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Torino, Bologna e Reggio Emilia unite nell’impegno antirazzista

Il 27 e 28 ottobre si è tenuto a Bologna, nell’Auditorium Enzo Biagi in sala Borsa, l’High Level Meeting, l’evento giunto nelle fasi finali del progetto SUPER, SUPporting Everyday fight against Racism.

Il progetto, partito nel marzo 2021,  ha consentito un intenso dialogo con la società civile, gli attori di settore e le forze dell’ordine per arginare il fenomeno delle discriminazioni, dei crimini e dei discorsi d’odio, la cui emersione è fortemente ostacolata da fattori di ordine socioeconomico e politico, consentendo anche la messa a punto di nuove e migliori misure di prevenzione e protezione.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti dei ministeri italiani, della Commissione Europea, di reti internazionali e nazionali e organizzazioni non governative. A loro è stato presentato l’impegno profuso nell’ultimo anno e mezzo dalle città di Bologna, Torino e Reggio Emilia per promuovere comunità socialmente sostenibili, accoglienti e rispettose delle diversità e costruire e implementare Piani d’azione locali di contrasto al razzismo e ai crimini d’odio da esso innescati.

L’evento è stato occasione di incontro per lo scambio di conoscenze e metodologie di lavoro e per presentare le azioni realizzate dalle tre città, che porterà a inizio 2023 all’adozione di tre Piani di azione locale. A partire da queste tre esperienze, verrà redatta una Proposta di Piano nazionale contro il razzismo per gli Enti locali italiani che ponga le basi per una società più inclusiva, più sicura e più ricca culturalmente, in linea con gli obiettivi del Piano per l’uguaglianza della Commissione Europea. Il progetto infatti risponde anche all’invito che la stessa Commissione ha rivolto agli Stati membri nell’adottare, entro la fine del 2022, Piani d’azione nazionali contro il razzismo coinvolgendo i rappresentanti della società civile e gli organismi per la parità nella loro elaborazione, attuazione e valutazione. L’azione antirazzista in Italia è prioritaria per una cultura dei diritti umani, la strada da fare per incontrare i bisogni delle persone razzializzate è però ancora lunga.

Mattia Peradotto, direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, ha ricordato come “Rimuovere il vulnus che porta alle discriminazioni significa creare cultura nelle comunità quindi rimuovere quelle condizioni che le generano. La caratteristica specifica della richiesta della Commissione Europea di adottare Piani nazionali è dare risalto al tema di costruzione di azioni multistakeholder e multilivello con attenzione alle reti: un efficace contrasto deve coinvolgere le reti locali. Unar è il punto di contatto con la UE ed ente incaricato di fare da coordinamento: stimoleremo le reti regionali e comunali per un impegno fattivo. Torino, Bologna e Reggio Emilia potranno essere volani anche per il piano nazionale con il loro esempio”. Sull’impegno di Unar, Peradotto ha poi ricordato che “l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali è impegnato nell’antirazzismo su vari fronti, dal controllo delle discriminazioni istituzionali nei bandi pubblici alla formazione dei funzionari pubblici, dalla gestione e lettura dei dati alla costruzione coerente dei fondi e alla costruzione di una narrativa positiva sul tema, per cui faremo un protocollo di intesa con il Consiglio Nazionale Giornalisti e con l’associazione Carta di Roma”.

Piena collaborazione istituzionale agli Enti locali è stata confermata anche da Francesca Romana Capaldo, direttrice della Segreteria dell’Oscad, Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, organismo del Dipartimento della Pubblica sicurezza al Ministero dell’Interno, che opera quando le discriminazioni sfociano in reati: “Per Oscad la sensibilizzazione e la formazione del personale di Polizia è tassello fondamentale per una cultura del rispetto dei diritti umani. È di fondamentale importanza anche il lavoro di squadra, il creare e rafforzare le reti; le istituzioni locali sono essenziali perché conoscono i territori, hanno una conoscenza approfondita dei problemi. Il loro rapporto col territorio ha una grande rilevanza per Oscad, non possiamo prescindere da sinergie territoriali per raggiungere i nostri obiettivi istituzionali. Il progetto Super è per noi occasione di crescita, soprattutto degli Oscad Territoriali, le nostre antenne decentralizzate negli uffici di Polizia e dell’Arma dei Carabinieri“.

Numerose proposte sono giunte dall’assessore al Welfare, Diritti e pari opportunità del Comune di TorinoJacopo Rosatelli: “È importante assicurarsi che i progetti locali, finanziati dal Pnrr, includano il tema trasversale della non discriminazione razziale, oltre al genere, già presente. È necessario un coordinamento all’interno dei Comuni, anche attraverso strutture permanenti, stabili rispetto al cambio della politica. Queste strutture devono essere incardinate nei regolamenti in modo da non poter essere rimosse o dimenticate, e in modo da poter richiamare al dovere una Giunta che intenda ostacolarne l’azione”. L’assessore vede inoltre un campo specifico di azione nella sanità: “Nella lotta al razzismo in ambito sanitario, le Città possono avere un ruolo, nonostante la sanità sia di competenza regionale. I sindaci sono in ogni caso interlocutori delle Regioni, possono dare impulsi alle politiche regionali; l’antirazzismo non può essere appannaggio solo degli Assessori alle Pari Opportunità, serve un’azione integrata”.

L’impegno profuso è tanto ma i bisogni ancora molti. Nicola Triaassessore a Legalità e coesione sociale del Comune di Reggio Emilia, ricorda come “Uno dei problemi principali del razzismo in Italia sia il sommerso, il difficilmente misurabile, percepito da tutti ma difficilmente tracciabile. Dobbiamo stanare fenomeni che sappiamo esserci ma non vengono raccontati o non vengono fuori”.

I tanti problemi su cui occorre lavorare sono condivisi anche da membri della società civile; Kim Smouter Umans, direttore di Enar (Rete Europea Contro il Razzismo) segnala che “La nostra lotta contro il razzismo rischia di essere persa: i partiti di estrema destra vincono le elezioni quasi ovunque in Europa. I nostri progetti di lotta contro il razzismo hanno una portata troppo piccola e si sviluppano troppo lentamente. Dobbiamo fare di più, intensificare la lotta per le persone che soffrono. Le persone nate nell’UE, presenti da generazioni, vengono ancora chiamate “migrantiinvece di essere considerate “europee” a tutti gli effetti. Il razzismo ha luogo prima di tutto nelle città, quindi può essere combattuto meglio a questo livello. Dobbiamo fare in modo che tutte le persone sappiano che esiste un Piano d’azione locale e nazionale lanciato e destinato a loro”.

Un argomento a cui è stata data particolare rilevanza durante la due giorni è quello dell’intersezionalità. La vicesindaca del Comune di Bologna, Emily Marion Clancy, ha presentato uno sviluppo interno al Comune che condurrà alla creazione di una squadra di Diversity manager come azione propositiva contro le discriminazioni: “L’Amministrazione comunale di Bologna introduce da questo mandato il Diversity team, una squadra di cinque Diversity manager selezionati tramite avviso pubblico, per agire in ottica intersezionale sulle diversità legate all’origine, alla disabilità, all’orientamento sessuale e all’identità di genere, al genere e all’età. I/le Diversity manager affiancheranno l’ufficio Diritti e Città Plurale nel progetto di ampliamento dello Spad, lo Sportello antidiscriminazione, e accompagneranno l’Amministrazione comunale a sviluppare la buona gestione di tutte le dimensioni della diversità, da un lato migliorando l’accessibilità dei servizi, dall’altro adottando provvedimenti che aumentino la presenza di minoranze sottorappresentate nel personale pubblico”.

Il progetto SUPER consolida il pluriennale impegno antirazzista delle tre città coinvolte e dà continuità ai programmi di prevenzione e contrasto alle discriminazioni e di promozione di una cultura del rispetto delle differenze che da sempre le contraddistingue. Bologna, che ha ospitato l’evento, è sempre stata membro attivo del Comitato direttivo e dal 2015 è presidente della Coalizione delle Città Europee Contro il Razzismo, a cui le città europee possono accedere su base volontaria per condurre progetti specifici per prevenire e contrastare razzismo e discriminazioni. Tra le altre iniziative, la recente istituzione dello Sportello Antidiscriminazioni presso il Centro Interculturale Zonarelli, co-progettato e co-gestito con 32 associazioni

La Città di Torino ha approvato nel 2019 il Piano d’azione locale contro i crimini d’odio razzisti e dal 2020 si è dotata di un Ufficio Diritti che partecipa al Patto di Collaborazione per Torino antirazzista, composto da oltre 60 associazioni e ETS. Torino è parte della Rete Italiana Città del Dialogo (programma ICC) e della Coalizione delle Città Europee Contro il Razzismo.

Il Comune di Reggio Emilia è dal 2021 tra le dieci città selezionate per far parte del gruppo di lavoro sull’integrazione interculturale del Consiglio d’Europa per il contrasto delle discriminazioni e la promozione delle diversità; questo riconoscimento si affianca alle diverse progettualità – attivate negli anni anche con il supporto della Fondazione MondInsieme – come lo sportello Antidiscriminazione e le azioni politiche come le firme di specifici protocolli e il coordinamento di tavoli interistituzionali per contrastare ogni tipo di discriminazione.

Le tre Città sono ora pronte a rappresentare un modello in Italia e in Europa per altri Comuni desiderosi di agire contro le discriminazioni in tutte le loro forme.

 

Con l’ uso temporaneo l’arte rigenera l’immobile di corso Giovanni Lanza 75

La Giunta comunale nella seduta odierna, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato l’autorizzazione, dal punto di vista urbanistico ed edilizio, all’ uso temporaneo del complesso immobiliare di corso Giovanni Lanza 75, di proprietà del Fondo Investimenti per la Valorizzazione gestito da CDP Immobiliare Sgr Spa.

 Si tratta della prima attuazione delle nuove disposizioni sugli usi temporanei degli edifici con destinazione urbanistica diversa da quella vigente.

L’Associazione Flashback ha predisposto un progetto culturale con l’obiettivo di offrire un “caleidoscopio” di iniziative  ad alto livello qualitativo.

In particolare nell’immobile saranno ospitate mostre, fiere d’arte e e residenze per artisti e creativi, dedicando altresì ampio spazio ad attività ludiche e aggregative che coinvolgeranno in modo attivo i cittadini con performance, concerti, eventi teatrali, presentazioni letterarie, seminari, conferenze. Saranno inoltre messi a disposizione spazi di uso comune come sala prove e registrazione, palestra, teatro, sala proiezioni e sala conferenze.

Dichiara l’assessore Paolo Mazzoleni: “Siamo contenti di accogliere il primo uso temporaneo a Torino: la concessione all’Associazione Flashback è di grande interesse per la Città e le attività culturali proposte consentiranno di rigenerare una porzione importante di un fabbricato oggi inutilizzato, offrendo uno spazio culturale in più alla cittadinanza e al quartiere.

L’Amministrazione crede molto nell’uso temporaneo, legando alla rigenerazione di parti di città anche un progetto culturale di attività in grado di riverberarsi sull’area urbana circostante, innestando usi nuovi e diversi da quelli previsti dallo strumento urbanistico vigente. 

Ci auguriamo che questo sia il primo di una lunga serie: a Torino esiste una larga fascia di soggetti interessati ad avviare attività che oggi sono frenate dalle destinazioni urbanistiche. L’uso temporaneo dà invece a privati cittadini, e alle associazioni impegnate sul territorio, la possibilità di attivare luoghi che oggi percepiamo come fermi o abbandonati e che invece sono una risorsa per ospitare pratiche emergenti, incubare nuove idee, promuovere nuove economie urbane.”

Al via il cantiere di potatura dell’alberata di corso Regina Margherita

È partito ieri il cantiere di potatura dell’alberata di corso Regina Margherita, nel tratto compreso tra corso Principe Oddone a Rondò Rivella (circoscrizione 1) su un totale di circa 350 alberi. I lavori si protrarranno fino al 30 novembre.

Dal punto di vista logistico si tratta di un cantiere piuttosto complesso perché in una zona ad alto traffico, con la presenza di linee tranviarie e di due sottopassi veicolari. Per cercare di ridurre la durata dei lavori, e quindi i disagi per la mobilità, le ditte appaltatrici impiegheranno diverse squadre operative che lavoreranno in contemporanea su più tratti del corso.

Per effettuare gli interventi in sicurezza sarà necessaria una chiusura parziale al traffico del sottopasso Repubblica nelle giornate di domenica 13 novembre (chiusura semicarreggiata direzione sud) e di domenica 20 novembre (chiusura semicarreggiata direzione nord). In caso di imprevisti legati al maltempo, che potrebbero causare ritardi nello svolgimento dei lavori, potrà rendersi necessaria un’ulteriore chiusura del sottopasso domenica 27 novembre.

Il cantiere si è reso necessario per poter effettuare una potatura di contenimento delle chiome degli alberi, considerato che il precedente intervento in quel tratto di corso risale a nove anni fa e il turno medio teorico di intervento è di sette anni. I lavori saranno realizzati in maniera rispettosa della salute degli alberi, coniugando la salvaguardia delle piante dal punto di vista fisiologico e biomeccanico con la tutela della sicurezza degli utenti.



Dalla Città 135mia euro per le attività sportive e di tempo libero rivolte prevalentemente a soggetti disabili e over 60. Per le domande c’è tempo fino al 10 novembre

È stato recentemente approvato l’Avviso pubblico per l’erogazione di contributi economici in favore di Associazioni, Comitati e Organismi no profit che realizzano attività di promozione sportiva che vedano prevalentemente il coinvolgimento di soggetti disabili e/o over 60. Le domande dovranno pervenire entro il 10 novembre 2022.

“Al riguardo – dichiara l’assessore Carretta – la Città ha deciso di raddoppiare lo stanziamento degli anni passati per andare incontro a quanti più soggetti possibili, in un momento di grande difficoltà economica e tenuta sociale. Questo intervento ha infatti l’importante finalità di promuovere e incentivare l’attività fisica, sani stili di vita e a combattere la sedentarietà dando maggior rilievo agli aspetti aggregativi, di inclusione e di socializzazione rispetto a quelli puramente sportivi”.

Gli interventi per i quali è possibile chiedere il contributo devono essersi svolti o si svolgeranno nel periodo compreso fra il 1° settembre e il 31 dicembre 2022. I soggetti interessati devono presentare domanda entro e non oltre le ore 10:00 del 10 novembre 2022, utilizzando l’apposita modulistica  che si può scaricare dal sito: http://www.comune.torino.it/sportetempolibero/bandi-avvisi/avviso-per-la-presentazione-di-domande-di-contribu-2.shtml

Agenda 2030, da 110 Paesi al Campus Onu di Torino per il National Evaluation Capacities Nec 2022

Oltre 300 funzionari, in rappresentanza dei governi e della società civile di 110 Paesi, si sono riuniti nei giorni scorsi a Torino per la settima conferenza sulle capacità di valutazione nazionale (National Evaluation Capacities, NEC 2022).

L’evento è stato organizzato dall’Ufficio di valutazione indipendente del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP/IEO) in collaborazione con l’iniziativa globale per la valutazione (Global Evaluation Initiative).

I partecipanti si sono riuniti per esaminare a che punto sono i sistemi nazionali di monitoraggio e valutazione dopo la pandemia e come i valutatori possano intervenire per rafforzare i sistemi di governance democratica che garantiscono responsabilità e apprendimento in un mondo sempre più in crisi.

Hanno partecipato ministri provenienti da dieci Paesi, Marco Giungi, capo dell’Unità per le strategie e i processi globali multilaterali della Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo, e Michaela Favaro, Vicesindaca di Torino.

La valutazione ha un ruolo importante nel sostenere il buon governo e le discussioni alla conferenza NEC 2022 coprono molteplici aspetti del ruolo della valutazione nel sostenere l’accountability: dai modi in cui la valutazione aiuta i Paesi a riprendersi dalla pandemia, anche attraverso l’innovazione digitale, alla preparazione per gli shock futuri, alla prevenzione della fragilità e alla promozione di valori democratici come l’equità, la giustizia sociale e la rappresentanza. Oscar A. Garcia, direttore dell’Ufficio di valutazione indipendente dell’UNDP e co-organizzatore della conferenza, ha sottolineato l’importanza della conferenza. “Ogni sistema è progettato per produrre risultati. Il modello di sviluppo, così come lo conosciamo, non funziona per tutti, ha dichiarato Garcia. Il cambiamento incrementale non è sufficiente; abbiamo bisogno di un cambiamento trasformativo. La valutazione può valutare i progressi compiuti e fornire raccomandazioni per migliorare. La valutazione assicura che i sistemi siano abbastanza resistenti da cambiare rapidamente rotta in risposta alle sfide del nostro tempo, ha continuato Garcia. Eventi come la conferenza NEC sono una parte importante della costruzione della resilienza. Le discussioni che si svolgeranno qui a Torino nei prossimi tre giorni fanno progredire la pratica della valutazione, che a sua volta aiuta a rendere responsabile l’azione pubblica.”

La Vicesindaca di Torino, Michela Favaro  ha sottolineato che “appuntamenti come la Conferenza di questi giorni all’ILO hanno come obiettivo quello di guardare con fiducia alla ripartenza e all’internazionalizzazione. – Sono un orgoglio per la nostra Torino. Essere l’unica città al mondo che grazie all’Ilo, alle Nazioni Unite, offre un ciclo di conferenze di questo livello: le prime in presenza dopo il periodo pandemico. 350 funzionari delle Nazioni Unite e molti esperti che discutono della valutazione applicata a progetti di sviluppo, in questa quattro giorni, che conosceranno la città di Torino, si confronteranno nella nostra città e porteranno nel cuore il ricordo delle bellezze culturali, artistiche e gastronomiche del nostro territorio.”

La conferenza NEC 2022 si è tenuta presso il Centro internazionale di formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Il tema della conferenza era legato ai “Sistemi nazionali di valutazione resilienti per lo sviluppo sostenibile”, dopo gli sconvolgimenti e le incertezze della pandemia globale. Le varie sessioni sono state guidate da esperti del settore con  l’obiettivo  di fornire le prove necessarie nei prossimi anni critici per la comunità globale per rimettersi in carreggiata e raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030.

Il programma può essere consultato sul sito web della NEC 2022 https://nec.undp.org/conference/nec2022

Da martedì 1 novembre torna il livello bianco e le sole limitazioni strutturali

Secondo i dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte da martedì 1 novembre 2022 e fino a mercoledì 2 novembre 2022 compreso (prossimo giorno di controllo) tornerà in vigore il livello 0 (bianco), e rimarranno in vigore le sole misure strutturali di limitazione del traffico, previste del semaforo antismog.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina http://www.comune.torino.it/emergenzaambientale/

Arrestato passeur afghano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Presso l’area di servizio “Gran Bosco” dell’A/32 direzione Francia

Nella nottata del giorno 25 ottobre u.s., personale della Polizia di Stato ha arrestato un cittadino afghano, per favoreggiamento aggravato dell’immigrazione irregolare. In particolare, dopo una preventiva analisi dei flussi migratori transitanti nell’area di Salbertrand (TO), personale del Settore Polizia di Frontiera di Bardonecchia ha predisposto un articolatoservizio di polizia giudiziaria, che ha permesso di ricostruire le fasi di arrivo di un gruppo consistente di stranieri irregolari presso la stazione ferroviaria di Salbertrand e il loro temporaneo spostamento nella vicina boscaglia, in attesa del momento propizio per il loro successivo caricamento a bordo dei rimorchi dei mezzi pesanti lasciati in sosta nella vicina area di servizio “Gran Bosco” dell’autostrada Torino Bardonecchia, direzione Francia.

E’ stato così possibile individuare il passeur afghano, proprio nella fase esecutiva del reato, rintracciando 6 stranieri già rinchiusi all’interno di un rimorchio ed altri 9 nelle immediate vicinanze dei mezzi, in attesa di essere collocati su altri rimorchi. Gli autisti dei mezzi sono risultati estranei alla vicenda.

Gli stranieri sono stati condotti presso i locali della Polizia di Frontiera di Bardonecchia, per le attività di identificazione e assistenza.

L’arrestato, per cui vige la presunzione di innocenza sino alla conclusione del procedimento penale, è stato associato alla casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

L’episodio, a distanza di un anno da un analogo fatto in cui è stato arrestato un cittadino iracheno, conferma l’area confinariadella provincia di Torino quale punto nevralgico di transito dei flussi migratori diretti verso la Francia.

Con l’istituzione dell’Ufficio di Frontiera di Bardonecchia, avviato il 28 giugno 2021, si è così inteso rafforzare il dispositivo di controllo dell’area confinaria, basato su un complesso sistema di cooperazione e scambio informativo con l’omologa polizia di frontiera d’oltralpe, anche attraverso servizi di pattugliamento congiunto lungo gli assi montani del Frejus, Monginevro e Moncenisio.

In poco più di un anno sono stati quindi conseguiti importanti risultati operativi, con la gestione di quasi 15 mila respinti, 781stranieri irregolari sul territorio nazionale riammessi verso la Francia, 200 persone denunciate e 168 arrestate, molte delle quali per possesso di documenti falsi e favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.

CioccolaTÒ: inaugurata l’edizione 2022, con uno sguardo sul mondo

 

Inaugurata questa mattina l’edizione 2022 di CioccolaTò, la manifestazione della Città realizzata da Etica Srl che da oggi al 6 novembre porterà nuovamente a Torino i sapori, i profumi e la cultura del cioccolato, oltre a un ricco palinsesto di eventi gratuiti.

Moltissimi gli stand allestiti dagli oltre 80 operatori del settore in Via Roma, fino ad arrivare in Piazza San Carlo. dove sono stati allestiti uno spazio Food Experience, dove si potranno assaggiare piatti gourmet e partecipare a degustazioni tra dolce e salato, un’esposizione dedicata al Cacao nel Mondo tra fotografie e filmati, e una Fabbrica del Cioccolato. Casa CioccolaTò, invece, ospiterà gli showcooking con gli chef stellati e i laboratori con i Maestri Artigiani e Pasticceri Torinesi e della Confederazione Pasticceri Italiani.

Il claim di quest’anno è ‘Il giro del cioccolato in 10 giorni’ e saranno molti gli appuntamenti dedicati ai produttori di cacao nel mondo. Il Giro delle Cucine nel Mondo propone ogni giorno una ricetta di un Paese diverso, tra cui Messico, Perù, Ghana e Brasile, coinvolgendo anche chef e pasticceri della Città di Torino e provincia. Vi sarà inoltre un forum sulla valorizzazione e la tutela del patrimonio artistico, storico e culturale legato al cioccolato, con il coinvolgimento di operatori, enti e istituzioni e The Chocolate Way, la prima rete internazionale che celebra la cultura, la tradizione e la storia del cioccolato in Europa.

Al taglio del nastro erano presenti, in rappresentanza della Città di Torino, gli assessori Carretta e Chiavarino. CioccolaTò è un evento che valorizza la tradizione, le eccellenze e soprattutto il lavoro che gli operatori del settore svolgono durante tutto l’arco dell’anno, come sottolinea l’Assessore al Turismo e Grandi eventi Mimmo Carretta, che al tempo stesso permette di far conoscere Torino e i suoi prodotti ai turisti che visitano la città ma che è anche un momento di spensieratezza per tutti i torinesi, che così possono distogliere il pensiero, anche se solo per qualche giorno, dalle difficoltà degli ultimi anni e da quelle che stiamo vivendo.

Torino ha voglia di tornare a vivere e di esprimere la sua vocazione culturale, turistica e commerciale, come la definisce l’Assessore al Commercio Paolo Chiavarino: per questo l’amministrazione sta investendo molto sugli eventi. CioccolaTò si sposa bene anche con altre iniziative, come Portici Divini e Grapes in Town, che si stanno svolgendo in questi giorni, o gli eventi di arte contemporanea che inizieranno a breve.

L’incontro tra CioccolaTò e arte contemporanea darà vita a CioccolaTissima, evento diffuso in collaborazione con Artàporter e Diffussisima dove giovani artisti realizzeranno opere dedicate al cioccolato da esporre nei locali storici di Torino e in Piazza San Carlo.
Altre iniziative interesanti sono quelle che portano CioccolaTò oltre i confini del centro: si potrà salire sul CioccoCabrio Bus per scoprire i luoghi e le storie della città legate al cioccolato, o prendere parte alla Merenda Reale per visitare i caffè storici e le caffetterie delle Residenze Reali. CioccolaTò Diffuso, invece, è un’iniziativa che coinvolge ristoranti e bistrot, che proporranno piatti dedicati al cioccolato.

PNRR: 4,5 milioni di euro per coprogrammare con gli enti del terzo settore sulle politiche giovanili

Parte la coprogrammazione e coprogettazione con gli Enti del Terzo Settore (ETS) riguardo le attività previste dal Piano Urbano Integrato, nell’ambito della Missione 5 del PNRR. Si attua così la deliberazione di marzo 2022 con cui si approvava la realizzazione dell’Azione A35 “Coprogettazione con il terzo settore e partnership pubblico-privata – azioni a favore di adolescenti e giovani”.

La spesa, finanziata dall’Unione Europea all’interno dell’iniziativa Next Generation EU, ammonta a circa 4 milioni e mezzo di euro suddivisi in due ambiti di intervento: 2.960.000 saranno destinati ad azioni materiali su edifici di aggregazione giovanile e azioni immateriali su attività e servizi dedicati a giovani e adolescenti; i restanti 1.500.000 saranno impiegati in riqualificazione fisica e sociale di spazi pubblici non edificati nei pressi di biblioteche, punti prestito e scuole, con l’obiettivo più ampio di mettere in relazione queste diverse realtà con gli spazi pubblici ad esse circostanti.

Il processo di coprogrammazione prevede il coinvolgimento di tutte le realtà associative territoriali interessate, dagli enti di secondo livello alle singole realtà non affiliate, tramite plenarie, tavoli di incontro e incontri specifici. Alla base di ogni azione i 5 obiettivi delle Politiche Giovanili della Città, direttamente correlati agli Youth Goals delineati dalla Strategia dell’Unione Europea per la Gioventù 2019-2027: spazio e partecipazione per tutti; informazione e dialogo costruttivo; società inclusiva; benessere personale e sociale; pari opportunità ed uguaglianza di genere.

Articolata in diverse fasi, con un cronoprogramma dettagliato, la coprogrammazione sarà finalizzata alla realizzazione di attività di ampio respiro, della durata di 4 anni per l’avvio e il consolidamento, più altri 6 di radicamento nel territorio. Nello specifico, il primo quadriennio sarà così strutturato: da ottobre a dicembre 2022 sarà effettuata la rilevazione partecipata dei bisogni e delle proposte progettuali; da gennaio ad agosto 2023 coprogettazione, bandi e selezione dei progetti; da settembre 2023 a giugno 2025 ci sarà la fase di avvio e realizzazione dei progetti, attività gestionale, monitoraggio e verifica in itinere; infine, da luglio 2025 a marzo 2026 si procederà alla documentazione e alla rendicontazione economico-finanziaria.

La fase preliminare di rilevazione partecipata si realizzerà il prossimo 16 novembre con un evento a cui potranno partecipare tutti gli ETS interessati che avranno inviato  entro le ore 12 di  lunedì 7 novembre la domanda con una PEC all’indirizzo gioventu@cert.comune.torino.it. Tutta la documentazione è disponibile al link http://www.comune.torino.it/torinogiovani/co-programmazione-giovani

Il percorso che stiamo per iniziare, aperto e condiviso, è una novità assoluta nell’ambito delle politiche giovanili. Vogliamo coprogettare per migliorare l’offerta dei  

servizi già presenti sul territorio, includendo tra i diversi obiettivi anche quello di ripensare interamente l’InformaGiovani e dargli una nuova veste che sia più in linea con le reali esigenze dei giovani” afferma l’Assessora alle Politiche Giovanili ed Educative Carlotta Salerno. “I fondi ricevuti dall’Unione Europea costituiscono un’opportunità più unica che rara, ed è per questo che vogliamo lavorare congiuntamente al Terzo Settore per rafforzare i rapporti già esistenti, costruirne di nuovi e introdurre una modalità di lavoro, la co programmazione, che auspichiamo diventi consuetudine. Vogliamo costruire le politiche giovanili insieme ai giovani stessi e vogliamo che Torino sia una città aperta, capace di offrire possibilità e valorizzare potenzialità e talenti” conclude l’Assessora.

Misure antismog, confermati fino al 31 ottobre i blocchi previsti dal livello arancio

Continueranno almeno fino a lunedi 31 ottobre, prossimo giorno di controllo sui dati previsionali di PM10 forniti da Arpa Piemonte, le misure di limitazione del traffico previste dal livello arancio del semaforo antismog.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, le deroghe e i percorsi stradali esclusi dalle limitazioni sono disponibili alla pagina: www.comune.torino.it/emergenzaambientale/