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“Basta cinghiali!”. La protesta degli agricoltori

Basta cinghiali, una marea di agricoltori esasperati assedia la Regione Contenimenti dei cinghiali anche nelle aree protette; selecontrollori che potranno abbattere i cinghiali anche nelle ore notturne; utilizzo dell’esercito per eradicare i cinghiali nei “distretti suinicoli” compreso quello di Chieri. Queste le nuove misure ottenute da Coldiretti, in parte contenute nel nuovo decreto agricoltura e, in parte, promesse dal neo assessore regionale all’agricoltura Bongioanni, sul palco della manifestazione “Basta Cinghiali” di ieri sera a Torino. Per dire “Basta Cinghiali” una marea di agricoltori esasperati, provenienti da tutto il Piemonte, è partita in corteo dal Palavela per raggiungere il grattacielo della Regione. Dal palco hanno parlato, tra gli altri la presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari, il delegato confederale Coldiretti Piemonte, Bruno Rivarossa, il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici. Ha voluto aderire anche l’Associazione famigliari vittime della strada che, con la portavoce Annagrazia Basile, ha ricordato che solo sulle strade torinesi ci sono 250 indicenti l’anno causati dalla fauna selvatica e che le misure fin qui adottate (dissuasori, app che avvisano gli automobilisti del pericolo) non sono servite a nulla. «La situazione è da troppo tempo insostenibile – ricorda il vicepresidente regionale e presidente provinciale di Torino, Bruno Mecca Cici – Solo per la provincia di Torino, nel 2023 sono stati accertati e periziati danni per un ammontare di 726.426 euro. I nostri agricoltori non ne possono più». Ma, ora, su questa situazione 40ennale incombe anche l’epidemia di Peste Suina Africana. Per la provincia di Torino, la Regione con il Commissario straordinario per l’emergenza PSA, ha classificato la zona suinicola del Chierese come zona dove il cinghiale deve essere addirittura eradicato per fermare l’epidemia che dal basso Piemonte sta risalendo e che va fermata prima che arrivi agli allevamenti suinicoli della provincia di Torino. I comuni coinvolti sono: Chieri, Arignano, Buttigliera d’Asti, Villanova d’Asti, Cambiano, Pecetto Torinese, Trofarello, Pralormo, Valfenera, Baldissero Torinese, Andezeno, Santena, Cellarengo, Poirino, Carignano, Carmagnola, Ceresole D’Alba, Riva presso Chieri. In questo “distretto suinicolo” sono presenti oltre 105mila maiali che andrebbero abbattuti se la Psa entrasse negli allevamenti. Altri due distretti suinicoli dove il cinghiale andrà eradicato sono nel Novarese e nel Cuneese. «Se si chiede l’eradicazione della specie in questi territori vanno messe in campo subito misure per attuarla. Come Coldiretti Torino abbiamo già fatto la nostra parte organizzando un corso per abilitare gli agricoltori all’autodifesa dei campi. Ci sono i primi risultati ma non è pensabile che i coltivatori passino pure le notti a catturare i cinghiali: il loro lavoro è nei campi». Il problema dei cinghiali è sempre più sentito anche dai semplici cittadini: nel 2023 la Città metropolitana ha registrato 270 richieste definite di “allarme sociale” cioè richieste di intervento per abbattimento provenienti da semplici cittadini che si sono visti i cinghiali entrare nelle pertinenze domestiche. Ben 125 chiamate sono arrivate dal comune di Torino. Intanto, la stessa Città metropolitana di Torino ha diffuso gli ultimi dati dei contenimenti effettuati nelle operazioni di depopolamento (che sono attività diverse dalla caccia ordinaria). Nel 2023, sono stati abbattuti 2482 cinghiali in 2730 uscite di contenimento (solitamente notturne). Gli abbattimenti effettuati dagli agricoltori abilitati e in possesso di porto d’armi ad uso caccia in regime di “autodifesa” sono partiti un anno fa, dopo il corso organizzato con Coldiretti Torino, e hanno portato all’abbattimento di 183 capi nel 2023 e 85 in questi mesi del 2024. In tutto, i cinghiali abbattuti nel Torinese nelle varie forme burocratiche (caccia ordinaria, selecontrollo, contenimento, depopolamento) e nei diversi territori (aperti alla caccia, zone di protezione, Parchi naturali regionali), per il 2023 è di 8.666 capi. In tutto il Piemonte risultano 37.549 capi abbattuti. In questi primi mesi del 2024 i capi abbattuti nel Torinese risultano 2.129. «Si tratta di numeri in aumento, grazie anche ai risultati ottenuti da Coldiretti Torino che ha fatto in modo che ci siano oggi 312 controllori o “tutor” abilitati al depopolamento e all’autodifesa», osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici. «Ma sono numeri ancora del tutto insufficienti sia per bloccare la diffusione della PSA sia per garantire la tranquillità aziendale ai nostri agricoltori: gli abbattimenti devono raggiungere almeno quota 15mila nel Torinese e 50mila in Piemonte. Ma sarebbe meglio arrivare a 3 cinghiali per Km quadrato».

Processo smog, colpo di scena: tutti prosciolti gli ex sindaci e amministratori

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Al processo smog oggi sono stati tutti prosciolti all’udienza predibattimentale, senza dunque dover affrontare il giudizio, i sette ex amministratori pubblici comunali e regionali del Piemonte chiamati in causa dalla Procura di Torino per i presunti danni causati dallo smog. Tra loro anche gli ex sindaci di Torino Chiara Appendino e Piero Fassino e l’ex presidente della Regione Sergio Chiamparino

Donna accoltella al volto il convivente, arrestata

Una donna italiana trentenne di Grugliasco è stata arrestata dopo avere aggredito il compagno di 50 anni ferendolo con una coltellata al volto che lo ha colpito solo di striscio. L’uomo è finito all’ospedale di Rivoli dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di 15 giorni. I carabinieri hanno arrestato la donna che dovrà rispondere di maltrattamenti e lesioni aggravate per aver anche vessato in più occasioni il compagno, così come da lui raccontato ai militari. I fatti sono avvenuti in un appartamento nel centro di Grugliasco.

Saldi dal 6 luglio, Ascom: “Spostiamoli ad agosto”

202 euro la spesa prevista a famiglia. Presidente Coppa: «C’è molta attesa da parte dei commercianti, confidiamo in un clima più stabile». Orecchia, coordinatore Gruppo Moda: «Da noi soprattutto capi di stagione ed esperti di moda sempre disponibili per creare outfit unici».

 La data ufficiale di inizio dei saldi estivi è fissata per sabato 6 luglio e la durata stabilita in otto settimane, fino al 31 agosto. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, per un valore complessivo nazionale di 3,2 miliardi di euro e di oltre 300 milioni per il Piemonte.

«Il periodo promozionale estivo prende il via in un contesto complesso – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa -, come avevamo già evidenziato in occasione dei saldi invernali. Il cambio di abitudini dei consumi, la diminuzione del potere di acquisto delle famiglie e il clima anomalo hanno certamente rallentato gli acquisti nei mesi passati, determinando per questi saldi molta attesa da parte dei commercianti. I negozianti stanno già allestendo le vetrine con lo stile elegante tipico di Torino e con le ispirazioni moda più intriganti. Sono pronti ad accogliere i clienti a braccia aperte, con il sorriso e con competenza. Fiducia, professionalità, accoglienza e qualità sono le caratteristiche che ci contraddistinguono e che vengono riconosciute sia dalla clientela locale, sia dai sempre più numerosi turisti».

Lo scorso anno la previsione di spesa era stata leggermente più alta, con uno scontrino medio pari a 213 euro a famiglia, ma l’estate torrida e l’inflazione ancora pesante avevano inibito parte degli acquisti. Quest’anno la stabilizzazione dei costi e una grande disponibilità di merce potrebbero fare la differenza per un comparto, quello della Moda, che ha chiuso il primo trimestre 2024 con un calo medio nazionale del 4,2% e vede proprio nei saldi un momento importante di ripresa.

Lo sguardo dei negozianti torinesi è, ora, rivolto al cielo: se ci sarà bel tempo si prevede una buona stagione di saldi, se, al contrario, continueranno le perturbazioni atmosferiche ci sarà poca voglia di acquistare capi e accessori estivi.

«Stiamo ragionando su un’ipotesi che potrebbe piacere a molti operatori – dichiara il coordinatore del Gruppo Moda di Ascom Confcommercio Torino e provincia Roberto Orecchia, titolare dello storico Vestil, in piazza Statuto – e che vedo l’adeguamento del periodo promozionale ai nuovi trend climatici e alle nuove abitudini dei consumatori spostandone l’inizio ad agosto, in modo che a settembre e ottobre si possano ancora fare buoni acquisti e non si debbano mettere in vetrina cappotti e sciarpe, quando abbiamo ancora temperature estive o semi estive. Nei nostri negozi i saldi significano sicurezza di ciò che si sta acquistando. A differenza di altri modelli di vendita, nei negozi i capi in saldo sono per la stragrande maggioranza di stagione e si può essere certi di trovare veri e propri esperti di moda, di stile e di outfit che consigliano sempre al meglio. Torino, inoltre, offre una possibilità di shopping unica con i suoi portici, che rendono le passeggiate in centro estremamente piacevoli, passando da una vetrina all’altra, incentivati, anche dai ribassi che ci apprestiamo a fare».

«Ad ogni stagione di saldi – evidenzia la presidente Coppa – riaffiorano problematiche che non hanno ancora trovato soluzione, come la concorrenza sleale delle svendite anticipate e i ribassi spropositati dei colossi del web, che, lo ricordiamo, non pagano le tasse come i nostri imprenditori. Questo periodo promozionale estivo sarà il primo banco di prova della campagna di tutela e valorizzazione dei negozi di prossimità ‘Torino Compra Vicino’, che incoraggia cittadini e turisti a prediligere l’acquisto negli esercizi locali, dove si può vivere un’esperienza di shopping più personale e autentica e dove il consiglio e il sorriso non mancano mai. Auspichiamo che il Comune voglia intensificare gli sforzi soprattutto in questo periodo, valorizzando le nostre qualità e quel qualcosa in più che si può trovare solo in un negozio, sia esso storico o nuovo, a conduzione famigliare o gestito da giovani pieni di energia, e che difficilmente potrà essere ritrovato in un outlet, e, sicuramente, non su una piattaforma on line».

Il Tour de France a Torino: festa di sport e grande investimento per il territorio

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Milioni di persone di tutto il mondo hanno visto in televisione le due tappe del Tour de France e hanno scoperto il Piemonte, “assaporandone la bellezza grazie ad uno sport meraviglioso come il ciclismo”, dice il governatore Alberto Cirio alla fine delle giornate piemontesi della celeberrima corsa ciclistica francese.

Ieri la Piacenza-Torino, terza tappa della Grande Partenza avvenuta per la prima volta dall’Italia, si è rivelata una straordinaria cartolina del Piemonte in quanto ha focalizzato l’attenzione sui luoghi Patrimonio dell’umanità Unesco ed ha ricordato le gesta di Fausto Coppi.

Oggi è stata la volta di Pinerolo e dei panorami delle montagne olimpiche. Una vera e propria tappa di montagna caratterizzata dalla scalata ai 2035 metri del Colle del Sestriere davanti al monumento intitolato a Fausto Coppi, e ai 1.860 del Colle del Monginevro prima del passaggio del confine, della scalata al Col du Galibier e dell’arrivo a Valloire. Alla partenza della tappa erano presenti il presidente Cirio e l’assessore regionale alla Montagna Marco Gallo.

Soddisfatto anche il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “I riflettori del grande sport internazionale erano tutti puntati su Torino, che come sempre ha dimostrato una grandissima capacità organizzativa e conferma la propria abilità nell’ospitare al meglio i grandi eventi sportivi internazionali grazie ad una macchina ormai collaudata e in piena sinergia con gli altri attori locali. Un’opportunità di ricaduta economica sul territorio importante, ma anche di promozione dello sport e di stili di vita sani soprattutto per i più giovani”.

Aggiunge il presidente del Piemonte: “Il Tour de France è il coronamento di un lavoro iniziato anni fa e un’occasione davvero enorme per il Piemonte. Lo è stata ieri per Torino, per il Monferrato, per le Langhe, per il Roero, per l’Alessandrino, lo è stata oggi per Pinerolo e le montagne olimpiche. Tutto questo ci fa dire che se siamo riusciti a portare il turismo a essere al 10 percento del Pil regionale è perché dietro c’è un grosso lavoro, di cui gli eventi sportivi sono sicuramente un tassello fondamentale”.

Prima dell’arrivo dei corridori a Torino il presidente Cirio, il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessore regionale allo Sport Chiarelli, hanno presenziato alla premiazione degli otto bambini vincitori del concorso grafico “dettato del Tour”, riservato agli studenti piemontesi dai 9 ai 12 anni.

Maltempo, Cirio richiede lo stato di emergenza: “Necessari i primi 25 milioni”

“Nei prossimi giorni, quando calerà il livello dei fiumi, saranno definiti interventi di ricostruzione”

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha firmato la richiesta dello stato di emergenza destinato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro della Protezione civile Nello Musumeci e capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, a causa delle violente precipitazioni che hanno colpito il Piemonte lo scorso fine settimana nelle province del Verbano Cusio Ossola, Torino e Vercelli.

In particolare è stato coinvolto il territorio della Valle Anzasca e Valle Divedro della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dell’Alta Val Sesia in provincia di Vercelli e dell’Alta Val Susa, Valli di Lanzo, Valli Orco e Soana e Canavese della Città Metropolitana di Torino.

È stata anche completata una prima stima degli interventi necessari per le somme urgenze e per il ripristino immediato dei danni provocati dalla perturbazione che ammontano a circa 25 milioni di euro, sulla base dei sopralluoghi operati in queste ore dai tecnici della direzione opere pubbliche della Regione e dalle squadre della Protezione civile.

Nei prossimi giorni proseguiranno i sopralluoghi per definire gli interventi di ricostruzione e riduzione del rischio che dovranno essere messi in campo nelle prossime settimane. Al momento infatti è necessario attendere che il livello dei fiumi rientri per poter valutare l’erosione dei versanti e degli argini e avere un quadro completo della situazione.
“Voglio ringraziare quanti da giorni con il loro lavoro sono in campo a supporto delle località colpite dalle piogge e per consentire il ripristino della sicurezza di strade e fiumi. In tempi molto rapidi abbiamo inviato al governo la richiesta dello stato di emergenza per poter avere da subito risorse per le opere di somma urgenza da mettere a disposizione e dei Comuni. Siamo stati colpiti da un fenomeno violentissimo, che per fortuna non ha provocato vittime e che siamo riusciti a contenere grazie alla professionalità delle nostre squadre e anche grazie alle opere di messa in sicurezza del territorio realizzate in questi anni” dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

“In poche ore sono caduti circa 200 millimetri di pioggia che, ancora di più in considerazione del territorio montano interessato, costituiscono una vera eccezionalità – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi- Grazie a Sindaci, vigili del fuoco e al sistema della protezione civile in poche ore si sono messe in sicurezza le persone che rischiavano di rimanere isolate e si è ripristinata una situazione di vivibilità dei territori. Siamo a fianco ai Comuni per la fase di ricostruzione che passerà anche dal riconoscimento di stato d’emergenza su cui già domenica sera abbia svolto un primo confronto con il sempre disponibile capo dipartimento nazionale Fabrizio Curcio e con il colleghi della Regione Valle D’Aosta”.

L’assessore alla montagna Marco Gallo è pronto a  organizzare un incontro con le Unioni montane Valli Orco e Soana, Valli di Lanzo e Valli dell’Ossola per fare un punto sulla montagna ferita, studiando eventuali interventi che vadano oltre quelli legati alla richiesta dello stato di emergenza avanzata dal presidente Cirio. «Quella dei cambiamenti climatici è una delle sfide più complesse da affrontare soprattutto in una regione con un’orografia quale quella del Piemonte che spesso accentua i fenomeni, proprio come è avvenuto nelle ultime ore nel Canavese e nel Verbano rendendo più fragile la tenuta idrogeologica  dell’intero sistema – dice Gallo -. Per questo credo sia importante fare squadra per dare forma a sinergie che rafforzino il territorio montano».

All’eritreo Biniam Girmay la quarta tappa del Tour de France

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In una Torino accaldata e pavesata a festa per il Tour de France il 24enne eritreo Biniam Girmay della Intermarché-Wanty vince allo sprint la  quarta tappa della celebre corsa da Piacenza al capoluogo piemontese. conclusasi nel pomeriggio di oggi, lunedì 1 luglio 2024. Il ciclista è arrivato al traguardo di corso Galileo Ferraris prima del  colombiano Fernando Gaviria della Movistar e del campione nazionale belga Arnaud De Lie della Lotto-Dstny. È la prima vittoria assoluta di un atleta eritreo al Tour de France.  È arrivato quarto il danese Mads Pedersen della Lidl-Trek che era tra i favoriti.

Il presidente Cirio ha firmato il decreto di nomina degli assessori. Ecco tutte le deleghe

Si sono concluse le operazioni di proclamazione dei consiglieri eletti e pertanto stamattina il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha firmato il decreto di nomina della nuova Giunta regionale, assegnando le deleghe così come comunicato nei giorni scorsi.

ALBERTO CIRIO

Coordinamento politiche regionali, legalità, diritti

Pnrr, fondi europei e rapporti con le istituzioni Ue

Rapporti con la Conferenza Stato-Regioni

Affari internazionali

Comunicazione, Grandi eventi

Benessere animale

ELENA CHIORINO
Vicepresidente e assessore all’Istruzione, merito e diritto allo studio universitario; Lavoro, formazione professionale e welfare aziendale; Rapporti con le società a partecipazione regionale

PAOLO BONGIOANNI
Assessore al Commercio; Agricoltura e Cibo; Parchi; Caccia e Pesca; Peste Suina

ENRICO BUSSALINO
Assessore all’Autonomia; Sicurezza e Polizia locale; Immigrazione; Logistica e Infrastrutture strategiche; Enti locali

MARINA CHIARELLI
Assessore al Turismo; Cultura; Sport e post-olimpico; Pari opportunità e Politiche giovanili

MARCO GABUSI
Assessore ai Trasporti e Infrastrutture; Opere pubbliche e Difesa del Suolo; Protezione civile e Gestione dell’emergenza profughi

MARCO GALLO
Assessore allo Sviluppo e Promozione della montagna; Aree interne e GAL; Sistema neve; Tutela delle Aree protette (foreste, parchi, aree UNESCO, SIC e Rete Natura 2000); Attività estrattive; Programmazione territoriale, paesaggistica ed urbanistica; Biodiversità e Tartuficoltura

MATTEO MARNATI
Assessore all’Ambiente, Energia e Coordinamento del Tavolo permanente regionale per l’emergenza alla siccità; Innovazione, Intelligenza artificiale, Ricerca e connessi rapporti con Atenei e Centri di Ricerca pubblici e privati; Servizi digitali per cittadini ed imprese

MAURIZIO MARRONE
Assessore alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria; Emigrazione e Cooperazione decentrata e internazionale; Usura e beni confiscati alla criminalità organizzata; interventi a favore delle vittime delle mafie; Politiche della casa, delle famiglie e dei bambini

FEDERICO RIBOLDI
Assessore alla Sanità; Livelli essenziali di assistenza; Prevenzione e Sicurezza sanitaria; Edilizia sanitaria

ANDREA TRONZANO
Assessore al Bilancio, Finanze e Programmazione economica e finanziaria; Sviluppo delle attività produttive: Industria, Artigianato, PMI ed Imprese cooperative; Internazionalizzazione e Attrazione investimenti

GIANLUCA VIGNALE
Assessore al Personale, Organizzazione e Patrimonio; Affari legali e contenzioso; Rapporti con il Consiglio regionale; Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi; Fondi di Sviluppo e Coesione

SOTTOSEGRETARI
Claudia Porchietto e Alberto Preioni

 

Maltempo, è ora della verifica dei danni

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PROSEGUONO I SOPRALLUOGHI DEI TECNICI DELLA REGIONE

I tecnici della Regione Piemonte proseguono senza sosta i sopralluoghi nelle zone colpite dal maltempo dei giorni scorsi, con l’obiettivo di consentire la stesura della relazione necessaria per la richiesta dello stato di emergenza.

“Anche oggi i tecnici delle Opere pubbliche e della Protezione civile sono impegnati in una serie di sopralluoghi per definire una prima stima dei danni. Dalle valutazioni attuali i danni sono consistenti, ma per fortuna non riguardano le persone. I tanti interventi di messa in sicurezza del territorio fatti in questi anni, dopo le alluvioni del 1994 e del 2000, hanno consentito di limitare l’impatto di una perturbazione molto violenta. Da molte ore la nostra Protezione civile è al lavoro con grande professionalità e impegno per affrontare questa emergenza in collegamento con i sindaci e le Prefetture per superare in fretta e insieme questa situazione”, dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

I moduli operativi di Asti, Torino e Novara della Colonna mobile regionale della Protezione civile sono all’opera nel VCO per lo sgombero del fango, la pulizia delle strade e lo svuotamento di cantine allagate. A Macugnaga si sta lavorando per il ripristino dell’acquedotto danneggiato, mentre è ripresa la fornitura del metano. Ancora interrotta la strada per l’Alpe Veglia.

A Chialamberto (TO) ci sono ancora 20 persone isolati ma autosufficienti a causa dell’interruzione in via precauzionale della viabilità di accesso e sono presenti 30 volontari del Coordinamento regionale di Protezione civile con alcuni mezzi.

Per gli aggiornamenti sulla viabilità si invita a consultare https://www.muoversinpiemonte.it/

“Torino loves le Tour”. Un telo gigante visibile in mondovisione accoglie il Tour de France

Oggi 1 luglio, Torino accoglie il Tour, salutando l’arrivo della terza tappa, la più lunga dell’edizione 2024 con 231 chilometri.
“Sarà una grande giornata di sport, per cui la città si veste a festa: ieri e oggi, la Mole Antonelliana e i ponti sul Po saranno illuminati di giallo, il colore della Grande Boucle”, commenta il sindaco Stefano Lo Russo.
Moltissime le iniziative che hanno accompagnato le torinesi e i torinesi lungo il percorso di avvicinamento alla giornata di oggi, con il ricco programma di eventi di ToRide e le tante installazioni che hanno reso ancora più bella la nostra città.
Dopo la bicicletta umana gigante realizzata in piazza Castello nel flash mob per il -30 alla tappa, un’altra iniziativa di forte impatto visivo sarà poi visibile in mondovisione nelle riprese aeree di lunedì 1 luglio.
Nei pressi dell’arrivo, nel campo del Complesso Sportivo “Porcelli”, in Piazza d’Armi, è stato infatti posizionato un enorme telo con la scritta “Torino ❤️ le Tour”, affettuoso omaggio della città al passaggio dei campioni del Tour.
“Siamo davvero contenti – conclude il sindaco – Torino è pronta ad accogliere un evento di portata mondiale, e ad essere protagonista di una bellissima festa di sport”.

Qui tutte le informazione sulle modifiche alla viabilità durante l’arrivo del Tour:

Lunedì 1 luglio arriva il TOUR DE FRANCE