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CALCIO A 5, IL GSPM TORINO SFIORA IL PODIO

4^ POSTO “DI RIGORE” AI CAMPIONATI ITALIANI ASPMI

I gialloblù hanno confermato comunque le loro qualità, rendendosi protagonisti di un ottimo torneo

Soltanto un beffardo mix di sfortuna e imprecisione ha impedito alla compagine calcistica del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino di salire sul podio ai campionati italiani ASPMI di calcio a 5, disputatisi a Marina di Pisticci.

Per i gialloblù, infatti, è arrivato un quarto posto “di rigore”, con la lotteria dagli undici metri che ha estromesso dalla zona medaglie gli uomini di mister Franco Caporusso, che riassume così l’esperienza appena vissuta: «Il nostro torneo è iniziato in salita: abbiamo perso la prima partita del girone 4-2 contro Salerno sfoderando una prestazione ben al di sotto delle nostre capacità e, per giunta, contro un avversario alla portata. Nel nostro girone c’era anche Pesaro, che avremmo dovuto sconfiggere con due reti di scarto per passare il turno come secondi: è addirittura arrivato un insperato 4-1 che ci ha proiettato in vetta al nostro raggruppamento, regalandoci la qualificazione alla fase a eliminazione diretta».

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«Nel turno successivo – prosegue Caporusso – abbiamo affrontato Torre del Greco: abbiamo vinto 4-2, ma ci siamo complicati da soli la vita, facendoci riprendere sul 2-2 dopo essere andati sul 2-0. Per fortuna, il nostro tasso tecnico e la compattezza del gruppo ci hanno consentito di approdare in semifinale contro i campani di Castellammare di Stabia (laureatisi poi campioni d’Italia); qui, nonostante un buon primo tempo, chiusosi a reti inviolate, abbiamo commesso due gravissimi errori individuali che ci hanno portato a -2 dagli avversari. Come se non bastasse, è arrivata anche la rete del 3-0. Sembrava finita e in quel momento, mea culpa, ho commesso un errore di valutazione, smettendo di incoraggiare i miei giocatori, che, per tutta risposta, hanno siglato due gol in 180 secondi. Chissà, se li avessi incitati anch’io forse saremmo riusciti a pervenire al pareggio».

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Così, il GSPM Torino ha lottato per la medaglia di bronzo nella finalina contro Montesilvano: “Una partita equilibratissima – chiosa Caporusso – terminata 2-2 e persa purtroppo ai calci di rigore per via di un unico penalty non trasformato. Desidero comunque complimentarmi vivamente con tutti i miei ragazzi, con particolare riferimento a Trabucco e Negro, autori di un gran campionato. Complimenti anche ai due debuttanti Bianco e Alifano, alla prima loro esperienza, malgrado un infortunio abbia estromesso entrambi troppo presto dalla competizione. Ora ci concentreremo sulla Coppa Italia, in programma ad Andria dal 7 all’11 novembre».

Europei Juniores, ottime prestazioni dei piemontesi nella quarta giornata

A Helsinki si è conclusa la penultima giornata dei Campionati Europei Juniores, giornata che ha regalato agli atleti piemontesi buoni piazzamenti e un’altra finale.

A conquistarla è stato Alessandro Fusco, nei 100 rana e con il primo tempo delle semifinali. Il 18enne dello Swimming Club Alessandria allenato da Gianluca Sacchi ha concluso la sua prova con un ottimo 1’01”93, togliendo 24 centesimi al personale di 1’02”17 nuotato ad aprile agli Assoluti. Domani tornerà quindi in acqua per la finale alle 17.26 ora locale (le 16.26 in Italia). Da segnalare che in mattinata Alessandro aveva concluso le qualificazioni con il terzo crono complessivo (1’02”85). Ieri ha invece disputato la propria finale Helena Biasibetti, sesta nei 100 farfalla con il tempo di 1’00”40; si tratta della seconda prestazione personale di sempre per la 16enne della Dynamic Sport allenata da Donato Nizzia, che in mattinata ha contribuito alla qualificazione in finale della 4×100 mista mixed azzurra. A lanciare la staffetta è stata Giulia D’Innocenzo (dorso, 1’03”83), che ha dato il cambio allo stesso Alessandro Fusco (rana, 1’03”36); Helena Biasibetti ha completato la terza frazione a delfino in 1’01”17 e in conclusione Francesco Peron ha nuotato i 100 stile libero (49”92). L’Italia ha così raggiunto la finale con il settimo tempo (3’57”83) e nel pomeriggio ha sfiorato il podio, mancando la medaglia di bronzo per un solo centesimo, dietro a Russia, Gran Bretagna e Germania. 3’52”35 il tempo degli azzurrini: Giulia D’Innocenzo (dorso, 1’02”06), Alessandro Fusco (rana, 1’02”12), Federico Burdisso (delfino, 52”76), Emma Virginia Menicucci (stile libero, 55”74). Da sottolineare la presenza dei due piemontesi Fusco e Menicucci (Sisport). La stessa atleta torinese seguita da Mattia Gurgo Salice ha gareggiato nei 50 stile libero, raggiungendo la finale e chiudendo con il 13esimo tempo di 26”33; 12 centesimi in più rispetto a quanto fatto registrare nelle batterie, terminate con il decimo tempo assoluto. Impegnate nelle qualifiche anche l’altra piemontese Carola Valle (Dynamic Sport), all’arrivo in 26”55. Tra le protagoniste della giornata odierna c’è anche la torinese Cecilia Chini Balla (Centro Nuoto Torino), 34esima nelle batterie dei 200 misti in 2’22”05.

VERBANIA IN ROSA PER 2 GIORNI

Splendidi colori e splendide ragazze, rigoROSAmente vestite da atlete in bici da corsa: tutto questo giovedì 5 luglio per la presentazione ufficiale del GIRO ROSA 2018.

In questa stessa cornice di piazza Garibaldi di Pallanza (Verbania) si sono effettuati, venerdì 6 luglio, partenza e arrivo della Cronometro a squadre, prima frazione che dà il via al giro stesso. 24 i Teams delle atlete, numerose le pretendenti al via, straniere e italiane, tra cui l’atleta di casa Elisa Longo Borghini, di Ornavasso (cittadina dell’Ossola a pochi chilometri da Verbania).“Qual è l’atmosfera che si avverte quando si corre proprio in casa, come domani ?” abbiamo chiesto ad Elisa; “in realtà non provo molta differenza” è stata la risposta ” è ovvio che mi senta ulteriormente a mio agio, ancor più incitata dal pubblico”. Prima della presentazione spettacolare presentazione – esposizione delle pattuglie motorizzate della Polizia Stradale, guidate dal Vice Questore Aggiunto Alessandro De Ruosi.Nella figura si veda il percorso della tappa a cronometro: ci sono state alcune interruzioni, ma i disagi sono stati limitati nel tempo e nello spazio. Le lamentele, anche gratuite, non sono mancate. ” La partenza del giro rosa è stato un onore per Verbania: ringrazio i volontari e l’organizzazione perché vi è stata partecipazione ” ha commentato la Sindaca Marchionini “èiIndubbio che i disagi vi siano stati, le persone in coda al sole (per esempio) si sono lamentate; per il futuro penseremo se sia il caso di portare eventi di questo tipo”. La cronaca della giornata di venerdì ci racconta che è stata la SUNWEB ad aggiudicarsi la tappa inaugurale: la prima maglia rosa va sulle spalle di Ellen Van Dijk, già campionessa nazionale olandese. Le atlete hanno percorso i 15,5 km del circuito di Verbania in 18’25’’, a una media dei 50.498 km/h. Sabato 7, la prima frazione in linea con partenza e arrivo a Ovada. Una tappa di 120, con poca pianura.

Elio Motella

 

EUROCUP & MERCATO, TEMI CALDI!

Sta per partire la grande kermesse dell’estate: i sogni e le speranze sono dietro l’angolo

Intanto, è partito ufficialmente il “momento” Eurocup, con la definizione dei gironi in cui la Fiat Auxilium Torino sarà impegnata nella prossima stagione: Malaga, Kazan, Vilnius, Francoforte, e Mornar Bar le avversarie da battere. Difficile? Certo che sì, non si sale di livello per poi giocare con squadre più scadenti, a meno che la follia non rasenti l’orlo di chi lo pensa, diventa complicato solo immaginarlo. Però, tutti vorrebbero confrontarsi con i migliori e perdere è una possibilità; solo i “deboli” preferiscono giocare per non perdere. Chi rischia sa che l’emozione del confronto con i più forti è sempre altissima, ma sa che è l’unico passo per progredire. Tre anni fa il basket a Torino era una serie A appena conquistata, adesso è reduce dal primo trofeo della storia piemontese del basket (e il più veloce conquistato da una squadra dopo la promozione nella massima categoria: è una verità che a molti piace non ricordare…mah…) e da una annata sicuramente difficile, ma i pochi che sanno la verità, elegantemente tacciono e preferiscono puntare tutto sul futuro che ingarbugliarsi in una tetra selva di rimembranze inutili e tediose. La Fiat Auxilium Torino sta per partire: Cusin, Poeta, speriamo al più presto Okeke, Delfino e il giovane Simon Anumba sono al momento l’ossatura della squadra. Manca ancora tutto il gruppo stranieri, ma è ancora presto, e talvolta, fare in fretta non conduce a buoni risultati. Fino ad ora, i giocatori stranieri visti a Torino hanno sempre avuto una caratteristica: emozionare. Ovvio, stiamo parlando di quelli Top, ma lo erano davvero. Talvolta la gestione del loro “modo di essere” non è stato facile, ma si sa, “…del senno di poi, sono piene le fosse”. Ora, l’esperienza è aumentata, alcune piante “invasive” sono state estirpate e forse sarà possibile creare un gruppo migliore che possa ulteriormente creare emozioni ancora più forti. Nei social, nelle chat di alcuni siti si leggono commenti sarcastici che tendono già ad avere pronta la forca per appendere ogni tipo di scelta della società. E’ facile parlare, è facile distruggere o dire cosa non si doveva fare. Questo sport della critica a tutti i costi è talvolta simile alla pratica di colui che si inventa critico d’arte perché non sapendo dipingere, “invidiando”, costruisce commenti saccenti su coloro che invece di parlare…fanno. Torino è una città difficile: fa fatica la Juventus a non avere critiche! Torino ha fame di basket, e chi crede nel basket ha diritto di sognare e di volare con pensieri ancora più alti. Ma il campionato lo vince una sola squadra, e non è proprio facile vincere. Quest’anno il coach più emozionante d’Europa è a Torino: Larry Brown è un segnale acceso sulla Fiat Auxilium, tutti gli occhi europei e d’oltre oceano sono curiosi di sapere cosa farà. Intanto è qui, e sta per prendere in mano le redini di una squadra che ha tra i suoi vice due allenatori che hanno già vinto con Torino e che con umiltà sono rimasti per imparare da uno dei più grandi della storia del basket. E’ uno spettacolo solo pensarlo sulla panchina della FIAT Torino. I siti europei dell’Eurocup hanno dato più risalto alla squadra della nostra città rispetto all’altr’anno: sarà un caso? Ovviamente no. Quest’anno i regolamenti hanno complicato non poco i piani di tutti, e molto budget vola investendo in giocatori italiani non di altissimo livello, e può essere visto come un bene o come un male a seconda dei punti di vista, ma è comunque un dato oggettivo. Il resto è ora nelle mani di coloro che con passione e con le possibilità economiche reali cercheranno di creare per dare nuove emozioni ai tifosi.

Facile è “tifare contro”, meglio è tifare Torino.

Paolo Michieletto

 

Cristiano Ronaldo verso la maglia bianconera

La trattativa tra Juventus e Cristiano Ronaldo è probabilmente in corso. Il procuratore del calciatore, Jorge Mendes, ha incontrato la dirigenza del Real Madrid, che avrebbe ormai detto addio a Ronaldo, e sabato potrebbe chiudersi la trattativa con la società bianconera. Il mitico CR7 potrebbe già raggiungere i nuovi colleghi della Juve durante la tournee in programma negli Usa.

Europei Junior, prima medaglia e prime finali per gli atleti piemontesi

Ottima partenza per la nazionale italiana impegnata ai Campionati Europei Juniores di nuoto, in programma a Helsinki fino a domenica. E partenza lanciata anche per gli atleti piemontesi convocati nella selezione azzurra dal responsabile tecnico Walter Bolognani. La prima giornata (ieri) ha infatti regalato una medaglia e due finali al nostro Comitato. Sul podio è salita la 4×100 stile libero femminile, lanciata da Maria Ginevra Masciopinto (56”28) e completata da tre atlete piemontesi: Giulia Borra (Team Insubrika, 56”73), Carola Valle (Dynamic Sport, 56”57) e Emma Virginia Menicucci (Sisport Spa, 55”81). Il quartetto azzurro ha chiuso in terza posizione in 3’45”39, alle spalle della Russia (3’43”03) e della Germania (3’44”82).

Emma Virginia Menicucci, classe 2002 della Sisport allenata da Mattia Gurgo Salice, si è confermata in gran forma anche nella gara individuale, conquistando la finale dei 100 stile libero con il settimo tempo delle semifinali: 56”19 (passaggio 27”23), record personale che migliora il 56”45 nuotato agli Assoluti di aprile. In finale l’azzurrina torinese sarà in gara con la connazionale Maria Ginevra Masciopinto (Fimco Sport), quarta delle semifinali in 56”10. La finale è in programma oggi pomeriggio alle 17.50.

Grande protagonista della prima giornata degli Eurojunior è stato Alessandro Fusco, 18enne dello Swimming Club Alessandria seguito da Gianluca Sacchi, che ha raggiunto la finale dei 200 rana con il primo tempo assoluto. Con il crono di 2’12”47 (passaggio 1’03”12) ha abbassato il primato personale di oltre un secondo (precedente 2’13”81 siglato ad aprile all’Energy Standard Cup di Lignano Sabbiadoro) ed è ora l’11esimo di sempre in Italia in questa distanza. La finale dei 200 rana sarà oggi alle 17.56.

L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20180704210034&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

Softball A2: 1-1 fra Reale Mutua Jacks Torino e La Loggia

E’ 1-1 il punteggio finale, lo stesso del girone d’andata, del doppio confronto disputato domenica fra Reale Mutua Jacks Torino e La Loggia e valido per l’8^ giornata del campionato di serie A2 di softball


Il primo caldo estivo ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni al diamante di via Passo Buole, che ha visto anche la colorata presenza dei ragazzi dell’Associazione N.I.D.A., grazie anche a questo supporto la squadra di casa ha tenuto testa alla capolista del girone A, che per ottenere questo risultato ha dovuto sudare più del dovuto. Infatti lo 0-2 della prima sfida è scaturito più a delle imprecisioni della difesa locale che dai punti segnati dalle ospiti, che da squadra esperta ha approfittato degli unici spazi concessi dalle avversarie. Sostanzialmente la partita è stata molto equilibrata, con una bella prestazione delle lanciatrici sia da una parte che dall’altra, con Marta La Montagna ed Elisa Bianchi per le Jacks e Chiara Biasi per La Loggia. Nel secondo incontro la Reale Mutua ha subito concretizzato le azioni d’attacco, nonostante le avversarie abbiano schierato al lancio l’esperta Elisa Brandino, mentre dall’altra parte bene si è comportata Sara Fogliato. Già nel secondo gioco le torinesi hanno messo la partita in discesa, quando sono state in grado di approfittare di un’azione con basi piene e portare quattro punti a casa. La partita è stata vinta per 7-0 al quinto inning, quando sempre a basi piene, la Fogliato ne ha conquistato una in ball ed ha spostato in automatico la compagna di squadra Valentina Turco dalla terza a quella madre.Con questo risultato la Reale Mutua Jacks Torino, visti anche quelli ottenuti delle avversarie, consolida il terzo posto ed allontana la zona calda della classifica, mentre la formazione de La Loggia si qualifica matematicamente ai play-off promozione. Alla squadra gialloblu vanno i complimenti e l’augurio di un buon proseguimento di stagione da parte dello staff tecnico e di tutte le atlete della Reale Mutua Jacks Torino.

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8^ giornata – 3^ ritorno – Girone A

1/7/2018 ore 11:00 + 0:45

05 Reale Mutua Jacks Torino – Softball La Loggia 0-2

06 Reale Mutua Jacks Torino – Softball La Loggia 7-0 (inn:5)

05 Monzesi New Bollate – Legnano Baseball Softball 11-1 (inn:4)

06 Monzesi New Bollate – Legnano Baseball Softball 2-1

05 Red Panthers Settimo – Polisportiva Supramonte 0-7

06 Red Panthers Settimo – Polisportiva Supramonte 4-18 (inn:4)

 

classifica girone A

  1. Softball La Loggia (16G, 14V, 2P)
  2. Monzesi New Bollate (16G, 13V, 3P)
  3. Reale Mutua Jacks Torino (16G, 8V, 8P)
  4. Legnano Baseball Softball (16G, 6V, 10P)
  5. Polisportiva Supramonte (16G, 4V, 12P)
  6. Red Panthers Settimo (16G, 3V, 13P)

Boniperti: novant’anni in bianconero

Giampiero Boniperti nasce il 4 luglio 1928 a Barengo, un borgo arroccato sulle prime ondulazioni delle colline novaresi dominate dal massiccio del Monte Rosa. Il padre Agapito, podestà del paese, gli dà questo nome come esige la moda del momento

Il pallone tra i piedi è presto suo, ma il fratello Gino pare portato per il calcio più di lui. Il destino deciderà altrimenti. A diciassette anni Giampiero fa un primo provino con una squadra dilettantistica di Novara. i genitori tentennano: prima gli studi, dicono, e lui sta faticando a diplomarsi come geometra. Il ragazzino è però consapevole dei propri mezzi e ritenta con la Juventus. Si mette al centro dell’attacco di una formazione giovanile ed entusiasma i talent scout: dribbling, stop, tiro con entrambi i piedi. Il trasferimento a Torino è cosa fatta.Nel 1947, a diciotto anni, esordisce in serie A contro il Milan e viene subito convocato in Nazionale. Il giovanotto è tanto fortunato quanto talentuoso. Intorno a lui gli Agnelli costruiscono una grande squadra che ha l’obiettivo di ripetere le imprese dei cinque campionati consecutivi vinti tra il 1930 e il 1935. Quello che si conclude nel 1950 ricuce lo scudetto sulla casacca bianconera dopo qualcosa come quindici anni. È la Juventus degli scandinavi John Hansen e Praest, di Parola e Muccinelli. Boniperti, poco più che ventenne, è già un idolo indiscusso. Si narra – ma pare sia storia vera – che quando Gianni Agnelli parla di premi, lui non chieda denaro, ma di poter scegliere alcune vacche frisone di proprietà della Famiglia. Vacche, vedi caso, sempre giovani e gravide.

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Il ciclo è tuttavia breve, le milanesi prendono a vincere per buona parte del decennio. Quando gli Agnelli decidono di tornare a fare sul serio, gli acquisti si chiamano John Charles e Omar Sivori. È il 1957: Boniperti smette i panni del centravanti, arretra e nasce il grande regista che i vecchi tifosi bianconeri ancora ricordano. Ma anche chi non l’ha mai visto calcare i campi da gioco ha sentito descrivere almeno una volta il suo innato senso del gol, la classe purissima, il carattere forte e risoluto. La palla passa inesorabilmente tra le sue scarpette bullonate e va a Sivori, estroso opportunista d’area o a Charles, colpitore di testa micidiale. Quando oggi si nominano grandi attaccanti quali Messi, Neymar e Ronaldo, bisognerebbe conservare la memoria storica di quel trio che segnò un’epoca. La Juventus torna a dominare il campionato italiano: dal 1957 al ’61 ne mette in fila tre. Boniperti è il capitano, la bandiera. L’ennesima sequela di successi termina quando il Nostro, giunto a trentatré anni, sente che la carriera sta imboccando la fase discendente. Ha chiuso in bacheca cinque scudetti, un paio di Coppe Italia, e dopo 443 presenze e 178 reti decide di smettere. Si dice che abbia fatto voto di non toccare più un pallone e manterrà la parola. La Juventus ha, però, ancora bisogno di lui. Nel 1971 viene eletto presidente e, in queste vesti, sarà l’artefice di una lunghissima stagione di trionfi che durerà quasi ininterrottamente fino alla prima metà degli anni Novanta.

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Nell’Era Boniperti la Juventus vince tutti i trofei cui una squadra di calcio può ambire: nove scudetti, coppe nazionali ed internazionali (Uefa, Coppa delle Coppe, dei Campioni, Supercoppa Europea e Intercontinentale). Una squadra che, indossata la maglia azzurra della Nazionale, sarà il blocco su cui erigere il monumentale titolo mondiale del 1982 in Spagna. I nomi dei calciatori che la composero restano scolpiti a caratteri d’oro nella memoria di ogni tifoso: Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Paolo Rossi. E lui è sempre in prima linea, competente come pochi, a dettare le regole di uno stile sobrio ed educato, dedito interamente al lavoro, dentro e fuori dal campo di gioco. Per tutti i tifosi bianconeri Boniperti resta il Presidente per antonomasia. Quello che si allontanava dallo stadio durante l’intervallo e ascoltava alla radio il resto della partita. Quello che, di fronte alle avversità, stirava un sorriso a salvadanaio e scuoteva il capo con aria sorniona. Quello che, prima che il calcio prendesse la piega commerciale ed affaristica che sappiamo, prima che la Juventus provasse l’onta dello scandalo Calciopoli e la serie B, scelse di ritirarsi a vita privata. Stavolta per sempre.Giampiero Boniperti ha fatto il suo tempo, non prima di aver fatto la storia del calcio.

Paolo Maria Iraldi

 

 

 

Paolo Maria Iraldi

Europei Giovanili, Tatiana Andreoli bronzo individuale

I tre piemontesi Tatiana Andreoli, Alex Boggiatto e Aiko Rolando hanno partecipato ai Campionati Europei Giovanili di tiro con l’arco, terminati oggi a Patrasso (Grecia) e dedicati alle classi Allievi e Junior dell’arco olimpico e del compound. Medaglie per Tatiana Andreoli (Iuvenilia) e Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collego), entrambi Junior e rispettivamente impegnati nell’olimpico e nel compound. Tatiana ha conquistato la medaglia di bronzo individuale superando 6-2 la russa Svetlana Gomboeva nella finale per il terzo posto (set 28-27 25-28 29-27 27-25). Alex ha invece vinto l’argento a squadre insieme a Jesse Sut e Giovanni Abbati. Il trio azzurro si è fermato in finale contro la Turchia (Dagdeviren, Ozsipahi e Turkkan), perdendo per un solo punto 225-224 al termine di un match decisamente equilibrato (parziali 56-55 56-56 56-58 58-56). Nella prova a squadre Tatiana si è fermata ai piedi del podio con le compagne Michela Boccardi e Tanya Giaccheri; il trio Junior dell’Italia ha ceduto 6-2 alla Spagna (Galisteo, Gutierrez, Pitarch) nella finale per il bronzo.


Il cammino dei tre arcieri piemontesi ai Campionati Europei Giovanili

Nelle qualifiche dell’olimpico Tatiana Andreoli ha chiuso al nono posto Junior – seconda delle azzurre – con 638 punti, mentre tra le Allieve Aiko Rolando si è classificata 28esima – seconda delle italiane – con 620 punti. Quest’ultima, tesserata per la Iuvenilia e classe 2002, ha poi superato la compagna di nazionale Elisa Ester Coerezza al primo turno degli scontri, con il punteggio di 6-4.

Quarto posto di squadra al termine delle qualifiche per Tatiana Andreoli, Tanya Giaccheri e Michela Boccardi (1870), mentre Elisa Ester Coerezza, Aiko Rolando e Karen Hervat hanno concluso al settimo posto (1861). Nel compound buon settimo posto di Alex Boggiatto (691) al termine delle qualifiche. L’atleta degli Arcieri Collegno ha raggiunto la prima posizione di squadra con Jesse Sut e Giovanni Abbati (2073).

Nel tabellone a eliminazione Tatiana Andreoli ha superato 6-2 la polacca Kamila Naploszek e la russa Tatiana Plotnikova e poi 6-5 allo shoot off (9-8) la turca Yasemin Anagoz; in semifinale si è fermata (6-2) contro l’ucraina Zhanna Naumova e nella finale per il bronzo ha battuto 6-2 la russa Svetlana Gomboeva.

Aiko Rolando si è invece arresa 6-2 al secondo turno alla russa Viktoria Kharitonova. Secondo turno amaro anche per Alex Boggiatto, superato 145-142 dall’estone Kristjan Puusepp dopo aver piegato 145-123 il greco Michail Nousis.

Le Junior dell’olimpico hanno battuto 5-1 la Polonia (Czyz, Naploszek, Szmit), 6-2 la Francia (Barbelin, Guy, Kaczmareck) e perso 5-4 (24-17) la semifinale con la Gran Bretagna (Piper E., Piper L., Warner). Hanno quindi affrontato la Spagna (Galisteo, Gutierrez, Pitarch) nella finale per il terzo posto e perso 6-2.

Fuori ai quarti, invece, la squadra azzurra Allieve, che dopo aver battuto 5-1 la Grecia (Katsaiti, Nanou, Papadopoulou) ha ceduto con analogo punteggio alla Germania (Chrubasik, Reisenweber, Schwarz).

Gli Junior del compound sono passati direttamente in semifinale, dove hanno piegato 220-216 la Spagna (Cegarra, Cerezo, Escandell). Nella finale per il titolo hanno perso contro la Turchia (Dagdeviren, Ozsipahi, Turkkan).

Risultati completi a questo link

Sette Colli, lampo Miressi nei 100 stile libero

Una grandissima prestazione ha regalato a Alessandro Miressi la prima vittoria di carriera al Trofeo Sette Colli, storico e prestigioso meeting internazionale in corso allo Stadio del Nuoto di Roma. Il 19enne di Fiamme Oro e Centro Nuoto Torino ha conquistato i 100 stile libero con un fantastico 48″25, record personale di 11 centesimi inferiore rispetto al tempo che ad aprile gli ha regalato il primo titolo ai Tricolori Assoluti. Un tempo che rappresenta anche il record della manifestazione e il nuovo primato italiano della categoria Cadetti. Gara perfetta per Alessandro, quarto al termine delle qualificazioni della mattinata e di conseguenza nella corsia 6 della finale A della gara regina. Una gara di altissimo livello, con accanto a lui il campione europeo in carica Luca Dotto in corsia 5 e il giapponese Shinri Shioura in corsia 7, con i brasiliani Bruno Fratus, Pedro Spajari e Marcelo Chierighini, il belga Pieter Timmers e l’americano Santo Condorelli. Miressi è passato quinto ai 50 metri in 23″30 e nella vasca di ritorno è volato verso la vittoria con la progressione che sta sempre più diventando un marchio di fabbrica. Negli ultimi metri ha “bruciato” Fratus, secondo in 48″58 davanti al connazionale Spajari 48″72. Dopo l’argento nei 100 stile libero ai Giochi del Mediterraneo e il notevolissimo 47″18 “lanciato” nuotato in ultima frazione della 4×100 stile della stessa manifestazione, l’allievo di Antonio Satta ha così confermato il suo brillante stato di forma; un ottimo segnale anche in vista dei Campionati Europei, in programma a Glasgow dal 3 al 9 agosto.
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Aggiornamenti e risultati completi del Sette Colli su https://www.federnuoto.it/discipline/nuoto.html