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Torino-Sampdoria, i precedenti

Il confronto di mercoledì sera (ore 21), autentico “crocevia” europeo per entrambe le compagini, sarà il numero 52, in casa del Toro in Serie A, tra i granata e la Sampdoria: i 51 precedenti vedono i torinisti in netto vantaggio, con 28 vittorie a fronte delle sole 8 dei liguri (15, invece, i pareggi). Torino nettamente avanti anche nel computo delle reti realizzate: 86-47. Il primo “incrocio” (che consiste anche nel primo confronto in assoluto tra i due sodalizi) ha luogo nell’annata 1946-’47, cioè la prima della società blucerchiata, sorta il 12 agosto 1946 dalla fusione tra la Sampierdarenese e l’Andrea Doria: 1-1 alla terza giornata (6 ottobre 1946), col vantaggio granata di capitan Valentino Mazzola al 32′ impattato da Giuseppe “Pinella” Baldini al 56′. La prima del Toro arriva già l’annata seguente, con un 3-2 datato 25 aprile 1948 (trentunesima giornata), con realizzazioni piemontesi firmate da Franco Ossola al 4′, Guglielmo Gabetto al 14′ e Danilo Martelli al 68′, mentre il primo successo sampdoriano si fa attendere addirittura fino al 1958-’59, quando alla diciannovesima giornata (8 febbraio 1959) i liguri espugnano per 2-1 il campo del Talmone Torino, rendendo vana la marcatura del granata Gino Armano (54′). La più pingue vittoria del Torino è il 5-1 della ventunesima giornata della stagione 2014-’15 (1° febbraio 2015), con reti granata firmate da Fabio Quagliarella (a segno al 16′, al 29′ su calcio di rigore e al 64′), Amauri (al 75′) e Bruno Peres (93′), mentre i più netti successi ospiti sono il 3-1 dell’annata 2008-2009 (ventinovesima giornata, 22 marzo 2009) e il 2-0 del 2013-’14 (ventiseiesima, 2 marzo 2014), con questo successo “all’inglese” che consiste nell’ultimo “colpaccio” blucerchiato in casa del Toro. L’ultima vittoria torinista è, invece, il 2-0 della quarta giornata della stagione 2015-’16 (20 settembre 2015, con doppietta di Quagliarella, a segno al 17′ e al 24′), mentre l’ultimo pareggio è il 2-2 della scorsa annata (quarta giornata, 17 settembre 2017): doriani avanti già al 1′ con Duvan Zapata, sorpasso granata con Daniele Baselli (13′) ed Andrea Belotti (14′), pareggio ospite al 34′, con un acuto Quagliarella (autore, quindi, del classico “goal dell’ex”). Le due compagini si sono, inoltre, affrontate nella Città sabauda anche in Serie B (due volte) ed in Coppa Italia (undici). Per quanto riguarda la cadetteria, si ha un “bottino pieno” dei granata, vittoriosi per 1-0 nel 2000-2001 (quinta giornata, 2 ottobre 2000, con rete di Marco Ferrante al 21′) e per 2-1 nel 2011-’12 (ventottesima, 20 febbraio 2012, reti toriniste di Mirko Antenucci al 19′ e Riccardo Meggiorini all’86’). Ben più lunga la lista dei confronti nella “Coppa della coccarda”, che inizia nel 1967-’68, col successo granata nel primo turno (3 settembre 1967): 1-0, grazie ad un’autorete di Francesco Morini al 44′. Altro successo 1-0 dei padroni di casa nella semifinale di ritorno dell’edizione 1981-’82 (31 marzo 1982): dopo l’1-2 dell’andata in Liguria, i granata accedono alla finale grazie alla rete di Paolo Beruatto al 37′. Nulla di fatto (0-0) sia nel ritorno dei quarti di finale dell’edizione 1983-’84 (10 giugno 1984, col Toro qualificato in virtù dell’1-1 dell’andata in trasferta), sia nell’andata dei quarti di finale del 1984-’85 (12 giugno 1985, con i doriani qualificati grazie alla successiva vittoria 4-2 nella gara di ritorno in Liguria), per poi giungere alla prima vittoria della “Samp” nel 1985-’86, con un 4-3 (datato 24 maggio 1986) nel ritorno degli ottavi di finale, che vale agli ospiti (già vittoriosi per 2-0 nella gara d’andata in casa) l’accesso al turno successivo. Nel 1987-’88 si contano, in terra di Piemonte, ben due confronti tra il Toro e il “Baciccia”, entrambi sostanzialmente negativi per i padroni di casa, sconfitti per 2-0 nel confronto valido quale quinta giornata del turno eliminatorio (6 settembre 1987) ed inutilmente vittoriosi per 2-1 (dopo i tempi supplementari) nel ritorno della finale: il 19 maggio 1988, il Torino (sconfitto per 0-2 nella gara d’andata a Marassi) riesce a recuperare la situazione grazie alle autoreti di Pietro Vierchowod al 5′ e di Antonio Paganin al 35′, salvo poi incassare la realizzazione ospite (opera di Fausto Salsano) al 112′, dovendo dire addio al trofeo. Nel 1990-’91 e nel 1997-’98 arrivano due successi granata, purtroppo inutili per la qualificazione: nel primo caso, l’1-0 dell’andata dei quarti di finale (6 febbraio 1991, rete di Gianluigi Lentini già al 1′) viene “bruciato” a causa di una sconfitta col medesimo risultato nella gara di ritorno a Genova (coi blucerchiati qualificati ai rigori), mentre nel secondo il 2-1 dell’andata dei sedicesimi (3 settembre 1997, con reti di Marco Ferrante al 7′ e al 15′) viene ribaltato al ritorno dai doriani, vittoriosi in Liguria per 3-1. Torino senza vittorie (ed eliminato) anche nelle ultime due occasioni: 2-2 nel ritorno del secondo turno dell’edizione 2001-2002 (25 ottobre 2001, con qualificazione ospite per via delle reti realizzate in trasferta, dopo l’1-1 dell’andata a Marassi) e secco 2-0 blucerchiato nell’andata degli ottavi di finale del 2004-2005 (19 novembre 2004, col Toro poi inutilmente vittorioso per 2-1 nella gara di ritorno nella “Superba”). Quindi, in Coppa Italia si contano 11 confronti, con 5 vittorie del Torino a fronte delle 3 della Sampdoria (3 anche i pareggi), mentre il computo delle reti è in perfetto equilibrio: 12 per parte. Ricapitolando, tra Serie A, Serie B e Coppa nazionale, il Torino ha ospitato la Sampdoria 64 volte, conquistando l’intera posta in 35 occasioni, contro le 11 della “Samp” (18, invece, i pareggi). Il Toro è nettamente in vantaggio anche nel conteggio delle reti: 101-60.

Giuseppe Livraghi

 

Piccoli talenti crescono: Prato e Zich dell’Ice Club Torino conquistano l’argento all’Egna Spring Trophy

Nel fine settimana si è tenuto in Trentino l’Egna Spring Trophy, importante gara internazionale ISU
Nell’appuntamento del pattinaggio di primavera si sono distinti due dei pattinatori più giovani dell’Ice Club Torino Asd: Francesca Prato e Raffaele Zich che, grazie agli ottimi risultati della prima parte della stagione, erano entrati a far parte della Nazionale italiana. Francesca Prato ha gareggiato nella categoria Advanced Novice Girls ottenendo un’ottima medaglia d’argento alle spalle della svizzera Repond e totalizzando il punteggio di 90.37. La pattinatrice dell’Ice Club Torino ha presentato un programma corto pattinato sulle musiche del film “La La Land”, mentre nel lungo ha interpretato musiche gitane. Nella categoria Advanced Novice Boys Raffaele Zich ha conquistato l’argento alle spalle dello statunitense Yampolsky, ottenendo il punteggio di 97.64. L’atleta torinese ha pattinato uno swing nel corto, mentre nel lungo ha interpretato il “Tango dell’Assassino”. Entrambi i pattinatori sono allenati da Edoardo De Bernardis e Renata Lazzaroni. “E’ stata una stagione positiva per Francesca Prato e Raffaele Zich che sono riusciti ad acquisire il punteggio necessario per far parte della nazionale italiana e che a Egna hanno confermato i grandi progressi fatti. Sono giovanissimi e li attende un lungo percorso di crescita – ha dichiarato Edoardo De Bernardis.
 

BC

Campionati Italiani Assoluti Invernali, Eduard Timbretti Gugiu argento dalla piattaforma

L’Olanda vince l’Europa Cup 2019. L’Italia è quarta. Al Palazzo del Nuoto di Torino le magiare di Attila Biro superano le azzurre vice campionesse olimpiche 13-11 nella finale valida per il terzo posto. Nella finalissima l’Olanda campione d’Europa batte 11-9 la Russia, che perde la prima partita dopo sette successi e per il secondo anno consecutivo deve “accontentarsi” della medaglia d’argento. Ha diretto la gara l’italiana Alessia Ferrari, in coppia con il rumeno Adrian Alexandrescu (insieme avevano già arbitrato il quarto di finale Ungheria-Grecia). Finali trasmesse in diretta su Rai Sport + HD con telecronaca di Dario Di Gennaro e commento tecnico di Francesco Postiglione. Premi speciali a Elisabeth Aarts (Olanda) come miglior portiere e a Elvina Karimova (Russia) come migliore giocatrice.
Seconda medaglia piemontese ai Campionati Italiani Assoluti Invernali di tuffi, terminati nel pomeriggio alla piscina Monumentale di Torino. Dopo l’argento conquistato ieri da Matilde Borello dal metro è arrivato un altro argento, questa volta per il compagno di squadra Eduard Timbretti Gugiu

Tesserato per la Blu 2006 Torino e allenato da Claudio Leone, Eduard ha centrato la seconda posizione con 376,05 punti al termine di una gara molto buona e caratterizzata anche da diversi 8, con un unico errore nel quarto tuffo della rotazione (il triplo e mezzo indietro). Si è piazzato alle spalle dell’azzurro Maicol Verzotto (Fiamme Oro/Bolzano Nuoto, 385,05) e davanti a Andreas Sargent Larsen (CC Aniene, 341,10) e Loris Sembiante (Fiamme Oro, 290,60). Questi ultimi sono saliti entrambi sul podio tricolore, rispettivamente sul secondo e terzo gradino, poiché Eduard non ha ancora la cittadinanza italiana (è di origine romena).

Il podio è invece sfuggito per pochi punti a a Matilde Borello, quarta nel trampolino 3 metri con 245,55 punti. Si sono aggiudicate le medaglie Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi) 324,75, Elena Bertocchi (Esercito/Canottieri Milano) 265,65 e Elisa Pizzini (Bentegodi) 253,70 – le stesse tre che avevano chiuso in testa le eliminatorie del mattino. Rispetto alle qualifiche Matilde ha guadagnato una posizione, raccogliendo anche molti più punti grazie a una gara pulita e senza particolari errori.

A chiudere il programma della giornata e dei Campionati Italiani  è stato il sincro 3 metri. L’oro è andato a Giovanni Tocci (Esercito/Cosenza Nuoto)-Lorenzo Marsaglia (Marina Militare/CC Aniene) con 401,40 punti, seguiti da Tommaso Rinaldi (Marina Militare/MR Sport F.lli Marconi)-Andrea Chiarabini (Fiamme Oro/CC Aniene, 419,67) e Francesco Porco (Fiamme Oro/Cosenza Nuoto)-Andrea Cosoli (Carlo Dibiasi, 366,12). Da segnalare, nella classifica per società, il decimo posto della Blu 2006 Torino.

https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190331124712&area=3&menu=agonismo&read=tuffi

Torino Trento: un anno difficile

Soffermiamoci unicamente sulle vicende del campo e non inoltriamoci nel resto, augurandoci che al più presto la Torino cestistica possa avere una nuova speranza per il futuro

La partita contro Trento è stata purtroppo l’ennesima sconfitta di un’annata molto ma molto difficile. Allo stato attuale la FIAT Torino ha un record complessivo di 7 vinte e 29 perse (1 vinta 1 persa in Supercoppa italiana, 0-10 in Eurocup e 6 – 18 in campionato) che non si può valutare altro che con un no comment. Si possono trovare tante cause, concause, fatalità, sfortuna e prestazioni monstre solo contro Torino, ed è tutto vero. E’ altresì innegabile che una sana autocritica sulla gestione degli ultimi quarti di Torino, se fossero stati ben gestiti con esperienza, avrebbero permesso una stagione differente. E partire da qui piuttosto da cosa hanno fatto o non fatto gli arbitri sarebbe un bel progresso. Il quintetto proposto dall’ultimo minuto del terzo quarto fino a quasi metà del quarto quarto rasenta l’incredibile… . Però, come sempre, noi siamo qui a scrivere e a guardare, oltre che a tifare, e tutto sembra facile, mentre dal campo è tutto sicuramente diverso, ma è proprio lì che si fa la differenza in positivo. Per i giocatori è tutto sicuramente difficile. Jaiteh però si impegna al massimo, quando è in campo, e talvolta in momenti topici dovrebbe avere più spazio. Hobson è la vera scoperta di quest’anno con le sue estreme movenze di alta qualità, ma talvolta predica nel deserto. Il miglior attaccante dei gialloblù, Dallas Moore, viene sicuramente “incatenato” dagli schemi e gioca al meglio solo quando può liberarsi, ma è strano che non possa esprimersi. E’ una “bocca da fuoco” strepitosa, ha talento ed è generoso: perché non lasciargli spazio di azione? Il resto è a sprazzi. Mc Adoo gioca talvolta da pivot NBA e talvolta da ala di campionati minori, ma se avesse avuto continuità forse saremmo già tranquilli nel campionato. Cotton si impegna ma non è quella saracinesca che si vorrebbe e purtroppo non ha quella concretezza in attacco di cui si ha bisogno. Per il resto stendiamo un velo pietoso, in quanto alcuni sembrano ormai in difficoltà con il fisico e altri in campo solo per dovere (vedi Wilson…) . La situazione è difficile. Penultimi da soli non è proprio bello da vedere. Basterebbe poco per fare il piccolo salto necessario per la salvezza. Ci vorrebbe lucidità e serenità e molto buon senso. Attendiamo il miracolo. Non smettiamo di tifare. Forza Torino.

Paolo Michieletto

I bianconeri trovano un’Empoli agguerrita

Se l’intento era quello di agguantare i tre punti e nello stesso tempo preservare i senatori in vista degli impegni di Champions, ebbene, scopo raggiunto. 

Il pubblico dello Stadium, però, avrebbe voluto vedere anche una parvenza di gioco da parte della propria squadra; invece, per tutto il primo tempo ha visto in campo solo l’Udinese.Complice un infortunio per Dybala in allenamento poco prima dell’inizio della gara, Allegri sceglie di partire con un 4-4-2, con Bernardeschi e Mandzukic davanti, Emre Can e Matuidi a guardia delle fasce.L’Empoli è ben impostata ed agguerrita, si propone in avanti senza timore reverenziale: già al 22′ Krunic mette paura alla difesa bianconera con un destro radente che finisce fuori per un pelo.Al 30′ ci prova la Juve: Marione Mandzukic incorna di testa in area su cross di Matuidi, ma Dragowski fa un miracolo e salva la propria porta.Il possesso palla, comunque, è sempre a favore dell’Empoli (che, tra l’altro, ha un gioco simile a quello dell’Ajax, ndr), mentre Madama arranca e fatica a contenere gli avversari; l’unico ad essere sul pezzo è, ancora una volta, Bernardeschi, ma da solo poco può fare.Il primo tempo si chiude con i fischi del pubblico, che non comprende il motivo per cui, con CR7 e Dybala indisponibili, non sia sceso in campo Kean – in forma strepitosa – dal primo minuto al posto di Mandzukic, per il quale continua il periodo difficile, nonostante qualche buona sponda per i compagni.Nella ripresa la Juve tenta di cambiare ritmo: Matuidi prima e Bernardeschi poi arrivano pericolosamente davanti alla porta avversaria, ma non la centrano. Allegri a questo punto cambia modulo e passa al 4-3-3, arretrando Can accanto a Rugani e Chiellini, poi al 16′ st sostituisce un impacciato Alex Sandro con Spinazzola, applauditissimo.Per la gioia del pubblico, al 24′ st esce Matuidi per Kean, che dopo appena tre minuti segna l’1-0 : lancio lungo dalla sinistra di Chiellini, raccoglie Mandzukic che fa sponda e Kean  infila Dragowski di destro.Poco dopo, la Juve ha l’occasione per il raddoppio: palla recuperata da Pjanic sulla tre quarti, Kean si trova solo davanti alla porta, ma Dragowski arpiona con il braccio destro e sventa il tiro.Sul finire, entra Caceres per Bernardeschi e si abbassa il baricentro della Juve, Can va a fare la mezz’ala difensiva; in tal modo però, l’Empoli prende campo e possesso palla, e negli ultimi dieci minuti ridiventa pericolosa, tanto che riesce a guadagnarsi un insidioso calcio di punizione dal limite, che per fortuna non incide.Al di là dei tre punti conquistati, si sottolinea la duttilità di Emre Can – giocatore sempre pronto, anche se oggi ha commesso, nel finale, un paio di errori – , la continuità di Bernardeschi (l’unico dei suoi ad aver tenuto la testa alta anche nell’inguardabile primo tempo) e il periodo d’oro del giovane Kean.

#finoallafine.

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Rugiada Gambaudo

 

 

 
 

 

 

 

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Fiorentina-Torino, i precedenti

L’incontro di domenica pomeriggio (ore 15) sarà il settantesimo, in casa dei viola nella Serie A strutturata a girone unico, tra la Fiorentina e il Toro (nessun “incrocio”, invece, nella massima divisione organizzata su più gironi). I precedenti 69 confronti vedono i padroni di casa condurre nettamente, con 32 successi a fronte dei soli 9 dei granata (28, invece, i pareggi). I fiorentini sono avanti anche nel conteggio delle reti realizzate: 104-60. Il primo “incrocio” (a Firenze ed in assoluto) tra i due sodalizi ha luogo nella stagione 1931-’32, per la precisione alla sesta giornata (25 ottobre 1931), concludendosi sul 4-2 per i gigliati. La prima affermazione torinista non si fa attendere molto, giungendo già l’annata successiva, cioè alla diciottesima giornata del campionato 1932-’33 (19 febbraio 1933), grazie ad un 1-0 firmato da Mario Bo al 12′. Pareggio, invece, nel 1933-’34 (diciannovesima giornata, 21 gennaio 1934): 1-1, con un acuto del solito Bo (a segno all’86’) che impatta il vantaggio locale. Le più pingui affermazioni toscane sono il 5-1 dell’annata 2006-2007 (ventisettesima giornata, 4 marzo 2007) ed i 4-0 delle stagioni 1934-’35 (ottava giornata, 2 dicembre 1934) e 1958-’59 (trentaduesima, 28 maggio 1959), mentre la più larga vittoria granata è il 4-0 col quale il Grande Torino espugna il “Comunale” nel 1946-’47: alla trentaduesima giornata (25 maggio 1947) vanno a segno Pietro Ferraris al 44′, capitan Valentino Mazzola al 49′, Eusebio Castigliano al 60′ ed Ezio Loik all’89’. L’ultimo successo della Fiorentina in casa coi granata è il secco 3-0 della scorsa stagione (decima giornata, 25 ottobre 2017), mentre l’ultimo pareggio è l’1-1 dell’annata 2014-’15 (ventiquattresima, 22 febbraio 2015), con Giuseppe Vives ad impattare (all’87’) il vantaggio viola (opera di Salah al all’85’). Per trovare un’affermazione del Toro bisogna indietreggiare addirittura fino agli Anni Settanta, per la precisione alla quarta giornata del campionato 1976-’77 (31 ottobre 1976), quando il Torino campione d’Italia in carica espugna Firenze per 1-0 (rete di Francesco “Ciccio” Graziani al 78′). Quella vittoria fece seguito a quella dell’annata precedente (cioè quella dello storico settimo scudetto), datata 4 gennaio 1976 (undicesima giornata) ed anch’essa firmata da Graziani (a segno, però, al 38′). Le due compagini si sono, inoltre, affrontate nel capoluogo toscano anche in Serie B (una volta) e in Coppa Italia (sei). L’unico precedente in cadetteria è relativo alla stagione 2003-2004: successo viola per 1-0 alla quarantacinquesima (penultima) giornata, il 5 giugno 2004. Viola in netto vantaggio anche nel computo della Coppa Italia: 4 vittorie contro una sola dei granata (ed un pareggio), con 15 reti realizzate a fronte delle sole 6 incassate. I successi viola sono il 5-3 della semifinale dell’edizione 1959-’60, il 4-0 della seconda giornata del girone finale del 1970-’71, il 3-1 del girone finale del 1974-’75 (ancora alla seconda giornata) ed il 2-0 del girone finale del 1977-’78 (quinta giornata). Dopo 4 sconfitte su 4, il Toro strappa un 1-1 nel 1981-’82, nella gara di ritorno dei quarti di finale (8 dicembre 1981): dopo lo 0-0 dell’andata in casa, i granata accedono al turno successivo grazie all’acuto di Pietro Mariani, che al 31′ impatta il momentaneo vantaggio viola, opera (al 12′) di Daniele Massaro. L’unica (ed ultima) vittoria torinista è, invece, risalente agli ottavi di finale della stagione 2008-2009: 1-0 il 17 dicembre 2008, con rete di Rolando Bianchi al 19′. In totale, quindi, tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, il Toro è stato ospite dei viola 76 volte, con un bilancio che vede la Fiorentina condurre con 37 vittorie contro le 10 dei granata (29 i pareggi). Fiorentina nettamente in vantaggio anche con conteggio delle reti realizzate: 120-66.

Giuseppe Livraghi

Nuoto: Finali di Europa Cup femminile

Il mese di marzo a Torino si chiuderà all’insegna dell’acqua, dello sport di altissimo livello e del grande spettacolo. Da venerdì 29 a domenica 31 si svolgeranno in contemporanea la Final Six di Europa Cup di pallanuoto femminile e i Campionati Italiani Assoluti Invernali di tuffi, ospitati rispettivamente dal Palazzo del Nuoto (via Filadelfia 89) e dalla piscina Monumentale (corso Galileo Ferraris 294). A poche decine di metri di distanza, in due degli impianti simbolo del movimento natatorio piemontese, si ritroveranno quindi le migliori nazionali femminili di pallanuoto a livello continentale e i migliori tuffatori in ambito nazionale, per tre giorni di gare – a ingresso gratuito– tutti da seguire.


Europa Cup – Final Six

L’Europa Cup di pallanuoto femminile è giunta all’ultimo atto. Le finali di Torino vedranno in campo le sei migliori nazionali del Vecchio Continente: Italia, Ungheria, Olanda, Russia, Spagna e Grecia, qualificate attraverso due gironi preliminari i cui incontri si sono disputati a partire da novembre. Italia e Russia, prime dei gruppi B e A rispettivamente, sono ammesse di diritto alle semifinali in programma sabato 30 marzo. Le azzurre attendono la vincitrice della partita tra Spagna e Olanda, la Russia sfiderà invece la vincente del match tra Ungheria e Grecia. Entrambi i quarti di finale sono in programma venerdì.
 
Domenica si giocheranno invece le finali per il primo e per il terzo posto, importanti di per sé e perché daranno accesso alle prime tre classificate alle finali di World League, a giugno a Budapest. L’Ungheria è già qualificata all’evento in quanto paese ospitante, di conseguenza un’eventuale passaggio delle magiare nelle semifinali di Torino consegnerebbe automaticamente alle altre tre semifinaliste (e quindi all’Italia) il biglietto per Budapest. La vincitrice della World League staccherà poi il primo pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020.

 

Il Palazzo del Nuoto torna a respirare l’atmosfera internazionale a circa tre anni dall’ultima volta. Era il 2016 e il Settebello affrontò in World League la Russia, dopo aver ospitato, nelle due stagioni precedenti, Croazia e Germania. Nel maggio del 2017 i riflettori si accesero nuovamente nell’impianto torinese per la Final Six della serie A1 maschile. Mai però, nel recente passato, Torino ha visto all’opera il Setterosa guidato dal CT Fabio Conti, argento olimpico a Rio 2016, che nella prima fase di Europa Cup ha vinto il proprio girone davanti a Ungheria, Olanda e Francia.
 
Le azzurre si sono aggiudicate cinque delle sei partite disputate e hanno perso soltanto l’ultima contro l’Ungheria, il 5 marzo scorso a Szentes con il primo posto nel raggruppamento già in tasca. In preparazione all’appuntamento torinese le azzurre si sono ritrovate in collegiale a partire da giovedì 14 marzo. L’obiettivo è naturalmente ottenere la qualificazione alla fase finale della World League e avvicinare nel migliore dei modi i Mondiali di Gwangju (Corea), dal 12 al 28 luglio. L’evento iridato assegnerà un’altra qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
 
Come detto l’Italia debutterà al Palazzo del Nuoto sabato pomeriggio alle 16.30, nella seconda semifinale della giornata, e affronterà la vincitrice del quarto di finale tra Spagna e Olanda. Sarà in ogni caso una sfida di alto livello; le iberiche hanno conquistato il bronzo agli Europei di Barcellona dell’anno scorso e l’argento ai Mondiali di Budapest del 2017, mentre le olandesi sono campionesse d’Europa in carica e nel 2018 si sono piazzate seconde nella World League alle spalle degli Stati Uniti.
 
A Torino sarà presente la Grecia, argento continentale l’estate scorsa e vincitrice della prima edizione dell’Europa Cup, le cui finali si sono disputate nel marzo 2018 in Spagna. La formazione ellenica sconfisse all’ultimo atto la Russia, bronzo olimpico e mondiale in carica e terza anche nelle ultime due edizioni della World League. Nella stessa competizione l’Italia ha ottenuto tre argenti (nel 2006, nel 2011 e nel 2014) e un bronzo (nel 2004, nella prima edizione del torneo). Nelle finali di Europa Cup del 2018 il Setterosa ha chiuso al quinto posto.

 
Di seguito il programma dettagliato delle finali di Torino. Tutte le partite saranno trasmesse in diretta su Rai Sport+HD.
 

Venerdì 29 marzo – quarti di finale
– ore 15.30 Ungheria-Grecia
– ore 17.00 Spagna-Olanda
 
Sabato 30 marzo – semifinali e finale 5°/6° posto
– ore 13.30 (orario da confermare) finale 5°/6° posto tra le due squadre perdenti dei quarti di finale
– ore 15.00 Russia-vincente (Ungheria-Grecia)
– ore 16.30 Italia-vincente (Spagna-Olanda)
 
Domenica 31 marzo – finali
– ore 15.00 finale 3°/4° posto
– ore 16.30 finale 1°/2° posto
 
A partire da mercoledì 27 marzo – ore 19.00 fino alle 21.00 – e negli altri giorni dalle 8.30 alle 19.00 le squadre delle Nazioni effettueranno le sessioni di riscaldamento. Nei giorni delle partite verrà installato un metal detector all’esterno del Palazzo del Nuoto per controlli agli spettatori che accederanno alle tribune. Non sarà possibile introdurre all’interno dell’impianto bottiglie con capacità superiore a un litro, contenitori in vetro o lattine.
 
Le dichiarazioni dei relatori in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento a questo link

 
Le dichiarazioni di Gianluca Albonico, presidente del comitato regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta
“Torino e il Piemonte si confermano ‘casa’ degli sport acquatici e teatro di importanti eventi sportivi, capaci di unire elevato livello tecnico e grande spettacolo. Per tutti gli appassionati le finali di Europa Cup saranno l’occasione per vedere all’opera le migliori interpreti della pallanuoto femminile a livello continentale, che da Torino partiranno idealmente per il viaggio che potrebbe condurle alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Non saranno da meno gli Assoluti di tuffi, che richiameranno in città i più forti atleti della disciplina in ambito nazionale. La speranza è che anche ammirando le imprese del Setterosa e dei migliori tuffatori azzurri tanti giovani piemontesi decidano di intraprendere una delle due discipline, allargando un movimento – quello della pallanuoto femminile e dei tuffi – già assolutamente presente nella nostra regione e animato dalla volontà di crescere. Desidero quindi ringraziare la Federazione centrale e il presidente Paolo Barelli per la fiducia accordataci nell’organizzare questi importanti eventi sul nostro territorio. Grazie anche all’amministrazione comunale e all’assessore Roberto Finardi per il sostegno assicurato alle iniziative del nostro comitato regionale. Un invito, infine, a tutti gli appassionati di pallanuoto, di tuffi e di sport, affinché trascorrano l’ultimo fine settimana di marzo sulle tribune del Palazzo del Nuoto e della piscina Monumentale di Torino, per assistere dal vivo e a ingresso gratuito a un lungo week end di sport di livello internazionale”.

Fiorentina-Torino, i precedenti tra i due tecnici

Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, Pioli è nettamente avanti (7-4) su Mazzarri

Il Fiorentina-Torino di domenica pomeriggio (ore 15) sarà il sedicesimo confronto assoluto (il quattordicesimo in campionato) tra Walter Mazzarri e Stefano Pioli. Le strade dei due tecnici s’incrociano per la prima volta nella stagione 2003-2004, in cadetteria, quando Mazzarri è alla guida dell’ambizioso Livorno e Pioli a dirigere la Salernitana: entrambi i confronti si concludono a favore dell’attuale tecnico granata, con un doppio 2-0 (prima in Toscana, poi in Campania), con il Livorno che a fine stagione centra lo storico ritorno in massima Serie dopo un’attesa durata 55 anni, mentre i salernitani si accontentano della salvezza. I due tecnici tornano ad incontrarsi nella stagione 2006-2007, con Mazzarri ancora vincitore: la sua Reggina piega, infatti, per 3-2 il Parma di Pioli, successivamente sostituito con Claudio Ranieri e, quindi, assente nella gara di ritorno in Emilia. Il confronto Mazzarri-Pioli è, poi, presente per quattro annate consecutive, con il tecnico emiliano che riesce ad invertire la tendenza: nelle nove gare disputate dalla stagione 2010-’11 alla stagione 2013-’14 ha, infatti, la meglio per cinque volte, a fronte di una sola sconfitta e tre pareggi. La stagione 2010-’11 vede Pioli alla guida del Chievo, col quale piega il Napoli “mazzarriano” sia all’andata in Campania (3-1) sia al ritorno a Verona (2-0); passato al Bologna, l’attuale tecnico viola continua il suo trend positivo con l’allenatore toscano anche nella stagione 2011-’12, bloccando il Napoli sull’1-1 in trasferta e piegandolo per 2-0 in Emilia, per poi compiere una duplice impresa nel 2012-’13, quando i felsinei espugnano il “San Paolo” per due volte nel giro di pochi giorni: 3-2 alla diciassettesima giornata di Serie A il 16 dicembre 2012 e 2-1 negli ottavi di finale di Coppa Italia di tre giorni più tardi. L’attuale allenatore del Toro si prende, però, la rivincita nella gara di ritorno del medesimo campionato (3-0 in trasferta), per poi, passato all’Inter, impattare entrambi gli incontri della stagione successiva (1-1 al “Dall’Ara” e 2-2 a Milano). Il successivo confronto tra i due allenatori ha luogo solamente il 18 marzo 2018 a Torino (nel contesto della ventinovesima giornata della Serie A 2017-’18), concludendosi col successo 2-1 della Fiorentina di Pioli sul Toro di “WM” (subentrato a Sinisa Mihajlovic il precedente 4 gennaio). Infine, i confronti dell’attuale stagione, con l’1-1 in campionato (decima giornata) dello scorso 27 ottobre (viola avanti al “Grande Torino” già al 2′ con Benassi, ma raggiunti al 18′ grazie ad un’autorete del loro portiere Lafont) ed il successo viola per 2-0 nella gara degli ottavi di finale di Coppa Italia (13 gennaio 2019, con doppietta di Chiesa, a segno all’87’ e al 92′). Ricapitolando, Mazzarri e Pioli si sono affrontati quindici volte: due in Coppa Italia (con due affermazioni di Pioli), due in Serie B (“doppietta” di Mazzarri) ed undici in massima Serie (due vittorie di “WM”, cinque di Pioli e quattro pareggi), per un totale che vede Pioli avanti per 7-4.

Giuseppe Livraghi

 

Taravana sotto la Mole. Meeting nazionale di apnea

Domenica 31 marzo la piscina Torrazza di via Torrazza Piemonte 14 a Torino  ospita “Taravana sotto la Mole”. L’evento è un meeting nazionale di apnea Uisp in collaborazione con Sportinacqua e Apnea Team Torino. L’inizio delle gare è alle 10 e si svolgeranno nella vasca corta con 2 prove distinte di apnea statica e dinamica suddivise in 2 categorie: singolo e a squadre. Alla manifestazione sarà presente Andrea Vitturini pluricampione mondiale di apnea statica e dinamica.

I complimenti della Juve a Kean

Sui social la Juventus si congratula con Moise Kean: “Semplicemente orgogliosi di te”. I complimenti sono per il gol con la maglia della Nazionale. “Esordire con gli azzurri e segnare? Fatto”, si legge  sul profilo ufficiale Twitter. Il giocatore bianconero è il primo Millennial a segnare per gli Azzurri nella vittoria per 2-0 contro la Finlandia. A  19 anni Kean è anche il secondo marcatore azzurro più giovane della storia dopo Bruno Nicolè.