SPORT- Pagina 369

Napoli-Torino, i precedenti

L’incontro di domenica sera (ore 20:30) sarà il numero 65, in Serie A a girone unico nella città partenopea, tra il Napoli e il Toro: il computo vede gli azzurri avanti, con 27 successi, a fronte degli 8 dei granata (29, invece, i pareggi). Il Napoli è avanti anche nel conteggio delle reti realizzate: 97-59. Il primo confronto nella Serie A strutturata su un unico girone coincide con il primo successo napoletano: 2-0 il 17 novembre 1929 (settima giornata della stagione 1929-’30). La prima affermazione granata non si fa, comunque, attendere molto, giungendo già la stagione successiva, con un 2-0 a tavolino alla trentatreesima giornata (21 giugno 1931), dovuto ad un’invasione di campo avvenuta sul risultato di 1-0 per il Toro (rete di Onesto Silano su rigore all’87’). L’ultima vittoria del Torino è datata 17 maggio 2009 (trentaseiesima giornata della stagione 2008-2009): un bel 2-1 firmato da Rolando Bianchi al 51′ e da Alessandro Rosina al 72′, che ribaltano l’iniziale vantaggio campano realizzato da Pià al 41′. Recentissimo, invece, l’ultimo pareggio, poiché risalente alla scorsa stagione, per la precisione alla trentaseiesima giornata (6 maggio 2018): 2-2, coi granata bravi a recuperare per due volte il vantaggio partenopeo, prima con Daniele Baselli (per l’1-1 al 55′), quindi con Lorenzo De Silvestri (definitivo 2-2 all’83’). L’ultimo successo campano ha, invece, avuto luogo un’annata più addietro, cioè nel 2016-’17, con un rocambolesco 5-3 alla diciassettesima giornata (18 dicembre 2016). Le più larghe vittorie partenopee sono due 4-0: la prima risalente alla stagione 1951-’52 (ventottesima giornata, 6 aprile 1952), la seconda al 1969-’70 (diciannovesima, 1° febbraio 1970). Le più corpose vittorie toriniste sono, invece, dei successi con “solo” due reti di scarto: per la precisione, due 2-0 (nel 1930-’31 e nel 1954-’55) ed altrettanti 3-1 (nel 1977-’78 e nel 1980-’81). Oltre alla Serie A a girone unico, i due sodalizi si sono affrontati anche nel massimo campionato strutturato su più gironi, nonché in Serie B e in Coppa Italia. Per quanto riguarda il campionato non a girone unico, ci si riferisce alle stagioni 1927-’28 e 1945-’46. Nella prima occasione, con il massimo campionato denominato “Divisione Nazionale”, Toro e Napoli s’incontrano a Napoli alla decima giornata del girone preliminare: i granata passano per 1-0 sul campo “Ilva” di Bagnoli, procedendo verso la conquista del loro primo scudetto (dopo quello revocato la stagione precedente). Nella stagione post-bellica, invece, azzurri e granata si affrontano nel girone finale del campionato (l’ultimo, per ovvi motivi, strutturato su più gironi), con il Grande Torino che passa per 2-0 al Vomero grazie a una doppietta di Gabetto. Nella massima serie strutturata su più gironi, quindi, si contano due confronti, entrambi vinti dal Toro (con un totale di 3-0 nel conteggio delle reti). Ed eccoci alla serie cadetta, nella quale si contano due sfide (relative alle stagioni 1998-’99 e 2003-2004), entrambe terminate in parità: 0-0 e 2-2. In Coppa Italia, invece, gli incontri in Campania ammontano a cinque, con tre affermazioni granata e una sola del Napoli (col “contorno” di un pareggio), con il Toro avanti per 8-5 nel computo delle realizzazioni. Il primo confronto nella competizione “della coccarda” risale alla ripetizione della gara dei sedicesimi di finale della stagione 1940-’41: 2-1 granata il 15 maggio 1941. Dopo una “pausa” trentennale, riecco le due compagini di fronte nella stagione 1970-’71, con i piemontesi vittoriosi per 3-1 nel girone finale e poi destinati a far loro la Coppa nel drammatico spareggio di Genova, vinto ai rigori al cospetto del Milan. La prima vittoria napoletana in Coppa sul Toro arriva nel 1974-’75, con un 1-0 nel girone di semifinale: il K.O. coi partenopei costa ai torinisti l’accesso alla finale. Gli ultimi confronti sono, invece, risalenti agli Anni Ottanta, sempre all’altezza dei quarti di finale: 0-0 nel 1982-’83 (col Toro promosso per via del 2-0 dell’andata in Piemonte) e 3-2 granata nel 1987-’88 (e Torino nuovamente qualificato, dopo l’1-1 dell’andata in casa). In totale, tra i vari campionati e la Coppa Italia, il Napoli ha ospitato il Torino in 73 occasioni, nelle quali si sono registrate 28 vittorie napoletane, 13 toriniste e 32 pareggi, con il Napoli avanti per 104-72 nel conteggio delle reti.

Giuseppe Livraghi

 

Gli azzurri del tiro con l'arco vanno in Turchia

La Nazionale italiana di tiro con l’arco è pronta per il primo appuntamento internazionale dell’anno

Dal 25 febbraio al 3 marzo gli azzurri saranno di scena a Samsun, in Turchia, per i Campionati Europei Indoor. Tra i 24 convocati figurano anche diversi atleti piemontesi. Nell’olimpico ci saranno Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia) e gli Junior Alessandro Paoli e Aiko Rolando (Iuvenilia). Nel compound lo Junior Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno) e la veterana Irene Franchini, atleta emiliana tesserata per Fiamme Azzurre e Arcieri delle Alpi. L’articolo completo sul sito della FITARCO a questo link.

Gli azzurri del tiro con l’arco vanno in Turchia

La Nazionale italiana di tiro con l’arco è pronta per il primo appuntamento internazionale dell’anno

Dal 25 febbraio al 3 marzo gli azzurri saranno di scena a Samsun, in Turchia, per i Campionati Europei Indoor. Tra i 24 convocati figurano anche diversi atleti piemontesi. Nell’olimpico ci saranno Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia) e gli Junior Alessandro Paoli e Aiko Rolando (Iuvenilia). Nel compound lo Junior Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno) e la veterana Irene Franchini, atleta emiliana tesserata per Fiamme Azzurre e Arcieri delle Alpi. L’articolo completo sul sito della FITARCO a questo link.

"Che storia lo sport" con Stefania Belmondo

Il volto sano e pulito dello sport: un momento di riconoscimento dei meriti sportivi di alcuni atleti piemontesi ma anche un’occasione per parlare delle caratteristiche personali e caratteriali che li hanno contraddistinti nel corso della loro vita agonistica

Passioni, temperamento, tenacia, riscatto, determinazione. “Che storia lo sport”, è la cerimonia  che si è svolta questa mattina  nell’aula consiliare di Palazzo Lascaris condotta dal giornalista Vittorio OreggiaOspite d’onore la pluricampionessa olimpica e madrina dell’evento, Stefania BelmondoGli sportivi presenti sono stati insigniti del titolo di Ambasciatori dello sport e del benessere per aver incarnato spirito di sacrificio, lealtà, correttezza, dedizione, tenacia, coraggio e rispetto dell’avversario: aspetti che li rendono modelli di comportamento per le giovani generazioni. Tra i tanti grandi nomi dello sport premiati, alla presenza di Tiziana Nasi presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici, del presidente del Coni Piemonte, Gianfranco Porqueddu: Livio Berruti, campione olimpico nei 200 metri a Roma 1960 e testimonial dello sport pulito, Bernard e Martin Dematteis, campioni della corsa in montagna, esempio di coesione e sacrificio, Emiliano Moretti, difensore del Torino Fc, un esempio di rispetto e sobrietà dentro e fuori dal campo, Carlotta Gilli, pluricampionessa paralimpica europea di nuoto,Farhan Hadafo, promessa dell’atletica paralimpica con all’attivo già un bronzo europeo, Massimo Berruti, campione di pallone elastico anni ‘70, Hamid En Naour, ragazzo marocchino, diventato poi un campione di rugby grazie anche al sostegno del papà adottivo, ed infine Gianni Stella, atleta podista torinese over 50 vincitore dell’ultima edizione della Maratona di New York nella sua categoria. Ad Andrea Chiarotti, leader dell’hockey paralimpico nazionale recentemente scomparso, e alle sue imprese sportive sono stati dedicati alcuni minuti attraverso immagini significative del suo trascorso da sportivo e da allenatore. Assente ma premiato idealmente anche Giovanni Pellielo detto “Johnny” 4 medaglie olimpiche individuali, 10 titoli mondiali, 12 titoli europei ed anche “discobolo d’oro per la morale”. “Il titolo di questa nostra iniziativa – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti – è straordinario perché racconta in poche parole quanto lo sport sia opportunità, fatica e possibilità di farcela senza trascurare le storie personali che spesso si celano dietro alle vittorie e alle sconfitte. Questo è il senso della giornata di oggi, trasferire ai più giovani come qualunque tipo di obiettivo, sportivo e non, vada perseguito con tenacia, determinazione e passione”.  “Attraverso questa iniziativa – specifica la vicepresidente del Consiglio, con delega agli Stati generali dello sport e del benessere, Angela Motta  –  intendiamo premiare quegli atleti che si sono distinti certamente per meriti sportivi indiscussi ma che soprattutto hanno saputo essere interpreti, grazie anche ad un vissuto personale unico e particolare, di uno stile di vita e di valori che meritano di essere valorizzati e condivisi. In un momento in cui le cronache riportano pagine sportive di cui non andare particolarmente fieri, credo sia d’obbligo dedicare spazi e tempo alle storie che raccontano il volto sano  e pulito dello sport”. 

 

“Che storia lo sport” con Stefania Belmondo

Il volto sano e pulito dello sport: un momento di riconoscimento dei meriti sportivi di alcuni atleti piemontesi ma anche un’occasione per parlare delle caratteristiche personali e caratteriali che li hanno contraddistinti nel corso della loro vita agonistica

Passioni, temperamento, tenacia, riscatto, determinazione. “Che storia lo sport”, è la cerimonia  che si è svolta questa mattina  nell’aula consiliare di Palazzo Lascaris condotta dal giornalista Vittorio OreggiaOspite d’onore la pluricampionessa olimpica e madrina dell’evento, Stefania BelmondoGli sportivi presenti sono stati insigniti del titolo di Ambasciatori dello sport e del benessere per aver incarnato spirito di sacrificio, lealtà, correttezza, dedizione, tenacia, coraggio e rispetto dell’avversario: aspetti che li rendono modelli di comportamento per le giovani generazioni. Tra i tanti grandi nomi dello sport premiati, alla presenza di Tiziana Nasi presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici, del presidente del Coni Piemonte, Gianfranco Porqueddu: Livio Berruti, campione olimpico nei 200 metri a Roma 1960 e testimonial dello sport pulito, Bernard e Martin Dematteis, campioni della corsa in montagna, esempio di coesione e sacrificio, Emiliano Moretti, difensore del Torino Fc, un esempio di rispetto e sobrietà dentro e fuori dal campo, Carlotta Gilli, pluricampionessa paralimpica europea di nuoto,Farhan Hadafo, promessa dell’atletica paralimpica con all’attivo già un bronzo europeo, Massimo Berruti, campione di pallone elastico anni ‘70, Hamid En Naour, ragazzo marocchino, diventato poi un campione di rugby grazie anche al sostegno del papà adottivo, ed infine Gianni Stella, atleta podista torinese over 50 vincitore dell’ultima edizione della Maratona di New York nella sua categoria. Ad Andrea Chiarotti, leader dell’hockey paralimpico nazionale recentemente scomparso, e alle sue imprese sportive sono stati dedicati alcuni minuti attraverso immagini significative del suo trascorso da sportivo e da allenatore. Assente ma premiato idealmente anche Giovanni Pellielo detto “Johnny” 4 medaglie olimpiche individuali, 10 titoli mondiali, 12 titoli europei ed anche “discobolo d’oro per la morale”. “Il titolo di questa nostra iniziativa – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti – è straordinario perché racconta in poche parole quanto lo sport sia opportunità, fatica e possibilità di farcela senza trascurare le storie personali che spesso si celano dietro alle vittorie e alle sconfitte. Questo è il senso della giornata di oggi, trasferire ai più giovani come qualunque tipo di obiettivo, sportivo e non, vada perseguito con tenacia, determinazione e passione”.  “Attraverso questa iniziativa – specifica la vicepresidente del Consiglio, con delega agli Stati generali dello sport e del benessere, Angela Motta  –  intendiamo premiare quegli atleti che si sono distinti certamente per meriti sportivi indiscussi ma che soprattutto hanno saputo essere interpreti, grazie anche ad un vissuto personale unico e particolare, di uno stile di vita e di valori che meritano di essere valorizzati e condivisi. In un momento in cui le cronache riportano pagine sportive di cui non andare particolarmente fieri, credo sia d’obbligo dedicare spazi e tempo alle storie che raccontano il volto sano  e pulito dello sport”. 

 

DiscesaLiberi sale sul podio con il suo atleta Paolo Priolo

In Canada alla Coppa del Mondo di parasnowboard l’Italia vola sul podio con Jacopo Luchini e Paolo Priolo, che si aggiudicano rispettivamente secondo e terzo posto dietro al francese Maxime Montaggioni

Per la prima volta quattro atleti in contemporanea sono scesi durante la gara di cross, come accade nelle competizioni FIS, e l’Italia ha conquistato con orgoglio i due prestigiosi riconoscimenti. Paolo Priolo, tesserato per DiscesaLiberi e atleta azzurro dal 2014, ha accolto con grande entusiasmo il suo primo podio in carriera, dichiarando di essere particolarmente felice di condividerlo con il compagno di squadra Jacopo, che ha vissuto la grande emozione di aggiungere un argento al suo palmares. A 18 anni Paolo perse l’uso del braccio destro dopo un incidente automobilistico, ma la sua grande forza di volontà lo ha portato a vestire i colori dell’Italia nel mondo; dopo la sua partecipazione alla Paralimpiadi di Pyeongchang, l’atleta astigiano ha rivelato di aver cambiato il suo approccio alla gara, lavorando sodo per ottenere grandi risultati, che infatti non hanno tardato ad arrivare: una medaglia di bronzo è già al collo e si dichiara pronto ad affrontare al meglio le prossime gare. Quando non è impegnato in Nazionale, Paolo corre sulle piste con DiscesaLiberi, l’associazione che da anni supporta i disabili nella pratica dello sci e dello snowboard ed operativa nel Comprensorio del Mondole Ski, in particolare a Prato Nevoso (CN). Enorme soddisfazione, dunque, anche per l’associazione monregalese e per tutti coloro che condividono l’idea che vivere la montagna dia emozioni a tutti, ma possa regalarne di fortissime ai disabili.

Juventus batte Sassuolo 3-0

La Juventus vince contro il Sassuolo  per 3-0 (1-0) nel posticipo della 23^ giornata della serie A. Hanno segnato i bianconeri Khedira, Cristiano Ronaldo,  ed Emre Can al 18/o centro della stagione.La squadra di Massimiliano Allegri arriva così a quota 63 punti in classifica,  a +11 sul Napoli.

(foto archivio C. Benedetto www.fotoegrafico.net)

Il Toro vince ma Mazzarri salta Napoli

Torino – Udinese finisce 1-0 per i Granata. Su Sky  Ansaldi dichiara al termine del primo tempo: “Noi non dobbiamo mollare e continuare così con questo pressing: dobbiamo per forza vincere la partita”. E così è stato, grazie alla rete di Ola Aina al 31′ del primo tempo, la sola della giornata granata. Intanto per Mazzarri c’è il rischio  di saltare  l’incontro Napoli-Torino, dopo che il ct è stato allontanato dal campo dall’arbitro Guida nel secondo tempo di Torino-Udinese  per via di alcune proteste nei confronti di  arbitro e quarto uomo. Mazzarri era già stato diffidato nella partita contro il Milan il 9 dicembre.

SWIM TO, i risultati della seconda giornata

www.federnuoto.piemonte.it


Dopo il “Galà della Velocità” di ieri SWIM TO – Trofeo Città di Torino è entrata oggi nel vivo con la seconda giornata, che ha visto in acqua tutti i migliori atleti iscritti alla manifestazione, tra cui campioni italiani e medagliati a livello internazionale. Come accaduto ieri, tante “M” disegnate sulle braccia dei partecipanti hanno ricordato Manuel Bortuzzo e in avvio di programma pomeridiano tutto il Palazzo del Nuoto ha dedicato al giovane nuotatore un caloroso “Forza Manuel” e un lungo applauso, a sottolineare la propria vicinanza a un amico. La parola è quindi pssata alle corsie, dove si sono assegnate le medaglie di 400 misti, 100 farfalla, 800 e 1500, 100 rana e 200 stile libero.

Nei 400 misti Ragazzi ha festeggiato Simone Dutto (CSR Granda), in nazionale giovanile l’estate per la Coppa Comen e oggi all’arrivo in 4’38″80. Tra le Junior la compagna di squadra Anita Gastaldi si è invece piazzata seconda in 4’56″27 alle spalle dell’azzurrina Martina Ratti (4’54″30). Gabriele Mancini (Centro Nuoto Torino) ha conquistato la medaglia d’oro Junior in 4’37″02, abbassando notevolmente il record personale. Primi tra gli Assoluti Alice Marini e Emanuele Brivio, che hanno preceduto i piemontesi Giulia Carofalo (4’57″99) e Erik Lora (4’27″07), tesserati rispettivamente per Rari Nantes e Centro Nuoto Torino.

I 100 farfalla si sono aperti con il successo di Giulia Grossini tra le Ragazze; la giovane nuotatrice della Libertas Nuoto Novara ha chiuso in 1’06″20. Prestazioni di alto livello hanno caratterizzato la gara in tutte le categorie. Tra gli Junior il più veloce è stato l’azzurro plurimedagliato alle Olimpiadi Giovanili Thomas Ceccon (54″40); meglio di lui ha fatto Alberto Razzetti tra gli Assoluti (53″74). Gara combattuta tra le Assolute, vinta dalla vicecampionessa europea di 200 e 400 misti Ilaria Cusinato in 1’00″14, quattro decimi davanti a Helena Biasibetti (Dynamic Sport, ma in gara per la nazionale giovanile) e all’altra azzurra Claudia Tarzia (1’00″77).

Nella parte centrale del pomeriggio si sono tuffati i mezzofondisti di 800 femminili e 1500 maschili. Nella gara femminile la vittoria è andata a Erica Musso (Fiamme Oro), da quest’anno di casa all’Aquatica Torino e oggi all’arrivo in 8’44″68. Medaglia d’argento per la torinese Luisa Trombetti (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino), seconda in 8’50″18. Matteo Lamberti, alla SWIM TO con la maglia della nazionale giovanile si è invece aggiudicato i 1500 in 15’50″35, davanti a Tommaso Gallesio (CSR Granda, 15’53″23), l’estate scorsa medagliato in Coppa Comen di fondo in acque libere.

Tre atleti piemontesi sono saliti sul gradino più alto del podio dei 200 dorso. Primo dei Ragazzi è stato Lorenzo Masoero (Sisport Spa), con il tempo di 2’09″41. Junior e Assolute hanno applaudito la vittoria di atlete della Dynamic Sport, rispettivamente Caterina Momi e Camilla Giacomini. Caterina con il nuovo primato personale di 2’20″68, Camilla in 2’18″40 davanti a Paola Lanzillotti (Rari Nantes Torino, 2’19″34). Tra gli Assoluti da segnalare la vittoria del capitano della nazionale Federico Turrini, con il tempo di 2’03″30.

Piemontesi a segno anche nei 100 rana. Tra i Ragazzi si sono presi il titolo Ludovica Pavia (VO2 Nuoto Torino) e Marco Secondo (Rari Nantes Torino); Ludovica in 1’13″51 in volata su Giada Gorlier (Rari Nantes Torino), Marco in 1’07″86 ex aequo con Alex Sabattani. Il più veloce tra gli Junior è invece stato Gabriele Rizzo (Dynamic Sport, 1’05″14), convocato in nazionale giovanile per questo evento. Federico Poggio, piemontese ma tesserato per l’Imolanuoto, e Natalia Foffi hanno vinto l’oro assoluto, rispettivamente in 1’01″94 e 1’10″67.

A chiudere il programma i 200 stile libero, ultimo atto di una seconda giornata capace di regalare grande spettacolo. L’unico titolo piemontese è arrivato tra i Ragazzi, dove Lorenzo Panizza (Dynamic Sport) si è imposto in 1’56″90. I tempi migliori sono stati siglati da Thomas Ceccon (1’50’46), primo Junior, e Davide Nardini (1’50″56), migliore tra gli Assoluti. A livello femminile l’ultima finale ha invece premiato sui primi due gradini del podio Giorgia Romei (2’01″56) e Erica Musso (2’03″12), che domani sarà in gara nei 400.

I 400 stile libero apriranno il programma di domani, ultima giornata di SWIM TO – Trofeo Città di Torino. Seguiranno 200 farfalla, 100 dorso, 200 rana, 100 stile libero e 200 misti. Le qualifiche – maschili alla Sisport, femminili al Palazzo del Nuoto, tutte in vasca corta – scatteranno alle 8.45. Le finali – tutte al Palazzo del Nuoto e in vasca lunga – si apriranno alle 16.

Che storia lo sport

Il volto sano e pulito dello sport: un momento di riconoscimento dei meriti sportivi di alcuni atleti piemontesi ma anche un’occasione per parlare delle caratteristiche personali e caratteriali che li hanno contraddistinti nel corso della loro vita agonistica

 Passioni, temperamento, tenacia, riscatto, determinazione. Il  Consiglio regionale e gli Stati generali dello sport e del benessere hanno organizzato “Che storia lo sport”, la cerimonia  che si svolgerà lunedì 11 febbraio, alle ore 11.30,  nell’aula consiliare di Palazzo Lascaris e che vedrà la partecipazione, in qualità di moderatore, di Vittorio Oreggia, direttore dell’agenzia stampa La Presse. Gli sportivi presenti saranno insigniti del titolo di Ambasciatori dello sport e del benessere, un’investitura che l’istituzione piemontese ufficializzerà con la consegna di una pergamena, per aver incarnato spirito di sacrificio, lealtà, correttezza, dedizione, tenacia, coraggio e rispetto dell’avversario: aspetti necessari nella società odierna nella quale gli atleti sono modelli di comportamento per le giovani generazioni. Tanti i nomi dello sport che saranno premiati alla presenza di Tiziana Nasi, presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici, del presidente del Coni Piemonte, Gianfranco Porqueddu  e della pluricampionessa olimpica, madrina dell’evento, Stefania Belmondo. Quindi Livio Berruti, campione olimpico nei 200 metri a Roma 1960 e testimonial dello sport pulito, Bernard e Martin Dematteis, campioni della corsa in montagna, esempio di coesione e sacrificio, Emiliano Moretti, difensore del Torino Fc, un esempio di rispetto e sobrietà dentro e fuori dal campo, Carlotta Gilli, pluricampionessa paralimpica europea di nuoto, Farhan Hadafo, promessa dell’atletica paralimpica con all’attivo già un bronzo europeo, Massimo Berruti, campione di pallone elastico anni ‘70, Hamid En Naour, ragazzo marocchino, diventato poi un campione di rugby grazie anche al sostegno del papà adottivo, ed infine Gianni Stella, atleta podista torinese over 50 vincitore dell’ultima edizione della Maratona di New York nella sua categoria. Ad Andrea Chiarotti, leader dell’hockey paralimpico nazionale, recentemente scomparso e alle sue imprese sportive saranno inoltre dedicati alcuni minuti attraverso immagini significative del suo trascorso da sportivo e da allenatore. “Attraverso questa iniziativa – specifica la vicepresidente del Consiglio, con delega agli Stati generali dello sport e del benessere, Angela Motta  –  intendiamo premiare quegli atleti che si sono distinti certamente per meriti sportivi indiscussi ma che soprattutto hanno saputo essere interpreti, grazie anche ad un vissuto personale unico e particolare, di uno stile di vita e di valori che meritano di essere valorizzati e condivisi. In un momento in cui le cronache riportano pagine sportive di cui non andare particolarmente fieri, credo sia d’obbligo dedicare spazi e tempo alle storie che raccontano il volto sano  e pulito dello sport”.

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