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Comune di Torino, da Compagnia di San Paolo 64 milioni di euro in 4 anni per progetti condivisi. Firmato Protocollo

È stato siglato oggi da Stefano Lo Russo, Sindaco del Comune di Torino e da Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, il Protocollo Quadro per la realizzazione di progetti condivisi nei settori della Cultura, delle Persone e del Pianeta per il quadriennio 2022/2025.

“La Città di Torino – ha dichiarato il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – sigla l’accordo quadro con la Fondazione Compagnia di San Paolo per il quadriennio 2022-2025, un documento che consente alla Città certezza di risorse con una modalità di coprogettazione. Siamo contenti di stipulare questo accordo pluriennale, non solo per la solidità finanziaria che fornisce certezza su ambiti importanti ma anche perché contemporaneamente apriamo una nuova stagione di collaborazione sui progetti in: Cultura, Persone e Pianeta. Inoltre, insieme alla firma del Piano quadriennale, con la firma del Memorandum of understanding andremo a sostenere tutte le iniziative per la “Città dell’Educazione”, progetto che riteniamo importante perché rappresenta costruire con basi solide il nostro futuro. Il rapporto tra Fondazione Compagnia di San Paolo e la Città di Torino si rafforza con l’obiettivo di creare sempre più valore positivo per tutta la comunità. La possibilità di lavorare in sinergia con la Compagnia di San Paolo è una risorsa importante per Torino, un esempio di come si possa fare squadra e, guardando al futuro, realizzare progetti importanti per la nostra città”.

La Compagnia di San Paolo mette a disposizione del quadro strategico oggetto del Protocollo, risorse derivanti dalla propria programmazione annuale fino a complessivi 64 milioni di euro per il quadriennio 2022/2025, ripartiti in quattro quote annuali di importo massimo di 16 milioni di euro; ulteriori risorse, non definibili ex ante, potranno essere oggetto di future delibere, con particolare riferimento ai bandi emessi dalla Compagnia (a cui il Comune potrà partecipare) e al grande progetto “le città dell’educazione”, in fase di progettazione.

Con la firma del Protocollo Quadro, il Comune e la Fondazione intendono agire in modo coordinato individuando specifici interventi e programmi che concorrano al rafforzamento e alla sostenibilità di processi e progetti trasversali alla struttura organizzativo-gestionale comunale e nei settori “Cultura”, “Persone” e “Pianeta”, individuati nel Documento di Programmazione Pluriennale 2021-2024 della Compagnia, alla luce dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite mediante i relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo lavora come agente di sviluppo nella logica di rafforzare, condividere e accompagnare comuni e unioni di comuni a migliorare il proprio ruolo di gestori nelle strategie del cambiamento, in coerenza con il Pnrr – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente dell’ente torinese – “Il Protocollo Quadro rappresenta per noi un grande salto di qualità: la componente strategica delle progettualità diventa centrale; la grande ambizione è quella di non limitarsi a investire nella direzione indicata dal Piano strategico 2021- 2024 della Fondazione, ma di moltiplicare l’impatto degli investimenti nostri e dei beneficiari. Per questo, serve soprattutto la capacità di lavorare con gli attori del territorio, per crescere nel tempo. Noi e loro.”

Il Comune di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo fanno squadra definendo, sperimentando e sostenendo modalità di intervento dedicate ad aspetti strutturali, in particolare nell’ambito della transizione digitale, della transizione verde, sociale e in campo educativo e nelle nuove competenze amministrativo-gestionali, sulla base delle migliori pratiche, capaci di determinare sostenibilità e/o efficienze di lungo periodo, nonché studiare, sperimentare e modellizzare pratiche e operative che rendano più efficiente e incisiva la capacità di impiego delle risorse, con particolare riferimento ai fondi derivanti dalle programmazioni nazionali ed europee.

“Il protocollo Quadro che sigliamo oggi” – ha aggiunto Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia di San Paolo – “è basato su tre assi strategici che prevedono il supporto continuativo equilibrato alle istituzioni culturali; un rafforzamento del valore dei progetti compresi nel perimetro d’intervento in particolare dell’Obiettivo Persone (Educazione, Comunità e Inclusione) e la definizione e allocazione di risorse strategiche per sostenere il rafforzamento strutturale e la transizione digitale, ecologica e sociale del Comune di Torino. Con il Protocollo Quadro mettiamo a disposizione 64 milioni di euro per il quadriennio 2022-2025 a favore della Città per interventi di tipo strategico che definiremo congiuntamente, pensiamo per esempio a un grande progetto legato alla transizione digitale della macchina comunale; interventi a favore degli enti culturali compartecipati come la Fondazione Torino Musei, la Fondazione Teatro Regio, la Fondazione Teatro Stabile, per citarne alcuni, e, infine, per interventi a favore delle agenzie urbane compartecipare come Urban Lab al fine di sostenerne lo sviluppo e il riassetto strategico, nella convinzione che sono con l’azione congiunta gli sforzi che facciamo possano moltiplicare i risultati con importanti benefici a favore della collettività e del bene comune”.

Più nello specifico le azioni congiunte previste dal Protocollo prevedono:

Interventi di tipo strategico o “centrali” attuati in for ma co-progettuale anche valorizzando nella collaborazione con il Comune di Torino esperienze positive già maturate dalla Compagnia di San Paolo con priorità sull’innovazione nei servizi comunali, della transizione digitale, della transizione verde, sociale e educativa, e nelle nuove competenze amministrativo gestionali; nell’ambito del contrasto alla povertà, della promozione della inclusione sociale e culturale, dell’abitare sociale e della rigenerazione urbana, delle attività educative, della partecipazione.
Interventi a favore degli enti culturali compartecipati, quali in particolare: Fondazione Torino Musei, Museo nazionale del Cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo, Fondazione Teatro Regio di Torino, Fondazione Teatro Stabile di Torino; a ciò potranno eventualmente essere aggiunti ulteriori interventi in ambito culturale concordati tra le Parti in forma scritta e  interventi a favore delle Agenzie urbane torinesi “compartecipate” finalizzati allo sviluppo e del riassetto strategico: Associazione Urban Lab, Fondazione Contrada Torino, The Gate – Comitato Porta Palazzo;
Infine, l’avvio di un significativo programma pluriennale denominato “le città dell’educazione”, individuando nella città di Torino uno dei luoghi primari di realizzazione.

Il Protocollo Quadro intende rappresentare la cornice di riferimento, in particolare a livello strategico di goverance e di allocazione di risorse, anche per il programma pluriennale “le città dell’educazione” , che vedrà la luce nel 2023.

“La qualità del cambiamento che realizzeremo nei prossimi anni dipenderà innanzitutto dalla nostra capacità di trovare nuovi equilibri e nuovi slanci, come persone e come comunità, in armonia con le grandi trasformazioni mettendo al centro quella che io considero la sfida dell’educazione, che parte dai giovani ma coinvolge tutti, perché tutti siamo chiamati a non smettere mai di imparare. Sono convinto che l’educazione e la formazione siano la più potente forma di inclusione sociale. Non vale solo per le nostre bambine e i nostri bambini, per le ragazze e i ragazzi, ma anche per il mondo del lavoro. L’apprendimento continuo e l’aggiornamento delle competenze diventano una necessità” – ha dichiarato Francesco Profumo – “il grande programma “le città dell’educazione” prevede nei prossimi cinque anni lo sviluppo di tre macro-interventi nel campo del contrasto al fenomeno della denatalità, della cura e dell’educazione dei bambini da 0 a 6 anni; della promozione di opportunità educative e formative per bambini e ragazzi da 6 a 16 anni; e del contrasto al fenomeno dei “NEET” da realizzarsi nel territorio di Torino, in forte sinergia e collaborazione con la Città di Torino e altre Istituzioni e stakeholders. La dimensione dell’impegno e delle risorse che mettiamo a disposizione, in modo aggiuntivo, per questo programma” – ha concluso Profumo – “ha la potenzialità di imprimere importanti cambiamenti e un forte impatto sul territorio delle città interessate, soprattutto per bambine, bambini, ragazze, ragazzi e giovani, con l’obiettivo finale di costruire una vera e propria Città educante, con forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità”.




 

Alla ricerca di un po’ di refrigerio: le piscine aperte a Torino

Per coloro a cui è negata la fuga al mare o in montagna o se siete alla ricerca di un po’ di refrigerio , durante l’estate le piscine sono la scelta migliore , anche in prospettiva dell’ ulteriore aumento delle temperature previsto nei prossimi giorni.

Gli impianti attualmente aperti in città sono:  Colletta, Franzoj (fino al 4 settembre), Gaidano (fino al 31 luglio), Galileo Ferraris (tutta l’estate), Lido (fino al 30 settembre), Lombardia (fino al 28 agosto), Massari (fino al 31 luglio), Parri (fino al 29 luglio), Sebastopoli (fino al 24 luglio), Sisport (fino al 4 settembre), Torrazza (fino al luglio), Trecate (tutta l’estate) e Vigone (tutta l’estate).

I giorni, gli orari e i costi di accesso sono consultabili sul sito: www.comune.torino.it/torinogiovani(luoghi(piscine-a-torino. Per poter accedere ad alcuni impianti è necessario prenotarsi sulla piattaforma di TorinoFacile. Ragazzi e ragazze di 14 e 15 anni, attraverso il progetto di PasSporTo, residenti a Torino possono entrare gratuitamente nelle piscine comunali. Nel periodo estivo la gratuità è limitata a cinque ingressi. Per sicurezza è sempre meglio contattare prima le piscine perché giorni e orari potrebbero cambiare.

Marco Aceto

Bando ‘MaaS4italy’: Torino prima coi progetti ‘Pilot MaaS’ e ‘Living Lab CCAM’. Finanziamenti per 10 mln e 300mila euro

Primo posto per il Comune di Torino tra i comuni capoluogo delle città metropolitane che hanno partecipato all’Avviso “MaaS4Italy” promosso in collaborazione tra il Ministro per l’innovazione tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) – Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e finanziato con risorse del Fondo Complementare al PNRR. L’annuncio è stato dato in occasione del convegno “MaaS4Italy: in Italia il futuro è Mobility as a service”, organizzato da TTS Italia a Roma

I progetti “Pilot MaaS” e “Living Lab CCAM” presentati dal Comune di Torino e con il supporto e il coordinamento di 5T, società in-house che gestisce sistemi di smart mobility per conto dell’amministrazione, hanno ottenuto il massimo dei voti in entrambe le valutazioni, accedendo al finanziamento di 2 milioni e 500mila euro per il primo (e con risorse aggiuntive fino a 800mila euro per la digitalizzazione del trasporto pubblico), insieme a Firenze e Bari, e di 7 milioni di euro per il secondo, unica Città a ricevere il finanziamento.

Grazie a queste risorse, Torino potrà testare alcune nuove soluzioni MaaS (Mobility as a Service) particolarmente evolute per l’area metropolitana torinese: da una parte si investirà nella digitalizzazione dei servizi di mobilità (in particolare il trasporto pubblico) che saranno integrati con la piattaforma nazionale proposta dal Ministero e dall’altra si incentiveranno i cittadini verso modi nuovi di muoversi, più smart, più sostenibili e più digitali attraverso l’uso di voucher, sconti e cashback.

“E’ la notizia che aspettavamo – commenta l’assessora alla Transizione ecologica, ai Trasporti e alla Viabilità Chiara Foglietta – . Con immenso piacere abbiamo appreso che verrà finanziato sia il progetto pilota Maas che il Living lab per cui avevamo inviato la candidatura a giugno. I fondi ci permetteranno di realizzare importanti sperimentazioni a Torino per favorire una mobilità più smart. Col MaaS si punta all’interoperabilità dei sistemi di trasporto, a un concetto di mobilità che integra il trasporto pubblico e privato, rendendoli accessibili attraverso un unico canale. Un passo in avanti davvero importante verso una mobilità sostenibile.

Il pilot MaaS coinvolgerà diversi operatori di mobilità attivi in città: in primis, GTT per il ruolo principale che il servizio di trasporto pubblico ha nell’offerta di Mobility as a Service e poi tutti gli altri servizi di mobilità (ad esempio sharing mobility, treni, parcheggio e taxi).

I servizi Maas non interesseranno solo la città ma copriranno diversi ambiti geografici: quello metropolitano e regionale per i cittadini che si muovono sul territorio piemontese, quello interregionale, con particolare riferimento a fenomeni di pendolarismo tra Torino e Milano, e infine nazionale per coloro che viaggiano per lavoro o turismo sul territorio nazionale.

Su questo aspetto, è stata fondamentale la collaborazione già siglata nell’ambito del protocollo di intesa tra Città di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Agenzia Mobilità Piemontese per iniziative coordinate di digitalizzazione del trasporto pubblico e MaaS.

Per quanto riguarda invece il Living Lab, il progetto realizzerà un’esperienza diffusa in città focalizzata sulle soluzioni innovative di mobilità cooperativa, connessa ed autonoma, rafforzando il percorso già avviato nel settore grazie al programma Torino City Lab e le recenti iniziative lanciate dalla Casa delle Tecnologie CTE-Next.

Il Living Lab si svolgerà sul circuito urbano che il Comune di Torino aveva già sperimentato con l’iniziativa “Torino Smart Road”, in un’area di test unica in Italia, in grado di abilitare esperienze e casi d’uso diversificati, in contesto di traffico aperto e condizioni reali.

L’obiettivo è di far avanzare la ricerca applicata all’impiego di soluzioni CCAM (Cooperative, connected and automated Mobility) in un contesto urbano, dal livello prototipale al livello consolidato in un ambiente reale e operativo. Si misurerà anche l’impatto ambientale e sociale del Living Lab, misurando la riduzione delle emissioni di Co2 legate alla riduzione del traffico e ad un maggior utilizzo del trasporto pubblico e l’impiego di mezzi green. Dal punto di vista sociale, si monitorerà il miglioramento della sicurezza stradale e delle prestazioni per automezzi speciali (es. ambulanze, mezzi d’emergenza connessi).

I due pilot saranno avviati nella seconda metà del 2023 con un orizzonte temporale di 3 anni.

Peperone 2022, tutte le novità a Carmagnola

È stata presentata nella splendida cornice di Palazzo Barolo di Torino la 73^ edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola. Organizzata dal Comune, si svolgerà dal 2 all’11 settembre 2022 e dedicherà ampio spazio ai temi di green, sostenibilità, cura e promozione del territorio con 10 giorni ricchi di eventi gastronomici, culturali e artistici che propongono intrattenimenti ed esperienze coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età.

Oltre alle iniziative confermate dal successo delle passate edizioni della Fiera – come Cà Peperone, il Villaggio del Territorio e il Salotto della Fiera – sono molte le novità che si svolgeranno nell’ampia area espositiva di oltre 10000 mq – otto piazze dedicate per 2500 posti a sedere e più di 200 espositori – con un occhio di riguardo a iniziative dedicate alla promozione del territorio, fin dagli esordi della manifestazione.

Tra tutte spicca la prima edizione del Peperone Day.

Domenica 4 settembre, infatti, l’attenzione sarà puntata sull’iniziativa che strizza l’occhio a ristoranti, osterie, pizzerie locali e nazionali, che potranno inserire nei loro menù, piatti preparati con il peperone di Carmagnola. Un’opportunità da non perdere e una vetrina importante per la produzione carmagnolese e per i ristoratori che vorranno aderire con l’obiettivo di dare lustro al prodotto, prestigioso rappresentante dell’enogastronomia piemontese, sotto forma di originali o di tradizionali ricette, all’insegna della fantasia ai fornelli.

Gli interessati troveranno le informazioni per aderire in www.fieradelpeperone.it, riceveranno un adesivo da esibire in vetrina per l’occasione, saranno inserite nell’elenco pubblicato nel sito e riceveranno i contatti dei produttori per l’approvvigionamento della giornata.

Nel corso della giornata del 4 settembre è inoltre in programma il tradizionale Concorso e Mostra/Mercato del Peperone riservato ai produttori locali, che li raccolgono manualmente dalla fine di luglio rispettando un severo disciplinare di produzione

Di grande rilevanza, la presenza, ormai da quattro anni, di Tinto, al secolo Nicola Prudente, volto noto di Decanter, storica trasmissione dedicata all’enogastronomia in onda su Rai Radio2 e ora, presentatore, insieme a Roberta Morise, del programma di Rai Uno “Camper”, alle 12,30 dal lunedì al venerdì. Sarà ancora una volta lui il mattatore della manifestazione, che avrà il compito di presentare il concorso del peperone, animare i talk show ed altri appuntamenti programmati durante la fiera.

Altra novità importante sulla quale si accenderanno i riflettori il 4 settembre è il Peperone Urbano. Un contest rivolto a tutti, ideato dal Consorzio del Peperone e dall’Amministrazione comunale. I partecipanti hanno divuto mettere le mani nella terra e, per l’occasione, vestire i panni di ortolano per coltivare sul terrazzo di casa, sul balcone, nell’orto o in giardino, il peperone, rigorosamente in modalità biologica. Un gioco dedicato al green per coinvolgere adulti, bimbi e giovani, in un momento di recupero delle radici contadine e di riflessioni sull’ambiente e la cura di Madre Natura che tanto può ancora offrire all’uomo, se curata e ben tutelata. Il 4 settembre sono in programma le premiazioni, con tre premi, aperti anche alle scuole primarie e agli asili che hanno partecipato alla divertente sfida orticola.

Altre novità dell’edizione sono il Pizza Village, il Salone della Robotica e il “matrimonio” con il Roero ed i suoi vini.

Il Pizza Village verrà allestito nella splendida cornice dei Giardini Unità d’Italia, uno spazio con stand di pizzerie della città e di altre località nel quale verranno proposti anche momenti di animazione e intrattenimento.

Nella Zona Salone Fieristico (viale Garibaldi), il Salone della Robotica sarà dedicato ad eccellenze del territorio sotto il profilo della tecnologia, in particolare all’azienda carmagnolese ECS, leader nel settore della movimentazione industriale da più di 34 anni, presente in tutto il mondo con i suoi impianti e allo stesso tempo fulcro di un importante indotto sul territorio. Sarà possibile vedere in funzione un sistema automatico per il trasporto veloce di pallet e merci varie, oltre ad avere nozione delle applicazioni di queste tecnologie in ambito agricolo.

Sono davvero numerosi gli ingredienti di questa edizione che si preannuncia ricca, solare ed effervescente, con un cartellone di ospiti internazionali tra cultura, spettacolo, enogastronomia e tanto altro.

Per ciò che riguarda la musica, è in programma la questa quarta edizione de Il Foro Festival, quest’anno a cura della Kontakt Agency di Francesco Andrisani, agenzia specializzata nell’organizzazione di grandi eventi, con un programma di sette concerti gratuiti e tre a pagamento con artisti di grande rilievo.

Domenica 4 settembre un evento in grado di mettere d’accordo generazioni diverse di spettatori. La serata inizierà con un doppio concerto, quello di Cristina D’Avena, voce amatissima di mille sigle di cartoni animati e quello di Ivana Spagna, voce simbolo della dance italiana anni ’80 e non solo. Più tardi si balla con il format “Mania ’90“. Le voci sono quelle di Kim Lukas e Nathalie Aaarts, interpreti di tanti successi di quel decennio. Il sound invece è quello di Emanuele Caponnetto e di Dj Jump.

Il 10 settembre salirà sul grande palco Mario Biondi in una data del suo “Romantic Tour”, in cui proporrà i suoi brani più celebri e quelli contenuti nel suo nuovo album “Romantic” uscito lo scorso 18 marzo.

È in corso di definizione il terzo concerto a pagamento,Radio Vida Network di Carmagnola è media partner del Festival e i biglietti dei concerti sono acquistabili via whatsapp al numero 3277928137 e online su ticketone.it, youticket.net e ciaotickets.com

Per visionare ulteriori informazioni: www.fieradelpeperone.it.

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO:

Ufficio Manifestazioni – Tel. 011.9724222/270 – cell. 3343040338

Gtt, nominato il nuovo CdA: Antonio Fenoglio Presidente, Serena Lancione Amministratore Delegato

Questa mattina si è svolta l’Assemblea dei Soci GTT, in cui il socio unico, Comune di Torino, è stato rappresentato dall’Assessora al Bilancio e alle Aziende Partecipate Gabriella Nardelli.

L’Assemblea ha provveduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di GTT che sarà così composto: Presidente,  Antonio Fenoglio; Amministratore Delegato, Serena Lancione; Consigliere, Michele Paolino.
Sono stati nominati anche i Rappresentanti del Collegio Sindacale: Luca Asvisio (Presidente), Alain Devalle e Laura Filippi, consiglieri; Giovanni Battista Palmisano e Sonia Luciani, supplenti.

Nel pomeriggio il Consiglio di Amministrazione si è riunito per assumere le prime decisioni del nuovo mandato.

Il coma, la coscienza sospesa per un tempo più o meno lungo e il risveglio

Fra le numerose domande che si pongono i medici riguardo il funzionamento del cervello, molte rimangono ancora oggi senza risposta; negli ultimi decenni sono stati compiuti progressi enormi, impensabili in epoche precedenti la nostra, ma il mistero del funzionamento del cervello è ancora lontano dall’essere risolto completamente.

Uno dei lati più oscuri, nonostante sia fra i più studiati, è quello che riguarda lo stato di “coma”, in cui pazienti che sembrano semplicemente addormentati, risultano del tutto indifferenti, almeno in apparenza, a molte delle stimolazioni cui possono venire sottoposti.

Le domande principali che ci si pone di fronte ad un paziente entrato in coma sono essenzialmente: “Si potrà svegliare di nuovo?”; La sua sensibilità è ancora presente, completa o meno? “

E poi il più angosciante: “Riesce a sentirmi e a capire cosa gli dico?”

Con il termine coma, si intende uno stato di incoscienza prolungato in cui una persona risulta   estranea al proprio ambiente, pur risultando viva e in apparenza addormentata, ma differenza di quel che capita durante il sonno profondo, il soggetto non viene svegliato da nessuna stimolazione, anche da quella dolorosa.

Lo stato di coma è provocato da una lesione al cervello che può dipendere da svariate cause; il danno cerebrale può essere dovuto ad un aumento della pressione intracranica, ad un sanguinamento, ad un insufficiente apporto di ossigeno alle cellule cerebrali, o a una alterazione metabolica che è stata causa di un accumulo di tossine, come nel caso di accumulo di ammoniaca in alcune malattie del fegato, o di anidride carbonica provocato da un grave attacco d’asma. Nell’insufficienza renale possono accumularsi anomale quantità di urea e ancora le droghe e alcol assunto in grandi quantità possono causare lesioni neuronali a livello encefalico.

Le cellule cerebrali sono molto sensibili e delicate di fronte a simili agenti traumatici, per cui la lesione può essere, nei casi meno gravi, temporanea ed anche reversibile, ma può residuare anche in una lesione permanente.

La mancanza di ossigeno per alcuni minuti provoca la morte cellulare dei tessuti cerebrali. Il danno cerebrale anossico può derivare da un infarto (arresto cardiaco), un violento trauma cranico da sintomi di annegamento, overdose di droga o da un avvelenamento.

Nel caso di un evento traumatico diretto al capo vi può essere un edema a carico del tessuto cerebrale che, essendo contenuto nella scatola cranica, una struttura rigida ed inestensibile, può aumentare di molto la pressione endocranica determinando una compressione verso il tronco cerebrale in cui sono contenutestrutture delicatissime, fra queste le aree responsabili della eccitazione e della consapevolezza, oltre a quelle relative al controllo del respiro e del battito cardiaco.

Nelle persone con diabete, si può verificare il coma, quando i livelli di zucchero nel sangue rimangono molto alti. Questa è una condizione nota come iperglicemia. Anche I’ ipoglicemia, o glicemia troppo bassa, può portare al coma. Questo tipo di coma è solitamente reversibile una volta corretto il livello di zucchero nel sangue. Tuttavia, l’ipoglicemia prolungata può portare a danni cerebrali permanenti e coma persistente

Lo stato di incoscienza che si viene a determinare può causare gravi danni: dallo stato vegetativo persistente (se il paziente riesce a svegliarsi) alla morte (se il paziente trascorre molti anni in coma).

Un’altra causa del coma è rappresentata dalle infezioni del sistema nervoso centrale, come la meningite o I’ encefalite

E’ importante notare che la respirazione, il battito cardiaco e la digestione fanno tutti parte del sistema nervoso autonomo e possono continuare la loro funzione in maniera automatica, durante il periodo dello stato di coma, ma altri pazienti avranno bisogno di aiuto per respirare, per mantenersi idratati; sarà necessario assisterli per alimentarsi, un processo che di solito avviene per via endovenosa e che viene impiegato in tutti coloro che entrano in coma.

Esiste un trattamento efficace per il coma? Il trattamento dipende dalla causa. Le persone vicine al paziente in coma dovrebbero fornire ai medici quante più informazioni possibili per aiutare i medici a determinare la causa responsabile di quello stato . Una pronta assistenza medica è fondamentale per il trattamento di condizioni potenzialmente reversibili. Ad esempio, se c’è un’infezione che colpisce l’encefalo, potrebbero rendersi necessaria la somministrazione di antibiotici. Il glucosio può essere necessario in caso di shock diabetico. La chirurgia può anche essere imprescindibile per alleviare la pressione sul cervello dovuta all’edema o per rimuovere una massa tumorale che determina analoga compressione sui tessuti cerebrali.

Purtroppo, più a lungo una persona rimane nella condizione di coma, peggiore è la prognosi. Anche così, molti pazienti possono svegliarsi dopo molte settimane in coma. Tuttavia, nonostante il ritorno alla stato di normale coscienza, possono residuare disabilità significative.

Lo stato di coma raramente dura più di 2-4 settimane. L’esito dipende dalla causa, dalla gravità e dalla sede della lesione. Le persone possono uscire dal coma con problemi fisici, intellettuali e psicologici; alcune persone possono rimanere in coma per anni o addirittura decenni. Un caso riportato nella letteratura medica riferisce di un paziente rimasto in coma per ben 42 anni.

Un caso interessante è quello di un uomo risvegliatosi dopo uncoma, insorto a seguito di una rovinosa caduta, dopo ben 19 annidi impossibilità forzata alla partecipazione al normale svolgimento e progressione della vita quotidiana. Il paziente è stato amorevolmente accudito dalla moglie e dai familiari che lo hanno mobilizzato. passivamente, facendo in modo che i suoi muscoli non si atrofizzassero e non si formassero piaghe da decubito.

Al suo risveglio è rimasto sbalordito da tutti i cambiamenti avvenuti nel mondo, che osservava stupito, come se fosse, d’improvviso, venuto a trovarsi in un altro mondo.

Jan Grzebski, un ferroviere polacco venne a trovarsi in coma dopo un incidente avvenuto nel 1988 e e si è risvegliato nel 2007.

A quel tempo, come amava raccontare vi era uno stato di semi povertà nel paese, la carne era razionata, si trovava per lo più solo aceto e per fare il pieno di benzina occorreva sottoporsi a lunghe attese, a causa delle lunghe code che venivano a formarsi ovunque.

Al risveglio, guardava meravigliato gli undici nipoti nel frattempo e le grandi catene di supermercati, che non aveva visto in precedenza, in cui si poteva comprare letteralmente di tutto, ma ciò che più lo ha sorpreso è stato  vedere praticamente tutte le persone camminare per strada con i cellulari in mano, senza dubbio uno dei cambiamenti più iconici del 21° secolo, entrato nelle nostre vite gradualmente. Un oggetto a cui ci siamo abituati giorno dopo giorno, ma che, di certo avrebbe stupito chiunque di noi, se assente dagli ani settanta, avesse riaperto gli occhi vent’anni dopo, ignaro di tutto quel che l’inarrestabile progresso, aveva prodotto nel mondo.

Rodolfo Alberto Neri

Attività a carattere professionale nel campo dello spettacolo dal vivo nelle aree cittadine periferiche, online la graduatoria

È stata pubblicata sulla pagina della Città di Torino la graduatoria finale relativa all’avviso per l’assegnazione di contributi per attività di carattere professionale nel campo dello spettacolo dal vivo nelle aree cittadine periferiche.

I progetti selezionati avranno come obiettivi la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale nelle periferie della città attraverso attività di spettacolo anche di carattere innovativo rivolte all’inclusione culturale e sociale svolte nel rispetto delle tutele occupazionali e dei contratti di categoria; la realizzazione di azioni di riequilibrio territoriale attraverso il rafforzamento dell’offerta culturale svolte nel rispetto delle tutele occupazionali e dei contratti di categoria; la promozione di iniziative formative e l’attivazione di laboratori dedicati alle arti performative.

Le proposte candidate e ammesse sono state in tutto 20.  Tutti i progetti ammessi sono stati positivamente valutati dalla Commissione di valutazione e saranno  pertanto beneficiari di finanziamento.

Le attività saranno perlopiù realizzate in partenariato, così che la misura di finanziamento sosterrà concretamente, tra soggetti capofila e soggetti partner, 66 realtà del territorio per un importo complessivo di 1milione e 815 mila euro.

I restanti 21mila e 721 euro rispetto alle disponibilità complessive a bando (1 milione 836 mila e 721 euro) verranno distribuiti – alla luce di quanto previsto dall’avviso in ordine alla destinazione di eventuali residui – tra i soggetti vincitori in proporzione al punteggio complessivo conseguito.

Questo avviso rappresenta la terza linea di finanziamento messa in campo dalla Città dopo il bando per le attività estive e i fondi REACT-EU: con queste tre azioni sono state assegnate al ricco mondo associativo delle circoscrizioni, per l’anno 2022, risorse per circa 4 milioni di euro.

 

Todays Festival, dal 26 al 28 agosto la 7° edizione

TOdays festival, progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, torna per la sua settima edizione nell’ultimo week-end di agosto, portando per tre giorni, dal 26 al 28 agosto 2022, 96 artisti per 16 band, delle quali 11 in esclusiva unica nazionale.

Il 26, 27 e 28 agosto 2022, la settima edizione di TOdays porterà a Torino un arcobaleno di artisti internazionali, produzioni esclusive, anteprime, showcase, performance, eventi formativi e d’incontro con il meglio della scena musicale contemporanea.
Non solo una sequenza di concerti e artisti per riempire un cartellone, ma una celebrazione coraggiosa del presente che intende offrire spazio ai suoni che verranno, rendendo centrali musiche e luoghi di confine, anticipando idee e trend, sperimentando opposti per generare nuovi equilibri: un festival che vedrà tutti i musicisti, sia affermati nomi della scena internazionale che nuove eccellenze emergenti, protagonisti nel raccontare le città del mondo a Torino e Torino, a sua volta, al mondo intero.
Rispetto per la diversità, superamento dei confini, creazione di nuovi orizzonti saranno le linee guida del festival che, attraverso la musica e l’arte, intende restituire al suo pubblico, per tre giorni, un’esperienza di armonia e equilibrio, mischiando generi, emozioni, visioni.
Il poster 2022 vuole rappresentare questa missione, tramite una scelta di colori dalla forte identità: il rosso richiama le emozioni e gli stimoli piu creativi e vivaci in continuo divenire e la capacità di trasformazione delle cose, al nero si associa la forza della profondità capace di dare senso alle cose e che ci permette di procedere oltre la paura di ciò che non si conosce, oltre il buio di questi anni. L’accostamento delle due tonalità e la fitta geometria di curve che si intersecano ricompongono uno spazio vivo e non più immobile, per suggerire che le soluzioni non sono mai estreme e statiche: il dialogo si trova nelle sfumature, uniche, e irripetibili ed è necessario imparare a guardare per costruire nuove visioni.

Sedi e orari

Due saranno i palchi principali della proposta artistica: l’area main stage degli spettacoli sarà il consueto grande prato verde di sPAZIO211, il palcoscenico a cielo aperto, dove si alterneranno concerti tra le ore 18.00 e le 24.00 per tutte le tre serate. Allo scoccare della mezzanotte ci si trasferirà tra le mura della ex fabbrica INCET, la piazza interna semicoperta fulcro evocativo dell’ex Industria Nazionale Cavi Elettrici Torino, per una serie di performance che non ci faranno rimanere fermi neppure un secondo.
Sempre presso l’ex fabbrica protagonista di un ampio intervento di recupero urbano, che in questa edizione si consoliderà quartier generale del festival, si svolgeranno gli appuntamenti diurni e le attività educational del progetto TOlab: opinion maker, giovani artisti e professionisti, si incontreranno per muoversi trasversalmente fra i differenti linguaggi in campo musicale, artistico e sociale, scambiandosi storie ed esperienze in momenti di formazione, e discutere sui temi legati all’industria della musica, delle nuove tecnologie e delle professionalità ad essa legate.

 

Un Festival sempre più sostenibile

L’edizione 2022 di TOdays continuerà a rappresentare anche un punto di svolta sul terreno della sensibilità alle ormai ineludibili sfide ambientali, in conformità con il percorso intrapreso dalla Città di Torino e dalla Fondazione per la Cultura Torino per rendere sempre più sostenibili i propri eventi, attraverso l’avvio dell’iter di certificazione del sistema di gestione secondo la norma internazionale UNI ISO 20121. L’edizione 2022 rinnoverà l’impegno del festival nella riduzione del suo impatto sull’ambiente, riducendo gli sprechi, i rifiuti e in genere le emissioni di carbonio, puntando a salvaguardare la biodiversità delle location e ad implementare azioni ancora più ambiziose e in linea con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

 

Programma dettagliato e contatti su: www.todaysfestival.com

Emergenza cinghiali, Cirio: “Serve l’intervento dello Stato”

Il presidente della Regione dopo l’incidente in cui in Piemonte ha perso la vita una donna: “Non bastano le parole di circostanza, serve subito l’intervento dello Stato”

“Non si può perdere la vita per un cinghiale. Questa tragedia è inaccettabile. Denunciamo da tempo che il problema è di sicurezza pubblica e non solo legato ai danni all’agricoltura. Abbiamo più volte convocato tutte le prefetture e messo in campo ogni strumento che la legge ci dà. Strumenti che però sono totalmente inadeguati. Ora basta. Ieri sera una famiglia è stata distrutta e non possono più bastare le parole di solidarietà e di circostanza. È necessario che lo Stato intervenga. Ha il dovere di farlo e subito”.

Sono le parole del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. L’altra sera a Villanova Mondovì, nel Cuneese, ha perso la vita una donna di 55 anni in un incidente d’auto causato da un cinghiale.

Estate, stop a 500 cantieri sulla rete stradale

  • Anas, a partire dall’8 luglio e fino al 4 settembre, rimuove più della metà dei cantieri per facilitare la viabilità nel periodo delle vacanze

 

In previsione dell’aumento dei flussi veicolari dovuti agli spostamenti dei vacanzieri, Anas (Gruppo FS Italiane), per facilitare la circolazione sulla rete stradale e autostradale di competenza, rimuove a partire dall’8 luglio al 4 settembre oltre 500 cantieri, più della metà dei cantieri ad oggi attivi (oltre mille), con l’obiettivo di offrire un viaggio più confortevole e sicuro, non solo per spostamenti di breve e medio raggio, ma anche di lungo raggio.

La riduzione dei cantieri stradali Anas si inserisce nell’ambito del Piano concordato e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). L’operazione di rimozione cantieri si unisce al Piano Anas mobilità estiva 2022, che sarà varato a breve, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, insieme a Viabilità Italia, al Ministero degli Interni, all’Aiscat, alla Protezione Civile, alla Polizia Stradale, alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

 

Per la situazione dei cantieri inamovibili, Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire il sito stradeanas.it alla sezione Info viabilità/Piani interventi.

 

Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it). Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.