Un Toro volenteroso ma un po’ sprecone non va oltre il pari contro il Crotone nel pomeriggio pre-pasquale di Campionato. Terzo pareggio consecutivo in casa dopo Inter e Udinese, ma oggi si poteva davvero fare di più!
Mihajlovic per la prima volta presenta in partenza il duo offensivo Belotti-Maxi Lopez, piazzando alle loro spalle Ljajic e con la coppia Baselli-Iago Falque a centrocampo.
I granata quindi cambiano modulo, ma questo 4-3-1-2 convince poco, la manovra sembra lenta e la confusione pare davvero tanta, almeno all’inizio.
E’ il Crotone infatti a farsi pericoloso per primo al 20′ ma Trotta prima e subito dopo Crisetig non riescono a concludere un’azione molto favorevole. Scampato il pericolo, il Toro sembra finalmente svegliarsi e comincia a chiudere gli avversari nella loro area con maggiore insistenza trovando un Cordaz, portiere dei calabresi, davvero in grande giornata che riesce a chiudere prima su Belotti poi, con un pizzico di fortuna, su Maxi Lopez e infine su Ljajic, con una grande deviazione sotto l’incrocio.
Nella ripresa si continua sulla stessa falsariga: Toro avanti con impeto e ora anche con continuità, che controlla con facilità ma che sbatte sempre contro il solito super Cordaz. Sembra una partita a senso unico con un unico grande e spesso fortunato protagonista, il portiere! Tiri continui, prima Zappacosta, poi Iago Falque e Boyè, entrato al posto di Maxi Lopez.
Alla fine, tira che ti ritira, Belotti entra in area di potenza e viene a contatto con Ceccherini, rigore generoso e gol del Gallo che stavolta realizza con un secco rasoterra
nell’angolo.
Sembra fatta ma, dopo altre azioni buttate alle ortiche, i granata subiscono il pareggio dei calabresi propiziato ancora una volta da gravi errori difensivi, in particolare di Hart. Davvero un gran peccato!
Finisce con il Toro deluso e il Crotone del sempre amico e amato Davide Nicola, ex
giocatore granata, che festeggia a bordo campo un punto che pareva avere il dolce sapore della speranza… fino a quando da Firenze non è arrivata la notizia del gol su rigore dell’Empoli, diretto avversario dei calabresi nella lotta salvezza, che batteva i viola. Delusione anche per il Crotone che comunque lotterà fino all’ultimo!

L’andata dei quarti di Champion’s finisce 3-0 e la Juve si regala una serata indimenticabile, gloriosa, dove il risultato, per assurdo, non rende neanche in pieno la differenza di valori vista stasera in campo: tattica perfetta, grande forma fisica, nessun errore in difesa e soprattutto un Dybala monumentale che segna due bellissimi gol e che, lui che all’epoca ancora non c’era, regala una bella rivincita ai bianconeri dopo la delusione di Berlino. 
Juve raddoppia: azione travolgente di Mandzukic che serve Dybala, gran tiro nell’angolo e 2-0.
volta delle debolezze difensive dei blaugrana e triplica di testa dopo aver anche colpito il palo, Juve 3 – Barça 0.

Si arricchisce sempre più il medagliere di Veronica Biglia
Dybala, qualche apprensione di troppo all’inizio del secondo tempo, figlie soprattutto della difficoltà nel raddoppiare e mettere subito al sicuro il risultato, ma vittoria sostanzialmente meritata.
ha risposto bene alla supremazia tecnica dei bianconeri e alla fine esce con onore dallo Stadium, sicuramente una delle migliori squadre viste quest’anno da queste parti.
I pericoli li crea soprattutto Dybala, in serata di grazia prima della sfida a Leo Messi, ma i gol li segna entrambi il Pipita, uno per tempo: al 23′ in girata di destro sul palo più lontano, e all’84’ con potenza e precisione dall’area piccola, entrambe le azioni ispirate da ubriacanti e ficcanti azioni di Dybala. Tra i due gol, oltre alle giocate della Joya argentina, qualche pericolosa azione dei veneti che non sono certo stati a guardare. Pericolosi soprattutto
Pellissier e Meggiorini, per entrambi evidentemente contro la Juve… sempre clima speciale da derby!
I Granata vincono 3-2 contro il Cagliari, in rimonta. Pareggio con Ljajic e raddoppio con Belotti, giunto alla sua rete numero 24 della stagione





di Manuela Savini
match le ore 10 per incontri tra club della stessa provincia, alle ore 11 per incontri tra circoli di province diverse (salvo diversi accordi tra i capitani). Le prime due squadre di ciascun girone accederanno al tabellone nazionale per l’assegnazione del titolo nazionale e le prime quattro classificate del tabellone approderanno direttamente in serie A2. La formula degli incontri intersociali prevede due doppi maschili ed uno femminile.
sarebbero iscritte alla serie B, pronte a sfidarsi da aprile a giugno.
Nel girone 4, Monviso A ha vinto facilmente contro AB Academy – Padel Albaro di Genova per 3 a 0. Tra le donne la forte coppia torinese, Sobrero/Cravero, non hanno avuto problemi contro le avversarie (60 60) e così anche le altre due coppie maschili, La Pira/Licciardi e Raspino/Motta, hanno vinto facilmente con un punteggio chiaro (60 60 e 61 60).
Nel girone 5, dove risultano iscritte cinque squadre torinesi su sette del girone, non hanno avuto problemi la squadra di casa Royal Club Torino che ha vinto tutti e tre i match dell’incontro contro Colombo Club B di Genova. Per il Royal sono scesi in campo Sangiorgio/Colombo per le donne, Giraudo/Iezza e Castelli/Boselli per gli uomini. Nessun problema neppure per lo Sporting Club Le Bandiere di Colturano (Mi) che ha battuto facilmente 3 a 0 la squadra B del Monviso. Per la squadra torinese sono scesi in campo Toso/De Michelis contro Sussarello/Tresoldi per il doppio femminile (vinto dalle lombarde 61 62), Maccagno/Ferrero R. contro Cremona/Gianzini (60 62 per i milanesi) e Quartarone/Ferrero A. contro Severini/Mogni (06 16), per i doppi maschili. Nonostante l’incontro abbia visto la netta superiorità della squadra lombarda, il Monviso ha sorpreso schierando un giovanissimo Alessandro Ferrero, classe 1999.


quest’ultimo, l’Udinese invece schiera un più moderato 4-4-2 con Scuffet tra i pali.I granata controllano il gioco ma sembrano un po’ macchinosi nel creare occasioni, le poche azioni in area friulana sembrano quasi casuali: al 12’ Baselli si fa pericoloso ma sbaglia lo stop al momento giusto e al 27’ Zappacosta incrocia fuori un tiro che poteva aver migliore sorte. L’Udinese, dal canto suo, si concede qualche pericoloso contropiede con Badu e soprattutto Zapata. E’ alla fine del primo tempo che il Toro comincia a suonare la carica, purtroppo senza troppa fortuna: traversa di Belotti e subito dopo palo di Rossettini ad infiammare gli ultimi 5 minuti del primo tempo. Si va comunque all’intervallo sullo 0-0
non questo Toro!La squadra granata reagisce con orgoglio e in pochi minuti accorcia le distanze con Moretti veloce e opportunista in area, 1-2 al 25′ minuto. A questo punto Mihajlovic rischia il tutto per tutto, dentro Maxi Lopez al posto di Baselli con Ljajic arretrato sulla linea dei centrocampisti in uno schieramento molto offensivo.L’Udinese ora non riesce più a ribattere, Scuffet, il migliore dei suoi, tiene botta con gran classe, ma al 38′ arriva il gol del Gallo Belotti che, di testa e con gran potenza, realizza il suo 23° gol. Toro che pareggia, meritatamente, e ritrova grande entusiasmo.


camminatori a 4 zampe, che saranno accompagnati lungo il percorso da 10