Senza Categoria- Pagina 6

Accordo per la valorizzazione della Basilica di Superga

La Basilica di Superga, uno dei simboli più amati del patrimonio culturale italiano e torinese, è protagonista di una importante operazione di valorizzazione e restauro grazie al Protocollo di intesa siglato oggi che avvia la riqualificazione del complesso e porterà al potenziamento del suo valore culturale e sociale.

Lo hanno firmato il Soprintendente del Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino, Corrado Azzollini, il Provveditore pro tempore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale per il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Liguria, Vittorio Maugliani, il Direttore Regionale Piemonte dell’Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e il sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo.

Il confronto costruttivo degli ultimi mesi sul futuro della Real Basilica ha portato anche allo stanziamento di 15 milioni di euro, 9 milioni già assegnati dal MIT e 6 milioni dal MIC da erogare nel triennio 2024-2026, per la riqualificazione di tutti gli ambienti esterni e interni della basilica.

Il complesso monumentale di Superga è un immobile del patrimonio storico-artistico di proprietà dello Stato che si estende su un’area di quasi 24 mila mq ed è affidato in concessione, fino al 2030, alla Fraternita della Speranza del Sermig – servizio missionario giovani che cura le visite di fedeli, studiosi e turisti. Le iniziative di valorizzazione avviate dal protocollo prevedono il restauro di tutti gli ambienti di pregio, l’accessibilità completa di tutti gli spazi anche alle persone disabili, la catalogazione e la digitalizzazione dei volumi antichi della biblioteca reale, la realizzazione di un percorso interattivo museale e il potenziamento della mobilità cittadina verso il colle di Superga, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile della Città di Torino e della Regione Piemonte.

Il Protocollo, che ha una durata di 5 anni, con possibilità di proroga in base all’avanzamento dei lavori, apre inoltre la strada a ulteriori collaborazioni pubblico-private per il finanziamento di altri interventi di valorizzazione.

“Questo protocollo – ha detto il sindaco Stefano Lo Russo- è un risultato importante che mette insieme tutte le realtà e i soggetti interessati a portare avanti una strategia per il rilancio di Superga. Un sito che vogliamo preservare e promuovere sempre più, anche dal punto di vista dell’attrattività turistica, affinché possa essere una meta aggiunta agli itinerari delle persone che visitano Torino. È un luogo a cui la città è profondamente legata, sotto il profilo storico, religioso e culturale e in cui vive il ricordo della tragedia del Grande Torino a cui proprio qui, ogni anno, viene reso omaggio”. Nelle parole del Sindaco un ringraziamento particolare per Ernesto Olivero “per la cura che il Sermig ha per un bene prezioso per questa città e per tutta la sua comunità”.

“Superga è uno dei luoghi simbolo di Torino perché la guarda dall’alto e perché conserva la memoria di alcuni fatti fondamentali della sua storia, a partire dal Grande Torino. Abbiamo lavorato a lungo a questo accordo, per cui desidero ringraziare il ministro Salvini che ha contribuito a individuare la prima tranche di risorse e il ministro Sangiuliano che è stato proprio qui a Superga per apprezzarne il grande potenziale e contribuire alla sua valorizzazione. Questi spazi, che sono a pieno titolo parte del patrimonio culturale e storico di Torino e del Piemonte, meritano di essere conosciuti e apprezzati dai turisti che sempre di più vogliamo attirare sul nostro territorio”, ha detto il presidente della Regione, Alberto Cirio.

Il Provveditore pro tempore del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale per il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Liguria, Vittorio Maugliani ha poi aggiunto come “Per l’attuazione di tale piano il Provveditorato ha allocato sia fondi propri per interventi finalizzati (quali nuovi ascensori per il miglioramento dell’accesso, ed interventi di riparazione in somma urgenza) sia ha ottenuto consistenti finanziamenti nella pianificazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Le prime attività del Provveditorato sono oggi in fase di attuazione, anche con metodologie innovative quali l’introduzione del BIM (Building Information Modeling – Historical BIM) per la progettazione degli interventi, e vedono l’importante coinvolgimento interessato anche di soggetti non pubblici, quale la Consulta per la valorizzazione dei beni architettonici e culturali di Torino”.

“Per il Ministero della Cultura- ha spiegato il Soprintendente del Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino, Corrado Azzollini- il recupero del complesso è sempre stato prioritario e i finanziamenti erogati, anche con il concorso di Fondazioni e di altri Enti, sono stati in passato di oltre 12 milioni di euro. Oggi, con la sigla del Protocollo d’intesa, si auspica che si possa proseguire il cammino intrapreso per la conservazione e la valorizzazione del compendio, superando le attuali criticità conservative e potenziando i servizi all’utenza”,

 “Questo ambizioso progetto di valorizzazione – ha concluso il Direttore Regionale Piemonte dell’Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza-incarna pienamente la visione dell’Agenzia di sviluppare progetti innovativi per rigenerazione immobili pubblici di valore storico artistico e permettere ai cittadini di vivere pienamente questi luoghi e la loro storia. L’Agenzia del Demanio considera, infatti, la valorizzazione di questi edifici non solo un’opportunità per recuperare il patrimonio storico, ma anche un modo per creare nuove risorse, rilanciare l’economia locale e favorire lo sviluppo del territorio”. 

L’ Osservatorio sul mercato del lavoro, una finestra sulla realtà occupazionale torinese

Si arricchisce di nuovi dati il sito dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro di Torino con l’obiettivo di fornire strumenti di analisi sull’andamento del mercato del lavoro a livello cittadino e metropolitano e diventare il punto di riferimento per le attività di programmazione e progettazione della Città. 

«L’Osservatorio sul Mercato del Lavoro di Torino rappresenta un importante strumento per comprendere le dinamiche del mercato del lavoro e per supportare le politiche di sviluppo economico e sociale della nostra Città – afferma la vicesindaca con delega al Lavoro, Michela Favaro – Attraverso la lettura e l’analisi dei dati sul lavoro declinati a livello cittadino, possiamo identificare con precisione le esigenze e le criticità del nostro territorio e impegnarci per sviluppare interventi mirati e ottimizzare le risorse a disposizione, favorendo un’occupazione di qualità e sostenendo la crescita delle nostre imprese. Per raggiungere questo obiettivo è necessario un continuo confronto con tutti i soggetti coinvolti: istituzioni, imprese, sindacati e associazioni di categoria. Il coinvolgimento attivo di questi attori è cruciale per garantire che le politiche del lavoro siano efficaci e rispondano alle reali esigenze del mercato». 
Riattivato a fine 2022, l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro di Torino (OMLT) è un’iniziativa della Città di Torino realizzata in collaborazione con l’Agenzia Piemonte Lavoro, la Camera di Commercio di Torino, l’INAIL, l’INPS e la Regione Piemonte, con il coordinamento scientifico dell’IRES Piemonte e produce un rapporto annuale su “Lavoro, imprese e competenze a Torino”; l’ultimo è stato presentato a dicembre 2023.

Sul sito della Città di Torino, alla pagina dedicata (http://www.comune.torino.it/osservatoriolavoro/), si possono trovare informazioni aggiornate sulla popolazione residente in città, sul tasso di disoccupazione del territorio (suddiviso in macro categorie), sugli iscritti ai centro per l’impiego, sul rapporto tra livello di istruzione e qualificazione professionale, le statistiche relative a infortuni sul lavoro. Sono presenti inoltre i dati riguardanti le imprese registrate e attive in città e nel territorio metropolitano. 
Dall’analisi dei dati emerge un peggioramento del saldo demografico della popolazione torinese, con un’intensificazione del processo di spopolamento e invecchiamento, che sta investendo anche la componente straniera insediata stabilmente. 

L’occupazione ha fatto registrare un modesto assestamento nel 2023. Il calo è da attribuire principalmente alla componente giovanile. Le persone in cerca di occupazione risultano stabili rispetto al 2022 e di poco più numerose rispetto al 2019(+1%). Si osserva anche una decrescita degli inattivi in età da lavoro (-1% rispetto al 2022). Emerge una crescente proattività delle persone anche grazie all’implementazione di nuovi programmi di politiche attive del lavoro. La componente prevalente è quella femminile e riporta un andamento congiunturale stabile. Aumenta il peso degli stranieri, mentre diminuiscono i giovani under 30.Il livello di istruzione della popolazione con più di 15 anni è in costante miglioramento. Crescono le persone con diplomi ITS e titoli universitari (24% nel 2023, rispetto al 22% del 2018), ma vi è una quota ancora elevata (37%) di adulti che detengono al massimo la licenza media. Il livello di qualificazione dell’occupazione a livello metropolitano fatica a tenere il passo della maggiore scolarizzazione, mentre si evidenzia una migliore capacità del capoluogo di assorbire l’offerta di lavoro più istruita in posizioni adeguate, grazie alla propria specializzazione produttiva. Per quanto riguarda il tessuto imprenditoriale torinese, i servizi, prevalentemente orientati alle imprese, sono il primo settore di attività economica per consistenza; seguono il commercio, le costruzioni e i servizi pubblici, sociali e personali. Si registra un aumento significativo di iniziative imprenditoriali da parte di cittadini stranieri. I giovani appaiono meno propensi del passato a ‘fare impresa’, mentre resta stabile l’imprenditoria femminile. 

Per il futuro l’Osservatorio punta ad ampliare l’offerta di dati anche con strumenti di interrogazione dinamici, a sviluppare gli indicatori e a realizzare dei report monografici su specifiche tematiche e fonti informative. 

A Torino il centro di competenza per l’innovazione sociale in Italia

È stato presentato oggi a Roma, nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, il Centro di Competenza nazionale per l’Innovazione Sociale, focalizzato sul collegamento tra politiche pubbliche e pratiche sociali, che avrà sede a Torino nei locali dell’ex-Incet.

Il Centro di Competenza Italiano per l’innovazione sociale, nato in rete con gli analoghi centri nazionali promossi in tutta l’Unione europea per iniziativa di soggetti pubblici e privati e nel quadro di un’azione della Commissione UE sostenuta dal programma EaSI finanziato dal Fondo Sociale Europeo Plus (ESF+), è una piattaforma di accompagnamento per amministrazioni pubbliche, mondo d’impresa e società civile, per affrontare sfide sociali complesse con approcci innovativi.

“Intorno a noi, anziché diminuire, povertà e discriminazione crescono peggiorando la qualità della vita delle persone e minando la società nel profondo. Un cambiamento è indispensabile e non più rinviabile – commenta l’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta -. C’è bisogno di reinventare le forme con cui prendersi cura della comunità, ideando e condividendo modi nuovi e innovativi di produrre valore sociale migliorando lavoro, istruzione, salute. L’innovazione può e deve contribuire alla costruzione di una società più stabile ed equilibrata e avere a Torino uno dei centri di competenza rappresenta un’incredibile opportunità per sviluppare capacità, scambiare conoscenze, creare sinergie con l’obiettivo di dare risposte efficaci ai bisogni, garantendo accesso alle risorse e partecipazione ai processi decisionali”.

Il Centro coinvolge importanti partner come il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università di Bologna, Euricse e la Fondazione Giacomo Brodolini. Questa collaborazione mira a creare un ecosistema inclusivo e collaborativo, facilitando lo scambio di competenze tra attori pubblici e privati.

Questa partnership, riunita all’interno del progetto europeo SEED  (Social Inovation Ecosystem Development) con il coordinamento del Comune di Torino, si è aggiudicata il il bando ESFA finalizzato a rafforzare i Centri nazionali e a promuovere la collaborazione transnazionale.

Tre gli obiettivi principali: diffondere la conoscenza e le competenze tecniche sull’innovazione sociale tra attori pubblici e privati; essere un punto di riferimento per il disegno di politiche pubbliche, collaborando con le amministrazioni centrali, regionali e locali nella creazione di servizi e soluzioni innovative secondo i principi dell’amministrazione condivisa; creare un ponte tra l’Italia e gli altri centri di competenza europei per lo scambio di esperienze e pratiche innovative.

Per promuovere l’innovazione sociale Il Centro offrirà diversi servizi, come definizione di strategie e piani d’azione, consulenza e formazione per enti pubblici, Terzo settore e imprese, supporto per accedere ai finanziamenti europei. Inoltre, favorirà il coinvolgimento e la cooperazione tra stakeholder per la costruzione di partenariati pubblico-privati, sosterrà i processi di co-progettazione, incentiverà la realizzazione e diffusione di studi sull’innovazione sociale.

__

La Commissione europea promuove l’innovazione sociale attraverso il programma EaSI e il Fondo Sociale Europeo Plus (ESF+), che a partire dal 2021 si sono dati l’obiettivo di costituire un Centro di Competenza europeo e 27 Centri nazionali.

Il progetto Seed (2021-2023), coordinato dal Comune di Torino con il supporto dell’Autorità di Gestione italiana dell’ESF+, è stata l’iniziativa con la quale in Italia si è dato riscontro al programma europeo. Seed si è impegnato a dar vita al Centro di Competenza Italiano con la partecipazione di cinque enti fondatori: POLIMI, POLITO, UNIBO, EURICSE e FGB s.r.l.

Nel 2022 è stato istituito il Centro Europeo per l’Innovazione Sociale, al quale ha fatto seguito il bando ESFA (2023) finalizzato a rafforzare i Centri nazionali e a promuovere la collaborazione transnazionale. Il partenariato costituito per il progetto Seed si è aggiudicato anche questo secondo progetto (Seed2Scale – 2024-2027), sempre con il coordinamento del Comune di Torino.

Il 14 marzo 2024 è stata fondata SEED S.c.a.r.l., con gli stessi partner italiani, come unico ente in Italia riconosciuto dalla Commissione europea come parte della rete europea dei centri di competenza per l’innovazione sociale.

Il Centro di Competenza Italiano per l’Innovazione Sociale e il progetto Seed2Scale rappresentano un’opportunità unica per consolidare il ruolo dell’Italia nell’innovazione sociale, promuovendo politiche e servizi efficaci e sostenibili per rispondere alle esigenze della società.

Inaugurato a Caselle il nuovo volo da Torino a Istanbul

Taglio del nastro oggi all’aeroporto di Torino Caselle per il nuovo volo di Turkish Airlines da Torino a Istanbul. La nuova rotta giornaliera consente l’accesso diretto a Istanbul, oltre all’opportunità di proseguire il viaggio verso altre 348 destinazioni sia in Turchia che in Africa, Americhe, Medio Oriente ed Estremo Oriente, tutte incluse nell’ampio network di Turkish Airlines.

“Siamo davvero contenti – ha detto il Sindaco Stefano Lo Russo – di inaugurare questo nuovo collegamento che rende la nostra città ancora più ricca di connessioni internazionali. È il risultato di un importante lavoro con Sagat e con la Regione Piemonte per rendere il nostro aeroporto e la nostra città sempre più internazionali e aperti. Per il nostro territorio è una grande opportunità che permetterà ai viaggiatori torinesi di raggiungere direttamente la splendida città turca di Istanbul ma anche un’ulteriore opportunità di crescita turistica, che permetterà a Torino e al Piemonte di essere raggiunti da tutte le destinazioni incluse nel network Turkish Airlines”.

Torino accoglie il XIII Raduno Internazionale delle Equipes Notre-Dame

Dal 15 al 20 luglio, all’Inalpi Arena, oltre 7500 equipiers provenienti da ogni parte del mondo in rappresentanza di 86 paesi vivranno una settimana intensa e ricca di momenti di spiritualità e riflessione.

Il tema scelto per il raduno “Andiamo con cuore ardente” richiama l’episodio del Vangelo dei discepoli di Emmaus e sarà vissuto in giornate intense con la celebrazione eucaristica tutti giorni, momenti di meditazione, conferenze, incontri plenari e spettacoli.

Tra i relatori il cardinale José Tolentino de Mendonça, la professoressa Marina Marcolini, la dottoressa Gabriella Gambino, Maria Clara Lucchetti Bingemer e la coppia Masu e Xosè Manuel Dominguez de la Fuente, suor Nathalie Becquart e Elisabeth Saléon-Terras collaboratrice a Troussures per oltre vent’anni di padreHenri Caffarel, fondatore del Movimento. 

Durante il raduno i partecipanti avranno l’opportunità di percorrere degli itinerari spirituali nei luoghi simbolo a Torino, Chieri e Castelnuovo Don Boscoper conoscere esperienze e tradizioni religiose ricche di santità nate e ancora oggi presenti in città e nel territorio piemontese. 

 “Accogliere a Torino il XIII incontro Internazionale delle Equipes Notre-Dame – ha affermato la Vicesindaca Michela Favaro nella presentazione dell’evento di questa mattina – è motivo di orgoglio per la nostra città. Torino, città dei Santi Sociali, è un laboratorio di accoglienza e solidarietà e ha tra le sue priorità quello di pensare al benessere delle persone e delle famiglie di oggi e di domani.  Ci auguriamo che per le migliaia di coppie provenienti da tutto il mondo che parteciperanno all’appuntamento questo rappresenti una importante opportunità di condivisione, di riflessione e crescita spirituale ma anche l’occasione di scoprire quanto di meglio Torino ha da offrire tra storia, arte, cultura ed enogastronomia”.

A Torino la sperimentazione del primo “virtual human” made in Italy capace di rispondere alle richieste di emergenza utilizzando la lingua dei segni italiana

Nasce nell’ambito della Call4Testing Future City di CTE Next, la Casa delle tecnologie emergenti torinese il progetto del primo personaggio digitale realizzato in Italia capace di rispondere alle richieste di emergenza utilizzando la lingua dei segni.

Quest’ultima, insieme al Servizio NUE 112 della Regione Piemonte, ha chiamato a raccolta aziende e startup del Bel Paese per offrire loro l’opportunità di co-finanziare l’iniziativa e, allo stesso tempo, sperimentare soluzioni all’avanguardia utili a migliorare la comunicazione in LIS in caso di emergenze o necessità. La prima sperimentazione sarà a cura della Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE NEXT), hub d’innovazione finanziato dal Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT). “Torino è una città che profuma di storia e di cultura, ma, allo stesso tempo, anche di modernità ed innovazione – afferma Chiara Foglietta, Assessora della Città di Torino alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti – Per questo motivo abbiamo deciso di abbracciare questa nuova sfida AI centered al fine di testare l’efficacia del progetto e fornire così un aiuto concreto alla comunità sorda”.

Si tratta di un avatar di ultima generazione, capace di comprendere e produrre la Lingua dei Segni Italiana (LIS), che è stato realizzato con l’obiettivo di fornire un aiuto immediato ed efficace alle persone sorde, assicurando loro il massimo livello di accesso ai servizi di soccorso.

A realizzarlo QuestIT, tech company senese e realtà di spicco del proprio settore, che per l’occasione ha stretto una partnership strategica con Regola, fornitore di soluzioni software specializzato nella public safety e nella gestione dell’emergenza per il mercato pubblico e privato.

CTE NExt hub d’innovazione della Città di Torino  finanziato dal Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) assicurerà il cosiddetto ‘Urban Testing’, vale a dire il programma di supporto a sperimentazioni su campo in situazioni cittadine reali di tecnologie emergenti abilitate dal 5G nei più svariati settori, dalla mobilità terrestre e aerea all’industria 4.0 passando per l’ampio ventaglio di servizi urban.

Ma come funziona questo innovativo assistente virtuale? 

La persona che necessita di supporto chiama il numero di riferimento, ovvero l’800 800 112, e in seguito riceverà un link sul proprio smartphone. Il collegamento ipertestuale porterà il soggetto coinvolto sulla piattaforma FlagMii EML, impiegata quotidianamente da centrali operative del 118 e del 112 per facilitare l’interazione tra gli operatori dei numeri di emergenza e i cittadini o i turisti che hanno bisogno di assistenza, dove troverà l’avatar e potrà interagire con esso. Utilizzando la LIS, il digital twin chiederà la tipologia di emergenza per cui è stato chiamato in causa, mettendo a disposizione dell’utente una serie d’icone cliccabili. Una volta scelta l’opzione, l’avatar segnalerà l’indicazione a un professionista in carne e ossa che prenderà in mano la situazione e si occuperà degli step successivi. 

Dietro alla strutturazione di questo avatar avveniristico c’è la tecnologia di QuestIT, tech company senese e realtà di spicco del proprio settore, che per l’occasione ha stretto una partnership strategica con Regola, fornitore di soluzioni software specializzato nella public safety e nella gestione dell’emergenza per il mercato pubblico e privato. “Quando una persona sorda contatta i numeri di emergenza, si trova spesso in uno stato di agitazione e, per questo motivo, ha bisogno d’interagire con gli operatori nella maniera più naturale e veloce possibile – dichiara Massimiliano Palma, CEO di Regola – Grazie alla piattaforma che abbiamo implementato insieme a QuestIT queste situazioni vengono meno: il cittadino, infatti, può usare il suo smartphone per ricevere domande e istruzioni dai soccorritori in Lingua Italia dei Segni anche senza bisogno di un interprete. Ci tengo a precisare, inoltre, che è possibile visualizzare il gemello virtuale sulla piattaforma solo dopo aver chiamato il numero di riferimento e aver ricevuto il link”

“Con questo progetto abbiamo un obiettivo chiaro e preciso, ovvero potenziare la digital accessibility per offrire l’opportunità ai cittadini sordi di accedere in maniera autonoma ed immediata a servizi di prima necessità  – aggiunge Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT – Crediamo che qualsiasi digital service debba essere inclusivo e dunque pronto tecnologicamente per supportare gli utenti nella lingua più idonea alle loro esigenze, al fine di garantire la massima chiarezza e rapidità di comprensione. Per questo motivo, ritengo e riteniamo che termini come innovazione ed inclusività siano chiamati a correre uno al fianco dell’altro per garantire a tutti un presente, e un futuro, migliore”.

Dal punto di vista prettamente operativo, il servizio è utilizzabile su un qualsiasi smartphone ed è integrabile nei sistemi che equipaggiano le centrali operative di assistenza e soccorso, non solo quelle dei numeri unici di emergenza 112 ma anche servizi come centrali di Polizia Municipale e Vigili del Fuoco, tra gli altri. 

Voragine in corso Maroncelli, modifiche viabili e traffico intenso

Dalle prime ore del mattino, a causa dell’improvvisa apertura di una profonda voragine sul manto stradale di corso Maroncelli all’incrocio con via Ventimiglia, è stata chiusa l’intera carreggiata nord in direzione piazza Bengasi, nel tratto compreso tra la Rotonda Maroncelli e via Ventimiglia, per consentire i lavori di allestimento del cantiere necessario per il ripristino urgente della strada.

Nella zona si registra in questo momento un traffico intenso, dovuto anche al restringimento delle carreggiate su corso Unità d’Italia per il cantiere di Smat. Sul posto sono presenti 3 pattuglie della Polizia Locale per gestire i disagi sulla viabilità.

Le cause della voragine non sono al momento note e la viabilità del tratto interessato sarà ripristinata soltanto ad ultimazione dei lavori necessari.

Parco del Meisino, approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del Centro per l’educazione sportiva e ambientale

La Giunta comunale – su proposta degli assessori allo Sport, Domenico Carretta, e al Verde pubblico, Francesco Tresso – ha approvato nella seduta odierna il progetto esecutivo per la realizzazione del Centro per l’Educazione Sportiva e Ambientale nel parco del Meisino. 

Si tratta di un passo decisivo per la realizzazione del progetto che darà una nuova vocazione al parco torinese, con un duplice obiettivo: promuovere la pratica sportiva favorendo l’inclusione e l’integrazione sociale, e recuperare l’area abbandonata dell’ex galoppatoio militare trasformandola in un centro didattico sportivo e ambientale.

L’intervento, del valore complessivo di 11 milioni e 500mila euro, è interamente finanziato dai fondi PNRR: 7 milioni e 500mila saranno destinati alla realizzazione della “Cittadella dello Sport”, mentre 4 milioni di euro saranno impiegati per la rigenerazione dell’ex galoppatoio.

L’assessore Domenico Carretta ha dichiarato: “La realizzazione del Centro per l’educazione sportiva e ambientale è una grande opportunità per la città. Offrirà nuove possibilità per promuovere il benessere fisico e l’educazione ambientale dei cittadini. Una volta completati i lavori – continua l’assessore – il Meisino continuerà ad essere un parco aperto a tutti: a chi ama passeggiare e pedalare nella natura, ma anche – in un’ottica inclusiva – a coloro che desiderano praticare diverse discipline sportive all’aperto e in mezzo alla natura”.

L’assessore Francesco Tresso ha aggiunto“Il progetto presta grande attenzione al rispetto e alla cura dell’ambiente naturale del Parco. Grazie al continuo confronto tra gli uffici della Città, l’Ente Parco delle Aree protette del Po Piemontese e gli altri enti competenti, è stato definito un programma di gestione del Parco che andrà a tutelare la natura e la biodiversità in misura maggiore rispetto a quanto avviene oggi. Si tratta quindi di una progettualità importante – conclude l’assessore – che rispetta l’identità e le caratteristiche del luogo e recupera alla pubblica fruizione un’area profondamente degradata, quella dell’ex galoppatoio militare”. 

Il nuovo nome scelto per l’intervento, che sostituisce la precedente denominazione “Parco dello Sport e dell’Educazione Ambientale”, è stato recentemente approvato dal Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su richiesta dall’Ente Parco Po in sede di Conferenza dei Servizi. 

“We are Nature”, l’edizione 2024 di Terra MadreSalone del Gusto, dal 26 al 30 settembre al Parco Dora

La più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari torna al Parco Dora di Torino, dal 26 al 30 settembre. Attesi tremila delegati da tutto il mondo e seicento espositori, per una quindicesima edizione sintetizzata dal claim “We are Nature”, che sarà
anche l’occasione per festeggiare i vent’anni di Terra Madre.

“Sono trascorsi vent’anni dalla prima edizione di Terra Madre – ha dichiarato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo -, un periodo in cui la manifestazione è cresciuta diventando il punto di incontro delle comunità del cibo da tutto il mondo. Il cibo è un tema importantissimo che ha un’incidenza trasversale su tutta la nostra comunità, per essere buono dev’essere sostenibile ed etico.

Terra Madre e Slow Food ci danno appuntamento per rinnovare questa riflessione, ora più preziosa che mai, nella cornice del Parco Dora, uno dei simboli della rigenerazione urbana e della contaminazione tra culture diverse in questa città.

La Città di Torino avrà come sempre uno suo spazio per presentare le tante iniziative e i progetti legati al tema del cibo, da quelli di studio a quelli di cittadinanza attiva per sostenere l’economia circolare e
combattere lo spreco alimentare.

Il sistema alimentare è responsabile del 35% delle emissioni di gas-serra, consuma buona parte dell’acqua dolce disponibile, distrugge la biodiversità e alimenta filiere ingiuste, che in nome del guadagno tollerano fame, miseria, sfruttamento, schiavitù e morti sul lavoro. “We are Nature” vuole ragionare sulla nostra relazione con la natura, per porre l’accento sulle connessioni fra tutti i viventi, riconoscerci come parte integrante del tutto, proteggere e accogliere la diversità della vita e proporre una nuova prospettiva, in cui alla competizione si sostituisce collaborazione, allo sfruttamento il rispetto, al profitto individuale il
bene comune.

Sul sito internet 2024.terramadresalonedelgusto.com è già disponibile una parte del programma, in costante aggiornamento, tra conferenze, convegni, Laboratori del Gusto – degustazioni e incontri con i produttori per conoscere e approfondire i temi del cibo – e Appuntamenti a Tavola – per scoprire le più diverse espressioni della cucina italiana e internazionale. Al programma principale si aggiungono poi gli eventi off in tutta la città, organizzati da circoscrizioni, associazioni, enti culturali e ricreativi che aderiranno con le loro proposte.

La quindicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto è organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Ambiente, del Ministero degli Affari esteri e Cooperazione
internazionale e dell’Italian Trade Agency.

L’Unione Industriali Torino consegna alla Polizia Locale della Città di Torino diciotto kit d’emergenza destinati alle donne vittime di violenza domestica

L’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare è uno degli strumenti legali previsti per le donne vittime di violenza domestica. Donne che si vedono costrette a lasciare la propria abitazione il prima possibile, abbandonando repentinamente il luogo delle vessazioni fisiche, morali ed economiche subite, per sottrarsi a ulteriori pericoli e salvaguardare la propria incolumità. È per chi si trova a vivere questa drammatica situazione che l’Unione Industriali Torino ha consegnato oggi diciotto kit d’emergenza al Corpo di Polizia Locale della Città di Torino: borsoni contenenti biancheria intima, capi di maglieria, prodotti per l’igiene personale e altro materiale con cui poter dormire fuori da casa per alcuni giorni pur senza aver potuto portare nulla con sé.

Nelle sale dell’associazione confindustriale cittadina, alla cerimonia di consegna dei kit da parte di Anna Ferrino, vicepresidente dell’Unione Industriali Torino con delega alla sostenibilità, sono intervenuti l’assessore alla Sicurezza della Città di Torino Marco Porcedda e il Comandante della Polizia Locale Roberto Mangiardi, accompagnati da alcuni degli uomini e delle donne del Corpo che quotidianamente prestano aiuto a chi si trova a dover affrontare tali situazioni di difficoltà.

L’assessore alla Sicurezza della Città di Torino Marco Porcedda aggiunge: “Ringraziamo l’Unione Industriali per la sensibilità e l’attenzione dimostrate verso un tema così importante e che ci sta particolarmente a cuore. La violenza di genere è un fenomeno odioso e la Polizia Locale svolge un importante lavoro di prevenzione e attenzione sul territorio, oltre che di ascolto. Grazie a questa donazione le donne che si rivolgono alla sala di ascolto di via Bologna e ai nostri agenti potranno sentirsi maggiormente accolte e supportate in un momento così difficile”.

Come spiega la vicepresidente Ferrino, “per l’Unione Industriali Torino l’iniziativa rientra nell’opera condotta, sia con la struttura interna sia con le imprese associate, per promuovere la cultura dell’inclusione e contrastare ogni forma di discriminazione. Con la costituzione del Tavolo Diversity, Equity and Inclusion e grazie al lavoro del nostro ufficio ESG, abbiamo sviluppato numerose iniziative e coinvolto diversi attori del territorio. Fra essi, proprio la Polizia Locale, che ringrazio per la collaborazione, con cui abbiamo realizzato un percorso di formazione destinato al personale dell’Associazione sul tema della violenza di genere. Uno dei tasselli, insieme all’adozione di misure e protocolli ad hoc nell’ambito dell’ambiente lavorativo, che nei mesi scorsi hanno consentito all’Unione Industriali Torino di conseguire la certificazione UNI/PDR 125:2022 per la parità di genere”.

Un equipaggiamento di prima necessità simile a quelli che il Nucleo di Prossimità della Polizia Locale già mette a disposizione delle donne prese in carico dai suoi agenti specializzati che operano nella sede di via Bologna 74. Qui è infatti presente una sala di ascolto destinata all’accoglienza delle vittime di violenza domestica, attrezzata non soltanto per raccogliere le denunce, ma anche per fornire assistenza e intrattenere i bambini che dovessero eventualmente trovarsi insieme alle madri in un momento così delicato.

Un fenomeno purtroppo tutt’altro che episodico, dal momento che nel 2023 sono stati 1200 gli interventi del Nucleo di Prossimità della Polizia Locale su situazioni di disagio nel contesto familiare e, tra questi, 238 i fascicoli aperti per episodi di violenza di genere. Oltre allo sportello di ascolto e all’azione di mediazione sul campo, gli agenti sono impegnati anche in un importante e capillare attività di prevenzione nelle scuole, con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni contro questi comportamenti.