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Taxisti inviperiti, le vetture Uber anche a Torino: i civich ne sequestrano tre

taxi

Dopo avere riscontrato che non erano in possesso della licenza sono stati bloccati

 

Il caso Uber approda anche a Torino. I vigili urbani, infatti,  ha ritirato i documenti di circolazione e tre taxisti aderenti al servizio di auto con conducente nei confronti del quale le cooperative dei taxisti lanciano accuse di irregolarità, in sostanza di sleale concorrenza. 

 

A Roma, Milano  e Genova le proteste dei taxisti si sono già fatte sentire. E in questi giorni parte anche nella nostra città il servizio che consente la prenotazione di un’auto con conducente attraverso un’applicazione che si scarica sullo smartphone e il pagamento con carta di credito o PayPal.  

 

La polizia municipale ha controllato i tre autisti di Uber mentre circolavano per la città e dopo avere riscontrato che non erano in possesso della licenza taxi ha ritirato loro  libretto e patente sequestrando anche le vetture.

 

(Foto: il Torinese)

Il nuovo look della stazione: Porta Nuova si prepara per la Sindone

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porta nuova33treno p nuovaporta nuova luciEntro un mese verrà ultimato il progetto di recupero delle facciate da presentare alla Soprintendenza e a fine 2015 sarà ultimato il parcheggio sotterraneo da 250 posti auto in via Sacchi

 

I passanti e i passeggeri finalmente (ma tra un annetto)  alzando gli occhi verso la stazione non vedranno più i ponteggi. Riprenderanno all’inizio del 2015, con l’obiettivo di terminare nel 2016,  i lavori di restyling della stazione di Porta Nuova. Si sono fermati per il fallimento dell’azienda che aveva vinto la gara d’appalto. Ma l’ad di Grandi Stazioni, Paolo Gallo, assicura che nella primavera 2016 verranno ultimati i restauri delle facciate storiche. Compresa la parete ammuffita e scrostata dove è collocata la lapide del progettista della locomotiva, Stephenson: quel muro indecente è un vero insulto – come aveva sottolineato nei giorni scorsi il Torinese – nei confronti del “padre” dei treni.  

 

Entro un mese verrà ultimato il progetto di recupero delle facciate da presentare alla Soprintendenza e a fine 2015 sarà ultimato il parcheggio sotterraneo da 250 posti auto in via Sacchi. Nella stessa via che ora, proprio all’altezza della stazione è un bivacco di clochard, stanno proseguendo intanto i restauri a ritmo serrato dello storico Turin Palace Hotel. La struttura alberghiera (che in passato ospitò Maria Callas e Louis Armstrong) era ormai chiusa da alcuni anni. Diventerà un 4 stelle e aprirà in concomitanza con Expo 2015.La zona, insomma, potrà sperare di uscire dal degrado, se si considera che è in programma anche il recupero dei fatiscenti portici di via Nizza, sull’altro lato della stazione. In vista dell’occasione dell’Ostensione, le sgraziate impalcature verranno ricoperte da pannelli che riproducono le architetture nascoste dai ponteggi.

 

Del resto Grandi Stazioni ha investito già 100 milioni per la stazione: circa  60 in una prima fase, che ha ridisegnato completamente l’interno, (dove ora sono presenti la libraria Feltrinelli, negozi e bar) 20 per le opere accessorie, e altri 20 che verranno impiegati per terminare il parcheggio e le facciate. Come ha sottolineato il sindaco Fassino: “Porta Nuova resterà sempre la stazione del centro città”. Anche perchè – ameno per ora – Porta Susa sembra essere una cattedrale nel deserto.

 

(Foto: il Torinese)

Can-can sanità e spese pazze: ma a Torino non si vive poi male (anche senza il mare)

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Il tormentone sulla sanità è stato oscurato dal revival di Rimborsopoli.  E l’amministrazione civica non ha voluto commentare i dati disastrosi pubblicati da Il Sole 24 Ore per la qualità della vita: Torino si è piazzata al 54° posto. Ma consoliamoci, qui si vive comunque meglio che a Bari, Napoli, Catania e Palermo. Anche senza il mare

 

Si è parlato ancora di sanità, fin quasi allo sfinimento nell’aula di Palazzo Lascaris, senza peraltro smuovere l’assessore Saitta al suo proposito di intervenire con l’accetta sulla rete ospedaliera, con l’obbligo assoluto e inderogabile di non spendere un euro in più degli 8 miliardi che lo Stato passa al Piemonte per il fondo sanitario. Neppure la folta delegazione di sindaci alessandrini è riuscita  a commuovere la Giunta e anzi, il buon Chiampa ha approfittato della loro presenza per una tirata delle sue: da come descrivete la sanità attuale, ha detto, mi pare di aver vissuto sulla sonda Rosetta per tutti questi mesi, perché se tutto andasse bene come dite, come mai ci sono 2 miliardi e mezzo di debiti?

 

E non gli si può dare certo torto: la verità è che certe operazioni oggi sul tavolo del chirurgo Saitta le avrebbe fatte pure un Cavallera o un Monferino, sennonché anche allora c’erano le proteste dei sindaci, gli assalti dei primari, le lagne di sindacati e l’opposizione (Pd) pronta a cavalcare il malcontento. Per cui non se ne esce, se non con un “bagno di responsabilità” collettivo: facile a dirsi, pressoché impossibile a farsi.

 

Il can can sulla sanità è stato oscurato dal revival dell’inchiesta su Rimborsopoli che, questa volta, tocca principalmente esponenti della sinistra, pezzi di grosso calibro come Reschigna, Gariglio, Angela Motta e la vendoliana Cerutti. Certi silenzi e certi titoli dei grandi quotidiani (Repubblica: Reschigna gioca l’ultima carta – la Stampa: In tribunale la rimborsopoli di sinistra) denotano sia l’imbarazzo dei fiancheggiatori che la gravità della situazione. Ci si rende conto che, come scritto da un cronista, “una coppetta di gelato da 2,5 euro e una cena ai tartufi pari sono”. E non si sa neanche, a ben vedere, quale tra i due sia il peccato più grave…

 

Un giro di giostra sul circuito mediatico se l’è guadagno il deputato già montiano Mariano Rabino, di Alba, che ha dichiarato di voler rinunciare al vitalizio da consigliere regionale, che vista l’età avrebbe incassato nel 2035. Insomma, si è portato avanti, magari compilando la richiesta di rimborso dei contributi versati, come hanno fatto già a decine in questi mesi, senza emettere un comunicato stampa.

 

Infine, sempre sull’onda dell’understatement sabaudo/fassiniano l’amministrazione civica non ha voluto commentare i dati disastrosi pubblicati da Il Sole 24 Ore per la qualità della vita. Torino si è piazzata al 54° posto su 108, perdendo ancora due posizioni. Impietoso il confronto con altre metropoli del centronord: Milano 8^, Genova 24^, Bologna 7^, Padova 45^, Firenze 16^, Roma 12^. Ma consoliamoci, a Torino si vive comunque meglio che a Bari, Napoli, Catania e Palermo, anche senza il mare.

 

Ghinotto

 

(Nella foto il manifesto di una campagna pubblicitaria, “il mare a Torino” realizzata dalla Regione Liguria e rivolta al pubblico torinese)

Arriva il grande freddo, temperature in picchiata

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Da lunedì aria artica proveniente dalla penisola scandinava

 

Prima di vedere Torino innevata come nell’immagine d’archivio pubblicata a fianco ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ma saranno comunque giorni di grande freddo, quasi polare. Questo fine settimana  porta l’inverno sull’intera regione. E’ prevista neve sopra i 1.300 metri e le  temperature scenderanno in picchiata. La perturbazione in corso si esaurisce nella giornata di domenica, con il ritorno un po’ ovunque del sole.

 

Ma è prevista già a partire da lunedì aria fredda artica proveniente dalla penisola scandinava. Così, dopo la pioggia torrenziale delle scorse settimane, che ha fatto temere esondazioni in tutto il Piemonte, ora arriva il Generale Inverno.

 

Intanto non è incominciata bene la stagione del turismo invernale, anche se nei prossimi giorni la neve è in arrivo. Quasi tutti gli impianti di risalita sono fermi nel weekend che tradizionalmente segna l’apertura. Poca la neve naturale e scarso anche l’innevamento programmato. A Bardonecchia  saranno aperte 6 piste sullo Jafferau, ad Alagna Valsesia (3 piste), aperte anche Prali, nel Pinerolese (Torino), Argentera e Pontechianale (Cuneo), San Domenico Varzo ed il Monte Moro di Macugnaga (Vco).

 

Ma ecco le previsioni dell’Arpa: “Il fine settimana segna il transito verso un regime meteorologico più tipicamente invernale. Perturbato sabato, bel tempo domenica e aria fredda artica in arrivo da lunedì”.

 

(Foto: archivio www.comune.torino.it)

Cameriere arrestato: tenta di ricattare Lapo con un video

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Elkann sarebbe stato trovato seminudo con addosso soltanto una coperta. E’ stato portato in un appartamento  dove, in base a quanto scrive il quotidiano milanese Il Giorno, avrebbe passato un pomeriggio tra “droga e autoerotismo”, in presenza di cocaina

 

Lapo Elkann, rampollo della Famiglia torinese e ideatore di Italia independent finisce in una nuova storia a sfondo erotico e legata alla droga? Forse, più c he altro come vittima, ma i contorni sono ancora da appurare. Fatto sta che uomo di 31 anni, cameriere, è stato arrestato perchè avrebbe tentato un’estorsione martedì scorso al Four Seasons di Milano. Alcuni mesi fa il cameriere che è stato arrestato e si trova a san Vittore (mente il fratello è indagato) avrebbe visto Elkann in condizioni alterate, in giro per le vie del centro di Milano. A suo dire era seminudo con addosso soltanto una coperta. I due fratelli lo accompagnano in un appartamento  dove, in base a quanto scrive il quotidiano milanese Il Giorno, avrebbero passato un pomeriggio tra “droga e autoerotismo”, in presenza di cocaina.

 

I due fratelli riprendono tutto con un telefonino e giorni  dopo pare abbiano chiesto a Elkann 30mila euro poi da lui consegnati, per non rendere pubblico il filmato.  Il collaboratore personale di Elkann li avrebbe portati personalmente ai ricattatori. Ma i due si fanno vivi dopo qualche settimana perchè hanno scoperto che se avessero venduto ai giornali il video “avrebbero guadagnato di più”. Elkann dà loro appuntamento al Four Season ma avvisa anche le forze dell’ordine. Così il 31enne che voleva fare troppo il furbo viene fermato con il fratello.

 

Sei forconi non bastano per fare la rivoluzione

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Erano molto più numerose le forze dell’ordine intervenute per prevenire i disordini che si erano verificati lo scorso anno

 

Quattro gatti alla manifestazione di protesta del movimento dei Forconi organizzata a Torino e nella  provincia. In piazza Crispi si sono presentate 6 (sei) persone e in piazza Togliatti a Rivoli 5. Più o meno stessa sorte per i presidi, a Pinerolo e a Nichelino. Erano molto più numerose le forze dell’ordine con lo scopo di prevenire i disordini che si erano verificati lo scorso anno. Non c’è stato quindi alcun problema per la circolazione e tanto meno  per l’ordine pubblico.

 

Il movimento era sorto qualche anno fa al centro – sud Italia da un’associazione di agricoltori, pastori, allevatori che si definiva “apartitica”, al cui interno, però, erano presenti  alcuni esponenti di Forza Nuova e dell’estrema sinistra. Già nel 2011 organizzarono serrate, scioperi e blocchi stradali, soprattutto in Sicilia. Fu grazie all’adesione degli autotrasportatori e degli ambulanti che attuarono la paralisi del trasporto su gomma dell’intero Paese e dei rifornimenti di carburante.

“Oggi il Movimento dei Forconi e’ morto”: significative le parole di Giuseppe Tano, leader del Movimento Barriera Libera Derna. Cinque o sei forconi non bastano per una rivoluzione.

Che torte speciali alla Piccola Torino

torta p torinotorta piccolaDolci preparati con maestria e passione dalla proprietaria Irene e dalla mamma, già cuoca esperta del ristorante “Antica Trattoria delle Langhe”

 

In zona Santa Rita, in via Tripoli 171/a, si trova la caffetteria “La Piccola Torino”, un bar apparentemente come tanti presenti nel quartiere, se non fosse per le torte ed i dolci preparati con maestria e passione dalla proprietaria Irene e dalla mamma, già cuoca esperta del ristorante “Antica Trattoria delle Langhe”, di via Luigi Capriolo 45.

 

Alle torte in tema con la stagione (squisita la torta di castagne), si accompagnano tra le varie bevande, la cioccolata calda ed il bicerin, immancabile in un locale dedicato al capoluogo piemontese. La caffetteria “vive” attivamente le manifestazioni organizzate dal quartiere, rimanendo aperta nelle domeniche dedicate alle feste di via Tripoli e nel mese di dicembre in occasione dello shopping natalizio.

Angela Barresi

Ucciso per 700 euro ma il dna incastra l’assassino

carabinieri auto

La Procura di Ivrea ha fatto arrestare dai carabinieri Ferdinando Genovese

 

Potrebbe finalmente avere un volto l’assassino di Benito Peloso, il pensionato di Ivrea strangolato lo scorso 2 aprile scorso nella sua casa di via De Gasperi a Ivrea.  La Procura di Ivrea ha fatto arrestare dai carabinieri Ferdinando Genovese, 56enne  disoccupato.  Tracce del dna lo incastrerebbero.

 

Pare si sia trattato di una rapina per derubare all’anziano la misera cifra di 700 euro di pensione. Sarebbe dunque questo il movente dell’omicidio del pensionato, ritrovato otto mesi fa privo di vita sul pavimento del suo appartamento.

 

Sono stati  i carabinieri del Nucleo Investigativo guidato dal  tenente colonnello Domenico Mascoli ad arrestare il presunto assasssino che ha già una rapina come precedente penale. Era già il principale sospettato, ma per l’arresto si sono dovuti attendere i riscontri del dna del genovese trovato sotto le unghie della vittima.

 

(Foto: il Torinese)

Torino promossa Creative City: ora è anche capitale del Design

ponte mole vittorio

mole arcoSi tratta dell’unica città italiana vincitrice del bando di quest’anno, al quale hanno preso parte  28 città di una ventina di Paesi

 

Un nuovo tassello si aggiunge al mosaico di iniziativa che puntano al rilancio della nostra città su scala internazionale.

 

Torino ha infatti ottenuto dall’Unesco il riconoscimento di Creative City nel campo del design, iniziativa supportata fortemente dal sindaco Piero Fassino.  “La città – ha detto il primo cittadino – in questi anni ha saputo sviluppare nuove vocazioni accanto allo storico profilo industriale nel campo della ricerca, della cultura, delle arti e del turismo”.

 

Si tratta dell’unica città italiana vincitrice del bando di quest’anno, al quale hanno preso parte  28 città di una ventina di Paesi. Ad oggi  è stato assegnato a 69 città in tutto il mondo. Il Creative Cities Network punta allo sviluppo della cooperazione tra le aree urbane che individuano nella creatività un fattore strategico per il loro sviluppo. “Un riconoscimento – ha aggiunto Fassino – che ci sollecita a fare sempre di più di Torino una città di innovazione e di avanguardia in ogni campo”.

 

(Foto: il Torinese)

Impariamo a degustare con Go Wine

VINO PREGIATO

Il corso base si propone di sviluppare il rapporto tra vitigno-vite-territorio

 

L’associazione Go Wine promuove a Torino a partire da fine gennaio un nuovo ciclo di incontri dedicati alla conoscenza e alla degustazione del vino. Sono in programma cinque lezioni di corso base secondo il format Go Wine ormai collaudato negli anni.Il corso base si propone di sviluppare il rapporto tra vitigno-vite-territorio, con un messaggio di carattere divulgativo che possa fornire nozioni utili anche per riconoscere e valutare le diverse tipologie di vino. Nel corso di ogni appuntamento si potranno degustare 5 tipologie di vini a seconda del tema trattato: protagonisti delle serate vini bianchi, vini rossi, grandi rossi italiani (alla presenza di un produttore) e vini da meditazione.

 

Per informazioni e iscrizioni:
Associazione Go Wine – Ufficio Corsi – tel. 0173 364631 – fax 0173 361147- ufficio.corsi@gowinet.it – www.gowinet.it