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di Claudio Benedetto
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La Juve vola e proprio non molla, 2-0 all’Atalanta nel recupero della partita rinviata per la neve, gol di Higuain nel primo tempo e di Matuidi nella ripresa, il vantaggio sul Napoli sale a 4 punti. Allegri mette in campo la formazione migliore, col sempre più devastante Douglas Costa ad ispirare i tre tenori Dybala, Mandzukic e Higuain, a centrocampo stavolta Khedira si riposa e allora tocca a Pjanic e Matuidi, comunque in gran spolvero. Dietro spazio a Lichtsteiner e Asamoah sulle fasce con al centro la coppia Chiellini-Benatia. Partita davvero poco spettacolo fino alla mezz’ora, con squadre un po’ svogliate e qualche errore di troppo, poi all’improvviso… azione di Higuain che recupera un pallone vagante, lascia l’impostazione a Douglas Costa che inventa, palla restituita in 
profondità e gol dell’1-0 con un bel diagonale nell’angolino da parte del Pipita. L’Atalanta, che lascia in panchina Caldara, Spinazzola e Petagna, ci prova con Gomez ma è di Ilicic l’unico tiro, peraltro parecchio sbilenco, verso la porta di Buffon. Sul finire del tempo la Juve si fa ancora pericolosa con Higuain e Dybala, ma all’intervallo rimane l’1-0. L’Atalanta nella ripresa sembra un po’ più intraprendente ma dura molto poco, nessun reale pericolo per un assolutamente inoperoso Gigi Buffon. Al minuto
81′ la Juve, comunque non così arrembante come in altre occasioni ma comunque sempre pericolosa, raddoppia: Dybala inventa, Higuain rifinisce e Matuidi conclude, 2-0 e tutti a casa! Anche perché nel frattempo l’Atalanta era pure rimasta in dieci per l’espulsione del giovane Mancini, autore di due evidenti falli su Higuain e poi su Chiellini che nel giro di un paio di minuti gli costano altrettante ammonizioni. La classifica sorride, sembra una prima piccola fuga, ma le partite sono davvero ancora tante… così Allegri e tutto l’ambiente bianconero cercano di spegnere sul nascere i primi entusiasmi dei tifosi, la strada è ancora lunga e piena di pericoli, la Juve c’è, ne è consapevole e non si ferma!
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Ecco di seguito il tabellino dell’incontro:
JUVENTUS-ATALANTA 2-0 (pt 29’ Higuain; st 36’ Matuidi)
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (De Sciglio), Benatia, Chiellini, Asamoah; Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (Barzagli), Dybala, Mandzukic (Alex Sandro); Higuain. Allenatore: Massimiliano Allegri
ATALANTA (3-5-2): Berisha; Toloi, Mancini, Palomino; Hateboer (Cornelius), Cristante, De Roon, Haas (Spinazzola), Gosens (Petagna); Ilicic, Gomez. Allenatore: Gian Piero Gasperini
ARBITRO: Mariani
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dalla FIAT per 55 – 46, a testimonianza che Torino è una macchina da canestri, gomiti o non gomiti, pur avendo non nella difesa il suo punto forte. Un secondo quarto sottotono ha fatto la differenza, e il resto è venuto da sé.
dando solo colpe a chi non riesce a vincere, pur se le vittorie, anche brutte, danno sempre più piacere delle sconfitte. 

Momenti di commozione all’Allianz stadium di Torino, nel ricordare Davide Astori, il capitano della Fiorentina, morto una settimana fa







soprattutto a voler vincere! L’anima è indiscutibilmente il nuovo allenatore Paolo Galbiati, un tifoso accalorato, un amico dei giocatori, un tecnico di alto livello, e anche un buon giocatore di basket (per chi lo ha visto nel pre-partita, dove in tuta si è messo a tirare a canestro: splendido! Quando mai avete visto un altro allenatore che prima della partita va a
tirare?). La vera svolta è soprattutto lui, e sicuramente anche il buon Stefano Comazzi, anche se predilige da sempre un ruolo d’ombra, ma visti i risultati, la sua ombra è sicuramente importante.
Torino ha giocatori di effetto quali Vander Blue e Pelle che sicuramente una volta integrati ulteriormente daranno un ulteriore forza a questa squadra, ma tutti i presenti rappresentano la Fiat Torino, e chi questa volta rispetto alla Coppa Italia si è “sentito” meno come presenza in realtà ha comunque contribuito lo stesso alla forza d’urto della rimonta della squadra quando si è trovata a -8 nel quarto periodo. La compattezza del gruppo non è solo nella vittoria, ma nel modo in cui si vince. E tutti, al momento, si vede e si sente che sono orientati in un solo verso.
“L’emozione per la finale di coppa Italia è stata indicibile e poter fare la foto con la coppa è stata un’emozione enorme così come veder girare la squadra con la coppa in mano nel palazzetto. Una sensazione bellissima per chiunque segua il basket da decenni! La partita vera per me è stata nel primo quarto, e se Torino giocasse sempre così, i traguardi sono tutti raggiungibili!”, il commento di Sabrina dalla curva Guerrieri entusiasta anche della splendida iniziativa di regalare ai tifosi che hanno avuto la voglia di fare la lunga fila per raggiungere la coppa una foto con loro stessi con in
mano la Coppa Italia appena conquistata da Torino.



