Rubrica settimanale a cura di Laura GoriaJonathan Coe “Io e Mr Wilder” -Feltrinelli- euro 16,50
Calista ha l’abitudine di associare fatti e persone ai film, e lo fa a ragion veduta poiché nel suoAndré Aciman “L’ultima estate” -Guanda- euro 16,00
E’ difficile parlarvi di questo romanzo senza anticiparvi troppo la sorpresa che racchiude. C’è chi ha
la maggior parte non trova neanche la porta d’accesso e tanto meno la chiave per aprirla. FingiamoBarack Obama “Una terra promessa” -Garzanti- euro 28,00
I suoi successi, il suo charme politico, i motivi che l’hanno spinto all’impegno, il suo modo di
Impetrare l’aiuto della Madonna in tutte le circostanze della vita e’ una cosa importante. Io nei momenti difficili della mia esistenza , sono stato a pregare alla Consolata di Torino, confortato dalle parole di mons – Franco Peradotto, un grande amico della mia vita . Sono sempre stato devoto di Maria Ausiliatrice e ricordo che da allievo salesiano e anche da ex allievo in compagnia di Giovanni Ramella andavo alla processione
Segnano pesantemente la vita dell’artista le esperienze da lui vissute durante gli anni del secondo conflitto mondiale, da una parte l’impegno politico che lo porta ad entrare nel gruppo antifascista “Giustizia e libertà”, dall’altra la terribile vicissitudine della prigionia, egli viene infatti arrestato nel 1945 mentre faceva volantinaggio.
A partire dagli anni Settanta l’artista introduce la successione di Fibonacci come simbolo dell’energia insita nella materia e della crescita organica; i numeri vengono così riproposti con dei neon colorati e collocati sia sulla superficie delle opere stesse, sia negli ambienti espositivi, come dimostrano gli allestimenti del 1971 lungo la spirale del Guggenheim Museum di New York, oppure sulla Mole Antonelliana di Torino nel 1984, o ancora sulla Manica Lunga del Castello di Rivoli nel 1990, o, nel 1994, sulla ciminiera della compagnia elettrica Turku Energia a Turku, in Finlandia, e infine l’installazione sul soffitto della stazione metropolitana Vanvitelli (metropolitana di Napoli) con forma a spirale.
Che anche il Pd di Torino si faccia promotore di una presentazione del libretto sulle foibe dell’improvvissato ricercatore di successo e guida turistica in Jugoslavia, diventa un fatto preoccupante
La storia ha delle regole precise e il fatto che nessuno dei quattro sia uno storico e’ indicativo. Dovevano almeno invitare Giovanni De Luna che sarebbe corso a sostenere il suo allievo. Ma forse avrebbero dovuto anche invitare l’ ANVGD, l’associazione degli esuli e qualche storico che non condivide la vulgata del libretto in questione. In democrazia si discute tra persone di idee diverse. E’ strano un dibattito che sembra una messa cantata. Povero Pd!
La sua è stata una crescita con due genitori fuori dagli schemi dell’epoca; una famiglia che si reggeva su un equilibrio anomalo, in cui i ruoli erano rovesciati. Madre e padre erano complementari al contrario, perché seguendo le loro inclinazioni e attitudini spontanee si organizzarono con lei che mandava avanti la bottega, mentre lui svolgeva i lavori domestici.
E’ magnifica questa biografia romanzata in cui il poeta e scrittore canadese Steven Price ricostruisce la vita del principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cogliendone soprattutto il lato crepuscolare. Nato nel 1986 e ultimo discendente di una nobile casata -ormai decaduta- autore del capolavoro “Il Gattopardo”, è morto di tumore ai polmoni nel 1957, con la delusione di aver visto il suo manoscritto rifiutato da due grandi case editrici.
Questo è un romanzo scoppiettante e racconta l’amicizia di due giovani donne: i loro sogni e le ambizioni, lo scontrarsi contro un mondo ben stretto nelle mani degli uomini che lasciano poco spazio al gentil sesso. Tutto ambientato sullo sfondo della sfarzosa fiera mondiale tenutasi a New York nel 1939, inaugurata dal Presidente Roosevelt in persona.
Ivan Alekseevič Bunin è nato nel 1870 a Voronež in una famiglia di antica nobiltà spazzata via dalla Rivoluzione d’Ottobre e costretta ad emigrare. Lui nel 1920 riuscì a scappare dalla Russia sovietica e a rifugiarsi in Francia, vivendo con scarsi mezzi tra Parigi e Grasse.
E’ stato uno scienziato e un uomo di rara umanità che sapeva condividere la sofferenza con il malato. Lo proposi a Ciampi per la commenda al Merito della Repubblica che gliela conferì con motu proprio, ma Resegotti,da vecchio piemontese, era legato ai Savoia ed era anche commendatore mauriziano. Era un uomo che amava sobriamente anche la gioia di vivere, era un gastronomo raffinato che sapeva mettersi ai fornelli. Le serate passate a casa sua restano indimenticabili, sempre con ospiti di primo piano. Ricordo le serata con mons. Peradotto, la contessa e medico Provana di Collegno, la farmacista Ricotti Platter, il Conte Balbiano d’Aramengo e l’avvocato Cagna, l’assessore regionale Bajardi, tanto per citare qualche nome. D’estate si andava la domenica in Val Sesia a Carega nella vecchia casa di famiglia,un luogo di rara suggestione. Il professore ,quando dirigeva il Reparto di Ematologia, non si staccava mai dai suoi malati anche d’estate, rinunciando alle ferie che si riducevano a pochi giorni trascorsi in famiglia a Carega, come faceva il Presidente Viglione che andava a Ferragosto tre giorni in un un albergo io di Santo Stefano al mare. Anche lui andava via la vigilia della festa dell’Assunta ed era già di ritorno per san Rocco, una generazione di medici che scompare con Gigi .