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Domani la Mole si tinge di blu per la Giornata internazionale delle lingue dei segni

La Mole Antonelliana si colorerà di blu domani sera, venerdì 23 settembre, per celebrare la Giornata internazionale delle Lingue dei Segni, come altri monumenti o luoghi istituzionali di numerose città italiane.

Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Giornata ricorda, ogni anno, la necessità di riconoscere, promuovere e proteggere le oltre 200 differenti lingue dei segni nel modo. La risoluzione dell’Onu le equipara agli idiomi nazionali parlati e scritti mirando a proteggere la diversità linguistica e a sollecitare un’educazione di qualità in un’ottica bilingue (lingua dei segni e lingua nazionale), al fine di garantire il pieno sviluppo e la piena realizzazione dei diritti umani delle persone sorde.

Carlo Petrini: “La sostenibilità passa attraverso un cambio di paradigma, un altro stile di vita e scelte diverse”

Questa mattina si è tenuta l’inaugurazione di Terra Madre Salone del Gusto, evento a Parco Dora, aperto al pubblico, gratuitamente, fino a lunedì 26 settembre (www.terramadre2022.com). A tirare le conclusioni dell’incontro d’apertura è stato Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e Terra Madre-Salone del Gusto.

Quest’anno Terra Madre-Salone del Gusto cambia casa, perché?

Terra Madre torna finalmente in presenza! Apprezzo moltissimo la scelta che è stata fatta di collocare l’evento a Parco Dora, luogo della periferia torinese. È un messaggio politico e culturale importantissimo. Si tratta di uno degli appuntamenti della città che ha un appeal internazionale. I delegati arrivano da 160 paesi, il fatto che si svolga in un quartiere non centrale è uno degli elementi rigenerativi. L’ex stabilimento dello strippaggio è bellissimo in qualche misura ci riconsegna la vera origine di questa città. È un modo per legare la storia della classe operaia che qui ha avuto un ruolo importantissimo con la storia delle realtà produttive e della campagna.

Cosa pensa del cambiamento climatico?

Siamo davanti a una tempesta perfetta e penso che sia nostro compito sottolineare quanto il cambiamento climatico sia una ‘iattura’ che sta cambiando la vita di milioni e milioni di persone. Sono esplicito, il principale responsabile di questo sconquasso è il sistema alimentare globale. Se non abbiamo chiaro questo rischiamo di passare un’immagine dell’alimentazione spettacolistica, quella che si vede in televisione, quando invece il problema della fame è una sola questione: il sistema alimentare.

In estrema sintesi il cambiamento climatico è determinato dalla produzione di CO2 e il sistema alimentare ne è responsabile per il 37% della produzione, la mobilità invece ‘solo’ per il 17%. Badate bene che la situazione è irreversibile. Nel momento in cui noi siamo concentrati sulle problematiche di altri settori, questo avanza e non perdona. Siamo davanti a un disastro annunciato e anche qui, nel nostro Piemonte, la siccità non riguarda solo l’anno in corso ma è un problema con cui dovremo convivere. Il sistema alimentare produce cibo per 12 miliardi di persone, noi siamo in 7 miliardi e 800 milioni ergo il 32% della produzione di cibo edibile viene buttato via, basterebbe anche solo questo per dire che siamo di fronte a un fallimento epocale.  Bisogna ridurre lo spreco partendo da casa nostra con i comportamenti individuali e collettivi. Questo sistema deve perché non lo reggiamo più.

E per quanto riguarda la sostenibilità, noi a Torino a che punto siamo?

Vi chiedo solo un favore quando pronunciate la parola sostenibilità siate calmi e pensate al peso che ha questo vocabolo che viene utilizzato ogni dove senza saperne esattamente il significato, non se ne può più.

Sostenibilità deriva da sostegno. ‘Sustain’ è il pedale del pianoforte che prolunga la nota. Hanno dunque ragione i nostri vicini francesi che traducono la parola con ‘durable’ cioè duraturo. Qualsiasi iniziativa che noi intraprendiamo che sia essa produttiva associativa o distributiva deve avere come fine la durata maggiore rispetto alla situazione precedente. Come potete immaginare non è così facile da realizzare. Allora quando parliamo di sostenibilità dobbiamo essere coscienti che significa cambio di paradigma, cambio di stile di vita e cambio di scelte.

Quali sono le regole da seguire per migliorare la situazione?

Tre sono le tematiche che cambieranno il mondo: il rafforzamento dell’economia locale, la riduzione dello spreco e la diminuzione del consumo di proteine animali. Dobbiamo operare portando avanti queste linee e operare politiche culturali perché sono quelle che cambieranno il mondo.

Alla conferenza inaugurale sono intervenuti  il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, il presidente della Regione Piemonte e il sindaco di Torino. Il primo ha sottolineato che, dopo quindici anni di progressi verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, nell’ultimo triennio abbiamo assistito a dei passi indietro, aggiungendo che tornare sui propri passi non può essere una soluzione e che il futuro va costruito non soltanto con l’obiettivo di salvare il pianeta, ma anche di vivere meglio. Il presidente della Regione Piemonte ha ribadito che Terra Madre è un fenomeno culturale che celebra il cibo e il legame inscindibile tra prodotti e territorio e che l’uomo ha il dovere di valorizzarlo e di difenderlo. Per il sindaco di Torino, Terra Madre è l’occasione per comprendere che siamo ospiti, e non padroni, di questo pianeta, e che la risposta alla sfida ambientale passa attraverso il cambiamento dei comportamenti quotidiani di ciascuno.

Cinque giorni in cui il cibo è protagonista

Cinque giorni  il cibo è protagonista, vettore attraverso cui concretizzare la transizione e la rigenerazione di cui abbiamo bisogno. Ognuno di può scegliere di esserne parte come protagonista, oppure di subirne solamente le conseguenze. Terra Madre esiste proprio per comprendere le storture dei sistemi alimentari e per capire come agire in prima persona. La dimostrazione è data anche dall’afflusso di pubblico di questa prima giornata, a partire dalle scolaresche che hanno partecipato ai laboratori, sold out da settimane, e ai percorsi liberi allestiti a Parco Dora.

Più di 550 eventi, oltre 700 espositori da tutte le regioni d’Italia e dal mondo, quasi 200 Presìdi Slow Food, decine di ospiti italiani e internazionali che parleranno di gastronomia, di alimentazione e del significato economico, ambientale e sociale di ciò che ogni giorno mettiamo sotto i denti: Terra Madre è tutto questo e molto di più. È allegria, cene e degustazioni, buon cibo, vini, birre, caffè d’eccellenza.

È una festa in cui l’alimentazione viene raccontata attraverso le persone: più di tremila delegati arrivati da più di 150 Paesi, ognuno con un bagaglio fatto di conoscenze, esperienze, tradizioni. Terra Madre è il luogo in cui avviene uno scambio di tutto questo sapere, un momento di arricchimento collettivo.

Dai rincari energetici alla siccità, dalla perdita di sovranità alimentare alle abitudini sconsiderate di consumo, la conferenza di inaugurazione di Terra Madre è stata l’occasione per mettere sul tavolo alcuni dei temi che verranno approfonditi nei prossimi giorni.

 

Auto si ribalta nella rotatoria: morto il conducente

In un incidente stradale è deceduto un 49enne di Centallo.  Il sinistro è avvenuto a Cussanio (Cuneo), ieri sera quando alla guida della sua auto, l’uomo ha perso il controllo della vettura mentre viaggiava sulla statale 28, tra Fossano e Genola. In una rotatoria il veicolo ha sbandato cappottandosi. I Vigili del fuoco e il personale medico del 118 giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare la morte del conducente.

Terra Madre Salone del Gusto, domani a Parco Dora il via alla kermesse

Ultimi preparativi a Parco Dora per Terra Madre Salone del Gusto

Al via domani, per la prima volta a Parco Dora, Terra Madre Salone del Gusto, il più importante appuntamento legato al cibo, nel mondo.

Un tema importante quello dell’alimentazione per Torino che è stata la prima città italiana a introdurre il diritto al cibo nello statuto dell’amministrazione e tra le prime città europee a siglare il Milan Urban Food Policy Pact, un patto internazionale sottoscritto da 240 metropoli con l’obiettivo di costruire una politica che coniughi il diritto al cibo con il tema della sostenibilità ambientale, la lotta agli sprechi con la valorizzazione del complesso e articolato ecosistema locale alimentare.

Il diritto al cibo è presente in molte politiche e servizi della Città: dalla beneficenza alimentare verso le persone vulnerabili – per cui la Città ha un’attenzione prioritaria – all’accesso al cibo sano in modo dignitoso e alla libertà di scegliere il proprio stile di vita; dall’attenzione alle regole alimentari del proprio culto all’educazione alimentare; dal servizio di ristorazione scolastica alle iniziative promosse dalle associazioni giovanili; dall’accesso diretto agli orti urbani fino alle iniziative che promuovono un accesso ad alimenti conformi alla cultura delle comunità torinesi con background migratorio; dal diritto a sistemi che rispettino l’ambiente e la biodiversità all’iniziativa economica di produrre, distribuire, vendere, somministrare alimenti e bevande nel rispetto dei limiti di utilità sociale e dei diritti dei consumatori.

Questioni che saranno affrontate durante gli incontri a cui parteciperanno assessori e tecnici della Città. Scarica qui il programma degli  appuntamenti: http://www.comune.torino.it/nh/pdf/eventi_terra_madrea5_br.pdf.  Per altre info sull’evento: Home – Terra Madre Salone del Gusto 2022 .

 

 

 

 

 

 

 

Giornate Europee del Patrimonio: sabato 24 e domenica 25 settembre visite guidate alle Sezioni Riunite dell’Archivio di Stato di Torino

Scoprire come la sede monumentale di un antico ospedale, il San Luigi, costruito all’inizio del XIX secolo, sia stata trasformata per diventare l’attuale istituto archivistico nei cui spazi vengono conservati migliaia di documenti storici: preziose testimonianze del passato, importantissime per studiare e conoscere la storia del Piemonte e dell’Italia.

Un’opportunità offerta sabato 24 e domenica 25 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), con l’organizzazione di visite guidate all’ottocentesco edificio di via Piave 21, oggi sede delle Sezioni Riunite dell’Archivio di Stato di Torino.

Un’esposizione di documenti selezionati consentirà ai visitatori di conoscere le varie fasi di costruzione e restauro della struttura: progetti e interventi che ne hanno permesso la destinazione a luogo di cultura, consentendo in tal modo di utilizzare e salvaguardare un bene del patrimonio edilizio esistente.

Il tema scelto quest’anno dal Consiglio d’Europa per gli European Heritage Days, il patrimonio culturale sostenibile, ha spinto gli istituti culturali a organizzare eventi e iniziative alla salvaguardia del patrimonio culturale per le nuove generazioni e al suo ruolo nella costruzione di un futuro più sostenibile e resiliente sia per le comunità sia per l’ambiente naturale.

Visite guidate gratuite (partenza dei gruppi ogni ora): sabato 24 settembre dalle ore 15.30 alle 18.30, domenica 25 settembre dalle ore 11.30 alle 18.30. Ultimo ingresso ore 17.30

È consigliata la prenotazione (scrivendo a as-to@cultura.gov.it): verrà data precedenza ai visitatori prenotati.

Osservatorio Lavoro Piemonte, in crescita le offerte online

IN UN CONTESTO NAZIONALE DI STABILITA’, IN PIEMONTE +10% DI OFFERTE DA PARTE DELLE AZIENDE

Quasi 22.000 offerte di lavoro in regione nel primo semestre 2022
Torino è la provincia che raccoglie il maggior numero di annunci con il 55%, seguono Cuneo (14,7%) e Novara(10%)
Tra le categorie con maggior numero di annunci da parte delle aziende, al primo posto Operai, Produzione, Qualità (26%), in crescita del +13,6% rispetto al 2021
Cambia il comportamento delle aziende, che cercano direttamente il candidato giusto tra i profili presenti in piattaforma (+400% a livello nazionale)

 Se il 2021 aveva visto la progressiva ripresa del mercato del lavoro, il 2022 sembral’anno della conferma: secondo i dati dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro* di InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, nel primo semestre del 2022sono oltre 233.000 gli annunci pubblicati in piattaforma dalle aziende, confermando una sostanziale tenuta del mercato (+0,9%).

Il panorama presentato dal Piemonte conta quasi 22.000annunci da parte delle aziende nei primi sei mesi del 2022, con una crescita anno su anno del 10%, un segnale che afferma il dinamismo e l’incremento delle opportunità nel territorio.

La geografia delle offerte di lavoro in Piemonte

Guardando alle province, Torino è prima per numero di offerte in regione, dove sono concentrate oltre la metà delle offerte (55%), seguono con grande distacco Cuneo(14,7%), Novara (10%), Alessandria (9%) e Asti (4,1%).

Categorie professionali più richieste

Nel 2022 la categoria professionale maggiormente richiesta in Piemonte è stata Operai, produzione, qualità(26%) – in crescita del 13,6% rispetto al 2021 – seguita daAcquisti, Logistica, Magazzino (10,8%),Amministrazione, Contabilità, Segreteria (8,3%), Commercio al dettaglio, GDO, Retail (8%) e Vendite(6,6%).

Le professioni con maggior numero di offerte

Analizzando le offerte di lavoro pubblicate dalle aziende in regione emerge una sostanziale coerenza rispetto a quantodescritto per le categorie professionali. Le figure professionali più cercate sono al primo posto il Magazziniere, seguito da Addetto Vendite e al terzo daRappresentante di commercio, chiudono la top 5 Operaio addetto all’imballaggio manuale al quarto e Operatore della produzione alimentare al quinto.

Cambia il comportamento delle aziende, cresce la ricerca di candidati passivi

Nel primo semestre 2022 a livello nazionale sono state fatte quasi 2 milioni di ricerche, da parte delle aziende,di professionisti inseriti nel database di InfoJobs (+52% rispetto al 2021), in particolare le aziende del Piemontehanno effettuato oltre 85.000 ricerche di candidati in database. Una modalità alternativa o complementare rispetto alla pubblicazione di un’offerta, mirata ad una ricerca diretta e precisa delle caratteristiche desiderate utilizzando il ricco database di cv pubblicati in piattaforma.

Emerge quindi un crescente interesse da parte delle aziende per gli strumenti di ricerca dei candidati passivi, che ha permesso di registrare addirittura una crescita del 400% per quanto riguarda l’invio di richieste dirette da parte delle aziende ai candidati ritenuti idonei.Ricevuta la richiesta, il candidato, grazie alla feature di matching, ha la possibilità di valutare l’offerta ricevuta dall’azienda in base alla compatibilità con il suo profilo. Tali strumenti supportano gli HR nell’individuazione del giusto candidato e i candidati stessi nella valutazione di una possibile candidatura.

Filippo Saini, Head of Job di InfoJobs, commenta così i dati dell’Osservatorio “Rispetto al 2021 il mercato del lavoro continua a crescere, ma in maniera differente. Registriamoun grande dinamismo da parte delle aziende nella ricercaproattiva e soprattutto nel contatto diretto con il candidato, che consente di andare mirati sulle professionalità in linea con le proprie esigenze. Questa modalità di ricerca emergente permette di intercettare anche gli utenti che attualmente non stanno cercando lavoro, grazie al ricco database di InfoJobs che conta quasi 6,7 milioni di candidati, velocizzando così il processo di selezione”.

*Fonte: analisi InfoJobs sulle offerte pubblicate in piattaforma dal 1° gennaio al 30 giugno 2022.

Caselle, il Turnaround Green azzera le emissioni

PER UN TRASPORTO AEREO SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE

Lo scalo dispone di mezzi elettrici e procedure per svolgere le operazioni

di assistenza a terra degli aeromobili a ridotto impatto ambientale

Caselle Torinese, 20 settembre 2022 – Il turnaround degli aeromobili all’aeroporto di Torino diventa 100% green. Grazie a una flotta di mezzi ad alimentazione elettrica e a procedure aeroportuali definite in ottica sostenibile, l’aeroporto di Torino riduce l’impatto ambientale delle operazioni di assistenza a terra degli aerei, con il positivo effetto di azzerare le emissioni di CO2 nell’aria per una migliore esperienza aeroportuale.

L’aeroporto di Torino aggiunge così un tassello alle iniziative sostenibili messe in campo nell’ambito del progetto ‘Torino Green Airport’ e cerca di anticipare i tempi rispetto all’obiettivo NetZero 2050, che prevede l’azzeramento delle emissioni inquinanti sotto il proprio controllo entro il 2050, oltre che rispettare l’impegno assunto con la sottoscrizione della ‘Dichiarazione di Tolosa’ per un’industria del trasporto aereo sempre più sostenibile.

Il turnaround, ovvero l’insieme di operazioni per l’assistenza a terra di un aeromobile necessarie tra un volo e l’altro, prevede diverse fasi di attività e ciascuna di esse viene gestita con una procedura e un mezzo differente.

La flotta con motori elettrici disponibile all’aeroporto di Torino e in dotazione a SAGAT Handling, società che si occupa dei servizi a terra forniti alle compagnie aeree, comprende diversi mezzi:

–              trattore trasporto bagagli: utile all’avvicinamento sottobordo dei mezzi che necessitano di traino;

–              GPU-Ground Power Unit: generatore mobile per l’alimentazione dell’aereo e delle sue apparecchiature a motori spenti;

–              scala passeggeri: scala per la discesa/salita dei passeggeri da/su l’aeromobile;

–              nastro trasporto bagagli: tapis roulant per le operazioni di carico/scarico dei bagagli imbarcati in stiva;

–              ambulift: pedana sollevatrice per la salita/discesa dei passeggeri a ridotta mobilità;

–              trattore per aeromobili o pushback: utile a spingere l’aeromobile in retromarcia per l’uscita dalla sua posizione di parcheggio.

Effettuare un turnaround con mezzi elettrici porta con sé numerosi vantaggi, anzitutto sul fronte ambientale, poiché si azzerano le emissioni inquinanti di circa 1 quintale di CO2 derivanti dall’utilizzo di veicoli tradizionali alimentati a carburante diesel per l’intero processo. Con questa attuale disponibilità di mezzi green, il minor impatto di CO2 emessa al giorno equivale a oltre 1 tonnellata.

A titolo esemplificativo, si riportano qui di seguito i consumi medi di carburante per l’impiego di mezzi tradizionali e la rispettiva quantità di CO2 emessa:

–              un tradizionale trattore trasporto bagagli ad alimentazione diesel comporta l’impiego di 1,70 kg di carburante, pari a 5,4 kg di CO2 emessa;

–              una GPU tradizionale alimentata a diesel comporta l’utilizzo di 14,5 kg di carburante, pari a 46 kg di CO2 emessa;

–              un nastro bagagli tradizionale ad alimentazione diesel comporta l’impiego di 10,5 kg di carburante, pari a 33,3 kg di CO2 emessa.

Questa quantità di CO2 emessa viene totalmente azzerata dall’utilizzo di mezzi elettrici che all’aeroporto di Torino sono alimentati al 100% da fonte di energia di origine rinnovabile certificata.

L’aeroporto di Torino ha inoltre ampliato il numero di piazzole di parcheggio in cui è possibile effettuare l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri a piedi, evitando così l’impiego di autobus alimentati a diesel (1,66 kg di carburante, pari a 5,3 kg di CO2 emessa).

Il rinnovo della flotta aeroportuale è un processo avviato da alcuni anni e l’obiettivo dell’aeroporto di Torino è quello di arrivare a disporre di almeno il 40% di mezzi ad alimentazione ibrida o full electric entro il 2023.

All’attuale flotta si aggiunge inoltre un minivan elettrico dedicato ai servizi executive in Aviazione Generale e, a breve, anche un’ambulanza elettrica per l’effettuazione del servizio di assistenza medica sottobordo.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato dell’aeroporto di Torino ha commentato: “Consapevoli del fatto che la sostenibilità delle nostre attività deve guidare lo sviluppo dell’aeroporto, siamo orgogliosi di poter offrire alle compagnie aeree che scelgono di investire sul nostro scalo un turnaround ad impatto zero grazie agli investimenti fatti sul continuo rinnovamento dei mezzi della nostra flotta con veicoli elettrici e all’acquisto del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate”.

 

Per le Giornate Europee del Patrimonio visite guidate, iniziative speciali e aperture straordinarie nei musei e nei luoghi di cultura

Tornano sabato 24 e domenica 25 settembre le Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione d’Europa. Promosse dal Consiglio d’Europa con l’appoggio della Commissione europea, dal 1991 aprono ai cittadini le porte di monumenti e siti storici, artistici e naturalistici. In Italia il Ministero per i Beni e le Attività culturali promuove le Giornate sin dal 1995 organizzando la fruizione gratuita di musei, mostre, convegni, concerti. Dal 2007 si è aggiunto il FAI e dal 2008 tutti i beni la cui apertura è promossa dal FAI e da Autostrade per l’Italia sono stati dotati di servizi di visite guidate e di una scheda monografica a cura della Fondazione.

Nelle due giornate nei musei e nei luoghi della cultura italiana sono previste visite guidate, iniziative speciali e aperture straordinarie. Inoltre, sabato sono previste aperture straordinarie serali nei musei statali con ingresso al costo simbolico di 1 euro.

Gli eventi, gli orari e tutte le informazioni per partecipare sono consultabili sul sito del Ministero della Cultura e vengono aggiornati in tempo reale.

Il tema italiano della Giornate europee del patrimonio 2022 “Patrimonio sostenibile: un’eredità per il futuro” riprende e amplia lo slogan europeo “Sustainable Heritage”, scelto dal Consiglio d’Europa e lo estende come una “eredità per le generazioni future”. La riflessione è su come una gestione sostenibile del patrimonio culturale e del paesaggio possa contribuire ad un futuro migliore da un punto di vista ambientale, sociale ed economico, anche in funzione del raggiungimento degli specifici obiettivi fissati dalle Nazioni Unite per il 2030.

Il ruolo di promotori della cultura della sostenibilità coinvolgerà gli enti locali, le scuole, le università, gli altri luoghi della cultura e tutti i portatori di interessi pubblici e privati nel territorio. Nel programma delle Giornate gli organizzatori sono invitati a presentare i loro istituti in un ottica “green”. Nell’ambito delle loro peculiarità storico-artistiche gli istituti potranno, per esempio, proporre attività di approfondimento basate sui contenuti delle collezioni e delle opere; sull’importanza della prassi di conservazione, restauro, riuso di materiali; sul recupero e sulla trasmissione di pratiche, saperi e tradizioni; sulla presentazione di nuovi allestimenti museali realizzati nel segno di una maggiore sostenibilità economica e ambientale; sulla riduzione degli sprechi, anche grazie a una buona programmazione dell’uso del digitale. Nello svolgimento delle Giornate massima attenzione andrà prestata all’accoglienza e all’accessibilità. Le aperture serali saranno poi un modo di scoprire i luoghi della cultura diversamente.

Le GEP, Giornate Europee del Patrimonio, infine, segnano, in un certo senso, da calendario, la chiusura delle attività estive.

di Antonella Gilpi

TO25 Brain Storm, un concorso per gli studenti durante le Universiadi invernali

Nel lungo percorso di avvicinamento alle Universiadi invernali del 2025, oggi è stato presentato TO25 Brain Storm. Si tratta di una competizione internazionale divisa in nove discipline proposte dalle Università del Piemonte e tre scelte dagli studenti italiani che verranno sottoposte ai loro colleghi di tutto il mondo. Dodici prove della mente collegate a quelle sportive, tutto questo si terrà durante lo svolgimento delle XXXII Universiadi invernali. Ad ogni disciplina potranno partecipare un massimo di venticinque squadre provenienti da tutti i Paesi del mondo. Gli studenti italiani ammessi a TO25 Brain Storm dovranno far parte del Politecnico, Università di Torino, Piemonte Orientale e dell’ateneo delle Scienze Gastronomiche.

Ogni compagine dovrà essere composta da quattro componenti, di cui due ragazze, e ci potrà essere una riserva. Gli obiettivi di questo concorso sono: 1) Costruire una nuova forma di partecipazione con cui tentare di risolvere alcuni grandi problemi della vita contemporanea; 2) Allargare il concetto di competizione universitaria associando a quella sportiva anche quella intellettuale; 3) Selezionare alcuni talenti internazionali che si ricordino di Torino come luogo di lancio della propria carriera di ricercatori universitari al servizio della collettività; 4) Fare di Torino la città dello sport universitario associando affiancando anche le discipline intellettuali. I temi su si batteranno i concorrenti per raggiungere il gradino più alto del podio saranno la sostenibilità, inclusività, innovazione e dimestichezza con i mezzi di comunicazione digitali.

L’idea è quella di far svolgere il concorso all’interno delle Officine Grandi Riparazioni e le date saranno le medesime delle Universiadi invernali. Ciascuna squadra, oltre alla medaglia vincerà un premio con cui realizzare il proprio progetto. I primi tre classificati potranno avvalersi della consulenza di due aziende,  una specializzata in head hunting e un’altra in innovazione, per verificare come inserire i giovani talenti nel mondo delle imprese o se far partire delle start up ad hoc

Marco Aceto