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Decreto Aiuti e Superbonus, luci e ombre. Le PMI piemontesi hanno pagato 1,6 miliardi in più di bollette

Decreto Aiuti quater e Superbonus 110: bene proroga villette, male blocco cessione crediti Poste e Intesa

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “rimodulazione Superbonus in manovra tenga conto che incentivi fanno risparmiare energia. Non complicare ulteriormente le regole per la fruibilità dei bonus, creando nuovi parametri di valutazione, con nuove incertezze interpretative e applicative”

Da settembre 2021 a settembre 2022 le micro e piccole imprese del Piemonte hanno pagato per l’energia elettrica 1,6 miliardi in più rispetto all’anno precedente (21,1 a livello nazionale)

Decretone da 9 miliardi e Superbonus: luci e ombre. Preoccupazione fortissima da parte delle imprese per l’annuncio di un paio di giorni fa da parte di Poste e Intesa, del congelamento delle acquisizioni delle cessioni, sollievo invece per la decisone presa dal Consiglio dei ministri di prorogare la detrazione al 110% fino al prossimo 31 marzo per le villette che hanno raggiunto il 30% dei lavori a giugno.

È positivo che il Consiglio dei ministri, nel Decreto Aiuti quater, abbia fatto velocemente delle proposte di evoluzione del Superbonus -afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte ma chiediamo che si tenga conto di quanto gli incentivi fiscali a sostegno degli interventi sulle abitazioni siano essenziali per ridurre il consumo di energia, il cui costo sta aumentando in modo straordinario nella crisi in corso”.

“Dalle prime bozze in circolazione però -prosegue Felici – si capisce come sia prevista, per il 2023, una rimodulazione al ribasso del 110%, fruibile solo da coloro che non hanno più di 15.000 euro di redditi. Quello che sin da ora chiediamo al Governo è di non complicare ulteriormente le regole per la fruibilità dei bonus, creando nuovi parametri di valutazione, con nuove incertezze interpretative e applicative. La transizione green, si sa, non può durare una stagione o due. I lavori sugli immobili, per loro definizione, non possono avere il carattere dell’estemporaneità. Quindi, vi è estrema necessità di regole chiare, stabili, anche a costo di risultare meno conveniente del 110%, in termini economici”.

Da settembre 2021 a settembre 2022 le micro e piccole imprese del Piemonte hanno pagato per l’energia elettrica 1,6 miliardi in più rispetto all’anno precedente (21,1 a livello nazionale). Una batosta senza precedenti che rischia di ingigantirsi ulteriormente: se nei prossimi quattro mesi i prezzi dell’elettricità non diminuiranno, nel 2022 i maggiori costi per i piccoli imprenditori saliranno a 4,2 miliardi in più rispetto al 2021. L’allarme arriva da Confartigianato Imprese, che ha calcolato l’impatto sulle MPI della crisi energetica e dell’impennata dei prezzi del gas.

Nel dettaglio, la rilevazione di Confartigianato Imprese mette in evidenza che gli aumenti del prezzo dell’energia per le piccole aziende con consumi fino a 2000 MWh si traduce in un maggiore costo, tra settembre 2021 e agosto 2022, di 21,1 miliardi di euro rispetto ai dodici mesi precedenti, pari al 5,4% del valore aggiunto creato dalle MPI. A livello territoriale, sono nove le regioni in cui il boom dei costi dell’elettricità per le MPI supera il miliardo di euro. I settori più colpiti sono quelli di vetro, ceramica, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma e plastica e alimentare.

Sport, storia e memoria si incontrano a Casa Tennis

Martedì 15 novembre Casa Tennis ha ospitato un interessante dialogo tra Christian Greco, direttore del Museo Egizio, e Marco Albano, direttore del Juventus Museum.

Dopo aver raccontato il percorso che li ha portati a dirigere due tra i più importanti e visitati musei torinesi, i due direttori hanno dialogato tra loro esponendo al pubblico la loro idea di spazio museale e presentando le specificità dei rispettivi musei, più vicini di quello che si potrebbe pensare nella loro missione di recupero di una memoria collettiva.

Christian Greco ha raccontato l’evoluzione del Museo Egizio dal momento in cui ne ha assunto la direzione, nel 2014, pochi mesi prima dalla sua riapertura in una veste completamente rinnovata. Dopo un attento confronto con la comunità internazionale e dopo aver studiato i casi di riapertura di altri prestigiosi musei, il museo Egizio è diventato “un luogo in cui tornare”, grazie all’apertura continua di nuove sale, alle mostre temporanee, all’attività costante di ricerca, anche resa visibile al pubbllico, che per Greco “deve essere è il sale di qualsiasi museo”. Efficace la metafora proposta dal direttore per descrivere il museo, che è un po’ come la vetrina di un negozio: può essere ricca, bella e scenografica all’inizio, ma deve essere continuamente rinnovata per continuare ad essere attrattiva al pubblico. 

Molto interessanti le riflessioni relative ai “ruoli” e alle specificità dei rispettivi musei. 

Parlando del JMuseum Marco Albano ha sottolineato come si sia voluto creare un museo che rendesse onore a 120 anni di storia del club calcistico bianconero (che poi è anche il racconto della storia di un paese) anche attraverso allestimenti tecnologici e inclusivi: il museo infatti non ha barriere architettoniche e sensoriali e ha percorsi per non vedenti e non udenti. “Non raccontiamo soltanto una storia contemporanea – ha evidenziato Albano -,  da noi si rivive un po’ la storia della propria vita, per questo la visita ai nostri spazi emoziona e commuove più che in altri musei, perché permette di rivivere un’epoca che il visitatore conosce e che ha vissuto. Si tratta di una memoria collettiva ancora più forte, perché persone diverse tra loro vengono accomunate da quel ricordo, sportivo, che si intreccia con il proprio vissuto e la propria storia personale.” 

Il tema della memoria è centrale anche per Christian Greco, perché i musei devono assolvere a due funzioni fondamentali: la “conservazione” della memoria come ruolo passivo, con frammenti di memoria – oggetti – che ci permettono di ricostruire quello che manca, le storie degli uomini, ma anche luogo di “innovazione” attraverso l’attività di ricerca che ci aiuta a capire il presente studiando il passato. Per Greco “i Musei creano la memoria attraverso le loro collezioni, frammenti parziali attraverso cui riusciamo a creare una memoria che dialoga con il nostro tempo, e che chi verrà dopo di noi magari potrà cambiare. Nessun luogo più del museo  è così democratico, aperto a tutti, perché la memoria collettiva è di tutti”.

In termini di pubblico, il Juventus Museum è il secondo museo sportivo in Italia, ed è tra i primi 50 musei italiani più visitati. Il direttore Albano ha evidenziato come ci sia stata una crescita importante negli anni: “la promozione migliore è stata il passaparola, e abbiamo potuto contare sulla congiunzione astrale legata ai risultati sportivi della  Juventus, che nei primi dieci anni di apertura del museo ha vinto quanto mai prima nella sua storia. Tutto questo ha fatto sì che JMuseum sia oggi un riferimento anche per i musei sportivi stranieri”. Anche per un museo sportivo, legato ad una squadra specifica in un paese dove la fede calcistica per alcuni è una religione, “lo sforzo che stiamo facendo va nella direzione di allargare la base e di aprirci anche a chi non è tifoso della Juventus, cosa non semplice ma che stiamo cercando di fare anche attraverso attività culturali e sinergie con altri musei”.

Il direttore Christian Greco ha ricordato come il pubblico del Museo Egizio sia estremamente variegato. Luogo amatissimo dai bambini, per molti è stato il primo museo visitato in gita in quarta elementare: “una sorta di memoria collettiva di cui come museo andiamo molto fieri”. Pur essendo una grande collezione che non proviene dall’Italia, il Museo Egizio ha da sempre un legame fortissimo con la città, gli stessi torinesi ne vanno fieri, fa parte da tempo della loro identità.  “In questi ultimi anni siamo riusciti a conquistare sempre più giovani – continua Greco – anche grazie a nuove modalità di narrazione che hanno conquistato le nuove generazioni”. 

In chiusura Greco ha evidenziato come il periodo drammatico del Covid abbia portato a riflettere sulla necessità di sviluppare un museo digitale, che non sia il semplice surrogato di quello fisico: ”Ci stiamo attivando per effettuare la trasformazione in digitale del museo, che offra contenuti che il museo fisico non potrà mai mostrare, ricostruisca paesaggi, metta insieme i reperti presenti nei diversi musei che in origine appartenevano a corredi comuni”. Conclude il direttore: “Non basta fare ricostruzioni 3D, bisogna anche saper raccontare e il digitale offrirà opportunità enormi per parlare al mondo, anche a chi per vari motivi non verrà mai a visitarci fisicamente, ed è un’opportunità che dobbiamo cogliere”.

di Francesco Tamburello

 

Mercatini di Natale 2022

I mercatini di Natale, le luci d’artista e i festeggiamenti di fine anno hanno un ruolo importante per l’attrattività commerciale e turistica e, per questo motivo, in vista delle prossime festività, l’Amministrazione Comunale ha predisposto un fitto calendario di eventi culturali, ricreativi e di iniziative temporanee che diano impulso all’economia locale, allietino i cittadini e i turisti, promuovano le tradizioni del territorio e, soprattutto, diano risalto alle periferie.

Per quest’anno, infatti, i ‘Mercatini di Natale’ – che si svolgeranno dal 7 al 24 dicembre – saranno realizzati in maniera diffusa su tutto il territorio cittadino, con il coinvolgimento attivo delle 8 circoscrizioni, mentre saranno vietati nelle piazze auliche San Carlo, Castello, Vittorio Veneto, Carlo Alberto, Carlo Felice, Statuto, Carignano, CLN, Palazzo di Città e nelle altre aree cittadine nelle giornate in cui siano stati autorizzati mercati rionali, periodici tematici o di produttori agricoli.

Nell’edizione 2022, inoltre, le tipologie merceologiche ammesse dovranno fare riferimento esclusivamente alla tradizione locale dell’Avvento e, altra novità, nei mercatini l’area adibita ad attività commerciale non potrà occupare una superficie superiore al 70% dell’intera area mentre l’area riservata alle attività culturali non potrà essere inferiore al 30%

Festival internazionale di fotografia, firmata l’intesa per la realizzazione dell’evento

Siglato oggi a Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino, il Protocollo d’Intesa per l’organizzazione a Torino della manifestazione “Festival internazionale di fotografia”: tra i firmatari, Vittoria Poggio, Assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte, Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino, Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino, Matteo Bagnasco, responsabile dell’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo, Annapaola Venezia, Vice Segretario Generale Fondazione CRT e Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia.

L’appuntamento sarà internazionale e a cadenza annuale, a partire dalla primavera del 2023, con una prospettiva almeno triennale, portando a Torino e in Piemonte un grande evento articolato in una serie di momenti in più location, tra cui mostre temporanee specifiche, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri partecipati, committenze artistiche, eventi off, declinati ogni anno su un tema differente.

Il tutto tenendo conto della profonda tradizione culturale e artistica del territorio (proprio a Torino nel 1839 è stata scattata la prima fotografia in Italia) e riconoscendo le iniziative incentrate su creatività e innovazione tra i principali motori di sviluppo e fattori di crescita non solo turistica della città.

Come affermato da Vittoria Poggio, Assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte “Siamo lieti che da questo territorio, già molto ricco dal punto di vista culturale e artistico, nasca l’idea di un nuovo appuntamento internazionale da realizzarsi con il contributo di più enti e realtà già molto attive nella promozione di eventi e manifestazioni di richiamo. La fotografia, che già raccoglie un ampio pubblico di appassionati ed esperti, può essere un nuovo motivo per venire a Torino e da qui scoprire una regione che ha molto da offrire in termini di paesaggi, accoglienza e qualità della vita”.

La fotografia è una di quelle espressioni artistiche che oggi stanno ritrovando la giusta collocazione tra gli interessi degli appassionati, dei curiosi, delle gallerie, dei musei, dei professionisti e soprattutto delle giovani generazioni – spiega Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino. – La fotografia cattura un istante in un luogo e nello spazio che ci permette di analizzare il nostro essere e il nostro futuro in modo diretto e immediato. Forse è questo che attrae sempre più un pubblico eterogeneo ad avvicinarsi a questa straordinaria forma artistica che, come già detto, sta riscuotendo sempre più interesse, anche in termini di fruizione culturale. Torino, quindi, sarà ancora una volta all’avanguardia e sempre di più città d’arte contemporanea”.

Come affermato da Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino “La firma di oggi nasce da un ampio lavoro di squadra all’insegna dei grandi eventi, ma rappresenta solo un punto di partenza per un impegno più ampio che coinvolgerà il mondo della fotografia italiano: il Festival sarà, infatti, lo spunto per posizionare Torino a livello internazionale su temi come nuove tecnologie, digitale, creatività, design, con il coinvolgimento di tutti i soggetti culturali e scientifici presenti in città e in regione, a partire dagli atenei. Una primavera ricca di mostre, eventi, esposizioni, fiere, appuntamenti off sparsi in numerose location renderanno la fotografia il nuovo motivo imperdibile per scegliere di venire a Torino”.

Siamo lieti di poter dare il nostro contributo alla definizione e alla futura realizzazione del Festival internazionale di Fotografia a Torino – dichiara Matteo Bagnasco, responsabile dell’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Valorizzare le vocazioni culturali già riconosciute del nostro territorio, in un percorso di posizionamento che accresca l’infrastruttura culturale e favorisca una relazione integrata fra il mondo della cultura e il turismo, è uno dei pilastri del nostro Obiettivo Cultura perseguito nell’ambito della missione Creare Attrattività. Inoltre questo progetto consentirà di lavorare con i player culturali di riferimento del territorio, valorizzando reti e network e operando in un’ottica di filiera e sostenibilità per lo sviluppo culturale, economico e sociale dei territori e delle comunità: sono certo che sarà una buona opportunità per il nostro territorio”.

“La firma di oggi, frutto della sinergia tra vari player della città, lancia una nuova sfida: fare di Torino una capitale della fotografia a livello internazionale – afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci -. Il festival ‘scatta’ l’immagine del futuro: offre una nuova opportunità per portare il mondo in città e la città nel mondo, e per rafforzare la commistione tra arte e tecnologia nel segno dell’ArTechnology, un ‘mega trend’ sul quale certamente puntiamo per lo sviluppo del territorio”.

Secondo Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Gallerie d’Italia: “Le Gallerie d’Italia mettono a fattor comune il proprio impegno nella valorizzazione della fotografia contemporanea per dare vita a un’importante iniziativa condivisa con le principali realtà torinesi pubbliche e private. Il nuovo Festival potrà aggiungere nuovi contenuti alla già ricca offerta culturale della città e consolidare il ruolo identitario della fotografia per la città di Torino”.

Come previsto dal Protocollo, i firmatari affideranno l’organizzazione del Festival alla Fondazione per la Cultura Torino, che opererà coinvolgendo, nelle attività di sviluppo e produzione, i soggetti del territorio dotati di riconosciute competenze scientifiche e divulgative nel settore e inseriti in articolate reti di relazioni nazionali e internazionali, al fine di garantire un’unica comunicazione con la massima inclusione e diffusione dell’iniziativa.

Tra i primi obiettivi del gruppo di lavoro, l’assegnazione dell’incarico di Direzione Artistica aperto a primari esperti curatori nazionali e internazionali (persone fisiche, collettivi o enti). Tra i compiti del Direttore artistico quello di mappare e coordinare le istituzioni, i musei, le fiere, le iniziative e gli spazi d’arte torinesi che già lavorano nel mondo della fotografia, in modo da giungere alla condivisione di un nuovo brand e di un unico palinsesto, a partire dal tema individuato di anno in anno, e parallelamente coinvolgere altri partner locali, nazionali e internazionali, anche non necessariamente connessi al mondo della fotografia, per favorire la interdisciplinarietà e l’allargamento del pubblico di riferimento.

A Torino la performance del funambolo della racchetta Stefan Bojic

Tennista freestyler giramondo, Stefan Bojic oggi si esibirà in piazza Castello a partire dalle 15.30 per i torinesi e i turisti presenti in città per le Nitto Atp Finals.

Come piccolo antipasto ieri ha incontrato il pubblico a Casa Tennis, per una piacevole chiacchierata sul suo modo di vedere lo sport e sul percorso che l’ha portato ad affinare le sue abilità tennistiche e diventare freestyler.

Nato 32 anni fa in Serbia, Stefan è stato un tennista di buon livello (campione juniores del suo paese, con alcune partite disputate in Coppa Davis), e da alcuni anni è diventato un vero e proprio funambolo della racchetta, con trick-shots che neanche i tennisti più forti al mondo riescono ad eguagliare. Basta dare uno sguardo ai video postati sui suoi seguitissimi profili social (234 mila follower su instagram, 181 mila follower su tik tok) per rendersene conto.

Oggi lavora anche come coach, e ha ideato un metodo innovativo per lavorare sulla sensibilità che spesso manca ai giocatori di tennis. Anche il freestyle infatti può essere un buon metodo di allenamento, per sviluppare la coordinazione e la percezione dello spazio dell’atleta.

Stefan ha raccontato come alla base della sua idea di diventare freestyler ci fosse una sua curiosità di fondo, che lo ha portato a chiedersi se ci fosse un modo per divertirsi e migliorare con la racchetta fuori dal campo. Nel tennis questo è da sempre in genere più complicato rispetto ad altri sport, perché hai bisogno del campo, dei giocatori, del coach.

Con il freestyle ha cercato di esplorare quello che si può fare con la racchetta da tennis e una pallina, andando a ridefinire le frontiere del tennis ed esplorando nuovi territori.

Il freestyler ha poi descritto il suo rapporto con i social, che gli permettono di far arrivare le sue idee ad un pubblico molto ampio, facendo parlare semplicemente i video con le sue incredibili performance.

Parlando delle sue fonti di ispirazioni, infine, Stefan ha stupito il pubblico presente citando tre nomi italiani, non sportivi: Federico Fellini, Roberto Benigni e Giuseppe Tornatore.

 

di Francesco Tamburello

2,5 mil di Euro per interventi straordinari sulle pavimentazioni della Città: approvato il progetto esecutivo

La Giunta comunale nella seduta odierna – su proposta dell’assessore con delega alla Manutenzione della viabilità, Francesco Tresso – ha approvato il progetto esecutivo dei tre lotti di interventi straordinari sulla pavimentazioni  di vie, strade e piazza della città.

L’assessore Francesco Tresso ha dichiarato: “Il reperimento di ulteriori fondi da destinare alla manutenzione del suolo pubblico ci ha permesso di portare a due milioni e mezzo la dotazione a bilancio 2022, con un ulteriore lotto manutentivo che raccoglie alcuni interventi prioritari per le Circoscrizioni – la 3, la 4 e la 6 – che nel progetto di fattibilità approvato a luglio erano un primo momento rimaste escluse”. 

Nel complesso si tratta di interventi che raccolgono l’attuale fabbisogno manutentivo relativo ai sedimi stradali e pedonali dell’intero territorio comunale, scaturite anche dalle valutazioni e segnalazioni effettuate dai servizi comunali, dalle Circoscrizioni, dai cittadini e dal Corpo di Polizia Municipale. I tre lotti manutentivi comprendono diverse tipologie di lavori, quali il rifacimento di carreggiate stradali e marciapiedi, interventi puntuali su banchine e aree di parcheggio, sulla rete di smaltimento delle acque meteoriche, abbattimento delle barriere architettoniche.

L’importo complessivo dei lavori, pari a 2 milioni e 500 mila euro, sarà interamente coperto da mutui. Gli interventi saranno avviati nella primavera del 2023.

L’elenco degli interventi previsti nelle varie circoscrizioni:

CIRCOSCRIZIONE 1

Corso Einaudi (da corso Mediterraneo a corso G.Ferraris)

Via F.lli Calandra (da piazza Cavour a corso Vittorio Emanuele II)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Piazza Solferino, carreggiata lato ovest

Interventi (a tratti) mirati al rifacimento della pavimentazione ammalorata in cubetti di porfido.

CIRCOSCRIZIONE 8

Corso Quintino Sella (da via Villa della Regina a via Cardinal Maurizio)

Corso Lanza (da via Gioannetti a via Villa della Regina)

Corso Dante (da corso Massimo D’Azeglio a corso G.Galilei)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Località varie

Interventi di risanamento e lavorazioni localizzate su carreggiata stradale e marciapiedi.

CIRCOSCRIZIONE 2

Corso Salvemini (a tratti)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo e rifacimento marciapiedi.

Corso Unione Sovietica (a tratti)

Viale Torino e anello di Stupinigi (a tratti)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

CIRCOSCRIZIONE 5

Via Ala di Stura (a tratti)

Via Reiss Romoli (a tratti)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

CIRCOSCRIZIONE 7

Via Tonello

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Piazza Carrara

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo e risanamento marciapiedi dove necessario.

Strada Eremo dalla Rotonda della Margaria all’Eremo

Fresatura del manto ammalorato, ricarica nelle zone di forte sconnessione (frattura per faglia) e rifacimento del tappeto d’usura.

Strada Mongreno (primi 100 metri ambo lati)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Strada Mongreno (dall’inizio al civico 89)

Riparazione dei marciapiedi ammalorati a tratti.

CIRCOSCRIZIONE 3

Corso Lione (carreggiata nord – da Via Millio a Piazza Marmolada)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Via Fattori (marciapiede nord – da corso Monte Cucco a via Fossati)

Rifacimento pavimentazione in asfalto colato di marciapiedi a tratti.

CIRCOSCRIZIONE 4

Corso Svizzera (carreggiata Est) da c.so Appio Claudio a c.so Regina Margherita

Via Asinari di Bernezzo da p.za Chironi a via Fogazzaro

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

CIRCOSCRIZIONE 6

Via Botticelli, da corso Giulio Cesare a corso Vercelli

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Corso Grosseto, tratto da civico 5 a piazza Rebaudengo

Rifacimento pavimentazione in asfalto colato di marciapiedi a tratti.

Rotatoria di piazza Rivoli, approvato il progetto di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e ciclabili

La Giunta comunale nella seduta odierna – su proposta dell’assessore con delega alla Manutenzione della viabilità, Francesco Tresso – ha approvato il progetto esecutivo con alcune modifiche viabili che verranno realizzate nei pressi della rotatoria di piazza Rivoli, per assicurare una maggior sicurezza degli attraversamenti di pedoni e ciclisti.

Posta all’intersezione tra i corsi Francia, Lecce/Trapani e Vittorio Emanuele II, la rotatoria di piazza Rivoli è un nodo di particolare importanza per la viabilità cittadina. Viene percorsa ogni giorno da un numero elevato di veicoli, che si immettono sulle diverse strade afferenti spesso con velocità tali da recare potenziale fonte di pericolo per pedoni e ciclisti che attraversano la piazza.

Il progetto esecutivo approvato dal Servizio Mobilità ha previsto alcune modifiche viabili volte al rallentamento dei veicoli in uscita dalla rotatoria, con la realizzazione di restringimenti, in particolare delle sezioni stradali di corso Francia e corso Vittorio Emanuele II, e la realizzazione di attraversamenti pedonali e ciclo-pedonali rialzati.

L’intervento avrà un importo di 187 mila euro e sarà finanziato con oneri di urbanizzazione.

Torino investe nell’integrazione di persone straniere. La Giunta ha approvato il rafforzamento dell’offerta dei programmi in lingua italiana

Torino investe sempre di più nell’integrazione delle persone straniere. La Giunta comunale ha approvato, su proposta dell’Assessore al Welfare, un rafforzamento dell’offerta dei programmi di lingua italiana per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale accolti nel sistema SAI. Grazie a uno stanziamento di 360 mila euro, i Centri per l’insegnamento degli adulti (CPIA) potranno lavorare con strumenti più efficaci.

Per il prossimo triennio l’offerta dei percorsi di alfabetizzazione viene potenziata e resa maggiormente capillare. “Finora il Comune aveva collaborato solo con il CPIA 2 di via Bologna, mentre d’ora in avanti le attività si svolgeranno anche nelle zone Ovest e Sud di Torino. Si tratta di un servizio costruito a partire dalle specifiche esigenze di apprendimento delle persone richiedenti asilo e rifugiate, ma è tutta la città che ne trarrà un vantaggio perché potranno crescere inclusione e coesione sociale“, ha affermato l’assessore Rosatelli.

L’Amministrazione Comunale, a seguito di un confronto con l’Ufficio Scolastico Regionale – ambito territoriale di Torino, ha definito alcuni criteri che il progetto dei CPIA dovrà garantire a partire dal raccordo con i corsi per l’acquisizione del diploma di scuola secondaria di primo grado, articolato sulle annualità 2023, 2024, 2025.

L’offerta formativa dovrà prevedere l’organizzazione di corsi integrativi e di gruppo ciascuno della durata indicativa di 40 ore (indicativamente 35 corsi), la valutazione delle competenze linguistiche, attività di sostegno didattico per piccoli gruppi rivolta a studenti particolarmente vulnerabili o con difficoltà di apprendimento oppure che hanno particolari necessità legate a specifici percorsi di inserimento lavorativo,  il coordinamento con i servizi comunali coinvolti nel progetto e il monitoraggio dei percorsi di apprendimento di ciascun allievo. Infine, dovranno essere individuate una o più figure di responsabile-tutor per l’accoglienza degli studenti.

Le attività saranno realizzate in costante raccordo con il Servizio Stranieri e minoranze etniche della Città di Torino e gli Enti del terzo settore che collaborano alla gestione dei progetti di accoglienza dei beneficiari per monitorare e verificare i singoli percorsi di formazione linguistica ed evitare il fenomeno di abbandono scolastico.

Evaso dai domiciliari fugge dai carabinieri e si schianta in moto

Un 35enne, evaso dai domiciliari,  è stato arrestato a Verbania per evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Stava scontando in casa una condanna, ma è scappato in moto  e nel tentativo di sfuggire ai carabinieri è caduto. Ha riportato lievi ferite. I carabinieri l’hanno poi  arrestato. È inoltre risultato positivo all’etilometro e gli è stata anche ritirata la patente. E’ nuovamente ricollocato agli arresti domiciliari.

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