Un uomo canuto, con capelli e barba lunghi, ma con ampia stempiatura, dallo sguardo corrucciato che gli conferisce un’espressione severa: è l’intensa immagine, tratteggiata a sanguigna, che identifica in tutto il mondo il celebre pittore, scienziato e ingegnere fiorentino
Torna visibile al pubblico uno dei tesori più preziosi custoditi all’interno dei Musei Reali di Torino: viene infatti esposto presso la Biblioteca Reale il celebre Autoritratto di Leonardo da Vinci, insieme a parte della straordinaria collezione di disegni frutto degli illuminati acquisti del re di Sardegna Carlo Alberto, in mostra da venerdì 7 luglio al 15 settembre 2017.
L’esposizione è anche l’occasione per i Musei per dare il via alle celebrazioni che nel 2019 ricorderanno Leonardo a cinquecento anni dalla sua morte, una tappa di avvicinamento attraverso la quale si intende valorizzare e approfondire il contesto all’interno del quale si muoveva il Maestro.
Un uomo canuto, con capelli e barba lunghi, ma con ampia stempiatura, dallo sguardo corrucciato che gli conferisce un’espressione severa: è l’intensa immagine, tratteggiata a sanguigna, che identifica in tutto il mondo il celebre pittore, scienziato e ingegnere fiorentino.
In mostra inoltre una selezione di oltre quaranta disegni italiani del ‘400 e del ‘500, corrispondenti ad altrettanti artisti citati da Giorgio Vasari nelle sue Vite, vero e proprio fil rouge dell’esposizione.
Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori di Giorgio Vasari, pubblicate in una prima edizione nel 1550 e poi in forma definitiva nel 1568, costituiscono un fondamentale vademecum per la conoscenza dell’arte italiana fino al Cinquecento e un imprescindibile modello per la storiografia artistica. A Vasari, architetto e pittore al servizio del granduca di Toscana Cosimo de’ Medici, si deve la codificazione di molti concetti che oggi diamo per scontati: il ruolo delle tre arti ‘maggiori’ (architettura, scultura e pittura), la periodizzazione storico-artistica per cronologia e per scuole, la visione evolutiva del Rinascimento italiano che raggiunge il suo culmine con Michelangelo, il concetto di Manierismo.
Nell’introduzione alle Vite, Vasari definisce il disegno “padre delle tre arti nostre, architettura, scultura e pittura”, che “procedendo dall’intelletto, cava di molte cose un giudizio universale, simile a una forma o vero idea di tutte le cose della natura”. I disegni esposti in mostra illustrano questa fondamentale unità dell’espressione artistica, al di là delle epoche e delle scuole regionali.
Due sono le edizioni antiche delle Vite custodite nella Biblioteca Reale: la prima è un esemplare di quella stampata a Firenze da Lorenzo Torrentino nel 1550. Più tardi, nel 1568 Vasari diede alle
stampe l’edizione giuntina, ampliata, corretta e aggiornata con l’inserimento dei ritratti incisi degli artisti: di questa versione la Biblioteca Reale possiede una sontuosa edizione in tre volumi, stampata a Roma nel 1759 con dediche al re di Sardegna Carlo Emanuele III e ai suoi figli Vittorio Amedeo, duca di Savoia, e Benedetto Maria Maurizio, duca di Chiablese. I volumi settecenteschi sono corredati di tavole che riproducono le opere più celebri di Michelangelo.
Nella mostra, i disegni saranno disposti in modo da illustrare l’evoluzione dell’arte italiana secondo il racconto vasariano: dal Rinascimento toscano e veneto a Leonardo; maestri e allievi di Raffaello; Michelangelo e la prima Maniera a Firenze; il ‘500 tra classicismo e manierismo; Vasari e le sue omissioni.
La collezione della Biblioteca Reale offre un’ampia panoramica della storia dell’arte italiana a partire dal Quattrocento, con alcune punte che ne fanno una delle più importanti collezioni pubbliche di disegni in Italia. Oltre alla nota opera di Leonardo da Vinci, fanno parte dell’esposizione ottimi esempi della grafica di artisti del Rinascimento toscano e veneto, quali Francesco di Giorgio Martini e Marco Zoppo; un foglio attribuito alla fase giovanile di Raffaello e diverse opere di alcuni tra i suoi migliori allievi (Giulio Romano, Perin del Vaga); uno studio di Michelangelo per il volto della Sibilla Cumana dipinta sulla volta della Cappella Sistina; uno dei rari disegni del veneziano Lorenzo Lotto; e validi esempi dell’eleganza del Manierismo emiliano e veneto, dal Parmigianino ad Andrea Schiavone. Di particolare interesse sono gli studi delle antichità romane, da quelli contenuti nel Trattato di architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini a quelli del taccuino di Girolamo da Carpi.
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Orari della mostra
-dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18,30 (ultimo ingresso 17,30)
-sabato dalle 9 alle 14 (ultimo ingresso 12,30)
-domenica chiuso
Biglietto della mostra
Costo del biglietto è di 5 Euro; il biglietto è acquistabile dal martedì al sabato presso la biglietteria dei Musei Reali e lunedì direttamente presso la Biblioteca. Ingresso libero per i possessori di Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card.
Visite guidate
Ogni mercoledì alle 17 sono previste delle visite guidate di approfondimento alla mostra al costo di 5 Euro (max 25 persone, solo su prenotazione al tel: 011 543 855 o mail: mr-to.info@beniculturali.it).
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MUSEI REALI TORINO
www.museireali.beniculturali.it
Orari
I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 19,30
Ore 8,30: apertura biglietteria, Corte d’onore di Palazzo Reale, Giardini
Ore 9: apertura Palazzo Reale e Armeria, Galleria Sabauda, Museo di Antichità
La Biblioteca Reale è aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19, sabato dalle 8 alle 14.
La Sala di Lettura è aperta da lunedì a mercoledì dalle 8,15 alle 18,45, da giovedì a sabato dalle 8,15 alle 13,45.
Biglietti Musei Reali Torino
Intero Euro 12
Ridotto Euro 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni).
Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Le mostre comprese nel biglietto di ingresso ai Musei Reali sono:
– Confronti/3: Pittura come scultura. Cerano e un capolavoro del Seicento lombardo (fino al 10 settembre)
– Scoperte/2: Le invenzioni di Grechetto (fino al 29 ottobre)
– Prima del bottone: accessori e ornamenti del vestiario nell’antichità (fino al 15 novembre)
– Le bianche statuine. I biscuit di Palazzo Reale (fino al 14 gennaio 2018)
– Flavio De Marco. Sui Generi (fino al 30 luglio)
Ingresso e biglietteria
presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 (dalle ore 8,30 fino alle ore 18)
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Informazioni
+39 011 5211106 – e-mail: mr-to@beniculturali.it
Sono 750, all’incirca, le persone che vivono all’interno delle palazzine del villaggio olimpico ex Moi, nei pressi di piazza Galimberti, 40 le donne
annaspa. Stanno cercando un capro espiatorio, perché certo non basta l’assessora giubilata: forse è in gioco l’onnipotente capo di Gabinetto, personaggio assolutamente eccentrico rispetto al mondo grillino e alla stessa politica in generale. A rendere plasticamente la situazione è il crollo di un pezzo del soffitto della Sala Rossa del Consiglio Comunale. Il Consiglio per mesi altrove. Sarebbe però sbagliato attribuire la colpa della mancata manutenzione all’Amministrazione in carica perché l’intera sala ebbe rifatta e riaperta dopo circa un anno di lavori nel 2000. Furono lavori imponenti.
elezioni amministrative, appare una mossa avventata. Per altro,il PD ha registrato a sua volta altri tracolli, da Asti ad Alessandria, per non parlare di Genova. Appare non tranquillizzante la benedizione che arriva dal presidente della Regione che, per primo ,ha aperto un dialogo istituzionale con la sindaca grillina. La chiarezza politica è fondamentale, specie in un momento nel quale i cittadini delusi dalla Giunta grillina, esigono di capire come viene amministrata la propria Città.
I portici di Torino rappresentano con i loro 12 chilometri senza soluzione di continuità un’attrattiva turistico-culturale di livello internazionale
moda costituiscono un’attrazione unica.
rappresentano un elemento unico e di valore assoluto per il patrimonio storico e architettonico della città – afferma Alberto Sacco, assessore al Commercio e Turismo della Città -.Per questo motivo la loro valorizzazione attraverso iniziative come il progetto “Portici Di Torino – Turismo, Cultura e Commercio’”, che aiutano a diffonderne la conoscenza può sicuramente contribuire ad alzare ancora di più il livello di attrattività turistica del capoluogo piemontese, già oggi meta ogni anno per migliaia di visitatori, e al tempo stesso avere anche importanti ricadute per il sistema economico cittadino”. “Il progetto di valorizzazione dei portici e delle gallerie di Torino rappresenta una grande occasione per rilanciare un insieme di attrattive architettoniche, culturali, commerciali di portata internazionale.- sottolinea Germano Tagliasacchi
Direttore della Fondazione Contrada Torino Onlus -. È tuttavia, anche, un’occasione unica per coinvolgere una comunità di commercianti, proprietari e cittadini in un dialogo che può generare innovazione sociale e culturale. La Fondazione Contrada Torino ha ,in questi quattro anni di gestazione del progetto, avuto modo di scorgere, con un lavoro assiduo porta a porta, i margini di questa imperdibile opportunità.I portici erano stati costruiti per dotare le città di spazi pedonali coperti in cui sostare, socializzare e comprare ciò che offrivano le attività commerciali. Oggi sotto le stesse arcate si possono ammirare le bellezze di un centro storico sempre più apprezzato dai turisti e contemporaneamente ci si può dedicare allo shopping, alternando le tentazioni delle vetrine con le visite ai musei, la partecipazione agli spettacoli o la degustazione del cibo di qualità. Il progetto, condiviso con tutti i commercianti e le proprietà degli edifici porticati, si declina, nel 2017 e 2018, in due fasi operative: la prima è il lancio del bando l’altra è la costituzione di un ente no profit a cui spetterà il compito di consegnare agli aderenti gli esiti del bando. Contemporaneamente il Comitato Portici di Torino avvierà una serie di azioni di promozione e di rivitalizzazione dei portici con la creazione di eventi e occasioni di riappropriazioni collettive di tutto il sistema porticato torinese.
brand e costituire il comitato ‘I portici di Torino’ un organismo non a scopo di lucro che si configura come un’organizzazione plebiscitaria i cui aderenti diventano soci e operano attraverso la relativa assemblea e con i propri organi rappresentativi per la progettazione e gestione di azioni specifiche per la valorizzazione dei portici e delle attività commerciali insediate. Prime azioni: la creazione di una identità visiva dei portici di Torino in grado di sollecitare l’interesse di un pubblico internazionale e di attrarre tour operator e turisti. La costruzione di un brand attrattivo e pensato per il turismo culturale sarà realizzata attraverso il lancio di un bando internazionale rivolto ai creativi della comunicazione a cui sarà chiesto di studiare un logo, uno story-board per videoclip da diffondere sui social e un layout per la campagna di comunicazione per i locali commerciali aderenti al comitato e per il circuito mediatico nazionale e internazionale. Lancio di unsito web geolocalizzato e un app a uso degli aderenti al comitato in cui mappare le singole attività evidenziando le iniziative commerciali, le eccellenze che si possono offrire ai clienti, gli eventi per i turisti. Il sito web sarà un vero e proprio
network, che rafforzerà la visibilità del singolo a vantaggio del sistema e viceversa. Ideare dei calendari di eventi e una comunicazione per diffondere la storia dei portici di Torino, quella dei palazzi, dei musei, degli spettacoli e delle attività commerciali.
L’amministrazione civica ha chiesto un incontro urgente in prefettura per gestire la situazione dei profughi presenti in città
E’ un’icona italiana ma soprattutto
torinese, l’auto più amata della storia della Fiat, che ha messo in movimento milioni di italiani ed è divenuta l’ambasciatrice dell’Italia nel mondo.
Head of Fiat Brand e Chief Marketing Officer FCA, ripostate dall’Ansa. “In 60 anni di storia, la 500 è andata ben oltre la sua manifestazione materiale per entrare nell’immaginario collettivo, diventando un’icona, che ora ha l’onore di essere certificata dall’acquisizione del MoMA: un tributo al suo valore artistico e culturale”. L’esemplare acquistato dal MoMA sarà una 500 serie F, la 500 più popolare di tutti i tempi, prodotta dal
1965 al 1972. Per il 60° è stato realizzato anche un francobollo speciale che ritrae il profilo della vecchia 500 sovrapposto a quello della 500 di oggi, su sfondo blu con una fascia tricolore in prossimità del margine superiore a incorniciare le date 1957-2017 e la scritta Fiat Nuova 500
“Se il PD volesse davvero aiutare questa amministrazione e la Città farebbe di tutto per far arrivare i soldi che il Governo deve dare a Torino
E’ partito bene e con risultati positivi il primo weekend di saldi per la città di Torino. A rivelarlo nel primo giorno dell’avvio, sono stati gli stessi commercianti interpellati da Confesercenti che ha rivelato un incremento delle vendite rispetto alla stagione scorsa non solo in centro ma anche in periferia. Per questo avvio di saldi estivi i dati mostrano +5% di aumento delle vendite nelle zone centrali con uno scontrino medio di circa 200/230 euro; lo stesso andamento è stato rilevato anche nei principali centri della provincia come Settimo Torinese, Moncalieri, Orbassano, Rivoli, aiutati anche da alcuni eventi come street food e notte bianca che hanno permesso il prolungamento dell’orario di apertura delle attività commerciali. “L’abbigliamento- dichiara Confesercenti- “continua ad essere in cima agli acquisti. Almeno 8 negozi su 10 dei 3691 negozi di abbigliamento presenti a Torino e in provincia, parteciperanno ai saldi, incrementando così l’economia del capoluogo piemontese”.
Un po’ più cauto ma sicuramente non negativo, è stato il giudizio dell’Ascom che ha registrato uno scontrino medio di circa 100/120 euro. “Fin dai mesi scorsi”- ha rivelato a Repubblica la presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa– “si avevano dei grossi timori riguardo l’apertura del nuovo Outlet di Settimo Torinese. Nonostante questa concorrenza e quella del mondo digitale, le nostre imprese per il momento hanno tenuto il passo, dimostrando ottime capacità di aprirsi ai nuovi mercati”. Un inizio di stagione quella dei saldi estivi 2017 che sembra far ben sperare dopo tanto tempo in una piccola ripresa, visto che tra il 2009 e l’inizio del 2017 purtroppo a Torino si sono registrati 407 negozi in meno, diventati 754 contando la provincia; corrispondente a quasi il 25% della diminuzione del numero delle imprese nel settore commercio.
Sono più di trecento le persone che ieri sera, si sono ritrovate per le vie di Torino per unirsi al corteo di protesta contro l’ordinanza antialcol varata dalla giunta Appendino e finita nell’occhio del ciclone dopo gli scontri avvenuti in piazza Santa Giulia due settimane fa. La manifestazione, iniziata verso tarda sera e conclusasi a notte inoltrata, è partita proprio da Santa Giulia, la famosa piazza che il 20 giugno era stata teatro di pesanti scontri tra polizia in tenuta antisommossa e alcuni avventori “irruenti” della movida di Vanchiglia: lo scontro si era concluso con alcuni feriti (tra poliziotti e manifestanti) e quasi tutti i dehors dei locali presenti nella piazza distrutti.
La street parade, composta per lo più da giovani sostenitori della movida torinese, ha attraversato tra musica, striscioni e slogan di protesta, gran parte del centro città, passando per piazza Vittorio, via Po, piazza Castello, fermandosi poi proprio sotto Palazzo di Città. Ad accompagnare il corteo, oltre ai funzionari della Digos e agli uomini del reparto mobile in tenuta antisommossa posizionati a debita distanza, ci sono stati personaggi come Willy Peyote e gli Sweet life society che a bordo di un furgone bianco hanno alternato alla loro musica, aspri interventi volti a criticare la Sindaca Appendino e il cosiddetto “proibizionismo dei 5stelle”. La manifestazione si è poi conclusa pacificamente intorno alle due di notte tra balli, musica e qualche fumogeno di troppo acceso da alcune “teste calde”.
I saldi a Torino e in Piemonte iniziano ufficialmente sabato primo luglio e termineranno il 26 agosto.
i negozianti annunciano sconti del 30-40%. “Il mondo del commercio coglie segnali contrastanti anche in questo periodo, speriamo in un incremento delle vendite ma la ripresa è ancora lontana. Auspichiamo di replicare i risultati dello scorso anno”, afferma Maria Luisa Coppa presidente Ascom di Torino e provincia.