Senza Categoria- Pagina 88

Gli strappano collanina d’oro: arrestati dalla polizia

Le Volanti dell’UGPSP hanno arrestato due ragazzi egiziani, di 17 e di 20 anni, gravemente indiziati del reato di furto con strappo ai danni di un loro coetaneo.

Sono quasi le tre del pomeriggio quando la Centrale Operativa della locale Questura riceve la segnalazione di un furto con strappo, consumato sulla linea 4 del tram, ad opera di due soggetti di origine nord africana ai danni di una giovane vittima, che da subito non nasconde il forte legame affettivo che ha con il bene sottratto appartenuto a suo nonno defunto.

La pattuglia della Polizia di Stato, attraverso le indicazioni fornite dalla vittima alla Centrale Operativa e dai passanti, ripercorre la via di fuga imboccata dai due egiziani e blocca l’autobus della linea 11 a bordo del quale gli stessi sono stati visti salire.

Seduti negli ultimi posti vengono immediatamente individuati due soggetti corrispondenti alle descrizioni fornite, che sin da subito mostrano un atteggiamento insofferente al controllo degli operatori di polizia.

Nelle immediate vicinanze dei due ragazzi egiziani, ossia nello spazio tra i due sedili dagli stessi occupati, viene rinvenuta la collana d’oro del valore di circa 1200 euro sottratta poco prima ad un loro coetaneo.

Entrambi i giovani vengono tratti in arresto e tradotti rispettivamente presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” e presso il centro di accoglienza per minori.

Torino – Orbassano: riparte il servizio Nightbuster

 

𝗥𝗶𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗡𝗜𝗚𝗛𝗧𝗕𝗨𝗦𝗧𝗘𝗥, il servizio di Trasporto Pubblico Locale di GTT dedicato in particolar modo ai giovani che garantisce collegamenti con il centro di Torino con numerose corse serali e notturne.
𝗟𝗮 𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗮 𝗢𝗿𝗯𝗮𝘀𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗧𝗼𝗿𝗶𝗻𝗼, 𝗶𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲, è la 𝗟𝗶𝗻𝗲𝗮 𝗦𝟱 𝗩𝗜𝗢𝗟𝗔 (𝗼 𝗦𝟱𝗕 𝗩𝗜𝗢𝗟𝗔): partenze ogni 2 ore dalle 24.00 alle 4.00 da Orbassano e dalle 1.00 alle 5.00 da piazza Vittorio Veneto.
Ricordiamo che a bordo delle linee di servizio notturno sono validi tutti i normali documenti di viaggio per la tratta percorsa.
E’ possibile consultare 𝗼𝗿𝗮𝗿𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 https://www.gtt.to.it/cms/linee-e-orari/torino-e-cintura/rete-notturna-night-buster#percorsi

“Mover la Movida”, un report getta le basi per il governo della notte

C’è un’analisi scientifica del fenomeno movida dietro i recenti provvedimenti che l’amministrazione comunale ha intrapreso per il governo della vita notturna torinese.

Il progetto si chiama “Mover la Movida” ed è stato affidato al gruppo di Lavoro del Centro interdipartimentale Future Urban Legacy Lab (FULL) del Politecnico di Torino, per conto della Divisione Decentramento, Servizi Culturali e amministrativi, giovani e pari opportunità della Città grazie a un finanziamento di Compagnia di San Paolo, tramite il bando Next Generation WE 2021.

Il report conclusivo, dal titolo “Vivere, convivere, far vivere la notte a Torino” è stato presentato oggi pomeriggio negli spazi di Off Topic in via Pallavicino alla presenza del Sindaco Stefano Lo Russo e degli assessori alla Rigenerazione Urbana e ai Giovani Carlotta Salerno, alla Sicurezza Gianna Pentenero, all’Ambiente Chiara Foglietta e al Commercio Paolo Chiavarino dai ricercatori Loris Servillo e Erica Mangione.

“L’avvio del progetto– spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – è stato il primo tassello di un lavoro più ampio e trasversale che ha coinvolto in questi mesi gli assessorati alla Sicurezza, all’Ambiente, al Commercio, alle Politiche Educative e gli stessi esercenti, che hanno a cuore il fatto che la vita notturna di Torino sia vivace, bella da vivere per i giovani ma contemporaneamente rispettosa delle norme che, anche nell’ottica di tutela della salute pubblica e dei residenti, dobbiamo poter garantire”.

“È la prima volta – aggiunge l’Assessora Carlotta Salerno – che il fenomeno della cosiddetta movida viene affrontato con un approccio scientifico e accademico. Questo permette all’amministrazione di entrare nel merito del tema conoscendone tutti gli aspetti, sia per assumere le scelte necessarie per il governo della notte che per costruire una proposta alternativa e positiva, che non mira a punire e ridurre le opportunità di divertimento ma anzi ad ampliarle, evitando così l’eccessiva concentrazione del fenomeno in un solo luogo della città”.

“Mover la Movida” si è articolato come percorso partecipativo in sessioni di laboratorio e ha riunito protagonisti della vita notturna di diverse generazioni tra i 25 e i 65 anni in una serie di interviste. Obiettivo analizzare gli scenari della notte torinese per costruire una nuovo modello operativo. Le attività di ricerca si sono svolte da ottobre 2022 a marzo 2023.

Nel concreto, il progetto ha lavorato ad una indagine qualitativa e quantitativa per individuare i protagonisti e gli scenari della vita notturna, la dimensione sociale e geografica delle aggregazioni notturne nella città, criticità e conflitti legati alla notte. All’attività di analisi si è affiancato l’avvio di un processo di co-progettazione con gli attori del territorio per trovare soluzioni comuni e costruire insieme una nuova strategia di governo della notte.

Anzitutto, “non chiamatela movida”: per gli intervistati la rappresentazione della notte associata solo a comportamenti eccessivi da parte dei giovani e all’abuso di alcol e sostanze è stigmatizzante perché la vita notturna è anche offerta, e desiderio, di produzione culturale.

Dal report emergono poi le zone di maggior concentrazione della vita notturna ovvero il centro, nelle zone di piazza Carlo Felice, piazza Vittorio, via Po e il Quadrilatero, piazza Santa Giulia in Vanchiglia, San Salvario, in particolare l’area intorno a largo Saluzzo e nel primo tratto di via Madama Cristina. Concentrazioni medie invece si osservano tra Cenisia e San Paolo, nei dintorni di piazza Sabotino, e poi lungo Via Nizza a sud e Corso Giulio Cesare a nord, e in maniera un po’ più allargata, lungo Corso Francia a Ovest. Le mappe per fasce orarie mostrano invece come, nelle ore più tarde, si assista ad una progressiva contrazione e concentrazione delle aree con attività commerciali aperte. Chiudono i bar nelle aree periferiche, mentre restano aperti in alcune delle zone di maggiore concentrazione. La mappa dei bar che chiudono tra mezzanotte e le 6 di mattina mostra aree completamente vuote, tra cui spicca la zona a ridosso del centro, che include il quartiere Crocetta. Al contrario le aree con elevate concentrazioni sono piazza Vittorio e largo Saluzzo, seguite da via Po, Quadrilatero e piazza Santa Giulia.  Statistiche in continua evoluzione: i trend della notte, in termini di tipo e modalità dell’aggregazione e della fruizione, ma anche per fasce orarie, luoghi considerati di tendenza, seguono le mode del momento e non sono facilmente prevedibili, nemmeno da parte degli operatori. Per questo – è emerso- è importante attivare un sistema di monitoraggio e di aggiornamento dati integrato, anche con l’aiuto degli operatori, che consenta di percepire le dinamiche in corso. E diventa strategico facilitare azioni di trasformazione di aree di città che hanno bisogno di processi rigenerativi e che possano ospitare il divertimento notturno. Tra queste gli intervistati indicano la zona di viale Ottavio Mai, parco Dora, Colletta, le zone di corso Novara e della Pellerina.

Anche la musica dal vivo è un elemento chiave delle attività culturali notturne. Dal rapporto si evince anche come la musica live si concentri più in alcuni quartieri della città. Più di un terzo delle esibizioni sono in locali del centro, seguono San Salvario e Barriera di Milano, mostrando anche in questo caso come ci siano geografie specifiche e isole della notte. Questi tre quartieri contano quasi la metà dei locali torinesi e oltre il 60% delle esibizioni. In alcuni quartieri (Madonna del Pilone, Le Vallette, Mirafiori Nord e San Paolo) sia i locali che, di conseguenza, le esibizioni sono molto rare.

La dialettica fra naturale spontaneità delle aggregazioni notturne e controllo da parte delle forze dell’ordine pubblico, ma anche da parte dell’amministrazione e degli stessi organizzatori di eventi è citata in molte delle interviste. Emerge secondo i ricercatori la difficoltà a trovare un equilibrio fra la volontà di assecondare libertà e spontaneità delle attività notturne e la necessità di organizzazione e supporto per garantire ordine e sicurezza. In tema di sicurezza, per gli intervistati, oltre che ragionare sulla possibilità di incrementare il controllo del territorio, incentivare la sicurezza significa migliorare l’illuminazione pubblica, garantire maggiori passaggi del trasporto pubblico nelle ore notturne e, soprattutto, lavorare sulla responsabilizzazione dei frequentatori della notte sia in termini collettivi che individuali.

Il gruppo di lavoro ha concluso tracciando il ritratto ideale della notte torinese attraverso una serie di aggettivi. Diffusa, dove gli eventi e le occasioni
di ritrovarsi sono tanti e diffusi in tutti i quartieri, raggiungibili e collegati fra loro; pubblica e popolata, in spazi come biblioteche, parchi, strade, piazze e lungo i fiumi; innovativa, come luogo della creatività culturale ed artistica; libera e inclusiva; di continuità con il giorno, fatta di spazi polifunzionali, che rimangono aperti anche di notte; europea ed internazionale.

Presentato il manifesto del Festival del Digitale Popolare 2023

È Roberto Recchioni l’autore che firma l’immagine scelta per questa seconda edizione dopo la firma di Fumettibrutti alias Jole Signorelli su quello della prima e grazie alla collaborazione tra Fondazione Italia Digitale, che organizza l’evento, e Etna Comics.

Il Festival si terrà i prossimi 7 e 8 ottobre a Torino con incontri, dibattiti e seminari dedicati alla cultura digitale e ai suoi nuovi linguaggi, riconosciuti e promossi come forma di cultura popolare.

Col titolo “Futura, a misura d’umanità, l’evento, il cui filo conduttore sarà la persona al centro del processo di innovazione digitale, anche quest’anno conterà su un grande nome nel panorama della nona arte.

Romano, classe 1974, Roberto Recchioni nasce come fumettista ma la sua carriera spazia col tempo dal disegno alla scrittura, dalla sceneggiatura alla critica cinematografica e videoludica. Creativo e poliedrico, il suo nome si collega a personaggi e serie di successo quali John Doe (con Lorenzo Bartoli), Battaglia, Dylan Dog, Orfani, Tex e molte altre.

“Per interpretare il concetto di ‘Futura’ – spiega Recchioni – sono partito dalle parole di Lucio Dalla «sarà diversa, bella come una stella» cercando di declinarle su un tessuto urbano come quello di Torino, una città che amo e che conosco molto bene. Quello che mi stava a cuore era riuscire a veicolare l’idea di una rivoluzione digitale ancorata all’umanità e al servizio dell’umanità, capace di guardare avanti senza cancellare o sovrascrivere il passato”.

Il festival, che nella scorsa edizione ha contato oltre duemila presenze e duecento ospiti, tra personaggi appartenenti alla sfera della cultura, dello sport, dell’innovazione e delle istituzioni, è organizzato da Fondazione Italia Digitale con il patrocinio della Città di Torino.

 

Christian Ruggeri

Presentato il protocollo d’intesa tra Città e CUS Torino per l’integrazione lavorativa e sportiva delle persone con disabilità

Lo sport riveste un ruolo importante nello sviluppo fisico, psichico e sociale della persona, consente di approfondire la conoscenza del proprio corpo, delle potenzialità e dei propri limiti. In particolare è un elemento fondamentale per le persone con disabilità, un’opportunità di crescita e formazione che permette di raggiungere un importante benessere.

Questa mattina è stato presentato il protocollo d’intesa tra la Città di Torino, assessorato al Welfare, e il Centro Universitario Sportivo Torinese, che prevede l’avvio di una sperimentazione nella quale ciascun soggetto, per la propria competenza, realizzerà azioni concrete dirette ad ampliare le possibilità di inclusione accogliente, agevolando l’integrazione lavorativa e sportiva delle persone con disabilità per sviluppare le competenze personali e professionali, con ricaduta economica a vantaggio della collettività.

Due saranno le persone coinvolte nei tirocini extracurriculari, formativi e di orientamento nelle sedi del CUS, dove potranno svolgere mansioni adeguate alle loro capacità, pensate soprattutto per persone con disabilità di tipo intellettivo in un ambiente accogliente, frequentato da persone giovani, ricco di stimoli significativi.

L’accordo prevede, inoltre, la collaborazione con gli eventi sportivi e culturali per le persone iscritte al Collocamento mirato prese in carico dalla Città – è prevista la figura di un tutor aziendale che seguirà il percorso di inserimento lavorativo per le persone inserite nei tirocini – e la partecipazione a corsi e opportunità di avviamento allo sport nell’ambito dell’offerta del CUS.

L’intento è di sostenere lo sport sociale e l’inclusione attraverso la condivisione di risorse della Città e del CUS “al fine di facilitare la partecipazione, l’integrazione nella comunità e l’accesso ai percorsi lavorativi anche per le persone con disabilità” ha spiegato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare della Città di Torino, che ha aggiunto: “Offrire opportunità e risorse per l’avvicinamento allo sport di persone e bambini con disabilità e fragilità sociale, segnalati dai nostri servizi, è uno strumento di prevenzione, sviluppo e inclusione sociale”. Il progetto mira, dunque, a contrastare l’isolamento di bambini e di giovani con disabilità mediante l’attivazione di processi di inclusione in gruppi di coetanei e l’inserimento all’interno di corsi sportivi.

Da sempre siamo motivati da valori come integrazione e socializzazione nell’ambito dello sport universitario – dichiara il Presidente CUS Torino Riccardo D’Elicio – per noi questa è una grande opportunità, data dalla Città di Torino, per inserire persone con disabilità in un contesto lavorativo sportivo. Questo vuol dire mettere a disposizione i nostri impianti, le nostre capacità organizzative ma anche dare un supporto allo sport universitario grazie a questo progetto in un ambiente sano e sereno”.  

Quotidiani e periodici, modifiche al regolamento per la disciplina dell’attività di vendita

La Giunta comunale ha deliberato di apportare alcune modifiche al Regolamento n. 380 per la ‘Disciplina dell’attività di vendita di quotidiani e periodici’ (approvato dal Consiglio Comunale il 18 giugno 2018).

La novità sostanziale consiste nell’abolizione della programmazione quantitativa che consentiva di aprire un’edicola solo nei cosiddetti “addensamenti lacunosi” e ne vietava l’apertura in quelli considerati “saturi”, parametri questi calcolati sulla base del rapporto tra edicole e attività commerciali attive sul territorio di riferimento. Le modifiche introdotte permetteranno quindi l’apertura o la riapertura in qualsiasi area della città di nuove edicole senza vincoli geografici specifici. Laddove oggi ci sono locali o chioschi chiusi, magari perché i proprietari hanno deciso di terminare l’attività, l’attività di rivendita di quotidiani e periodici potrà riaprire senza limitazioni. Nel rispetto del regolamento le edicole potranno vendere al proprio interno anche prodotti diversi da quelli editoriali, fino a un massimo del 49% della superficie di vendita.

Un provvedimento che mira a rilanciare la funzione delle edicole, tra le attività commerciali che più hanno risentito della crisi economica: a Torino erano 401 nel 2012, scese a 375 nel 2017.

A oggi il totale degli esercizi attivi che effettuano attività di vendita di quotidiani e periodici è di 310. Sul suolo pubblico sono presenti 120 chioschi edicole: 40 risultano aver cessato la propria attività recentemente mentre 80 risultano essere in possesso di un’autorizzazione commerciale attiva. Tuttavia, questo non implica che l’edicola sia effettivamente operativa, perché i proprietari potrebbero aver cessato l’attività mantenendo ancora la licenza. Grazie a questa modifica potranno così cederla a terzi e riaprire l’edicola in tempi brevi.

“L’obiettivo– afferma l’Assessore al Commercio Paolo Chiavarino – è quello di rilanciare le edicole che rappresentano un luogo di socialità, di commercio di prossimità e assicurano allo stesso tempo anche un importante presidio del territorio. Questo provvedimento sblocca una situazione di impasse per coloro che vogliono avviare un’attività, favorendo il commercio locale e l’occupazione. Non parliamo soltanto di un luogo dove acquistare i giornali, ma di spazi pubblici dove le persone si possono ritrovare, commentare i fatti quotidiani, punti di riferimento che tracciano una mappa dei nostri quartieri”.

La delibera varata dalla Giunta passerà successivamente all’esame del Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva.

La Città ricorda Bruno Caccia

Sono passati quarant’anni da quel 26 giugno del 1983 quando il procuratore torinese Bruno Caccia rimase ucciso in un attentato per mano della criminalità organizzata. Dopo avergli intitolato una scuola nei mesi scorsi, la Città di Torino lo ha ricordato oggi con una commemorazione istituzionale cui hanno partecipato la vicesindaca Michela Favaro, l’assessore Jacopo Rosatelli e la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo.
Cogliendo l’occasione di un anniversario importante e dell’esempio altissimo rappresentato da Bruno Caccia, l’amministrazione comunale ha inoltre promosso un bando per sostenere iniziative di educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile. Tra queste le attività partite in mattinata in alcuni centri estivi cittadini e rivolte a oltre 3mila bambini e ragazzi, come quelle all’oratorio Monterosa che hanno visto la partecipazione della Vicesindaca Michela Favaro. Un modo per ricordare il Procuratore e attualizzarne l’eredità morale e l’esempio.

“Fare memoria di un grande personaggio non può essere solo ricordare il passato ma far vivere la sua eredità nel presente affinché possa incidere sul futuro – ha spiegato la Vicesindaca- .Per questo, per far conoscere Bruno Caccia e rendere i cittadini più giovani protagonisti dell’impegno nella lotta alle mafie e nella tutela della legalità abbiamo organizzato con l’aiuto di Libera una “Caccia al tesoro”. Hanno aderito 35 Centri Estivi tra scuole, oratori e parrocchie coinvolgendo oltre 3000 bambini e bambine. Abbiamo scelto di giocare insieme perché nel gioco, per divertirsi, servono le regole e per lasciare un messaggio chiaro a tutti e tutte: non ci piace sempre dover rispettare le regole ma, pensiamoci, senza regole non si potrebbe fare niente, non si potrebbe giocare, fare sport, suonare, scrivere, muoversi. Grazie alla famiglia Caccia, agli assessori, ai consiglieri, alle consigliere della Città e delle Circoscrizioni, ai rappresentanti della Polizia di Stato, agli avvocati della Fondazione Fulvio Croce e ai volontari di Libera per aver partecipato all’iniziativa recandosi oggi nei Centri Estivi”.

Il programma delle iniziative promosse dall’amministrazione comunale si concluderà il 6 e 7 ottobre con le Giornate della Legalità, promosse per aumentare la consapevolezza dei cittadini sulle attività di contrasto alla criminalità; due giornate che vedranno l’apertura di luoghi simbolo di questo impegno come la Prefettura, il Tribunale e gli immobili confiscati alla criminalità organizzata, oltre a conferenze, spettacoli, visite guidate, mostre e attività aperte a tutti. In questa occasione avverrà anche la consegna del premio “Bruno Caccia”, destinato a giovani che si siano distinti per il loro impegno nella promozione della legalità sul territorio, con la presentazione delle attività realizzate nell’ambito della prima edizione dell’omonimo bando.






Emergenza caldo: definito il piano per aiutare gli anziani che passano l’estate in Città

La Città di Torino ha definito il “Piano operativo per l’emergenza caldo 2023” per aiutare le persone anziane fragili che, per le condizioni climatiche e non di rado anche a causa di problemi di salute e di solitudine, proprio nei mesi estivi soffrono i maggiori disagi.

Il Piano, il cui obiettivo è quello di creare una rete di protezione che aiuti l’anziano a fronteggiare meglio i disagi provocati dal caldo e lo sostenga nel quotidiano, non lasciandolo solo, è stato predisposto e curato dall’assessorato al Welfare, Diritti e Pari Opportunità della Città di Torino, in collaborazione con l’Asl, e sarà attivo per tutto il periodo estivo.

Tra i principali strumenti lo sportello di risposta telefonica del Servizio Aiuto Anziani, che risponde ai numeri 011.81.23.131 e 011.011.33.333 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 17.00 (dopo le 17.00 e nei fine settimana risponde il centralino della Polizia Municipale).

Il servizio assolve ad una funzione di vera e propria sentinella telefonica durante l’estate e nel resto dell’anno: ascolta, consiglia, fornisce informazioni, accoglie richieste di aiuto con la collaborazione di una “squadra” costituita da associazioni di volontariato che può assicurare, in particolar modo agli anziani soli, servizi di accompagnamento per visite mediche, piccole commissioni, ritiro della pensione e qualche ora di compagnia al domicilio. Con il grande caldo, aumenta l’attività di monitoraggio telefonico per verificare lo stato di salute e quello psicologico delle persone.

Con un investimento aggiuntivo di circa 100mila euro è stato realizzato un progetto mirato agli anziani ultrasessantacinquenni residenti nel territorio torinese, normalmente autosufficienti, individuati in sinergia con i distretti sanitari e i medici di medicina generale, nonché anziani con fragilità sociale, in particolare persone sole, segnalate dai servizi sociali, su cui attivare azioni di vigilanza, monitoraggio e sostegno. Tali interventi si aggiungono ai progetti di assistenza domiciliare già attivi per l’intero anno destinati alle persone non autosufficienti tra anziani e persone con disabilità sia adulti che minori.  Nel 2022 in questo modo sono state raggiunte circa 200 persone in più rispetto alle 4mila già seguite ordinariamente.

Piazza Vittorio gremita e musiche da film per i fuochi di San Giovanni 

Oltre 50mila persone si sono date appuntamento ieri sera in piazza Vittorio per lo spettacolo pirotecnico che ha chiuso i festeggiamenti per il Santo Patrono.

Una pioggia di luci ha colorato il cielo per circa mezz’ora accompagnata dalle colonne sonore dei film più famosi, da C’era una Volta il West all’Ultimo dei Moicani, passando per le note di Batman e Alice nel Paese delle Meraviglie.

“San Giovanni è andato molto bene – ha detto il Sindaco Stefano Lo Russo, in piazza per assistere allo spettacolo insieme a tutti i componenti della giunta-, tutte le iniziative della Città hanno avuto successo e sono state bene accolte dalle torinesi e dai torinesi e anche dai tanti turisti che stanno affollando Torino. Concludiamo con lo spettacolo pirotecnico, una tradizione che abbiamo voluto fortemente ripristinare che crediamo davvero sia nel cuore della città. L’augurio è che sia davvero un grande anno di rilancio e di ripartenza per Torino”




Volley campionati europei delle Polizie. Al Pala Gianni Asti trionfa la Germania

Con le finali disputate oggi al Pala Gianni Asti, si chiuso il Campionato Europeo di volley dedicato alle Polizie che ha visto issarsi sul gradino più alto del podio la Germania che durante il torneo ha dimostrato qualità, continuità di risultati senza perdere un set.

Al secondo posto la Grecia, squadra che ha messo in luce qualche elemento di valore come l’opposto Thomas Dimitriadis. Per gli azzurri di coach Valter Procucci, che hanno perso la finalina con la Bulgaria, una quarta piazza che lascia un po’ d ‘amaro in bocca, pur costituendo il miglior piazzamento in un Campionato Europeo per Polizie.

”Dopo due anni di lavoro e sacrifici siamo contenti di essere tra le prime quattro squadre d’Europa – ha sottolineato il presidente dell’Associazione Sportiva Pallavolo Polizie d’Italia Orazio Soriero -. I ragazzi hanno ottimamente rappresentano la Nazione e poi le varie divise che indossano. Difficile competere con chi ha delle strutture forti alle spalle. I nostri atleti, per partecipare a questo evento, hanno dovuto spendere di tasca loro almeno 5mila euro e attingere dalle loro ferie e permessi personali. Probabilmente in Italia c’è un’altra visione dello sport per quanto riguarda il nostro settore. Ringrazio i miei collaboratori perché le vittorie si ottengono in campo, ma anche fuori”.

Una manifestazione che ha coinvolto tante persone a cominciare dai volontari dell’Associazione Piccoli Aviatori dei Fachi di Daffi creata da Antonio Centocchi che organizza più di trecento voli per far vedere la città dall’alto ai bambini malati. Non bisogna dimenticare poi il lavoro dei ragazzi e ragazze Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Torino per il loro supporto alle delegazioni.

“Ringrazio le istituzioni per averci supportato nell’organizzazione di questo evento – ha affermato il presidente del Gruppo Sportivo della Polizia Municipale Massimo Re –. Il mio ringraziamento sentito va anche a tutti i colleghi che chi in servizio e chi fuori ci ha aiutato svolgendo più ruoli. Non vorrei  dimenticare i due autisti della polizia penitenziaria che hanno garantito il trasporto sia alle squadre sia alle delegazioni”.

Alla premiazione ha partecipato il comandante della Polizia Municipale Roberto Mangiardi che ha portato ai partecipanti il saluto del sindaco Stefano Lo Russo e dell’assessora Gianna Pentenero. “Vorrei ringraziare tutte le squadre che con grande spirito agonistico hanno preso parte alla competizione – ha detto Mangiardi -.  Spero che Torino sia stata per tutti voi una bella scoperta e per chi la conosceva già una conferma di quanto può offrire. In ultimo ringrazio Massimo Re e tutti i suoi collaboratori per aver organizzato questo importante evento”.








Marco Aceto