Non demorde l’epidemia di influenza a Torino e in Piemonte. Solo nella prima settimana di gennaio si sono registrati 83 mila nuovi casi, tanto che l’incidenza è salita a 18.7 casi ogni mille assistiti dal servizio sanitario: la media nazionale è di 13.11. Dall’inizio della stagione invernale i piemontesi colpiti sono 300 mila. Da evidenziare che il numero dei casi diminuisce nella fascia pediatrica da 0 a 14 anni, con un’incidenza di 22 ogni mille assistiti, mentre è in aumento nella fascia 15-64 anni, con 20 casi, e in quella degli ultrasessantacinquenni: 13 casi ogni casi ogni mille. Il numero dei vaccinati al 3 gennaio è 616.592. Questo il quadro tracciato dal servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive.

demografica nella quale rilevante è il peso della popolazione con più di 65 anni;
ristorazione collettiva nelle scuole, disciplina dell’assegnazione dei contributi alle istituzioni scolastiche paritarie, degli organi collegiali territoriali della scuola e dell’educazione degli adulti;
edilizio esistente, nonché nell’attuazione della pianificazione paesaggistica e nella gestione autorizzativa degli interventi sul territorio, considerando che si è dotata di Piano paesaggistico regionale;


produttivi e aumento della cassa integrazione. Per il sindacato i tempi per futuri investimenti sono troppo lunghi e destano incertezza e preoccupazione tra i lavoratori.
propria esperienza di figlio di operaio della Piaggio di Pontedera, licenziato negli anni ’60, e su richiesta dei 537 lavoratori ha promesso di scrivere a papa Francesco sulla difficile situazione dell’azienda. L’arcivescovo ha voluto portare la vicinanza della Chiesa torinese al presidio dove si sono presentati anche gli assessori al Lavoro della Regione Gianna Pentenero e del Comune di Torino Alberto Sacco. L’azienda ha prorogato al 12 gennaio la chiusura collettiva utilizzando ferie e permessi. I sindacati sono però preoccupati che possa scattare la mobilità.
All’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, e all’ex sindaco di Torino Piero Fassino è stato notificato un avviso di garanzia dalla procura di Torino
Alcune scuole materne e primarie torinesi sono rimaste chiuse, oggi, dopo le vacanze di Natale, per lo sciopero delle maestre proclamato dall’Anief, associazione nazionale insegnanti e formatori
centro (foto). Oltre alle scuole chiuse, diversi dirigenti scolastici hanno ridotto gli orari in alcune classi e sospeso le lezioni in altre creando disagi alle famiglie. Gli insegnanti, infatti, non sono tenuti a comunicare in anticipo alle segreterie le proprie intenzioni. Anche il personale Ata, bidelli e segretari, hanno aderito allo sciopero lamentandosi dell’aumento di stipendio troppo modesto che avranno nel 2018.
Le piccole e medie imprese torinesi hanno chiuso bene il 2017 e per il 2018 le previsioni sono all’insegna dell’ottimismo
6463 persone sono state trovate senza cinture di sicurezza, e 4476 guidavano parlando al cellulare