IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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Con le elezioni politiche del 4 marzo è nata la III Repubblica? C’è chi lo ha sostenuto, ma il suo argomentare non appare convincente. Se è nata ,è una Repubblica molto “provvisoria”, per dirla con Guareschi, perché nasce dalla netta spaccatura tra il Nord produttivo e un Sud parassitario senza lavoro e soprattutto nasce senza basi di un consenso parlamentare che è alla base di ogni Repubblica . In Francia la storia delle diverse repubbliche hanno rappresentato svolte importanti o hanno segnato crisi altrettanto decisive ,come quella della IV Repubblica, da cui il genio politico di De Gaulle fece uscire la Francia. In Italia noi scontiamo il fatto di non aver avuto nessun de Gaulle, ma sono delle sue modeste e misere controfigure. Il sistema gaullista regge la Francia dalla fine degli anni Cinquanta senza scossoni, pur passando da maggioranze politiche alternative una rispetto alle altre. Se non è nata o è nata malissimo la III Repubblica italiana, ciò è dovuto, in primis, ad una legge elettorale creata ad hoc per rendere ingovernabile il paese. Sembra incredibile che una classe politica avveduta abbia potuto partorire una legge come l’attuale. Nella instabilità politica in cui si dibattono i maggiori paesi europei scegliere infatti una legge maggioritaria per il solo al 25 % per cento si è rivelato un errore grossolano perché con i collegi proporzionali al 75 %( decisi in tutto e per tutto dai partiti)si sono messe per le basi per l’ingovernabilità e per una classe politica non selezionata dal voto dei cittadini se non in minima parte. Oggi i processi politici richiedono rapidità di decisione,l’Italia si è messa invece nelle condizioni di arretrare rispetto al suo già non esaltante passato. Ci aspettano giorni di confusione politica,
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Ma c’è stata anche superficialità da parte di una parte consistente dell’elettorato che , affidandosi ai grillini ha operato una scelta sconsiderata: è quasi il sonno della ragione che genera mostri. Gente impreparata non può pensare di governare il Paese senza gravi danni, ammesso che riesca a trovare una maggioranza parlamentare che non ha conquistato attraverso le urne, malgrado i voti raccolti. Il vero pericolo per la
democrazia sono i 5 Stelle che non riescono neppure a governare i comuni,r ealtà che, per quanto complesse, non sono paragonabili con il governo nazionale. A parte il duo Grillo -Casaleggio che rappresenta un punto oscuro e assolutamente antidemocratico dei 5 Stelle, i deputati e senatori grillini eletti non danno certezze di sorta. Croce, riferendosi ai fascisti in ascesa, parlò della invasione degli Hyksos che dominarono l’Egitto. Quest’idea mi è tornata alla mente, ascoltando Di Maio e i suoi. I grillini certamente non sono fascisti, ma, come diceva Pannella, sono “sfascisti”, con progetti improvvisati e demagogici
che hanno ottenuto consenso in un elettorato esasperato dalla crisi economica, dalla mancanza di lavoro e da una immigrazione incontrollata che solo l’Italia ha avuto. Ma non si tratta solo di elettorato arrabbiato ,si tratta di elettorato immaturo,f rutto anche di una scuola degradata che non forma dei cittadini, ma gente senza arte né parte di cui i grillini stessi sono espressione. La scuola post sessantottina ha delle gravi colpe perché gli elettori odierni sono cresciuti alla scuola di professori sessantottini ignoranti e pressapochisti.
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IL NORD
Diversa è la situazione che si è registrata al Nord dove la netta vittoria del centro- destra che comunque è maggioritario nell’intero Paese-cosa che i giornali hanno quasi sottaciuto, ma che il Presidente della Repubblica non potrà ignorare – ha spiegazioni diverse. Chi scrive non ama le sparate di Salvini, ma va dato atto che le ragioni che hanno mosso la protesta leghista, sono reali. In particolare l’immigrazione selvaggia ha realmente scombussolato la vita di milioni di persone soprattutto appartenenti ai ceti popolari. Basta girare per le vie delle città, senza neppure andare nelle periferie degradate, per rendersi conto della
gravità della situazione. L’inefficienza dello Stato rende inoltre sempre più problematica la sopravvivenza del ceto produttivo che stenta ad andare avanti malgrado la crisi e la mancanza di adeguati interventi a sostegno della nostra economia. L’atteggiamento dell’Europa comunitaria verso l’Italia ha invelenito una situazione che, da Monti in poi, si è resa sempre più problematica. Gli Italiani hanno sentito l’Europa lontana e a volte nemica, anche per colpa dei nostri stessi governanti più attenti a Bruxelles che agli interessi vitali degli Italiani. Il Centro-destra ha esperienza di governo e ha dimostrato in alcune regioni di saper lavorare proficuamente. I governi Berlusconi non hanno dimostrato particolari eccellenze ,ma non sono neppure confrontabili con gli scenari inquietanti aperti dalla vittoria dei 5 Stelle . Berlusconi ha ottenuto recenti e impensabili riconoscimenti internazionali che dovrebbero far riflettere chi ho massacrato per anni ,rendendogli difficile governare. Demonizzare a priori l’ipotesi di un governo di centro destra appare quindi un atto di irresponsabilità oltre che di scarsa democrazia.
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LA CRISI DELLA SINISTRA E LA FINE DEGLI ESTREMISTI DI DESTRA
La sinistra è in crisi in tutta Europa e Renzi aveva sicuramente colto questa crisi, facendo del PD una cosa diversa dai partiti della sinistra europea. Questa scelta non ha incontrato il favore degli elettori. Renzi è stato travolto da alcuni suoi errori e da una certa arroganza nel gestire il potere, ma egli paga anche le conseguenze di una crisi più ampia. L’esperienza del PD renziano forse si può considerare conclusa. Ed è un peccato perché la democrazia italiana si sarebbe giovata in termini di stabilità di un partito come quello, finalmente affrancato da una remora post comunista che, staccatasi dal partito, ha fallito in modo clamoroso la prova elettorale, cadendo nel ridicolo. I partiti socialisti sono in crisi o sono addirittura scomparsi come in Francia. Bisognerà riflettere su questi accadimenti perché la socialdemocrazia europea era (e resta) un
elemento fondante della politica nell’Occidente europeo. Le ideologie sono morte, ma insieme alle ideologie forse sono anche morte le idee che sono invece il sale della democrazia. La campagna elettorale ha registrato un dibattito fatto di promesse mirabolanti ,ma priva di idee. Un dibattito che ha sedotto un elettorale,
quaglieni@gmail.com
Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda parteciperà alle assemblee dei lavoratori dell’Embraco, in programma oggi presso lo stabilimento di Riva di Chieri.
l centrodestra, in base ai dati delle Politiche di ieri è in tutto il Piemonte la prima coalizione (miglior risultato all’uninominale della Camera nel Piemonte 2 con il 47%).
torinese, è evidente che se il centrosinistra fosse stato unito forse non avremmo perso in alcuni collegi. Al posto di quegli esponenti del centro destra che hanno già le bottiglie in fresco da stappare alle prossime regionali, la prenderei con una certa calma, perchè come ho già detto altre volte i punti si contano quando le bocce sono ferme, e come già dimostrato altre volte, ogni elezione ha la sua storia, un anno è lungo e possono succedere molte cose, sia a livello locale che nazionale. Ricordo di aver vinto, nel 2001, da sindaco a Torino quando Berlusconi trionfava in tutta Italia. Soddisfatto, ovviamente, il coordinatore regionale di Forza Italia, Giberto Pichetto. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera dice che “i candidati hanno lavorato bene, hanno saputo toccare i temi che interessano alla gente, come la sicurezza e l’immigrazione.. E a Torino per la prima volta il centrodestra è la prima coalizione. Ciò fa ben sperare per le Regionali e
per le Comunali”. Dalle parti del Carroccio parla la neoparlamentare Elena Maccanti, già assessore leghista nella Giunta Cota: ” possiamo ritenerci molto soddisfatti del risultato della Lega a Torino. I temi affrontati durante la campagna elettorale, come immigrazione e lavoro, erano quelli sentiti dai cittadini, che hanno dimostrato fiducia nelle soluzioni proposte da Matteo Salvini e dalla Lega e in generale bocciato le politiche degli ultimi governi di sinistra. Il risultato di Torino credo che possa essere davvero storico, una svolta che deve essere un punto di partenza verso un consolidamento definitivo anche in città. L’affermazione della Lega come prima forza della coalizione era emersa durante tutta la campagna elettorale dalla partecipazione della gente, dal polso che abbiamo avuto parlando con i cittadini e i consiglieri comunali e di circoscrizione: tanti elettori di centrodestra ci dicevano che questa volta avrebbero votato la Lega”. Per M5S su Facebook interviene la sindaca Chiara
Appendino. ” vorrei dire grazie a tutte le persone impiegate nelle operazioni di voto che hanno garantito il regolare svolgimento delle attività elettorali. Ringrazio anche tutti gli elettori che hanno atteso con pazienza il proprio turno in coda. Le urne ci restituiscono un risultato storico per il M5S. Congratulazioni a Luigi Di Maio e a tutte le persone che ci hanno sostenuto in
così votare per la prima volta. Sono 13 ragazze e 12 ragazzi. 

utilizzo irregolare o fraudolento delle risorse. Interventi che vogliono anche costituire un’adeguata forma di deterrenza. In particolare, la Regione consente l’accesso diretto ai sistemi informativo e di monitoraggio dei beneficiari dei finanziamenti comunitari e segnalare fatti che possono configurarsi come violazioni tributarie affinché sia valutata la possibilità di effettuare approfondimenti investigativi; la Guardia di Finanza comunica, in caso di eventi penalmente rilevanti d’interesse del protocollo e previo nulla osta dell’autorità giudiziaria, le generalità delle persone fisiche e giuridiche coinvolte, in modo da avviare le procedure di recupero di finanziamenti indebiti.
zero.
abbia finora mosso un dito nei suoi confronti, in tempi in cui molti docenti sono criminalizzati per molto meno: basta la lamentela di un genitore per scatenare il finimondo, come dimostrano le cronache . Eppure la maestrina , già nota per il suo estremismo no Tav , ha dovuto augurare la morte ai poliziotti perché qualcuno si sia interessata di lei. Un’anomalia che dovrebbe far riflettere sulla gestione della scuola italiana. Nei suoi confronti non ci possono essere giustificazioni. Ha commesso un reato e tale reato va perseguito. L’obbligatorietà dell’azione penale deve valere anche per lei. Non so se vada licenziata in tronco, ma sicuramente va subito sospesa cautelativamente dall’insegnamento e va subito avviata nei suoi confronti un’azione disciplinare. Non invoco sanzioni esemplari,invoco l’applicazione delle leggi.Questo impone lo Stato democratico di cui l’ insegnante in questione dimostra, come minimo, di non conoscere le leggi.

Non si arresta a il boom delle imprese amministrate da stranieri, il 3.8% in più, l’11% del totale delle aziende torinesi