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BORIELLO ILLUDE IL CARPI E LA JUVENTUS CALA IL TRIS

CARPI JUVECARPI-JUVENTUS 2-3 

 

RETI: Borriello (C) al 15′, Mandzukic (J) al 18′ e al 41′ p.t.; Pogba (J) al 5′, Bonucci (J) autorete al 47′ s.t.

 

CARPI (5-3-2): Belec; Letizia, Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Gabriel Silva; Cofie (dal 25′ s.t. Bianco), Marrone, Lollo; Borriello (21′ s.t. Mbakogu), Di Gaudio ( 9′ s.t. Lasagna).  A disp. Brkic, Spolli, Lazzari, Pasciuti, Matos. All. Castori.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli (12′ s.t. Rugani), Bonucci, Chiellini; Cuadrado (37′ s.t. Lichtsteiner), Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Mandzukic, Dybala (23′ s.t. Morata). A disp. Neto, Rubinho, Caceres, Alex Sandro, Padoin, Sturaro, Hernanes, Asamoah, Zaza). All. Allegri.

 

L’inizio di stagione burrascoso dei bianconeri è ormai un ricordo lontano, e prima della pausa natalizia la squadra di Allegri non sbaglia il colpo e riesce a espugnare anche il Carpi di Castori. Ancora una volta, Mandzukic si rivela decisivo con le sue due reti, insieme alla firma di Pogba. I ritmi sono subito alti e non passano molti minuti, che l’attaccante del Carpi lancia un primo squillo: al 14′, appena entrato in area, Boriello fa partire un rasoterra che fredda Buffon. La Juve non resta con le mani in mano e, quattro minuti più tardi, arriva il pareggio: splendido gioco di squadra, cross di Cuadrado e tocco di  Khedira, ma c’è il miracolo di Belec che respinge il tiro. La palla arriva al volo a Mandzukic e via verso il gol. La Vecchia Signora prende in mano le redini del gioco e tocca a Belec salvare più volte la porta dagli attacchi di Khedira e Marchisio. Al 40′ Letizia lascia andar via Evra, che crossa a destra per Mandzukic e via altra doccia fredda per Belec. Nella ripresa la Juventus non cambia il copione e in 5 minuti anche Pogba mette la sua firma: lancio lungo di Marchisio e il francese non perde tempo, aggancia il pallone e batte Belec in uscita. I bianconeri senza difficoltà conducono il gioco ma il Carpi sembra reagire e nei minuti finali i la Juve inizia a soffrire. La squadra di casa ci prova: Bianco, ostacolato da Rugani, si deve accontentare dell’angolo. Il Carpi continua a spingere e i bianconeri si devono difendere dall’ incursione di Letizia e dal tiro dal limite di Gabriel Silva, che però non trova la porta. Al 90′ Bonucci fa il regalo di Natale al Carpi accorciando le distanze con un’autorete e, poco prima del fischio finale, c’è il rischio del pareggio, ma per fortuna della squadra di Allegri, Lollo conclude debolmente e lascia tirare un sospiro di sollievo ai bianconeri. La Juventus ora è sempre più presente per la lotta scudetto, con sole tre lunghezze di distacco dall’Inter. 

 

Roberta Perna

Le pagelle di Torino-Udinese 0-1

TORO UDINESEDecisiva per la vittoria dei Friulani è la rete di Perica nel primo tempo che trafigge Padelli

 

Il Bianconero quest’anno non porta bene alla squadra di Ventura infatti dopo la pesante sconfitta subita nel derby di Coppa Italia il Toro incappa in un altro risultato negativo, questa volta contro l’Udinese. Decisiva per la vittoria dei Friulani è la rete di Perica nel primo tempo che trafigge Padelli con un bel tiro di destro da dentro l’area. I Granata ora dopo queste due sconfitte avranno il tempo di ricaricare le batterie durante la sosta natalizia, ma al ritorno sui campi saranno chiamati subito a una trasferta difficile contro il Napoli di Sarri.

 

Padelli 6,5: il migliore tra i suoi. Compie due grandi parate prima su Di Natale nel primo tempo e poi su Edenilson nel secondo tenendo in partita i suoi ed evitando un passivo più pesante da digerire;

Bovo 5,5: il centrale romano imposta bene il gioco con degli ottimi lanci che impensieriscono non poco la difesa dei Friulani. Meriterebbe la sufficienza se non fosse per un cartellino giallo, evitabile, per proteste ( dal 70′ Maxi Lopez 5,5: entra con la giusta grinta e sforna subito una grande sponda di petto per Baselli che per poco non va al tiro. Dopodichè comincia a sbagliare tanto, si fa ammonire e tocca due volte la palla con il braccio in pochi minuti spezzando così il ritmo della partita in un momento chiave);

Jansson 6: lo svedese è chiamato a sostituire capitan Glik e lo fa bene. Nel primo tempo sventa una situazione molto pericolosa con una bellissima scivolata e tiene sempre bene la posizione;

Moretti 5,5: nell’azione del goal va a raddoppiare su Perica con Molinaro, ma, con un po’ di fortuna, l’attaccante di Colantuono passa lo stesso e segna il goal partita. Per il resto non sbaglia niente e appoggia sempre bene il pallone;

Zappacosta 5: inizia bene con delle ottime progressioni sulla fascia poi, con il passare dei minuti, si spegne e non trova più spunti interessanti;

Benassi 5,5: bene in fase di copertura, ma molto meno lucido quando c’è da inserirsi o tentare la giocata. Tornava da un infortunio e probabilmente deve ancora rientrare in condizione ( dal 63′ Acquah 5,5: entra per dare più fisicità e fluidita al centrocampo di Ventura e ci riesce, ma dal punto di vista tecnico fa degli errori grossolani che vanificano due azioni potenzialmente pericolose);

Vives 6: molte volte i tifosi lo  richiamano per qualche retropassaggio di troppo, ma comunque la sua è una prestazione generosa e ordinata;

Baselli 5: quello visto oggi è un lontano parente del vero Baselli. Impreciso, furi dal gioco e senza spunti. Ha qualità fuori dal comune, ma deve credere di più in se stesso e cercare di tornare a giocare con la leggerezza che le tante aspettative su di lui dei tifosi hanno fatto venire meno;

Molinaro 6: tanta corsa e abnegazione. Nel secondo tempo calcia una bella punizione che per poco non mandava in porta Quagliarella ( dal 57′ Avelar 5,5: torna da un grave infortunio e con il passare dei minuti si vede che deve tornare in condizione. Esordisce con un bellissimo cross per Belotti e con una buona giocata al volo a centrocampo, ma dopodichè sbaglia molti cross e spinge meno. Una bella notizia comunque il suo ritorno, la speranza è che torni presto sui livelli di inizio anno);

Belotti 6: corre, lotta e ha più occasioni per andare in rete, ma non è fortunato. Dimostra anche un’ottima condizione atletica con delle accelerazioni che lasciano più volte sul posto i giocatori avversari. L’impegno c’è e si può scommettere sul fatto che continuando così possa fare un grandissimo girone di ritorno;

Quagliarella 5,5: nel primo tempo sfiora l’incrocio dei pali con un gran tiro da fuori area poi non ha più grandi occasioni, ma si inserisce spesso per tentare di sorprendere i difensori avversari. Ci si aspetta di più da lui, ma, viste le prestazioni degli ultimi due mesi, almeno oggi da qualche segnale di ripresa;

All. Ventura 6: la squadra è ancora scossa dalle contestazioni post-derby e durante la partita si vede meno coraggio del solito da parte dei suoi nel provare la giocata, comprensibile. Le sostituzioni sono giuste e anche la gestione della partita, durante la sosta dovrà però lavorare molto sotto il profilo psicologico per ridare fiducia ai suoi.

 

Filippo Burdese

Acquista “Forza Vecchio Cuore Granata vol. 2”

toro bandieraCon soli 10 euro sarà possibile ascoltare tutte le più famose canzoni dedicate alla squadra granata ed eseguite dal vivo durante la festa all’Hiroshima Mon Amour

 

“Forza Vecchio Cuore Granata vol. 2” è il CD che martedì 8 dicembre è stato distribuito durante la serata “Grande Toro” organizzata da Stefano Venneri a favore di una raccolta di beneficenza per la Fondazione Filadelfia.

 

Per coloro che non sono stati presenti all’evento, c’è comunque la possibilità di acquistare il CD rivolgendosi direttamente alla Fondazione, cui gli organizzatori hanno donato le restanti copie.

 

Con soli 10 euro sarà pertanto possibile ascoltare tutte le più famose canzoni dedicate alla squadra granata ed eseguite dal vivo durante la festa all’Hiroshima Mon Amour.

 

“Gigi Meroni” di Filippo Andreani
“Torino” di Apek
“Grande Toro” di Fabrizio Voghera
“Cuore Toro”, “Facci un Goal” e “Il Capitano” degli Statuto
“Filadelfia” di Ermanno Eandi
“Quel giorno di Pioggia” e “La Maratona” dei Sensounico
“Per Noi” dei Rimozionekoatta
“Ancora Toro” di Valerio Liboni
“Con il Toro nel Cuore” ed “Essere Granata” di Valerio Liboni e Silvano Borgatta
“Grazie Toro” di Silvano Borgatta
“Se ti senti del Toro” di Massimo Zaccheddu
“Grande Torino” dei GranTorino
“Forza Forza Toro” di Enzo Rimedio & Friends
“Forza Toro Forza Toro Forza Toro” e “In Maratona” di Gianluca Domenici

 

Per l’acquisto rivolgersi alla Fondazione Stadio Filadelfia telefonando al numero 011/2630725, scrivendo all’e-mail segreteria@filadelfia.it oppure andando direttamente alla Casa Fila in Via Filadelfia 36 (orari 9:00-12:00 / 14:45-17:15)

 

Un buon acquisto, per un Buon Natale… FVCG2 

I bianconeri volano ai quarti: doppietta Zaza, reti di Dybala e Pogba

JUVENTUS-TORINO 4-0

 

juve toro derbyReti: Zaza al 28′ p.t.; Zaza al 6′, Dybala al 28′, Pogba al 37′ s.t.

 

JUVENTUS (3-5-2): Neto; Rugani, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Khedira (36′ s.t. Padoin), Marchisio ( 42′ s.t. Hernanes), Pogba, Alex Sandro; Zaza (‘8’ s.t. Dybala), Morata. A disp. Buffon, Rubinho, Caceres, Barzagli, Evra, Sturaro, Cuadrado, Mandzukic. All.: Allegri.

 

TORINO (3-5-2): Ichazo; Bovo, Glik, Moretti (37′ s.t. Avelar); Peres, Aquah, Gazzi, Baselli ( 19′ s.t. Silva), Molinaro; Belotti (9′ s.t. Quagliarella), Maxi Lopez. A disp. Padelli, Castellazzi, Zappacosta, Jansson, Pryima, Prcic, Vives, Amauri. All. Ventura.

 

NOTE – espulso Molinaro al 4′ s.t. per doppia ammonizione.

 

Derby natalizio di Coppa Italia che porta regali solo ai bianconeri: quattro, in particolare le reti segnate contro i granata decisamente non al top. Raddoppia così la squadra di Allegri che non si accontenta del 2-1 al 94′ della notte di Halloween, piazzando un bel poker alla squadra di Ventura. Al di sopra delle aspettative le prestazioni dei bianconeri, molto impegnati in questo periodo tra campionato e Champions, non si può dire lo stesso del Toro che ha saltato l’ultimo turno di campionato. Di certo ci si aspettava una squadra più reattiva, se non altro perché bisognava passare il turno, se non altro perché era il derby. Oltretutto la storia stava dalla parte granata con l’ultima qualificazione firmata Toro nel 1993, e i bianconeri che invece non mandavano fuori dalla competizione gli avversari da ben 50 anni.

 

Ventura questa volta si affida a Maxi Lopez, preferito a Quagliarella, al fianco sempre di Belotti. Gazzi prende il posto di Vives al centrocampo e tra i due pali c’è Ichazo. Mentre  per i bianconeri Allegri decide di introdurre Rugani, utilizzato solo pochi minuti nel finale della partita di Champions contro il Siviglia e Neto, per il resto tutto regolare. Il primo tempo non è dei più entusiasmanti, ma a dirigere sono proprio i bianconeri con un buon possesso palla, mentre i granata cercano di restare per lo più compatti. Ci pensa Zaza a movimentare l’incontro, dopo un il cartellino giallo e il rischio di lasciare i propri compagni in dieci, al 28′ confeziona il primo regalo: una bella giocata di Morata sulla sinistra, che salta Bruno Peres e Bovo e arriva sul fondo, poi scarica all’indietro per Zaza che mette dentro.  Il Toro resta alquanto spento e lascia concludere il primo tempo alla ben motivata Juve sull’1-0. Nella ripresa il copione non sembra cambiare, e subito si mette meglio per la Juve, dopo soli 5′ dalla ripresa gli avversari rimangono in 10 per doppia ammonizione su Molinaro.

 

La salita si fa più ardua per Ventura e i suoi che se vogliono riaprire il match non possono far altre che cambiare impostazioni di gioco. Niente da fare, perchè dall’altra parte la difesa granata vacilla e dopo una manciata di minuti ci ripensa Zaza a spegnere le speranze granata centrando la doppietta su una punizione di Marchisio intercettata dal marcatore bianconero. La prima vera occasione, forse l’unica, in casa granata arriva verso la mezz’ora per merito di Belotti che scatta in contropiede anticipa Rugani e prova il tiro sul primo palo, ma la palla colpisce l’esterno della rete. Standing ovation per Zaza, che lascia il posto a Dybala che subito entra a pieno in partita, sfiorando il tris al 21′ grazie ad un tiro di poco impreciso. Nulla da temere perché dopo poco arriva anche la sua firma. Merito di una buona prestazione di Alex Sandro che serve Morata, e Dybala mette dentro la botta vincente. Il pass per i quarti ormai è assicurato e al 37′ ci pensa Pogba a chiudere il cerchio battendo una strepitosa punizione degna di Del Piero. Ventura incassa una brutta sconfitta e lascia la manifestazione, mentre i bianconeri in gran forma dovranno attendere la vincitrice tra Lazio e Udinese. 

 

Roberta Perna

Valeria Tuberosi

JUVENTUS FIORENTINA 3-1: BIANCONERI IN RIMONTA, ILICIC APRE CUADRADO RISPONDE

JUVE FIORENTINA2juve stadiumMANDZUKIC E DYBALA TRAFIGGONO I VIOLA

 

RETI: Ilicic (F) su rigore al 3′, Cuadrado (J) al 6′ p.t. ; Mandzukic (J) al 35′, Dybala (J) al 46′ s.t.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira (17′ s.t. Sturaro), Marchisio, Pogba, Evra ( 32′ s.t. Alex Sandro); Mandzukic ( 41′ s.t. Morata), Dybala. A disp. Neto, Rubinho, Caceres, Zaza, Morata, Padoin, Rugani, Lichtsteiner, Vitale. All. Allegri

 

FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Rodriguez, Astori; Bernardeschi, Badelj, Vecino (41′ s.t. Mati Fernandez), Alonso (40′ s.t. Pasqual); Ilicic (41′ s.t. Rossi), Borja Valero; Kalinic. A disp. Sepe, Lezzerini, Babacar, Gilberto, Rebic, Verdù, Roncaglia, Suarez. All. Sousa

 

Continua la marcia vincente bianconera, arrivata alla sesta vittoria consecutiva battendo la Fiorentina, seconda in classifica a sole due lunghezze di distacco dalla vecchia signora

 

Allo Juventus Stadium si inizia subito con il botto, senza troppi convenevoli, in soli tre minuti di gioco, i viola trovano la prima esultanza su calcio di rigore. Punito l’intervento di Chiellini su Bernardeschi, Ilicic è impeccabile sul tiro dal dischetto. I bianconeri non si fanno sopraffare e la risposta della Juventus non si fa attendere; la rete arriva proprio con colpo di testa, dell’ex viola Cuadrado che, nel probabile tentativo di fare da sponda,  scavalca Tatarusanu  e finisce per concludere in porta. Ristabilito l’equilibrio, la foga iniziale  si stempera ed entrambe le squadre iniziano a occupare bene tutti gli spazi e si rispondono a vicenda, annullandosi tutti gli attacchi. Al 14’ Dybala prova a dare un brivido alla squadra di Sousa: parte in solitaria, scavalca la difesa viola, ma al momento del tiro non crea problemi a Tatarusanu . Nella ripresa non manca un briciolo di tensione in più, i bianconeri spingono sulle fasce, riuscendo a creare trame di gioco molto più pericolose, dove la difesa della Fiorentina non può abbassare la guardia. Dybala raccoglie un rasoterra di Evra, da sinistra, e tenta la girata improvvisa ma finisce fuori di poco. Primo cambio per la Juve, Sturaro prende il posto di Khedira e, nel momento in cui Allegri sta per far entrare anche Morata al posto di Mandzukic , il croato segue l’azione di Pogba, che lancia Dybala, anticipato da Tatarusanu, sulla palla vagante si getta l’attaccante bianconero e scaraventa in porta. Nel recupero arriva il colpo di grazia per la Fiorentina, Dybala si invola sulla destra, entra in area, evita l’uscita di Tatarusanu e deposita in rete per chiudere i conti sul definitivo 3-1. Il campionato ritrova una grande protagonista, Inter avvisato. Ora non resta che scoprire quali siano gli avversari per gli ottavi di finale di Champions. 

 

Roberta Perna

Sassuolo-Torino, recupero il 13 o 20 gennaio

TORO STADIOLa partita è stata rinviata a causa della forte nebbia calata sul campo di gioco

 

La data del recupero non è ancora stata decisa per Sassuolo-Torino in programma ieri per le 18 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Se ne riparla nel 2016, probabilmente il 13 o 20 gennaio. La partita è stata rinviata a causa della forte nebbia calata sul campo di gioco. La decisione è stata assunta dall’arbitro Celi dopo aver verificato l’impossibilità di giocare la partita per la visibilità quasi nulla. 

Che successo la serata per il Fila!

E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta

 

fila3Perfetta, perfetta da tutti i punti di vista, con circa 500 persone presenti ed oltre 2.000 euro di incasso, ieri sera si è svolta Grande Toro, la serata musicale organizzata da Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC.

 

Fin dalle ore 20:00 il pubblico di fede granata ha riempito l’Hiroshima Mon Amour, scaldato inizialmente dal dj d’eccezione Gino Latino, già speaker del Torino al Delle Alpi.

 

Alle 21:00 Gino Strippoli, nelle vesti di presentatore, ha dato il via alla serata, presentando, con l’ironia e la simpatia che lo contraddistingue, artisti ed ospiti.

 

Ha aperto la serata Enzo Rimedio con la sua “Forza Forza Toro” eseguita insieme agli amici Massimo Zaccheddu ed Alberto Pecorelli, seguito poi dallo stesso Zaccheddu con “Se ti senti del Toro”. Quindi è toccato al poeta Ermanno Eandi, prima recitando una poesia presa in prestito dal Museo del Grande Torino, poi eseguendo la sua canzone dedicata al mitico Filadelfia.

 

E’ stato poi il turno di Alberto Pecorelli, in arte Apek, che per l’occasione è arrivato direttamente dall’Irlanda, che ha cantato un metropolitan-country dedicato agli Invincibili. Successivamente sono saliti sul palco gli inarrestabili Rimozionekoatta con l’esecuzione di tre brani in stile SKA, con i quali il pubblico si è molto divertito ballando e cantando.

 

Gino Strippoli ha poi invitato sul palco Cesare Salvadori, presidente della Fondazione Stadio Filadelfia, che ha tranquillizzato tutti dichiarando che i lavori si stanno svolgendo regolarmente e che tutti, veramente tutti, a partire dal pubblico presente alla serata sono impegnati nel far sì che il 17 ottobre 2016 il nuovo Filadelfia possa essere finalmente inaugurato nel migliore dei modi.

 

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Sul palco si è poi avvicendato Domenico “Mecu” Beccaria, consigliere della Fondazione e presidente del Museo del Grande Torino, che ha raccontato tanti aneddoti sui cimeli presenti, a partire dalla capostipite cornetta del trombettiere Oreste Bolmida, ed invitando tutti nel visitare il magico Museo nei fine settimana.

 

Ha riaperto la scena artistica Fabrizio Voghera, che forte del suo ruolo nel musical Notre Dame de Paris, ha raccontato di essere stato per un certo tempo l’unico gobbo granata al mondo, poi il turno dei Gran Torino con la loro accattivante pop-dance “Grande Torino” e di seguito il simpaticissimo Gianluca Domenici, cantautore viareggino dal cuore granata.

E’ stato poi il turno dei Sensounico che hanno addirittura eseguito le loro canzoni con il supporto di quattro musiciste dotate di viole e violoncelli, che hanno caratterizzato ancor di più la loro “Quel giorno di pioggia”, dedicata al Grande Torino.

 

E’ stato un momento particolarmente commovente quando Davide Murru, cantante della band, ha elencato i nomi dei caduti a Superga, seguito da tutto il pubblico.

Quindi è toccato agli Statuto, la band più band del Toro, con le loro canzoni a ritmo SKA dedicate alle gesta della loro squadra: “Grande”, “Facci un goal”, dedicata a Paolino Pulici e “Cuore Toro”, suonata tutte le domeniche allo stadio.

 

torio fila 1Poi è giunto il momento dell’artista più atteso della serata: Valerio Liboni. Presentato, giustamente, da Gino Strippoli come un artista che ha segnato la musica leggera italiana, Liboni ha raccontato aneddoti sulla sua “Ancora Toro”, dalla prima versione cantata da Rossi, Policano, Bianchi e da Cravero, a quella con Little Tony, Mal, Dino ed una solista del Quartetto Italiano, fino all’ultima, quella che tutti conosciamo cantata solamente da lui.

 

Alla fine Gino Strippoli e Stefano Venneri hanno ringraziato tutti i volontari della Fondazione e richiamato tutti gli artisti sul palco, che hanno omaggiato a loro volta l’emozionato Valerio Liboni, cantando tutti insieme “Ancora Toro”, con il pubblico in visibilio con le sciarpe in alto come allo stadio.

 

E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta.

 

Tutte le informazioni sul sito www.grande-toro.it

 

(Foto: il Torinese)

SIVIGLIA-JUVENTUS 1-0: LLORENTE REGALA AL SIVIGLIA L’EUROPA LEAGUE

LA RETE DELL’EX CONDANNA I BIANCONERI

 

SIVIGLIA JUVERETE: st 20’ Llorente

 

Siviglia (4-2-3-1): Sergio Rico; Coke, Rami, Kolodziejczak (12′ st Mariano Ferreira), Tremoulinas; Krychowiak, N’Zonzi; Vitolo, Banega, Konoplyanka (23′ st Krohn-Dehli); Llorente (32′ st Gameiro). A disp. Soria, Escudero, Iborra, Reyes. All. Emery.

 

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (32′ st Cuadrado), Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Dybala, Morata. A disp. Neto, Rugani, Vitale, Pellini, Morselli. All. Allegri.

 

La Juventus va agli ottavi, cosa che già si sapeva, ma la sconfitta con il Siviglia e la vittoria del City sul Borussia Moenchengladbach  ha il suo peso. La squadra bianconera scivola al secondo posto nel girone, e adesso il rischio è quello di affrontare una delle grandi: Barcellona, Bayern Monaco e Real Madrid. Non resta che attendere la decisione della sorte lunedì

 

I bianconeri partono determinati e Morata già in avvio si affaccia dalle parti di Rico, prima un tiro da posizione defilata, che attraversa lo specchio della porta, e poi l’occasione sul colpo di testa dal cross di Marchisio. Tante le occasioni e le idee personali per lui ma la rete non arriva. Il Siviglia fa girare bene palla ma le occasioni son tutte di stampo bianconero; arriva anche l’occasione per Dybala: tiro di sinistro a fil di palo e punizione che costringe Rico ad impegnarsi, ma il risultato non cambia. Non va meglio nemmeno a Sturaro, che svetta in area e Rico si distende per bloccare.  Al 20’ l’occasione è per gli andalusi, e Buffon risponde magnificamente con una doppia parata, prima su Llorente e poi sul tap in successivo. Anche la Juve trova la palla del vantaggio: Bonucci inventa per Dybala , che in area fa da sponda a Morata, ma a pochi passi manca la porta. Varie le occasioni anche nell’ultimo quarto d’ora, con l’ultima al 41’ di Dybala, nel tentativo di sorprendere Rico su punizione, ma il numero 1 del Siviglia si fa trovare pronto. Nella ripresa la Juve tiene il ritmo basso e fa possesso palla prolungato, Pogba con una fiammata costringe Rico a rifugiarsi in angolo. Dalle parti di Buffon arriva Banega con una pericolosa diagonale sulla sinistra, ma in due tempi arriva l’ennesima parata. Al 20’ arriva la beffa dell’ex: Llorente, con un magnifico colpo di testa, gonfia la rete nell’angolo della porta di Buffon. La Juventus accusa il colpo e la risposta arriva solo nei minuti finali: Chiellini con una rimessa lunghissima trova in area  Pogba, controllo perfetto ma Rico non lascia passare. Il Siviglia ha l’occasione per passare in vantaggio con Gameiro in contropiede, ma spedisce sul fondo e poco dopo il Siviglia si vede annullare la seconda rete per fuorigioco.  Ultimo giro di lancette e ancora un brivido dettato dai bianconeri: Cuadrado scarica da destra per Moarata, il cui colpo viene ancora una volta bloccato da Rico. Nonostante le occasioni i bianconeri non riescono a sbloccarsi, e subiscono la prima sconfitta  mentre il Siviglia va in Europa League. 

 

Roberta Perna

 

TORINO-ROMA 1-1: Banchi di nebbia in casa giallorossa

toro romatoro flag Marcatori: st 38′ Pjanic, 49′ rig. Maxi Lopez.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli (69′ Benassi 6), Molinaro (85′ Martinez); Quagliarella (65′ Maxi Lopez), Belotti. A disp. Ichazo, Castellazzi, Jansson, Pryyma, Zappacosta, Prcic, Gazzi, Amauri. All. Ventura.

 

ROMA (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan (72′ Vainqueur); Gervinho (24′ Iturbe), Dzeko, Iago Falque (83’ Torosidis). A disp. De Sanctis, Lobont, Emerson, Castan, Gyomber, Ucan, Keita, Sadiq, Di Livio. All. Garcia.

 

Nebbia fitta che a tratti si dirada in quel dell’Olimpico teatro del match finito sull’1-1 tra la compagine di Ventura e quella di Rudi Garcia. Banchi di nebbia, appunto, in casa Roma per un buon tre quarti di gioco, con i giallorossi forse ancora storditi dalle ultime vicissitudini Champions e soli quattro punti collezionati in quattro partite. Diametralmente opposto lo stato d’animo granata, in piena ripresa, reduci da due vittorie consecutive e pronti ad avanzare in classifica. Nebbia a tratti anche su quelli che sono stati gli episodi decisivi del match, con una papera di Padelli sul gol del vantaggio giallorosso, e un rigore concesso ai granata già sul finire dei supplementari. Episodi a parte, Toro decisamente più in partita degli avversari, con Quagliarella confermato davanti ed Acqua a centrocampo, vanno in panchina Benassi e Maxi Lopez. In casa Roma nulla di nuovo, ma Garcia preferisce schierare Szczesny al posto di De Sanctis tra i pali, e Rudiger in difesa.

 

Ingrana la quarta la squadra di Ventura che già sugli inizi del match si fa pericoloso sfiorando più volte il vantaggio. E’ Belotti al 4′ a creare la prima azione pericolosa per i granata: Baselli crossa dalla sinistra e l’attaccante arriva in scivolata, ma Szczesny risponde presente. Ancora brividi dopo soli 2′, questa volta per merito di Bruno Peres che in realtà manda il pallone tra i piedi di Digne vicinissimo ad un clamoroso autogol. La Roma sembra avere come un momento di sbandamento, e si fa puntualmente superare dagli avversari bravi a ripartire sugli sbilanciamenti difensivi dei giallorossi soprattutto sulla sinistra. Ritmi alti in questa prima frazione, soprattutto grazie alla buona tenuta di gara del Torino, eppure ancora reti inviolate al fischio dell’intervallo.

 

Sembra ridestarsi l’animo giallorosso con il primo tiro in porta della partita: al 3′ Nainggolan il centrocampista belga conclude al volo di sinistro un’azione ben controllata, ma ci pensa Padelli a mettere la toppa. Non si fanno intimidire i granata, anzi Bruno Peres scatenato, dopo una lunga cavalcata tenta il sinistro troppo impreciso che trova solo i guantoni si Szczesny. Intorno alla mezz’ora Ventura tenta di cambiare un po’ le sorti di un match ancora bloccato inserendo Maxi Lopez al posto di un Quagliarella che si è fatto vedere poco. Problemi anche per Baselli da uno scontro con Nainggolan; al suo posto pronto ad entrare Benassi. Tutto sembra inesorabilmente scivolare verso un finale alquanto povero di gol, se non fosse che al 38′ arriva la fiammata decisiva del match: punizione dalla trequarti di Pjanic, difensori inesistenti con Padelli non proprio in posizione; Roma in vantaggio.

 

Risultato non proprio specchio di ciò che si è visto in campo, ma nulla da temere per i granata che sullo scadere del match conquistano un altro punto utile. Al 94′ errore clamoroso di Rudiger che con il petto libera Belotti davanti a Szcsesny, Manolas tenta il recupero ma tocca l’attacante granata, il direttore di gara concede il rigore. Maxi Lopez mette così il tassello finale di un match tanto freddo quanto ricco di fiammate vincenti.

 

Valeria Tuberosi

 

Tutto pronto per il festival granata GRANDE TORO

fila posa228 artisti sul palco per raccogliere fondi per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia

 

Tifosi Granata ed amanti della Musica si danno appuntamento alla serata ideata da Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC, per ascoltare in anteprima il secondo CD “Forza Vecchio Cuore Granata”, uno spettacolo di grande musica presentato da Gino Strippoli. L’appuntamento è fissato per martedì 8 dicembre alle ore 21:00 presso l’Hiroshima Mon Amour, con porte aperte ai tifosi fin dalle ore 20:00.tori fila 3

Parteciperanno a titolo gratuito artisti quali Valerio Liboni con “Ancora Toro”, gli Statuto con “Cuore Toro”, Gianluca Domenici con “La Forza Del Toro”, Massimo Zaccheddu con “Se ti senti del Toro”, i Sensounico con “Quel Giorno di Pioggia”, i Rimozione Koatta con “Per Noi”, Fabrizio Voghera con “Grande Toro”, Ermanno Eandi con “Filadelfia”, i Gran Torino con “Grande Torino”, Apek Alberto Pecorelli con “Torino”, Enzo Rimedio con “Forza Forza Toro”.
fila posa5
Per la prima volta tutti insieme per una Giusta Causa RACCOGLIERE FONDI PER LA RICOSTRUZIONE DEL FILA, con ingresso ad offerta libera al quale verrà abbinato il CD, come regalo natalizio. Non mancheranno personaggi e vecchie glorie granata, oltre a quelli istituzionali della Fondazione Stadio Filadelfia.

 

Ci si aspetta il tutto esaurito per l’evento musicale Granata di Natale e non mancherà, prima e dopo l’esibizione degli artisti, un DJ set anni 80′ con Gino Latino, già speaker granata allo stadio Delle Alpi e noto DJ di Radio GRP, sul palco, inoltre, ospiti quali Cesare Salvadori, Silvano Borgatta, Mecu Beccaria, i conduttori di Radio Flash “Dalla Parte del Toro”, Manolo Chirico di Toro News e Mario Fadda di Studio1.

 

fila3All’ingresso, i volontari della Fondazione Filadelfia illustreranno ai tifosi l’andamento dei lavori. “Molti tifosi chiedono le canzoni che ascoltano allo stadio prima della partita” – spiega Stefano Venneri “già con il volume uno del CD avevamo raccolto fondi per la Fondazione Forma. Ora abbiamo pensato a questa iniziativa per sostenere nel nostro piccolo la ricostruzione del Fila. I tifosi potranno ascoltare in versione live le canzoni scritte e interpretate da gruppi e cantanti di fede granata. Ringrazio personalmente tutti gli artisti, che hanno contribuito gratuitamente, così come la direzione dell’Hiroshima Mon Amour. Sarà una bellissima festa Musicale cui invitiamo tutti a partecipare per una Giusta Causa: sostenere la ricostruzione del Fila!

 

Tutte le informazioni sul sito www.grande-toro.it

 

(foto: il Torinese)