SPORT- Pagina 3

Surf & Sup Inclusivo. Un mare di sport e inclusione

La Federazione Italiana Surfing, Sci Nautico e Wakeboard (FISSW), grazie al supporto di Aeroporti di Roma in accordo con ENAC, illustra il progetto “Surf & Sup Inclusivo – Un mare di sport e inclusione”, un’iniziativa nata per avvicinare al mare e allo sport persone con disabilità motorie e cognitive e, più in generale, chi vive situazioni di fragilità sociale, offrendo un ambiente sereno, protetto e aperto alla partecipazione delle famiglie.

Il percorso si è sviluppato durante i mesi di ottobre e novembre sulle spiagge di Fregene e Fiumicino, coinvolgendo un centinaio di partecipanti. Le attività sono state rese possibili grazie alla incessante opera delle associazioni sportive affiliate FISSW del territorio — ASD Point Break Fregene, ASD Sogno del Surf e ASD Sogno del Mare— che hanno guidato i partecipanti nel vivere alcune intense giornate di Surf e Sup, ciascuna della durata di quattro ore, seguite da istruttori federali e terapisti qualificati.

Il clima di cura e attenzione è stato uno dei tratti distintivi dell’iniziativa. Le ASD hanno descritto così la propria giornata dedicata ai ragazzi: “Abbiamo dedicato l’intera giornata ai ragazzi, facendoli entrare in acqua in gruppi da 6-8 per garantire la sicurezza e una bellissima esperienza a tutti”. Un approccio che riassume perfettamente lo spirito del progetto: favorire l’inclusione attraverso lo sport, promuovere il contatto con la natura e la collaborazione tra famiglie, operatori e associazioni del territorio.

Surf & Sup Inclusivo: Un mare di sport e inclusione” è parte di un progetto più ampio che coinvolge diverse Federazioni Sportive Nazionali, reso possibile da Aeroporti di Roma ed ENAC, con l’obiettivo di valorizzare percorsi che rafforzano inclusione, accesso allo sport e legame con il territorio. Un percorso che valorizza le realtà che operano nel sociale sul territorio di riferimento e che mira ad offrire nuove opportunità di partecipazione a tutte le persone in condizioni di fragilità.

La giornata conclusiva si è tenuta sabato 22 novembre a Fregene  con la partecipazione del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, l’occasione per ripercorrere quanto vissuto, per celebrare i risultati raggiunti e rinnovare l’impegno verso un mare sempre più inclusivo, accessibile e aperto a tutti.

 

Più di 1.600 i runner alla Torino City Run

Sono stati oltre 1.600 i runner che hanno partecipato alla Torino City Run, la corsa non competitiva e benefica a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro che si è svolta oggi nell’ambito della FIAT Torino City Marathon. Una risposta solidale e significativa.

Per il quarto anno consecutivo Santander è stata al fianco della manifestazione, consentendo in questo modo di raccogliere 20 mila euro per le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo –IRCCS. L’assegno simbolico è stato consegnato al Direttore Generale della Fondazione, Gianmarco Sala.

Si è dunque rinnovata la charity partnership con Team Marathon S.S.D., che in questi anni ha permesso di devolvere alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro quasi 100 mila euro.

Come l’anno scorso al termine della manifestazione la Fondazione ha assegnato il premio per ricordare Laura Annaratone, ricercatrice dell’Istituto di Candiolo – IRCCS prematuramente scomparsa nel 2021. Il riconoscimento è stato consegnato dal Direttore Scientifico dell’ Istituto di Candiolo – IRCCS, Anna Sapino, al Dottor Marco Cortese, un giovane ricercatore under 40 dell’Istituto di Candiolo – IRCCS  per il miglior lavoro pubblicato in ambito “oncologico sperimentale”. Alla consegna del premio erano presenti la famiglia di Laura e alcuni suoi colleghi.

Serie A, al Franchi decide la qualità: meglio la Fiorentina della Juventus

Serie A, al Franchi decide la qualità: la Fiorentina meglio della Juventus grazie a due lampi di Kostić e Mandragora. Il serbo sblocca nel recupero del primo tempo con un sinistro preciso all’angolino, mentre nella ripresa il centrocampista viola raddoppia con un tiro potente sotto la traversa.
Doveri prima concede e poi annulla un rigore per un contatto tra Marí e Vlahović dopo verifica al Var. Kean colpisce una traversa nel finale. Viola ancora senza vittorie, mentre per la squadra di Spalletti arriva il terzo pareggio in quattro gare. Tensione iniziale per cori discriminatori rivolti a Vlahović.

Enzo Grassano

Una petizione per le Atp Finals a Torino

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Una Petizione su change.orh per chiedere alla Meloni di riconfermare a Torino le ATP finals sperando di ripetere il successo della Petizione SiTav che ottenne 114.000 firme. L’ha lanciata Mino GIACHINO insieme ad alcuni amici. “Firmate e fate firmare l’invito per conservare a Torino un grande evento in attesa che in Europa si corregga la politica dell’auto, dicono i promotori.

https://www.change.org/p/sostieni-torino-per-mantenere-le-atp-finals

Torna la TransBorgaro, 43ª edizione

Sabato 22 e domenica 23 novembre sulla pista di via Stati Uniti, nell’area ex Torinello, è in programma la 43ª edizione della TransBorgaro, manifestazione organizzata dall’asd Borgaro Motocross in collaborazione con MC Happy Motor e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. Protagoniste dell’evento saranno alcune vere e proprie leggende della storia del motocross. Tra le novità principali dell’edizione 2025 il debutto della categoria “Millennials” per i piloti nati dal 2000 in poi, che si aggiunge alle quattro già presenti – 70, 80, 90 e 2000 – e che si disputerà nella giornata di sabato 22 a partire dalle 11, con due batterie di qualificazione e le finali a partire dalle 14.

Oltre a poter assistere all’inedita competizione tra i più giovani, sarà possibile incontrare i piloti invitati nell’occasione, che saranno disponibili per foto ed autografi. Domenica 23 a partire dalle 9 nelle prime due manche di qualificazione saranno oltre 200 i protagonisti al via, tra i quali spiccano gli statunitensi Broc GloverJeff Stanton e Doug Dubach, il belga Marc Velkeneers, l’inglese James Dobb, il sudafricano Neville Bradshaw, il russo con passaporto tedesco Sergey Garin, l’italo-belga David Philippaerts, gli italiani Alex PuzarChicco ChiodiFabrizio DiniPietro MiccheliPaolo Caramellino e Davide Guarneri.

La leggenda della TransBorgaro è iniziata nel 1976, con l’edizione inaugurale che vide tra i protagonisti due icone del movimento tricolore come Giuseppe Cavallero, capace di assicurarsi il successo finale in sella alla Villa, davanti all’indimenticabile Emilio Ostorero. Da quel momento si è stretto un forte legame tra la città di Borgaro e il mondo del motocross. Una lunga lista di fuoriclasse ha poi segnato il proprio nome nell’albo d’oro: Pietro Miccheli, Maurizio DolceSergio FrancoPaolo CaramellinoMax Gazzarata e Giuseppe Gaspardone. Quest’ultimo è stato il recordman di successi alla TransBorgaro sino all’anno scorso, quando il suo primato è stato superato da Broc Glover, pilota californiano che per ben sette edizioni consecutive ha dominato nella categoria “Anni 70”. La parata di stelle proseguirà nella categoria “Anni 80” con Doug Dubach, vincitore delle ultime due edizioni e pronto a proseguire il suo dominio. A contendergli il successo ci saranno gli azzurri Paolo Caramellino, plurivincitore a Borgaro, Federico Brondi, giunto alla piazza d’onore dodici mesi fa, e Valter Bartolini, che dopo oltre 30 anni torna a prendere parte a questa gara. Domenica 23 novembre si potranno anche ammirare le evoluzioni di Jeff Stanton, vincitore di tre titoli Supercross e National e più volte ospite della TransBorgaro., ma tra i sicuri protagonisti ci saranno anche il belga Marc Velkeneers, in grado nelle edizioni passate di raccogliere sempre risultati di rilievo, come la seconda posizione conquistata nel 2024. Da segnalare anche il debutto dell’olandese Kees Van Der Ven, uno dei migliori interpreti nella lunga epopea della scuola orange..

Tutti gli aggiornamenti sulla manifestazione sono disponibili alla pagina www.facebook.com/transborgaro

Monterosa Ski apre per la stagione invernale le porte del Freeride Paradise

 Agli amanti della neve fresca, selvaggia e indomita, come lo spirito di chi la affronta.
“Freeride è passare dove nessuno è mai passato prima, freeride è cavalcare un’onda che ogni istante è diversa e non sarà mai più come l’avete cavalcata voi, […] freeride è lasciare una traccia su un pendio di neve intonsa che è la firma di quello che realmente siete

Martino Colonna

Champoluc, dicembre 2025 – Ogni volta, come la prima.
Chi ama il fuoripista lo sa: la neve fresca non si presenta mai due volte uguale. Dietro ogni piega, ogni curva, ogni salto, si nasconde una sorpresa, o una sfida. È proprio questo il bello: riconoscere l’unicità di ciò che, a uno sguardo distratto, sembra solo un manto bianco. Ma in realtà è un mosaico di granelli, minuscoli e diversi tra loro, come le linee che ogni sciatore traccia sul pendio.

Gli anglofoni, infatti, la neve fresca la chiamano powder, polvere. E “the power of powder” è la promessa che risuona nel cuore del comprensorio Monterosa Ski: un invito a lasciarsi andare, a scrivere la propria rotta tra le valli di Ayas, Gressoney e Valsesia.

Dagli anni Settanta il Monte Rosa è un punto di riferimento per chi alla montagna chiede qualcosa di più: libertà, brivido, autenticità. Oggi è una destinazione internazionale per il freeride, dove ogni discesa diventa esperienza personale e irripetibile.

Qui la passione ha creato un vero e proprio movimento: guide alpine specializzate, noleggi super forniti e servizi pensati per chi vive la neve fuori dai tracciati. Sci più larghi, ARTVA, pala e sonda: strumenti che non mancano mai a chi si misura con la montagna nel suo stato più puro, senza rinunciare alla sicurezza.

A confermare la vocazione del comprensorio, anche uno skipass dedicato — lo Skipass Monterosa Freeride Paradise — e la tappa del Freeride World Tour Challenger, che tornerà a marzo 2026 per il terzo anno consecutivo. Ma non serve essere campioni per provare la magia del Monte Rosa. Chilometri di fuoripista per tutti i livelli aspettano chiunque voglia mettersi alla prova, scoprire la propria linea e lasciare — anche solo per un istante — la propria traccia.

 

Ayas, Gressoney, Alagna: destinazioni cult per gli appassionati della neve fresca

La valle Perduta, la Salza, la Bettolina: discese che ogni freerider sogna di fare almeno una volta nella vita. Tuttavia c’è molto, molto di più da sperimentare. Ad esempio, lungo i crinali di Punta Indren sommità del comprensorio Monterosa Ski, raggiungibile soltanto con lo Skipass Monterosa Freeride Paradise. Da questo luogo magico si apre un panorama irresistibile, che offre numerosi percorsi di fuori pista di media o elevata difficoltà. Dal Canale Rettilineo al Canale Dente Bors, dal Canyon di Zube-Foric al Passo della Civera, dal Vallone d’Olen al Gran Couloir Stolemberg. Il terreno è il più vario e soddisfa ogni gusto e livello. Sul versante di Gressoney gli amanti delle discese tra i boschi troveranno nel Weissmatten e a Punta Jolanda percorsi ideali nelle giornate di neve, mentre salendo verso la Bettaforca o il Passo dei Salati si troveranno davanti splendidi e panoramici pendii aperti.

 

Imparare il Freeride con le guide di Champoluc: il corso per ragazzi All-Mountain 2026

Tutto il divertimento, tutta la libertà, tutto lo spirito d’improvvisazione del freeride non esiste, tuttavia, senza un lavoro di formazione e un’educazione al rispetto della montagna che deve partire sin dalla giovane età. Le Guide di Champoluc propongono, a questo proposito, un’attività suddivisa in dieci uscite in piccoli gruppi da 6-7 allievi per guida, con cinque obiettivi chiari:

Migliorare la tecnica di sci su neve non battuta
Imparare la lettura del terreno e la scelta della linea
Conoscere e utilizzare correttamente l’attrezzatura di sicurezza (ARTVA, pala, sonda)
Acquisire nozioni base di nivologia e comportamento in ambiente alpino
Sviluppare autonomia e spirito di gruppo in contesto freeride

Il sesto obiettivo, neanche a dirlo, è quello di divertirsi insieme tra le nevi polverose del Rosa.

Prezzo: 800€ (non include skipass)

Target: ragazzi da 14 anni in su con buona capacità tecnica sciistica; non principianti assoluti, perché il corso prevede discese in neve fresca e ambienti fuoripista semplici.

Maggiori informazioni: info@guidechampoluc.com; 346 244 1219

 

Specialità neve fresca: i corsi di Freeride in Valle di Gressoney

Niente piste battute, niente bianco addomesticato ma solo l’ecosistema intatto della montagna lontana dai luoghi comuni: il freeride in Valle di Gressoney è la specialità della casa. Le Guide di Gressoney propongono un percorso da quattro uscite da stabilire in funzione del livello dei partecipanti. Dai pendii dolci a terreni più impegnativi, che vogliono dimostrare come la scelta della giusta traiettoria, durante i fuoripista, sia di gran lunga la variabile più importante. Perché il freeride non è solo divertimento, ma anche senso di responsabilità.

Prezzo per gruppi di sciatori da 2 a 6 persone: a partire da 280€ p.p. (non include skipass e pranzo).

Maggiori informazioni: info@guidemonterosa.info; 347 589 8120

 

Settimana di freeride – Alagna

Sette giorni ad Alagna: un domaine skiable pressoché senza confini attende gli amanti del fuori pista, con una scelta infinita tra ripidi couloirssoffici panettoni, ampi spazi di neve polverosa e chilometri di facili percorsi, che si snodano tra laghi alpini e pascoli, promessa di emozioni sempre nuove nelle diverse stagioni. Percorsi nel cuore della storia tra le baite walser di Otro o nascosti nel Parco Naturale Alta Valsesia, dove per ciascuno sciatore non si contano i chilometri di pista, ma gli ettari di valli innevate. Una settimana non basta per conoscere tutti i suoi segreti, ma è un inizio. Tariffa per gruppi da sette sciatori: 660€ / persona. Include: guida alpina UIAGM per 5 giorni, ski pass Monterosa Freeride Paradise 6 giorni, equipaggiamento tecnico (imbragatura, ramponi), safety kit (disponibile su richiesta, fino ad esaurimento).

Maggiori informazioni: info@monterosabooking.com; 0163 1900925

 

Ski like a girl: tornano le Pink Experience di freeride

Nell’inverno 2025/26, le Pink Experience tornano sulle nevi del Monte Rosa per scrivere un nuovo capitolo della montagna al femminile. Un invito rivolto a chi sa che la montagna non fa distinzioni, ma riconosce solo il coraggio, la curiosità e la voglia di superare se stesse. Le Pink Experience non sono un semplice corso, ma un rito di passaggio: un modo per scoprire la forza di un gruppo, l’intensità del silenzio dopo una discesa, la libertà che nasce dal fidarsi — degli altri, e di sé. In un mondo in cui la montagna è stata a lungo raccontata con voci maschili, Monterosa Ski ribalta la prospettiva e la apre a un linguaggio nuovo: quello delle donne che scelgono la neve come spazio di autenticità. Il freeride, qui, diventa gesto poetico e potente insieme — un segno sulla neve che parla di indipendenza, grinta e sorellanza.

Guidate da professioniste come Anna Monari, tra le prime Guide Alpine d’Italia, le partecipanti vivranno un contatto diretto con la montagna più vera: quella che non si conquista, ma si rispetta. Ogni curva sarà un atto di fiducia, ogni salita un modo per misurare la propria determinazione. E parte del ricavato di ogni esperienza andrà a sostenere le iniziative della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori (LILT), perché la forza e la cura sono due facce della stessa libertà. Sotto l’hashtag #LiberamenteFemminile, Monterosa Ski celebra una montagna inclusiva, dove il freeride non è una prova di forza, ma un inno all’equilibrio tra audacia e grazia. Un invito a lasciare la propria traccia — diversa, irripetibile, autentica — sul bianco infinito del Rosa.

Maggiori informazioni: agenzia@visitmonterosa.com

Lo sport nutre la speranza

Nasce l’alleanza Focsiv–CSI per il diritto al cibo: “Sport contro la fame”

Martedì 25 novembre, presso la sede della FAO a Roma, la presentazione della campagna che mobiliterà la solidarietà in favore di 58 progetti di sicurezza alimentare della rete dei Soci Focsiv. Nei prossimi mesi gli eventi sportivi, le iniziative sociali e le testimonianze degli atleti coordinati dal Centro Sportivo Italiano

Roma, 19 novembre 2025 – “Lo sport nutre la speranza”: è questo lo slogan della campagna Sport contro la fame” promossa dalla Focsiv, Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana, e dal Centro Sportivo Italiano, in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e con l’obiettivo di sostenere progetti contro la fame e la malnutrizione nei Paesi più svantaggiati. Presso il quartier generale della FAO a Roma, l’iniziativa sarà presentata martedì 25 novembre alle ore 10:00.

La campagna “Sport contro la fame” parte dalla constatazione che conflitti e crisi multiformi rendono complesso – a volte quasi impossibile – accedere all’alimentazione in maniera completa, sana e regolare per milioni di persone. Ma il cibo è un diritto e lo sport può essere un mezzo per sostenere chi lo difende. Per questa ragione il CSI ha accettato il compito di mobilitare la comunità sportiva italiana e l’opinione pubblica sul tema del diritto al cibo e della sovranità alimentare, per promuovere il sostegno ai 58 progetti di diritto al cibo e sicurezza alimentare realizzati dalla rete dei Soci Focsiv, alcuni dei quali prevedono anche attività sportive per i giovani. Quasi 150mila i beneficiari che verranno raggiunti in 26 Paesi dislocati in Africa, America Latina, Asia e Medio Oriente.

La campagna – che si propone di “fare squadra” anche con i soggetti istituzionali e i media – si terrà sotto gli auspici della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite dedicata al miglioramento della nutrizione e delle condizioni di vita delle popolazioni.

«Il diritto al cibo è un diritto umano fondamentale e richiede il coraggio di agire insieme – afferma Maurizio Martina, Direttore Generale Aggiunto della FAO –. I valori dello sport ci ricordano che solo grazie all’impegno condiviso possiamo combattere davvero fame e malnutrizione. La FAO è orgogliosa di sostenere questa campagna che, con vero spirito di squadra, mobiliterà energie e risorse per portare cibo, speranza e opportunità alle comunità più vulnerabili».

«Siamo felici di annunciare questo progetto che ci terrà impegnati nei prossimi mesi, con un’attività coordinata di solidarietà che unirà eventi, iniziative e manifestazioni sul territorio, a dimostrazione che insieme possiamo davvero farci promotori di un cambiamento – dichiara Vittorio Bosio, presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano –. Da anni il Centro Sportivo Italiano è attivo nelle periferie del mondo e siamo convinti che, con il contributo di atleti, società e Comitati del CSI, possiamo rendere sempre più eventi sportivi e iniziative sociali un volano per sostenere i numerosi progetti di sicurezza alimentare promossi insieme a Focsiv. È necessario giocare in squadra per abbattere le disuguaglianze e contrastare la fame nel mondo: lo sport, sinonimo di inclusione e formazione, può e deve fare la sua parte».

Gli fa eco Ivana Borsotto, presidente di Focsiv: «Chi è impegnato nella cooperazione internazionale in tanti Paesi del mondo sa bene che, anche nelle periferie più abbandonate o nei villaggi più sperduti, un campo sportivo può diventare luogo di speranza e gioia, rafforzando la comunità. Perché, come ha detto Nelson Mandela, “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo”. Ha il potere di ispirare, unire e parlare ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione». Ricordando che il diritto allo Sport per tutti è un patrimonio dell’Umanità sancito dall’Unesco nel 1978 e inserito nel 2023 all’Art. 33 della nostra Costituzione, lo sport «si fa fratellanza – aggiunge Borsotto – e con esso sosterremo 58 progetti di sicurezza alimentare nel mondo, per la produzione di cibo sano e nutriente, per l’accesso all’acqua potabile, per il sostegno alle piccole imprese contadine. Ringraziamo il CSI per aver accettato di partecipare a questa avventura e la FAO per la collaborazione di cui siamo onorati».

IL PROGRAMMA

L’evento sarà aperto dal saluto istituzionale di mons. Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso FAO, IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo) e WFP (Programma Alimentare Mondiale). A seguire, interverrà Maurizio Martina, Direttore Generale Aggiunto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura.

Prenderanno poi la parola la presidente di Focsiv, Ivana Borsotto, e il presidente nazionale del CSI, Vittorio Bosio. Dopo gli interventi istituzionali e dei vertici degli organismi coinvolti, saranno presentati la campagna e lo spot promozionale, a cura dello Studio di Comunicazione kapusons.

A seguire, nella conferenza moderata da Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana, saranno raccontate alcune delle progettualità rappresentative dei 58 interventi sostenuti dalla campagna, a cura dei Soci Focsiv, mentre Michele Marchetti, Coordinatore Segreteria nazionale e politiche ESG del CSI, presenterà le attività sportive del CSI a supporto della campagna.

L’iniziativa, della durata di 18 mesi, gode del supporto dei media partner Agenzia DIRE, Avvenire, Famiglia Cristiana, Vatican News e Radio Vaticana.

 
COME PARTECIPARE

L’evento inizierà alle ore 10:00 presso la Sala Sheikh Zayed Centre del quarter generale della FAO a Roma.

Per consentire il corretto svolgimento delle procedure d’ingresso, è richiesto l’arrivo alle ore 9:30, accedendo dall’ingresso di viale delle Terme di Caracalla, 4.

Per partecipare è necessario accreditarsi al seguente link:

https://app.evalandgo.com/f/365084/4qMxPxmQgzauXUpWmuxp5P

Al Velodromo Francone la Turin International Cyclocross

Per gli appassionati di ciclismo canavesani e torinesi domenica 23 novembre è in programma un appuntamento da non mancare al Velodromo Francone di San Francesco al Campo, la quarta edizione della gara Turin International Cyclocross, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino,  nata nel 2022 e diventata ormai una classica del ciclocross Internazionale.  Tre anni orsono gli organizzatori idearono la manifestazione per completare l’ampio mosaico delle attività del Velodromo Francone con un importante evento europeo e mondiale di ciclocross, una festa del ciclismo capace di unire  un passato coraggioso a un futuro tutto da scrivere.
L’obiettivo è stato raggiunto e il successo è tanto più importante  perché è proprio a San Francesco al Campo che negli anni Sessanta del Novecento iniziò l’attività del ciclocross nel Canavese.

Le prime tre edizioni della Turin International Cyclocross hanno richiamato al Velodromo Francone oltre 500 atleti e almeno duemila spettatori.
Le gare di domenica 23 novembre si svilupperanno lungo un anello di poco meno di tre chilometri nell’area del Velodromo, tracciato e attrezzato per ottenere dagli atleti le massime performance. Arrivo e partenza saranno sulla pista del Francone , proprio sotto le tribune. L’ingresso è libero perché la disciplina ha bisogno di farsi conoscere e di attrarre sempre nuovi appassionati.

Per i non agonisti le categorie ammesse saranno i giovanissimi della categoria G6 femminile e maschile, per gli agonisti gli esordienti uomini e donne al secondo anno, per gli atleti internazionali gli junior donne e uomini, gli under 23 e gli élite femminili e maschili, per gli amatori gli Élite Sport e i Master maschili e femminili. Le gare sono aperte ai tesserati della Federazione Ciclistica Italiana e agli Enti convenzionati con la FCI. Il programma agonistico inizierà alle 8.50 con la competizione degli amatori iscritti alla FCI e agli enti della Consulta .
Al termine di ogni prova del mattino saranno effettuate le premiazioni delle singole gare.

Mara Martellotta

Italia-Norvegia 1-4: Azzurri travolti e costretti ai playoff

Qualificazioni Mondiali 2026 – Ultima giornata

 

L’Italia chiude con una pesante battuta d’arresto il proprio percorso nel gruppo I delle qualificazioni ai Mondiali 2026. A San Siro gli Azzurri vengono sconfitti 4-1 da una Norvegia brillante e spietata, capace di ribaltare l’iniziale vantaggio italiano con una prestazione di grande intensità.
Dopo una buona partenza, la squadra di Rino Gattuso si è sciolta alla distanza, subendo prima il pareggio di Nusa, poi la doppietta di Haaland, che ha approfittato di due disattenzioni difensive. Nel finale è arrivato anche il 4-1 di Strand Larsen, che ha chiuso definitivamente i conti e regalato ai norvegesi la qualificazione diretta al Mondiale.
L’Italia termina così il girone al secondo posto e sarà costretta a giocarsi l’accesso alla fase finale tramite i playoff, un percorso tutt’altro che semplice. Gattuso dovrà lavorare molto sulla solidità della squadra e sull’aspetto mentale dopo un ko che ha lasciato amarezza tra tifosi e giocatori.
Gli Azzurri avranno ora il compito di reagire e ritrovare compattezza: il biglietto per il Mondiale è ancora alla portata, ma non saranno ammesse altre cadute.

Enzo Grassano