
Ai primi di giugno ne sono arrivati 178, altri 290 arriveranno nelle prossime ore
Saranno 776 i nuovi migranti destinati al Piemonte. Ai primi di giugno ne sono arrivati 178, altri 290 arriveranno nelle prossime ore. Lo annuncia l’assessore regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti: “La nostra regione rispetterà gli impegni presi, ma non può occuparsi anche della parte che spetta alle altre Regioni”. I prossimi arrivi saranno divisi nelle varie province: 310 a Torino; 95 Alessandria; 129 Cuneo; 38 Vercelli; 81 Novara; 48 Asti; 40 Biella; 35 Verbania”. “Credo che il governo debba ignorare la posizione di Maroni e dare disposizione ai prefetti perché tutte le Regioni diano accoglienza ai migranti”. Lo dice all’Ansa il presidente piemontese e della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino: “La disponibilità delle Regioni a collaborare deve essere piena “.







Sono nove, sei della Juventus e tre del Torino, i calciatori torinesi convocati da Antonio Conte per il match del 12 giugno contro la Croazia
Lunedì infiltrazioni di aria fresca porteranno piogge diffuse e temporali sui rilievi e così le temperature dovrebbero tornare più accettabili
Pedalare anziché muoversi in auto. A giudicare dai numeri, pare sia questa la nuova tendenza in città. C’é chi sceglie il modello romantico con cestino in vimini e chi opta per il servizio di bike sharing messo a disposizione dal Comune

Spiega il presidente Sergio Chiamparino: “il Piemonte è la prima Regione italiana a predisporre un Piano ai sensi della nuova normativa. Inoltre, vengono introdotte misure come la rotazione degli incarichi dirigenziali legata al rischio potenziale di corruzione, secondo la quale non si può dirigere un settore per più di dieci anni”
Ad aprire le danze sono stati gli avvocati delle diverse parti civili costituite che si sono associati alle richiesta fatte nell’udienza precedente della procura. Poi è stato il turno della difesa del multimilionario svizzero
miliardi di lire nell’attività, difficilmente potrebbe venire bollato come un potenziale omicida volontario. “Sono argmenti che fanno breccia nell’opinione pubblica e che dovranno essere approfonditi – spiega Nicola Pondrano, presidente del Fondo vittime amianto – certamente il capo di imputazione presenta dei lati deboli per i quali potrebbe venire impugnato anche in altri gradi di giudizio, forse sarebbe stata più sicura la strada dell’omicidio colposo, provocato da una colpa grave, piuttosto che quella dell’omicidio doloso”. L’11 giugno, prossima udienza, sarà la volta delle repliche a partire dai pubblici ministeri Guariniello e Colace che potranno così argomentare le ragioni che li hanno portati ad imbastire Eternit bis. E dovranno essere convincenti perché se così non fosse anche altri procedimenti, Etetnit ter ad esempio, che si stanno incamminando, potrebbero venire tranciati dal principio del ne bis in idem.



IL GHINOTTO DELLA DOMENICA
Stand in rappresentanza delle diverse regioni e realtà culinarie della penisola e internazionali. A fare da cornice all’evento è prevista una ricca offerta di intrattenimento musicale