento di animazione, presso lo Shopping Center Mondojuve, nella giornata di domenica 3 dicembre 2017, a partire dalle ore 15:00.

 

Nel mese di dicembre verrà inoltre allestito presso la galleria Artemisia un vero e proprio villaggio natalizio, che ospiterà anche il trono e la slitta di Babbo Natale e altri elementi decorativi in grado di ricreare l’atmosfera tipica delle feste natalizie.

 

Per iscriversi al casting e per ulteriori informazioni è necessario inviare una mail all’indirizzo babbonatale.mondojuve@kimbe.it o chiamare il numero 340 455 8599 (attivo dalle 9.00 alle 16.30 dal lunedì al venerdì).

RADICALI – AUMENTANO GLI ABBANDONI DI RIFIUTI: AMMINISTRAZIONI INVESTANO SU CONTROLLO E NUOVE TECNOLOGIE

Boni: “In alcune zone del Torinese vengono buttati nei rii mobili, divani, medicinali e rifiuti pericolosi”

In molte aree circostanti la città di Torino è sempre più evidente la presenza diffusa della pratica di abbandonare rifiuti illegalmente. Un monitoraggio effettuato dai militanti radicali evidenzia in particolare tra Gassino t.se e Castiglione e sulla superstrada Torino-Chiavasso molte zone di abbandono con cumuli di materiali assai ingenti che spesso contengono anche rifiuti pericolosi. Dello smaltimento dei rifiuti abbandonati e delle tecniche di prevenzione e controllo si parlerà a Ecomondo tra il 7 e l’11 novembre a Rimini

Dichiara Igor Boni (Coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta):

“In alcune zone del Torinese vengono buttati nei rii o accumulati nottetempo al margine della strada mobili, divani, macerie, medicinali e rifiuti pericolosi. Le amministrazioni comunali, già povere di denaro, sono costrette a spendere soldi per ripulire i rifiuti abbandonati. Sono costi non prevedibili che tolgono risorse al resto dei servizi. Inoltre i rischi di inquinamento delle acque superficiali e del suolo è rilevante. Eppure esistono tecnologie che con poco costo consentono di individuare colpevoli e ridurre gli eventi criminosi. Oltre alla verifica dei rifiuti abbandonati illegalmente dove possono essere reperiti utili indizi sulla provenienza è opportuno installare nelle aree di abbandono foto-trappole (molto più economiche dei classici impianti di videosorveglianza) che inviano le immagini rilevate in tempo reale. Esistono inoltre applicazioni che consentono alle guardie ecologiche, operatori del comune, vigili, etc. di fotografare e georeferenziare con un semplice smartphone gli abbandoni rilevati, i dati vengono convogliati direttamente agli uffici comunali, i quali possono gestire nel tempo le segnalazioni registrate. La comunicazione dei nuovi provvedimenti alla cittadinanza, ha l’effetto immediato di dare la percezione del controllo del territorio e consente di individuare alcuni dei responsabili degli illeciti. L’investimento in questi dispositivi,  insieme ad una campagna di informazione sulle modalità di smaltimento dei rifiuti (spesso gratuite!), ritorna all’amministrazione rapidamente, dato che gli abbandoni diminuiranno così come le spese dello smaltimento dei rifiuti abbandonati”.
(foto: il Torinese)

Prevenzione e salute il lunedì

Constatato il gradimento e il constante incremento nella partecipazione dei Cittadini ai cicli di Incontri “I Lunedì pomeriggio della Prevenzione e della Salute”già avviati dal 2013continuano anche quest’autunno con una rassegna di sei Conferenze che si terrà nuovamente presso il Centro di Biotecnologie Molecolari – Università di Torino, sita in Via Nizza 52 a Torino.

Dò quindi notizia della prima Conferenza:

Lunedì 6 novembre 2017 – ore 16,30 – (nell’Aula DARWIN)

– Demenza e patologie associate. Stili di vita. Fattori di rischio e prevenzione.

– Quando la memoria non funziona più… La malattia di Parkinson: che cos’è, come si cura?

Relatori:

dott.Antonino Maria Cotroneo– Geriatra, Direttore Geriatria Ospedaliera e Responsabile Struttura Socio – Sanitaria ASL Città di Torino.

dott.ssa Daniela Leotta – Medico Chirurgo, Specialista in Neurologia.

Giovanni Bresciani

organizzatore del progetto, collaboratore dell’Associazione “Più Vita in Salute”.

Segnalo la nostra presenza su Facebook –Gruppo: Associazione “Più Vita in Salute”

Trasparenza in Comune, Manfredi (radicali): “Sala Rossa completamente esautorata”

Trasparenza in Comune/Manfredi (radicali): Sindaca Appendino ha rifiutato di presentare in Consiglio Comunale formali comunicazioni sulle dimissioni del capo di gabinetto Giordana e sul “caso Ceresa”. Sala Rossa completamente esautorata  e informazione negata a cittadini, come su esiti commissione d’indagine sui fatti di Piazza San Carlo.

Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta) commenta:

 

Apprendiamo dalla stampa che la sindaca di Torino, Chiara Appendino, si è rifiutata, su esplicita richiesta del capogruppo del PD, di presentare nel Consiglio Comunale di ieri formali comunicazioni sulle dimissioni del suo capo di gabinetto (nonché suo braccio destro e sinistro) Paolo Giordana.

 

Con tale rifiuto, il Consiglio Comunale della città di Torino è stato esautorato completamente delle proprie funzioni e all’intera comunità torinese è stata negata la possibilità di conoscere sia le motivazioni che hanno portato la sindaca all’accettazione tout court delle dimissioni di Giordana sia le valutazioni della sindaca rispetto al comportamento tenuto dall’amministratore delegato di GTT, Walter Ceresa, rispetto alla richiesta fattagli da Giordana di far togliere una multa ad un suo amico.

 

Quanto successo ieri fa il paio con quanto accaduto 40 giorni fa, quando in Consiglio Comunale il M5S ha votato contro la mozione finale della Commissione d’indagine sui fatti di Piazza San Carlo del 3 giugno scorso, senza presentare alcuna mozione alternativa; di conseguenza, tutti i cittadini di Torino sono stati privati della conoscenza del lavoro svolto dalla commissione, la cui costituzione era stata voluta e votata anche dai consiglieri del M5S, all’unanimità.

 

Al danno si aggiunge la beffa; ieri i consiglieri comunali del M5S hanno chiesto al PD di fare un’ “operazione trasparenza” sui conti delle partecipate. E’ sempre il bue che dice al toro: “Quanto sei cornuto!”..

SICCITA’ E INCENDI: LA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE SOSPENDE L’ATTIVITA’ VENATORIA IN 7 CA e 3 ATC

Martedì  31 ottobre 2017 alle ore 13,00 la Giunta Regionale del Piemonte, raccogliendo parzialmente le istanze che erano giunte dalle associazioni ambientaliste e animaliste, dal Garante regionale per la tutela degli animali, dal Consigliere di parità regionale del Piemonte, dalla Provincia di Cuneo e dalla Città Metropolitana di Torino, da consiglieri regionali e forze politiche di maggioranza e opposizione ed anche dai Comprensori Alpini TO3 e CN2, ha deliberato di sospendere l’attività venatoria nei Comprensori Alpini interessati dagli incendi di questi giorni (TO1, TO3,TO5, CN2,CN4) fino al 30 novembre 2017 e negli ambiti di caccia confinanti (CA TO2, TO4, ATC TO1, T02, TO3) fino al 10 novembre 2017 per garantire il rifugio agli animali in fuga dalle aree devastate dagli incendi. Il provvedimento potrà essere prorogato o revocato a seconda del permanere o meno delle condizioni di criticità. Il provvedimento che sarà pubblicato venerdì 3 novembre 2017 sul BUR della Regione sarà operativo da tale data. Le associazioni animaliste e ambientaliste avrebbero preferito fosse stata decisa la sospensione dell’attività venatoria su tutto il territorio regionale a causa delle condizioni climatiche caratterizzate dal perdurare di forte siccità e conseguente penuria di fonti alimentari e idriche per la fauna selvatica. Si ringrazia tuttavia l’assessore regionale Giorgio Ferrero per la sensibilità e l’attenzione dimostrate ritenendo la decisione odierna della Giunta Regionale un passo avanti, anche se timido, sulla strada della civiltà. Le scriventi associazioni chiedono che prima di revocare lo stop dell’attività venatoria la regione effettui puntuali verifiche circa la presenza sui territori interessati di fonti alimentari e idriche adeguate che consentano agli animali selvatici di poter superare l’inverno in arrivo.

 

         ENPA,  LAC,  LAV,  LEAL,  LEGAMBIENTE Circolo L’Aquilone, OIPA,  PRO NATURA, SOS Gaia       

                  

                                                                                                                           Roberto Piana

Vice Presidente LAC