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La “resistenza” No Tav continua al campo di Venaus

venaus“Vogliamo ancora costruire delle iniziative che possano inceppare il meccanismo devastatore – dicono i promotori – e che sappiano raggiungere il cantiere e attraversare il territorio della nostra Valle, sfidando i divieti e la militarizzazione con cui quotidianamente ci confrontiamo”

 

L’ “Estate di lotta No Tav” promossa dal movimento che si oppone alla Torino-Lione,  che ha visto la marcia itinerante attraversare la Valle di Susa , da Avigliana a Chiomonte, non è ancora terminata. Il sito vicino al Movimento No-Tav, www.notav.info, preannuncia infatti un’appendice per il prossimo settembre.

 

“Dai momenti di convivialità, alle iniziative sul territorio per infastidire il sistema del Tav, – scrivono i promotori – con le iniziative notturne siamo riusciti a riattraversare quei luoghi che la controparte ci vorrebbe sottrarre, ma che appartengono da decenni alla storia della nostra Resistenza.Chi praticando i sentieri impervi, chi rimanendo qualche passo indietro ad attendere, continuiamo tutti insieme questo percorso, consapevoli che solo noi oggi possiamo fare la differenza e determinare l’esito di questa battaglia”.

 

Il Movimento No Tav annuncia quindi un’altra settimana di mobilitazione, dall’1 al 7 settembre, “per concludere l’Estate di Lotta”. Il sito web comunica che tutti coloro che si presenteranno avranno garantita l’accoglienza al campeggio di Venaus, “con la 5 giorni che dal 1 al 5 settembre vedrà protagonisti i giovani studenti della valle e nel fine settimana, il 6 e il 7, l’arrivo degli amici rugbisty” (iniziativa sportiva a sostegno della Valle, rivolta ai più giovani)

 

“Vogliamo ancora costruire delle iniziative che possano inceppare il meccanismo devastatore – concludono i promotori – e che sappiano raggiungere il cantiere e attraversare il territorio della nostra Valle, sfidando i divieti e la militarizzazione con cui quotidianamente ci confrontiamo.Vogliamo regalarci altri momenti di incontro per discutere del futuro di questa lotta e non solo, in vista di un autunno che auspichiamo possa fare la differenza e parlare il linguaggio di chi oggi cerca di costruire un futuro diverso”.

 

 

 

A settembre Torino è due volte capitale della cultura

palazzo carignanoIl summit internazionale è qualcosa di più che un contentino per la nostra città, che era stata privata per ragioni di sicurezza del vertice sull’occupazione giovanile dello scorso luglio

 

Il prossimo 24 settembre la Reggia di Venaria ospiterà il vertice dei ministri della Cultura dell’Unione Europea. Il summit internazionale è qualcosa di più che un contentino per la nostra città, che era stata privata per ragioni di sicurezza del vertice sull’occupazione giovanile dello scorso luglio. Come ricorderete, infatti, gli antagonisti più integrelisti si stavano già dando appuntamento a Torino via web all’insegna dello slogan “ribaltiamo il vertice”.

 

L’iniziativa di settembre può davvero rappresentare per il capoluogo piemontese una consacrazione quale città della cultura e del turismo. Tanto più che, nei due giorni successivi, 25 e 26 settembre, all’Università degli Studi di Torino, Campus Luigi Einaudi, si terrà il congresso “Italia è cultura”, Conferenza nazionale dell’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane, (AICI) che raccoglie più di cento tra istituzioni e associazioni culturali del nostro paese.

 

L’annuncio viene dato dal presidente dall’AICI (Associazione delle istituzioni italiane di cultura), Valdo Spini. L’università di Torino, con il Rettore Gianmaria Ajani collabora e ospita l’iniziativa.

 

Ecco quanto riporta il sito web AICI:

 

Perché Torino e perché il 25 e 26 settembre? Risponde Valdo Spini: “Perché proprio il giorno prima, il 24, a Torino si svolge il vertice dei ministri della cultura dell’Unione Europea. Un vertice, che si svolge nel semestre di presidenza italiana e sarà quindi presieduto del ministro Dario Franceschini.  Noi vogliamo rilanciare il ruolo delle istituzioni culturali italiane nel contesto di una ripresa dell’Europa, che certo deve essere politica, economica e sociale, ma non può non avere innanzitutto una radice culturale”, sottolinea ancora il presidente dell’AICI. Del resto uno dei workshop è dedicato al programma europeo “Horizon 2020”.

 

Chi parteciperà? “Il programma–aggiunge Spini- è molto ricco. E’ naturale che i nostri interlocutori saranno il Ministro Dario Franceschini nonché Piero Fassino nella sua duplice qualità di Sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino come Presidente della Regione Piemonte e Presidente della Conferenza delle Regioni, i parlamentari nazionali Flavia Nardelli e Walter Tocci, la presidente della Commissione Cultura del parlamento Europeo Silvia Costa.  Ci sarà l’ambasciatore Andrea Meloni direttore generale del Sistema paese del Ministero degli Affari Esteri e Giovanna Boda del MIUR Significativa la personale partecipazione di Franco Marini nella sua veste di presidente del Comitato Storico – scientifico degli anniversari di interesse nazionale.(Prima guerra Mondiale e Resistenza). Il Direttore de La Stampa, Mario Calabresi, presiederà la Tavola Rotonda.

 

Nutrita la partecipazione degli esponenti delle fondazioni e degli istituti culturali aderenti all’AICI. Hanno confermato il loro intervento il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini e il Presidente della Società geografica italiana, Sergio Conti. Molto presenti le fondazioni che più curano l’eredità storico-politica del paese come la Sturzo, con Giuseppe Sangiorgi, la Gramsci con Sergio Scamuzzi, la Basso con Giancarlo Monina e così la Gobetti, la Donat Cattin, la Ugo Spirito, la Luigi Einaudi, la Feltrinelli, la Filippo Burzio, la Micheletti e così via. Partecipano anche Fondazioni di Cultura religiosa come la Fondazione Giovanni XXIII con Alberto Melloni e lo stesso Archivio Storico della Tavola valdese. Presenti istituzioni come la ICOM –Italia (International Council of Museums) con il suo presidente Daniele Jalla.

 

 L’obiettivo? Conclude Spini: “Lanciare un segnale forte della presenza delle fondazioni e degli Istituti culturali italiani e del loro ruolo, sia nella valorizzazione della memoria, mettendo a disposizione i nostri patrimoni attraverso il digitale, che nello sviluppo della ricerca e della nostra produzione culturale attualizzando l’identità culturale dell’Italia per la nostra ripresa in ambito europeo ed internazionale.”

La Zuppa del Demonio: Davide Ferrario a Venezia

FERRARIOVIA PO 33 – Rubrica di Cinema a cura di Cristina Colet

Il senso di sviluppo senza limiti, percepito in forma ottimistica come soluzione ai problemi dell’umanità sia dal mondo capitalista che da quello comunista. Unʼidea, quella di un “futuro migliore”, che oggi sembra drammaticamente lontana

 

FCTP (Film Commission Torino Piemonte) a Venezia insieme alla Rossofuoco di Davide Ferrario per presentare per la Selezione Ufficiale della 71a Edizione della Mostra del Cinema di Venezia (27 agosto- 6 settembre 2014) l’ultima fatica firmata da Davide Ferrario (regista tra gli altri di Tutti Giù per Terra e di Dopo Mezzanotte), La Zuppa del Demonio.

 

Il titolo, coniato dall’autore Dino Buzzati in riferimento a un documentario del 1964 che descriveva le Lavorazioni industriali dell’altoforno, nasce da una serie di conversazioni intercorse tra il regista Davide Ferrario e Sergio Toffetti, direttore dell’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa con l’idea di valorizzare il materiale conservato a Ivrea. Il tema portante su cui ragiona La Zuppa del Demonio è il progresso inteso come, spiega Ferrario: «Il senso di sviluppo senza limiti, percepito in forma ottimistica come soluzione ai problemi dell’umanità sia dal mondo capitalista che da quello comunista. Unʼidea, quella di un “futuro migliore”, che oggi sembra drammaticamente lontana: ma proprio per questo val la pena investigare lʼimmaginario prodotto da questa strepitosa utopia universale, capace di improntare un intero secolo.»

 

La Zuppa del Demonio è una riflessione tra ieri e oggi sull’industria italiana, attraverso materiali d’archivio realizzati all’epoca del boom economico, quando non ci si inorridiva nel vedere, come spiega ancora Ferrario: «le ruspe fare piazza pulita degli olivi centenari per costruire il tubificio di Taranto che oggi porta il brand dell’ILVA: eppure per lungo tempo l’idea che la tecnica, il progresso, l’industrializzazione avrebbero reso il mondo migliore ha accompagnato soprattutto la mia generazione, quella nata durante il miracolo economico italiano.»

 

Il cinema d’impresa a lungo dimenticato porta firme celebri come Antonioni, Taviani, Bertolucci che grazie all’opera di conservazione dell’ANCI è possibile consultare in parte sul canale youtube: https://www.youtube.com/user/cinemaimpresatv.

 

La Zuppa del Demonio, che sarà presente in sala a partire da settembre, non propone interviste a esperti, né offre didatticismi o commenti storici, ma ripropone attraverso un lavoro di montaggio quanto è stato realizzato molti decenni fa quando l’Italia guardava al progresso puntando sull’industria, ben altra cosa rispetto a oggi.

 

Cristina Colet

L’estate che non c’è: godiamoci le ultime ore di sole, la pioggia è in arrivo

torino pioggiaPIOGGIA FINESTRINOIl sereno tornerà tra circa una settimana. Quando l’estate sarà ormai agli sgoccioli

 

Sembra proprio che quelle di oggi siano le ultime ore di questa breve estate ridottasi al solo weekend di Ferragosto. Il bollettino meteo dell’Arpa – Agenzia regionale per l’ambiente, che riportiamo di seguito, parla chiaro: il maltempo tornerà da domani portando con sè l’ormai consueta pioggia e un nuovo abbassamento delle temperature.

 

Il sole tornerà dopo circa una settimana. Quando l’estate sarà ormai agli sgoccioli.

 

Ecco le previsioni dell’Arpa:

 

Situazione generale ed evoluzione

Rimonta la pressione sul bacino occidentale del Mediterraneo garantendo tempo stabile sulla nostra regione per la giornata di domenica. La situazione andra’ lentamente cambiando nel corso di Lunedi’ quando una nuova ondulazione nel campo di pressione in quota favorira’ una rotazione delle correnti dai quadranti meridionali che porteranno aria piu’ umida dal Mediterraneo, causando un nuovo peggioramento del tempo che sfocera’ in nuovi rovesci e temporali nella giornata di Martedi’.

 

(Foto: il Torinese)

Estate a Torino tra movida corta e “spiagge sicure”

turisti 2 Di spiaggia a Torino ce n’è una sola, quella dei Murazzi. Ma anche in città la prefettura ha fatto partire l’operazione “spiagge sicure” voluta dal ministero dell’interno. Si tratta di una campagna di contrasto alla vendita dei prodotti contraffatti, che coinvolgerà tutte le forze dell’ordine

 

Se, da un lato, la vita si fa più dura per il popolo della notte che sarà costretto a rispettare la delibera municipale che accorcia la movida (così come deciso dal Tar) dall’altro è anche vero che Torino ha molto da offrire a proposito di tempo libero. Forse gli incassi dei gestori dei locali di San Salvario saranno più ridotti, ma be beneficierà il sonno dei residenti. Un’ora in meno fuori la notte, in fondo, significa un’ora in più al mattino, da impiegare, magari per visitare mostre e musei che sono ricchi di proposte in questa estate torinese.

 

I turisti sono meno del previsto ma il bilancio non è del tutto negativo. Approfittando del maltempo, i visitatori che soggiornano sulle montagne torinesi scendono spesso in città. L’identikit del turista di questo periodo: straniero, ha tra i 36 e i 50 anni, resta un solo giorno e non rinuncia al  Museo Egizio. E’ l’indagine di Turismo Torino e Provincia a dire che il 62% di presenze  arriva da Francia (47%),Spagna (11%), Germania (10%),il 38% italiano da Lombardia e Veneto. Seguono (23%),Lazio (11%),Toscana (9%) e Puglia (7%). Oltre all’ Egizio, grande successo per il Museo del Cinema e le Residenze Reali. Gli hotel in questo fine settimana ferragostano sono occupati in media al 25%.

 

Di spiaggia a Torino ce n’è una sola, quella dei Murazzi. Ma anche in città la prefettura ha fatto partire l’operazione “spiagge sicure” voluta dal ministero dell’interno. Si tratta di una campagna di contrasto alla vendita dei prodotti contraffatti, che coinvolgerà tutte le forze dell’ordine. Verranno monitorate le vie centrali, dove i venditori abusivi pullulano, danneggiando in modo significativo il commercio regolare. Nel frattempo la polizia municipale è impegnata nella lotta a furti e scippi soprattutto nella prossimità dei dehors dei bar del centro. Insomma, se non altro la vigilanza nei salotti urbani di Torino in queste settimane è decisamente aumentata.

 

(Foto: il Torinese)
   

Occhio alle buche killer: se cadete il Comune paga solo nel 15% dei casi

bucheSecondo i giudici l’attività di manutenzione delle strade è così complessa da non essere possibile una vigilanza continua. In altre parole, cari pedoni, fate più attenzione quando camminate

 

Sembra un bollettino di guerra. Le richieste di risarcimento danni pervenute al Comune ogni anno sono più di un migliaio. Le buche nelle strade groviera di Torino hanno già fatto molte vittime, alcune nel vero senso della parola. Due, al momento, gli anziani che sarebbero morti dopo essere caduti a causa dell’asfalto civico sconnesso.

 

Non tutte le richieste dei cittadini – richieste che riguardano soprattutto piccoli danni alle auto – vengono esaudite dal municipio. Anzi, solo il 15% dei danni subiti viene pagato. Uno scherzo che, comunque, costa alle casse comunali circa 30-40 mila euro annui.

 

Recentemente, il Tribunale civile di Torino ha bocciato una causa presentata da una presunta vittima delle buche killer. Secondo i giudici, infatti, nelle metropoli come la nostra, l’attività di manutenzione delle strade è così complessa da non essere possibile una vigilanza continua tale da evitare possibili incidenti. Anche quelli che si possono evitare con una “normale diligenza del passante”. In altre parole, cari pedoni fate voi più attenzione quando camminate.

 

In effetti, con le magre risorse a disposizione, i funzionari del Comune (alcuni dei quali sono finiti sotto inchiesta per la morte di un pensionato caduto sull’asfalto) cercano di fare miracoli. In questo mese di agosto, molti lavori di manutenzione e riasfaltatura sono stati eseguiti, dalla periferia al centro cittadino.

 

Nel frattempo sono arrivate a 8 le inchieste aperte in materia dal procuratore Raffaele Guariniello, che ha disposto precise consulenze tecniche per verificare lo stato della rete viaria torinese.

 

(Foto: il Torinese)

Cena da “Allegri”, un’esaltazione di sapori

OLYMPUS DIGITAL CAMERAL’ambientazione semplice e raffinata completa l’eccellenza dei piatti che rivisitano in modo “fresco” la tradizione della cucina di terra e di mare

 

Nel cuore di Rivoli, a due passi dal Castello, scopriamo il ristorante “Allegri”, nato poco più di un anno fa e gestito con stile e professionalità da un’equipe giovanissima ma che vanta di un’ottima esperienza nell’ambito della ristorazione torinese. Ad accogliervi troverete Elisa Vasettini, che ho avuto il piacere di ritrovare, appunto, da una mia precedente esperienza culinaria e di cui ricordavo l’accoglienza ed i modi impeccabili.

 

Aspetti che permangono all’Allegri, dove l’ambientazione semplice e raffinata completa l’eccellenza dei piatti che rivisitano in modo “fresco” la tradizione della cucina di terra e di mare. Ottimo tutto, dalla carne al pesce, dall’antipasto al dolce, originale e curata reinterpretazione di ricette secolari. Interessante la carta dei vini.

 

Ovviamente il giudizio più che positivo e il risultato di una serie di fattori, dall’affascinante location , alla bravura dello chef  Federico Allegri, alla professionalità del personale che fanno di Allegri un vanto della ristorazione del nostro territorio ed una conferma della bravura di giovani talenti, interpreti della cucina piemontese ai massimi livelli.  

 

Voto 8

Viale dei Partigiani D’Italia, 116, Rivoli Torino
011 953 6058

Angela Barresi

 

(Foto: Convivium)

Mostre, musei, grigliate: ecco il Ferragosto di chi resta a Torino

ferragostoAl bioparco Zoom la festa Tuareg. Ai Murazzi braciole sulla spiaggia. E i vigili urbani pattuglieranno il centro con una squadra “antiscippi”

 

Ferragosto in città. I tanti torinesi che non sono andati al mare o ai monti (si stima siano 50mila in piu coloro i quali hanno rinunciato alle vacanze) potranno trovare una Torino insolitamente vivace e ricca di iniziative. E anche più sicura: la Polizia municipale ha inviato una serie di pattuglie antiscippo nelle zone dei caffè del centro per combattere il fenomeno dei furti nei dehors e degli scippi. Incominciamo dalla cultura.

 

CULTURA E MUSEI

Alla GAM, a Palazzo Madama e al MAO l’ingresso speciale a 1 euro consentirà di accedere alle mostre e alle collezioni permanenti. Inoltre, il sito www.torinocultura.it segnala i principali eventi culturali aperti per ferie:

La Sabauda in tour per le città del Piemonte
18 mostre in contemporanea, di cui 5 a Torino, in attesa dell’apertura della nuova sede nella Manica Nuova di Palazzo Reale.

Best Actress. Dive da Oscar
La mostra, in prima mondiale a Torino, raccoglie oltre 350 opere che ripercorrono la storia delle donne che hanno vinto l’Oscar come migliore attrice dal 1929 al 2014.

Alta Moda, Grande Teatro
Un affascinante viaggio nell’eleganza e nel costume attraverso più di duecento tra abiti di scena, da concerto, bozzetti e video, alla Reggia di Venaria

Belle époque: lo sguardo ironico di Dalsani
Schizzi, disegni, acquerelli, stampe, cartelloni pubblicitari, oggetti e abiti d’epoca dal Fondo Dalsani. Al Museo del Risorgimento 

Tesori dal Portogallo. Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco
A Palazzo Madama 120 opere provenienti da musei, archivi, biblioteche e collezioni private portoghesi.

Tina Modotti. Perché non muore il fuoco
Palazzo Madama rende omaggio a Tina Modotti (1896–1942), una delle fotografe più celebri al mondo.

 

EVENTI E MANIFESTAZIONI

Sarà un 15 agosto in musica e in quota, quello di  “Scenario di Montagna” a Sauze d’Oulx. A 86 km da Torino ci sarà la possibilità di vedere il concerto gratuito di Malika Ayane,  pensato e realizzato appositamente per il festival,  in una location inconsueta, eppure affascinante: la conca di Sportinia, un autentico balcone sulle Alpi.

 

Nella spiaggia dei Murazzi sarà organizzata un grigliata al prezzo democratico di soli 5 euro. Tempo permettendo ci si potrà abbronzare lungo il Po.

 

Invece, al bioparco Zoom di Cumiana, è di scena la Festa Tuareg, dedicata all’Africa. Un’occasione originale per visitare il parco e conoscere i suoi animali rari.

 

LA SITUAZIONE METEO

Cielo parzialmente nuvoloso al mattino, le nubi si attenueranno nel pomeriggio. Temperature minime e massime in diminuzione. Rovesci assenti tranne sui rilievi alpini.

Infine, qualche informazione di servizio dal Comune:

 

PALAZZO CIVICO INFORMA (www.comune.torino.it)

Traffico e viabilità 

•Come ogni anno, la ZTL Centrale (escluse vie e corsie riservate
ai mezzi pubblici, aree pedonali e area “Romana”) è sospesa dall’11 al 23 agosto compresi. Nello stesso periodo è sospesa anche la sosta a pagamento nelle strisce blu. 

•Durante l’estate sono previsti dei lavori a Porta Palazzo, con conseguenti deviazioni dei mezzi pubblici che transitano in zona. I lavori saranno in tre fasi: il dettaglio delle deviazioni sul sito di GTT. 

•I servizi al pubblico di GTT subiscono delle variazioni, e anche i mezzi pubblici e la metropolitana hanno orari ridotti e alcune linee sospese 

•L’Ufficio Permessi di Circolazione di via Cavour 29/a resterà chiuso al pubblico nei giorni dall’11 al 14 agosto 2014 compresi. 

Per i dettagli e gli aggiornamenti sulle precedenti informazioni, sui Servizi anagrafici nel periodo estivo e sulle Aperture estive degli esercizi commerciali cliccate sul sito www.comune.torino.it

 

Buon ferragosto e buone vacanze a tutti dalla redazione del Torinese.

 

(Foto: il Torinese)

 

 
   

Torinesi al volante, uno su tre non paga le multe

Ad essere multati “a ripetizione” nel corso dell’anno sono gli uomini che raggiungono quota 70% circa. Gli stranieri arrivano al 25% e le donne, più disciplinate, solo al 23

pol muni

Su 760 mila persone multate per infrazioni al codice stradale nel 2013 hanno pagato subito la contravvenzione in 445 mila. Stessa stima è prevista per l’anno in corso. Sì, perchè i torinesi – complice la crisi – fanno il possibile per ritardare i pagamenti. Questo vale per circa un terzo della popolazione cittadina: fanno trascorrere mesi o anche anni, fanno ricorso, insomma come recita il detto: per pagare e morire c’è sempre tempo.

 

E tutto ciò nonostante sia previsto lo sconto del 30% per chi salda subito la contravvenzione. Aspetto che, tra l’altro, ha causato un crollo degli incassi municipali pari al 20% rispetto al solito. Nel 2012 gli introiti sono stati pari a 24 milioni. Oggi sono soltanto 18 e la Polizia municipale dubita che si possa raggiungere la stessa cifra entro fine anno.

 

Anche se le entrate per le contravvenzioni restano fondamentali per le casse comunali, i mancati o ritardati pagamenti riducono gli incassi, consentendo comunque l’entrata annua di una cinquantina di milioni di euro. Ma quali sono le multe più frequenti? Pare che i torinesi siano più accorti nel non transitare nella Ztl negli orari proibiti e che si facciano sorprendere di meno alla guida con il cellulare attaccato alle orecchie. Sono piuttosto indisciplinati, invece, per quanto riguarda i parcheggi in divieto di sosta o in doppia fila (+6% dal 2013 al 2014) e per le svolte a destra o sinistra quando non sono ammesse (+ 10%).

 

Un altro dato interessante. Ad essere multati “a ripetizione” nel corso dell’anno sono gli uomini che raggiungono quota 70% circa. Gli stranieri arrivano al 25% e le donne, più disciplinate, solo al 23. Altro che “donne al volante…”

 

(Foto: il Torinese)

La casalinga, il commerciante e la cascata di diamanti

bancaIl mistero sta nel fatto che quei gioielli non sono mai stati ritirati e riconducono  a un commerciante d’abbigliamento di Caluso e a una casalinga di Chivasso

 

La procura della Repubblica di Ivrea, come  scrive la Stampa, sta indagando sul “giallo di ferragosto”. Rubini e zaffiri, per un valore di 60 milioni di euro, contenuti in due valigie in pelle in una cassetta di sicurezza a Ginevra. 
 
Le  valigie vennero spedite tre anni fa da Alessandria verso una banca svizzera e una cassetta di sicurezza a Ginevra. All’interno una montagna di diamanti. Il mistero sta nel fatto che quei gioielli non sono mai stati ritirati e riconducono  a un commerciante d’abbigliamento di Caluso e a una casalinga di Chivasso. I due sono incensurati e hanno sempre condotto un’esistenza grigia e anonima.  Fino ad oggi. Infatti sono stati accusati di ricettazione.

 

La Guardia di Finanza di Ivrea ha scoperto che il commerciante, tre anni fa, aveva spedito 483 rubini tramite  uno spedizioniere doganale di Alessandria, destinati a una banca di Ginevra, dove si è trovata una cassetta di sicurezza a lui intestata con tanto di assicurazione e precisi dettagli della merce. L’uomo, interrogato dalle fiamme gialle  ha ammesso di essere un prestanome ma – e qui il giallo si infittisce – ha anche detto di non ricordarsi di chi. Paura di subire ritorsioni?

 

 E’ stata avviata  una rogatoria internazionale che ha consentito il sequestro della valigetta. Sono passate alcune settimane e dopo la sorpresa della prima valigia, la Guardia di Finanza ne individua una seconda: oltre ai rubini contiene  anche zaffiri per un valore complessivo di 50 milioni di euro. Anche in questo caso partiti sempre da Alessandria  verso Ginevra.

 

Ma le sorprese non finiscono qui. Il mittente non era  il commerciante ma una sconosciuta casalinga sessantenne di Chivasso. La donna conosceva  il negoziante di vestiti. Anche se si erano frequentati in passato si erano in seguito persi di vista. Ma a chi appartiene la cascata di diamanti? E come è possibile che nessuno abbia mai ritirato un carico tanto prezioso? Il giallo dell’estate si infittisce.