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Caso Musy, il pm al processo: “Furchì merita l’ergastolo, ecco le prove”

+++FERITO MUSY: FERMATO IL PRESUNTO SPARATORE +++

TRIBUNALE 1Il magistrato ha chiesto il massimo della pena per Furchì, con l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi

 

Quel che è certo è che il caso Musy resterà nella storia della cronaca come uno dei grandi casi giudiziari (risolti o irrisolti non si sa ancora) degli ultimi decenni a Torino. “Francesco Furchì è colpevole, ci sono le prove”, dice il pm Roberto Furlan in apertura della requisitoria nel processo per l’assassinio del consigliere comunale Alberto Musy, che morì dopo quasi due anni  di coma a causa dell’agguato da parte dell’ “uomo con il casco” il 21 marzo 2012. Il magistrato ha quindi proposto l’ergastolo per Furchì, che è l’unico imputato del processo, accusato di omicidio volontario.

 

La pena è stata richiesta con l’aggravente della premeditazione e dei futili motivi. Il magistrato ha anche chiesto sei mesi di isolamento diurno poichè ritiene che per la vicenda della pistola scomparsa, l’arma del delitto, vi siano collegamenti tra l’imputato ee seponenti malavitosi. Furlan ha consegnato alla Corte una memoria di 100 pagine sostenendo che, dopo avere riscontrato tante prove la colpevolezza di Furchì diventa una banalità.

 

Il pm ha preso in considerazione alcuni elementi “tecnici” come la camminata, l’assenza di alibi, e le amicizie di Furchì.  Ha messo in risalto quella che definisce la capacità intimidatoria esercitata in particolare contro uno dei testi al processo e anche la vicenda delle quattro lettere, spedite ad amici calabresi e torinesi. Secondo il magistrato si è trattato d tentativi di ottenere deposizioni favorevoli all’imputato.

Scontri tra manifestanti e polizia al cantiere di Chiomonte

polizia no tav

Sono stati effettuati lanci di pietre e bottiglie contro le forze dell’ordine, che hanno impiegato idranti e lacrimogeni

 

Ancora una giornata di tensione a cusa della Tav. Circa cinquanta  attivisti No Tav hanno bloccato per tre ore la strada statale 24 nei pressi di Chiomonte. Un altro gruppo di manifestanti ed esponenti del movimento 5 stelle  guidati dai iconsiglieri regionali Davide Bono e Francesca Frediani era invece sul ponte del torrente Clarea a pochi metri dalle recinzioni del cantiere, dove si è svolta una manifestazione che non era stata segnalata alle forze dell’ordine. Presenti in forza i reparti di polizia, carabinieri e fiamme gialle in tenuta antisommossa.

 

Gli attivisti, molti di area anarchica e antagonista si sono mossi dai boschi della val Clarea. Sono stati effettuati lanci di pietre e bottiglie contro le forze di polizia, che hanno impiegato idranti e lacrimogeni. Mentre si svolgeva il blocco della statale – informa l’Ansa – i manifestanti hanno preso a calci l’auto di una famiglia che tentava di passare nonostante il presidio del cantiere.

Miracolo U2, sotto la Mole fanno sold out in meno di 5 minuti

u2 foto

Decisione di Bono e compagni e’ stata di scegliere arene e palazzetti come location dell’ Innocence + Experience Tour, riducendo di molto il numero dei biglietti disponibili per ogni singolo evento rispetto alle classiche location, gli stadi

 

Era prevedibile che i due concerti degli U2 a Torino il 5 ed il 6 settembre avrebbero fatto il tutto esaurito per la particolarità dell’evento (unica città in Italia è tappa di inizio del tour europeo) e per il seguito che gli U2 hanno da più di trent’anni in tutto il mondo. Forse non si immaginava che le vendite,iniziate questa mattina alle 9 su ticketone, potessero terminare nel giro di cinque minuti.

 

Il sold out ha purtroppo lasciato delusi molti fan, ma i più affezionati alla band hanno avuto la possibilità di accedere alla prevendita del 4 e 5 dicembre suu2.com, riservata agli iscritti al sito ufficiale. Decisione di Bono e compagni e’ stata di scegliere arene e palazzetti come location dell’ Innocence + Experience Tour, riducendo di molto il numero dei biglietti disponibili per ogni singolo evento rispetto alle classiche location, gli stadi.

 

Lo stesso Bono ha inoltre precisato che le due serate saranno diverse l’una dall’altra, una acustica e l altra rock, senza specificare quale sarà l’una e quale l’altra.  

 

Angela Barresi

 

https://www.facebook.com/TuttoCioCheVoglioSeiTu 

c’è una promozione su U2360GRADI.IT

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Taxisti inviperiti, le vetture Uber anche a Torino: i civich ne sequestrano tre

taxi

Dopo avere riscontrato che non erano in possesso della licenza sono stati bloccati

 

Il caso Uber approda anche a Torino. I vigili urbani, infatti,  ha ritirato i documenti di circolazione e tre taxisti aderenti al servizio di auto con conducente nei confronti del quale le cooperative dei taxisti lanciano accuse di irregolarità, in sostanza di sleale concorrenza. 

 

A Roma, Milano  e Genova le proteste dei taxisti si sono già fatte sentire. E in questi giorni parte anche nella nostra città il servizio che consente la prenotazione di un’auto con conducente attraverso un’applicazione che si scarica sullo smartphone e il pagamento con carta di credito o PayPal.  

 

La polizia municipale ha controllato i tre autisti di Uber mentre circolavano per la città e dopo avere riscontrato che non erano in possesso della licenza taxi ha ritirato loro  libretto e patente sequestrando anche le vetture.

 

(Foto: il Torinese)

Il nuovo look della stazione: Porta Nuova si prepara per la Sindone

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porta nuova33treno p nuovaporta nuova luciEntro un mese verrà ultimato il progetto di recupero delle facciate da presentare alla Soprintendenza e a fine 2015 sarà ultimato il parcheggio sotterraneo da 250 posti auto in via Sacchi

 

I passanti e i passeggeri finalmente (ma tra un annetto)  alzando gli occhi verso la stazione non vedranno più i ponteggi. Riprenderanno all’inizio del 2015, con l’obiettivo di terminare nel 2016,  i lavori di restyling della stazione di Porta Nuova. Si sono fermati per il fallimento dell’azienda che aveva vinto la gara d’appalto. Ma l’ad di Grandi Stazioni, Paolo Gallo, assicura che nella primavera 2016 verranno ultimati i restauri delle facciate storiche. Compresa la parete ammuffita e scrostata dove è collocata la lapide del progettista della locomotiva, Stephenson: quel muro indecente è un vero insulto – come aveva sottolineato nei giorni scorsi il Torinese – nei confronti del “padre” dei treni.  

 

Entro un mese verrà ultimato il progetto di recupero delle facciate da presentare alla Soprintendenza e a fine 2015 sarà ultimato il parcheggio sotterraneo da 250 posti auto in via Sacchi. Nella stessa via che ora, proprio all’altezza della stazione è un bivacco di clochard, stanno proseguendo intanto i restauri a ritmo serrato dello storico Turin Palace Hotel. La struttura alberghiera (che in passato ospitò Maria Callas e Louis Armstrong) era ormai chiusa da alcuni anni. Diventerà un 4 stelle e aprirà in concomitanza con Expo 2015.La zona, insomma, potrà sperare di uscire dal degrado, se si considera che è in programma anche il recupero dei fatiscenti portici di via Nizza, sull’altro lato della stazione. In vista dell’occasione dell’Ostensione, le sgraziate impalcature verranno ricoperte da pannelli che riproducono le architetture nascoste dai ponteggi.

 

Del resto Grandi Stazioni ha investito già 100 milioni per la stazione: circa  60 in una prima fase, che ha ridisegnato completamente l’interno, (dove ora sono presenti la libraria Feltrinelli, negozi e bar) 20 per le opere accessorie, e altri 20 che verranno impiegati per terminare il parcheggio e le facciate. Come ha sottolineato il sindaco Fassino: “Porta Nuova resterà sempre la stazione del centro città”. Anche perchè – ameno per ora – Porta Susa sembra essere una cattedrale nel deserto.

 

(Foto: il Torinese)

Can-can sanità e spese pazze: ma a Torino non si vive poi male (anche senza il mare)

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Il tormentone sulla sanità è stato oscurato dal revival di Rimborsopoli.  E l’amministrazione civica non ha voluto commentare i dati disastrosi pubblicati da Il Sole 24 Ore per la qualità della vita: Torino si è piazzata al 54° posto. Ma consoliamoci, qui si vive comunque meglio che a Bari, Napoli, Catania e Palermo. Anche senza il mare

 

Si è parlato ancora di sanità, fin quasi allo sfinimento nell’aula di Palazzo Lascaris, senza peraltro smuovere l’assessore Saitta al suo proposito di intervenire con l’accetta sulla rete ospedaliera, con l’obbligo assoluto e inderogabile di non spendere un euro in più degli 8 miliardi che lo Stato passa al Piemonte per il fondo sanitario. Neppure la folta delegazione di sindaci alessandrini è riuscita  a commuovere la Giunta e anzi, il buon Chiampa ha approfittato della loro presenza per una tirata delle sue: da come descrivete la sanità attuale, ha detto, mi pare di aver vissuto sulla sonda Rosetta per tutti questi mesi, perché se tutto andasse bene come dite, come mai ci sono 2 miliardi e mezzo di debiti?

 

E non gli si può dare certo torto: la verità è che certe operazioni oggi sul tavolo del chirurgo Saitta le avrebbe fatte pure un Cavallera o un Monferino, sennonché anche allora c’erano le proteste dei sindaci, gli assalti dei primari, le lagne di sindacati e l’opposizione (Pd) pronta a cavalcare il malcontento. Per cui non se ne esce, se non con un “bagno di responsabilità” collettivo: facile a dirsi, pressoché impossibile a farsi.

 

Il can can sulla sanità è stato oscurato dal revival dell’inchiesta su Rimborsopoli che, questa volta, tocca principalmente esponenti della sinistra, pezzi di grosso calibro come Reschigna, Gariglio, Angela Motta e la vendoliana Cerutti. Certi silenzi e certi titoli dei grandi quotidiani (Repubblica: Reschigna gioca l’ultima carta – la Stampa: In tribunale la rimborsopoli di sinistra) denotano sia l’imbarazzo dei fiancheggiatori che la gravità della situazione. Ci si rende conto che, come scritto da un cronista, “una coppetta di gelato da 2,5 euro e una cena ai tartufi pari sono”. E non si sa neanche, a ben vedere, quale tra i due sia il peccato più grave…

 

Un giro di giostra sul circuito mediatico se l’è guadagno il deputato già montiano Mariano Rabino, di Alba, che ha dichiarato di voler rinunciare al vitalizio da consigliere regionale, che vista l’età avrebbe incassato nel 2035. Insomma, si è portato avanti, magari compilando la richiesta di rimborso dei contributi versati, come hanno fatto già a decine in questi mesi, senza emettere un comunicato stampa.

 

Infine, sempre sull’onda dell’understatement sabaudo/fassiniano l’amministrazione civica non ha voluto commentare i dati disastrosi pubblicati da Il Sole 24 Ore per la qualità della vita. Torino si è piazzata al 54° posto su 108, perdendo ancora due posizioni. Impietoso il confronto con altre metropoli del centronord: Milano 8^, Genova 24^, Bologna 7^, Padova 45^, Firenze 16^, Roma 12^. Ma consoliamoci, a Torino si vive comunque meglio che a Bari, Napoli, Catania e Palermo, anche senza il mare.

 

Ghinotto

 

(Nella foto il manifesto di una campagna pubblicitaria, “il mare a Torino” realizzata dalla Regione Liguria e rivolta al pubblico torinese)

Arriva il grande freddo, temperature in picchiata

freddo

Da lunedì aria artica proveniente dalla penisola scandinava

 

Prima di vedere Torino innevata come nell’immagine d’archivio pubblicata a fianco ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ma saranno comunque giorni di grande freddo, quasi polare. Questo fine settimana  porta l’inverno sull’intera regione. E’ prevista neve sopra i 1.300 metri e le  temperature scenderanno in picchiata. La perturbazione in corso si esaurisce nella giornata di domenica, con il ritorno un po’ ovunque del sole.

 

Ma è prevista già a partire da lunedì aria fredda artica proveniente dalla penisola scandinava. Così, dopo la pioggia torrenziale delle scorse settimane, che ha fatto temere esondazioni in tutto il Piemonte, ora arriva il Generale Inverno.

 

Intanto non è incominciata bene la stagione del turismo invernale, anche se nei prossimi giorni la neve è in arrivo. Quasi tutti gli impianti di risalita sono fermi nel weekend che tradizionalmente segna l’apertura. Poca la neve naturale e scarso anche l’innevamento programmato. A Bardonecchia  saranno aperte 6 piste sullo Jafferau, ad Alagna Valsesia (3 piste), aperte anche Prali, nel Pinerolese (Torino), Argentera e Pontechianale (Cuneo), San Domenico Varzo ed il Monte Moro di Macugnaga (Vco).

 

Ma ecco le previsioni dell’Arpa: “Il fine settimana segna il transito verso un regime meteorologico più tipicamente invernale. Perturbato sabato, bel tempo domenica e aria fredda artica in arrivo da lunedì”.

 

(Foto: archivio www.comune.torino.it)

Cameriere arrestato: tenta di ricattare Lapo con un video

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Elkann sarebbe stato trovato seminudo con addosso soltanto una coperta. E’ stato portato in un appartamento  dove, in base a quanto scrive il quotidiano milanese Il Giorno, avrebbe passato un pomeriggio tra “droga e autoerotismo”, in presenza di cocaina

 

Lapo Elkann, rampollo della Famiglia torinese e ideatore di Italia independent finisce in una nuova storia a sfondo erotico e legata alla droga? Forse, più c he altro come vittima, ma i contorni sono ancora da appurare. Fatto sta che uomo di 31 anni, cameriere, è stato arrestato perchè avrebbe tentato un’estorsione martedì scorso al Four Seasons di Milano. Alcuni mesi fa il cameriere che è stato arrestato e si trova a san Vittore (mente il fratello è indagato) avrebbe visto Elkann in condizioni alterate, in giro per le vie del centro di Milano. A suo dire era seminudo con addosso soltanto una coperta. I due fratelli lo accompagnano in un appartamento  dove, in base a quanto scrive il quotidiano milanese Il Giorno, avrebbero passato un pomeriggio tra “droga e autoerotismo”, in presenza di cocaina.

 

I due fratelli riprendono tutto con un telefonino e giorni  dopo pare abbiano chiesto a Elkann 30mila euro poi da lui consegnati, per non rendere pubblico il filmato.  Il collaboratore personale di Elkann li avrebbe portati personalmente ai ricattatori. Ma i due si fanno vivi dopo qualche settimana perchè hanno scoperto che se avessero venduto ai giornali il video “avrebbero guadagnato di più”. Elkann dà loro appuntamento al Four Season ma avvisa anche le forze dell’ordine. Così il 31enne che voleva fare troppo il furbo viene fermato con il fratello.

 

Sei forconi non bastano per fare la rivoluzione

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Erano molto più numerose le forze dell’ordine intervenute per prevenire i disordini che si erano verificati lo scorso anno

 

Quattro gatti alla manifestazione di protesta del movimento dei Forconi organizzata a Torino e nella  provincia. In piazza Crispi si sono presentate 6 (sei) persone e in piazza Togliatti a Rivoli 5. Più o meno stessa sorte per i presidi, a Pinerolo e a Nichelino. Erano molto più numerose le forze dell’ordine con lo scopo di prevenire i disordini che si erano verificati lo scorso anno. Non c’è stato quindi alcun problema per la circolazione e tanto meno  per l’ordine pubblico.

 

Il movimento era sorto qualche anno fa al centro – sud Italia da un’associazione di agricoltori, pastori, allevatori che si definiva “apartitica”, al cui interno, però, erano presenti  alcuni esponenti di Forza Nuova e dell’estrema sinistra. Già nel 2011 organizzarono serrate, scioperi e blocchi stradali, soprattutto in Sicilia. Fu grazie all’adesione degli autotrasportatori e degli ambulanti che attuarono la paralisi del trasporto su gomma dell’intero Paese e dei rifornimenti di carburante.

“Oggi il Movimento dei Forconi e’ morto”: significative le parole di Giuseppe Tano, leader del Movimento Barriera Libera Derna. Cinque o sei forconi non bastano per una rivoluzione.

Che torte speciali alla Piccola Torino

torta p torinotorta piccolaDolci preparati con maestria e passione dalla proprietaria Irene e dalla mamma, già cuoca esperta del ristorante “Antica Trattoria delle Langhe”

 

In zona Santa Rita, in via Tripoli 171/a, si trova la caffetteria “La Piccola Torino”, un bar apparentemente come tanti presenti nel quartiere, se non fosse per le torte ed i dolci preparati con maestria e passione dalla proprietaria Irene e dalla mamma, già cuoca esperta del ristorante “Antica Trattoria delle Langhe”, di via Luigi Capriolo 45.

 

Alle torte in tema con la stagione (squisita la torta di castagne), si accompagnano tra le varie bevande, la cioccolata calda ed il bicerin, immancabile in un locale dedicato al capoluogo piemontese. La caffetteria “vive” attivamente le manifestazioni organizzate dal quartiere, rimanendo aperta nelle domeniche dedicate alle feste di via Tripoli e nel mese di dicembre in occasione dello shopping natalizio.

Angela Barresi