
I migranti sono così suddivisi: provincia di Torino 1.325; provincia di Alessandria 433; provincia di Cuneo 480; provincia di Vercelli 216; provincia di Novara 381; provincia di Asti 303; provincia di Biella 200; provincia del VCO 246
Il tema nazionale del momento (e anche torinese, dopo la vicenda della violenza all’ex Moi e le conseguenti polemiche) è quello dei migranti. Al quale certamente anche papa Francesco, che ne incontrerà alcuni a pranzo in arcivescovado, nel corso della sua visita sotto la Mole, farà riferimento nei suoi appuntamenti torinesi. La Regione Piemonte sta intanto predisponendo un piano operativo sull’immigrazione, parallelo a quello nazionale in fase di approvazione. In Commissione regionale sono stati aggiornati i dati sulla presenza di migranti sul territorio piemontese. Attualmente sono 3.584, cioè 274 in più rispetto al 20 aprile scorso. “I dati dicono che non possiamo parlare di alcuna invasione” dice l’assessore all’Immigrazione della Regione Piemonte Monica Cerutti. I migranti sono così suddivisi: provincia di Torino 1.325; provincia di Alessandria 433; provincia di Cuneo 480; provincia di Vercelli 216; provincia di Novara 381; provincia di Asti 303; provincia di Biella 200; provincia del VCO 246.Intanto la Svizzera, così come avviene alla frontiera di Ventimiglia con la Francia, ci rimanda sul territorio piemontese i migranti che tentano di varcare il confine elvetico. Vi proponiamo il servizio di cui il giornale online Vco 24 ha concesso al Torinese la pubblicazione.
Migranti, ultima fermata: Domodossola
DOMODOSSOLA, 15 giugno – I dati sono impressionanti, e tendono all’aumento. In cinque mesi del 2015 sono stati 1700 i migranti respinti dalla dogana Svizzera dopo avere lasciato Domodossola con la speranza di raggiungere il nord Europa. Gli svizzeri hanno adottato la politica di controllare gli immigrati in arrivo sul territorio elvetico, prendere le generalità, farli scendere dal vagone ferroviario, bloccarli alla stazione di Briga, rimetterli sul primo convoglio ferroviario diretto a Domodossola. Solo domenica sono stati 60 i profughi ritornati controvoglia nel Bel Paese. In precedenza la Svizzera concedeva il transito sino a Vallorbe, sul confine con la Francia, ma da quando la Francia ha chiuso le frontiere in Confederazione è vietato anche il solo passaggio. Un surplus di lavoro per i poliziotti di Domodossola, peraltro sotto organico dopo i numerosi trasferimenti voluti per i controlli di sicurezza ad Expo 2015. La Francia ieri ha smentito di avere sospeso il trattato di Shengen, ma a Domodossola davvero non se ne sono accorti.




IL GHINOTTO DELLA DOMENICA






Il festival del gelato è di scena in piazza Solferino fino a domenica. Decine di gusti prelibati e qualche coda alle casse elettroniche. E viene presentato quest’anno anche un nuovo gusto, il Sorbetto Don Bosco. L’idea viene dal maestro gelatiere Giorgio Zanatta, in occasione del bicentenario della nascita del santo sociale torinese. Gli ingredienti? Acqua, zucchero, frutti di bosco, rosa canina e Freisa d’Asti. Il gelatiere due anni fa, aveva ideato il Gusto del Papa, fatto di crema. L’iniziativa è “patrocinata” dalla Diocesi di Torino. In piazza è possibile acquistare la Gelato Card, che dà diritto a 5 coppette di gelato monogusto da scegliere tra i gusti in gara e quelli 



Impegno a ripianare il debito di 489.167 euro, grazie a un intervento di 600 mila euro. Così sarà possibile l’avvio dei lavori di preparazione della prossima edizione.
Non è il Salone dell’Auto tradizionale, quello ospitato per decenni prima a Torino Esposizioni e poi al Lingotto, ma da oggi e fino a domenica, la celebre rassegna motoristica subalpina torna sotto la Mole. Un nuovo Salone, dicono i promotori (i soci del Comitato organizzatore sono Andrea Levy, Andrea Totino, Luca Pusterla), “ideato e sviluppato con una concezione tutta votata al futuro”, tante le novità commerciali e prototipi di Carrozzieri esposti nella affascinante location, lungo i viali del Parco del Valentino. L’ingresso (questa forse la novità più gradita) sarà gratuito per tutti. Abbinato alla parte espositiva ci sarà il Gran Premio Parco Valentino, 18 chilometri di vie chiuse (dal Valentino fino alla Reggia di Venaria) per una parata celebrativa delle auto da leggenda che si sono distinte negli sport automobilistici, passando per via Roma, piazza San Carlo e piazza Castello. Insieme alle auto di serie più importanti di sempre percorreranno la città, come omaggio a Torino Capitale Europea dello Sport 2015, anche le vetture da competizione, tra cui la leggendaria Lancia D-50 che, guidata da Ascari, il 27 marzo 1955 vinse l’ultimo Gran Premio del Valentino di Formula 1. Inoltre, i tributi alle varie Case Automobilistiche, un’ideale passeggiata nell’evoluzione compiuta dai vari Marchi dagli esordi fino al futuro prossimo.
Anche a Torino si erano verificate numerose tensioni con i taxisti, che avevano organizzato in città una manifestazione nazionale
è stata respinta dal tribunale di Milano. E’ quindi rimasto valido il provvedimento dello scorso 26 maggio e, ora, trascorse due settimane da tale sentenza, scatteranno le sanzioni nei confronti della multinazionale che gestisce il servizio. Se non verrà immediatamente oscurata la app UberPop, versione low cost del servizio, la multa è di 20mila
euro al giorno. il tribunale di Milano aveva deciso di bloccare il servizio per “concorrenza sleale” rispetto ai tassisti, poichè gli autisti Uber viaggiano senza licenza. Uber può solo
sperare nel ricorso che sarà discusso il prossimo 7 luglio nel capoluogo lombardo per continuare ad operare in Italia. Anche a Torino si erano verificate numerose tensioni tra i taxisti, che avevano organizzato in città una manifestazione nazionale (vedi foto) e gli autisti di Uber.