Dopo l’accordo stretto con il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, per contrastare la disoccupazione giovanile – patto di qualche settimana fa – l’arcivescovo di Torino torna ad affrontare il tema del lavoro dicendo che “le belle parole paternalistiche non servono: occorre piuttosto la possibilità di uno sbocco concreto nel mondo del lavoro, la piaga sociale più pesante che oggi i nostri giovani subiscono nel nostro territorio”. Monsignor Cesare Nosiglia così si è idealmente rivolto agli educatori, alle istituzioni e al mondo della formazione e dell’economia pronunciando il suo messaggio di saluto in occasione dell’Assemblea diocesana sulla pastorale giovanile, all’Auditorium Santo Volto.” I giovani – ha aggiunto – spesso rappresentano le periferie delle periferie del nostro sistema sociale. Ciò favorisce la separatezza dal mondo degli adulti: questa si allarga sempre più con gravissime conseguenze per loro e per tutta la comunità”.
Il governo ha bocciato l’emendamento con cui M5S chiedeva ristoro a favore dei Comuni italiani per il mancato gettito derivante dalla riforma dell’Imu-Tasi. E’ stato bocciato un emendamento della deputata torinese pentastellata Laura Castelli. ” E’ inammissibile – afferma la deputata grillina – che ci siano Comuni, come ad esempio Lecce, che hanno ricevuto questi soldi”. Non ci fermeremo mai, finché il Governo non darà alla Città di Torino e ai torinesi ciò che gli spetta”. La sindaca di Torino, Chiara Appendino, commenta così la bocciatura da parte del Governo dell’emendamento M5S. Spiega la parlamentare Castelli che “si tratta di 2.5 miliardi che lo Stato deve assegnare ai Comuni italiani per ottemperare a un errore. Le sentenze confermano che il Governo deve 61 milioni al Comune di Torino”.
Drammatico incidente mortale al rally Città di Torino, nell’abitato di Coassolo. In una curva, un’autovettura è uscita di strada travolgendo alcuni spettatori. Tra questi un bimbo di 6 anni che è morto, mentre sono rimasti feriti i genitori. Il fratellino di tre anni è invece rimasto miracolosamente illeso. Sul posto i carabinieri di Venaria Reale, con le ambulanze del 118 e l’elisoccorso. Il veicolo potrebbe avere toccato il cordolo di cemento della strada, andando a finire oltre la linea di sicurezza senza che il pilota potesse evitarlo. Per il piccolo di 6 anni i soccorsi sono stati inutili. L’evento sportivo è stato subito sospeso
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con le Regioni Piemonte, Campania e Abruzzo e la Provincia Autonoma di Trento ha siglato un protocollo d’intesa con Fca e Centro Ricerche Fiat. L’accordo prevede un investimento complessivo in ricerca e sviluppo di più di 150 milioni di euro, la maggior parte dei quali stanziati da Fca, per accrescere la competitività dell’automotive
italiano. Sono quattro le linee di progetto sviluppate da Fca nei siti piemontesi di Orbassano e Torino, Pomigliano d’Arco (Napoli) e Trento. Sul Piemonte ricadrà la maggior parte delle risorse. Per il ministero tali progetti confermano ” la scelta strategica di rafforzare la presenza Fca in Italia e di investire nei Centri di Eccellenza nella R&S, con ricadute positive per le Regioni ed il sistema Paese”.
(foto: il Torinese)
Mancano risorse per il futuro del Museo del Cinema che, ogni anno, alla Mole, porta decine di migliaia di visitatori. “Lo stato di emergenza non può diventare ordinario e ora il rischio di implodere diventa reale.

Servono certezze economiche e l’impegno politico per sostenere uno dei primi dieci musei nazionali che porta a Torino tantissimi turisti”. Questo l’appello di Donata Pesenti, direttrice del Museo del Cinema, alla presentazione della 20a edizione di Cinemambiente. le istituzioni replicano piuttosto piccate: “La situazione si verifica a prescindere
dai tagli del Comune. Bisogna rivedere il modello organizzativo e di gestione che permetta al Museo di svilupparsi e non di sopravvivere”, ha risposto l’assessora comunale Francesca Leon. ” Il taglio è stato di 600.000 euro su 2 milioni ma con l’assestamento arriveranno altri 300.000 euro”. Più dura l’assessora regionale alla Cultura, Antonella Parigi: “La Regione ha mantenuto il suo contributo nonostante un bilancio precario mettendo 2.4 milioni sul museo. Noi abbiamo dimostrato in tutti i modi che la nostra parte cerchiamo di farla. Ora fate la vostra”.
(foto: il Torinese)
La prima vera ondata di caldo estivo in Piemonte, a causa dell’alta pressione di origine africana, che si è già in parte verificata con massime di 30 gradi, porterà le temperature fino a 35, mercoledì, con 5-6 gradi superiori alla media dell’ultima decade del mese di maggio. Le previsioni per i prossimi tre giorni di Arpa – Agenzia regionale di protezione ambientale dicono che a metà settimana l’indice di stress da calore raggiungerà il valore
massimo, per “la combinazione di alte temperature ed elevato tasso di umidità”. Lo zero termico salirà fino a quota 3.900 metri. Un po’ di aria fresca è attesa giovedì, quando le massime perderanno qualche grado.
(foto: il Torinese)
Le Province non ci sono più ma i dipendenti sì. Anche gli amministratori della Città metropolitana hanno preso parte al corteo indetto dai sindacati funzione pubblica per il futuro dell’Ente. La scorsa settimana a Roma erano già intervenuti alla manifestazione di carattere nazionale indetta da ANCI e UPI sul futuro delle Città metropolitane e delle Province italiane.
Il vicesindaco e il consigliere ai lavori pubblici della Città metropolitana con il gonfalone sono partiti dalla sede di corso Inghilterra per arrivare fino in piazza Castello sotto la Prefettura di Torino. Tra le problematiche sollevate il disagio e la difficoltà per mantenere il livello dei servizi fondamentali, tra cui la manutenzione degli oltre 3mila km di strade e degli edifici di istruzione superiore sull’intero territorio metropolitano.
I dipendenti e gli amministratori dicono “no ai prelievi da parte del Governo che comportano rischi per la sicurezza di strade e scuole e chiedono certezze per la tutela del territorio e dell’ambiente, ma anche per i Centri per l’Impiego.” La sfilata era preceduta dallo striscione ‘Città metropolitana… la riforma che non c’è’.
Un risultato da record: 165.746 biglietti staccati , 25.230 dei quali per le iniziative diffuse in città per il Salone off e gli altri 140.746 per i padiglioni all’interno del Lingotto. Ecco i numeri della 30/a edizione del Salone del Libro di Torino, 38 mila in più rispetto allo scorso anno, allora erano stati 127.596. “La riscossa è stata possibile grazie a una equipe pazzesca”, dice in conferenza stampa il presidente Massimo Bray. Soddisfatto anche il direttore Nicola Lagioia,
che annuncia: “nel 2018 il Salone del Libro di Torino si svolgerà dal 10 al 14 maggio. E la rassegna si propone per gli anni a venire come laboratorio di democrazia e convivenza civile in Europa”, aggiunge. Poi un messaggio ai grandi gruppi editoriali che non sono venuti e hanno scelto Milano: “li aspettiamo davvero a braccia aperte”.
(foto: il Torinese)
Mentre all’esterno i no tav lanciavano uova sulla polizia, nelle sale dell’ Unione industriale di Torino si discuteva della realizzazione della Torino-Lione, che avverrà – è emerso dal convegno – grazie a 81 bandi di gara articolati su 12 cantieri operativi che impiegheranno migliaia di lavoratori, diretti e indiretti, mentre gli appalti lanciati tra il 2017 e il 2019 hanno un valore di 5.5 miliardi di euro.Il convegno torinese è stato la prima tappa del roadshow europeo promosso da Telt, la società incaricata di costruire e gestire la linea ferroviaria ad alta velocità. La presentazione sotto la Mole è stata organizzata da Telt, Unione Industriale, Ance – Collegio Costruttori di Torino, Confindustria e Ance Piemonte.
Bray: «Grandi risultati quando le persone si mobilitano per un bene comune»

L’edizione 2017 del Salone Internazionale del Libro di Torino è già stata promossa a pieni voti dal pubblico che ha affollato la manifestazione al Lingotto nelle prime tre giornate. La conferma viene dai dati, ancora parziali, delle prime 1.270 interviste dell’indagine demoscopica di gradimento sul pubblico svolta da Quorum/YouTrend per il Salone Internazionale del Libro interpellando un campione di visitatori all’uscita dei padiglioni del Lingotto. Il 75% degli intervistati si dichiara infatti molto soddisfatto dell’iniziativa (il punteggio medio è di 8,3 su 10), e il 71% si spinge a esprimere anche la disponibilità a fare una donazione al Salone del Libro per sostenerne le future edizioni e iniziative culturali. I risultati completi dell’indagine verranno presentati nelle prossime settimane.

«Il dato sul gradimento del pubblico – commenta il Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Massimo Bray – è la conferma del grande impegno profuso dal gruppo di lavoro del Salone. E la percentuale di visitatori che si è dichiarata favorevole a sostenerlo con una donazione dimostra che, quando le persone si mobilitano per un bene comune, si ottengono risultati sorprendenti».
foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net