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Arco, Giuseppe Seimandi e Irene Franchini oro nel compound

Brillano gli arcieri piemontesi nell’Italia che chiude al primo posto il medagliere dei Campionati Europei 3D, terminati ieri a Goteborg, in Svezia. La nazionale azzurra si è confermata la più forte in ambito continentale e ha raccolto quattro ori, due argenti e quattro bronzi, precedendo Svezia e Danimarca nella classifica per nazioni

Ben tre dei titoli azzurri portano la firma di atleti piemontesi (o tesserati per società piemontesi). Giuseppe Seimandi e l’emiliana Irene Franchini, entrambi tesserati per le Fiamme Azzurre e per gli Arcieri delle Alpi, si sono entrambi aggiudicati l’oro individuale nel compound. Lo stesso Seimandi è salito sul gradino più alto del podio anche al termine della prova a squadre, insieme ai compagni di nazionale Alfredo Dondi (longbow) ed Eric Esposito (arco nudo). Medaglia a squadre anche per Irene Franchini, bronzo con Cinzia Noziglia (arco nudo) e Paola Sacchetti (longbow).Nella gara individuale Giuseppe Seimandi si è aggiudicato la finale contro il danese Stig Andersen, superandolo con il punteggio di 43-40 al termine di una prova praticamente perfetta (parziali 11-11 11-11 11-8 10-10). Irene Franchini ha invece piegato 38-33 nella sfida per l’oro la danese Pristine Godskesen Klausen, ipotecando il successo nella prima parte dell’incontro (parziali 11-8 11-5 8-10 8-10). Seimandi, Dondi e Esposito hanno sconfitto 117-112 in finale la Spagna (Garcia Fernandez, Iriarte Larumbe, Merida Rodriguez), rimontando lo svantaggio maturato al termine della prima volée. Italia-Spagna anche nella finale femminile per il terzo posto, nella quale Franchini, Noziglia e Sacchetti hanno superato 96-94 Garrido Lazaro, Minyano Miquel e Rodriguez. In semifinale le azzurre si erano fermate contro la Francia (Galvez, Gauthe, Ramos), poi battuta in finale dalla Svezia padrona di casa. In sei edizioni dei Campionati Europei 3D l’Italia ha raccolto complessivamente 51 medaglie (18 ori, 14 argenti e 9 bronzi prima dell’evento di Goteborg appena concluso); e il dominio azzurro nella specialità procede di pari passo con le soddisfazioni di Giuseppe Seimandi, sempre a medaglia nella manifestazione, e Irene Franchini. Nell’arco nudo Seimandi ha vinto l’oro nel 2010, l’argento nel 2012 e il bronzo nel 2014, mentre nel compound si è piazzato secondo nel 2016; nelle prove a squadre delle scorse cinque edizioni ha vinto complessivamente due titoli e due bronzi. Irene Franchini si è laureata campionessa europea nel 2008 nella divisione compound e ha raccolto due argenti a squadre. Da ricordare, infine, che della nazionale volata a Goteborg guidata dal Responsabile Tecnico della Nazionale Campagna e 3D Giorgio Botto hanno fatto parte anche la Giulia Barbaro (Arcieri I Gatti), plurimedagliata a livello internazionale, e Giuliano Faletti (Arcieri Delle Alpi), entrambi impegnati nel longbow.

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Luca Bianco

Frosinone Juventus 0-2. La soddisfazione di Allegri

Massimiliano Allegri, dopo Frosinone-Juventus: “Ci aspettavamo questa partita: noi venivamo da una partita giocata  in dieci per 70 minuti – dice il ct bianconero – e  loro da 5 reti incassate. Poi nella ripresa i ragazzi sono riusciti a portare con velocità e calma la palla nell’area avversaria e così è arrivato il gol”. Aggiunge Allegri: “In mezzo al campo nel primo temp non mi piaceva quando  Emre Can si abbassava troppo. Nel primo tempo abbiamo faticato a dare ampiezza”. A proposito di Dybala:  “ha bisogno di giocare. L’ho sempre detto:  la corsa è  sua qualità fisica migliore”.

 

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Il Napoli travolge il Toro

Nuova sconfitta casalinga per i Granata, battuti  3-1 dal  Napoli nell’anticipo di oggi. I padroni di casa erano in svantaggio di due gol dopo venti minuti, con le reti di Insigne (4′) e di Verdi (20′). Il Toro non si è fatto vedere nel primo tempo, ma cambia in meglio nella  ripresa.  Belotti  dopo sei minuti va in rete sul rigore concesso da Irrati per fallo su Berenguer. Poi il 3-1  ancora con Insigne. Per i Granata una partita da dimenticare.

 

(foto Luca Tonatto)

DOPPIO NUOVO RECORD DELLA HIPPORUN

In 1500 al via sulle tre distanze La terza edizione della HippoRun organizzata dalla Podistica Torino in collaborazione con l’Ippodromo di Vinovo, si chiude con due nuovi record

Il favorito Deme Tadu Abate ha vinto in 1h02’12”, stracciando il record di 43” che apparteneva a Youssef Sbaai. Tra le donne il podio è andato a Gete Alemayeuh che ha chiuso in 1h13’02” e ha infranto il record di Sara Dossena di 1h14’58”. In 1500 al via nelle tre distanze. Sei atleti africani hanno subito imposto un ritmo forsennato, al 3° km e al 5° km il passaggio è stato rispettivamente di 8’40” e di 14’29”. Nessuna novità neppure al 10° km dove il gruppetto proseguiva compatto e fermava il cronometro a 29’20”. La scena cambia al 13° km. e i battistrada si sfilacciano. Il keniano Roncer Konga Kipkorir e Deme Tadu Abate cambiano ritmo e prendono il comando della corsa e staccano Yassine Rachik di un paio di minuti. La situazione rimane invariata fino al traguardo e i due atleti viaggiano appaiati fino all’ingresso dell’ippodromo, dove Abate decide di allungare e vince in 1h02’12”, in ritardo di 2” Kipkorir e terzo il keniano Paul Tiongik 1h02’39”. “Ho patito il caldo – ha dichiarato il vincitore – ma il percorso si è rivelato molto veloce”. Per il campione italiano di mezza maratona 2017, Yassine Rachik, reduce da uno strappo muscolare e da un periodo di stop la competizione è stato un ritorno alle gare “E’ una gara organizzata ottimamente, che è riuscita a portare tanti top runner e non ce ne sono tante di questo livello in Italia”. Ancora Etiopia in campo femminile. Il trio Gete Alemayeuh, Adah Munguleya e Valeria Straneo al ritorno sulle gare, è stato compatto fino al 5° km. L’atleta alessandrina si sgancia al 10° km “Ho accusato il ritmo troppo veloce e quindi sono andata in “regressione” commenta scherzando. Al traguardo si presentano nell’ordine: Alemayeuh 1h13’02”, Munguleya 1h13’31” e Straneo 1h13’52”. Nella HippoTen di 10 km. il podio è andato a Jean Batipste Simukeka dell’atletica Garfagnana in 30’46” e la cussina Giorgia Barale in 36’25”. Alla HappyRun corsa non competitiva di 5 km che si è snodata all’interno delle scuderie hanno partecipato in 200. Parte del ricavato sarà devoluto all’UGI.

Universiadi, il ritorno sotto la Mole

Parte da Torino la città che ha visto nascere le Universiadi nel 1959 da un’idea di Primo Nebiolo, la 29esima Universiade Invernale che si svolgerà a Krasnoyarsk (RUSSIA) dal 2 al 12 marzo 2019. “Torino è la città dove è nata l’Universiade e questa cerimonia rappresenta ogni volta  un momento di grande riconoscimento e  prestigio per l’intero territorio piemontese. Anche l’istituzione che rappresento, è ormai da tempo sensibile alle tematiche legate alle attività motorie attraverso gli Stati generali dello sport e del benessere. L’augurio è che l’Universiadi siano un prezioso intreccio di storia, valori e dialogo tra le culture,” ha dichiarato Nino Boeti presidente del Consiglio regionale in occasione della cerimonia ufficiale di accensione della Fiaccola del Sapere presso il Rettorato dell’Università di Torino, alla presenza delle autorità istituzionali del mondo accademico del capoluogo piemontese. Per la presentazione è stata scelta la data del 20 settembre in quanto Giornata Internazionale dello Sport Universitario patrocinata dall’UNESCO. Questa edizione sarà particolarmente significativa  perchè il braciere dell’Universiade verrà installato in maniera permanente presso il Rettorato dell’Università.

 

PROVA LO SPORT CHE FA PER TE!

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Oltre 300 società  sportive, più di 100 tecnici–istruttori–educatori e  500 “atleti” dai tre ai novanta anni, si esibiranno,  insegneranno, accoglieranno cittadini e cittadine di tutte le età, che
potranno provare ad arrampicarsi, immergersi, giocare, danzare, correre MUOVERSI!

#piùsportpertutti

In piazza ci saranno oltre quaranta sport e tecniche di movimento,  ginnastica artistica, fitness, pattinaggio di velocità,  mountain bike  con le biciclette da provare, scherma medievale e tanto altro. Si potrà provare l’emozione di arrampicarsi con provetti istruttori sulla parete messa a disposizione o immergersi nella piscina montata per l’occasione.Uno spazio sarà dedicato alle discipline di strada: skateboard, parkour, Street ball, longboard e slackline in compagnia del gruppo UISP Indysciplinati.


Ci saranno la squadra dei rifugiati del Mali e quelle multietniche dei nostri campionati di calcio, i team dei centri di salute mentale del nostri campionati “Matti per il calcio” e di “Pallavolmente”, tante società di calcio, pallavolo,  pallacanestro e altre discipline, che ogni giorno promuovono e organizzano lo sport e l’aggregazione nelle periferie delle città della nostra regione, felici di poter giocare ed esibirsi in una delle più belle  piazze del capoluogo.Vedremo e proveremo la DANZA, con l’alto livello delle scuole affiliate UISP e le  danzatrici che si muovono per passione qualunque sia la loro prestazione e il loro fisico.Un’area tatami ospiterà i praticanti delle arti marziali dal tai chi al kendo, al karate, i ragazzi  diversamente abili  che con noi praticano judo, quaranta bambini che ci racconteranno con un bellissimo spettacolo di arti marziali la storia del karate.Anche l’importanza dello sport per la salute e i progetti  UISP per la prevenzione e il benessere  attraverso il movimento saranno  in piazza con i nostri gruppi di ginnastica dolce, afa e cammino, che  daranno vita a brevi tour nel centro città, e i nostri esperti pronti a dare consigli e indicazioni su dove e come praticare queste attività.Sul palco della danza e sul tatami del tai-chi due importanti esibizioni con i malati di Parkinson  la cui cura trae vantaggio da questo progetto della Uisp.Ci saranno anche gli istruttori che insegnano e promuovo il nuoto e  le gare nelle piscine UISP del Piemonte e non mancherà l’area di gioco motricità e ludico motoria per i più piccoli con due palestrine montate solo per loro.Uno spazio sarà dedicato allo sport sostenibile, impegnato per la difesa e la valorizzazione dell’ambiente, con i subacquei, i canoisti, gli appassionati della montagna e della neve.

Alle sedici scenderà in campo la solidarietà. Ci fermeremo tutti un
minuto per Genova e alle sedici e un minuto le attività riprenderanno
con un flash mob, che partendo dal palco  con i danzatori, attraverserà
come un’onda tutta la piazza e via Roma chiedendo ad ogni sport di
muoversi allo stesso ritmo.

 

 

1.500 auto sportive al “Midnight Meeting“

Venerdì 21 settembre a partire dalle ore 21 Mondojuve – lo Shopping Center situato tra i Comuni di Vinovo e Nichelino che ha dato il via allo sviluppo del maggiore Parco Commerciale del Piemonte – ospiterà un nuovo appuntamento con il raduno automobilistico “Midnight Meeting“, organizzato da Hardcore Drivers per tutti i petrolhead, gli appassionati e i curiosi del mondo del tuning.

L’evento è gratuito e aperto a tutti e si terrà nel parcheggio antistante lo Shopping Center Mondojuve, location scelta dagli organizzatori per la grandezza, il facile accesso allo svincolo autostradale e l’ottima illuminazione led dello spazio. Si attende una grande partecipazione di pubblico anche per questa nuova edizione del raduno, che rappresenta un’opportunità per ammirare da vicino più di 1.500 auto sportive che hanno fatto la storia dei rally e le supercar più famose, provenienti non solo dall’Italia, ma anche dalla Francia e dalla Svizzera. Il “Midnight Meeting” riceve il sostegno e la collaborazione della direzione di Mondojuve Shopping Center e di tutte le attività commerciali e di ristorazione. Per maggiori informazioni sull’evento e su tutte le attività del centro è possibile consultare il sito ufficiale www.mondojuve.it o la pagina Facebook Mondojuve Shopping Center. Sull’account Instagram @mondojuveshoppingcenter si potranno trovare le foto dell’evento.

La prima (e l’ultima) della FIAT Torino al Parco Ruffini: amichevole con il Darussafaka (Istanbul)

Bello e triste. Il Pala Ruffini termina, con molte probabilità, la sua storia con il basket torinese che conta. La prossima partita di serie A e di Eurocup sarà la nuova sede del Palavela ad ospitarla

Per tutti coloro che hanno vissuto i fasti passati del basket torinese ricordiamo le famose epopee delle partite con la Tracer Milano in cui si era almeno “dodicimila” (secondo alcuni di più…, ma si sa più passa il tempo più il ricordo di quanto si ha o si è vissuto si ingigantisce…), e le partite con Darryl Dawkins e decine di altri splendidi compagni di viaggio si incastonano a “smeraldo fuso” nei cuori e nelle menti dei tifosi. Indelebili anche gli ultimi anni, dal coro di salvezza dell’ultima partita del 2016 all’esultanza bombardante del primo trofeo della storia cestistica Piemontese con il giro di “pista” del Palaruffini di capitan Poeta, fino a ieri sera, dove ad onorare al meglio la storia del basket torinese presiedeva (non solo sedeva) sulla panchina Auxilium il mitico Coach Larry Brown. Splendido. E’ l’unico aggettivo che può adeguarsi almeno parzialmente alla figura dell’allenatore statunitense della FIAT Torino basket. Attento, emozionato, pronto a regalare un “5 alto” a tutti i bambini raccattapalle così come a stringere la mano di persone più o meno “notabili” che a turno si fanno avanti per omaggiare la leggenda reale che lui rappresenta. E’ in campo con la testa, è in campo con il cuore, ma soprattutto è un esempio: una parola per tutti, sempre; e, quando un giocatore esce dal campo è il primo ad alzarsi per dargli la mano e dirgli qualcosa, che l’atleta intelligente ascolta e fa propria perché sa che la sua carriera potrà solo avvantaggiarsi di una voce così esperta che gli narra “basket” e come giocarlo nel modo giusto. Se è vero che autoritari si diventa anche solo per il ruolo, qui Larry Brown diviene investito di saggezza e rispetto dagli sguardi e dall’energia che emana intorno a sé. Nei time-out i giocatori sono tutti per lui. Bello, emozionante ed unico: uno spettacolo per palati fini, per persone che hanno a cuore il Basket con la B enorme, non solo maiuscola, che raramente appare sui campi di qualsiasi disciplina. E poi, ovviamente, la partita. Pochi arruolati, tra infortuni e persone in arrivo, contro una squadra al completo e disposta in pressing quasi tutto campo per 40’ e pronta all’Eurolega. Ebbene, non è storia nuova per chi ha già letto altri resoconti, ma Torino non solo ha retto, ma ha dato l’impressione di poter fare a tratti più di loro, tra talento e volontà. E’ chiaro che gli ultimi 5’ hanno scavato il piccolo solco, ma è solo mera statistica. Per chi è più anziano, come me,   si ricorda che le partite amichevoli una volta erano arbitrate a turno dai vice allenatori delle due squadre e che all’occorrenza non si tiravano neanche i tiri liberi pur di giocare di più. Certo, roba da notte dei tempi che furono, ma l’amichevole deve lasciar traccia dei comportamenti, non tanto e soprattutto non solo del risultato. E da Torino arrivano segnali molto buoni: Carr continua a segnare e a giocare, pur se deve ancora solo fare attenzione a quando agli avversari, soprattutto in Italia, verrà concesso di “mettere le mani addosso”. Tyshawn Taylor ricorda un pochino il folletto Garrett dell’altr’anno non solo nelle movenze, ma anche nello sguardo e nel modo di interpretare il gioco, ma siamo sicuri che il paragone non gli basterà e vorrà salire in considerazione per quello che lui è e non per chi lui può sembrare simile. Cotton dà sostanza e Carlos Delfino corre come un giovinotto, anche se, pur se amichevole, qualche fallo fischiato a favore in più lo avrebbe meritato. Marco Cusin sembra essere quello che è sempre stato: il miglior centro italiano di questi anni. Quando lui è in campo la differenza è notevole, e la sua presenza modifica il gioco a centro area. E poi Anumba: forse, con tutti “sani” e presenti, non avrebbe avuto molto spazio e invece…11 punti contro una squadra di Eurolega fanno di lui una gradita sorpresa e una speranza prossima a venire. Demetrio e Bowen danno il contributo che possono a dare fiato e comunque di sicuro non sfigurano. La FIAT Torino perde il confronto numerico con il Darussafaka, ma conta poco o nulla per chi si intende di basket. Ora sono in arrivo tre pezzi da 90, come si direbbe: Mc Adoo dopo l’infortunio alla caviglia, il neo papà Jamil Wilson in arrivo sabato e il nuovo innesto, si potrebbe dire a sorpresa Victor Rudd ala grande di “grande” esperienza che potrebbe ricoprire quel ruolo da sempre difficile da colmare di tutte le squadre: quello “grosso” di appoggio ai lunghi, bravo a rimbalzo e di sostegno in attacco. Torino ha un po’ cambiato faccia, rispetto a poco tempo fa, ma di sicuro la faccia adesso è più alta, “grossa” e forte. Lamentarsi in precedenza è lo sport dei tifosi-contro che come i critici d’arte che probabilmente non hanno mai dipinto una tela… hanno fatto sport non certo a livelli di serie A e men che meno diretto o allenato una squadra di livello internazionale. Ma si sa, a parlar male si sembra sempre saccenti… . In realtà, la FIAT Torino è una splendida incognita ma le basi sembrano ottime, viste le ultime scelte tecniche. E’ ovvio che solo il campo dirà chi avrà ragione. Quello stesso campo che l’altr’anno ha decretato la FIAT Torino vincitrice della Coppa Italia. PS: tanti auguri a David Okeke. Ti vogliamo al più presto in campo con la tua maglia numero 18. Go on David!!!

Paolo Michieletto

 

Allegri su Ronaldo: “Con la Var non sarebbe stata espulsione”

Espulsione di Cristiano Ronaldo al 29′ del primo tempo della partita Valencia-Juventus, quando l”arbitro tedesco Felix Brych, richiamato dal giudice di linea  ha estratto il rosso a CR7 per una manata su Murillo in fase d’attacco. Ronaldo è uscito dal campo in lacrime, è la sua prima espulsione in 154 presenze in Champions. “In queste occasioni, la Var aiuterebbe – dice Massimiliano Allegri – e dispiace perche’ ora lo perderemo per qualche partita. Invece con la Var si sarebbe visto che non era da espulsione”.

 

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

I TOP RUNNER PER IL RECORD DELLA HIPPORUN 2018

Ecco i protagonisti della HippoRun edizione 2018. Sarà un evento agonistico sotto il segno degli specialisti africani, 22 top runner tra uomini e donne nella prova che scatterà dall’ippodromo di Vinovo alle 9,15. Gara veloce e di sicuro interesse cronometrico

TOP RUNNER MASCHILI

Il record della mezza maratona da battere appartiene all’atleta del Team Marathon, Youssef Sbaai, che nel 2017 l’ha conclusa in 1h02’55”, nuovamente al via in questa edizione.

Il miglior tempo d’iscrizione è quello dell’etiope, Deme Tadu Abate, classe 1997, nel 2017 a Lisbona ha fermato il crono a 1h00’46”.

Subito dopo si trova il keniano, Joel Maina Mwangi, tesserato per la Dinamo Sport, che nel 2014 ha siglato 1h01’16”.

Dovrà guardarsi dal connazionale Roncer Konga Kipkorir del team Run2Gether, il ventiquattrenne a maggio alla maratonina di Bucarest ha chiuso in 1h01’19”.

Ancora Kenya per Hosea Kimeli Kisorio, portacolori della Virtus Lucca, 28 anni, vanta 1h01’59 del 2015 a Lucca.

Da piccolo in Marocco preferiva il karate alla corsa. Yassine Rachik dell’Atletica Noceto alla fine ha optato per la seconda, con ottimi risultati. Nel 2017 è stato campione italiano di specialità e il suo PB è di 1h02’12.

Arriva dal Rwanda ed è alle prime esperienze internazionali. John Hakizimana dell’Atletica Castello all’esordio sulla distanza si è fermato a 1h02’26”.

E’ stato allievo di Rondelli, poi di Pertile e ora di nuovo con Rondelli, Amhed El Mazoury. Il fondista abita a 15 km da Lecco ed ha indossato 9 volte la maglia azzurra. Si presenta con 1h02’39” di Roma 2015.

Paul Tiongik è del 1990 e corre per il Parco Alpi Apuane, nel suo palmares 1h02’43”.

E’ di origine ugandese Antonhy Ayeko, corre con la maglia dell’Atletica Futura. Ad Arezzo nel 2017 ha tagliato il traguardo in 1h04’25”.

Vive nel Trentino ed è stato argento agli Europei di corsa in montagna 2018. Cesare Maestri dell’Atletica Valle Bergamasca è prossimo alla laurea in ingegneria. A Verona nel 2018 ha messo il sigillo a 1h04’48”.

Non mancano le incognite, come il marocchino Kabir Hicham. Il ventunenne indossa i colori dell’Atletica Brembana. Non ha mai corso sulla distanza, si conosce solo il suo personale sui 10000 in pista di 30’57”.

TOP RUNNER FEMMINILI

Vive in provincia di Biella, ha due figli e corre per l’Esercito. Riflettori puntati su Fatna Maraoui, che con 11 presenze in nazionale, è la più accreditata con un tempo di 1h10’08”.

Jerotich Lenah è keniana, corre con l’Atletica 2005 e sulla mezza ha un PB di 1h11’23”.

Arriva dalla pista e ha vissuto e gareggiato in Giappone. La keniana Mary Wangari Wanjohi è del team Run2gether. Nel 2016 a Milano si è fermata a 1h11’35”.

E’ una tenace pediatra valdostana, che non ha bisogno di presentazioni. Catherine Bertone è stata anche a Rio 2016, si presenta con un PB di 1h13’37”.

Sara Brogiato è torinese ed è allenata da Gianni Crepaldi. Tesserata per l’Aeronautica Militare, a marzo a Valencia ha fatto il suo personale 1h13’53”.

Adah Munguleya è dell’Uganda. La portacolori del Lammari ha corso in 1h14’21” ad Arezzo nel 2017.

E’ del Rwanda Clementine Mukandanga, classe 1985 e tesserata con il Runner Team ‘99. Il suo PB è 1h14’39”.

L’ucraina Nicole Svetlana Reina è allenata da Giorgio Rondelli. L’atleta della Pro Patria Milano è passata dagli ostacoli, poi alle siepi e infine, alla corsa. 1h14’42 è il suo tempo del 2015 a Telese terme.

La cussina Giorgia Morano è del 1989. Il miglior tempo è del 2012 a Ostia con 1h15’21”.

Dell’etiope Gete Alemayeuh non si conosce il tempo sulla distanza. Potrebbe rivelarsi una vera outsider a sorpresa. A giugno sui 10 km su strada in Francia ha chiuso in 32’08”.

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MEZZA MARATONA UOMINI

1 – Youssef Sbaii ( MAR)

2 – Yassine Rachik (ITA)

3 – Amhed El Mazoury (ITA)

4 – Cesare Maestri ( ITA)

5 – Deme Tadu Abate (ETH)

6 – John Hakizimana (RWA

7 – Roncer Konga Kipkorir ( KEN)

8 – Joel Maina Mwangi (KEN)

9 – Hosea Kimeli KISORIO (KEN)

10 – Paul Tiongik (KEN)

11 – Antonhy Ayeko ( UGANDA)

12 – Kabir Hicham ( MAR)



MEZZA MARATONA DONNE

1 – Catherine Bertone (ITA)

2 – Fatna Maraoui (ITA)

3 – Sara Brogiato (ITA)

4 – Nicole Svetlana Reina (ITA)

5 – Giorgia Morano (ITA)

6 – Gete Alemayeuh  (ETH)

7 – Jerotich Lenah (KEN)

8 – Mukandanga Clementine (RWA)

9 – Adah Munguleya  (UGANDA)

10 – Mary Wangari Wanjohi  (KEN)

Torino, 18 settembre 2019