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Acquista “Forza Vecchio Cuore Granata vol. 2”

toro bandieraCon soli 10 euro sarà possibile ascoltare tutte le più famose canzoni dedicate alla squadra granata ed eseguite dal vivo durante la festa all’Hiroshima Mon Amour

 

“Forza Vecchio Cuore Granata vol. 2” è il CD che martedì 8 dicembre è stato distribuito durante la serata “Grande Toro” organizzata da Stefano Venneri a favore di una raccolta di beneficenza per la Fondazione Filadelfia.

 

Per coloro che non sono stati presenti all’evento, c’è comunque la possibilità di acquistare il CD rivolgendosi direttamente alla Fondazione, cui gli organizzatori hanno donato le restanti copie.

 

Con soli 10 euro sarà pertanto possibile ascoltare tutte le più famose canzoni dedicate alla squadra granata ed eseguite dal vivo durante la festa all’Hiroshima Mon Amour.

 

“Gigi Meroni” di Filippo Andreani
“Torino” di Apek
“Grande Toro” di Fabrizio Voghera
“Cuore Toro”, “Facci un Goal” e “Il Capitano” degli Statuto
“Filadelfia” di Ermanno Eandi
“Quel giorno di Pioggia” e “La Maratona” dei Sensounico
“Per Noi” dei Rimozionekoatta
“Ancora Toro” di Valerio Liboni
“Con il Toro nel Cuore” ed “Essere Granata” di Valerio Liboni e Silvano Borgatta
“Grazie Toro” di Silvano Borgatta
“Se ti senti del Toro” di Massimo Zaccheddu
“Grande Torino” dei GranTorino
“Forza Forza Toro” di Enzo Rimedio & Friends
“Forza Toro Forza Toro Forza Toro” e “In Maratona” di Gianluca Domenici

 

Per l’acquisto rivolgersi alla Fondazione Stadio Filadelfia telefonando al numero 011/2630725, scrivendo all’e-mail segreteria@filadelfia.it oppure andando direttamente alla Casa Fila in Via Filadelfia 36 (orari 9:00-12:00 / 14:45-17:15)

 

Un buon acquisto, per un Buon Natale… FVCG2 

I bianconeri volano ai quarti: doppietta Zaza, reti di Dybala e Pogba

JUVENTUS-TORINO 4-0

 

juve toro derbyReti: Zaza al 28′ p.t.; Zaza al 6′, Dybala al 28′, Pogba al 37′ s.t.

 

JUVENTUS (3-5-2): Neto; Rugani, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Khedira (36′ s.t. Padoin), Marchisio ( 42′ s.t. Hernanes), Pogba, Alex Sandro; Zaza (‘8’ s.t. Dybala), Morata. A disp. Buffon, Rubinho, Caceres, Barzagli, Evra, Sturaro, Cuadrado, Mandzukic. All.: Allegri.

 

TORINO (3-5-2): Ichazo; Bovo, Glik, Moretti (37′ s.t. Avelar); Peres, Aquah, Gazzi, Baselli ( 19′ s.t. Silva), Molinaro; Belotti (9′ s.t. Quagliarella), Maxi Lopez. A disp. Padelli, Castellazzi, Zappacosta, Jansson, Pryima, Prcic, Vives, Amauri. All. Ventura.

 

NOTE – espulso Molinaro al 4′ s.t. per doppia ammonizione.

 

Derby natalizio di Coppa Italia che porta regali solo ai bianconeri: quattro, in particolare le reti segnate contro i granata decisamente non al top. Raddoppia così la squadra di Allegri che non si accontenta del 2-1 al 94′ della notte di Halloween, piazzando un bel poker alla squadra di Ventura. Al di sopra delle aspettative le prestazioni dei bianconeri, molto impegnati in questo periodo tra campionato e Champions, non si può dire lo stesso del Toro che ha saltato l’ultimo turno di campionato. Di certo ci si aspettava una squadra più reattiva, se non altro perché bisognava passare il turno, se non altro perché era il derby. Oltretutto la storia stava dalla parte granata con l’ultima qualificazione firmata Toro nel 1993, e i bianconeri che invece non mandavano fuori dalla competizione gli avversari da ben 50 anni.

 

Ventura questa volta si affida a Maxi Lopez, preferito a Quagliarella, al fianco sempre di Belotti. Gazzi prende il posto di Vives al centrocampo e tra i due pali c’è Ichazo. Mentre  per i bianconeri Allegri decide di introdurre Rugani, utilizzato solo pochi minuti nel finale della partita di Champions contro il Siviglia e Neto, per il resto tutto regolare. Il primo tempo non è dei più entusiasmanti, ma a dirigere sono proprio i bianconeri con un buon possesso palla, mentre i granata cercano di restare per lo più compatti. Ci pensa Zaza a movimentare l’incontro, dopo un il cartellino giallo e il rischio di lasciare i propri compagni in dieci, al 28′ confeziona il primo regalo: una bella giocata di Morata sulla sinistra, che salta Bruno Peres e Bovo e arriva sul fondo, poi scarica all’indietro per Zaza che mette dentro.  Il Toro resta alquanto spento e lascia concludere il primo tempo alla ben motivata Juve sull’1-0. Nella ripresa il copione non sembra cambiare, e subito si mette meglio per la Juve, dopo soli 5′ dalla ripresa gli avversari rimangono in 10 per doppia ammonizione su Molinaro.

 

La salita si fa più ardua per Ventura e i suoi che se vogliono riaprire il match non possono far altre che cambiare impostazioni di gioco. Niente da fare, perchè dall’altra parte la difesa granata vacilla e dopo una manciata di minuti ci ripensa Zaza a spegnere le speranze granata centrando la doppietta su una punizione di Marchisio intercettata dal marcatore bianconero. La prima vera occasione, forse l’unica, in casa granata arriva verso la mezz’ora per merito di Belotti che scatta in contropiede anticipa Rugani e prova il tiro sul primo palo, ma la palla colpisce l’esterno della rete. Standing ovation per Zaza, che lascia il posto a Dybala che subito entra a pieno in partita, sfiorando il tris al 21′ grazie ad un tiro di poco impreciso. Nulla da temere perché dopo poco arriva anche la sua firma. Merito di una buona prestazione di Alex Sandro che serve Morata, e Dybala mette dentro la botta vincente. Il pass per i quarti ormai è assicurato e al 37′ ci pensa Pogba a chiudere il cerchio battendo una strepitosa punizione degna di Del Piero. Ventura incassa una brutta sconfitta e lascia la manifestazione, mentre i bianconeri in gran forma dovranno attendere la vincitrice tra Lazio e Udinese. 

 

Roberta Perna

Valeria Tuberosi

JUVENTUS FIORENTINA 3-1: BIANCONERI IN RIMONTA, ILICIC APRE CUADRADO RISPONDE

JUVE FIORENTINA2juve stadiumMANDZUKIC E DYBALA TRAFIGGONO I VIOLA

 

RETI: Ilicic (F) su rigore al 3′, Cuadrado (J) al 6′ p.t. ; Mandzukic (J) al 35′, Dybala (J) al 46′ s.t.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira (17′ s.t. Sturaro), Marchisio, Pogba, Evra ( 32′ s.t. Alex Sandro); Mandzukic ( 41′ s.t. Morata), Dybala. A disp. Neto, Rubinho, Caceres, Zaza, Morata, Padoin, Rugani, Lichtsteiner, Vitale. All. Allegri

 

FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Rodriguez, Astori; Bernardeschi, Badelj, Vecino (41′ s.t. Mati Fernandez), Alonso (40′ s.t. Pasqual); Ilicic (41′ s.t. Rossi), Borja Valero; Kalinic. A disp. Sepe, Lezzerini, Babacar, Gilberto, Rebic, Verdù, Roncaglia, Suarez. All. Sousa

 

Continua la marcia vincente bianconera, arrivata alla sesta vittoria consecutiva battendo la Fiorentina, seconda in classifica a sole due lunghezze di distacco dalla vecchia signora

 

Allo Juventus Stadium si inizia subito con il botto, senza troppi convenevoli, in soli tre minuti di gioco, i viola trovano la prima esultanza su calcio di rigore. Punito l’intervento di Chiellini su Bernardeschi, Ilicic è impeccabile sul tiro dal dischetto. I bianconeri non si fanno sopraffare e la risposta della Juventus non si fa attendere; la rete arriva proprio con colpo di testa, dell’ex viola Cuadrado che, nel probabile tentativo di fare da sponda,  scavalca Tatarusanu  e finisce per concludere in porta. Ristabilito l’equilibrio, la foga iniziale  si stempera ed entrambe le squadre iniziano a occupare bene tutti gli spazi e si rispondono a vicenda, annullandosi tutti gli attacchi. Al 14’ Dybala prova a dare un brivido alla squadra di Sousa: parte in solitaria, scavalca la difesa viola, ma al momento del tiro non crea problemi a Tatarusanu . Nella ripresa non manca un briciolo di tensione in più, i bianconeri spingono sulle fasce, riuscendo a creare trame di gioco molto più pericolose, dove la difesa della Fiorentina non può abbassare la guardia. Dybala raccoglie un rasoterra di Evra, da sinistra, e tenta la girata improvvisa ma finisce fuori di poco. Primo cambio per la Juve, Sturaro prende il posto di Khedira e, nel momento in cui Allegri sta per far entrare anche Morata al posto di Mandzukic , il croato segue l’azione di Pogba, che lancia Dybala, anticipato da Tatarusanu, sulla palla vagante si getta l’attaccante bianconero e scaraventa in porta. Nel recupero arriva il colpo di grazia per la Fiorentina, Dybala si invola sulla destra, entra in area, evita l’uscita di Tatarusanu e deposita in rete per chiudere i conti sul definitivo 3-1. Il campionato ritrova una grande protagonista, Inter avvisato. Ora non resta che scoprire quali siano gli avversari per gli ottavi di finale di Champions. 

 

Roberta Perna

Sassuolo-Torino, recupero il 13 o 20 gennaio

TORO STADIOLa partita è stata rinviata a causa della forte nebbia calata sul campo di gioco

 

La data del recupero non è ancora stata decisa per Sassuolo-Torino in programma ieri per le 18 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Se ne riparla nel 2016, probabilmente il 13 o 20 gennaio. La partita è stata rinviata a causa della forte nebbia calata sul campo di gioco. La decisione è stata assunta dall’arbitro Celi dopo aver verificato l’impossibilità di giocare la partita per la visibilità quasi nulla. 

Che successo la serata per il Fila!

E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta

 

fila3Perfetta, perfetta da tutti i punti di vista, con circa 500 persone presenti ed oltre 2.000 euro di incasso, ieri sera si è svolta Grande Toro, la serata musicale organizzata da Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC.

 

Fin dalle ore 20:00 il pubblico di fede granata ha riempito l’Hiroshima Mon Amour, scaldato inizialmente dal dj d’eccezione Gino Latino, già speaker del Torino al Delle Alpi.

 

Alle 21:00 Gino Strippoli, nelle vesti di presentatore, ha dato il via alla serata, presentando, con l’ironia e la simpatia che lo contraddistingue, artisti ed ospiti.

 

Ha aperto la serata Enzo Rimedio con la sua “Forza Forza Toro” eseguita insieme agli amici Massimo Zaccheddu ed Alberto Pecorelli, seguito poi dallo stesso Zaccheddu con “Se ti senti del Toro”. Quindi è toccato al poeta Ermanno Eandi, prima recitando una poesia presa in prestito dal Museo del Grande Torino, poi eseguendo la sua canzone dedicata al mitico Filadelfia.

 

E’ stato poi il turno di Alberto Pecorelli, in arte Apek, che per l’occasione è arrivato direttamente dall’Irlanda, che ha cantato un metropolitan-country dedicato agli Invincibili. Successivamente sono saliti sul palco gli inarrestabili Rimozionekoatta con l’esecuzione di tre brani in stile SKA, con i quali il pubblico si è molto divertito ballando e cantando.

 

Gino Strippoli ha poi invitato sul palco Cesare Salvadori, presidente della Fondazione Stadio Filadelfia, che ha tranquillizzato tutti dichiarando che i lavori si stanno svolgendo regolarmente e che tutti, veramente tutti, a partire dal pubblico presente alla serata sono impegnati nel far sì che il 17 ottobre 2016 il nuovo Filadelfia possa essere finalmente inaugurato nel migliore dei modi.

 

fila grande to 2

Sul palco si è poi avvicendato Domenico “Mecu” Beccaria, consigliere della Fondazione e presidente del Museo del Grande Torino, che ha raccontato tanti aneddoti sui cimeli presenti, a partire dalla capostipite cornetta del trombettiere Oreste Bolmida, ed invitando tutti nel visitare il magico Museo nei fine settimana.

 

Ha riaperto la scena artistica Fabrizio Voghera, che forte del suo ruolo nel musical Notre Dame de Paris, ha raccontato di essere stato per un certo tempo l’unico gobbo granata al mondo, poi il turno dei Gran Torino con la loro accattivante pop-dance “Grande Torino” e di seguito il simpaticissimo Gianluca Domenici, cantautore viareggino dal cuore granata.

E’ stato poi il turno dei Sensounico che hanno addirittura eseguito le loro canzoni con il supporto di quattro musiciste dotate di viole e violoncelli, che hanno caratterizzato ancor di più la loro “Quel giorno di pioggia”, dedicata al Grande Torino.

 

E’ stato un momento particolarmente commovente quando Davide Murru, cantante della band, ha elencato i nomi dei caduti a Superga, seguito da tutto il pubblico.

Quindi è toccato agli Statuto, la band più band del Toro, con le loro canzoni a ritmo SKA dedicate alle gesta della loro squadra: “Grande”, “Facci un goal”, dedicata a Paolino Pulici e “Cuore Toro”, suonata tutte le domeniche allo stadio.

 

torio fila 1Poi è giunto il momento dell’artista più atteso della serata: Valerio Liboni. Presentato, giustamente, da Gino Strippoli come un artista che ha segnato la musica leggera italiana, Liboni ha raccontato aneddoti sulla sua “Ancora Toro”, dalla prima versione cantata da Rossi, Policano, Bianchi e da Cravero, a quella con Little Tony, Mal, Dino ed una solista del Quartetto Italiano, fino all’ultima, quella che tutti conosciamo cantata solamente da lui.

 

Alla fine Gino Strippoli e Stefano Venneri hanno ringraziato tutti i volontari della Fondazione e richiamato tutti gli artisti sul palco, che hanno omaggiato a loro volta l’emozionato Valerio Liboni, cantando tutti insieme “Ancora Toro”, con il pubblico in visibilio con le sciarpe in alto come allo stadio.

 

E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta.

 

Tutte le informazioni sul sito www.grande-toro.it

 

(Foto: il Torinese)

SIVIGLIA-JUVENTUS 1-0: LLORENTE REGALA AL SIVIGLIA L’EUROPA LEAGUE

LA RETE DELL’EX CONDANNA I BIANCONERI

 

SIVIGLIA JUVERETE: st 20’ Llorente

 

Siviglia (4-2-3-1): Sergio Rico; Coke, Rami, Kolodziejczak (12′ st Mariano Ferreira), Tremoulinas; Krychowiak, N’Zonzi; Vitolo, Banega, Konoplyanka (23′ st Krohn-Dehli); Llorente (32′ st Gameiro). A disp. Soria, Escudero, Iborra, Reyes. All. Emery.

 

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (32′ st Cuadrado), Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Dybala, Morata. A disp. Neto, Rugani, Vitale, Pellini, Morselli. All. Allegri.

 

La Juventus va agli ottavi, cosa che già si sapeva, ma la sconfitta con il Siviglia e la vittoria del City sul Borussia Moenchengladbach  ha il suo peso. La squadra bianconera scivola al secondo posto nel girone, e adesso il rischio è quello di affrontare una delle grandi: Barcellona, Bayern Monaco e Real Madrid. Non resta che attendere la decisione della sorte lunedì

 

I bianconeri partono determinati e Morata già in avvio si affaccia dalle parti di Rico, prima un tiro da posizione defilata, che attraversa lo specchio della porta, e poi l’occasione sul colpo di testa dal cross di Marchisio. Tante le occasioni e le idee personali per lui ma la rete non arriva. Il Siviglia fa girare bene palla ma le occasioni son tutte di stampo bianconero; arriva anche l’occasione per Dybala: tiro di sinistro a fil di palo e punizione che costringe Rico ad impegnarsi, ma il risultato non cambia. Non va meglio nemmeno a Sturaro, che svetta in area e Rico si distende per bloccare.  Al 20’ l’occasione è per gli andalusi, e Buffon risponde magnificamente con una doppia parata, prima su Llorente e poi sul tap in successivo. Anche la Juve trova la palla del vantaggio: Bonucci inventa per Dybala , che in area fa da sponda a Morata, ma a pochi passi manca la porta. Varie le occasioni anche nell’ultimo quarto d’ora, con l’ultima al 41’ di Dybala, nel tentativo di sorprendere Rico su punizione, ma il numero 1 del Siviglia si fa trovare pronto. Nella ripresa la Juve tiene il ritmo basso e fa possesso palla prolungato, Pogba con una fiammata costringe Rico a rifugiarsi in angolo. Dalle parti di Buffon arriva Banega con una pericolosa diagonale sulla sinistra, ma in due tempi arriva l’ennesima parata. Al 20’ arriva la beffa dell’ex: Llorente, con un magnifico colpo di testa, gonfia la rete nell’angolo della porta di Buffon. La Juventus accusa il colpo e la risposta arriva solo nei minuti finali: Chiellini con una rimessa lunghissima trova in area  Pogba, controllo perfetto ma Rico non lascia passare. Il Siviglia ha l’occasione per passare in vantaggio con Gameiro in contropiede, ma spedisce sul fondo e poco dopo il Siviglia si vede annullare la seconda rete per fuorigioco.  Ultimo giro di lancette e ancora un brivido dettato dai bianconeri: Cuadrado scarica da destra per Moarata, il cui colpo viene ancora una volta bloccato da Rico. Nonostante le occasioni i bianconeri non riescono a sbloccarsi, e subiscono la prima sconfitta  mentre il Siviglia va in Europa League. 

 

Roberta Perna

 

TORINO-ROMA 1-1: Banchi di nebbia in casa giallorossa

toro romatoro flag Marcatori: st 38′ Pjanic, 49′ rig. Maxi Lopez.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli (69′ Benassi 6), Molinaro (85′ Martinez); Quagliarella (65′ Maxi Lopez), Belotti. A disp. Ichazo, Castellazzi, Jansson, Pryyma, Zappacosta, Prcic, Gazzi, Amauri. All. Ventura.

 

ROMA (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan (72′ Vainqueur); Gervinho (24′ Iturbe), Dzeko, Iago Falque (83’ Torosidis). A disp. De Sanctis, Lobont, Emerson, Castan, Gyomber, Ucan, Keita, Sadiq, Di Livio. All. Garcia.

 

Nebbia fitta che a tratti si dirada in quel dell’Olimpico teatro del match finito sull’1-1 tra la compagine di Ventura e quella di Rudi Garcia. Banchi di nebbia, appunto, in casa Roma per un buon tre quarti di gioco, con i giallorossi forse ancora storditi dalle ultime vicissitudini Champions e soli quattro punti collezionati in quattro partite. Diametralmente opposto lo stato d’animo granata, in piena ripresa, reduci da due vittorie consecutive e pronti ad avanzare in classifica. Nebbia a tratti anche su quelli che sono stati gli episodi decisivi del match, con una papera di Padelli sul gol del vantaggio giallorosso, e un rigore concesso ai granata già sul finire dei supplementari. Episodi a parte, Toro decisamente più in partita degli avversari, con Quagliarella confermato davanti ed Acqua a centrocampo, vanno in panchina Benassi e Maxi Lopez. In casa Roma nulla di nuovo, ma Garcia preferisce schierare Szczesny al posto di De Sanctis tra i pali, e Rudiger in difesa.

 

Ingrana la quarta la squadra di Ventura che già sugli inizi del match si fa pericoloso sfiorando più volte il vantaggio. E’ Belotti al 4′ a creare la prima azione pericolosa per i granata: Baselli crossa dalla sinistra e l’attaccante arriva in scivolata, ma Szczesny risponde presente. Ancora brividi dopo soli 2′, questa volta per merito di Bruno Peres che in realtà manda il pallone tra i piedi di Digne vicinissimo ad un clamoroso autogol. La Roma sembra avere come un momento di sbandamento, e si fa puntualmente superare dagli avversari bravi a ripartire sugli sbilanciamenti difensivi dei giallorossi soprattutto sulla sinistra. Ritmi alti in questa prima frazione, soprattutto grazie alla buona tenuta di gara del Torino, eppure ancora reti inviolate al fischio dell’intervallo.

 

Sembra ridestarsi l’animo giallorosso con il primo tiro in porta della partita: al 3′ Nainggolan il centrocampista belga conclude al volo di sinistro un’azione ben controllata, ma ci pensa Padelli a mettere la toppa. Non si fanno intimidire i granata, anzi Bruno Peres scatenato, dopo una lunga cavalcata tenta il sinistro troppo impreciso che trova solo i guantoni si Szczesny. Intorno alla mezz’ora Ventura tenta di cambiare un po’ le sorti di un match ancora bloccato inserendo Maxi Lopez al posto di un Quagliarella che si è fatto vedere poco. Problemi anche per Baselli da uno scontro con Nainggolan; al suo posto pronto ad entrare Benassi. Tutto sembra inesorabilmente scivolare verso un finale alquanto povero di gol, se non fosse che al 38′ arriva la fiammata decisiva del match: punizione dalla trequarti di Pjanic, difensori inesistenti con Padelli non proprio in posizione; Roma in vantaggio.

 

Risultato non proprio specchio di ciò che si è visto in campo, ma nulla da temere per i granata che sullo scadere del match conquistano un altro punto utile. Al 94′ errore clamoroso di Rudiger che con il petto libera Belotti davanti a Szcsesny, Manolas tenta il recupero ma tocca l’attacante granata, il direttore di gara concede il rigore. Maxi Lopez mette così il tassello finale di un match tanto freddo quanto ricco di fiammate vincenti.

 

Valeria Tuberosi

 

Tutto pronto per il festival granata GRANDE TORO

fila posa228 artisti sul palco per raccogliere fondi per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia

 

Tifosi Granata ed amanti della Musica si danno appuntamento alla serata ideata da Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC, per ascoltare in anteprima il secondo CD “Forza Vecchio Cuore Granata”, uno spettacolo di grande musica presentato da Gino Strippoli. L’appuntamento è fissato per martedì 8 dicembre alle ore 21:00 presso l’Hiroshima Mon Amour, con porte aperte ai tifosi fin dalle ore 20:00.tori fila 3

Parteciperanno a titolo gratuito artisti quali Valerio Liboni con “Ancora Toro”, gli Statuto con “Cuore Toro”, Gianluca Domenici con “La Forza Del Toro”, Massimo Zaccheddu con “Se ti senti del Toro”, i Sensounico con “Quel Giorno di Pioggia”, i Rimozione Koatta con “Per Noi”, Fabrizio Voghera con “Grande Toro”, Ermanno Eandi con “Filadelfia”, i Gran Torino con “Grande Torino”, Apek Alberto Pecorelli con “Torino”, Enzo Rimedio con “Forza Forza Toro”.
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Per la prima volta tutti insieme per una Giusta Causa RACCOGLIERE FONDI PER LA RICOSTRUZIONE DEL FILA, con ingresso ad offerta libera al quale verrà abbinato il CD, come regalo natalizio. Non mancheranno personaggi e vecchie glorie granata, oltre a quelli istituzionali della Fondazione Stadio Filadelfia.

 

Ci si aspetta il tutto esaurito per l’evento musicale Granata di Natale e non mancherà, prima e dopo l’esibizione degli artisti, un DJ set anni 80′ con Gino Latino, già speaker granata allo stadio Delle Alpi e noto DJ di Radio GRP, sul palco, inoltre, ospiti quali Cesare Salvadori, Silvano Borgatta, Mecu Beccaria, i conduttori di Radio Flash “Dalla Parte del Toro”, Manolo Chirico di Toro News e Mario Fadda di Studio1.

 

fila3All’ingresso, i volontari della Fondazione Filadelfia illustreranno ai tifosi l’andamento dei lavori. “Molti tifosi chiedono le canzoni che ascoltano allo stadio prima della partita” – spiega Stefano Venneri “già con il volume uno del CD avevamo raccolto fondi per la Fondazione Forma. Ora abbiamo pensato a questa iniziativa per sostenere nel nostro piccolo la ricostruzione del Fila. I tifosi potranno ascoltare in versione live le canzoni scritte e interpretate da gruppi e cantanti di fede granata. Ringrazio personalmente tutti gli artisti, che hanno contribuito gratuitamente, così come la direzione dell’Hiroshima Mon Amour. Sarà una bellissima festa Musicale cui invitiamo tutti a partecipare per una Giusta Causa: sostenere la ricostruzione del Fila!

 

Tutte le informazioni sul sito www.grande-toro.it

 

(foto: il Torinese)

TORINO CESENA 4-1, poker facile per i Granata

toro cesenaTORO STADIOTORINO-CESENA 4-1

 

Marcatori: 3′ pt Gazzi, 13′ pt Moretti, 5′ st Maxi Lopez, 22′ st Cascione, 36′ st Benassi.

 

Torino (3-5-2): Ichazo; Bovo (39′ st Pryima), Jansson, Moretti; Zappacosta, Benassi, Gazzi, Baselli (1′ st Prcic), Molinaro; Maxi Lopez (14′ st Amauri), Martinez. All. Ventura.

 

Cesena (4-3-3): Agliardi; De Col (1′ st Perico), Lucchini, Magnusson, Renzetti; Valzania, Cascione, Tabanelli; Molina (14′ st Ragusa), Rosseti (24′ st Succi), Moncini. All. Drago.

 

Poker facile facile per i granata che in casa si portano a casa un 4-1 nella prima giornata del quarto turno di Coppa Italia contro il Cesena. Ventura e i suoi ora se la dovranno vedere di nuovo contro i cugini bianconeri, in quel che si preannuncia essere un vero e proprio derby prenatalizio. Nella compagine di casa ampio turnover con Glik in panchina, Quagliarella non convocato e Ichazo al posto di Padelli. Dall’altra parte il Cesena schiera Moncini in avanti con Tabanelli e Valzania a centrocampo.

 

Neanche il tempo di scaldarsi che il Torino trova subito il gol del vantaggio: è su calcio d’angolo che nasce l’azione decisiva quando il portiere bianconero respinge prontamente il colpo di Martinez, ma Gazzi è pronto a metterci del suo con un tap-in dritto dritto in rete. La scelta di Martinez si risulta azzeccata, perché è ancora l’attaccante granata a farsi vedere in avanti: fermato al 12′ da Magnusson dopo una serie di giocate non può avanzare verso la porta. Ci riprova Bovo di testa su calcio di punizione, palla fuori di poco per una deviazione. Tutti tentano e alla fine a centrare il raddoppio è Moretti che sempre da calcio d’angolo trova il guizzo vincente su una respinta di Agliardi. Si fa in salita la strada per il Cesena messo sotto dalla squadra di casa decisa a non finirla qui. Intorno al 20′ è la volta di Maxi Lopez che serve efficacemente Zappacosta, la palla finisce di nuovo tra i piedi di Martinez che sembra aver trovato la traiettoria giusta, ma questa volta Maxi Lopez devia il pallone, nulla di fatto. Grandi scambi tra i due granata in questo frangente di gara con un Toro compatto e alquanto pericoloso per gli avversari decisamente poco in partita.

 

Stesso copione, o quasi, nella seconda metà di gara, con il Torino che trova il tris al 5′ grazie al solito Maxi Lopez, ancora una volta efficace lo scambio con lo scatenato Martinez. Di sicuro non meno prodigiosa la prestazione di Agliardi che sembra volerle parare tutte o quasi. Al 10′ è infatti grazie a lui se Ventura e i suoi non mettono dentro il quarto di giornata. Il portiere bianconero respinge il tiro da fuori di Prcic, sulla ribattuta arriva Benassi ma ancora la palla trova i guantoni di Agliardi. Dopo circa 20′ sembra riaccendersi una flebile fiamma di speranza per Drago e i suoi: Cascione di prima accorcia le distanze servito da Ragusa. A poco serve, in realtà, la rete degli ospiti dato che sul finire del match Benassi cala il poker con un tiro dai 20 metri questa volta non intercettato da Agliardi. Splendida forma e momento decisamente sì per il Torino ripresosi perfettamente dalla crisi, il difficile sarà dimostrarlo anche nella super sfida di campionato contro la Roma ormai alle porte.

Valeria Tuberosi

TRIS BIANCONERO: Palermo Juventus 0-3

Palermo_JuventusRETI : Mandzukic al 9′, Sturaro al 44′, Zaza al 48′ s.t.

 

PALERMO (4-3-1-2): Sorrentino; Struna (dal 29′ s.t. Rispoli), Goldaniga, Gonzalez, Lazaar; Hiljemark (dal 15′ s.t. Quaison), Jajalo, Chochev; Brugman; Vazquez, Gilardino (dal 22′ s.t. Trajkovski). A disp. Alastra, Colombi, Andelkovic, Maresca, Daprelà, El Kaoutari. All. Ballardini.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (dal 23′ s.t. Lichtsteiner), Sturaro, Marchisio, Pogba, Evra; Mandzukic (dal 22′ s.t. Morata), Dybala (dal 38′ s.t. Zaza). A disp. Neto, Rubinho, Alex Sandro, Padoin, Rugani, Vitale. All. Allegri.

 

Un posticipo con i fiocchi per la Juventus di Allegri, che sbanca al Babera, ottenendo così la sua quarta vittoria consecutiva in campionato. Un Palermo che dopo la rete di Mandzukic, nel secondo tempo, non è più riuscito ad entrare in partita, subendo sul finale la rete di Sturaro e Zaza.

 

Il primo tempo è dettato da un gran ritmo con qualche spunto per parte. Per i bianconeri Cuadrado cerca un filtrante per Mandzukic, che si spegne sul fondo. Dall’altro lato i padroni di casa diventano insidiosi con Vaquez, che sfugge al controllo di Chiellini ma viene recuperato, sul filo del rasoio, dallo stesso difensore bianconero. La prima vera palla gol arriva per la vecchia signora: colpo di testa di Chiellini sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma manca lo specchio della porta. Il Palermo risponde con Gilardino, che colpisce di potenza su suggerimento di Vazquez, ma manda di pochissimo fuori. Le occasioni più ghiotte restano per la Juventus: come per Chiellini, questa volta è Bonucci a non centrare il colpo e a mandare il pallone sul fondo. Poco dopo Sturaro crossa in area e Dybala di testa colpisce in anticipo sul primo palo. Ancora sul risultato di 0-0 si chiude il primo tempo. Nella ripresa la musica inizia a cambiare, al 9’ arriva il primo sigillo bianconero: Dybala crossa lungo sul secondo palo, Mandzukic sovrasta di testa Struna e insacca nell’angolo della porta di Sorrentino. Dopo il vantaggio il Palermo non cambia ritmo e la vecchia signora controlla il vantaggio con il minimo sforzo, e Cuadrado va a sfiorare il raddoppio con un tentativo di potenza che impegna Sorrentino. Arrivano i cambi per i rosaneri, Gilardino lascia il posto Trajkovsk, che subito tenta una rovesciata ma manca il controllo della sfera. Per la Juventus, Morata prende il posto di Mandzukic, Lichtsteiner per Cuadrado e Dybala lascia il posto a Zaza, che proprio sul finale esagera siglando una delle due reti conclusive. Prima dei minuti di recupero Pogba pesca Sturaro, che con il sinistro sigla il raddoppio. Negli ultimi secondi del recupero Zaza decide di chiudere l’incontro con cifra tonda, un rasoterra sul primo palo e 3-0 per la Juventus. Tanta pazienza e la vecchia signora si riaffaccia nelle zone alte della classifica, acciuffato il quinto posto, con il fiato sul collo sulla Roma al quarto posto, con sole tre lunghezze di vantaggio.

 

Roberta Perna