SPORT- Pagina 345

Ajax-Juventus, tutto in un minuto

La Juve fa un buon risultato ad Amsterdam: un 1-1 che lascia ben sperare per il ritorno allo Stadium, soprattutto per l’atteggiamento che i ragazzi di Allegri hanno dimostrato per tutta la gara, anche – e in particolar modo – nei momenti di difficoltà (non pochi, a dirla tutta)
I giovani dell’Ajax, in casa propria, hanno fatto ciò che dovevano fare, e cioè attaccare incessantemente e costantemente da ogni posizione, non lasciar respirare i bianconeri e tentare di bloccare il loro Uomo- Champions, alias Cristiano Ronaldo

Ma la Juventus ha saputo reagire con coraggio ed intelligenza, stringendo i denti quando le incursioni degli olandesi si facevano asfissianti, per rimanere comunque in partita sino all’ultimo minuto, con azioni pericolose, come la sassata di Douglas Costa all’84’ st., che purtroppo è finita sul palo. L’ardore della squadra di casa si vede già nei primi minuti, quando al 17′ Szczesny vola e para un gran tiro di Ziyech, ed a seguire un insidioso sinistro di Van de Beek finisce di poco a lato. Ma la Juve non è per nulla intimorita, anzi pare voler far sfogare gli olandesi per poi colpirli in contropiede, o comunque con incursioni di Bernardeschi e Ronaldo, che si scambiano spesso e volentieri da destra a sinistra e viceversa. A centrocampo, Pjanic viene messo in difficoltà dalla manovra dell’Ajax, sempre molto veloce e precisa, anche nello stretto; il bosniaco legge comunque bene le geometrie avversarie e dà una buona mano in fase difensiva. Al 44′, azione magistrale di CR7: riceve palla a centrocampo da Pjanic, la passa a Cancelo sulla destra, poi fa 40 metri di corsa e arriva in centro area, dove il morbido e perfetto assist di Cancelo confeziona un cioccolatino che Cristiano scaraventa in rete di testa: 1-0 per la Juve, goal pesantissimo in trasferta. Il vantaggio di Madama dura appena un minuto, giacchè al primo della ripresa, complice un erroraccio di Cancelo – che si fa sfuggire Neres – l’Ajax pareggia; poi, galvanizzata dal gol, tenta in ogni modo di chiudere il match e si fa sempre più pressante e pericolosa, tanto che per lungo tempo i bianconeri non riescono ad uscire dalla propria area. Tuttavia, nonostante il goal subìto, i bianconeri non perdono lucidità e cercano di ragionare, mantengono lo spirito combattivo – ad esempio, al 52′ Bentancur arriva pericolosamente in area e viene messo giù da Tagliafico, ma l’arbitro non concede il rigore – , inoltre continua l’ottima partita di Bentancur e Rugani, che arginano bene gli attacchi avversari. Al 60′ st, Allegri toglie Mandzukic (altra serata storta per lui) per Douglas Costa, sperando di sfruttarne la velocità per creare scompiglio nella difesa olandese, poi al 74′ st fa entrare Dybala per Matuidi (causa un problema muscolare), ed a quel punto la squadra diventa decisamente offensiva, con Bernardeschi a destra, Costa a sinistra e Dybala dietro a CR7. L’Ajax però non demorde: all’82’ st impegna Szczesny in una bella respinta su Ekkelenkamp, mentre la Juve risponde ancora all’84’ st con Costa, autore di una splendida azione personale che sfortunatamente finisce sul palo; da sottolineare che, a differenza di tante partite precedenti, la Juve chiude la partita in attacco, ottimo segnale. Altre note positive per Madama: sicuramente l’atteggiamento sempre combattivo sino all’ultimo minuto, l’intelligenza tattica, che si è tradotta nel saper aspettare e soffrire, Rugani e Bentancur ottimi, Cristiano tornato al goal (e che goal!) e completamente ristabilito. Lo Stadium, nella gara di ritorno, sarà un’altra bolgia.
#finoallafine
 

Rugiada Gambaudo

 

VERSO IL DEBUTTO DEL GRAND ROAD 2019 VENEZIA – MONTECARLO

L’evento motoristico di riferimento per le Supercar moderne più glamour dell’anno

L’attesa per il Grand Road 2019 Venezia-Montecarlo inizia a farsi palpabile. L’esclusivo evento organizzato dalla Scuderia Mantova Corse (già conosciuta per le 28 edizioni del Gran Premio Nuvolari) e riservato a Supercar moderne (1982 – 2019) di tutte le marche, si disputerà dal 30 maggio al 2 giugno 2019, con un percorso mozzafiato tra le bellezze dell’Italia settentrionale, e un’incursione finale in terra francese, coronata dall’arrivo nel Principato di Monaco. Il Grand Road prenderà il via tra poco meno di due mesi da Venezia, debuttando sulla scena automobilistica internazionale con un format innovativo e un’allure squisitamente glamour. Sarà un concentrato modaiolo di novità, turismo a 5 stelle e prestazione, a cui la Scuderia Mantova Corse sta lavorando intensamente da diversi mesi, perfezionando aspetti tecnici, logistici e d’immagine. Una gara che affascinerà gli appassionati, dando loro l’occasione ideale per godere della propria Supercar e delle meraviglie del Bel Paese, misurando al contempo le proprie abilità di guida. Non mancherà infatti ilbrivido adrenalinico della competizione: gli equipaggi avranno l’opportunità unica di testare le performance dei propri “bolidi” all’interno di due luoghi ricchi di fascino e allure motoristica, l’Autodromo Nazionale di Monza, tempio della velocità per eccellenza, e la Pista di Prova FCA all’interno del Circuito di Balocco (VC). La manifestazione sarà anche un’occasione per rilassarsi entro una cornice di ospitalità alberghiera e ristorativa di ottimo livello. A Venezia, dopo le verifiche tecniche e sportive, la serata inaugurale di giovedì 30 maggio si svolgerà presso il meraviglioso Hilton Hotel Molino Stucky, affacciato sulle sponde dell’Isola della Giudecca. Il giorno seguente, venerdì 31 maggio, si entrerà nel vivo della kermesse: gli equipaggi partiranno dalla Serenissima per arrivare a Como. Una prima tratta di 400 km tra Alpi e laghi del Nord Italia, rinfrancata dal lunch break a Castel Ivano di Trento, maestosa residenza nobiliare medievale. Le auto proseguiranno poi verso il Parco Naturale dell’Adamello, il Passo del Tonale e arriveranno nel suggestivo scenario del Lago di Como per la serata, organizzata presso la terrazza panoramica dell’Hilton Como Lake Sabato 1 giugno le vetture affronteranno la seconda tappa di 300 km lungo la tratta Como – Torino.  Nella mattinata gli equipaggi arriveranno presso l’Autodromo Nazionale di Monza per confrontarsi in pista, proseguendo poi l’itinerario verso il Lago Maggiore. La sosta del pranzo si terrà nei magnifici ambienti liberty del blasonato Grand Hotel des Iles Borromées. La manifestazione continuerà lungo le suggestive sponde del Lago d’Orta per arrivare nel tardo pomeriggio a Torino, nel complesso del Lingotto, dove presso la “Piazza” del Museo dell’Automobile, ideata dall’architetto Cino Zucchi, si svolgerà una speciale soirée tutta dedicata alla passione automobilistica. Nell’ultimo giorno di gara, domenica 2 giugno, l’itinerario si svilupperà tra Torino e Montecarlo, lungo un percorso di 250 km tra le Alpi italo-francesi. Il break sarà organizzato a Vinadio, presso il Forte Albertino, uno dei più significativi esempi di architettura militare ottocentesca. Dopo aver attraversato il Col de la Lombarde, gli equipaggi scollineranno in terra francese. L’evento si chiuderà con l’arrivo delle auto in uno dei luoghi simbolo del jet set internazionale, Monaco, con un defilé presso la Place du Casino, location prestigiosa e ricca di fascino. Il Gala dinner conclusivo avrà luogo nel magnifico Salon sur Mer dell’Hotel Fairmont, durante il quale si terrà la cerimonia di premiazione.

 

Le iscrizioni sono aperte fino al 30 aprile 2019. Le richieste dovranno pervenire all’organizzazione esclusivamente tramite il sito web www.grandroad.it

Al Trofeo Nazionale di Trento l’Ice Club continua a vincere

Nikita Dossena e Victoria Nobile d’oro. Annalisa Ursino d’argento
A Trento continua la scia di vittorie dell’Ice Club Torino
Nel Trofeo Nazionale FISG i pattinatori piemontesi hanno conquistato titoli e medaglie. Nella categoria Basic Novice maschile ha vinto la medaglia d’oro e il titolo di campione italiano Nikita Dossena, imponendosi sugli altri 10 atleti che si erano qualificati per questa competizione. Il pattinatore di Torino, allenato da Edoardo De Bernardis e Renata Lazzaroni, ha interpretato un medley di musiche francesi. Il titolo di Vicecampionessa italiana, nella categoria Basic Novice femminile, è stato vinto da un’altra torinese Annalisa Ursino. La pattinatrice ha conquistato la medaglia d’argento e a soli 10 anni ha eseguito in gara due doppi axel. La Ursino è allenata da Edoardo De Bernardis, Fabiana Di Natale e da Cristiana Di Natale. “Siamo molto soddisfatti – ha affermato Fabiana Di Natale – Annalisa in pochi mesi ha fatto grandi progressi e ha totalizzato il punteggio tecnico più alto di tutta la categoria”. Nella categoria junior ladies si è imposta la pattinatrice di Pinerolo Victoria Nobile, totalizzando il punteggio di 109.30 e conquistando la medaglia d’oro. Cristiana Di Natale ha commentato le prestazioni degli atleti dell’Ice Club Torino affermando: “Questi risultati sono la conferma di un grande lavoro di squadra. I nostri ragazzi sono seguiti in tutto con grande passione e determinazione”. La partecipazione al Trofeo Nazionale FISG si ottiene tramite qualificazione ed è ristretta ad un numero limitato di atleti. Numerosi sono stati i pattinatori dell’Ice Club Torino che sono riusciti ad accedere alle competizioni, gareggiando con ottimi risultati. Oltre ai medagliati sono scesi sul ghiaccio di Trento: Desiree Podda, Giulia Colagrosso, Elettra Girardi, Giulia Barucchi, Charlotte Coraducci, Irene Arsale, Giulia Ferraro, Giorgia Burin, Teresa Magnetti, Gaya Collura, Alice Blasotta, Giulia Iuorio.Al termine della stagione, che prevede ancora due gare, si terrà, il 26 maggio prossimo, al Pala Tazzoli lo spettacolo “Circus” e, poi, verranno organizzati gli allenamenti estivi a Fondo, in Trentino.

bc

 

NUOTO: Coppa Brema, si chiude la settimana tricolore

La lunga settimana di nuoto a Riccione si è conclusa domenica con le finali del Campionato Nazionale a Squadre – Coppa Caduti di Brema, disputate all’indomani dell’ultima giornata degli Assoluti. La vasca lunga è “diventata corta” per la tradizionale competizione dedicata alle migliori 16 società d’Italia, approdate alla finale tricolore grazie ai punteggi raccolti nella fase regionale di dicembre. Quattro le piemontesi ai blocchi di partenza, due in serie A1 (quindi tra le migliori otto) e altrettante in A2 (dal nono al 16esimo posto della fase regionale). In A1 maschile ha gareggiato il Centro Nuoto Torino, che dopo il terzo posto della passata stagione non è riuscito a confermarsi sul podio e ha chiuso in sesta posizione. In A1 femminile si è invece piazzata quinta la Rari Nantes Torino, tornata nella massima serie dopo un anno di assenza. In A2 femminile hanno gareggiato Centro Nuoto Torino e Dynamic Sport, rispettivamente settima e ottava. Ad aggiudicarsi il campionato italiano, per l’undicesima edizione consecutiva in campo maschile e per la decima in ambito femminile, è stato il Circolo Canottieri Aniene. L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190407183028&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

Juve-Milan: nel finale i bianconeri agguantano la vittoria con Kean

Non importa la classifica: è e sempre sarà Juventus-Milan una delle sfide più affascinanti del nostro calcio: tanti i trofei in campo, tanta la storia di entrambe le squadre, tanti i campioni di ieri e di oggi a fare di questa gara un classico imperdibile

Ieri sera allo Stadium la partita è stata piacevole ed equilibrata: meglio il Milan nel primo tempo, che passa in vantaggio con Piatek, più incisiva la Juve nel secondo – grazie ai cambi, decisamente azzeccati -, che pareggia su rigore e nel finale agguanta la vittoria con l’ormai inarrestabile Kean.
In vista dell’imminente trasferta contro l’Ajax, la Juve parte un po’ rimaneggiata: difesa a tre con De Sciglio-Bonucci-Rugani, centrocampo a 5 ma senza Pjanic e Cancelo, Bernardeschi mezz’ala e davanti Dybala e Mandzukic. Gattuso invece opta per il 4-3-3, scelta che permette al Milan di giocare tranquillo e con sicurezza, tanto che sin dal primo minuto Suso può volare sulla sinistra e crossare in area per Piatek, che di testa manda di poco a lato. La Juve risponde con buone azioni propositive sulla sinistra di Bernardeschi e Spinazzola; ottima idea di Emre Can al 10′ , un bel lancio lungo sulla destra per De Sciglio, che però non aggancia a dovere. Al 25′ purtroppo Emre Can è costretto ad uscire dopo aver subito il secondo fallo, entra Khedira e il modulo diventa un 4-4-2 con Khedira e Bentancur in mezzo, ma il gioco della Juve ne risente e diventa sempre più vischioso a centrocampo, dove pesa anche l’assenza di Pjanic; cerca di spingere di più sulle fasce, ma concede molto al Milan, soprattutto a sinistra (rispetto a Szczesny). Il Milan continua a spingere, ed al 33′ l’episodio contestato: Alex Sandro in caduta tocca con il gomito un pallone crossato in area da Calhanoglu, ma dopo aver visto l’azione al VAR l’arbitro concede solo calcio d’angolo: la posizione del braccio è stata ritenuta consona perchè tende ad andare indietro, e non verso la palla o verso l’alto. Il buon momento del Milan si concretizza al 39′, quando Bonucci e Bentancur pasticciano e non riescono a leggere l’ottimo passaggio di Bakayoko a Piatek, che segna così il gol dell’1-0. Sul finale del primo tempo, si rivedono i bianconeri: sugli sviluppi di una punizione per fallo su Dybala, al 46′ Mandzukic inventa una splendida semirovesciata che impegna Reina in una gran parata, e poco dopo ancora il portiere del Milan respinge un bel tiro al volo della Joya. Le squadre vanno negli spogliatoi sull’1-0 per i rossoneri e sicuramente qualche riflessione da fare per la Juve, che dall’uscita di Emre Can si è trovata in serie difficoltà, con soli due tiri in porta in tutto il primo tempo. La ripresa inizia senza cambi, il Milan entra galvanizzato dal vantaggio e cerca di chiudere il match con il solito Piatek, la cui conclusione è però ben parata dall’attento Szczesny; dopo pochi minuti, ancora il portiere bianconero è chiamato in causa da un colpo di testa su punizione per il Milan dalla tre quarti, concessa per fallo di Rugani su Piatek. La Juve però non demorde, capisce che bisogna cambiar passo e lo fa con Dybala, che su lancio di Bonucci viene atterrato in area da Musacchio e poi trasforma il rigore concesso da Fabbri. Pareggiati i conti, Allegri prova a vincerla: al 16’st toglie Spinazzola per Pjanic, per dare (finalmente) maggior fluidità alla manovra, e poco dopo fa entrare Kean per Dybala; il doppio cambio giova decisamente alla Juve, che inizia a macinare gioco e creare occasioni pericolose, anche grazie allo spostamento in avanti di Bernardeschi, molto più attivo rispetto al primo tempo. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Kean la gira in rete, ma il gol viene annullato per un precedente fallo di Bonucci; a questo punto la Juve capisce che il momento è buono e si riversa nella metà campo avversaria, creando lo scompiglio nella difesa rossonera, con Bernardeschi e Kean che si trovano alla grande. Al 39′ st arriva il 2-1 per la Juve: sale in cattedra Pjanic, arpiona una palla sulla tre quarti e la passa a Kean in area, che non aspetta altro e batte Reina con un gran destro; esulta lo Stadium, si abbracciano Nedved e Andrea Agnelli in tribuna, ad Asti hanno trovato il bomber del presente e del futuro.
 

Rugiada Gambaudo

 
 

Campionato Italiano Assoluto UnipolSai, l’ultima giornata a Riccione

Si è concluso il Campionato Italiano Assoluto Unipolsai, evento clou della stagione nazionale del nuoto in vasca lunga, tappa obbligata – per gli azzurri delle nazionali assoluta e giovanile – sulla strada che porta ai Mondiali di Gwangju (21-28 luglio), agli Europei e Mondiali Juniores e alle Universiadi. Cinque giorni di gare che hanno regalato spettacolo, tra record italiani e finali combattute fino all’ultimo metro. Il Piemonte torna a casa con l’oro di Alessandro Miressi (Fiamme Oro/Centro Nuoto Torino) nei 100 stile libero, con i bronzi di Luisa Trombetti (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino) e di Alessandro Fusco (Swimming Club Alessandria) rispettivamente nei 400 misti e nei 200 rana, con le qualificazioni agli Europei Junior (Kazan, 3-7 luglio) di Helena Biasibetti (Dynamic Sport) e Emiliano Tomasi (RN Torino), con le medaglie conquistate in staffetta da Aurora Petronio (Fiamme Gialle), Alessandro Miressi e Erica Musso (Fiamme Oro), con buone prestazioni di tanti atleti, protagonisti anche in quest’ultima giornata. Allo Stadio del Nuoto di Riccione non è però ancora il momento di spegnere i riflettori. Domani andrà in scena la finale del Campionato Nazionale a Squadre – Coppa Brema (vasca corta). In A1 maschile ci sarà il Centro Nuoto Torino, terzo nella passata stagione e anche quest’anno a caccia di una medaglia. In A1 femminile ci sarà invece la Rari Nantes Torino, mentre in A2 femminile gareggeranno Centro Nuoto Torino e Dynamic Sport.
Il resoconto dell’ultima giornata su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190406185757&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

Parma -Torino, i precedenti tra i due tecnici

Il Parma-Torino di sabato pomeriggio (ore 15) consisterà nel secondo confronto tra i tecnici Roberto D’Aversa e Walter Mazzarri. L’unico precedente è la partita d’andata del corrente campionato (dodicesima giornata, 10 novembre 2018), conclusasi col successo per 2-1 degli emiliani al “Grande Torino”, con reti di Gervinho al 9′ e di Roberto Inglese al 25′: utile solamente a fini statistici la marcatura granata, opera di Daniele Baselli al 37′.

Giuseppe Livraghi

Parma-Torino, i precedenti

Il confronto di sabato pomeriggio (ore 15) sarà il quindicesimo, in Serie A in casa degli emiliani, tra il Parma ed il Toro: nei precedenti 14 incontri si registrano 9 vittorie dei parmigiani, 2 del Torino e 3 pareggi, con i padroni di casa nettamente avanti anche nel computo delle reti realizzate (23-8).

Il primo “incrocio” nella massima divisione ha luogo nella stagione 1990-’91, alla quale entrambe le compagini si presentano da neopromosse (il Toro da vincitore del campionato cadetto ed il Parma da quarto classificato): alla trentunesima giornata (5 maggio 1991), termina 0-0. Parità anche nelle due successive stagioni, con un altro 0-0 nel 1991-’92 (ottava giornata, 27 ottobre 1991) e un 2-2 nel 1992-’93 (ventesima, 14 febbraio 1993, con reti toriniste di Raffaele Sergio al 45′ e Roberto Mussi all’89’), quindi ha inizio un filotto di successi dei padroni di casa: 3-0 nel 1993-’94 (quinta giornata, 19 settembre 1993), 2-0 nel 1994-’95 (sempre alla quinta giornata, 2 ottobre 1994), 1-0 nel 1995-’96 (trentatreesima, 5 maggio 1996) e 4-1 nel 1999-2000 (dodicesima, 5 dicembre 1999, con la rete ospite opera di Andrè Cruz al 90′).

La serie di successi degli emiliani è interrotta nel 2001-2002 dal primo “colpaccio” granata, quando alla ventitreesima giornata (17 febbraio 2002) i ragazzi allenati da Giancarlo Camolese espugnano lo stadio “Ennio Tardini” grazie ad una rete di Gianluca Comotto all’89’. Dopo un altro filotto di vittorie dei padroni di casa (1-0 nel 2002-2003 e nel 2006-2007, 2-0 nel 2007-2008, 4-1 nel 2012-’13 e 3-1 nel 2013-’14), il Torino torna al successo nel 2014-’15 (cioè nell’ultimo confronto in terra emiliana prima di quello di sabato prossimo), con un secco 2-0 datato 22 marzo 2015 (ventottesima giornata), grazie alle realizzazioni di Maxi Lopez al 19′ e di Migjen Basha al 73′. Oltre a questi confronti nella massima Serie, i due sodalizi si sono, inoltre, incontrati per due volte in cadetteria: successo per 2-0 del Torino nel 1959-’60 (ottava giornata, 8 novembre 1959, con acuti di Giambattista Moschino al 30′ e di Enzo Bearzot al 38′) e pareggio 1-1 nel 1989-’90 (ventottesima, 18 marzo 1990, con la rete granata opera di Ezio Rossi al 37′).

 

Ricapitolando, tra Serie A e Serie B, si contano 16 confronti, con 9 vittorie del Parma, 3 del Torino e 4 pareggi. E con gli emiliani a condurre nettamente il conto delle realizzazioni: 24-11.

Investimenti e passione per il futuro del basket

Il piano industriale dell’ Auxilium Basket Torino è stato presentato da Massimo Feira con  il  presidente Forni, coadiuvati da Terzolo, ex patron presente per amore del Basket.  Obiettivo minimo: trovare in quattro giorni un milione di euro. Strumento: la sottoscrizione di quote di 10 mila euro attraverso l’ azionariato diffuso.  Nutriamo molte perplessità, anche se magari saremo smentiti dai fatti e ce lo auguriamo. Non vogliamo insegnare ai gatti ad arrampicarsi, ma questo piano industriale sembrerebbe fare  acqua da tutte le parti. Mi spiego: generalmente il piano industriale si sottopone al cda e ai soci. Si definiscono gli obiettivi per il rilancio produttivo, si predispone un piano di investimenti, un piano di capitalizzazione destinato ad investimenti produttivi. Se le perdite superano il capitale netto i soci sono tenuti a ripianarle.  Nel piano industriale in questione si parte dai costi e si copre con delle entrate ipotetiche. O non abbiamo capito o qualcosa non funziona. Poi il tutto è calibrato su due anni, dando per scontato che la squadra non retroceda. Inoltre, nella voce uscite non sono previste cifre accantonate per i contenziosi con giocatori o fornitori. Sembrano cifre messe lì un po’ per caso. Domanda finale: l’azionariato diffuso nello sport, in Italia funziona? Che io sappia non ci sono casi concreti. Bisogna andare in Spagna ed in particolare a Barcellona per trovarli.  Con una tradizione quasi centenaria. Torino farebbe da apripista. Proporre di sottoscrivere 10 mila  euro con la possibilità di perderli nel giro di sei mesi solo per amore del Basket mi sembra un po’ troppo. E raggiungere un milione di euro in questo modo è molto ardimentoso. Inoltre (più o meno) abbiamo capito quanto ha tirato fuori il presidente Forni. Non sappiamo se l’amministratore delegato Feira abbia  sottoscritto cifre a fondo perduto per la società. Ma fare  appello alla passione sportiva è sempre  cosa bella e nobile, qualcosa di simile alla passione politica. Nel PCI si usava molto ripianare i conti sempre deficitari con delle campagne straordinarie di sottoscrizione: sottoscrizione per la stampa comunista, prestiti garantiti da quote formali per costruire case del Popolo.  Tutti ma proprio tutti i sottoscrittori sapevano che erano soldi a fondo perduto, iniziavano i dirigenti per dare il buon esempio. Mi sembra  che nel caso dell’Auxilium ci sia la passione dei tifosi ma sia necessario l’ esempio dei dirigenti.  Del resto se si è arrivati a questo punto un motivo ci sarà.  Ingeneroso appellarsi al destino cinico e baro.  Tanti, fin troppi errori. Errori non fatti direttamente dai tifosi, ma dalla dirigenza che ora si appella ai tifosi per salvare la situazione sportiva ed economica.Vedo un futuro difficile.
Patrizio Tosetto

Tatiana Andreoli in Turchia con la nazionale assoluta

Dopo le soddisfazioni raccolte nelle gare Indoor la nazionale italiana è pronta per l’esordio nella stagione all’aperto. Nei prossimi giorni sarà impegnata su due fronti con due squadre differenti. Da oggi a lunedì 8 aprile è in programma ad Antalya (Turchia) la decima edizione del Kahraman Bagatir Spring Arrows Tournament, evento cui partecipano tutti gli arcieri azzurri reduci dal raduno di Formia, tra cui Tatiana Andreoli (Iuvenilia). Da lunedì 8 a domenica 14 aprile gli azzurri saranno invece in gara all’European Grand Prix di Bucarest. Convocati nell’arco olimpico Marco Morello e il trentino Amedeo Tonelli, entrambi tesserati per Aeronautica Militare e Iuvenilia; nel compound ci sarà l’emiliana Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi). Le due gare rappresentano l’esordio nella stagione internazionale all’aperto delle nazionali arco olimpico e compound e i primi test in vista dell’appuntamento dell’anno: i Mondiali di ’s-Hertogenbosch (Paesi Bassi). Si terranno dal 10 al 16 giugno e oltre ad attribuire i titoli iridati assegneranno le prime carte olimpiche in vista di Tokyo 2020. Prima dei Mondiali però la nazionale italiana (olimpico e compound) sarà impegnata in due tappe di Coppa del Mondo: a Medellin (Colombia) dal 22 al 28 aprile e ad Antalya (Turchia) nel mese successivo. L’articolo completo a questo link
 
(Foto archivio)