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Arrivano i piemontesi! 600 produttori "sabaudi" al Vinitaly

VINO

Una splendida opportunità per presentare la produzione piemontese, di cui il 60% è sui mercati esteri per un valore di oltre un miliardo di euro nel 2014

 

Un’armata di 600  espositori piemontesi  dal 22 al 25 marzo sarà  a Verona per prendere parte al Vinitaly. Una splendida opportunità per presentare la produzione piemontese, di cui il 60% è sui mercati esteri per un valore di oltre un miliardo di euro nel 2014. “Continua il trend positivo dell’export – spiega l’assessore all’Agricoltura della Regione, Giorgio Ferrero – i nostri vini costituiscono una grande risorsa economica e un simbolo del Made in Italy e Made in Piemonte”.

Clima da santa inquisizione sotto la Mole: quel pacco di grattacielo tra scandali e scandaletti

inquisizione

palazzo regioneIL GHINOTTO DELLA DOMENICA

Gli aspetti “scandalosi” hanno via via toccato: 1 – la parcella dell’architetto Fuksas, 2 – la bonifica dell’amianto, 3 – la modifica del progetto, sostituendo al ferro il cemento, 4 – la sponsorizzazione di una corsa ciclistica, la Monviso-Venezia

 

Dopo gli scandaloni gli scandaletti? Non c’è pace sotto la guglia della Mole, ogni momento della politica e dell’amministrazione pare finisca con un inchiesta giudiziaria. Cominciamo con l’ultima disgrazia toccata al disgraziatissimo, costruendo grattacielo, sede unica della Regione. Nato da un’idea della Giunta Ghigo per “lasciare un segno visibile” dell’ente regionale nel capoluogo, doveva sorgere sull’area di riqualificazione urbana (Spina), ma quando Mercedes Bresso divenne governatrice decise di spostarlo, come se fosse un pacco, nell’area ex-Fiat Avio, che era stata invece destinata alla Città della Salute.

 

La smania di cambiare le scelte di chi precede non ha colore politico: infatti, cinque anni dopo la Giunta Cota rimette in discussione il grattacielo e traccheggia a lungo, prima di convincersi che, oltre a essere un affare (per gli affitti risparmiati) ormai è difficile tornare indietro. Per cui, non senza contraddizioni, da un lato presenta un esposto alla Corte dei Conti adombrando sperpero di soldi pubblici (per la parcella del progettista) dall’altro assegna il cantiere a un’associazione di imprese pilotate da una cooperativa “rossa”. Gli aspetti “scandalosi”, dunque, hanno via via toccato: 1 – la parcella dell’architetto Fuksas, 2 – la bonifica dell’amianto, 3 – la modifica del progetto, sostituendo al ferro il cemento, 4 – la sponsorizzazione di una corsa ciclistica, la Monviso-Venezia, organizzata dall’allora senatore leghista Michelino Davico. Quest’ultimo “affaire” è appunto lo scandaletto di cui sopra: 50mila euro (e forse più) di pubblicità, fatturati e quindi scaricabili, che sarebbero il “segno di riconoscimento” dei costruttori alla Lega, per il via libera dato al progetto. Almeno, questa pare la congettura degli inquirenti, che gli interessati smentiscono vigorosamente. Quello che colpisce è la singolarità dell’abbinamento rosso-verde. Finora, infatti, ci eravamo abituati alle (legittime) sponsorizzazioni delle Coop verso le Feste dell’Unità, su cui forse nessuna procura ha mai avuto nulla da ridire …

 

Uno scandaletto tira l’altro e anche il fronte sinistro ha da leccarsi le ferite per l’indagine che tocca un personaggio di rilievo, la deputata Paola Bragantini, nella sua precedente veste di presidente di circoscrizione. Indagini sui tabulati telefonici proverebbero che le giunte di quartiere, convocate anche per ore e ore di fila, non vedevano la partecipazione degli “assessorini” dati per presenti e invece impegnati in altre faccende e in alcuni casi anche in ferie all’estero. L’escamotage, ipotizzerebbero gli investigatori, sarebbe servito a ottenere permessi lavorativi retribuiti, che poi il Comune rimborsa ai datori di lavoro privati (non ai dipendenti pubblici). Ci sarebbe anche l’aspetto, ma sembra interessare a nessuno, che gli atti assunti con presenze fasulle sarebbero viziati da falso ideologico, ma tant’è… oggi prevale sempre l’attenzione al vile pecunio.

 

Comunque, ai gazzettieri indaffarati a tracciare scenari e titoli a cinque colonne, su questi e altri casi, si consiglierebbe prudenza, dopo che due altri fatti si sono conclusi in una bolla di sapone. Ci riferiamo alle assoluzioni di Cesare Vaciago, già direttore del Comune, per la questione dei concorsi per dirigenti, e di Alberto Vanelli, processato e prosciolto per la gestione dell’appalto delle Ogr, dove si realizzò la più importante mostra del 150esimo dell’Unità. In quest’ultimo caso, i magistrati avrebbero riconosciuto che un funzionario può, nel pubblico interesse, agire “con creatività” pur di raggiungere lo scopo, e se fosse così sarebbe un bel risultato, forse in grado di rincuorare i tanti burocrati che ogni giorno di più si rinchiudono nel loro guscio, per evitare gli strali di magistrature contabili e sante inquisizioni (leggasi anticorruzioni) varie.

 

Ghinotto

 

(Il dipinto in alto è di Pedro Berruguete: San Domenico presiede un tribunale dell’Inquisizione – Museo del Prado)

Modigliani, genio "maledetto", inaugura alla Gam la stagione dei grandi eventi torinesi del 2015

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Una vita sregolata che si spezza a soli 36 anni e l’immensa fama postuma che gli regala l’immortalità. Modì è stato raccontato da letteratura, saggistica e cinema con la strepitosa interpretazione di Andy Garcia

 

Bello, geniale e maledetto, una vita sregolata che si spezza a soli 36 anni e l’immensa fama postuma che gli regala l’immortalità. Modì è stato raccontato da letteratura, saggistica e cinema con la strepitosa interpretazione di Andy Garcia, ed ora la GAM (Galleria Civica d’Arte Moderna) di Torino gli dedica la mostra “Modigliani e la Bohème di Parigi”, in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne-Centre Pompidou. Circa 90 opere, tra le quali 60 capolavori provenienti anche da prestigiose collezioni pubbliche e private d’Europa. E intorno al “Prince de Monparnasse” tutta la straordinaria atmosfera culturale cosmopolita dell’”École de Paris” che l’allestimento, curato da uno dei massimi esperti, Jean-Michel Bouhours, racconta in 5 distinte sezioni. –

 

-Agli albori del 900 Parigi è una città cosmopolita e liberale, il cuore della cultura europea: attira, accoglie e protegge esuli ebrei in fuga dalle persecuzioni, pittori, scultori, scrittori, modelle e musicisti stranieri. Si riuniscono nei caffè, circoli ed atelier delle 2 capitali dell’arte lungo le rive della Senna. Montmartre, dove nascono i “fauves”, il cubismo,“Les  demoiselles d’Avignon” di Picasso; e Montparnasse, animata da italiani ed ebrei orientali, che sarà l’incubatrice delle future stagioni, dal dadaismo al surrealismo.

 

Amedeo Modigliani -nato a Livorno il 12 luglio 1884- quarto figlio di una famiglia di commercianti ebrei, ha l’adolescenza segnata dalla tubercolosi, l’arte nel sangue e la certezza di un destino fuori del comune. Dopo la formazione tardo-macchiaiola ed un intermezzo veneziano, nel 1906 approda a Parigi e si installa dapprima a Montmartre, poi a Montparnasse. Gli inizi scivolano via facilitati dai soldi della madre, poi la scorta si esaurisce e la vita precipita. Il Dedo timido, colto (declama Dante, è sempre accompagnato da un libro ed ha maggiori affinità con i poeti), elegante e gentile, che non fuma e beve con moderazione, si trasforma. Disegna, dipinge e scolpisce in un affanno umiliato dall’indifferenza dei mercanti e non riesce più a scansare la miseria. Oscilla tra debiti, fughe veloci per non pagare l’affitto, grandi ubriacature e droghe. Il già fragile sistema nervoso peggiora con improvvisi scatti di collera, mentre i polmoni lo tradiscono. Ed eccolo incarnare lo stereotipo dell’artista “maudit”, tutto genio e sregolatezza.

 

Gli amici cercano di aiutarlo. Primo fra tutti il medico Paul Alexandre, poi il poeta polacco Léopold Zborowski che organizza e finanzia la sua prima personale: ma quei “Nudi distesi” scandalizzano, restano invenduti e la mostra chiude. Non si arrende e la sua opera si popola di ritratti di amici, prostitute, amanti: è Parigi che posa per lui. Prima fa tantissimi disegni, tutte tappe di avvicinamento alle tele che svelano sempre poco dell’ambiente, ma “raggiungono la pienezza” con al centro la figura umana: teste ovoidali, colli longilinei, occhi da riempire con l’anima. Insomma la grandiosa cifra stilistica di Modì, che le donne seppero subito cogliere: come la poetessa inglese Beatrice Hastings, sua amante per 2 anni. Ma il sacrificio supremo è quello di Jeanne Hebuterne: la studentessa di 19 anni che incontra all’Académie Colarossi, sposa nel 17, e da cui avrà una bambina. Quando Modigliani muore, il 24 gennaio 1920, Jeanne, bellissima e di nuovo incinta di 9 mesi, chiede di essere lasciata sola con lui, si taglia una ciocca di capelli, la depone sul petto dell’uomo per cui viveva, poi terrea e silenziosa, si rintana a casa dei genitori. Nella notte, spalanca la finestra e si lancia dal quinto piano.

 

L”artista maledetto” e l’atmosfera culturale dell’”École de Paris” sono raccontate in 5 tappe.

 

1)Amedeo Modigliani- Sezione dedicata alla sua figura e allo stile inconfondibile: semplificazione formale, riduzione del corpo e dei volti a forme geometriche elementari, allungamento accentuato delle forme. Tra i quadri esposti “Ritratto di Soutine”, “Jeanne Hebuterne”, “Il giovane ragazzo rosso”, “La ragazza rossa”.

2)Modigliani/Brancusi e la scultura- alla quale Modì si dedicò quasi esclusivamente dal 1909 al 1914, grazie all’amico che gli fece scoprire la scultura ispirata all’arte oceanica, africana e khmer. Poi smise, scolpire era pericoloso per la sua salute e distrusse molte delle prime creazioni. In mostra le celebri teste dalle forme allungate e gli occhi senza pupille.

3)La Bohème parigina- gli artisti dal grande genio, ma con vita sempre precaria, che s’incontravano a Montmartre e Montparnasse, sono rappresentati in questa sezione, con opere di Chaim Soutine, Marc Chagall e 2 splendidi paesaggi di Maurice Utrillo.

 4)Il Cubismo- Modigliani non aderì alla rivoluzione cubista di Picasso, ma condivise  il processo di schematizzazione e l’attenzione verso l’arte primitiva, come testimoniano i dipinti e i disegni in mostra, accanto ad opere di Juan Gris, Louis Marcoussis, Léopold Survage e “Pane” di Picasso. 5)Il nuovo umanesimo della scuola di Parigi- che ai primi del 900 attirò schiere di artisti come Marc

Chagall, Max Jacob, Sonia Delaunay e Susanne Valadon (presenti con una serie di ritratti).

 

La GAM celebra così un genio assoluto che transitò come una meteora nella Parigi di inizio 900 e la cui fama arrivò postuma. Al suo funerale accorsero pittori, poeti, modelle e… mercanti che già fiutavano l’affare. Fu seppellito come un principe, gli amici fecero una colletta per i fiori e donarono il ricavato dei loro quadri alla piccola orfana. La Hebuterne, invece, rimase sul selciato fino al mattino; la raccolse un operaio e fu sepolta in miseria e silenzio, lontana dal suo Modì. Solo 10 anni dopo poté raggiungerlo al Père-Lachaise e la tomba che oggi condividono è l’epitaffio più giusto per la loro storia. Se volete approfondirla, il libro scritto dalla figlia è emozionante, racchiude foto uniche ed una delle frasi più belle mai scritte a un padre: “Perdoniamo -post mortem- agli artisti stravaganze e immoralità perché sono esseri di eccezione, di specie umana diversa”. – Jeanne Modigliani “Modigliani, mio padre” (ed. Abscondita. Carte d’artisti -60-)

 

Laura Goria

 

“Modigliani e la Bohème di Parigi” alla GAM di Torino (14 marzo-12 luglio 2015)

 

 

Crisi in Piemonte, Chiamparino: "Un tavolo sull'occupazione e fondi per i 40/50enni fuori dal lavoro"

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Il governatore: “Chiederò un incontro a Confindustria sulla drammatica situazione”

 

 

In Piemonte sono oltre 33.000 i  lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali. Tra le persone coinvolte, 5.500 hanno perso il posto di lavoro per il fallimento delle loro aziende, 15.000 sono operai di Fca e Cnh Industrial in cassa integrazione . Il dato Fiom riguarda solo aziende  in cui i metalmeccanici della Cgil sono presenti. I lavoratori coinvolti, tra i quali quelli della De Tomaso e dell’Agrati hanno manifestato con un presidio davanti alla sede della Giunta regionale, dove hanno incontrato il presidente della Regione.

 

Sergio Chiamparino, al termine della riunione ha dichiarato: “Chiederò un incontro a Confindustria Piemonte per dare vita in Regione a un tavolo che affronti la situazione drammatica del lavoro in Piemonte. E ai sindacati confederali che incontrerò lunedì farò una proposta per usare parte dei fondi europei per cercare di risolvere soprattutto il problema dei 40/50enni espulsi dal mercato del lavoro”. 

Pochi studenti in piazza armati di pennarelli contro il governo Renzi e la scuola privata

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Il corteo è partito  da piazza Arbarello per protestare contro il progetto di riforma della scuola del governo

 

Non c’è stata la partecipazione massiccia delle precedenti proteste. Erano più o meno duecento gli studenti delle scuole superiori torinesi che hanno dato vita al corteo partito  da piazza Arbarello per protestare contro il progetto di riforma della scuola del governo di Matteo Renzi. Per qualche minuto è stato bloccato il traffico in corso Vittorio, dove i manifestanti, quasi tutti giovani del Last, laboratorio studentesco, hanno tirato matite, penne e  pennarelli contro la sede regionale del Miur, presidiata da decine di agenti di polizia in tenuta antisommossa. Ma non ci sono stati incidenti. Il corteo si è infine avviato davanti ad una delle scuole private: sono queste, secondo i manifestanti, le “favorite” di Renzi.

 

(Foto: archivio)

Fca vola in borsa ma in Piemonte è crisi con più di 30 mila lavoratori in cassa integrazione

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sciopero cgil 2fiat fcaI segretari di Cgil, Cisl e Uil Piemonte, Alberto Tomasso, Alessio Ferraris, Gianni Cortese hanno chiesto al presidente Sergio Chiamparino un incontro urgente

 

“I tagli che la Giunta si appresta a varare colpiscono in modo particolare politiche sociali e trasporti, con gravi ripercussioni sui servizi ai cittadini”. E’ quanto sostengono i segretari di Cgil, Cisl e Uil Piemonte, Alberto Tomasso, Alessio Ferraris, Gianni Cortese, che hanno chiesto al presidente Sergio Chiamparino un incontro urgente. Cgil, Cisl e Uil, affermano che “senza correzioni, ci saranno pesanti ripercussioni sulle categorie più deboli, sulle famiglie e sui pendolari”.

 

La crisi si fa ancora sentire pesantemente nella nostra regione, con  oltre 33.000 lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali. tra loro 5.500 hanno perso il posto di lavoro per il fallimento delle loro aziende, 15.000 sono operai di Fca e Cnh Industrial in cassa integrazione . Il dato Fiom riguarda solo aziende  in cui i metalmeccanici della Cgil sono presenti. Venerdì i lavoratori coinvolti, compresi quelli della De Tomaso e dell’Agrati manifesteranno davanti alla sede della Regione Piemonte in piazza castello.
   

 

E intanto Fca “strappa” in borsa. In una giornata positiva per l’auto in modo particolare il gruppo raggiunge la soglia dei 14,5 euro (+2,47%). Si tratta del nuovo record dalla quotazione a ottobre come Fiat Chrysler. Considerando la vecchia Fiat, si torna ad agosto 1998.

 

(Foto: il Torinese)

Cultura, fede, gusto e sport: il mondo si incontrerà a Torino per gli eventi di Expo-To

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Comune e regione hanno ideato la campagna ‘Torino e Piemonte dove ogni viaggio è un evento’ e il nuovo portale di promozione turistica 

 

 

Torino punta sul proprio straordinario patrimonio storico, culturale ed enogastronomico per farsi conoscere al mondo, in occasione di Expo 2015. la città ha quindi curato un programma di eventi unico per quantità e qualità: Expo-To, di cui fanno parte centinaia di appuntamenti abbinati a Milano, sul modello ormai collaudato di Mi-To – settembre musica. “Expo sarà un successo mondiale” ha detto con entusiasmo il sindaco Fassino.

 

Tra le proposte di maggior “peso” l’inaugurazione del nuovo Museo Egizio  il prossimo 1 aprile, la mostra Modigliani e Raffaello (marzo-luglio), l’esposizione della Sanguigna, autoritratto di Leonardo (da maggio), l’Ostensione della Sindone (dal 19 aprile), il ciclismo di livello, le manifestazioni per Torino capitale europea dello sport,  il Jazz internazionale a tante altre occasioni per vivere la città.

 

 

Per far conoscere al mondo le numerose attrattive del Piemonte e del suo capoluogo che dista circa 30 minuti dalla sede dell’Esposizione Universale, Regione  e Comune hanno scelto di far convergere le proprie attività promozionali nei confronti del pubblico di Expo 2015. E’ stato realizzato in sinergia un piano di comunicazione integrato che si avvale di due importanti strumenti: la campagna ‘Torino e Piemonte dove ogni viaggio è un evento’ e il nuovo portale di promozione turistica degli eventi (realizzato con CSI Piemonte) www.inpiemonteintorino.it tradotto in 4 lingue, inglese, francese, tedesco e spagnolo.Il tutto caratterizzato dal claim WEEMOTIONS IN PIEMONTE, IN TORINO.

 

 

‘Torino e Piemonte dove ogni viaggio è un evento’ è una campagna fortemente visual diffusa attraverso il web, le affissioni (in selezionate città nel nord, centro e sud Italia) e la stampa periodica specializzata e non, con l’intento di incuriosire i potenziali visitatori e invitarli a vivere le emozioni offerte da Città e Regione per 365 giorni all’anno. Il lancio è previsto per aprile-maggio e il messaggio pubblicitario si chiude con l’invito a visitare il territorio navigando su www.inpiemonteintorino.it.Nel nuovo portale convergono contenuti web diversi e separati, con un approccio facile e intuitivo, ricco di immagini, schede descrittive dei singoli eventi, filmati e brevi notizie.

Grattacielo Regione, dall'inchiesta spunta l'ipotesi di finanziamento illecito alla Lega

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grattacielo regioneCota: “Diffido chiunque dall’accostare maliziosamente interessi e comportamenti dei dirigenti dell’associazione amatoriale ‘Monviso-Venezia’ all’attività della Lega Nord in Piemonte ed all’azione del mio governo, che non ha mai nascosto le perplessità in ordine alle opacità di quel progetto”

 

La nuova ipotesi della Procura di Torino in merito all’inchiesta sula costruzione del grattacielo di Massimiliano Fuksas è di finanziamento illecito alla Lega Nord. La guardia di finanza ha eseguito nuove perquisizioni negli uffici del grattacielo in zona Lingotto, che ospiterà in un prossimo futuro tutte le sedi decentrate della Regione Piemonte. Gli investigatori hanno all’esame la possibilità che la CoopSette, una delle società vincitrici dell’appalto per la costruzione del palazzo unico regionale, abbia versato 50 mila euro, subito dopo avere ricevuto la commessa, a un’associazione sportiva di Bra, organizzatrice del Giro Ciclistico della Padania. Tra le ipotesi emerse dall’inchiesta in corso, vi è anche quella che la variante al progetto iniziale del grattacielo sia servita per ridurre i costi di costruzione, così da raccogliere un “tesoretto” da destinare alle tangenti. Pronta la replica dell’ex governatore Roberto Cota, segretario della Lega piemontese, che dichiara all’Ansa:”Diffido chiunque dall’accostare maliziosamente interessi e comportamenti dei dirigenti dell’associazione amatoriale ‘Monviso-Venezia’ all’attività della Lega Nord in Piemonte ed all’azione del mio governo, che non ha mai nascosto le perplessità in ordine alle opacità di quel progetto”.

 

(Foto: il Torinese)

Bilancio Regione, meno tagli: Chiampa “mani di forbice” incassa l'ok e 160 milioni da Roma

giunta regionale chiampa

 E’ vero che la trattativa con la Cassa depositi e prestiti frutterà un ulteriore “tesoretto” di 160 milioni, ma far quadrare i conti sta diventando davvero difficile

 

AGGIORNAMENTO Esito positivo per l’incontro odierno fra il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, l’Assessore al Bilancio Aldo Reschigna e i vertici del Ministero dell’Economia e di Cassa Depositi e Prestiti. Nessuna obiezione da parte del Ministero a che il Piemonte possa accedere alle procedure di rinegoziazione del debito così come previsto dalla legislazione vigente: non ci saranno dunque tagli aggiuntivi e sono confermati i 161 milioni attualmente inseriti nel Bilancio 2015. “La risposta del Ministero dell’Economia – ha dichiarato il Presidente della Regione Sergio Chiamparino – è una buona notizia soprattutto per il Piemonte, perché ci permette di procedere con il Bilancio 2015 senza dover prevedere ulteriori tagli della spesa.

 

 

La Giunta regionale ha presentato il Bilancio 2015. Il documento, riporta l’Ansa, viene definito dal governo regionale di “sacrifici” ma nel quale viene fatta “pulizia”. Si provvede per il pagamento dei debiti pregressi. “Non ci sono entrate farlocche né uscite farlocche – dice il presidente Chiamparino – ma precise scelte politiche. Alcuni settori avranno delle criticità, ma non insostenibili”. Taglio ridotto per  Trasporti, diritto allo studio universitario e politiche sociali. Lo sport viene invece tagliato di oltre il 50%

 

I 900 milioni in arrivo per la sanità regionale, che serviranno a pagare i fornitori, rappresentano l’unica buona notizia di questi giorni per le casse disastrate della Regione. E’ vero che la trattativa con la Cassa depositi e prestiti potrebbe fruttare un ulteriore “tesoretto” di 160 milioni, ma far quadrare i conti sta diventando davvero difficile per Sergio Chiamparino e la sua Giunta. I tagli alla cultura per altri 17 milioni erano già stati annunciati. Ora a rischio sono anche il welfare (sul delicato ambito dei fondi per i non autosufficienti), il diritto allo studio e i trasporti. I mal di pancia in maggioranza già si fanno sentire: Sel è critica sui paventati tagli ai servizi sociali, mentre nel Pd si mugugna sulle sforbiciate alla cultura e al diritto allo studio. Per quanto riguarda il settore trasporti, in teoria, dovrebbe poter contare più o meno sulla cifra dello scorso anno, oltre mezzo miliardo di euro. Ma con tutti i problemi che i pendolari hanno sotto gli occhi ogni giorno c’è da chiedersi: basteranno?

Minotauro, per il processo contro la 'Ndrangheta chieste condanne per più di 600 anni

tribunale

TRIBUNALE 1In primo grado erano state inflitte 36 condanne e decise 38 assoluzioni. Ulteriori 50 imputati sono stati condannati in Cassazione

 

Oltre sei secoli, a tanto ammontano le richieste di condanna – 609 anni complessivi –  per 63 imputati, richieste dal pg Malagnino nel processo d’appello denominato Minotauro, relativo alle infiltrazioni della ‘ndrangheta in provincia di Torino.  Tra le richieste di condanna anche quella a 10 anni per Nevio Coral, l’ex sindaco di Leinì, che era stato condannato in primo grado alla stessa pena. Sono invece stati chiesti 7 anni, rispetto ai due di primo grado,  per Antonino Battaglia, ex segretario comunale di Rivarolo. Per Rosario Marando, assolto in primo grado e di nuovo arrestato a Roma nei giorni scorsi per il sequestro del figlio di un boss mafioso, 15 anni. In primo grado erano state inflitte pene per 266 anni. La procura generale non ha presentato appello su nove assoluzioni. In primo grado erano state inflitte 36 condanne e decise 38 assoluzioni. Ulteriori 50 imputati sono stati condannati in Cassazione. 

 

(Foto: il Torinese)