PRIMA PAGINA- Pagina 798

Caso Piazza San Carlo, Lo Russo: “Agghiacciante sciatteria politica”

Dalla commissione comunale di indagine sui fatti di piazza San Carlo accaduti in quella drammatica notte del 3 giugno emerge una fotografia “agghiacciante, il peggior esempio di sciatteria politica e amministrativa”, secondo il capogruppo del Pd in Consiglio comunale di Torino, Stefano Lo Russo. L’ex assessore comunale attraverso  mozione firmata anche da Moderati e Direzione Italia chiede all’amministrazione che si provveda a ” una nuova riorganizzazione della macchina municipale degli uffici che si occupano dei grandi eventi”. Alla mozione è allegata la relazione di minoranza alla commissione di indagine, vi si chiede anche di predisporre in via prudenziale nel bilancio di previsione un opportuno stanziamento di risorse “per far fronte alle possibili richieste di risarcimento danni”. E di “provvedere a verificare e ad integrare le condizioni assicurative della Città e degli Enti strumentali”. Tra le richieste anche quella di pubblicizzare le modalità per acquisire gli atti della commissione e di effettuare una ricognizione annuale sugli eventi potenzialmente pericolosi. Intanto i Radicali chiedono a sindaca, presidente consiglio comunale e capigruppo di pubblicare la documentazione della commissione di indagine sul sito del Comune. Manfredi: “quello che è a disposizione di alcuni giornali deve essere a disposizione di tutti i cittadini”.

 

(foto: il Torinese)

Miraggio dei migranti: raggiungere la Francia dal tunnel del Fréjus rischiando la vita

Un passaggio molto pericoloso, di 10 km, con una dozzina di treni che transitano ogni notte, con il rischio di essere risucchiati dai convogli che viaggiano a 100 all’ora

Non solo Ventimiglia: mentre il presidente macron dà uno schiaffo al giorno all’Italia, per i migranti esiste un’altra via per abbandonare  il nostro Paese ed entrare in Francia, il tunnel del Fréjus. Un passaggio molto pericoloso, di 10 km, con una dozzina di treni che passano ogni notte, con il rischio di essere risucchiati dai convogli che viaggiano a 100 all’ora. Una pericolosa e inutile camminata, dato che oltre confine , a Modane, la Gendarmeria francese bloccherà i fuggiaschi. La prefettura e la questura di Torino, competenti per  Bardonecchia, ingresso del traforo, hanno chiesto a Rfi di disporre sensori termici e un impianto acustico nel tratto italiano della galleria, come già è stato fatto in Francia. In queste ore gli alpini della brigata Taurinense iniziano il presidio dell’imbocco del tunnel, mentre le  forze dell’ordine italo-francesi hanno iniziato a controllare  anche i valichi alpini minori:  il Colle della Scala e il Colle della Rho.

Dopo i temporali in arrivo la settimana più calda dell’anno con massime oltre i 40 gradi

E’ in arrivo la nuova ondata di caldo dei prossimi giorni, quando  a Torino e in Piemonte le temperature potrebbero superare i 40 gradi. Ma al momento è allerta gialla per i temporali provocati da un’ onda depressionaria che dai rilievi si sta spostando  sulle pianure. Secondo  l’Arpa – Agenzia regionale per l’Ambiente, i fenomeni isolati possono essere “localmente intensi con forti raffiche di vento” e rischio allagamenti, rotture di rami, alberi e piccoli smottamenti. I temporali dovrebbero esaurirsi già  domenica, ma le condizioni del tempo rimarranno debolmente perturbate. Poi inizierà la settimana più calda dell’anno. A causa dell’anticiclone africano proveniente dal Sahara si aggraverà la situazione della siccità e il rischio incendi.

 

(foto: il Torinese)

Tav, Delrio: “La Francia conferma tutti gli impegni internazionali per la Torino-Lione”

“Soddisfazione per l’andamento dei lavori e impegno dei due Paesi

La Ministra francese Elisabeth Borne aveva annunciato una pausa nell’iter della Tav da parte francese. Ieri il ministro dei trasporti Graziano Delrio l’ha incontrata a Roma nella bilaterale Italia – Francia e ha dichiarato “pur nel contesto di una revisione sulle grandi opere da parte del Governo francese, per la Torino Lione i lavori proseguono e sono confermati gli impegni internazionali. Dunque, soddisfazione per l’andamento dei lavori e impegno dei due Paesi”.

Piemonte, cresce il numero delle nuove imprese. Ma più lentamente rispetto al 2016

Nel secondo trimestre 2017 il tessuto imprenditoriale piemontese ha manifestato una lieve espansione, sebbene di intensità inferiore rispetto a quella realizzata nello stesso periodo del 2016. Nel trimestre aprile-giugno 2017, infatti, sono state 6.547 le aziende nate in Piemonte, dato più basso rispetto a quello registrato nel corso del II trimestre 2016 (7.470). Al netto delle 4.589 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio), il saldo è positivo per 1.958 unità (nel II trimestre 2016 il saldo era stato di 2.377 unità), dato che porta a 435.710 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine giugno 2017 presso il Registro delle imprese delle Camere di commercio piemontesi. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,45%, lievemente più ridotto rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2016 (+0,54%) e di poco inferiore rispetto a quello rilevato a livello medio nazionale (+0,59%). «Il dato Movimprese relativo al II trimestre dell’anno tratteggia un Piemonte che continua ad aver voglia di scommette sull’impresa, nonostante tutto – ha detto Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere Piemonte – Certo la strada è ancora lunga e c’è ancora molto da fare, ma la direzione intrapresa è quella giusta. Tutti i settori, infatti, hanno registrato andamenti positivi e tra questi spicca il turismo e il comparto degli ‘altri servizi’ (attività finanziarie e assicurative, trasporto e immagazzinaggio, attività immobiliari, noleggio e agenzie di viaggio): settori strategici, insieme al commercio, per ridare slancio al mercato interno e per attrarre investimenti e turisti». La lieve espansione registrata a livello regionale è stata il frutto dei risultati positivi, seppur deboli, registrati in tutte le province piemontesi. Novara e Torino, con un tasso di crescita rispettivamente pari a +0,63% e +0,55%, hanno realizzato le dinamiche più elevate. Asti (con una crescita del +0,52%), Vercelli e Verbania (entrambe con un tasso pari al +0,49%) hanno evidenziato ritmi espansivi leggermente migliori rispetto alla media regionale; mentre Cuneo (+0,27%) e Alessandria (+0,21%) hanno mostrato una dinamica più lenta.  Il risultato meno brillante appartiene al territorio biellese (+0,05%). Analizzando l’andamento del tessuto imprenditoriale regionale in base ai settori di attività economica emergono risultati incoraggianti. Nel secondo trimestre 2017, infatti, i tassi di variazione percentuale trimestrale dello stock delle imprese registrate in Piemonte appaiono positivi per tutti i principali comparti produttivi. Dopo il turismo, che registra un’espansione del +0,95%, il comparto più vivace risulta ancora una volta quello degli altri servizi, con un tasso di variazione +0,80%, seguito dal commercio (+0,41%). Le costruzioni hanno registrato un tasso di variazione trimestrale dello stock pari a +0,37%, mentre l’agricoltura (+0,26%) e l’industria in senso stretto (+0,09%) hanno vissuto dinamiche più deboli.

Tratta di esseri umani con Libia e Nigeria. Il quartier generale aveva sede a Torino

A Torino aveva sede  il quartier generale di un traffico di esseri umani scoperto e smantellato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari. Sono state arrestate 7 persone dai poliziotti della squadra mobile di Nuoro per immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. A Torino abitavano due sorelle chiamate Precious e Juliet: erano loro a coordinare la  tratta, facendo da tramite tra i trafficanti in Libia e Nigeria e i loro connazionali sparsi in Italia e un po’ in tutta Europa. Le ragazze  reclutate in Nigeria con l’inganno di una falsa promessa di lavoro mentre venivano avviate alla prostituzione tra minacce e riti voodoo.

 

(foto: il Torinese)

Ex marito stalker libero. Lei: “Sparisca dalla mia vita”. I legali tentano di placare gli animi

E’ nuovamente libero Luigi Garofalo,  accusato di atti persecutori verso l’ex moglie. In queste ore sono  scaduti i termini di custodia cautelare nei confronti del 46enne la cui vicenda nei mesi scorsi era finita su tutti i giornali e le televisioni italiane. Venne arrestato nel mese di marzo per avere puntato una pistola contro il figlio di 19 anni  e la seconda volta pochi giorni dopo. Quando  era ai domiciliari è andato al bar di famiglia e ha aggredito l’ex moglie, secondo quanto sostiene l’accusa della donna. Lui, però, ha sempre negato. I legali delle rispettive parti si sarebbero scritti  missive per trovare una riappacificazione. Ma l’ex moglie Elena Farina (che ricevette anche la visita di solidarietà di Maria Elena Boschi)  sostiene che le lettere tra avvocati sono una invenzione dell’ex per fare “buona impressione”. Ed è molto preoccupata: “Deve sparire  dalla mia vita e da quella dei nostri figli,si rassegni”. Forse trovare una soluzione ragionevole, senza esasperazioni, sarebbe un bene per tutti.

Tav, il ministro Delrio: “Revisione progettuale dei francesi, ma il tunnel non si discute”

La Torino -Lione non è in discussione, neanche dopo la pausa richiesta da oltreconfine. “L’ idea  della Francia è di fare una revisione della progettazione, come noi abbiamo già fatto sulla tratta nazionale. Il Governo francese ha tutto il diritto di fare una revisione, ma non è in discussione in alcun modo il tema del tunnel”. Queste le parole del ministro dei trasporti e delle infrastrutture Graziano Delrio , il quale ha anche annunciato che venerdì incontrerà la ministra francese dei trasporti. Il rappresentante del governo italiano parlando a margine della presentazione di un rapporto alla Camera, ha detto che l’Italia ha fatto  “la revisione della linea storica in Val Susa su 50 chilometri,  edè stata una grande revisione del progetto”.

Il profugo in bicicletta sull’autostrada del Frejus: “Grazie, polizia: mi avete salvato la vita”

L’avvocato dell’agente: “i poliziotti hanno di fatto salvato la vita a quel malcapitato che stava percorrendo un’autostrada in bici, mettendo a rischio la loro stessa vita”

Verrà probabilmente aperta un’indagine per l’agente della polizia stradale che ha girato il video dell’extracomunitario in bicicletta sull’autostrada del Frejus Torino-Bardonecchia, facendo “apprezzamenti” sulle politiche della Boldrini sui migranti. I poliziotti suoi colleghi della sezione di polizia giudiziaria  di Susa gli hanno i sequestrato il telefonino con un provvedimento che, secondo le informazioni trapelate, è  penale e non amministrativo. Il legale dell’agente, Piefranco Bertolino, sottolinea attraverso l’Ansa “un aspetto fondamentale, ovvero che i poliziotti hanno di fatto salvato la vita a quel malcapitato che stava percorrendo un’autostrada in bici, mettendo a rischio la loro stessa vita”. Lo stesso giovane profugo ivoriano ha dichiarato: “Grazie, polizia: mi avete salvato la vita”. All’agente la solidarietà di molti suoi colleghi e da parte del leader leghista Salvini.

Il traffico torinese torna nel caos: chiusi i cavalcavia di corso Dante e di corso Grosseto.

Altri lavori e limitazioni al traffico sono previsti inoltre nel sottopasso di via Lanza e in corso Duca degli Abruzzi.

Grossi disagi per molti automobilisti torinesi che hanno dovuto affrontare l’inizio di questa settimana immersi totalmente nel traffico, a causa della chiusura della sopraelevata di corso Grosseto e del cavalcavia di corso Dante. In particolare, il cantiere della sopraelevata ha causato e continua a causare intense code per colpa della scarsa segnalazione presente in quel tratto relativa alle strade alternative da percorrere; poco dopo le ore 9 di questa mattina la coda segnalata arrivava fino in via Casteldelfino. La chiusura totale di questo importante tratto stradale è arrivato in seguito ai crolli di calcinacci avvenuti nei mesi precedenti, che avevano messo in dubbio la stabilità della sopraelevata per la quale era già stata decisa la demolizione. Anche se l’inizio dei lavori è previsto per il mese di settembre, si è deciso di chiudere il tratto di strada un paio di mesi prima, in modo da dare la possibilità ai cittadini di adattarsi ai cambiamenti e ai possibili disagi inerenti alla viabilità che questo nuovo cantiere potrebbe portare. Sorte diversa toccherà invece al cavalcavia di corso Dante che – secondo le indicazioni del Comune – dovrebbe rimanere fuori uso solo fino al 27 luglio, a causa del rifacimento del manto stradale. Un’estate non facile per il traffico torinese che vede aggiunti ai problemi di questi due cantieri anche i grossi disagi causati dalla chiusura fino a fine settembre del sottopasso del Lingotto, inagibile a causa dei lavori per la realizzazione del collegamento con l’aria Avio-Oval, il polo fieristico e il parcheggio del grattacielo della Regione.