Il Piemonte, come da tradizione nelle calamità naturali, si mobilita nuovamente per le zone terremotate dell’Italia centrale, dopo le recenti scosse. E’ partita per Norcia una colonna mobile di vigili del fuoco di Torino, che si trovano già impegnati a L’Aquila e in Emilia.

la cittadina è epicentro dell’ultimo sisma di magnitudo 6.5. Si mobilitano anche vigili del fuoco di Alessandria e una quarantina di uomini della Croce Rossa di Settimo con cucina da campo e tende. Il 118 di Torino è da questa mattina centrale remota di supporto alle Marche e all’Umbria. Per richieste di emergenza supplementare, la centrale 118 di Torino gestisce la rete e le risorse delle centrali regionali (elicotteri, mezzi terra e altro). Impegnati in questo servizio – informa l’agenzia Ansa – Danilo Bono, responsabile sanitario per la Protezione civile, Ciriaco Persichilli, direttore centrale Torino, oltre a Massimo Foddis, caposala 118 Torino, medici e infermieri reperibili della centrale. “Tutto sta funzionando con ordine e precisione – dicono dal il 118 -. Da Torino il massimo impegno per le zone terremotate”.
I poveri torinesi e piemontesi (nel vero senso della parola,: sono la metà abbondante dei bisognosi seguiti dall’onlus) aiutati dal Banco alimentare nel 2015 sono stati meno rispetto all’anno prima, ma il cibo donato è aumentato
Tornano a Torino le Luci d’Artista e la città della Mole ritorna capitale dell’arte contemporanea.
Alcune opere, come è consuetudine, hanno cambiato luogo di collocazione nelle vie e piazze cittadine, garantendo così un impatto visivo nuovo e più appagante.
dal collettivo artistico torinese Dead Photo Working. Tutti coloro che hanno un account Instagram e che pubblicheranno le proprie fotografie, utilizzando l’hashtag #MosaicoTorino, contribuiranno visivamente a creare le tessere di un’immagine mosaicizzata della città di Torino animata in live-streaming.
della Repubblica; My noon di Tobias Rehberger in piazza Carlo Felice; Ice Cream Light di Vanessa Safavi in via Carlo Alberto (da via Po a piazza Carlo Alberto); Noi di Luigi Stoisa in via Carlo Alberto (da piazza Carlo Alberto a corso Vittorio Emanuele II°); Luce fontana ruota di Gilberto Zorio nel laghetto di Italia’61.
neon e/o a tecnologia LED che, montati sulla facciata della sede dei Servizi Sociali della Circoscrizione 7, in Lungo Dora Savona 30, modellano una composizione geometrica e una frase. L’installazione è dell’Associazione Culturale Nomen Omen.
Sono tre i presunti jihadisti accusati di terrorismo arrestati questa mattina dai carabinieri del Ros della Liguria.
Che fare per le periferie? Nella sala Congregazioni di Palazzo Civico, la Sindaca Chiara Appendino ha incontrato i Presidenti delle 8 Circoscrizioni per affrontare un percorso di collaborazione denominato “Azione 45”
e gli enti operanti in città. “La ‘quarantacinquesima azione’, argomento principale dell’incontro – spiegano a Palazzo Civico – prevede l’individuazione da parte delle Circoscrizioni di uno o più luoghi dai quali partire per innescare nuovi processi di rigenerazione urbana: quartieri che hanno la necessità di lavori di riqualificazione sia materiale – spazi pubblici come aree libere, aree verdi, altre aree pubbliche – sia socio-culturale – dove individuare ipotesi di lavoro sulle iniziative da intraprendere come animazione, inclusione sociale, attrazione di attività economiche, innovazione -, e in
entrambi i casi nella quali siano riconoscibili le opportunità per configurarsi come generatori di qualità urbana. A differenza di quanto richiesto per la predisposizione del dossier di candidatura per il programma di finanziamento promosso dal Governo, non si tratta di scegliere progetti di lavori rapidamente cantierabili o azioni immediatamente attivabili, ma di indicare e attivare possibili processi di rigenerazione urbana di medio e lungo periodo a partire da una rete di luoghi, soggetti e idee-progetto. Per l’individuazione dei luoghi si è chiesto alle Circoscrizioni di presentare un elenco delle possibilità, tra le quali, dopo un ragionamento più complessivo, si potrà scegliere. Le proposte dovranno essere scritte in una scheda di rilevazione consegnata ai Presidenti e da restituire nella prima metà del mese di novembre.
Con gli ultimi sei bilanci aziendali approvati nella seduta della Giunta regionale di oggi (aziende ospedaliere universitarie San Luigi di Orbassano e Maggiore di Novara, azienda ospedaliera S. Croce di Cuneo e Asl TO4, Biella, Asti) la Regione Piemonte ha completato per il servizio sanitario regionale l’iter istruttorio di approvazione di tutti i bilanci dell’esercizio 2015
infermieri, si sono sostituiti solo alcuni di coloro che sono andati in pensione. E nemmeno tutti. Attendiamo di vedere cosa saranno queste 500 nuove assunzioni per il 2017, ma chiediamo all’assessorato più serietà, senza abbandonarsi alla facile propaganda fatta con dei dati parziali”.
La presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni, scelta dall’ex sindaco Piero Fassino per guidare il sistema museale della città,si è dimessa prima dell’incontro con la sindaca Appendino,
invece ben salda al comando Chiara Appendino c he, secondo rumors, si sarebbe potuta candidare alla carica di premier per i pentastellati alle prossime politiche.
Alla Gam riunione del Centrodestra torinese compatto, da Osvaldo Napoli a Roberto Rosso, da Gilberto Pichetto a Riccardo Molinari e Fabrizio Ricca. E naturalmente il notaio-consigliere Alberto Morano, protagonista della battaglia di trasparenza sui conti del Comune.
“Perchè vedete, la Giunta Appendino – aggiunge il notaio – invece di sollevare il problema, il 21 luglio 2016 ha approvato il bilancio di GTT. In particolare detto bilancio è stato approvato dal Sindaco Appendino che in Commissione Controllo di Gestione il 5 ottobre 2016 ha orgogliosamente rivendicato di assumersi la responsabilità politica e giuridica dell’approvazione del bilancio.Peccato che nel verbale di approvazione del bilancio il rappresentante della Città di Torino abbia dichiarato con linguaggio invero sorprendente di approvare il bilancio con riserva di verificare successivamente i disallineamenti esistenti fra i dati contabili di GTT e i dati contabili del Comune di Torino”.
mancata approvazione del bilancio – aggiunge l’assessore – espone la società e il socio di maggioranza, la Città, a responsabilità che potrebbero ripercuotersi sui cittadini. Vorrei ricordare che la sindaca Appendino da consigliere comunale di opposizione non ha partecipato al voto del bilancio, predisposto dalla Giunta Fassino e approvato dalla sua maggioranza”.
La Guardia di Finanza stava ancora perquisendo il Comune per reperire documenti sul presunto disallineamento di bilancio tra Comune e società partecipate e già infuriava la polemica politica.
diffusa. Oggi nessuno del Pd parla, neppure fiatano. Bene. Continuate così. State zitti e lasciateci lavorare”. A stretto giro di posta la replica dell’ex sindaco Piero Fassino: ” Un’inchiesta non può essere commentata prima di conoscerne i rilievi precisi che valuteremo quando saranno noti. In ogni caso le politiche di bilancio sono sempre state gestite con rigore e trasparenza, nel rispetto delle leggi e dei principi contabili, sottoposto periodicamente agli organismi di verifica contabile, realizzando sempre gli equilibri di bilancio e in cinque anni una consistente riduzione dell’indebitamento della città di più di 500 milioni. Un lavoro che è sempre stato sempre valutato positivamente dalle principali agenzie di rating”.
La procura della Repubblica di Torino ha avviato accertamenti sul bilancio del Comune per il 2015, in relazione a una possibile discrepanza tra i conti della società di trasporti Gtt e quelli del Comune
ammontava al 31/12/2015 ad Euro 179.256.000 (pag 179 del fascicolo di Bilancio di Iren); quello nei confronti di GTT ad Euro 111.232.000 (di cui per circa 40.000.000, sembrerebbero non esservi gli stanziamenti corrispondenti nei conti del Comune di Torino – pag. 119 del fascicolo di Bilancio di GTT) Infine i debiti del Comune di Torino verso Infra.To ammontavano ad Euro 265.030.000 (pag. 32 del fascicolo di Bilancio di Infra.To). In sintesi il debito del Comune di Torino nei confronti di Iren, Amiat, Gtt e Infra.To ammontava al 31/12/2015 a complessivi Euro 555.512.528. STIAMO PARLANDO DI PIU’ DI MEZZO MILIARDO DI DEBITI. Ritengo che sia gravissimo che di questo debito non vi sia traccia nel documento allegato alla relazione di rendiconto 2015 del Comune di Torino e predisposto ( si fa per dire) ai sensi dell’articolo 11 comma 6 Lett. J del D.Lgs. 118/2011 .”