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Nuovo corso per il servizio monopattini in sharing a Torino. Massimo 4 operatori e lotta alla malasosta

La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Mobilità, ha approvato questa mattina una delibera che stabilisce ulteriori indirizzi per l’esercizio del servizio di micromobilità con monopattini elettrici condivisi.

Innanzitutto diminuirà il numero degli operatori, quattro al massimo, che potranno dispiegare sul territorio cittadino una flotta tra i 250 e i 750 mezzi per un totale complessivo che non potrà superare i 3mila monopattini. Dai risultati della sperimentazione partita nel 2019 è emerso come questo numero sia sufficiente a garantire un servizio adeguato senza generare intralcio agli altri utenti dello spazio pubblico.

Con l’obiettivo di porre un freno alla malasosta e al loro abbandono su marciapiedi e in zone non consone – confermato il divieto di parcheggio nelle piazze auliche, tra le quali piazza Castello e San Carlo – è previsto inoltre che il sistema di gestione dei monopattini in sharing debba consentirne lo sblocco a inizio noleggio e il rilascio al termine dell’utilizzo solo se si trovano all’interno delle aree in cui è consentita la sosta. Nei casi di ritrovamento di mezzi del servizio in luoghi pubblici non utilizzabili a questo scopo, anche dovuti ad atti vandalici, gli operatori dovranno provvedere al recupero a loro spese e in un ragionevole lasso di tempo.

Per favorire il corretto utilizzo dei mezzi  gli operatori  dovranno altresì  obbligatoriamente attivarsi predisponendo una adeguata informazione e azioni di sensibilizzazione con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza dei conducenti dei monopattini e degli altri utenti della strada, facendo il possibile quindi per ridurre i rischi e la possibilità di incappare in infrazioni limitandone l’abuso e garantendo comportamenti corretti sia nella velocità sia nelle possibilità di parcheggio.

L’utilizzo esclusivo di energia Green per la ricarica delle batterie e l’obbligo per il servizio di interfacciarsi alle piattaforme MaaS che verranno attivate da Comune, Città Metropolitana e Regione sono altri due impegni richiesti agli operatori che dovranno anche garantire un’area di copertura del servizio pari almeno a 40 km quadrati nel territorio cittadino, il 30 per cento circa della superficie comunale. Il prolungato o il reiterato mancato rispetto degli standard minimi di qualità porterà alla risoluzione della convenzione.

Gli operatori interessati allo svolgimento del servizio di noleggio di monopattini nel territorio comunale torinese dovranno presentare istanza alla Città Metropolitana nel rispetto dei requisiti e delle condizioni dell’Avviso pubblicato a ottobre del 2020 e delle ulteriori condizioni e requisiti del Disciplinare tecnico della Divisione Mobilità che verrà approvato nelle prossime settimane.

Per individuare i futuri gestori dello sharing con monopattini elettrici si terrà anche conto, in particolare, della presenza degli stessi sui comuni confinanti, della diffusione del servizio sul territorio, di eventuali proposte aggiuntive e innovative relativamente ai servizi offerti, nonché della condivisione dei dati utili per il monitoraggio.

Gli effetti della valorizzazione degli immobili comunali e delle trasformazioni urbanistiche: un protocollo per misurarne l’impatto sociale

È stato firmato oggi il Protocollo di intesa per la Misurazione dell’impatto sociale per la valorizzazione del patrimonio immobiliare e la riqualificazione urbana per la collaborazione tra la Città di Torino, la Camera di commercio di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo, di durata sino al 31 dicembre 2024, nell’ambito della piattaforma Torino Social Impact.

Il Protocollo di Intesa disciplina la collaborazione con lo scopo di definire, attraverso tavoli tecnici dedicati, anche eventualmente aperti ad esperti nelle materie di interesse a partire dagli Atenei e guidati dal Centro di competenze per la misurazione dell’impatto, un sistema di calcolo della generazione di impatto sociale attraverso l’uso (locazione o vendita) di un immobile pubblico o la trasformazione urbanistico-edilizia di aree o immobili, che determini la traduzione dell’impatto in metriche economiche, capaci di incidere sul valore monetario assegnato al bene o sulla quantificazione di oneri e compensazioni per le trasformazioni urbane e successiva monetizzazione.

L’intento è quello di favorire meccanismi di integrazione e riconoscimento del valore dell’impatto sociale nei processi di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato. Contestualmente, l’obiettivo finale è lo sviluppo di una metodologia che consenta di certificare la congruità dell’espressione di valore sociale in un equivalente monetario, in modo che i parametri contabili del patrimonio e dei contributi dovuti dalla proprietà privata possano essere aggiornati ed adeguati, per favorire operazioni di ingaggio degli attori pubblici e privati sulla base di obiettivi di impatto sociale individuati dall’Amministrazione. È chiaro che la metodologia individuata e l’equivalente monetario dell’impatto sociale verranno applicati a valle delle stime dei competenti Uffici e dovranno essere allineati ai principi della finanza pubblica e pienamente coerenti con la normativa vigente, anche in funzione della possibile estensione ad altre amministrazioni pubbliche e della modellizzazione sul piano nazionale.

Il Sindaco di Torino ha illustrato l’importanza dell’impatto sociale nelle scelte della pubblica amministrazione; introdurre questo modello punta a valorizzare il patrimonio immobiliare anche attraverso obiettivi di tipo sociale e di quali effetti reali produce per tutta la comunità. Il protocollo crea una rete di competenze e nuovi strumenti di valutazione d’impatto sociale, è una sfida anche culturale rispetto a modelli solitamente applicati. Ad esempio considerare il rendimento degli investimenti pubblici anche attraverso il risparmio generato per l’Amministrazione. E’ una sfida che può aprire una stagione diversa negli investimenti pubblici.Il Segretario Generale della Camera di commercio di Torino ha sottolineato come l’iniziativa, nata nell’ambito della piattaforma Torino Social Impact e prima esperienza di questo tipo in Italia, inneschi un ciclo virtuoso e innovativo:  da una parte infatti offre maggiori garanzie al proprietario sulla pubblica utilità e sostenibilità del progetto immobiliare rispetto all’investimento, dall’altra alimenta lo sviluppo dell’imprenditoria sociale che, partecipando alle riqualificazioni e ai nuovi usi, ne aumenta il valore in modo certificato. Lo strumento che renderà possibile questo tipo di valutazioni sarà il Centro di competenze per la misurazione dell’impatto sociale, che nascerà presso il Campus Cottino grazie ad un accordo fra la Camera di commercio e la stessa Fondazione.

Il Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo ha evidenziato che per la Compagnia la rigenerazione urbana e territoriale rappresenta una dimensione chiave per favorire i processi di inclusione sociale e lo sviluppo del territorio. Come indicato nella programmazione pluriennale 2021-2024 la Fondazione Compagnia di San Paolo vuole sperimentare iniziative che generino ricadute sociali, economiche e ambientali sul territorio di sempre maggior impatto. In questo contesto, con il Protocollo sottoscritto oggi si mettono a disposizione del pubblico competenze e si realizza un rapporto più strategico della Fondazione con le amministrazioni locali per realizzare valutazioni di impatto rigorose, e favorire l’impiego di immobili sfitti e la realizzazione di investimenti ad alto valore sociale.

Bisogna considerare che fra le priorità evidenziate per il futuro della Città nelle linee programmatiche del mandato politico amministrativo, spiccano i temi connessi alla rigenerazione urbana, “intesa come attenzione alla cura dell’esistente, con un approccio che sappia cogliere l’innovazione anche grazie alla collaborazione tra pubblico e privato”.

In quest’ottica è stata sviluppata tra la Città, la Camera di commercio di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo una piattaforma progettuale denominata Torino Social Impact, che rappresenta l’ecosistema metropolitano per lo sviluppo dell’economia sociale e dell’imprenditorialità a impatto sociale.

Torino Social Impact è una piattaforma a cui aderiscono attualmente 250 partner pubblici e privati, enti profit e non profit, con l’obiettivo di rafforzare il sistema locale e qualificarlo come uno dei migliori posti al mondo per fare impresa e finanza, perseguendo insieme obiettivi economico finanziari e di impatto sociale. Uno degli obiettivi strategici di Torino Social Impact è la nascita del Centro di competenza per la Misurazione dell’impatto sociale che opera a favore di istituzioni locali, attori pubblici e privati per l’integrazione della generazione di impatto sociale nelle traiettorie di sviluppo economico e di innovazione tecnologica e la valutazione degli effetti sociali, ambientali ed economici.

La Città intende sfruttare l’opportunità costituita dal Centro, attivando una collaborazione con la Camera di commercio e la Fondazione Compagnia di San Paolo che consenta di definire una metodologia per la misurazione degli impatti socio-economici e per il calcolo delle performance, in funzione della valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale e degli immobili privati oggetto di contributo di valorizzazione e di monetizzazione.

Torino celebra la liberazione dall’assedio del 1706

Torino non dimentica la propria storia e tutti gli anni ai primi di settembre celebra la liberazione dall’assedio del 1706. Una memoria che il ritrovamento nel 1958 della vera scala di Pietro Micca, murata dopo il suo eroico gesto, e la successiva nascita del museo dedicato al minatore piemontese  hannosignificativamente rinvigorito.

Inaugurato nel 1961, nel Centenario dell’Unità d’Italia, oggi il museo civico Pietro Micca difende e valorizza il patrimonio archeologico, storico e valoriale di Torino e tra le tante iniziative è promotore della rievocazione storica della liberazione della città.

Simbolicamente iniziata il 29 agosto con la notte di Pietro Micca, quest’anno ricorda gli eventi in due occasioni specifiche: mercoledì 7 settembre, giorno della battaglia conclusiva, e sabato 10 settembre, con vari appuntamenti rievocativi e di festa cittadina.

Per il 316° anniversario un programma innovativo rispetto al passato con interessanti motivazioni storiche, didattiche e sociali per favorire il coinvolgimento più ampio possibile, una ambientazione più legata agli eventi storici e anche una più diretta partecipazione di giovani e famiglie a giochi storici.

Nel 2022, infatti, cadono anche appuntamenti significativi per le fortificazioni di Torino: il 445esimo del completamento della Cittadella e anche del Mastio nella sua funzione di collegamento città-cittadella e il 450esimo anniversario di inizio costruzione della Casamatta del Pastiss in rinforzo alla Cittadella.

Le celebrazioni si svilupperanno quasi esclusivamente nell’area della cinquecentesca e pentagonale cittadella di Torino, uno dei più innovativi esempi in tutta Europa, e in particolare si concluderanno al Maschio, unica fortificazione rimasta a testimonianza sua storica possanza.

Il programma complessivo riserva moltissime occasioni di coinvolgimento e divertimento.

Mercoledì 7 settembre, si celebrerà la battaglia di liberazione con una travolgente conferenza-spettacolo al Circolo dell’Esercito di corso Vinzaglio 6, che nel 1706 era l’area della Porta del Soccorso della Cittadella, su cui si concentrarono le azioni offensive degli assedianti.

Il Generale Fulvio Poli dello Stato Maggiore dell’Esercito e Michele D’andrea del Museo Nazionale del Risorgimento ci condurranno per mano nel mondo militare di allora e sulle tradizioni che ancora sorreggono la storia del nostro esercito attuale attraverso la conferenza-spettacolo “1706 e dintorni: caratteristiche e curiosità militari sabaude, tradizioni dell’Esercito di oggi” per assistere alla quale è necessario prenotare.

La giornata dedicata alla celebrazione storica è sabato 10 settembre . Come da tradizione, la Città di Torino, in collaborazione con il museo civico Pietro Micca e il Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino, integrato dai Dragoni Rossi di Revello e dal Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700, organizza una serie di appuntamenti simpatici e coinvolgenti.

Al mattino si potrà assistere ai cambi della Guardia d’Onore a cura dei rievocatori del Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino all’ingresso di Palazzo di Città, già nel 1706 sede dell’Amministrazione comunale. Dalle ore 9 alle 12, ogni quanto d’ora sembrerà di essere a Buckingham Palace, con il suono dei tamburi, gli ordini in piemontese antico, le uniformi storiche del 1706. Si terminerà a mezzogiorno con gli onori al Principe Eugenio di Savoia, liberatore di Torino a capo dell’esercito imperiale di soccorso.

Nel pomeriggio l’offerta si moltiplica con diverse proposte.

Si inizia alle ore 14 al Maschio della Cittadella (incrocio tra Corso Galileo Ferraris e via Cernaia) con attività fino alle 16 per visitare il grandioso salone a pian terreno e anche partecipare al gioco dell’oca a tema militare, organizzato su quattro tavolieri storici adatti ai giovanissimi, giovani e meno giovani. Partecipazione gratuita ma bisogna iscriversi entro il 5 settembre nel sito www.museopietromicca.it Al termine premi ai vincitori e un ricordo per tutti.

In contemporanea, dalle ore 15 appuntamento al museo Pietro Micca in via Guicciardini 7/A per i tradizionali onori a soldati sabaudi e francesi sul luogo degli scontri del 1706 per continuare con la sfilata rievocativa all’interno del perimetro dell’antica Cittadella che farà tre tappe storiche commentate davanti ai sito del Pozzo Grande o Cisternone (via Valfrè 8), della fortezza sotterranea del Pastiss (via Papacino 1) e del Rivellino degli Invalidi in corso Galileo Ferraris 14, per concludersi ai Giardini del Maschio.

Alle ore 16 circa inizierà la coinvolgente rievocazione dinamica dell’assedio e della liberazione di Torino nei Giardini del Maschio a cura dei Gruppi storici già citati, con colpi a salve di cannone, fucileria e artifizi pirotecnici.

Concluderà con inizio circa alle 17 la tradizionale cerimonia istituzionale con la partecipazione di Gonfaloni, autorità e gruppi storici, con saluti del Sindaco e della Regione Piemonte, che premieranno anche i vincitori dei gioghi storici prima della deposizione finale della corona d’alloro al monumento a Pietro Micca

INFORMAZIONI, ISCRIZIONI E PRENOTAZIONI

– Informazioni e prenotazioni per visita GRATUITA al museo del 29 agosto. Tel. 01101167580 e info@museopietromicca.it

– Prenotazione obbligatoria per la conferenza del 7 settembre ore 18 al Circolo Esercito di corso Vinzaglio 4: eventi@museopietromicca.it

– Iscrizione GRATUITA per il gioco dell’oca storico, eventi@museopietromicca.it oppure www.museopietromicca.it entro 5 settembre

10 e 11 settembre torna la Festa dei Vicini

Dopo quasi due anni dall’ultima edizione, la Città di Torino e l’Atc del Piemonte Centrale tornano a promuovere la Festa dei Vicini, aderendo alla Giornata europea dei Vicini 2022.

Nata nel 1999 nel 17° Arrondissement di Parigi, su iniziativa di Atanase Périfan e dell’associazione Paris d’Amis, l’iniziativa è promossa dall’associazione European Neighbour’s Day e invita i vicini di casa e, più in generale, tutti i cittadini ad organizzare un momento di festa per conoscersi e stare insieme, rafforzando il senso di comunità e di mutuo aiuto. I numeri sono importanti: 20 milioni di partecipanti, distribuiti in 36 Paesi, 1400 partner.

A Torino la prima edizione risale al 2006 e ha visto negli anni un crescente successo di partecipanti, uniti nell’obiettivo di contrastare l’isolamento e l’individualismo che troppo spesso contraddistinguono i quartieri urbani rafforzando i rapporti di prossimità, anche attraverso occasioni conviviali.

Gli appuntamenti della Festa, patrocinata dalla Città attraverso le Circoscrizioni, avranno luogo nei cortili degli insediamenti di edilizia residenziale pubblica, in quelli privati, nelle piazze, nei giardini pubblici e nelle strade che hanno assunto il ruolo di luoghi di aggregazione. Quest’anno, dopo una lunga assenza dovuta alla pandemia, saranno circa 80 le occasioni di ritrovo e divertimento tra sabato e domenica, da nord a sud della città, cui tutti possono prendere parte. Solo per fare qualche esempio, in calendario ci sono merenda con caccia al tesoro nelle case popolari di via Arquata, aperitivo sotto i portici di via Sacchi, lezioni di pasticceria per bambini in corso Grosseto, arti marziali in piazza d’Armi, cena condivisa con musica jazz alla Casa nel Parco di Mirafiori, spettacolo di burattini e convivialità in piazza Astengo a Falchera.

Partner dell’iniziativa sono Federcasa Piemonte, associazione delle Atc piemontesi, e l’Atc del Piemonte Centrale con una novità, una mostra fotografica itinerante dal titolo “Com’eravamo” che, attraverso le immagini d’archivio in bianco e nero dell’Agenzia torinese, racconta la storia delle case popolari di quattro diversi quartieri (via Sospello-corso Grosseto in zona Borgo Vittoria; corso Taranto tra Regio Parco e Barriera di Milano; Mirafiori nord e sud; via Damiano-via Cuneo in Aurora).

Lunedì si gioca Torino-Lecce

Quinta giornata di campionato serie A. Lunedì  5 settembre  Stadio Olimpico Grande Torino, ore 20.45

Formazioni
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic; Djidji, Schuurs, Rodriguez; Lazaro, Lukic, Linetty, Vojvoda; Vlasic, Radonjic; Sanabria. Allenatore: Juric. A disp: Gemello, Bayeye, Buongiorno, Zima, Adopo, Aina, Pellegri, Ilkhan, Seck, Garbett, Karamoh.  Indisponibili: Berisha, Miranchuk, Ricci, Singo. – Squalificati: – Diffidati: –

LECCE (4-3-3): Falcone, Gendrey, Tuia, Baschirotto, Pezzella; Bistrovic, Hjulmand, Askildsen; Strefezza, Ceesay, Di Francesco. Allenatore: Baroni. A disp.: Bleve, Pongracic, Colombo, Helgason, Gonzalez, Listkowski, Banda, Gallo, Blin, Samooja, Umtiti, Rodriguez. Indisponibili: Dermaku, Cetin, Voelkerling, Brancolini. Squalificati: – Diffidati: –

ARBITRO: Volpi

La gara di lunedì sera contro il Lecce rappresenterà un crocevia di classifica molto importante  per il Torino in chiave qualificazione Europa.Obbligatorio il pronto  riscatto per ripartire immediatamente dopo la sconfitta contro l’Atalanta di giovedì scorso. L’impegno  non è  da sottovalutare, perché il Lecce gioca bene ed è  reduce da un ottimo pareggio contro il Napoli,dove ha dominato la gara per lunghi tratti.A tenere ulteriormente in guardia il Toro c’è anche un nefasto precedente interno  proprio contro i salentini, giocato quasi 3 anni fa, il 16 settembre 2019(l’ultima apparizione in A del Lecce): i granata arrivarono a quella partita con il morale alto, reduci da due vittorie nelle prime due giornate con Sassuolo ed Atalanta, ma vennero sconfitti dai giallorossi che si imposero per 1-2:quindi massima attenzione per questo importante esame di maturità calcistico con vista ambizione europea.

Enzo Grassano

 

Ladri nel camper. Fingono di dormire ma la polizia li smaschera

L’episodio è avvenuto su un camper parcheggiato in Corso Venezia

 

Attorno alle ore quattro della mattina di giovedì, personale della Polizia di Stato in servizio di Volante ha arrestato in flagranza di reato due cittadini marocchini per tentato furto aggravato.

L’episodio è avvenuto in Corso Venezia, grazie alla segnalazione di una cittadina che avrebbe visto i soggetti introdursi all’interno di un camper in sosta attraverso la finestra dello stesso.

Gli agenti intervenuti, udendo dei rumori provenire dal mezzo hanno aperto la porta e hanno trovato al suo interno il vano abitazione a soqquadro, i cassetti rovistati, la finestra del mezzo completamente danneggiata e due soggetti che fingevano di dormire, per poi essere svegliati dal personale che ha deciso di approfondire il controllo.

La coppia, una diciottenne incensurata e un uomo di trentasei anni con numerosi precedenti di Polizia contro il patrimonio e precedenti per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, è stata arrestata per tentato furto aggravato.

Professione Orchestra

Cambia formula la VI edizione di Professione Orchestra, il percorso formativo per giovani musicisti under 30 dedicato alla professionalizzazione orchestrale, nato dalla partnership tra l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, una delle più importanti orchestre europee e l’Accademia di Musica di Pinerolo riconosciuta tra le più rinomate istituzioni di alta formazione.

La prima parte del percorso di perfezionamento (26 settembre – 8 ottobre 2022) è riservata a un massimo di 80 allievi e da quest’anno arricchisce la propria offerta affiancando alle lezioni di strumento e a sezione con le Prime parti RAI, e alla tanto apprezzata simulazione di un’audizione, tre seminari per il miglioramento della performance artistica. Otto borse di studio elargite dall’Accademia di Musica grazie alla Fondazione Compagnia di S. Paolo, consentono poi ai migliori di proseguire per altri 8 mesi il cammino iniziato, grazie alle lezioni si strumento e di musica da camera con le Prime parti, e all’affiancamento delle prove d’orchestra di 4 produzioni della Stagione Rai 2022/23. Per le formazioni cameristiche il percorso si chiude con l’esibizione dal vivo su palchi di prestigio.

I risultati ottenuti dai partecipanti ai workshop sono positivi e rilevanti. Il 40% circa ha già ottenuto ottimi riconoscimenti nei concorsi in orchestre italiane ed estere. Il 20% lavora ormai stabilmente presso famose compagini orchestrali. Il restante 40% sta ancora proseguendo il percorso di studi presso Conservatori o Accademie musicali.

La presentazione delle domande, che deve avvenire entro il 9 settembre 2022, prevede a tutela degli allievi una Garanzia Covid-19: se il 13/9/2022 le disposizioni nazionali e regionali in merito alla pandemia rendessero impossibile il normale svolgersi dei workshop, le quote di iscrizione versate verranno restituite.

Il bando completo è reperibile su accademiadimusica.it

Il progetto è realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Partono i progetti del PNRR sociale rivolti alle persone con disabilità

Oggi la Giunta comunale, su proposta dell’assessore al Welfare e della vicesindaca con delega al Patrimonio, ha approvato la convenzione con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per l’avvio dei 5 progetti, articolati in 10 piani operativi, rivolti alle persone con disabilità rientranti nel PNRR sociale di cui è la Città è titolare.

I progetti accoglieranno 60 persone con disabilità attraverso percorsi individualizzati, di abilitazione, autonomia e formazione-lavoro, riqualificando, al tempo stesso, spazi comunali e del privato sociale. Gli interventi, che si concluderanno entro marzo 2026, hanno ottenuto un finanziamento PNRR di 3.575.000 euro, ai quali si aggiungono 546mila euro di risorse comunali necessarie per riqualificare immobili comunali particolarmente degradati.

Gli immobili pubblici interessati dalla convenzione odierna, nell’ambito dell’investimento ‘Percorsi di autonomia per persone con disabilità’, sono: corso Sicilia 53, l’ex Mulino Cavoretto di corso Moncalieri 266, via Onorato Vigliani 104, via Rubino 82, via Sordevolo 1 angolo via Bologna 90, via Roccavione 11, via degli Abeti 12 e piazza Astengo 10, corso Casale 85, via Ghedini 2. Gli immobili degli enti del terzo settore sono una porzione del convitto Alfieri Carrù di via Accademia Albertina 14 e una unità abitativa in via Monte Albergian 23 bis. Gli edifici pubblici saranno assegnati in concessione agli enti del privato sociale, mentre su quelli privati sarà apposto un vincolo di destinazione d’uso.

Nell’ambito del PNRR sociale, la Città ha candidato 19 progettualità rivolte, oltre che alla disabilità, a persone anziane, minori e in condizioni di marginalità e fragilità, con un finanziamento potenziale di oltre 15 milioni di euro nel prossimo triennio.

Tutti gli interventi sono stati ideati dalla Città insieme agli organismi del Terzo settore attraverso un’ampia procedura partecipativa, che ha coinvolto circa 150 enti del privato sociale, con il costante accompagnamento del Forum del terzo settore, delle organizzazioni sindacali, dell’ASL Città di Torino, dell’Università, del Politecnico e delle rappresentanze di secondo livello.

Secondo l’assessore al Welfare e la vicesindaca con questi progetti si ottiene un doppio risultato: da un lato sostenere le persone con disabilità e le loro famiglie, e dall’altro riqualificare edifici pubblici oggi degradati, a beneficio del territorio e della comunità.

Si conclude la settima edizione di TODAYS Festival

Da venerdì 26 a domenica 28 agosto, oltre 10.000 persone di ogni età e provenienza hanno attraversato l’asse nord di Torino per assistere alla settima edizione di TODAYS Festival, tra i più grandi festival di musica riconosciuti in Italia a livello internazionale.
Oltre 30 ore di musica, arte e performance per scoprire artisti fuori dall’ordinario, su un vero e proprio palcoscenico urbano di spazi rigenerati, che ha visto il suo quartier generale nei luoghi di condivisione e aggregazione che sono sPAZIO211 e l’ex fabbrica INCET, nella periferia della città.
In un momento storico di assoluta incertezza, il festival estivo della Città di Torino si è confermato visionario e ambizioso: tre giorni con più di 90 artisti per 16 band e djset, di cui oltre 10 date uniche in Italia sono il risultato di un percorso identitario preciso e focalizzato, che vuole superare la visione di un mondo che già c’è e andare oltre l’inatteso.

TODAYS si conferma l’unico festival in Italia a proporre una line up con più artisti internazionali, provenienti da Stati Uniti, Australia, Inghilterra, Scozia, Svezia, Germania, Francia e Bielorussia.
Non solo gli artisti, anche per gli spettatori si è registrata una crescente affluenza dall’estero, con oltre il 48% del pubblico proveniente ida Inghilterra, Francia, Austria, Slovenia, Svezia, Olanda, Germania, Irlanda, Marocco e Stati Uniti, oltre naturalmente a tutte le regioni d’Italia.

Tra i momenti indimenticabili, l’energia extraterrena di Tash Sultana per un live in cui ogni nota è la risposta perfetta alle domande di sempre, la pioggia battente che non ha fermato nessuno e ha accompagnato il concerto caleidoscopico di FKJ tra divani e luci soffuse, gli attesissimi Primal Scream con un concerto che di
nostalgico ha avuto davvero poco e che ha trovato nella contemporaneità il suo senso, il post-tutto dei Black Country, New Road, i fulmini lontani sul cielo nero sopra l’intensa new wave dei Molchat Doma, le storie folli degli scatenati e un po’ pazzi Yard Act, il concerto intenso e potente di Alynda Lee Segarra, leader degli Hurray
for the Riff Raff e guida magnetica di un mondo sconosciuto che speravamo di ereditare, le scintille irriverenti di Los Bitchos tra cumbia spavalda e tequila vibes, le chitarre soniche, le melodie sognanti e la dipendenza nu-gaze dei DIIV, l’aloha soul al tramonto di Eli Smart – “ne sentiremo parlare” – che ha sostituito
splendidamente i Geese, tutta la libertà di divertirsi degli Squid, gli Arab Strap e il suono di una band che non riemerge nel nostro mondo, ma ci invita a fare un passo dentro al loro.
Immancabili anche per questa edizione i SOLD OUT. La terza giornata di TODAYS oltre 2.000 persone hanno partecipato alla chiusura di un’edizione straordinaria del festival. Se il giorno non basta, è stata poi la notte di TODAYS a popolarsi ancora: all’ex fabbrica INCET si è raggiunto il tutto esaurito con Tamburi Neri e le loro
percussioni ancestrali, distorsioni lontane e testi metafisici, con la pista da ballo di Adiel completamente assorta in una danza tribale ipnotica e con il party della label Periodica Records guidato da Whodamanny e Mystic Jungle.

“Per avere qualcosa da raccontare, bisogna farla. TODAYS è dove le cose succedono, e in questa edizione sono state tante e più belle dei sogni, per ricordarci che se non si è disposti a sacrificare l’usuale, ci si dovrà accontentare dell’ordinario. Esattamente 30 anni fa, negli stessi giorni di agosto in cui si è svolta questa settima edizione di TODAYS, i Primal Scream pubblicavano il loro capolavoro Screamadelica, contenente la canzone-manifesto “Moving On Up”, letteralmente traducibile con l’espressione “in movimento”, ovvero un movimento perpetuo verso l’alto. Essere riusciti a essere “in movimento” ha rappresentato l’essenza e la missione di questa edizione, cioè far muovere uno spettatore da una posizione fissa verso un nuovo punto di vista, osando, andando oltre il convenzionale, sovvertendo ciò che già si conosce per mettersi in gioco e non restare immobile, per progredire in un momento storico come questo in cui gli effetti (anche sul piano culturale) della pandemia sono più che mai reali e presenti, e disfare e rifare diventa un inno alla creatività vera e alla resilienza.
A TODAYS ciascuno ha cercato il proprio “wow”, tornando tutti un po’ bambini e cercando di fare un balzo in avanti verso qualcosa di diverso dal quotidiano: come direbbero i Primal Scream “Come together as one!”, perché ne vale la pena, anzi ne è valsa la gioia”, commenta Gianluca Gozzi, direttore artistico di TODAYS
Festival.
Non solo musica. Anche quest’anno i TOlab si sono rivelati fondamentali, per dare voce a nuove idee grazie al sostegno e alla collaborazione dei numerosi partner e la coprogettazione con oltre trenta tra realtà associative ed eccellenze territoriali.
Luogo del confronto tra innovazione, musica, cultura e green economy è stato il cortile interno dell’ex Fabbrica Incet. La partecipazione all’intenso programma pomeridiano di panel e showcase di TODAYS ha visto sul palco ospiti da tutta Italia, tra professionisti, artisti e stakeholder.
In particolare, grande interesse è stato rivolto al laboratorio partecipativo di idee “A che punto è la notte”, a cura di Associazione FEA, per costruire con le tante realtà del territorio una visione sul come vivere la notte e l’intrattenimento nel presente e progettando il futuro, ripensando lo spazio pubblico dalla fascia preserale a
quella più notturna, facendo coesistere le necessità delle diverse comunità che abitano questo spazio: giovani, residenti, esercenti.
In pieno spirito edutainment, non poteva mancare un talk dedicato alla musica e al bere responsabile con ospiti d’eccezione come Petunia Ollister, content creator, Francesco Pirineo, advocacy manager di Compagnia dei Caraibi e Hamilton Santià, giornalista e autore.
Infine un panel tutto dedicato alla sostenibilità, con una profonda attenzione mirata non solo al presente, ma soprattutto al futuro: Torino Giungla Urbana è l’occasione per immaginare la città verde del futuro, in collaborazione con IREN.

Un festival sempre più sostenibile

Anche quest’anno TODAYS ha rafforzato il suo impegno di responsabilità contro le sfide ambientali cui ci troviamo ogni giorno di fronte: quindici azioni sostenibili e concrete in ambito di trasporti, mobilità, consumo d’acqua, rifiuti, riciclo ed energia per educare, ispirare e motivare ad uno stile di vita più consapevole e rispetto
per le generazioni future. Alcune delle azioni sostenibili sono realizzate in collaborazione con tante realtà della Città e sono state rese possibili grazie alla preziosa partnership con Iren.
TODAYS Festival nel 2022 non è più solo un evento che parla al presente, tutto può, anzi deve, essere declinato al futuro. Ognuno può fare la sua parte!
Come i fulmini che non hanno un loro posto e lo cercano dappertutto, siamo incapaci di fermarci e ancor meno di restare fermi, perché a musica amplifica il coraggio e anche quest’anno è andata in scena la colonna sonora perfetta per non accontentarci mai.
Arrivederci alla prossima edizione nel 2023.