La Città di Torino ha attivato uno specifico conto corrente bancario per ricevere le offerte per aiutare la popolazione ucraina, così tristemente e duramente colpita dalla guerra.
I cittadini che vogliono offrire un contributo possono utilizzare l’IBAN:
IT71K0200801046000106365334 con la causale “Emergenza Ucraina”.
Le somme saranno immediatamente destinate per sostenere i servizi di accoglienza della Città per la popolazione ucraina in fuga dalla guerra.
Sabato 12 marzo alle ore 12 la Città di Torino aderirà alla manifestazione delle città europee di Eurocities per dire no alla guerra in Ucraina in piazza Castello (lato Prefettura). “Cities stand with Ukraine” vedrà unite, in un unico momento di solidarietà condiviso, le principali comunità del Continente.
Durante la riunione di coordinamento al tavolo istituito dalla Città di Torino nell’intervento della Pastorale Migranti della Diocesi di Torino è stato comunicato che la cappellania ucraina cattolica guidata da don Ihor Holynskyy si riunirà nella chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù (via Germonio 27 a Torino), domenica 13 alle 12.15 per celebrare una Messa per la pace.
Il 29, 30 e 31 marzo, al Palasport Gianni Asti del Parco Ruffini, si svolgeranno le prove selettive pubbliche per la copertura di 100 posti nel profilo di istruttore amministrativo (categoria C 1 – numero concorso s.p. 03/19 il cui termine per l’iscrizione era prevista al 28 ottobre 2019)
A causa dell’emergenza pandemica erano state sospese le prove selettive.
I 14mila e 500 candidati che avevano presentato la domanda trovano sul portale web della Città di Torino le indicazioni relative ai turni di convocazione per le prove al link http://www.comune.torino.it/concorsi/concorsi.shtml
La vicesindaca Michela Favaro, titolare della delega al Personale, sottolinea quanto “importante sia per l’Amministrazione comunale, soprattutto alla luce delle carenze di organico in diversi settori dell’ente come i servizi anagrafici e quelli tributari, riprendere e dare corso alla selezione per personale amministrativo sospesa nel 2020, a causa dell’adozione delle necessarie misure per il contenimento del contagio da Covid 19”.
“Ci siamo posti l’obiettivo – aggiunge la vicesindaca – di inserire i neoassunti entro il mese di giugno. Dopo le selezioni, la prova scritta si svolgerà già prima di Pasqua e nei giorni a seguire la prova orale.”
In occasione della Giornata Internazionale della Donna l’assessorato alle Pari opportunità della Città ha scelto di mettere al centro la salute femminile con il forum ‘Diritti sessuali e riproduttivi delle donne a Torino’ che si è svolto questa mattina al Polo del ‘900.
Molti i temi affrontanti in una sala gremita e attenta, a cui erano collegati da remoto numerosi cittadini e cittadine: la tutela della salute e del diritto all’autodeterminazione per le donne in carcere, i diritti sessuali e riproduttivi in Europa, la salute delle donne nel contesto nazionale e regionale, la situazione dei consultori torinesi, la tutela della salute nel contesto ospedaliero e delle donne di origine straniera.
Accanto ai saluti delle istituzioni cittadine – Mariagrazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale di Torino, Valentina Cera, consigliera delegata alle politiche di Pari opportunità della Città Metropolitana di Torino, Joelle Long, vicepresidente del Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle donne e di genere dell’Università di Torino, Gender City Manager comunale – le voci delle rappresentanti della Società scientifica associazione italiana donne medico, della Casa delle donne di Torino e del sindacato.
Nel suo intervento introduttivo l’assessore alle Politiche per le Pari opportunità, Jacopo Rosatelli ha spiegato le ragioni del forum “abbiamo scelto di dedicare questo 8 marzo alla salute sessuale riproduttiva delle donne, la cui autodeterminazione comincia dal pieno controllo del proprio corpo sottraendolo a chi storicamente ha preteso o continua a pretendere di decidere al posto di ciascuna donna: padri, mariti, compagni, Stati, chiese.
Vogliamo capire quanto le donne possono esercitare il controllo su loro stesse e quanto riescono le istituzioni pubbliche, sanitarie e non solo, a essere davvero al servizio delle donne che necessitano di una loro presenza attiva. Questo vogliamo capire con voi, per avere più strumenti di conoscenza e comprensione utili a definire politiche concrete come Amministrazione Comunale e per aprire un dialogo permanente. E’ la ripresa di un cammino dopo la pandemia che, inevitabilmente, ha interrotto azioni, consuetudini e chiuso luoghi di confronto”.
La condizione delle donne è determinata da altre differenze oltre a quella di genere: occupazione, situazione economica, retroterra migratorio, condizionamenti culturali, detenzione o libertà personale. “E proprio la salute – ha sottolineato Rosatelli – può essere una efficace cartina di tornasole di ogni disuguaglianza: ne siamo ancor più consapevoli dopo questi due anni di pandemia che ci hanno consegnato un enorme lavoro da fare per riannodare i molti fili spezzati insieme, istituzioni pubbliche e società civile organizzata”.
Dal confronto di questa mattina sono emersi alcuni temi sui quali l’assessorato sarà impegnato nei prossimi mesi. In primis ridare linfa all’Osservatorio cittadino sulla salute delle donne. “Abbiamo capito la necessità di questo strumento, – ha dichiarato l’assessore – dobbiamo troviamoci per comprendere come farlo ripartire, sempre in relazione positiva con i movimenti sociali, le organizzazioni le associazioni. Possiamo impegnarci per una contraccezione consapevole e per sostenere il cammino delle nuove proposte normative e delle leggi da rinnovare come la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita che nega alle donne singole o alle coppie di donne di accedere a questi strumenti nel nostro Paese”.
Il mondo del carcere sarà un altro ambito in cui l’assessorato promuoverà alcune iniziative “una realtà che dobbiamo conoscere e in cui dobbiamo ribadire il diritto alla sessualità della donna perché dietro la privazione della libertà non c’è la condanna a non poter diventare madre o non poter avere rapporti sessuali. E’ una battaglia culturale che deve essere combattuta insieme alle altre istituzioni” ha concluso il responsabile delle Politiche alle Pari opportunità .
E poi l’attenzione ai giovani. La Città, da sempre impegnata in azioni di contrasto alla violenza di genere, promuoverà interventi contro il revenge porn, un fenomeno diffuso tra gli adolescenti che, in alcuni casi, può sfociare nel suicidio della vittima.
Questa mattina, a Torino, all’interno del cortile della Scuola della Polizia Locale, i 51 agenti della Polizia Municipale di Torino, che hanno frequentato e completato l’87° corso formazione regionale, alla presenza del primo cittadino, Stefano Lo Russo, dell’assessora alla Polizia Municipale e alle politiche per la Sicurezza, Giovanna Pentenero, e del Comandante Vicario, Alessandro Parigini.
Non un giuramento in pompa magna, ma un semplice saluto e un augurio in forma privata, così come impone il periodo pandemico non ancora del tutto superato.
Il Sindaco Lo Russo si è rivolto direttamente agli agenti, implotonati di fronte a lui per ricevere la placca identificativa: “Sono contento ed emozionato di essere qui con voi che rappresentate lo spirito giovane di una nuova Torino che riparte. Spero davvero che questo nuovo e delicato percorso vi consenta di trovare il giusto spirito, l’entusiasmo, e perché no anche la missione, essenziali per la convivenza nella nostra comunità”. Il Sindaco ha poi concluso facendo gli auguri a nome di tutta la Giunta.
Emozione a cui si è unita anche l’assessora Pentenero: “A questi giovani agenti va il mio benvenuto e mi unisco all’emozione generale ricordando l’importanza del senso di appartenenza alla Città e al territorio che deve caratterizzare il loro agire quotidiano, a servizio dei cittadini” .
Da domani, dopo un percorso formativo durato 3 mesi, per un totale complessivo di 360 ore di lezioni teoriche e pratiche, i nuovi agenti inizieranno l’addestramento sul campo, affiancati da agenti esperti del Reparto Radiomobile e del Comando Territoriale V. Questa seconda fase di addestramento avrà una durata complessiva di 6 mesi, dopodiché, i nuovi agenti saranno assegnati nei vari Comandi/Reparti del Corpo.
Con una delibera approvata nella seduta odierna, proposta dall’assessore alla Cura della Città, Francesco Tresso, la Giunta ha dato il via libera al progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area verde di fronte all’ospedale infantile Regina Margherita, su piazza Polonia, in cui verrà realizzata anche una nuova area giochi per bambini.
L’intervento avrà un costo complessivo di circa 285 mila euro e sarà finanziato interamente con risorse private raccolte da Federvolontari (Federazione fra Associazioni di Volontariato “Ospedale Infantile Regina Margherita – Sant’Anna” ODV) che ha coordinato una raccolta fondi a cui hanno contribuito cittadini, aziende, enti e partner delle associazioni. Una volta realizzata, l’opera verrà donata alla Città per la sua cura e manutenzione.
Commenta l’assessore Tresso: “Il Giardino del Sole è un esempio virtuoso di partenariato pubblico privato. Grazie all’impegno concreto di tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi, grazie al coordinamento e alla visione dei promotori dell’iniziativa, a cui va il mio plauso, uno spazio vicino a un luogo spesso associato a condizioni di sofferenza, ma anche di speranza, sarà trasformato in un luogo vivace che si animerà di voci e di sorrisi, aperto a chi frequenta l’ospedale e all’intero quartiere”.
Edoardo Casolari, Presidente di Federvolontari, ente che coordina le associazioni di volontariato attive negli ospedali infantili torinesi per migliorare le condizioni dei bambini e delle loro famiglie durante il ricovero ospedaliero, commenta: “Vogliamo esprimere la nostra gratitudine verso tutti coloro che hanno creduto nel nostro progetto e che, con grande generosità, hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Ringraziamo i nostri partner: FORE Comunicazione, Arti Grafiche Parini, Miroglio + Lupica e naturalmente la Città di Torino e l’AOU Città della Salute e della Scienza. Un grazie particolare va all’associazione Adisco Piemonte che, ancora una volta, ha espresso la sua sensibilità riguardo l’importante tematica dei “luoghi di cura a misura di bambino”.
Il successo della raccolta fondi ha reso possibile un’implementazione rispetto all’idea iniziale. Il nuovo progetto, realizzato dallo studio Studio Miroglio + Lupica e condiviso nei vari passaggi con i tecnici dell’area Verde e Arredo Urbano della Città, prevede infatti – oltre alla realizzazione dell’area giochi – anche la riqualificazione completa del giardino di piazza Polonia, attualmente in stato di trascuratezza.
Il “Giardino del Sole” sarà un’area verde di circa 1600 mq, affiancata da uno spazio di 600 mq destinato a giochi per bambini in età prescolare e scolare, interamente recintato, pensata come un’opportunità di benessere e svago a contatto con il verde, per momenti di riposo e di socializzazione.
Il muro che attualmente delimita la zona sarà valorizzato da un’opera di street art, fungendo da quinta al giardino ed entrando quindi in relazione con esso. Come interventi sul verde, si andrà a migliorare e ad incrementare la vegetazione esistente con nuove essenze tipiche della zona e di facile manutenzione, con la conservazione degli alberi esistenti. L’adeguamento dell’impianto di illuminazione dell’area sarà realizzato dalla Città con il supporto di IREN.
Una volta preso in consegna della Città, lo spazio sarà intitolato in memoria della Signora Maria Teresa Rey Lavazza.
La Giunta Comunale ha approvato questa mattina, su proposta dell’Assessora Chiara Foglietta, il progetto per la realizzazione dell’anello ciclabile di piazza Robilant. Gli interventi, per una spesa di quasi 1 milione e 300mila euro finanziati con fondi del programma europeo React-Eu, prevedono anche la riqualificazione della piazza, la connessione con gli altri percorsi ciclabili e la sistemazione dei diversi incroci presenti.
Piazza Robilant rappresenta una importante cerniera di connessione tra la nuova ciclabile prevista lungo le vie Lancia e Braccini in direzione est – ovest e l’asse ciclabile di corso Racconigi proveniente da sud e il suo futuro completamento posto a nord.
“Con il progetto si intende inoltre offrire una piena fruibilità della piazza che al termine dei lavori risulterà più bella e a disposizione dei cittadini nel loro vivere quotidiano – spiega l’Assessora Foglietta – . Sono state infatti individuate soluzioni per migliorare la sicurezza intervenendo sugli attraversamenti pedonali riducendo le distanze e inserendo segnalazioni tattili per ipovedenti oltre a modifiche alla viabilità per ridurre la velocità delle auto”.
L’allargamento della banchina esistente sulla sede stradale e la sistemazione degli incroci con corso Racconigi e le vie Braccini, San Paolo, Lancia e Tolmino consentirà la realizzazione all’interno della piazza di una pista ciclabile bidirezionale in sede propria con pavimentazione in calcestruzzo drenante di colore rosso.
Verranno inoltre risistemati i marciapiedi e sarà rifatta la pavimentazione davanti alla scuola tra le vie Braccini e San Paolo. Si provvederà anche all’aggiornamento e al posizionamento di nuova segnaletica e verranno ritracciate le linee degli assi ciclabili e delle aree di sosta secondo la nuova viabilità. Il progetto sarà completato con la realizzazione di spazi dotati di rastrelliere per le biciclette, il posizionamento di elementi di arredo urbano e la messa a dimora di nuovi alberi.
La durata dei lavori, che dovrebbero partire ad ottobre, è stimata all’incirca in 9 mesi.
Palazzo Chiablese, con gli spazi prestigiosi della Sala degli Svizzeri, apre le sue porte alle cerimonie con rito civile. Lo ha stabilito oggi la Giunta comunale, approvando una delibera presentata dall’assessore con delega allo Stato Civile, Francesco Tresso, e lo schema di convenzione tra la Città e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino.
Palazzo Chiablese è uno dei palazzi nobiliari del centro storico di Torino, iscritto alla lista del Patrimonio dell’umanità UNESCO e facente parte del sistema di “Residenze Sabaude”. Di impianto seicentesco, deve l’aspetto attuale alle trasformazioni effettuate a metà ‘700 dall’architetto di corte Benedetto Alfieri. Attualmente ospita nelle sale al piano terreno le mostre temporanee dei Musei Reali ed è sede della Soprintendenza.
La dimora signorile situata in piazza San Giovanni 2 si aggiunge alle altre location auliche torinesi – Teatro Carignano, Palazzo Madama, Accademia delle Scienze e Museo del Risorgimento – che da anni offrono i loro spazi ricchi di fascino per la celebrazione di matrimoni civili e la costituzione di unioni civili, grazie a specifiche convenzioni attivate tra la Città di Torino e gli enti proprietari delle sedi.
“Con grande piacere sono lieto di annunciare l’ingresso di questo luogo di alto valore artistico e storico tra le sedi auliche in cui i torinesi che lo desiderano potranno celebrare le loro unioni con rito civile in una cornice prestigiosa e ricca di fascino”, ha commentato l’assessore Tresso.
La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cura della Città Francesco Tresso, ha approvato nella seduta odierna il progetto esecutivo per il secondo lotto di lavori di rinforzo strutturale e risanamento conservativo del sottopasso Lingotto. La spesa prevista di 995 mila euro sarà interamente coperta da un contributo del Ministero dell’Interno.
Il progetto approvato riguarda in particolare il tratto in corrispondenza di via Genova, comprensivo dei due segmenti a cielo aperto presenti ad ovest e ad est della galleria. Si tratta del secondo lotto di lavori che interesseranno progressivamente il sottopasso nella sua interezza, con interventi di rinforzo strutturale, aumento di durabilità delle opere in cemento armato ammalorate per gli agenti atmosferici e di adeguamento normativo dell’infrastruttura dal punto di vista stradale. Il bando di gara per l’affidamento dei lavori verrà pubblicato in primavera.
Il primo lotto di interventi, relativo al tratto di sottopasso che attraversa via Nizza, è stato invece approvato a fine dicembre e attualmente è in corso la gara per l’affidamento dei lavori.
“La città di Torino conta circa 230 tra ponti, sottopassi e viadotti. Si tratta di un patrimonio rilevante che va curato, individuando gli interventi necessari grazie un monitoraggio puntuale e costante dello stato di salute delle infrastrutture, che richiede capacità di intervento e risorse importanti per la manutenzione e messa in sicurezza – commenta l’assessore Tresso -. Grazie a questo finanziamento ministeriale possiamo pianificare l’avvio del secondo lotto di lavori di manutenzione straordinaria di un’infrastruttura fondamentale per il collegamento est-ovest della città, consapevoli di quanto sia importante investire sulla sicurezza dei cittadini che percorrono le nostre strade e che vivono il territorio”.
Primo incontro quest’oggi, a Palazzo civico, per il “tavolo di concertazione delle politiche del trasporto per le persone disabili”, convocato dall’assessora Chiara Foglietta e a cui hanno preso parte le associazioni delle persone con disabilità.“Un momento di dialogo costruttivo, da cui partiranno una serie di azioni mirate per migliorare la mobilità delle persone con disabilità. Un tema che avevo a cuore già prima dell’inizio del mio mandato” – dichiara l’assessora Foglietta.
Una quindicina le associazioni presenti all’incontro, che hanno posto istanze su vari argomenti: dalla comunicazione vocale sui pullman, all’accesso al trasporto, dalla regolamentazione dell’uso dei monopattini all’accesso ai buoni trasporto anche per i disabili intellettivi. Temi che saranno analizzati uno ad uno in successivi incontri.
“È stato un momento utile non solo per rifare il punto su tutte le problematiche in tema di trasporto, di cui in parte ero già al corrente, ma – aggiunge Foglietta- anche per permettermi di conoscere le associazioni che ancora non avevo incontrato e spiegare loro come intendo affrontare i prossimi passi. Molte delle criticità richiedono soluzioni complesse e andranno affrontate insieme, dandoci anche delle priorità”. “La linea politica seguita da questa Giunta – conclude l’assessora titolare della delega ai Trasporti – è quella di considerare la strada e gli spazi comuni come diritto di tutti e tutte e in questa direzione investirà e lavorerà”.