Dopo un mese di coma si è risvegliato ed è cosciente, Matteo Penna, il motociclista di 29 anni che rimase ferito dal conducente di un furgone che, dopo una lite, lo travolse insieme con la fidanzata, Elisa Ferrero, la 27enne morta nell’assurdo e tragico scontro. L’incidente avvenne lo scorso 9 luglio sulla strada di Condove, in Valle di Susa. Alla guida del van, Maurizio De Giulio, 51 anni, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Il giudice ha stabilito che l’uomo ha volutamente urtato la moto dopo averla inseguita a velocità sostenuta. La Rianimazione del Cto, diretta dal dottor Maurizio Berardino, ha sciolto la prognosi, di quattro mesi salvo complicazioni. Trascorso Ferragosto, il giovane verrà trasferito all’Unità spinale del Cto per gli esercizi di riabilitazione.
Grandinate e temporali anche nelle prossime ore sul Piemonte, dove permane l’allerta gialla. Intensa grandinata a Torino, mentre l’Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale, annuncia che una circolazione depressionaria si sta spostando dalla Francia verso Est, portando aria fredda e instabile. In calo lo zero termico: dai 4.000 metri attuali venerdì mattina si fermerà sui 2.800 metri.
Chiara è la 18enne alla quale è stato rifiutato un posto da commessa in un negozio torinese di musica, poiché fidanzata con Olivier, un ragazzo 19enne nigeriano. “È una cosa vergognosa. Sono senza parole. Una cosa del genere non mi era mai capitata e non è degna di un paese civile”, dice. “Siamo insieme da un anno e un mese e io voglio stare solo con lui. È un ragazzo splendido”. “Per me puoi uscire anche con il mostro di Firenze, ma permettimi di non affidare la cassa di un negozio a chi divide la sua vita con un africano”, aveva scritto a Chiara la negoziante che l’ha rifiutata. C’è anche chi – non politically correct – sostiene: “Ognuno del proprio negozio fa ciò che gli pare”
Ieri centinaia di torinesi hanno detto addio a Stefania Fiorentino, la mamma di Bea, la “bambina di pietra” affetta da una rara malattia che le sta irrigidendo il corpo. Stefania e’ morta a soli 35 anni per un tumore al seno. I funerali sono stati celebrati alla chiesa del Santo Volto da don Mauro Giorda. Erano presenti anche tanti membri dell’associazione “il mondo di Bea” creata proprio da lei e dalla sorella Sara, che ai funerali si è sentita male ed è stata accompagnata all’esterno della chiesa. Riportiamo qui di seguito, integralmente, il saluto pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione da “zia Sara” (così si firma sul social network la sorella di Stefania, zia di Bea), dopo la morte della giovane donna.
“Il call center, che si trova nella palazzina del centralino 118 a Grugliasco non permette una gestione unitaria dell’intervento”
I sindacati dei vigili del fuoco hanno annunciato un loro esposto in Procura per denunciare quelle che definiscono, come riporta l’Ansa, ” le inadempienze, le mancate attivazioni e i ritardi nei servizi di soccorso causati dal nuovo Numero Unico di Emergenza” (Nue). Non siamo contro il numero unico ma critichiamo l’organizzazione del soccorso, che non è ‘laica’ e non permette interventi tempestivi”.
In conferenza stampa i rappresentanti dei vigli del fuoco hanno chiesto “la creazione di una sala interforze, il rispetto dei protocolli già stipulati e la giusta attribuzione delle chiamate di soccorso”. “Il call center, che si trova nella palazzina del centralino 118 a Grugliasco non permette una gestione unitaria dell’intervento”. Secondo i sindacati i problemi sono diversi, come l’ingerenza del soccorso alpino nella gestione, talvolta esclusiva, del soccorso tecnico urgente anche in ambienti che non hanno nulla a che fare con territori montani.
Il senatore Pd Stefano Esposito e il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Civico Osvaldo Napoli avevano sollecitato un intervento e la sindaca Chiara Appendino ora annuncia la convocazione di un “tavolo trasversale entro la fine del mese di agosto per unire tutte le esperienze e le forze politiche che vorranno partecipare, affinché Torino possa ottenere i 10 milioni per la progettazione della linea metropolitana 2, un primo step necessario”. La prima cittadina accoglie l’invito della politica e invita i parlamentari di tutti gli schieramenti politici con lo scopo di non perdere i fondi per il progetto dell’opera. “Da mesi ormai insieme all’assessore Lapietra – commenta la sindaca – lavoriamo per la progettazione preliminare della metro 2 ed è in corso un’ interlocuzione con il ministro Delrio, affinché i 10 milioni destinati a Torino possano essere utilizzati”.
L’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, prevede temporali sparsi, che dal nord del Piemonte si sposteranno verso le pianure e i rilievi meridionali dalle ore centrali di domenica, con picchi anche molto intensi. Il bollettino meteo ha emesso una allerta gialla per le zone centro orientali della regione.I l caldo tropicale che da alcuni giorni interessa anche il Piemonte, con picchi attorno ai 40 gradi, ha le ore contate. Un’ onda depressionaria di origine atlantica passerà sull’arco alpino favorendo l’instabilità atmosferica. L’arrivo di aria fredda in quota determinerà un calo dello zero termico dai 4.900 metri di sabato ai 4.000-4.100 metri di domenica pomeriggio. Le temperature massime sono previste in calo di 4 gradi. La prossima settimana pioggia martedì e poi dovrebbe esserci ancora bel tempo.
(foto: il Torinese)
U
na modella inglese di 20 anni, che aveva partecipato alle selezioni di Miss Universo, è stata drogata e poi sequestrata nei pressi della Stazione centrale di Milano lo scorso 11 luglio e rilasciata solo sei giorni più tardi. Il rapimento avrebbe avuto lo scopo di mettere all’asta la ragazza su siti pornografici del dark web, la rete oscura di internet, per offrire prestazioni sessuali agli acquirenti che avessero offerto più soldi online. La base d’asta sarebbe stata di circa 300mila dollari da saldare in bitcoin. La ragazza pare sia stata rilasciata il 17 luglio. Un uomo di nazionalità polacca residente in Gran Bretagna è stato fermato dalla polizia poiché considerato responsabile del sequestro di persona a scopo estorsivo. Si tratta di Herba Lukasz Pawel, di 30 anni, sedicente appartenente al gruppo Black Death ( la Morte Nera), forse attivo sul deep web. Il sequestratore organizzava anche altre aste su internet per la vendita di ragazze rapite, servendosi di annunci in cui indicava razza, nome d’arte e luogo asta. L’uomo si presentava inoltre come killer professionista e si interessava a materiale chimico e veleni per la costruzione di ordigni. Gli inquirenti lo definiscono come ” soggetto pericoloso che presenta aspetti di mitomania”. La modella era giunta a Milano il 10 luglio per realizzare nella giornata successiva un servizio fotografico che le era stato commissionato attraverso il suo agente, da un sedicente fotografo. Martedì 11 luglio la giovane, nei pressi della Stazione centrale, in via Bianconi , indirizzo dello studio fotografico appositamente preso in affitto, è stata aggredita da due persone. Poi sarebbe stata drogata con la ketamina e spogliata, ammanettata mani e piedi, rinchiusa in un borsone e messa nel bagagliaio di
un’auto, dapprima nella periferia di Milano e successivamente in un casolare di montagna, nel comune di Lemie, in una baita di frazione Borgial, in provincia di Torino, vicino al confine con la Francia, con un viaggio lungo strade secondarie. “Due ore e mezza in cui la ragazza è rimasta chiusa nel borsone, legata e con la bocca coperta dallo scotch”, spiegano gli investigatori. Nel cascinale la modella è restata ammanettata a un mobile in legno di una camera da letto sino alla mattina del 17 luglio. E’ stato lo stesso Herba, che ha seguito da solo il periodo di prigionia, a liberare la ragazza e a portarla al Consolato britannico di Milano: la donna ha un figlio, aspetto che andrebbe contro l’ “etica” dell’organizzazione criminale. Nei giorni del sequestro l’uomo ha scritto su account criptati che erano richiesti 300mila dollari di riscatto all’agente della modella.
(foto: Fotogramma)
Molti giornali (non il nostro, che ha sempre usato il condizionale trattando la vicenda) avevano dato per certo che il “mostro” da sbattere in prima pagina fosse lui. Ma la realtà era diversa. Troppo spesso si danno per scontate le apparenze che, poi, non corrispondono ai fatti. “La persona offesa non è stata ritenuta credibile e non presentava alcun segno di violenza fisica”. Così il gip di Torino Elena Rocci ha disposto l’immediata liberazione del nigeriano di 42anni, richiedente asilo, arrestato dopo essere stato accusato da una 17enne rom di violenza sessuale.Nel corso delle indagini è emerso che la giovane già in passato – come riferito dalla madre – aveva finto di essere stata vittima di stupro. Il magistrato non ha convalidato l’arresto e non ha applicato nessuna misura cautelare. L’uomo, incensurato, ha sempre detto di essere innocente, spiegando che il rapporto era stato consenziente. “Ci trovavamo entrambi al mercato di Rivalta a chiedere l’elemosina – si era difeso il nigeriano – Lei fumava, mi ha detto di avere due figli e un marito e mi ha fatto credere di essere molto più grande, 22 o 23 anni. Mi ha detto che le servivano soldi per far mangiare i suoi bambini, così abbiamo concordato una prestazione sessuale discutendo sul prezzo. Lei voleva venti euro, ma io ne avevo solo cinque. Abbiamo trovato un accordo e ci siamo spostati in una zona più appartata. E dopo lei si è inventata lo stupro”.Per il legale dell’accusato, così riporta le sue parole l’Ansa: “il giudice Elena Rocci e il pm Chiara Maina, due donne, hanno trattato la vicenda con scrupolo e, grazie alle indagini, è emersa la verità”.
Il Comune ha programmato per l’autunno in caso di “primo livello di emergenza” provocato dallo smog il blocco diurno dei veicoli diesel fino all’Euro 4, ampliato ai motori Euro 5 se raggiunto il secondo livello
La Procura della Repubblica di Torino ha acquisito le procedure della Commissione europea contro l’Italia per quanto riguarda gli sforamenti delle polveri sottili Pm 10 nelle regioni del Nord. I pm Gianfranco Colace e Cristina Bianconi hanno aperto due fascicoli
contro ignoti: il primo dopo un uno esposto presentato da un cittadino preoccupato per la propria salute, il secondo per iniziativa diretta dei magistrati che hanno commissionato uno studio epidemiologico sulla salute pubblica in relazione al fenomeno delle polveri sottili. L’obiettivo è verificare se le amministrazioni pubbliche amministratori, dal 2015 fino ad oggi, abbiano fatto il possibile per ridurre l’inquinamento. Intanto il Comune di Torino ha programmato per l’autunno in caso di “primo livello di emergenza” provocato dallo smog il blocco diurno dei veicoli diesel fino all’Euro 4, ampliato ai motori Euro 5 se raggiunto il secondo livello. Sarà valida comunque una apertura pomeridiana per i veicoli commerciali. Le limitazioni applicate ogni giorno ai veicoli diesel Euro 0, 1 e 2 saranno attuate anche nei weekend.
(foto: il Torinese)