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Folla nei negozi del centro e traffico nel caos. Ma gli acquisti natalizi languono ancora

polizia municipale 33Tanto fumo e niente arrosto? Sembrerebbe proprio così, a sentire i commercianti del centro, dopo il giorno dell’Immacolata, che ha visto il centro invaso da migliaia di auto, ma le vendite sostanzialmente paragonabili a quelle di un normale sabato o domenica. La gente era moltissima, i turisti anche: le camere degli hotel in questo ponte sono prenotate quasi al 100 per cento, sotto la Mole. Ma sarà la crisi, sarà che il Natale non è così vicinissimo, fatto sta che le vendite (non solo in periferia, ma anche in centro città) pare non siano al top. Sembrano invece soddisfatti per gli incassi gli ambulanti dei mercatini natalizi in piazza Castello e piazza Carlo pedoni via roma2Felice. Ieri è stato anche il giorno di prova generale dei festivi natalizia a pagamento nella ztl centrale. Molti addetti Gtt e agenti della polizia municipale sono stati sguinzagliati per presidiare le strisce blu a pagamento e altrettante multe sono state staccate nei confronti degli automobilisti indisciplinati. Parecchi di loro, a dire il vero, non sapevano della novità introdotta in occasione di queste festività e pensavano che – come negli anni passati – quando è festa il parcheggio non si paga. Pe capire come andranno gli affari dei commercianti torinesi bisognerà attendere ancora una manciata di giorni, quando tutti avranno deciso quali regali acquistare.

(foto: il Torinese)

Blocco possibile da mercoledì. Veicoli diesel sorvegliati speciali

NEBBIA3Il Comune invita a lasciare l’auto a casa e mercoledì prossimo 14 dicembre scattano  i primi provvedimenti di blocco del traffico per abbattere la soglia preoccupante dell’inquinamento atmosferico a Torino. La fase operativa del protocollo regionale antismog inizierà appunto il 14 NEBBIA1dicembre, quando potrebbero essere adottati diversi gradi di intervento di blocco della circolazione per cercare di diminuire il livello di inquinamento su tutto il territorio cittadino. Lo comunica l’assessorato comunale all’Ambiente, che  emetterà una specifica ordinanza. Le misure urgenti di limitazione delle NEBBIAemissioni riguarderanno i veicoli diesel euro 3, al superamento dei 50mg/m3 per più di 7 giorni consecutivi, e i diesel euro 4 al superamento dei 100mg/m3 per più di 3 giorni di seguito. Se verrà raggiunto o superato per 3 giorni di fila il limite giornaliero di 150 mcg/m3 saranno invece  bloccati tutti i veicoli diesel. Si spera in condizioni meteo favorevoli alla riduzione dello smog.

(foto: il Torinese)

Comune, dall’audit spuntano 75 milioni di debiti. La relazione in procura e alla Corte dei Conti

municipio comuneDall’audit interno consegnato alla conferenza dei capigruppo di Palazzo Civico, che analizza in particolare il caso di Gtt e Infra.To Trasporti, emerge che sarebbero più di 75 milioni i debiti della Città di Torino nei confronti delle proprie società partecipate. Il gruppo di lavoro incaricato dal Comune di individuare il disallineamento tra i dati nel rendiconto 2015 della Città e quelli  nel bilancio delle società partecipate ha rilevato che, oltre ai 15 milioni di interessi passivi risulterebbero  6 milioni 871 mila euro per ogni anno per i mutui di Gtt (Gruppo Torinese Trasporti) e di 18,7 milioni per mutui Infra.To Trasporti,  le rate dei mutui 2016 per Gtt ( con 6,871 milioni) e Infra.To (22 milioni). Il Comune invierà la relazione alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti alla quale verrà chiesta l’autorizzazione ad attivare un audit complessivo, terzo e indipendente, che si estenda a tutte le società partecipate dalla Città.

(foto: il Torinese)

Delitto Rosboch, chiuse le indagini. La procura conferma l’accusa di omicidio per Gabriele

defilippi rosbochChiuse le indagini sul delitto dell’insegnante di Castellamonte, Gloria Rosboch, 49 anni, uccisa nei boschi di Castellamonte, che aveva denunciato per truffa Gabriele De Filippi, al quale aveva consegnato 187 mila euro . Erano i risparmi di una vita e lui l’aveva convinta a darglieli inventandosi la storia di un possibile futuro insieme in Costa Azzurra. Per la procura di Ivrea resta in piedi l’accusa di omicidio in concorso nei confronti di  Caterina Abbattista, la madre dirosboch Defilippi, reo confesso, insieme al complice-amante del giovane, Roberto Obert. Secondo la procura, la mamma di Gabriele,  a cui sono stati concessi gli arresti  domiciliari nei giorni scorsi, avrebbe avvallato l’azione criminale del figlio nei confronti della sua ex professoressa di francese. La quarta indagata, Efisia Rossignoli, che si finse direttore di banca telefonando alla Rosboch per rassicurarla sui suoi risparmi che erano in realtà nelle mani del ragazzo, è solo accusata del reato di truffa in concorso. Defilippi e Obert, sono in carcere da febbraio, e potrebbero ricorrere  al rito abbreviato.

Turismo dell’mmacolata, ponte boom sotto la Mole. Camere degli hotel occupate al 95%

turisti 1In occasione del ponte dell’8 dicembre  gli alberghi torinesi sono pieni  al 95% . Le prenotazioni si sono succedute fino ad oggi con una crescita  di circa il 2% al giorno. Ancora una volta Torino registra un altro ‘fine settimana lungo’ all’insegna del  tutto esaurito. La stragrande maggioranza delle presenze è di italiani, ma non soltanto: una fetta di arrivi è stata anticipata  per  Juve – Dinamo Zagabria. Federagit, l’associazione delle guide turistiche di Confesercenti conferma all’Ansa l’eccellente performance: “Le mete più richieste – dice  la presidente, Micol Caramello – sono l’Egizio, Venaria e la mostra di Toulouse Lautrec. Non manca chi chiede un giro in città alla scoperta dei luoghi più caratteristici e delle Luci d’artista”.

(foto: il Torinese)

Thyssen nove anni dopo, le famiglie delle vittime: “Una giustizia a metà. Processo in Italia”

thyssen-preterotiLa chiamano “giustizia a metà”  i familiari dei sette operai morti il 6 dicembre 2007 nel rogo alle acciaierie Thyssen di Torino. Chiedono l’estradizione per i dirigenti tedeschi, affinché siano  processati in Italia e “paghino per quello che hanno fatto”. Oggi al cimitero Monumentale nel nono anniversario della tragedia. si è svolta una commemorazione. Laura Rodinò, sorella di Rosario, una delle vittime, dice all’Agenzia Ansa che il suo è “un appello alla giustizia: è sbagliato che non sia stata chiesta l’estradizione per i colpevoli tedeschi che sono ancora liberi di fare quello che vogliono. Qui abbiamo avuto giustizia perché c’eravamo tutti noi a batterci, sono stati otto anni tremendi, ma almeno una condanna c’è stata”. La sindaca Chiara Appendino ha annunciato che la Città si attiverà per la realizzazione di un monumento in memoria della tragedia.

(foto: Antonello Preteroti)

Fuori dall’Osservatorio Torino-Lione. Bagarre per la solidarietà ai no Tav arrestati

tav 333Come aveva anticipato la sindaca Chiara Appendino, il Consiglio comunale di Torino ha approvato (con 26 voti favorevoli e 6 contrari) la mozione che fa uscire Torino dall’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione.Polemiche da parte dell’opposizione e applausi in aula dalla maggioranza pentastellata.  Intanto  a Palazzo civico un presidio di No Tav, alcuni dei quali provenienti dalla Francia, urlava “sarà dura”, lo slogan del movimento che si oppone all’Alta Velocità (vedi video sulla pagina Facebook de IL TORINESE). Nel corso della discussione  la consigliera di M5S Carlotta Tevere ha espresso solidarietà ai 38 No Tav condannati nel maxi processo per gli scontri del 2011.  Dai banchhi della minoranza le urla “Vergogna”. Per il caos in Sala Rossa  il presidente Fabio Versaci ha dovuto sospendere la seduta e  richiamare i consiglieri al rispetto del regolamento . La sindaca Appendino ha detto che la decisione di uscire dall’organismo tecnico la rende orgogliosa. Anche se si tratta di una scelta puramente simbolica.

(Foto: archivio il Torinese)

Dopo – Renzi, Chiamparino rassicura: “non ci sono problemi per i fondi alle zone alluvionate”

po111Le dimissioni di Matteo Renzi dalla carica di premier dopo l’esito del referendum preoccupa per i progetti avviati in Piemonte, (come il Patto per Torino)  che potrebbero rischiare di arenarsi. Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, rassicura almeno per quanto riguarda la dichiarazione dello stato di calamità naturale, che il Piemonte vuole indirizzare al governo per i danni causati da maltempo dei giorni scorsi, “fa parte del disbrigo degli affari correnti, quindi non viene messa in discussione dalle vicende del governo” precisa il governatore  su Facebook  e aggiunge: “I tempi di approvazione dipendono solo dalla ricognizione dei danni che i nostri tecnici assieme alla protezione civile stanno ultimando in questi giorni e che dovrà essere allegata alla dichiarazione stessa durante la prima riunione utile del Consiglio dei Ministri”.

Ba(to)sta un Sì. Appendino: “La politica colga il segnale”. Chiamparino: “Bisogna ricostruire”

perna foto mole 2Il referendum sulla riforma costituzionale ha registrato anche in Piemonte la vittoria del No, al 56,5%. I Sì sono rimasti fermi al 43,5%. In tutto 2.446.664 i votanti, pari al 72,03% degli aventi diritto. A Torino  l‘affluenza finale è stata del 71.49% (contro il 57.18% delle precedenti amministrative e il 56.85% del referendum costituzionale del 2006). I dati riportano la vittoria del NO con il 53,58% dei voti contro il SI al 46,42%.

I COMMENTI DI APPENDINO E CHIAMPARINO

“La politica colga il segnale delle urne e torni a dare aiappendino tg cittadini le risposte che si attendono, mettendo al centro i valori della partecipazione e della condivisione.  Ci affidiamo al Presidente della Repubblica per  un percorso che consenta alle Istituzioni di tornare a comprendere gli italiani”. E’ il commento che la sindaca di Torino, Chiara Appendino, affida all’Ansa ringraziando i torinesi per una così alta partecipazione al voto.

chiampa lausAmareggiato il presidente della Regione, Sergio Chiamparino: “Ora, come sottolineato da più parti, – dichiara al quotidiano La Stampa –  occorre ricostruire  nel Paese e nel partito un terreno di confronto che non faccia arretrare l’Italia dai passi in avanti compiuti in questi ultimi anni sul piano delle riforme. Un errore personalizzare il referendum? Ne sentiremo di tutti i colori ma difficilmente il referendum poteva essere percepito diversamente da una consultazione pro o contro questo Governo».

(foto: il Torinese)

Referendum, il No vince anche a Torino: 53,6% contro 46,4. Le prime reazioni dei politici

referendum-3Anche a Torino, seppure con un distacco inferiore rispetto al dato nazionale, il No vince sul Sì nella consultazione referendaria del 4 dicembre. Ecco i dati finali dello scrutinio, relativi alla città, pubblicati dal sito del Comune di Torino:

SI 209.906 46,44
NO 242.124 53,56

risultati dello scrutinio dei voti

I PRIMI COMMENTI

Stefano Esposito (Pd, parlamentare):

Gli italiani hanno scelto Presidente @matteorenzi come aveva detto si è dimesso. Discorso perfetto. Ora ci penserà il Presidente Mattarella

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Davide Gariglio (Pd, segretario regionale)

È stata una battaglia difficile, ma siamo orgogliosi di averla combattuta. Lo abbiamo fatto con convinzione, non smetteremo di farlo.

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Sergio Chiamparino (Pd, presidente della Regione) fonte: Ansa

Ora, come sottolineato da più parti, occorre ricostruire sia nel Paese che nel partito un terreno di confronto che non faccia arretrare l’Italia dai passi in avanti compiuti in questi ultimi anni sul piano delle riforme.

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Fabio Versaci (M5S, presidente Consiglio comunale di Torino):

La Costituzione NON si tocca.

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Riccardo Molinari (Lega Nord, segretario regionale):

Ha vinto il Popolo, contro tutto e tutti. Questa notte ripaga di anni di sacrifici e lotte. Questa notte dimostra che la passione e battaglia politica, in questo mondo dominato dai media e dai soldi, ha ancora valore e senso. Grazie a tutti i compagni di viaggio di questa avventura, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo salvato la democrazia e l’autonomismo nel nostro Paese.

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Gilberto Pichetto (Forza Italia, coordinatore regionale):

A proposito di Renzi inutile nascondere che questo è anche un voto con un grande valore politico ed è un voto contro il premier ed il suo governo che da domani dovrà fare i conti con la realtà: governare e cercare di cambiare le regole del gioco senza il consenso popolare porta inevitabilmente a cozzare contro quell’incredibile scudo chiamato democrazia.