Senza Categoria- Pagina 91

Sabato e domenica associazioni in piazza per promuovere la cultura della donazione

Si chiama  “TO GET LIFE, Insieme per la vita” l’iniziativa che si propone di promuovere la cultura della donazione di sangue promossa dalle associazioni AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma), AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) e FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue).

Un impegno che vede tra i sostenitori anche la Regione Piemonte e la Città di Torino che ieri sera, in occasione della Giornata Mondiale del donatore di sangue, ha illuminato la Mole Antonelliana, simbolo della città, con il logo dell’iniziativa. La stessa cosa avverrà anche il prossimo 21 giugno per la Giornata Nazionale contro le Leucemie, i Linfomi e la Mieloma.

Cuore dell’evento sarà il weekend di sabato 17 e domenica 18 giugno, quando piazza Arbarello ospiterà artisti e spettacoli con l’obiettivo di ricordare ai torinesi l’importanza della donazione per salvare vite.

“Nella gratuità e universalità del gesto del donare ci sono il valore profondo e l’idea di uguaglianza e solidarietà che è alla base della nostra costituzione – spiega l’Assessore alle Politiche Sociali e Diritti della Città di Torino, Jacopo Rosatelli –. Senza volontari e donatori il sistema non andrebbe avanti e per questo è importante richiamare la consapevolezza di quanto ciascuno di noi sia chiamato a dare, e non solo a ricevere, in caso di necessità”.

L’evento culminerà il 21 giugno con un congresso scientifico al Museo del Risorgimento, dove medici, ricercatori e professionisti del settore si riuniranno per discutere delle più recenti scoperte e progressi nel campo della lotta contro queste malattie, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza e una migliore assistenza per i pazienti.

 

Christian Ruggeri

Torino Pride 2023. Il 17 giugno la manifestazione con corteo: previste modifiche viabili

Sabato 17 giugnosi svolgerà una manifestazione con corteo organizzata dal Coordinamento Torino Pride LGBT con il patrocinio della Città di Torino, della Città Metropolitana, dell’Accademia Albertina delle Belle Arti, del Politecnico di Torino e dell’Università di Torino.

Il corteo partirà intorno alle ore 16.30 da corso Vercelli, nel tratto compreso tra corso Novara e corso Emilia, dove già dalle ore 14.00 è prevista la presenza di partecipanti. La manifestazione si muoverà in direzione del Parco del Valentino, dove è previsto l’arrivo intorno alle ore 20.00.

Il corteo seguirà il seguente percorso: partenza – corso Vercelli (tratto corso Novara – corso Emilia), corso Emilia, corso Brescia, largo Brescia, via Bologna, ponte Bologna, corso XI Febbraio (carreggiata ovest), corso Regina Margherita (carreggiata laterale sud), Rondò Rivella (perimetrale sud), corso San Maurizio (carreggiata centrale), lungo Po Cadorna, piazza Vittorio Veneto (attraversamento), lungo Po Diaz, corso Cairoli, corso Vittorio Emanuele II (attraversamento), viale Virgilio, Parco del Valentino – arrivo.

Il percorso sarà chiuso al transito veicolare a partire dalle 13.30. Gli assi viabili attraversati dalla manifestazione e quelli che incrociano il percorso saranno chiusi per il tempo necessario a garantire il passaggio in sicurezza del corteo. A causa delle numerose variabili non prevedibili, tra cui numero di partecipanti e il ritmo di percorrenza del tragitto, non è possibile stabilire in anticipo gli orari e la durata delle chiusure, pertanto, è consigliabile l’utilizzo di viabilità alternative.

Nel dettaglio:

Corso Vercelli CHIUSO nel tratto compreso tra lungo Dora Napoli e corso Vigevano

Corso Emilia CHIUSO da via Cigna a corso Giulio Cesare

Corso Giulio Cesare, CHIUSO da corso Novara a lungo Dora Firenze

Lungo Dora Savona CHIUSO da corso Giulio Cesare a corso Regio Parco

Via Bologna CHIUSA da corso Novara a corso XI Febbraio

Corso Brescia CHIUSO da corso Giulio Cesare a corso Regio Parco

Lungo Dora Firenze CHIUSO da corso Giulio Cesare a corso Regio Parco

Corso Regina Margherita CHIUSO in superficie tra corso Giulio Cesare e Rondò Rivella

Corso Regio Parco CHIUSO in direzione Rondò Rivella da corso Palermo

Rondò Rivella CHIUSO nel tratto della perimetrale sud tra corso Regina Margherita e corso San Maurizio

Corso San Maurizio, carreggiata centrale, CHIUSO

Lungo Po Cadorna CHIUSO

Ponte Vittorio Emanuele I CHIUSO

Lungo Po Diaz CHIUSO

Corso Cairoli, carreggiata principale, CHIUSO

Corso Vittorio Emanuele II CHIUSO

Ponte Umberto I CHIUSO.

Il senso di marcia di Lungo Dora Napoli sarà invertito, mentre sarà consentito il transito delle seguenti strade: corso Vigevano, via Cigna, corso Novara, via Milano, corso Regina Margherita, sottopasso Repubblica, via Napione, corso Massimo D’Azeglio. Piazza Vittorio Veneto sarà aperta in attraversamento e piazza della Repubblica e il Mercato di Porta Palazzo saranno regolarmente APERTI.

Lungo tutto il percorso sarà in vigore il divieto di sosta permanente e continuo, dalle ore 9.00 del giorno 17 giugno fino al termine della manifestazione.

 Divieto di sosta con rimozione forzata, dalle ore 8.00 fino a cessate esigenze su ambo i lati (compresi stalli disabili generici) e spostamento concordato stalli disabili ad personam, anche in corso Vercelli, tratto Emilia – Cuneo, viale Virgilio ambo i lati, da corso Vittorio Emanuele II a viale Mattioli compreso il piazzale antistante il n.c. 17 (Latteria Svizzera), corso Regina Margherita carreggiata sud, dal civico 105 a Rondò Rivella.

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico che transitano nell’area interessata dalla manifestazione subiranno alcune deviazioni dalle ore 13.00 alle ore 20.00.

Per maggiori dettagli sulle linee deviate, visionare il sito Internet di GTT https://www.gtt.to.it/cms/

Inoltre, dalle ore 13 alle ore 21 di sabato 17 giugno, saranno vietate:

1) la vendita per asporto, da parte degli esercizi pubblici, degli esercizi in sede fissa, dei titolari di autorizzazione per il commercio ambulante, di bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possano costituire pericolo, anche se erogate da distributori automatici;

2) il consumo e la detenzione in luogo pubblico di bevande in bottiglie di vetro e lattine e in qualsiasi altro contenitore che possa essere impropriamente utilizzato;

3) la somministrazione di bevande aventi un contenuto alcolico superiore al 21 per cento del volume.

Torino, che spettacolo! Festa di San Giovanni 2023

Tre giorni di eventi tra il centro storico, il Po e il parco del Valentino animeranno la città per la festa di San Giovanni.

Il programma di iniziative della Città prenderà il via giovedì 22 giugno con un grande concerto gratuito, organizzato in collaborazione con AFC, che vedrà esibirsi nel cortile d’ingresso del Cimitero Monumentale l’orchestra Melos Filarmonica e la Corale dell’Accademia Stefano Tempia e si aprirà con il canto “Inno della natività di San Giovanni Battista” in onore del patrono cittadino.

Venerdì 23 giugno sarà la volta della sfilata del corteo in abiti storici tra le vie del centro, seguita alle 22 dall’accensione del tradizionale Farò della vigilia in piazza Castello.

Sabato 24 giugno, nel giorno di San Giovanni, i tanti appuntamenti nelle strade, piazze e aree verdi della città culmineranno nello spettacolo pirotecnico e musicale alle 22.30 in piazza Vittorio Veneto.

“La Festa di San Giovanni – dichiara il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo – è da sempre uno degli appuntamenti più attesi e amati dalle torinesi e dai torinesi. Riproporremo un elemento tradizionale e molto apprezzato, quello dei fuochi d’artificio in piazza, che saranno naturalmente rispettosi sia dal punto di vista dell’impatto acustico che di quello ambientale. Le celebrazioni per il Santo Patrono sono l’occasione per ritrovare il senso di comunità, più che mai prezioso dopo il periodo della pandemia.”

Nel ricco calendario di appuntamenti previsti per sabato 24 giugno si potrà assistere alla parata di carrozze storiche trainate da cavalli – con partenza alle 15 dai Giardini Reali bassi – e alla sfilata di auto storiche che accenderanno i motori alle 16 in via Po per percorrere le strade del centro cittadino. In programma anche la sfilata e il concerto della Fanfara dei Bersaglieri e la “ScorriBanda” di San Giovanni, un’esibizione di tre bande musicali che da piazza Statuto raggiungeranno piazza Castello per un unico concerto a formazioni riunite. Una sfilata di gruppi storici musicali, nell’ambito della Festa Europea della Musica 2023, anticiperà i fuochi artificiali, con partenza da corso Cairoli alle 21.

Anche il Po sarà protagonista dei festeggiamenti con diversi appuntamenti sportivi aperti ai cittadini e ai turisti, dalle lezioni di canoa e canottaggio ai tornei di beach volley, una fiaccolata sul fiume in prossimità del Castello del Valentino e lo spettacolo “Musica sull’acqua” con le gondole della flottiglia reale della Reggia di Venaria.

Per festeggiare il patrono di Torino sono molte anche le iniziative organizzate dagli enti culturali cittadini, dalle aperture dei musei con orario prolungato e tariffe ridotte agli eventi organizzati dalle associazioni del territorio tra cui, per citarne alcuni, un concerto di musiche tradizionali del Sud Italia con I Melannurca e La Paranza del geco al parco della Tesoriera e un concerto lirico al Centro d’incontro di corso Belgio 91, dove giovani cantanti e strumentisti interpreteranno i brani più popolari del repertorio operistico.

Alle 22.30, infine, tutti col naso all’insù in piazza Vittorio per il gran finale con lo spettacolo pirotecnico e musicale che chiuderà i festeggiamenti di San Giovanni. Anche quest’anno la Città di Torino ha prestato la massima attenzione alla sostenibilità, organizzando un evento spettacolare e al contempo rispettoso dell’ambiente e a basso impatto acustico.

Tornano accessibili i Murazzi dopo l’allerta meteo

Da questa mattina sono nuovamente accessibili i Murazzi del Po, chiusi al traffico veicolare e pedonale dalla serata di lunedì.

Il livello dell’acqua è progressivamente regredito e la situazione è ora tale da permettere nuovamente l’accesso e la riapertura delle attività presenti nell’area.

È stata inoltre revocata la sospensione della navigazione remiera e di ogni altra attività sul fiume Po, ad esclusione del tratto compreso tra la passerella Maratona e il ponte Isabella, che continuerà ad essere interdetto a causa delle operazioni di rimozione dei tronchi e delle grosse ramaglie che si sono accumulati contro le pile dei ponti dopo le ultime piene.

Torino: al via il bando di progettazione per la riqualificazione della Caserma Amione che diventerà la nuova Cittadella della PA

Entrano nel vivo le attività per la realizzazione della Cittadella della PA all’interno della Caserma Amione a Torino: un’importante operazione di rigenerazione urbana che, attraverso il recupero e la valorizzazione di edifici pubblici, trasformerà un’area situata in una posizione strategica della città, da sistema chiuso e inaccessibile, a luogo di condivisione aperto al quartiere e dotato di servizi per la cittadinanza e spazi verdi.

Estesa su una superficietotale di circa 28 mila mq, la Caserma Amione sarà oggetto di un articolato intervento che prevede, da un lato, il restauro e recupero della porzione storica sottoposta a vincolo e, dall’altro, la riqualificazione di un’ampia area retrostante sulla quale verranno realizzate nuove costruzioni efficienti ed ecosostenibili, esteticamente in armonia con il contesto e immerse in 16 mila mq destinati al verde.

L’Agenzia del Demanio finanzia interamente l’operazione con un investimento di oltre 210 milioni di euro che permetteranno di trasferire all’interno della struttura militare, 12 amministrazioni pubbliche e circa 1200 dipendenti, raggruppando numerosi uffici attualmente dislocati in immobili in affitto, con un risparmio complessivo di circa 6 milioni di euro l’anno.

C’è tempo fino al 10 di Agosto per partecipare al bando di gara europea, pubblicato oggi dall’Agenzia del Demanio, per l’affidamento della progettazione e altri servizi tecnici per l’esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’intera caserma. L’importo a base di gara delle prestazioni da affidare è pari a oltre 14 milioni di euro. I contenuti del bando di gara tengono conto degli esiti del Concorso di idee per la progettazione, promosso nel 2018 dall’Agenzia del Demanio e dal Comune di Torino, con il supporto della Fondazione per l’Architettura di Torino, al fine di acquisire un progetto di indirizzo strategico per la realizzazione della cittadella amministrativa, per l’assetto urbanistico dell’area circostante e per la successiva variante.

“Il modello della nuova Cittadella della Pa di Torino- ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Piemonte Valle D’Aosta, Sebastiano Caizza– rispecchia in pieno l’idea di Pubblica Amministrazione che l’Agenzia sta portando avanti in altre realtà del Piemonte e su tutto il territorio nazionale: si tratta di un progetto virtuoso che contribuirà a migliorare l’assetto urbanistico di tutta la Città. Attraverso il recupero di immobili sottoutilizzati si potranno generare risparmi per le casse dello Stato e offrire nuovi servizi per i cittadini”

“L’avvio di questo procedimento, che riguarda la trasformazione dell’area della Caserma Amione, -spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– costituisce una tappa fondamentale del più ampio lavoro tra l’Agenzia del Demanio e la Città per la rigenerazione delle aree di proprietà dello Stato. L’edificio manterrà la sua vocazione pubblica, in un processo di riqualificazione che lavora sul patrimonio edilizio esistente, non consumando nuovo suolo, che verrà valorizzato attraverso una selezione pubblica orientata alla qualità del progetto architettonico”

Nel dettaglio, il progetto prevede la struttura militare diventi uno spazio aperto, con al centro un giardino con alberi ad alto fusto, una piazza a gradoni e vie pedonali. Tutto attorno si svilupperanno

gli uffici e, al piano terra sono previste servizi per la cittadinanza. Le nuove edificazioni non supereranno i quattro piani su via Pilo e i sei su corso Lecce. La facciata dovrà allinearsi con l’edificio art nouveau vincolato dalla Soprintendenza e le pareti saranno prevalentemente in vetro.

L’inserimento del Parco all’interno della nuova Cittadella della Pa, utilizzato come chiave di collegamento con i giardini già presenti all’interno del quartiere Campidoglio, dovrà avere le caratteristiche di un vero e proprio parco.

Considerata la specificità dell’intervento, l’Agenzia del Demanio ha deciso che, insieme al perseguimento dei Criteri Ambientali Minimi obbligatori necessari a garantire, in particolare, la riduzione della pressione ambientale degli interventi sul paesaggio, sulla morfologia, sugli ecosistemi, sul microclima urbano, sulla resilienza dei sistemi urbani rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici e i livelli adeguati di qualità ambientale, verranno adottati anche protocolli volontari di sostenibilità energetico ambientali. In particolare, per quanto riguarda la porzione della caserma vincolata, è stato adottato il Protocollo GBC Historic Building, mentre per le nuove costruzioni il Protocollo LEED® – che certifica le costruzioni ecocompatibili.

Inoltre, in linea con la politica dell’Agenzia, verrà sviluppata una rendicontazione di dettaglio in relazione ai principi specifici ESG individuati.

Al fine di consentire un rapido avvio del processo di realizzazione del Cittadella, gli uffici del Ministero della Difesa, (l’Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri di Torino (U.T.T.) e il Deposito del Museo Storico Nazionale di Artiglieria), attualmente all’interno della caserma Amione, saranno gradualmente trasferiti presso la Caserma Dabormida. L’intervento, nel suo complesso dovrà quindi essere realizzato in due macrofasi, in modo da garantire la continuità delle proprie funzioni amministrative al Ministero della Difesa e al contempo rispettare i tempi di avvio dei lavori per la realizzazione della nuova Cittadella della PA.

Per accedere al bando di gara vai al seguente link:  https://www.agenziademanio.it/it/gare-aste/lavori/gara/Servizi-tecnici-di-progettazione-in-modalita-BIM-per-la-realizzazione-del-Federal-Building-Caserma-Amione-sito-nel-Comune-di-Torino

Per maggiori informazioni sul progetto è disponibile la scheda di approfondimento (.pdf)

Post Title

Il maltempo ha reso impossibile molti degli eventi che erano in programma oggi per la festa dei mercati cittadini.

Gli artisti che avrebbero dovuto esibirsi tra i banchi in varie parti della città si sono dati appuntamento a Porta Palazzo davanti al IV alimentare per il loro spettacolo. All’interno del mercato centrale è invece stata presentata la nuova APP TorinoMercati, pensata per accedere dal proprio smartphone a molte informazioni utili, sia per i torinesi, sia per i sempre più numerosi visitatori e turisti stranieri della città.

L’iniziativa rientra nella nuova campagna di valorizzazione e promozione dei mercati cittadini ‘Torino Mercati’ promossa dalla Città nell’ambito dell’iniziativa ‘Love Your Local Market’ ideata dall’Associazione Nazionale dell’Autorità di Mercato Britannica, a cui il Comune di Torino ha aderito.

‘Torino Mercati’ si concretizza in un’identità visiva coordinata che rappresenta un’ipotetica visione dall’alto delle bancarelle e si compone di una strategia di comunicazione attraverso molteplici strumenti sia fisici, sia digitali, con affissioni, eventi e l’App TorinoMercati.

L’applicazione, dedicata a tutte le realtà mercatali torinesi, è caratterizzata da una navigazione intuitiva e permette di conoscere quali sono i mercati più vicini, gli orari di apertura, cosa offrono, qual è il percorso migliore per raggiungerli oltre ad accompagnare le persone nella scoperta di ogni singolo mercato, del suo quartiere e della sua storia.

La campagna di comunicazione e il nuovo servizio digitale tramite app si inseriscono nell’impegno per la valorizzazione dei mercati cittadini che l’Amministrazione comunale sta portando avanti. Grazie ai fondi europei del Pnrr, infatti, si effettueranno numerosi interventi di restyling dei mercati cittadini. Per Porta Palazzo sono previsti lavori da due milioni e mezzo di euro che prevedranno, ad esempio, il rifacimento delle tettoie e la riqualificazione di tutta la pavimentazione. Un milione e mezzo di euro sarà invece investito sul mercato di corso Racconigi, uno dei più lunghi d’Europa che vede oltre 350 banchi, dove sono in programma nuovi impianti elettrici, idrici e fognari per i banchi di vendita e una nuova pavimentazione del mercato e di tutte le aiuole del corso. Riqualificazioni, sempre con fondi europei, interesseranno anche i mercati di corso Sebastopoli, via Don Grioli, via Baltimora, via Nitti, via Madama Cristina, via Cesare Pavese, via Guala, via Porpora e corso Brunelleschi per migliorare accessibilità, sicurezza e fruibilità.

I mercati sono una grande ricchezza di Torino – spiega l’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino – non solo per il commercio, ma come luogo d’incontro e socialità, di crescita lavorativa, di sviluppo interculturale. Raccontano la storia di una città che, da sempre, ha saputo accogliere e integrare le popolazioni in cerca di lavoro, prima dall’Italia e ora dal mondo, accogliendole con rispetto e maturità sociale. Questa iniziativa e, insieme, il grande lavoro di miglioramento della qualità degli spazi dei mercati in corso sono le azioni con cui ci proponiamo di valorizzare questa importante rete commerciale”.

 








In via Monginevro la sperimentazione di una nuova area pedonale

In via Monginevro le due carreggiate di collegamento con le vie San Paolo e Vigone diventeranno pedonali: si tratta di due brevi tratti privi di passi carrai.

Per un periodo di un anno in tali aree verrà applicata la disciplina vigente per le aree pedonali, con l’interdizione della circolazione dalle ore 00,00 alle ore 24,00 di tutti i giorni feriali e festivi, ad eccezione dei mezzi autorizzati. La delibera che approva la sperimentazione è stata approvata dalla Giunta Comunale questa mattina dall’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta.

“Con questo intervento rispondiamo a una richiesta espressa da residenti e commercianti”, spiega l’assessora – “Anche attraverso pedonalizzazioni di piccole dimensioni che ne consentano un maggiore utilizzo e in sicurezza da parte dei cittadini è possibile migliorare la vivibilità e la qualità dello spazio urbano”, sottolinea Foglietta.

La sperimentazione, della durata di un anno a decorrere della relativa ordinanza viabile, consentirà di valutare in maniera più approfondita gli impatti sulla viabilità, e potrà, nel caso di un esito positivo, prefigurare anche il ricorso a interventi di tipo strutturale con il collegamento alle ampie banchine attigue, migliorando complessivamente la qualità dello spazio pubblico dell’area.

Movida, approvate le linee di azione per il governo della notte

Pronte le linee d’azione per il piano di governo della notte. Dopo l’approvazione delle linee guida, lo scorso 15 maggio, e il confronto con i rappresentanti delle categorie interessate, la giunta comunale ha individuato, nella seduta di questa mattina, le necessarie modifiche ai regolamenti urbani in tema di tutela dall’inquinamento acustico.

Con tre diverse delibere approvate (una con il quadro delle misure, una sul regolamento acustico e una sull’offerta di socialità in altre zone) la Città stabilisce l’avvio di un percorso sperimentale dove alcuni aspetti saranno operativi da subito, mentre altri verranno definiti sulla base del monitoraggio della situazione.

Il principale obiettivo è quello di ridurre il rumore della movida, non solo nel quartiere di San Salvario, dove era stata oggetto di una sentenza del Tribunale di Torino (poi parzialmente riformata dalla Corte d’Appello e attualmente al vaglio della Corte di Cassazione) che chiedeva provvedimenti urgenti per far cessare “le immissioni rumorose superiori alla normale tollerabilità”, ma anche a Santa Giulia, Vanchiglia e in piazza Vittorio.

“Questo piano d’azione – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – è il risultato di un lavoro trasversale che ha coinvolto gli assessorati alle Politiche Giovanili, al Commercio, alla Sicurezza, all’Ambiente e gli stessi esercenti, che hanno a cuore il fatto che la vita notturna di Torino sia vivace, bella da vivere per i giovani ma contemporaneamente rispettosa delle norme che, anche nell’ottica di tutela dalla salute pubblica e dei residenti, dobbiamo poter garantire”.

Tra le azioni in programma la valutazione di impatto acustico negli spazi aperti dei dehor, su suolo pubblico e privato, anche attraverso l’installazione di fonometri (per i quali potranno essere previsti dall’amministrazione bandi con contributi ad hoc), la possibilità di orari di chiusura differenziati rispetto ai locali per i dehor e per la somministrazione e il consumo di bevande su suolo pubblico. “La revisione del Regolamento acustico – sottolinea l’assessora all’Ambiente Chiara Foglietta – nasce anche dall’esigenza di aggiornarlo rispetto alle novità normative dei livelli superiori sopraggiunti dal 2006 – anno della sua approvazione – ad oggi. La ratio delle modifiche è quella di una sempre maggior tutela della cittadinanza, anche attraverso la richiesta agli esercizi che somministrano bevande e alimenti di una valutazione di previsione di impatto acustico connesso al vociare delle persone negli spazi all’aperto dopo le dieci di sera”.

Previsti anche l’obbligo, per gli esercenti, di utilizzare contenitori per bevande “a perdere” che rendano identificabile la provenienza e di avvalersi di personale di sala appositamente formato che – spiega l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – “aiuterà gli esercenti a fornire un miglior servizio con una particolare attenzione al rispetto degli obblighi di legge in materia di somministrazione di alcolici”. Verranno individuati anche diversi e più ampi limiti di superficie di somministrazione per l’apertura dei nuovi insediamenti e agevolazioni per trasferimenti dei locali dalle zone movida in nuovi spazi della città, per delocalizzare la presenza della movida stessa.

Inoltre, nella zona tra largo Saluzzo e le vie Saluzzo e Berthollet, è prevista in via sperimentale l’introduzione di rilevatori di presenza, “contapersone” anonimi, che, messi in correlazione con il livello del rumore potranno determinare un’eventuale limitazione di accesso a certe zone (numero chiuso) qualora il livello di rumorosità della strada risultasse eccessivo.

Per monitorare i dati e gli effetti della sperimentazione la delibera approvata oggi prevede anche l’istituzione di una cabina di regia presieduta dalla direttrice generale e costituita dai dirigenti degli assessorati coinvolti. “La cabina di regia – precisa l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero – assumerà il coordinamento di un processo partecipativo inclusivo, con il coinvolgimento di enti, soggetti privati, associazioni o cittadini residenti, in modo che tutti dispongano di informazioni adeguate e che siano rappresentati tutti i punti di vista rilevanti per l’ambito di intervento, puntando ad abbassare il livello di conflitto”. La vita notturna, insomma, non sarà più un evento eccezionale da gestire ma dovrà essere integrata nella gestione ordinaria della città.

L’amministrazione si impegna inoltre a coinvolgere costantemente le Autorità competenti in materia di sicurezza nel monitoraggio, con la possibilità di valutare nuove misure da adottare insieme alle altre forze dell’ordine.

Accanto ai provvedimenti introdotti dalle modifiche, partiranno azioni di sensibilizzazione per stimolare i giovani frequentatori della vita notturna a comportamenti più coscienziosi e verrà potenziata l’offerta di socialità in altre zone della Città: “in programma –spiega l’assessora ai Giovani e alla Rigenerazione Urbana Carlotta Salerno – ci sono sperimentazioni di carattere aggregativo, artistico e culturale destinate al periodo estivo, a partire da quella che interesserà viale Ottavio Mai in collaborazione con la Circoscrizione VII, l’Università degli Studi ed Edisu e con il coinvolgimento delle associazioni del territorio”.

Meteo, allerta gialla. Questa sera Murazzi chiusi, si sorveglia il livello dei fiumi

Prosegue le fase di instabilità che da giorni sta interessando il Piemonte con rovesci e temporali anche molto forti sui settori occidentale e settentrionale. Precipitazioni diffuse con fenomeni anche molto intensi sulle pianure sono inoltre annunciati già dalla serata e fino alla mattinata di domani sulle pianure.
In previsione di un ulteriore innalzamento del livello idrometrico dei fiumi con un’ondata di piena per il Po attesa per domani, da questa sera i Murazzi rimarranno chiusi al transito veicolare e pedonale in via precauzionale.
Sospesa anche la navigazione fluviale.

 

Città di Torino e Italgas presentano il nuovo polo dell’innovazione che sorgerà in corso Regina Margherita

Grazie a un investimento di 35 milioni di euro, nell’area di Vanchiglia sorgeranno laboratori di ricerca per realizzare reti, impianti e tecnologie del futuro, edifici a elevata efficienza energetica, oltre a spazi verdi e nuove piste ciclabili

 

La Città di Torino e Italgas hanno presentato oggi il progetto per il nuovo polo dell’innovazione del gruppo che sorgerà nella storica sede della società in corso Regina Margherita. Alla presentazione hanno partecipato il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo.

Nel nuovo campus dedicato alla ricerca e all’innovazione, dove lavoreranno a regime circa 250 persone, si svolgeranno attività relative alle prove dei materiali, della taratura degli strumenti di misura e delle nuove competenze digitali per formare le professionalità del futuro nel proprio ambito. Il centro svilupperà studi e ricerche su metano, biometano e idrogeno verde, contribuendo attivamente al processo di decarbonizzazione e di transizione verso un futuro più sostenibile. Inoltre, il polo di corso Regina Margherita, attraverso l’avvio di partnership e collaborazioni, dialogherà con le più importanti istituzioni accademiche e gli atenei in Italia e all’estero. Infine, il campus Italgas ospiterà il Cyber Range del gruppo, all’interno del quale saranno sviluppate e testate le caratteristiche di sicurezza informatica e resilienza degli apparati e dei sistemi digitali di nuova generazione.

Il progetto comporterà la riqualificazione complessiva dell’area che si estende per circa 44mila metri quadrati, attraverso la ristrutturazione conservativa degli edifici preesistenti e l’ammodernamento delle aree esterne, la realizzazione di un nuovo building che ospiterà un Hub per la ricerca e l’innovazione e la creazione di oltre 9mila metri quadrati di nuovi spazi verdi e percorsi pedonali e ciclabili all’interno del sito.

Il cronoprogramma dei lavori prevede due distinte fasi realizzative: entro il 2025 verranno riqualificati tutti gli edifici esistenti e le aree esterne, mentre nel 2026 sarà completato il nuovo Hub e valorizzati i due gasometri, strutture di archeologia industriale dal grande valore storico e identificativo per la città.

Parallelamente Italgas effettuerà interventi migliorativi delle aree pubbliche limitrofe alla sede, in particolare in Corso Farini, con una nuova viabilità ciclabile e pedonale, estensione degli spazi verdi con aree gioco per i più piccoli e riqualificazione di parcheggi e aiuole.

“Si tratta di un investimento davvero importante – ha commentato il Sindaco Stefano Lo Russo – che porterà a Torino ricerca e innovazione, occupazione e contribuirà alla rigenerazione di un quartiere, rendendolo più verde, vivibile e attrattivo. Le prime forniture elettriche a Torino nacquero proprio nella prima metà dell’Ottocento da una collaborazione tra Italgas e l’amministrazione comunale. Siamo molto soddisfatti che il rapporto tra l’azienda e la città dove è nata prosegua ancora oggi, con ricadute positive per il territorio e per i cittadini”.

“Dopo l’importante intervento di ristrutturazione e valorizzazione architettonica degli edifici e dell’area di Largo Regio Parco, continuiamo a investire in innovazione a Torino – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo Per l’area di Corso Regina Margherita inizia una nuova fase: siamo orgogliosi di poter realizzare un progetto che proietta ulteriormente la città nel futuro energetico del Paese e allo stesso tempo contribuisce al rilancio di un’area tanto importante per il tessuto urbano. Qui sorgerà un polo dedicato all’innovazione e all’eccellenza, senza dimenticare la storia di Italgas e della città, che sarà visibile nella valorizzazione di due gasometri che svettano dall’area e che, negli anni, sono diventati elementi caratteristici del paesaggio urbano”.

L’intervento conferma il forte legame della società con la città che le ha dato i natali nel 1837 e si inserisce nel solco degli investimenti che Italgas ha pianificato in città e nell’area metropolitana per un complessivo di 530 milioni di euro nel prossimo decennio.