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CTE NEXT compie un anno

377 imprese profilate, oltre 800mila euro di investimenti e nuove prospettive grazie a PNRR e altri fondi europei: la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, CTE NEXT, compie un anno con un bilancio positivo, affermandosi come una realtà riconosciuta a livello locale, nazionale e internazionale.

Startup Genome, organizzazione californiana che si occupa di ricerca e consulenza a sostegno dello sviluppo degli ecosistemi di startup, nel suo prestigioso Report 2022 cita la CTE NEXT come key ecosystem player: un’iniziativa rilevante, che partendo dall’eredità di Torino City Lab, il laboratorio a cielo aperto della Città di Torino, offre alle imprese servizi di accompagnamento e aree di testing attrezzate, dotate di connettività 5G in maniera diffusa sul territorio.

Sono oltre 35 i servizi del catalogo di CTE NEXT in grado di accompagnare startup e PMI dall’idea innovativa al testing in campo, fornendo consulenza gratuita sia sui domini tecnologici target (5G e tecnologie emergenti) e nei settori strategici (Smart Mobility terrestre e aerea, Industria 4.0, Servizi innovativi per i cittadini), sia in materia di modelli di business innovativi e di valutazione d’impatto sociale.

I numeri e le imprese della CTE NEXT a un anno dal lancio

La CTE NEXT nasce ufficialmente il 6 luglio 2021 come progetto finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e co-finanziato da numerosi partner locali, con l’obiettivo di realizzare un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G in settori strategici per il territorio.

In questo primo anno di attività, le startup e le PMI profilate dalla rete CTE NEXT sono state 377. Di queste, 116 sono le imprese a cui è stato offerto un servizio di analisi del fabbisogno di innovazione e 50 quelle che hanno già fruito di assistenza specialistica da parte dei partner.

Sono 8 le sperimentazioni in corso che stanno validando sul campo servizi 5G per una mobilità smart & safe, per una migliore gestione di asset e servizi pubblici e per nuovi modi di lavorare e di produrre.

C’è chi sta testando una tecnologia di guida assistita e di rilevazione degli ostacoli su carrozzine e scooter per persone a mobilità ridotta in spazi indoor, aree pedonali e strade pubbliche.

Altri sperimentano in città droni ultraleggeri, innovativi e interconnessi tramite la rete 5G, per l’analisi dello stato di salute e la stabilità strutturale del patrimonio verde urbano.

Una delle aziende della CTE NEXT sta realizzando un Gemello Digitale di un edificio scolastico cittadino: la gestione delle informazioni della costruzione consentirà di migliorare le attività di progettazione degli interventi edilizi, quelle di manutenzione, il monitoraggio energetico e il controllo di asset e dell’occupancy negli orari extra-scolastici

Inoltre si stanno sperimentando soluzioni per la rilevazione e la gestione dinamica dei consumi energetici in ambito residenziale in uno scenario futuro di flessibilità della fornitura energetica del tipo demand-response.

Nel verticale industria 4.0, sono in fase di test strumenti di realtà aumentata abilitati dal 5G a supporto degli operatori tecnici impegnati nella manutenzione degli apparati in un contesto industriale, per l’invio di dati audio/video in tempo reale e AI per effettuare riconoscimento e tracking di oggetti tridimensionali.

Infine, ma questi sono solo alcuni esempi, c‘è chi ha sperimentato in ambito smart road algoritmi di intelligenza artificiale installati su nodi di edge computing per utilizzare telecamere esistenti come sensori ambientali o, ancora, sistemi di sicurezza per i pedoni costituiti da telecamere intelligenti 5G, capaci di riconoscere e prevederne i comportamenti per fornire a un veicolo autonomo informazioni accurate nei pressi delle strisce pedonali.

Alcune tecnologie di entertainment diffuso e di gestione della sicurezza delle piazze grazie a dispositivi IoT per grandi eventi sono state inoltre utilizzate su rete 5G già nel corso di Eurovision 2022.

Altre 8 sono le startup early stage che hanno appena iniziato il percorso di accelerazione con l’obiettivo di migliorare il proprio modello di business in ambiti diversi: dall’agricoltura tecnologica e sostenibile ai servizi cloud diffusi; dallo smart navigator per la ricerca sostenibile del posto auto a sistemi di rilevamento smart di perdite nei sistemi idrici; dal carpooling applicato alla logistica sino all’intelligenza artificiale per migliorare la raccolta differenziata; dai palchi connessi per offrire esperienze di entertainment diffuse ed aumentate all’uso strategico dei dati per nuovi servizi urbani.

A queste e a tutte le aziende selezionate con Avvisi pubblici durante questa annualità sono stati destinati oltre 450.000 euro di fondi per accompagnare il loro percorso di innovazione, che si uniscono ad un co-finanziamento di circa 390.000 euro.

E si inizia a parlare di indicatori d’impatto con la nuova startup in ambito mobilità autonoma e robotica di servizio, in fase di creazione grazie al team CTE NEXT e in arrivo a settembre nella sede di CSI NEXT, in corso Unione Sovietica 214, pronta a chiudere il primo round di finanziamento.

Nel 2021-2022 la CTE NEXT ha inoltre realizzato più di 40 eventi che vanno dai workshop di informazione a eventi di networking (“Innovation Meeting”) sino ad eventi di scambio e replicabilità, che hanno consentito di posizionare il “modello Torino” su scala nazionale e internazionale.

Essendo un centro di trasferimento tecnologico diffuso, gli eventi si sono tenuti sia in CSI Next, sede principale della CTE NEXT, sia in Talent Garden e in OGR Torino, e hanno alimentato una community di imprese, startup e aspiranti imprenditori che vedono in questo progetto e in questa città una base comune su cui costruire lo sviluppo del proprio business.

CTE NEXT è anche formazione: dall’Università degli Studi di Torino al Politecnico di Torino passando per Talent Garden Innovation School e CIM4.0 Academy, l’offerta formativa è stata di grande qualità. Quest’anno sono stati erogati 23 master, corsi e webinar sui temi legati all’innovazione tecnologica e alla trasformazione digitale con un focus importante su 5G e tecnologie emergenti.

La rete dei 13 partner della CTE NEXT

Tutto questo è stato possibile grazie a un catalogo di servizi unico nel suo genere come unica è la rosa dei 13 partner pubblici e privati del progetto, che garantiscono una risposta integrata del territorio ai bisogni di accelerazione e trasferimento tecnologico di startup e PMI.

Si parte con la Città di Torino che accompagna la sperimentazione in campo di soluzioni tecnologiche innovative sul territorio, avvalendosi di 5T, Fondazione LINKS e Politecnico di Torino per il testing di tecnologie CCAM (Cooperative Connected & Automated Mobility) in ambito Smart Road – sfruttando l’infrastruttura già esistente della Centrale della Mobilità del Comune di Torino – e per il testing di tecnologie Urban Air Mobility (UAM); di CIM4.0 per la sperimentazione, la definizione di roadmap strategiche nel verticale dell’ Industria 4.0 e lo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare le nuove sfide tecnologiche in questo settore; di Università di Torino e CSI Piemonte nel verticale dei Servizi Urbani Innovativi per la Smart City.

I due atenei – Università di Torino e Politecnico di Torino – sono altresì protagonisti insieme ai loro incubatori – 2i3T e I3P – nelle attività di supporto alla creazione di nuove imprese, nella ricerca dei talenti per le call di Open Innovation, nella formazione e nel trasferimento tecnologico.

TIM ha garantito la realizzazione e il test in campo di tutta l’infrastruttura di rete mobile 5G, articolata in 4 nodi indoor della Casa delle Tecnologie e in 18 nodi outdoor in città; inoltre ha messo a disposizione la sua piattaforma di Multi Edge Cloud Computing per permettere una comunicazione ultra-broadband più sicura, oltre che apparati, device, SIM e altre facilities on demand, che in questo primo anno hanno rappresentato la base tecnologica su cui si sono sviluppate 8 sperimentazioni e varie dimostrazioni di servizi digitali di nuova generazione.

Talent Garden cura la comunicazione e il supporto organizzativo di tutti gli eventi della CTE NEXT,: ha lavorato molto alla creazione di un’attiva community di aspiranti imprenditori e startupper e all’a erogazione di formazione sul filone della Digital Transformation.

CSI Piemonte mette a disposizione la sua esperienza di 45 anni al servizio delle PA per il supporto a startup e PMI nello sviluppo di servizi urbani innovativi, fulcro delle attività di co-design e testing ospitate nel nodo centrale della CTE: CSI NEXT. Garantisce inoltre la gestione di questo nuovo hub, che in quest’anno ha ospitato circa 40 eventi (convegni, visite istituzionali, presentazioni di progetti e prodotti, corsi di formazione) ed è abitato da 5 startup (mobilità urbana, realtà virtuale e aumentata, monitoraggio consumi energetici).

Digital Magics, infine, si rivolge alle startup che vogliono un booster di qualità con programmi di accelerazione annuali.

A completare la squadra, Fondazione Torino Wireless, coordinatore tecnico del progetto, che guida la qualificazione dei fabbisogni e gestisce le richieste di servizio delle imprese, ne supporta le sperimentazioni in contesto urbano, contribuisce alle attività di networking e B2B e promuove la replicabilità verso altre PA, anche in virtù del ruolo di coordinatore del Cluster Nazionale per le Smart Communities.

Tutti i partner mettono a disposizione sedi, spazi di co-working, aree di stress test e laboratori.

Lo stakeholder group

Oltre al gruppo dei partner si è creato naturalmente intorno alla CTE NEXT uno stakeholder group (https://www.ctenext.it/stakeholder/) di altri 14 attori pubblici e privati, che, con diverse iniziative, hanno deciso di supportare il lavoro della Casa delle Tecnologie.

Iren, Reale Mutua, Intesa Sanpaolo, Cisco, Sellalab, TOPIx, Leonardo, OGR Torino, Capgemini, Fondazione Digital Innovation Gate421, ST Microelectronics, CFRLab, Fondazione E. Amaldi e Planet Smart City vogliono alimentare attivamente gli obiettivi del progetto, diffonderne i risultati rinforzando il posizionamento della Città di Torino nell’ecosistema nazionale e internazionale dell’innovazione.

Il futuro di CTE NEXT

La CTE NEXT ha davanti a sé ancora tre anni di progetto, che si preannunciano di grande interesse e forte attività.

Dal 20 al 23 settembre è in programma l’evento internazionale di ENoLL a Torino, gli Open Living Lab Days 2022, co-organizzati dalla Casa delle Tecnologie Emergenti. Alle OGR sono attesi ben 400 innovatori provenienti da tutto il Mondo per discutere su open innovation, transizione verde e transizione digitale (https://openlivinglabdays.com/).

In autunno invece si concluderà il primo percorso di accelerazione di Digital Magics e sarà lanciata la seconda Call4Testing del Comune di Torino, che prevede contributi a parziale rimborso delle spese di sperimentazione di soluzioni urbane innovative abilitate dal 5G e dalle tecnologie emergenti per la PA e l’Industria 4.0.

In partenza, sempre a ottobre, il Master di Talent Garden su Business Data Analysis e molti altri corsi attivati dagli Atenei e da CIM4.0 su temi quali Livello Fisico del 5G, Digital Twin di prodotto e di sistema, Deep Learning e Intelligenza Artificiale.

In questo anno di vita la CTE NEXT ha saputo catalizzare il dialogo fra attori pubblici e privati, finalizzandolo anche all’accesso a ulteriori finanziamenti europei e nazionali a supporto dell’accelerazione di startup e del trasferimento tecnologico. Giova ricordare ad esempio il progetto NODES – Nord Ovest Digitale e Sostenibile, finanziato nell’ambito del PNRR, con promotori i due Atenei torinesi ed altri attori del territorio e supportato dal Comune di Torino. Il progetto porterà 110 milioni di euro sul territorio di Piemonte, Valle d’Aosta e alcune province della Lombardia con un focus sulla creazione di filiere industriali e di ricerca in settori legati alla manifattura avanzata.

Recentissima, inoltre, la notizia dell’assegnazione al Comune di Torino di oltre 10 milioni di euro nell’ambito del secondo Avviso Pubblico Maas4Italy, lanciato dal Ministero Trasformazione Digitale, a valore sul fondo complementare al PNRR. Torino, prima classificata, potrà realizzare una sperimentazione di larga scala di servizio MaaS con cittadini e utenti, oltre a rafforzare il filone Smart Road della Casa delle Tecnologie Emergenti grazie a circa 7 milioni di euro dedicati al co-sviluppo e alla sperimentazione di soluzioni innovative per una mobilità sostenibile, connessa, autonoma e a misura di cittadino in collaborazione con mondo della ricerca, imprese e società civile in ottica “living lab”.

“Le tecnologie emergenti ci offrono la possibilità di disegnare la città del futuro con servizi e azioni che garantiscano qualità della vita, ridotto impatto ambientale, sviluppo della mobilità sostenibile”, commenta l’Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale, Innovazione, Smart City Chiara Foglietta – . CTE NEXT, con i suoi partner e portatori di interesse, rappresenta un fondamentale tassello per rafforzare le capacità di innescare e sostenere la formazione di startup e spin-off sostenibili, attraverso il confronto tra il mondo dell’impresa, dell’università, delle piccole e medie imprese innovative. Il ruolo di ‘Mission City’ della città, scelta tra le 100 che in Europa si sono impegnate a diminuire le emissioni entro il 2030, renderà nei prossimi anni Torino un hub di sperimentazione e innovazione in ambito climatico, esempio virtuoso per tutte le altre città del continente. Proprio la ricerca e lo sviluppo di nuove idee nei settori della transizione verde con operatori e imprese capaci di guardare al futuro e offrire alla politica soluzioni innovative costituisce un filone di lavoro importante per trasformare Torino in una ‘smart city’ intelligente a impatto zero. La vittoria dell’avviso “MaaS4Italy” pochi giorni fa nel quale Torino si è classificata prima grazie ai due progetti “Pilot MaaS” e “Living Lab CCam” rappresenta una prima tappa concreta in questa direzione”, conclude l’Assessora Foglietta.

Aurora. Poca igiene e alimenti mal conservati. Sanzionato e denunciato il titolare di un ristorante cinese

Questa volta, ad essere colto in fallo durante i controlli a tutela dei consumatori effettuati dal Comando Territoriale VII della Polizia Locale è stato un ristorante cinese ubicato in via Alessandria.

All’interno del locale, gli agenti hanno rilevato una situazione generale di precarie condizioni igienico sanitarie con tracce di grasso e immondizia depositati sui pavimenti dovute a una carente pulizia. Sul pavimento della cucina erano appoggiati alcuni cartoni impregnati di olio utilizzati come tappetini, mentre il forno presentava tracce evidenti di sporco pregresso.

Nel  congelatore, così come su gran parte degli alimenti in esso contenuti, i ‘civich’ hanno accertato la presenza di strati consistenti di brina. Sono in tutto 41 i chilogrammi di carne, pesce, pasta fresca e verdura posti sotto sequestro per cattivo stato di conservazione. Gli alimenti erano tutti conservati in contenitori non adatti allo scopo.

Il titolare dell’attività di somministrazione, un uomo di nazionalità cinese, è stato sanzionato e denunciato all’Autorità Giudiziaria.

La Tennis Foundation al servizio dei giovani atleti

Cinque settimane di formazione con alcuni dei migliori istruttori al mondo e otto di tornei in giro per l’Europa. Questo è il ricco menù che la torinese Tennis Foundation offre a 12 tra atleti di poter implementare il loro talento aiutati da personaggi che nella loro carriera hanno vinto delle gare del grande Slam come Francesca Schiavone, che da qualche anno ha intrapreso la carriera di allenatrice.

Quattro sessioni formative di tre giorni e sei di corsi di formazione si svolgeranno presso alcune delle migliori strutture tennistiche internazionali come il Forte Village Resort di Pula in Sardegna, la Emilio Sanchez Academy a Barcellona e quella di Ivan Ljiubicic in Croazia.

Dopo la selezione di maggio e giugno, il comitato tecnico di Tennis Foundation ha determinato 12 borse di studio che sono andate a 6 ragazze e altrettanti ragazzi. Sono tutti atleti nati tra il 2008 e il 2009 e domani partiranno per la Sardegna dove saranno seguiti da Emilio Sanchez, Gipo Arbino (coach di Lorenzo Sonego), Rocco Loccisano (ex allenatore di Pat Cash). Finita la settimana i giovani tennisti giocheranno i tornei di Podgorica, Barcellona Alicante e Zadar, con in mezzo i Campionati italiani di categoria.

“Innanzitutto vorrei fare le mie congratulazioni ai 12 ragazzi – ha sottolineato la vice sindaca Michela Favaro – per aver superato la dura selezione e essere qui quest’oggi. Grazie a queste iniziative e anche alle ATP Finals, Torino sta diventando sempre più la capitale del tennis italiano. Il progetto di Tennis Foundation ci riempie d’orgoglio perché, oltre a dare l’opportunità di crescere a dei giovani atleti, contribuirà alla loro formazione di cittadini e cittadine. Ringrazio tutti voi e vi faccio i migliori auguri per il vostro futuro”.

Marco Aceto

 

Un nuovo Punto Acqua Smat in via Carcano: è il ventesimo in città

Un nuovo Punto Acqua SMAT, il 20esimo da quando nel 2009 è stato inaugurato il primo al Museo A Come Ambiente, è da oggi attivo sul territorio della Circoscrizione 7.

Il taglio del nastro questa mattina in via Carcano all’angolo con Lungo Dora Colletta: presenti l’assessora all’ambiente Chiara Foglietta, il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri e il presidente di SMAT Paolo Romano.

Realizzati per valorizzare il consumo sostenibile dell’acqua del rubinetto, i punti acqua SMAT consentono l’approvvigionamento di acqua di rete naturale, gasata a temperatura ambiente o refrigerata, garantita dai controlli effettuati quotidianamente dai laboratori del Centro Ricerche SMAT e rigorosamente a “chilometro zero”.

Come per gli altri punti di erogazione, l’acqua naturale potrà essere prelevata gratuitamente, al pari di quella gasata, ma solo fino al 4 agosto, dopodiche resterà gratuita quella naturale mentre quella gasata sarà distribuita al costo di 5 centesimi per ogni litro e mezzo.

Va ricordato che, oltre alla convenienza economica rispetto all’acquisto dell’acqua già imbottigliata, secondo le stime di Smat ogni distributore per l’acqua, con una normale erogazione di 4mila litri al giorno, permetta un risparmio di circa 1 milione di bottiglie di plastica ogni anno, con una conseguente riduzione delle emissioni di Co2 per la loro mancata produzione e trasporto, il tutto con evidente beneficio per tasche e ambiente.

L’elenco di tutti i Punti Acqua Smat presenti sul territorio dell’area metropolitana è consultabile su: https://www.smatorino.it/punti-acqua/

Alpini protagonisti a Pragelato

“Alpini protagonisti in questi giorni a Pragelato. La 34°Compagnia Lupi di Oulx del Battaglione Alpini ‘Susa’ del 3° Reggimento Alpini, in questi giorni sta celebrando, nell’ambito dell’attività denominata 150 cime, i 150 anni della fondazione del Corpo degli Alpini. E la località scelta è stata proprio Pragelato, in Alta Val Chisone. Dal 18 e sino al 22 luglio si svolgono le ascensioni sulle più importanti e caratteristiche cime della valle, a cominciare dal Monte Albergian. Il tutto si inserisce nel contesto dell’addestramento estivo delle Truppe Alpine dell’Esercito, che continua ad avere un ruolo fondamentale nella formazione del soldato di montagna.

Infine, la 34° Compagnia ‘Lupi’ di Oulx fa parte delle prime 15 Compagnie create per la difesa delle frontiere. Nata il 15 ottobre 1872, la Compagnia rimane l’ultima Compagnia Operativa distaccata delle Truppe Alpine.

Giornate alpine, dunque, che fanno di Pragelato e dell’Alta Val Chisone la capitale in questi giorni della presenza alpina in montagna”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato.

Mauro Maurino, Vice Sindaco Pragelato.

23 luglio, bicentenario Scuola Allievi Carabinieri. Cerimonia di Giuramento: modifiche viabili

Sabato 23 luglio, in Piazza Castello, si terrà la Cerimonia di Giuramento degli allievi del 140° Corso della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, mentre giovedì 21 luglio si terranno le prove generali dell’evento.
L’intera area della manifestazione sarà interessata da alcune modifiche viabili e divieti di sosta.

Divieti di Sosta

Nei giorni 21, 22 e 23 luglio, dalle ore 14.00 del 21/07/2022 alle ore 02.00 e comunque fino a cessate esigenze del 22/07/2022, nonché il giorno 23/07/2022 dalle ore 00.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata, in via Valfrè ambo i lati, tratto da via Avogadro a via Vittorio Amedeo II; via Vittorio Amedeo II ambo i lati, tratto da via Valfrè a via Cernaia; via Cernaia ambo i lati, tratto da corso Vinzaglio a piazza Solferino; via Pietro Micca ambo i lati; piazza Castello; viale 1° Maggio, tratto da piazza Castello a viale Partigiani.

Il giorno 23 luglio dalle ore 00.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati con riserva di posteggio alle autorità della cerimonia in Viale I° Maggio, tratto compreso tra il Monumento al Carabiniere e Rondo’ Rivella – intersezione con Corso Regina Margherita e in Via Po, tratto compreso tra l’intersezione con via Bogino e Piazza Castello.

Divieti di transito e sosta

ll 21 luglio , dalle 22.00 alle 22.30, il 22 luglio dalle ore 1.30 alle ore 2.00, nonché il giorno 23 luglio, dalle ore 7.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di transito, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso e della Forza Pubblica, in via Valfrè ambo i lati, tratto da via Avogadro a via Vittorio Amedeo II; via Vittorio Amedeo II ambo i lati, tratto da via Valfrè a via Cernaia; via Cernaia ambo i lati, tratto da corso Vinzaglio a piazza Solferino; via Pietro Micca ambo i lati; piazza Castello; viale 1° Maggio, tratto da piazza Castello a viale Partigiani; piazza Castello.

Sempre il giorno 23 luglio, dalle ore 00.00 alle ore 14.00 e comunque fino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di transito e sosta con rimozione forzata , fatta eccezione per i veicoli di Soccorso e della Forza Pubblica in via Garibaldi ambo i lati , tratto da via XX Settembre a piazza Castello; via Palazzo di Città ambo i lati, tratto da via XX Settembre a piazza Castello; via Roma ambo i lati, tratto da via Cesare Battisti a piazza Castello.

L’Ordinanza completa è consultabile sul sito internet della Città di Torino.

Approvata la legge regionale contro i disturbi alimentari

Contrastare i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (Dna) con un approccio nuovo, potenziando l’offerta dei servizi e delle prestazioni e riconoscendo il ruolo fondamentale delle famiglie nei percorsi di prevenzione e di cura. È quanto si propone il Testo unificato delle quattro Pdl in materia, presentate dai primi firmatari Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi (Pd), Carlo Riva Vercellotti (Fdi) e Sara Zambaia (Lega), approvato all’unanimità dall’Assemblea regionale.

Il provvedimento stanzia 1,9 milioni di euro per il biennio 2022-2023 (un milione per quest’anno e 900 mila per il 2023) per interventi regionali di sostegno ai nuclei familiari e ad associazioni ed enti del Terzo settore che si occupano di pazienti e famigliari e per potenziare la Rete dei servizi regionali per la prevenzione e la cura.
Approvato all’unanimità anche l’atto di indirizzo presentato da Magliano, che impegna la Giunta a inserire, nel Piano di progetto biennale che la Regione deve adottare, la domiciliarità delle cure per i soggetti con Dna.

“Abbiamo approvato una legge moderna e snella, frutto di un lavoro sinergico tra tutte le forze politiche – ha detto la relatrice di maggioranza Zambaia -. Finalmente cambia l’approccio alla patologia, di cui viene riconosciuta la specificità; vengono introdotti elementi di innovazione, come la Rete dei servizi regionali per la prevenzione e la cura, l’Osservatorio di esperti, il riconoscimento del sostegno alle famiglie, l’investimento in formazione”.

“Un provvedimento che è motivo di orgoglio per il Piemonte – ha evidenziato il relatore di minoranza Magliano – ben più avanti di altre leggi regionali in materia. Con l’Odg votato dall’Aula ribadiamo l’importanza di una rete che funzioni e di pari opportunità su tutto il territorio, come le associazioni dei famigliari ci hanno chiesto”.

Riva Vercellotti, relatore di maggioranza, ha espresso soddisfazione per “un testo di legge esemplare nella capacità di delineare nuove strategie di contrasto al problema dei disturbi alimentari, ma anche come modello di buona politica. Abbiamo voluto dare risposte sulla base delle esigenze specifiche della nostra regione, puntando su omogeneità dei servizi e luoghi di cura specifici per questa patologia”.

Per Rossi, relatore di minoranza, “L’emergenza Covid ha solo ulteriormente evidenziato il rapporto tra disagio psico-sociale e disturbi alimentari. Un problema doloroso che coinvolge più di 200mila piemontesi e che affrontiamo con un testo che tocca tutte le principali questioni legate alla prevenzione e alla cura, anche grazie a un contributo straordinario del Governo che ci permette di incrementare le risorse a disposizione, per complessivi 1,9 milioni di euro in due anni”.

Ivano Martinetti (M4s), relatore di minoranza, ha dichiarato: “Da parte nostra abbiamo posto l’accento sulla necessità di portare avanti un lavoro di squadra, multidisciplinare, il più possibile allargato a professionisti medici ed al contributo delle famiglie. Occorre superare l’approccio esclusivamente di natura psichiatrica, considerando invece tutti i risvolti che il disturbo può comportare”. Suoi diversi emendamenti al testo che hanno avuto il voto favorevole dell’Aula.

La legge prevede che, entro 180 giorni dall’entrata in vigore, la Giunta costituisca la già citata Rete dei servizi, coordinata dall’assessorato alla Sanità e composta dai centri dedicati all’interno di Aziende sanitarie e ospedaliere e dei privati accreditati che si occupano di Dna, per offrire ai pazienti una presa in carico globale. Sarà anche costituito uno specifico Osservatorio regionale con il compito di monitorare le casistiche, le attività, le prestazioni sociali e sanitarie, raccogliere i dati epidemiologici sulla diffusione dei Dna.
Altre misure da segnalare sono l’attivazione del “codice lilla” presso il Pronto soccorso di ogni ospedale e di attività di screening per il riconoscimento dei Dna in ambito scolastico, sportivo e di aggregazione giovanile. Non mancano iniziative per la formazione dei medici e di tutto il personale coinvolto nella presa in carico del paziente, oltre che per i docenti delle scuole e i nuclei famigliari delle persone con Dna.

Al dibattito hanno preso parte tutte le forze politiche, che hanno espresso unanime soddisfazione per l’approvazione della legge.

Al via il Mondiale Universitario di Golf

Con la cerimonia di apertura di ieri sera in piazza Castello parte oggi il Mondiale Universitario di Golf che fino a sabato verrà impegnate 18 nazioni sul campo dei Roveri a Fiano Torinese. Le squadre sono composte da sei giocatori (tre uomini e altrettante donne) e si contenderanno il gradino più alto del podio sia a livello individuale, sia di gruppo. I Mondiali Universitari di Golf non è la prima volta che si giocano sotto la Mole. Infatti Torino li ha ospitati nel 2006 con circa 180 golfisti in rappresentanza di 17 Paesi. Il capitano ed ex giocatore  Matteo Del Podio ha convocato tutti ragazzi che studiano in università americane e alcuni di loro hanno già fatto l’esordio nel circuito professionistico.

Gli azzurri saranno rappresentati da: Caterina Don (facoltà di matematica all’Università della Georgia nonché numero 181 al mondo), Matilde Innocenti Angelini (facoltà di matematica e finanza all’Università di New Orleans), Alice Gatti (facoltà di economia all’Università della Florida), Giovanni Manzoni (facoltà di sport  management all’Università della Florida e 209 al mondo), Lucas Nicolas Fallotico (facoltà di marketing  management all’Università della Florida) e Matteo Cristoni (facoltà di business management all’Università di Phoenix). Sabato, terminate le gare e le premiazioni, si terrà la cerimonia di chiusura dell’evento.

Marco Aceto

Aurora, approvata la riqualificazione del Giardino Pellegrino e nuovi percorsi ciclo-pedonali tra il Ponte Carpanini e la passerella dell’Albert Steiner

Via libera questa mattina dalla Giunta comunale – su proposta dell’assessora con delega alla Rigenerazione Urbana, Carlotta Salerno – a una delibera con cui vengono approvati i progetti relativi alla sistemazione del Giardino Cardinal Pellegrino ed ai nuovi percorsi ciclo-pedonali tra il Ponte Carpanini e la passerella pedonale dell’Albert Steiner.

Nuove installazioni di arredo urbano, l’apertura del passaggio pedonale, un’area gioco rimodernata e pavimentazioni più sicure ed ecologiche sono al centro delle azioni di rigenerazione urbana dedicate al quartiere Aurora grazie ai finanziamenti del progetto europeo ToNite, programma Urban Innovative Actions.

Dopo la prima fase del progetto ToNite, che ha visto l’avvio della riqualificazione dello spazio pubblico di viale Ottavio Mai nella zona del campus Einaudi, la seconda fase si concentrerà sul favorire la fruibilità ed un’occupazione positiva degli spazi in un’area di forte pressione sociale nel quartiere Aurora.

Per quanto riguarda i percorsi ciclo-pedonali, gli interventi si concentreranno sul migliorare la permeabilità di strada del Fortino – attraversando la Dora – con la messa in sicurezza e riapertura della passerella pedonale davanti all’istituto Steiner e l’apertura del cortile dell’I.P.S, migliorando la percorribilità dell’intera area e connettendo le sponde con il nuovo parcheggio di San Pietro in Vincoli. L’apertura al pubblico della passerella e del cortile della scuola Steiner permetterebbe di creare un passaggio pedonale e ciclabile ad anello dalla piazza dell’Arsenale che metterà in connessione le due sponde della Dora migliorando la viabilità dell’area, oltre a rendere il nuovo parcheggio in progetto (Valdocco Vivibile) una valida opportunità anche per l’area oltre Dora.

Il Giardino Pellegrino, importante luogo di attrazione e socialità in piazza Borgo Dora, sarà restituito alla cittadinanza con un investimento pari a 269 mila euro, con un intervento che prevede il recupero dell’intera area, migliorandone la pavimentazione e le attrezzature. Saranno installati nuovi elementi di arredo urbano ed attrezzature ludiche per tutte le età – dai tavoli con scacchiera al ping pong, dal calciobalilla ad un grande gioco multifunzionale ed accessibile – oltre alla riqualificazione dell’arena in mattoni. All’interno dell’area gioco verrà realizzata una pavimentazione in gomma colata, mentre all’esterno l’asfalto verrà trattato per essere impermeabile, favorendone così la respirabilità e la salvaguardia del verde, in accordo con il Piano di Resilienza Climatica della Città.

Il processo è stato condiviso con la Fondazione Comunità di Porta Palazzo, con cui la Città ha firmato un patto di collaborazione e che si sta prendendo cura del giardino, occupandosi dell’apertura e della chiusura dei cancelli, della pulizia e delle attività di animazione e spettacoli che si svolgono al suo interno.

“La rigenerazione urbana è un processo condiviso, visibile, fruibile ed attraversabile. Siamo partiti da questi fondamentali per immaginare gli interventi che insisteranno sul territorio di Aurora, nello specifico il lungo fiume. Luoghi che da anni non vedevano interventi potranno tornare a vivere ed essere vissuti: il bello richiama il bello, è con un territorio accogliente che possiamo immaginare una rivalutazione generale dell’area”, ha dichiarato l’assessora Carlotta Salerno.

Affrontare le emergenze, progetto europeo DECIDO. Parte dai Murazzi la sperimentazione

Questa mattina, lunedì 18 luglio, l’assessore alla Protezione Civile della Città di Torino, Francesco Tresso, è intervenuto, insieme al presidente del Centro Servizi Volontariato Torino (Vol.To ETS) Gerardo Gatto, ad un incontro dedicato all’avvio della sperimentazione sul campo del progetto europeo DECIDO (eviDEnce and Cloud for more InformeD and effective pOlicies), di cui Vol.To ETS e la Città di Torino (nello specifico con il suo sistema di Protezione Civile) sono partner.

L’incontro si è tenuto presso i Murazzi del Po, in corrispondenza del Circolo Arci Magazzino sul Po, a sua volta coinvolto nel progetto. Il luogo non è stato scelto a caso: uno dei macro-temi affrontati da DECIDO è infatti l’emergenza alluvionale. Anche se oggi stiamo vivendo un periodo di siccità senza precedenti, occorre però prepararsi a future situazioni estremamente critiche legate ad improvvise e abbondanti piogge, come già avvenuto più volte in passato e in maniera ancora più evidente in un contesto di cambiamenti climatici e di eventi meteo estremi.

L’obiettivo del progetto è dunque quello di analizzare e rendere ancora più efficaci le politiche d’intervento in caso di emergenza, attraverso gruppi di discussione che riuniscano cittadini, volontari, piccoli imprenditori e rappresentanti delle istituzioni che coordinano gli interventi sul campo (ad esempio il Comune di Torino e la Regione Piemonte, attraverso la Protezione Civile). I gruppi hanno già iniziato a discutere delle attuali politiche di intervento, suddividendo problemi più grandi in problemi più piccoli, affrontati volta per volta in specifiche “sessioni di co-creazione”. Le prime sessioni hanno dunque iniziato ad affrontare solo un primo aspetto di questo problema più grande del rischio alluvionale: l’efficacia dei messaggi di allerta meteo e la loro comprensibilità. Altre sessioni di co-creazione seguiranno, fino a delineare tante soluzioni concrete da proporre alle opportune sedi deliberative o legislative (ad esempio i Consigli degli enti locali o delle Regioni) per una loro auspicabile adozione.

Sia l’assessore Tresso, sia il presidente di Vol.To, hanno sottolineato l’importanza del lavoro congiunto con i volontari, i circoli remieri, i locali che si affacciano sui Murazzi al fine di trovare soluzioni condivise a problemi che toccano la cittadinanza, il tessuto delle piccole imprese locali, gli enti pubblici territoriali, che sono in prima linea nel rispondere alle situazioni emergenziali.

Nel corso della mattinata si è sviluppato anche un interessante dibattito riguardo alle altre due macro-emergenze affrontate nell’ambito della sperimentazione sul campo del progetto DECIDO: la crisi sociale scaturita dalla pandemia Covid19 e l’accoglienza dei rifugiati ucraini. Le prime “sessioni di co-creazione” hanno già iniziato ad affrontare due problemi più piccoli su queste due tematiche: rispettivamente la riduzione dello spreco di cibo nella distribuzione alimentare alle persone in difficoltà e la possibilità, da parte di chi fugge dalla guerra in Ucraina, di ottenere con rapidità le informazioni che servono per un trasferimento temporaneo a Torino e in Piemonte.

Chiunque può aderire al progetto DECIDO o anche solo inviare idee o suggerimenti, a partire dalla compilazione di un breve questionario.