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Bilancio regionale, Chiamparino paga i debiti e non aumenta le tasse

chiamp consigliopichettoUn dato importante è l’introduzione dell’obbligo del pagamento a 60 giorni dei debiti scaduti. Non hanno partecipato al voto i grillini di M5S

 

L’aveva annunciato in campagna elettorale e l’ha ribadito oggi. Il governatore del Piemonte ha dichiarato che “l’azione di questo esecutivo sarà sempre tesa a non aumentare le tasse e a ridurre le spese per reperire risorse per rilancio l’economia”.

 

Sergio Chiamparino ha rimarcato questa mission della Regione prima dell’approvazione  della variazione al bilancio di previsione 2014 e pluriennale per gli anni 2014-2016, che permetterà alle casse regionali di saldare i debiti arretrati  della Pubblica Amministrazione.

 

Un dato importante è l’introduzione dell’obbligo del pagamento a 60 giorni dei debiti scaduti, un aspetto certo non di poco conto. Non hanno partecipato al voto i grillini di M5S riconoscendo comunque – bontà loro – che è un bene non aumentare le tasse.

 

Secondo i pentastellati l’iter di approvazione è stato troppo celere. Si sarebbe dovuto perdere altro tempo in discussioni?

 

Le disposizioni approvate erano già previste dalla programmazione della giunta di Roberto Cota, a firma dell’allora assessore e attuale coordinatore/capogruppo di Forza italia, Gilberto Pichetto (nella seconda foto) come ha riconosciuto lo stesso Superchiampa. Noblesse oblige.

Pioggia infinita: allagamenti in tutta la provincia e treni soppressi

Numerose in tutta la provincia le chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti delle cantine e per gli alberi abbattuti

 

PIOGGIA FINESTRINOAncora piogge copiose in particolare questa mattina su Torino. Ieri  per un forte un nubifragio si è allagata la sala magazzino del reparto dialisi dell’Ospedale di Ciriè, dove sono custodite le apparecchiature che, fortunatamente, sono dotate di un sistema anti-allagamento. 

 

Numerose in tutta la provincia le chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti delle cantine e per gli alberi abbattuti. Il nubifragio ha causato rallentamenti alla circolazione ferroviaria: sette i treni cancellati. Rallentamenti e disagi sulla rete autostradale e in tangenziale. 

 

E il tempo non volgerà al bello se non a partire da domani.

 

Ecco il bollettino meteo dell’Arpa – Agenzia regionale per l’ambiente:

 

Situazione generale ed evoluzione

Una circolazione depressionaria chiusa in discesa dal nord della Francia verso il Mediterraneo, determina intensi flussi da sudovest e una forte instabilita’ sul settore settentrionale della regione. Oggi il minimo si posizionera’ sul Golfo Ligure, mantenendo una circolazione ciclonica dai quadranti meridionali, tempo perturbato con rovesci e temporali che interesseranno soprattutto il settore meridionale. Mercoledi’ la depressione si spostera’ verso sudovest, lasciando spazio ad una risalita dei valori di pressione e ad un miglioramento delle condizioni meteorologiche.

 

(foto: il Torinese)

 

De profundis per i negozi di Torino, ne sono morti 500 in 6 mesi

vetrina chiusaSe il trend si mantenesse costante per tutto l’anno, a non festeggiare il Natale sarebbero ben 2500 imprese commerciali

 

La desertificazione commerciale non si ferma. E non ci riferiamo alla serranda selvaggia tipica del periodo estivo. Magari si trattasse solo di quello. No, la chiusura di molte attività commerciali è proprio definitiva.

 

L’allarme è lanciato da Confesercenti che ha stimato, per Torino e provincia, la cessazione di 1200 negozi nei primi 6 mesi del 2014. Nel solo capoluogo le chiusure sono state più di 500.

 

Se il trend si mantenesse costante per tutto l’anno, a non festeggiare il Natale sarebbero ben 2500 imprese commerciali. Tra l’altro, oltre agli esercizi tradizionali, sono in calo anche attività quali i rappresentanti di commercio. Unico segnale positivo in questa valle di lacrime, la crescita del comparto ortofrutta, addirittura del 17%.

 

Le cose non vanno bene neanche nel commercio ambulante: da inizio anno sono svaniti 105 banchi, di cui 44 a Torino. L’abbigliamento ha perso 133 negozi, 55 dei quali nella nostra città. E nemmeno i saldi, al momento, sembrano dare una salutare boccat di ossigenoai commercianti.

 

Uno spiraglio, una piccola speranza però c’è. E’  riscontrabile dalle aperture delle attività che, come sottolineato da Unioncamere, sono in lieve crescita. Segno che l’intraprendenza dei torinesi non si lascia scoraggiare dalla crisi.

 

(Foto: il Torinese)

 

Estate Lusitana a Torino

Per l’occasione Palazzo Madama e la GAM si trasformano in sedi inedite dei tre concerti  organizzati con la direzione artistica del Folk Club

 

spettacoli 2Questa estate a Torino si scopre il Portogallo grazie alle iniziative della Fondazione Torino Musei che, tra  mostre e musica, svelano tutto il fascino lusitano. Per l’occasione Palazzo Madama e la GAM si trasformano in sedi inedite dei tre concerti  organizzati con la direzione artistica del Folk Club, ed ecco il programma.

 

-Giovedì 10 luglio, ore 19, Concerto a Palazzo Madama-Camera delle Guardie; Armando Corsi & Daniela Garbarino in “Fado”.

Lui è uno dei chitarristi italiani più quotati, a lungo a fianco di Ivano Fossati, sia in  studio che nei  tour. Qualche anno fa, insieme ad altri musicisti e alla cantante Daniela Garbarino, ha pensato ad una rilettura della musica che più rappresenta l’anima del Portogallo, il fado;  ed ora i torinesi avranno l’opportunità  di ascoltare i due artisti ed il loro progetto.

 

-Venerdì 11 luglio, ore 19, Concerto alla GAM- Arena Paolini; Frankie Chavez, stella emergente del firmamento musicale portoghese e rivelazione del nuovo rock europeo, si presenta a Torino in duo con il batterista Joäo Correia.

Chavez è rivoluzionario: i suoi concerti miscelano vari generi che, tra suoni acustici e rock, psichedelica e blues, trasformano il palco in un set incendiario a cui è impossibile resistere. Surfista, polistrumentista -suona chitarra acustica, elettrica, portoghese weissenborn, e percussioni varie- è anche cantante ed autore le cui performance rivelano sempre anche il malinconico  humus del fado portoghese. Grazie a nuove accordature, la sua chitarra unisce le tradizionali melodie della sua terra a riff tipicamente blues, il tutto filtrato dalla sua attitudine rock fino a creare un suono inedito ed uno stile unico.spettacoli3

 

– Martedì 29 luglio, ore 19, Concerto a Palazzo Madama- Camera delle Guardie; il grande Custodio  Castelo in “Guitarra portuguesa”.

Lui è il principale ambasciatore ed alfiere della tradizionale chitarra portoghese nel mondo e la sua è una carriera di altissimo livello. Ha accompagnato le più importanti cantanti di fado, dalla mitica Amalia Rodrigues a Ana Moura, Misia, Cristina Branco, Margarida Guerreiro e tante altre.

E’ anche compositore e produttore;  nei suoi spettacoli passa dalle corde delle più famose note del fado tradizionale a sue composizioni originali che si prospettano come la musica popolare del futuro.

 

Ma le iniziative alla scoperta del Portogallo vanno oltre la musica. La Fondazione Torino Musei propone infatti le mostre “Tesori del Portogallo. Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco”, a Palazzo Madama, dove 120 capolavori di pittura, scultura ed oreficeria illustrano l’evoluzione estetica dell’architettura.

Poi “Juliäo Sarmento. Lo sguardo selettivo”, alla GAM, retrospettiva dedicata al più importante artista portoghese vivente.

 

Laura Goria

 

Chi di firma ferisce, di firma perisce? il Pd teme la legge del contrappasso

chiampa renziTanto di cappello per la calma olimpica che Gariglio  riesce ad ostentare. Perchè a  leggere le indiscrezioni riportate dalla Stampa, sembrerebbe che qualche “imprecisione” nella raccolta delle firme democratiche ci sia stata

 

Chi di firma ferisce di firma perisce? E’ ancora presto per dirlo. Il segretario regionale del Pd, Davide Gariglio, assicura che tutto è stato fatto nel migliore e più corretto dei modi. La raccolta firme per le Regionali, dunque, secondo il leader  democratico non sarebbe stata un doppione di quella farlocca realizzata per la precedente tornata del 2010, dai Pensionati per Cota (e da quelli per Bresso), la famigerata causa della fine anticipata della legislatura di centrodestra.

 

Per il momento gli esposti presentati dagli esponenti leghisti Patrizia Borgarello (al Tar) e Mario Borghezio (in Procura) sono al vaglio dei magistrati. Il prossimo 6 novembre il tribunale amministrativo regionale ha fissato l’apposita udienza: “Troppo tardi, rischia di finire tutto in lungaggini burocartiche”, ha dichiarato l’ex capogruppo padano in Consiglio regionale, Mario Carossa.  Tanto di cappello per la calma olimpica che Gariglio  riesce ad ostentare. Perchè a  leggere le indiscrezioni riportate dalla Stampa, sembrerebbe che qualche “imprecisione” nella raccolta delle firme democratiche ci sia stata.

 

Il quotidiano torinese, facendo nomi e cognomi dei veri (o presunti?) sottoscrittori delle liste a favore della candidatura di Sergio Chiamparino, narra di firmatari presenti con due carte di identità diverse. Oppure di persone che hanno firmato scrivendo il proprio nome in modo errato. O, ancora, di qualcuno che al posto del proprio nominativo ha messo quello del comune dove è nato. E sembrerebbe – ma anche qui il condizionale è d’obbligo – che molti moduli per la raccolta firme presentino calligrafie troppo simili.

 

Saranno i magistrati Stefano Demontis e Patrizia Caputo, gli stessi che si occuparono del caso legato alla precedente legislatura,  a risolvere tutti i dubbi. I metodi investigativi utilizzati saranno gli stessi, compreso l’impiego delle celle telefoniche per verificare se il certificatore di turno della raccolta firme era davvero presente sul posto. Se la legge del contrappasso colpirà il centrosinistra di Sergio Chiamparino che ha fatto decadere Roberto Cota, lo si vedrà solo dopo l’estate.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

In Valle sfila il volto pacifico del popolo No Tav

Qualche slogan contro l’alta velocità è stato scandito ad alta voce battendo le mani ritmicamente sulla recinzione del sito, oltre la quale i poliziotti senza casco calato sul capo, osservavano immobili

 

notavbs.org

A sfilare è stato il volto pacifico del popolo No tav che si è voluto riscattare dopo la notte di guerriglia di giovedì scorso. Con partenza dal campo sportivo di Giaglione la ‘marcia popolare’ composta da decine di persone ha attraversato i boschi della Val Clarea fino ad arrivare alle barriere del cantiere di Chiomonte, che è stato oggetto del lancio di razzi e bombe carta l’altra notte.  Qualche slogan contro la Torino-Lione è stato scandito ad alta voce battendo ritmicamente le mani sulla recinzione del sito, oltre la quale i poliziotti senza casco calato sul capo, osservavano immobili.
   

Intanto il sito notav.info lancia i propri strali via web contro le affermazioni del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e del presidente della Regione, Sergio Chiamparino, che avevano attaccato duramente gli atti di violenza di giovedì. In particolare, il governatore piemontese aveva accusato il movimento che si oppone alla Torino-lione di ammantarsi di buonismo attraverso musica e polentate, alternate ad atti di pura guerriglia.

 

“Il popolo notav – si legge nel sito internet – non ha mai smesso di lottare e non smetterà di farlo. Si rassegnino i vari Lupi o Chiamparino, che oggi dice che non esiste un popolo notav. Il Ministro Lupi si dovrebbe vergognare di portare le scolaresche a visitare il cantiere. Il movimento notav ha riportato al centro la sua molteplice iniziativa popolare ormai ventennale, fatta di resistenza popolare, composta da bandiere ai balconi, marce, raccolte di firme, dibattiti, volantinaggi e iniziative di contrasto al cantiere. Non c’è nulla di cui stupirsi perché i notav abbiano assediato il cantiere, è già avvenuto moltissime volte e altre avverrà ancora. E’ normale, il centro del problema è quello, ed è quel mostro illuminato a giorno anche di notte che erode terra, rocce, bosco e soldi pubblici. Erode presente e futuro non solo più alla Valle di Susa, ma a tutto il Paese attraverso falsità tecniche ed economiche che politici e corte di turno continuano a raccontare”.

 

E prosegue la polemica all’interno del Pd. Il segretario regionale Davide Gariglio “scomunica” il sindaco No tav di Susa, Sandro Plano: il partito in Piemonte è ufficialemnte pro Torino-Lione.

 

(Foto: notavbs.org)

Torna il pop di Traffic, dalle Ogr a piazza San Carlo

TRAFFICLa condizione che gli artisti devono soddisfare per misurarsi con uno spazio capace di accogliere decine di migliaia di persone consiste nell’esprimere una vocazione “pop”, nel senso etimologicamente corretto di “popolare”

 

Dopo l’esperienza dello scorso anno ai Cantieri OGR, “Traffic” ritorna in piazza San Carlo, già sede del festival nel 2011 e nel 2012. La condizione che gli artisti devono soddisfare per misurarsi con uno spazio capace di accogliere decine di migliaia di persone consiste ovviamente nell’esprimere una vocazione “pop”, nel senso etimologicamente corretto di “popolare”. A condizione che – nel nostro caso – quantità faccia rima con qualità. Questa è la prima direttrice seguita per scegliere i protagonisti da schierare sul palco, tutti – in un modo o nell’altro – proposti in esclusiva nazionale: ecco dunque i Pet Shop Boys (da tre decenni indiscusse icone britanniche dell’electro pop), i Litfiba (nella versione “Trilogia del potere”, caposaldo nella storia del rock italiano degli anni Ottanta) e l’estemporaneo abbinamento fra I Cani e Max Pezzali.

 

Quest’ultimo accostamento simboleggia alla perfezione il tema conduttore dell’undicesima edizione di “Traffic”, espresso nello slogan “Yesterday > Today”: l’intenzione di mettere in cortocircuito passato e presente, attraverso un gioco di echi, rimandi e citazioni. Per capire, in due parole, ciò che di ieri è vivo ancora ai giorni nostri. E dunque, ad affiancare i Litfiba, su indicazione di Piero Pelù, sono i giovani siciliani Il Pan del Diavolo, mentre il compito di aprire la serata di venerdì 25 spetta ai torinesi da esportazione Niagara, insieme all’artista britannica – ma berlinese d’adozione – Janine Rostron, in arte Planningtorock. E con lei, associata non a caso ai Pet Shop Boys (figure di culto nei circuiti GBLT), si manifesta uno dei fili conduttori che si notano osservando in controluce il programma del festival, senza farsi abbagliare dai “grandi nomi”: una riflessione pubblica, in forma di concerti, a proposito delle questioni relative alle identità sessuali e alla loro mutevolezza.

 

Allo stesso modo, “Traffic” invita a soffermarsi su ciò che ancora permane oggigiorno del lascito della Resistenza, a quasi 70 anni dalla Liberazione: alludono a questo l’inaugurazione al Borgo Medievale di giovedì 24, con lo spettacolo del collettivo Wu Ming chiamato “Razza partigiana”, e la presenza dei ricostituiti Fluxus (gloria del sottobosco rock cittadino, in cartellone domenica 27), che per tornare insieme hanno scelto – non a caso – la ricorrenza del 25 aprile.

 

È questo lo schema interpretativo suggerito al pubblico del festival, ancora “free” com’è stato fin dall’esordio, nel luglio 2004.

Chiamparino: “Renzi venga a visitare il cantiere della Torino-Lione”

no tav notteDurante la protesta è stata interrotta anche l’autostrada del Fréjus e il sito internet del movimento parla di una  “grande nottata di lotta”

La condanna nei confronti delle azioni di guerriglia condotte dal movimento No Tav al cantiere di Chiomonte nella notte di giovedì (è stato anche ferito un poliziotto) è unanime. Ad incominciare dal ministro per le infrastrutture, Maurizio Lupi.

 

Ma le parole più dure nel confronto degli attivisti che contrastano l’opera vengono dal presidente della Regione, Sergio Chiamparino. Il governatore dice, in sostanza: “basta buonismi, dietro a polentate e bande di paese si compiono azioni di guerriglia che sono inammissibili”.

 

E, attraverso un’intervista al Sole 24 Ore, lancia una proposta:”il premier Matteo Renzi, per dare un segnale forte della convinzione del Governo nei confronti della linea ferroviaria, venga a visitare il cantiere della Torino-Lione, così come ha fatto per altre grandi opere in giro per l’italia”.

 


Che il clima fosse tornato esasperato lo si era visto nei giorni scorsi, quando alcune decine di attivisti avevano urlato slogan nella notte davanti all’hotel Napoleon di Susa che ospita le forze dell’ordine a presidio del cantiere Tav.


Una manifestazione che aveva suscitato polemiche anche per la presenza del sindaco Sandro Plano, accusato dalla titolare dell’albergo di aver preso parte a quell’adunata contro la polizia e lo Stato.



E la protesta non si è fermata lì. Nella notte gli attivisti contari alla Torino-Lione hanno di nuovo preso di mira il cantiere di Chiomonte. Per ore il sito è stato oggetto di lanci di petardi, bombe carta e fuochi d’artificio. Le forze dell’ordine hanno risposto lanciando decine dì lacrimogeni.

Sembra lo stesso copione dell’assedio al cantiere di un anno fa, che ha dato il via al processo contro gli attivisti No Tav che si sta celebrando al Palagiustizia in queste settimane.


E’ stata interrotta anche l’autostrada del Fréjus e il sito internet del movimento parla di una  “grande nottata di lotta”. Dure le parole del parlamentare Pd Stefano Esposito che ha dichiarato all’Ansa: “il solito triste copione” scritto da “teppisti, anarchici e autonomi, italiani ed europei”.

Anche il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha usato toni forti: “siamo davanti ad eventi criminali compiuti da persone, alcuni vengono anche dall’estero, che vogliono utilizzare un’opera per attaccare lo Stato. Non avranno alcuno spazio”.

 



La Fiat da tedesca diventa francese? Boh…

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fiat lingottofiat arancioTorino e Parigi stanno  valutando un accordo per realizzare  la quinta casa automobilistica mondiale: sarebbero  8 milioni le auto prodotte ogni anno

 

Ma come? Fateci capire. Fino a pochi giorni fa si parlava con insistenza di un interesse sincero da parte di Volkswagen per l’acquisizione di Fiat-Chrysler e  ora, invece, si dà quasi per certo l’accorpamento del Lingotto (o quel che ne resta) con Peugeot?

 

Torino e Parigi stanno infatti valutando un accordo per realizzare  la quinta casa automobilistica mondiale: sarebbero  8 milioni le auto prodotte ogni anno. Evviva.

 

Lo sostiene  il Financial Times (che come fonte è autorevole assai) riportando notizie  accreditate secondo le quali le trattative sono in corso e i due gruppi avrebbero contatti continui ormai da mesi.

 

L’Ansa dice che Fiat “non commenta” l’indiscrezione. Il che fa pensare che si tratti della verità. E dire qualcosa ai torinesi? Boh.

 

(Foto: il Torinese)

Liste elettorali, “effetto Giovine” anche per la nuova Regione?

 Qualcuno, a sinistra,  nei palazzi regionali di piazza Castello e via Alfieri, considerando anche le possibili mancate archiviazioni degli esponenti dem per “spese pazze”, vede nubi all’orizzonte pure per questa nuova legislatura


consiglio X 1Sarà la legge del contrappasso, oppure che ormai in Italia a decidere su tutto sono i (molteplici) tribunali. E così nelle mani del Tar è finito il dossier che l’esponente leghista Patrizia Briccarello ha realizzato registrando quelle che ritiene essere palesi anomalie nella raccolta delle firme per la presentazione dellle liste del centrosinistra alle ultime Regionali.  L’ex consigliera provinciale padana afferma, ad esempio, che un esponente Pd avrebbe autenticato una firma ogni due minuti senza pause per 12 ore consecutive, per di più trovandosi in luoghi diversi. Chissà.

 

L’udienza è già stata fissata per il 6 novembre. Torna così l’incubo dell'”effetto Giovine“, quello dei corsi e ricorsi scatenati dalle firme dell’ex consigliere dei Pensionati, che hanno tenuto in bilico per 4 anni e poi fatto cadere rovinosamente la legislatura di Roberto Cota. Ma non è tutto qui. Si è scatenato anche l’eurodeputato Mario Borghezio che ha incontrato di persona il nuovo procuratore Capo Armando Spataro per illustrargli l’esposto che ha presentato sulle presunte irregolarità nella raccolta firme per Pd, Lista Monviso e listino di Sergio Chiamparino.REGIONE PALAZZO

 

Potrebbero, secondo l’esponente politico leghista, ravvisarsi i reati di falso ideologico e in atto pubblico. Ostenta una calma olimpica il segretario e capogruppo regionale Pd Davide Gariglio: fino a prova contraria, dice di essere convinto di avere fatto tutto regolarmente e si rimette comunque alle decisioni della Magistratura. Ma qualcuno, a sinistra,  nei palazzi regionali di piazza Castello e via Alfieri, considerando anche le possibili mancate archiviazioni degli esponenti dem per “spese pazze”, vede nubi all’orizzonte pure per questa nuova legislatura.