SPORT- Pagina 261

Cairo: “Una grande emozione leggere i nomi degli Immortali”

Per il presidente del Torino Urbano Cairo “Leggere i nomi di questi campioni è una vera emozione, ogni parola è superflua”. 

Cairo  ieri ha commemorato il Grande Torino, nel 72esimo anniversario della tragedia di Superga, leggendo i nomi dei calciatori davanti alla lapide di fronte alla basilica

Con i famigliari degli “immortali” quest’anno erano presenti  solo il presidente della società granata, il direttore generale Antonio Comi, il Chief Operation Officer Alberto Marile e il direttore sportivo Davide Vagnati.

Biraghi, Raspini e Valmora: tre aziende piemontesi supportano il Giro d’Italia

Un segno concreto da parte del territorio a sostegno della ripartenza del Piemonte

A poco più di un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria che ha costretto a sospendere gli eventi e le manifestazioni sportive, il Piemonte è finalmente pronto per ripartire. Simbolo di questa ripartenza è il Giro d’Italia, arrivato alla sua 104esima edizione, che prenderà avvio proprio da Torino il prossimo 8 maggio per concludersi in piazza Duomo a Milano il 30 dello stesso mese, toccando anche Stupinigi, Novara, Biella, Canale, l’Alpe di Mera in Valsesia e Verbania. Il capoluogo piemontese, inoltre, sarà protagonista della Grande Partenza del Giro d’Italia e costituirà anche la tappa di arrivo della crono individuale dello stesso giorno.

 

Sono tre le aziende piemontesi che hanno scelto di supportare la storica competizione ciclistica: Biraghi, Raspini e Valmora, nel corso della conferenza stampa insieme a RCS Sport tenutasi questa mattina presso il Negozio Biraghi di Piazza San Carlo a Torino, hanno spiegato alla stampa le motivazioni che le hanno spinte a sostenere la Corsa Rosa, accomunate tutte dalla volontà di fornire il proprio contributo alla ripartenza dei grandi appuntamenti aperti al pubblico.

 

Biraghi, azienda piemontese tra le più importanti realtà italiane della trasformazione casearia, ha rafforzato la propria collaborazione con il Giro d’Italia confermandosi Fornitore Ufficiale della manifestazione e Partner Ufficiale anche del Giro-E e del progetto Ride Green. In tutte le 21 tappe del Giro d’Italia, l’azienda sarà presente all’interno dei villaggi di partenza con il proprio furgone brandizzato presso il quale si potranno acquistare a un prezzo promozionale i Biraghini Snack e la Gran Ricotta Super Cremosa e dove saranno distribuiti omaggi e buoni sconto da utilizzare nei supermercati.

 

«Siamo orgogliosi di sostenere anche quest’anno un evento come il Giro d’Italia, forse la competizione sportiva più amata dagli italiani – dichiara Claudio Testa, Direttore Marketing e Strategie Commerciali della Biraghi S.p.A. –. Quest’anno il Giro d’Italia parla un po’ di più piemontese e siamo felici di poter testimoniare con la nostra presenza, ancora una volta, la vicinanza al territorio. Al tempo stesso però siamo onorati di poter raggiungere, grazie al Giro, l’Italia intera e di farci così conoscere meglio da tutti i consumatori della penisola. Abbiamo deciso di investire ancora di più quest’anno legando la nostra azienda anche al Giro-E e al progetto Ride Green, consapevoli che la sostenibilità sia un tema centrale a cui tutti devono guardare. Il Giro sarà auspicabilmente uno dei primi grandi appuntamenti sportivi aperti al pubblico del post-pandemia e noi, sperando che ne seguano tanti altri, saremo al suo fianco».

Raspini S.p.A., azienda leader nel settore dei salumi, è Fornitore Ufficiale della 104° edizione del Giro d’Italia. Un sodalizio storico che ha visto negli anni – edizioni 2004, 2005, 2006 e 2007 – Raspini S.p.A. al fianco di una delle più amate manifestazioni sportive italiane che, proprio nel 2007, ha preso il via dallo stabilimento piemontese. Per tutto il mese di maggio, e lungo tutto il percorso, Raspini sarà presente negli appuntamenti quotidiani con una mongolfiera brandizzata che accoglierà i ciclisti all’arrivo, ma anche con l’allestimento personalizzato “Giro d’Italia” di selezionati punti vendita del dettaglio tradizionale, oltre ad offrire momenti di gastronomia gourmet e iniziative golose da vivere ogni giorno, come in una festa che non finisce mai.

«È una collaborazione che va oltre la semplice partnership, è un filo rosso che si snoda negli anni e racconta l’Italia, attraversandola da Nord a Sud. Unisce ieri a oggi, parla del presente guardando al futuro, condividendo anche valori per noi importanti: il lavoro fatto bene, l’amore per la terra, la volontà e l’impegno – dichiara Edoardo Vernetti Direttore Generale di Raspini S.p.A.Sabato 8 maggio, il Giro d’Italia 2021 prende il via da Torino, capoluogo di una regione che così tanto ha dato al mondo dello sport e con la quale la nostra azienda ha uno speciale e privilegiato rapporto. Questa partenza è anche un momento altamente simbolico che rappresenta la voglia di rilancio del nostro Piemonte, concretizzata da Raspini tramite l’importante sostegno a questo apprezzato evento».

La Partnership di Acqua Valmora con il Giro d’Italia, iniziata nel 2019, si unisce all’entusiasmo per la ripartenza e si inserisce in un piano strategico di valorizzazione del brand attraverso un rafforzamento distributivo sul territorio italiano. L’acqua minerale di sorgente alpina, leader nel Nord Ovest, verrà apprezzata anche nel resto d’Italia grazie alla leggerezza ed alla purezza che la rendono ideale per chi voglia praticare sport e avere uno stile di vita sano. Oltre 100 mila bottiglie di Acqua leggera e pura a marchio Valmora disseteranno atleti, staff e ospiti in ogni tappa del Giro. Valmora sarà presente anche in tutte le aree Hospitality con il nuovo formato «Valmora Green» – 33 cl nella versione limited edition colorata di rosa in omaggio al Giro in una dimensione compatta ed ideale per lo sportivo e gli amanti del tempo libero. Qui si vede il percorso che l’azienda ha intrapreso per una maggiore sostenibilità di tutte le proprie attività con una particolare attenzione al territorio ed al mondo del riciclo. La Valmora Green è composta per il 30% da plastica riciclata RPET ed è riciclabile al 100%. Proprio in questi giorni l’azienda ha finalizzato anche le prime bottiglie con il 100% di plastica riciclata. Nelle città dove il Giro farà tappa, le Hostess Valmora, a bordo di una Toyota Hybrid brandizzata, faranno attività di sampling e di engagement con il pubblico per raccontare i valori e le proprietà dell’acqua minerale alpina.

 

«Essere partner di un evento sportivo così amato come il Giro d’Italia ci permette di trasmettere i valori del marchio Valmora facendo conoscere il nostro prodotto in nuove aree target attraverso numerose attività di sampling focalizzate sul consumatore finale – afferma Luca Ruffini, Direttore Generale della società Pontevecchio S.r.l. –. Alle regioni storiche come il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta oggi il nostro marchio è presente in Lombardia e ben radicato in Emilia Romagna, Toscana, Lazio ed anche in Sardegna. Una crescita aziendale che idealmente segue il Giro d’Italia nei diversi percorsi che ogni anno vengono selezionati concentrandosi in questa edizione numero 104 prevalentemente al Centro Nord Italia. I nostri progetti di sviluppo proseguono anche nel Sud Italia partendo dalla Puglia».

 

Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport ha dichiarato: «Quest’anno il Giro d’Italia che parte da Torino, nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia, vedrà protagonista la regione in altre quattro tappe. Tre partner prestigiosi come Biraghi, Raspini e Valmora, con forte anima piemontese e ben radicate sul territorio nazionale, non potevano mancare a questo grande appuntamento. Siamo molto contenti che facciano parte della grande famiglia della Corsa Rosa».

 

Otto corse all’ippodromo

Super è un aggettivo troppo spesso abusato, ma per la prima riunione di trotto del mese di maggio a Vinovo calza a pennello. Otto le corse in programma mercoledì 5, con la prima al via dalle 14.35, e gran conclusione con il Premio Botticelli che sarà anche Tris, Quarté e Quinté.

 

Sarebbe piaciuta molto al pubblico, che per ora deve stare fuori ma presto tornerà a popolare le tribune dell’impianto torinese (novità importanti sono attese da Roma già in settimana). Piace tantissimo anche ad allevatori, allenatori e driver. Hanno risposto in 14 all’appello del doppio km con cavalli disposti su tre nastri e diversi nomi su cui puntare. Come Unlce Nico insieme a Cosimo Cangelosi che scatta dalla prima fila o ancora Tinto Del Nord che con Lorenzo Besana è un vero specialista di queste prove. Dalla coda invece scatterà Ugolinast insieme a Santo Mollo (reduce dal secondo posto nel Campania Filly insieme a Blackflash Bar). Nei pronostici non possono mancare anche Zaccheo Del Ronco, che avrà al sediolo Dodo Loccisano, e Zar Ross con Andrea Guzzinati oltre a Zeus Ek condotto da Massimiliano Castaldo.

Molto atteso anche il faccia a faccia nel Premio Bernini tra due ottimi 3 anni come Calypso Degli Dei (con Andrea Farolfi) e Caio Titus Bond, interpretati da Alessandro Gocciadoro, entrambi potenziali crack della categoria. E ci saranno anche due corse per i Gentlemen. Un appuntamento infrasettimanale per aprire il mese, ma i prossimi quattro saranno tutti di domenica (il 9, 16, 23 e 30 di questo mese).

Arriva il Giro d’Italia Ecco le modifiche alla viabilità

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Sabato 8 maggio Torino ospiterà la prima tappa del 104° GIRO d’ITALIA.

La manifestazione sportiva si svolgerà interamente all’interno del territorio comunale, con una “cronometro individuale”, e interesserà gran parte della zona centro e la zona est della città (precollina), comprese entrambe le aree limitrofe le sponde del fiume Po, da Ponte Regina Margherita fino al Ponte Balbis.

La partenza della tappa sarà in piazza Castello, mentre l’arrivo è posizionato a ridosso di piazza Gran Madre di Dio, in Corso Moncalieri angolo via Gioannetti.

L’intera area sarà soggetta a modifiche viabili e divieti di sosta.

 

Durante la giornata di gara, l’intero percorso della manifestazione di circa 9 chilometri, sarà interdetta la circolazione dalle ore 08.00 alle ore 20.00.

 

Il circuito si snoderà lungo le seguenti vie:

PARTENZA piazza Castello, fronte Regione – piazza Castello, fronte via Roma – piazza Castello carreggiata nord contromano – piazza Castello fornici Prefettura – viale I Maggio – viale Partigiani – corso San Maurizio, carreggiata centrale – lungo Po Cadorna – lungo Po Diaz – corso Cairoli – Arco Monumentale dell’Artiglieria – viale Virgilio – viale Turr – viale Marinai d’Italia –  via Tiepolo (salita verso Galileo Galilei) – corso Galileo Galilei (direzione nord) – rotonda Dante – ponte Isabella – corso Moncalieri (direzione sud) –  corso Sicilia – piazza Zara (varco benzinaio) corso Moncalieri (direzione nord) – corso Moncalieri (ang. Gioannetti) ARRIVO.

 

Lungo tutto il percorso di gara e in alcune zone limitrofe sarà in vigore il divieto di sosta permanente e continuo, dalle ore 20.00 del giorno 7 maggio fino al termine della manifestazione.

 

Dalle ore 8.00 dell’8 maggio e fino all’ultimazione della gara, indicativamente intorno alle 20.00, per attraversare la città in direzione SUD provenendo da Corso Casale si dovrà aggirare l’area “Rossa” utilizzando Ponte Regina Margherita e Corso Regina Margherita, mentre in direzione NORD provenendo da Corso Moncalieri si dovrà aggirare l’area utilizzando corso Monterotondo, Ponte Balbis e corso Bramante.

 

Sarà consentito l’attraversamento dell’area di gara, soltanto fino alle ore 10.00, da nord a sud lungo la via Vanchiglia in ambo i sensi di marcia (intersezione Corso San Maurizio) e da est a ovest lungo Corso Vittorio Emanuele II in ambo i sensi di marcia (intersezioni corso Cairoli e corso Moncalieri).

 

Per raggiungere il centro città e la parte OVEST, scendendo dalla collina, si dovrà aggirare la zona di gara, utilizzando i ponti Balbis e Regina Margherita.

 

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno delle deviazioni. Sabato 8 maggio saranno deviate le linee 6 – 13 – 15 – 16CS – 16CD – 18 – 30 – 42 – 52 – 53 – 55 – 56 – 61 – 66 – 68 – 70 – 73.

 

La linea 73 subirà una variazione di percorso già dal 2 maggio e per tutta la settimana.

I campioni del Grande Torino giocarono tutti insieme una sola volta

Nell’anniversario della tragedia di Superga diamo spazio ai ricordi ed alle curiosità.

Chi non conosce, tra i tifosi granata e gli amanti del calcio in generale, la storia del Grande Torino e delle sue gesta! Leggenda, fiaba, e romanzo….di tutto si è detto e scritto. Novo divenne presidente nel 1939 ed il primo tassello della mitica formazione fu il 18enne centravanti Ossola. A seguire gli altri 10 componenti della leggendaria squadra che ripetiamo e recitiamo come una poesia….Bacigalupo Ballarin Maroso Grezar Rigamonti Castigliano Menti Loik Gabetto Mazzola Ossola.
Bene: sapete quante volte giocarono tutt’ insieme dal 1943 al 1949 (pausa guerra mondiale per 2 anni)vincendo 5 scudetti consecutivi???
*Soltanto 1 volta!*
Neanch’io volevo crederci rileggendo più volte i tabellini delle partite…e fu solo pareggio contro gli alabardati del mitico Nereo Rocco
*10 aprile 1949
Triestina-Torino 1-1*
Gol di Menti per il Toro e Blason per la Triestina.Entrambi su rigore.Riguardo alla Storia del Toro sono stati scritti 247 libri,a livello europeo è la squadra con più letteratura dedicata,ma nessuno dei testi cita questo episodio.Perchè gli Angeli di Superga giocarono solo 1 volta tutt’insieme?
Per infortuni e squalifiche, ora di 1 giocatore, un’altra volta per 2 atleti. Le cosiddette riserve erano, comunque, quasi a livello dei titolari. Aldilà del rilievo statistico niente potrà mai cancellare i brividi che provoca la recitazione della poesia….Bacigalupo Ballarin Maroso…..

Vincenzo Grassano

Una bicicletta gigante per il Giro d’Italia

Lunedì 10 maggio il 104° Giro d’Italia attraverserà il comune di Brozolo durante la 3^ tappa Biella – Canale.

Un gruppo di volonterosi brozolesi ha costruito una bicicletta gigante in legno che è stata collocata in piazza Radicati per dare il benvenuto al Giro con i suoi ciclisti e sostenitori appassionati.
Anche se il passaggio sarà rapido sul tratto di competenza della provinciale 590, sarà comunque un’occasione per  invitare alla visita di  un territorio  ancora poco conosciuto che presenta scorci stupendi.
Le associazioni del territorio (Fidas, Amici dei Sentieri, La Boscaglia) per festeggiare l’avvenimento hanno invece promosso un concorso fra i brozolesi per le migliori decorazioni a tema.

4 maggio 1949, gli Immortali

4 maggio 1949

Con un nodo alla gola ricordiamo ogni anno la tragedia che ha coinvolto la squadra del Grande Torino, i cui giocatori erano la colonna portante della Nazionale italiana. 

Un punto di vista inedito per ripercorrere e ricordare l’epopea calcistica che più di tutte ha entusiasmato, emozionato e commosso l’Italia. Il libro “Il Grande Torino. Gli Immortali” del giornalista sportivo Alberto Manassero, edito da Diarkos  ci racconta la storia di uno stadio e di una squadra che resteranno nella storia.

 

Sono del 1926, mi chiamo Campo Torino, ma comunemente mi conoscono come stadio Filadelfia. Fila per gli amici. Ai bei tempi avevo anche un soprannome: Fossa dei Leoni. Il Toro era un ragazzo, quando mi hanno costruito. Aveva vent’anni. Era nato nel 1906, il 3 dicembre, benché potesse vantare robuste radici in quelle che furono le prime società calcistiche italiane. L’embrione del pallone tricolore”.

Si presenta così lo stadio Filadelfia, il narratore d’eccezione di Il Grande Torino. Gli Immortali, scritto da Alberto Manassero, edito da Diarkos. Manassero è giornalista sportivo da oltre trent’anni, ha cominciato a lavorare a Tuttosport nel 1992 e la sua passione per la squadra Granata, che ha seguito professionalmente ogni giorno dal 1999 al 2012, lo ha portato ad addentrarsi nei meandri più nascosti ed epici di una squadra che ha scritto la storia del calcio italiano.

 

La vicenda del Grande Torino è stata raccontata così tante volte che potrebbe sembrare superfluo tornare su quelle vicende. Invece, Manassero, con una narrazione leggera e coinvolgente, riesce a trovare un punto di vista totalmente nuovo. La storia, come abbiamo visto, viene infatti raccontata da un narratore d’eccezione, ovvero lo stadio Filadelfia di Torino, il primo di proprietà di una squadra di calcio, il Toro, appunto.

Lo stadio ‘ripercorre’ la sua nascita, quando il conte Enrico Eugenio Antonio Marone Cinzano comincia a pianificare la sua costruzione.  “Mio papà, intuitivo e tenace – narra Filadelfia nel libro – ha capito da tempo che il Torino ha bisogno di una casa tutta sua, di uno stadio dove ospitare adeguatamente allenamenti, partite e, soprattutto, tifosi. Un luogo di sport e spettacolo, certo, però anche una piazza d’incontro e d’aggregazione. Sarà il Filadelfia, sarò io”.

 

La vicenda prosegue con la narrazione degli investimenti fatti dal conte Cinzano che porranno le basi per la crescita di una grande squadra: ragazzi, che oltre alle capacità sportive, nel campo da calcio mettono il cuore, riuscendo così a inanellare vittorie, a superare sconfitte, a crescere e diventare campioni veri, non solo vincitori nelle classifiche, ma anche vincitori nel cuore dei tanti appassionati. E poi la tragedia. Quella incredibile e maledetta tragedia che tutt’oggi provoca sgomento e cordoglio.

Il libro è corredato da foto e riproduzioni di prime pagine di giornali  dell’epoca che rappresentano un patrimonio unico per entrare completamente in una vicenda capace ancora di appassionare ed emozionare.

 

Alberto Manassero, classe 1963, torinese di Borgaretto. Nato in un negozio di elettrodomestici, ci ha lavorato fino alla chiamata di Tuttosport, dove è entrato nel 1992. Si è sempre occupato di calcio, ma ha raccontato anche due Olimpiadi: Sydney 2000 e Torino 2006. Cuore granata, dal 1999 al 2012 ha seguito quotidianamente le vicende del Toro. Attualmente fa parte dell’ufficio centrale di Tuttosport.

Torino, Nuoto: i risultati del weekend

Nuoto – Al Palazzo del Nuoto di Torino, via Filadelfia 89, si è svolta, sabato 1° maggio, la prima prova di qualificazione Campionato Esordienti B su base regionale.

I risultati qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?id_manifestazione=1630&menu=agonismo&area=1&read=nuoto Invece, oggi, domenica 2 maggio, si è svolta la prova valida per la qualificazione al Trofeo delle Regioni – Esordienti A. Qui i risultati: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?id_manifestazione=1631&menu=agonismo&area=1&read=nuoto Foto di LC zone disponibili a questo link: https://drive.google.com/drive/folders/1nRLgY5nk8rxZzsUzPmGH4t6oiLp-GVYB

Nuoto Sincronizzato – Alla Piscina Stadio Monumentale di Torino, si è disputato il Campionato Italiano su base regionale – Propaganda – Tutte le Categorie. Qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/risultati_settori5.asp?id_manifestazione=1627&menu=agonismo&area=4&read=sincro i risultati e qui, invece, https://drive.google.com/drive/folders/1feLo_r282u_lfgqLjlgAVNXy0Uq5_h7E le foto della manifestazione realizzate da LC Zone

Pallanuoto femminile – Alla Piscina Vassallo di Bogliasco (GE), il primo concentramento del campionato Under 16. Due le partite che le pallanuotiste di Aquatica Torino hanno disputato questa mattina, domenica 2 maggio: alle ore 10 contro Sori Pool Beach con vittoria di Aquatica per 12 a 5,  e alle ore 11.45 contro U.S. Locatelli e qui Aquatica ha perso 17 a 7.

(foto Aquatica)

Reale Mutua Basket Torino – Forlì 84 – 89. Perdere è brutto ma non vincere è peggio

Il basket visto a distanza

La Torino del basket meriterebbe un pochino più di intelligenza tattica nel condurre le partite che dovrebbero essere vinte a mani basse. Ma così non è, e se siamo e forse resteremo in A2, una ragione ci sarà, sia perché questo è il livello e anche perché il livello così basso da queste parti non lo si vedeva da mai.

Se Vi piace veder giocare sempre solo individualmente (vedi Clark con rari lampi delle sue potenzialità) o fare solo il compitino (vedi Diop) senza mai eccedere in nulla né in spettacolo (non sia mai!…) né in concretezza e soprattutto nei momenti cruciali buttare alle ortiche la palla o sbagliare i tiri decisivi, bè, questa è la Vostra occasione per divertirvi.

In panca ci si ostina a sperare che diventino giocatori di basket sia Penna che Toscano e che anche il “pensionato” ormai da tempo Bushati riviva un’altra giovinezza sportiva e quindi nei momenti in cui Torino sale nel punteggio li butta in campo per dare vantaggio agli avversari, … forse per farli rientrare o superare nel punteggio la nostra squadra.

La difesa, questa sconosciuta, concede sempre una discreta (ad essere buoni) quantità di tiri da piazzati senza nessun ostacolo agli avversari che infatti segnano circa 90 punti e dire che la difesa è un’arma importante per vincere sembra un po’ una barzelletta quando si sente dire che è un’arma tattica. Giocatori ai più sconosciuti si trasformano in Stephen Curry quando giocano contro Torino. MA, pur con tutti i limiti, un giocatore di serie A2 lasciato da solo, di solito è più probabile che segni piuttosto che sbagli, tranne alcune debite eccezioni che purtroppo transitano in maglia gialloblù nella nostra squadra con il compito di scrivere a penna il loro nome nell’albo della vergogna.

Comunque il livello è questo e i “non ex” di Torino Giachetti e Bruttini a distanza di anni fanno ancora la differenza e fanno sicuramente rimpiangere i tempi in cui con loro giocavano Mancinelli, Lewis, Miller (prima di andare fuori di testa), Fantoni e anche Amoroso, … .

Forse la Reale Mutua vincerà lo stesso il campionato, ma la tristezza di un livello tattico così scadente è imbarazzante. Sarebbe bene che si tornasse forse all’idea di cinque giocatori buoni che non dieci mediocri, o addirittura due stranieri splendidi e dei comprimari adeguati. Altrimenti tutti sanno già cosa succede: chi sale di categoria l’anno successivo deve fare una squdra completamente nuova, anche perché quelli dell’anno prima non sono adeguati alla categoria superiore.

Nella partita di ieri si può salvare solo Clark per le sue iniziative individuali e una splendida giocata spettacolare e Cappelletti, anche se entrambi hanno commesso errori gravi nel finale. Alibegovic e Pinkins si sono mossi bene in alcuni momenti ma non è stato sufficiente, così come Campani e Diop, con il giovin virgulto che è ad un bivio: Ousman Garuba ha 19 anni e ha segnato 24 punti e preso 12 rimbalzi in gara 4 di Eurolega con il Real Madrid contro l’Anadolu Efes ed è risultato il miglior giocatore della giornata; Ousman Diop ha vent’anni e “la appoggia piano” e non vince in A2 contro Forlì. O si decide ad uscire e comincia ad usare la testa oltre al fisico, o il suo destino non sarà quello a cui potrebbe tendere. E’ giovane, ma non così tanto da non giocare a tutta forza. Che abbia paura di essere sostituito se non fa il compitino? Mah… .

Comunque in un anno senza pubblico, giocare in casa o fuori non dovrebbe contare molto se non nel portafoglio delle società e quindi arrivare primi o secondi o quarti cambierà poco. Ma un po’ di decenza nelle scelte tecnico tattiche non sarebbe sgradita, ma autocelebrandosi quando si vince ed esaltando gli avversari quando si perde non conduce a grandi prese di posizione.

La mentalità di Torino di quest’anno è essenziale: giocare sperando di vincere, temendo tutti e avendo paura delle ombre non è proprio uno spettacolo. Speriamo che gli altri giochino ancora meno bene di noi e allora ce la faremo. Ma il purgatorio è ancora lungo… .

Paolo Michieletto

AnziBesson conquista il Cile, si rafforza con gli sci club e prepara una collezione autunno

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In Cile aveva vinto una discesa libera su una delle piste più veloci al mondo – in una gara dove gli italiani della Valanga Azzurra avevano conquistato i primi posti con Anzi, Varallo, Plank – ed ora Giuliano Besson riparte proprio dalla nazionale cilena per il suo ritorno in Coppa del mondo come fornitore delle squadre nazionali.

Un ritorno festeggiato nel migliore dei modi, visto che gli atleti sudamericani hanno cominciato a salire sul podio.

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