Chiuse le indagini sul delitto dell’insegnante di Castellamonte, Gloria Rosboch, 49 anni, uccisa nei boschi di Castellamonte, che aveva denunciato per truffa Gabriele De Filippi, al quale aveva consegnato 187 mila euro . Erano i risparmi di una vita e lui l’aveva convinta a darglieli inventandosi la storia di un possibile futuro insieme in Costa Azzurra. Per la procura di Ivrea resta in piedi l’accusa di omicidio in concorso nei confronti di Caterina Abbattista, la madre di
Defilippi, reo confesso, insieme al complice-amante del giovane, Roberto Obert. Secondo la procura, la mamma di Gabriele, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari nei giorni scorsi, avrebbe avvallato l’azione criminale del figlio nei confronti della sua ex professoressa di francese. La quarta indagata, Efisia Rossignoli, che si finse direttore di banca telefonando alla Rosboch per rassicurarla sui suoi risparmi che erano in realtà nelle mani del ragazzo, è solo accusata del reato di truffa in concorso. Defilippi e Obert, sono in carcere da febbraio, e potrebbero ricorrere al rito abbreviato.
In occasione del ponte dell’8 dicembre gli alberghi torinesi sono pieni al 95% . Le prenotazioni si sono succedute fino ad oggi con una crescita di circa il 2% al giorno. Ancora una volta Torino registra un altro ‘fine settimana lungo’ all’insegna del tutto esaurito. La stragrande maggioranza delle presenze è di italiani, ma non soltanto: una fetta di arrivi è stata anticipata per Juve – Dinamo Zagabria. Federagit, l’associazione delle guide turistiche di Confesercenti conferma all’Ansa l’eccellente performance: “Le mete più richieste – dice la presidente, Micol Caramello – sono l’Egizio, Venaria e la mostra di Toulouse Lautrec. Non manca chi chiede un giro in città alla scoperta dei luoghi più caratteristici e delle Luci d’artista”.
(foto: il Torinese)
La chiamano “giustizia a metà” i familiari dei sette operai morti il 6 dicembre 2007 nel rogo alle acciaierie Thyssen di Torino. Chiedono l’estradizione per i dirigenti tedeschi, affinché siano processati in Italia e “paghino per quello che hanno fatto”. Oggi al cimitero Monumentale nel nono anniversario della tragedia. si è svolta una commemorazione. Laura Rodinò, sorella di Rosario, una delle vittime, dice all’Agenzia Ansa che il suo è “un appello alla giustizia: è sbagliato che non sia stata chiesta l’estradizione per i colpevoli tedeschi che sono ancora liberi di fare quello che vogliono. Qui abbiamo avuto giustizia perché c’eravamo tutti noi a batterci, sono stati otto anni tremendi, ma almeno una condanna c’è stata”. La sindaca Chiara Appendino ha annunciato che la Città si attiverà per la realizzazione di un monumento in memoria della tragedia.
(foto: Antonello Preteroti)
Come aveva anticipato la sindaca Chiara Appendino, il Consiglio comunale di Torino ha approvato (con 26 voti favorevoli e 6 contrari) la mozione che fa uscire Torino dall’Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione.Polemiche da parte dell’opposizione e applausi in aula dalla maggioranza pentastellata. Intanto a Palazzo civico un presidio di No Tav, alcuni dei quali provenienti dalla Francia, urlava “sarà dura”, lo slogan del movimento che si oppone all’Alta Velocità (vedi video sulla pagina Facebook de IL TORINESE). Nel corso della discussione la consigliera di M5S Carlotta Tevere ha espresso solidarietà ai 38 No Tav condannati nel maxi processo per gli scontri del 2011. Dai banchhi della minoranza le urla “Vergogna”. Per il caos in Sala Rossa il presidente Fabio Versaci ha dovuto sospendere la seduta e richiamare i consiglieri al rispetto del regolamento . La sindaca Appendino ha detto che la decisione di uscire dall’organismo tecnico la rende orgogliosa. Anche se si tratta di una scelta puramente simbolica.
(Foto: archivio il Torinese)
Le dimissioni di Matteo Renzi dalla carica di premier dopo l’esito del referendum preoccupa per i progetti avviati in Piemonte, (come il Patto per Torino) che potrebbero rischiare di arenarsi. Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, rassicura almeno per quanto riguarda la dichiarazione dello stato di calamità naturale, che il Piemonte vuole indirizzare al governo per i danni causati da maltempo dei giorni scorsi, “fa parte del disbrigo degli affari correnti, quindi non viene messa in discussione dalle vicende del governo” precisa il governatore su Facebook e aggiunge: “I tempi di approvazione dipendono solo dalla ricognizione dei danni che i nostri tecnici assieme alla protezione civile stanno ultimando in questi giorni e che dovrà essere allegata alla dichiarazione stessa durante la prima riunione utile del Consiglio dei Ministri”.
Il referendum sulla riforma costituzionale ha registrato anche in Piemonte la vittoria del No, al 56,5%. I Sì sono rimasti fermi al 43,5%. In tutto 2.446.664 i votanti, pari al 72,03% degli aventi diritto. A Torino l‘affluenza finale è stata del 71.49% (contro il 57.18% delle precedenti amministrative e il 56.85% del referendum costituzionale del 2006). I dati riportano la vittoria del NO con il 53,58% dei voti contro il SI al 46,42%.
I COMMENTI DI APPENDINO E CHIAMPARINO
“La politica colga il segnale delle urne e torni a dare ai cittadini le risposte che si attendono, mettendo al centro i valori della partecipazione e della condivisione. Ci affidiamo al Presidente della Repubblica per un percorso che consenta alle Istituzioni di tornare a comprendere gli italiani”. E’ il commento che la sindaca di Torino, Chiara Appendino, affida all’Ansa ringraziando i torinesi per una così alta partecipazione al voto.
Amareggiato il presidente della Regione, Sergio Chiamparino: “Ora, come sottolineato da più parti, – dichiara al quotidiano La Stampa – occorre ricostruire nel Paese e nel partito un terreno di confronto che non faccia arretrare l’Italia dai passi in avanti compiuti in questi ultimi anni sul piano delle riforme. Un errore personalizzare il referendum? Ne sentiremo di tutti i colori ma difficilmente il referendum poteva essere percepito diversamente da una consultazione pro o contro questo Governo».
(foto: il Torinese)
Anche a Torino, seppure con un distacco inferiore rispetto al dato nazionale, il No vince sul Sì nella consultazione referendaria del 4 dicembre. Ecco i dati finali dello scrutinio, relativi alla città, pubblicati dal sito del Comune di Torino:
SI | 209.906 | 46,44 |
NO | 242.124 | 53,56 |
risultati dello scrutinio dei voti
I PRIMI COMMENTI
Stefano Esposito (Pd, parlamentare):
Gli italiani hanno scelto Presidente @matteorenzi come aveva detto si è dimesso. Discorso perfetto. Ora ci penserà il Presidente Mattarella
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Davide Gariglio (Pd, segretario regionale)
È stata una battaglia difficile, ma siamo orgogliosi di averla combattuta. Lo abbiamo fatto con convinzione, non smetteremo di farlo.
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Sergio Chiamparino (Pd, presidente della Regione) fonte: Ansa
Ora, come sottolineato da più parti, occorre ricostruire sia nel Paese che nel partito un terreno di confronto che non faccia arretrare l’Italia dai passi in avanti compiuti in questi ultimi anni sul piano delle riforme.
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Fabio Versaci (M5S, presidente Consiglio comunale di Torino):
La Costituzione NON si tocca.
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Riccardo Molinari (Lega Nord, segretario regionale):
Ha vinto il Popolo, contro tutto e tutti. Questa notte ripaga di anni di sacrifici e lotte. Questa notte dimostra che la passione e battaglia politica, in questo mondo dominato dai media e dai soldi, ha ancora valore e senso. Grazie a tutti i compagni di viaggio di questa avventura, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo salvato la democrazia e l’autonomismo nel nostro Paese.
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Gilberto Pichetto (Forza Italia, coordinatore regionale):
A proposito di Renzi inutile nascondere che questo è anche un voto con un grande valore politico ed è un voto contro il premier ed il suo governo che da domani dovrà fare i conti con la realtà: governare e cercare di cambiare le regole del gioco senza il consenso popolare porta inevitabilmente a cozzare contro quell’incredibile scudo chiamato democrazia.
Il premier Matteo Renzi ha commentato, attraverso i microfoni di Rtl, la decisione del Comune di Torino di uscire dall’Osservatorio Tav. “Non comprendo la logica se non in termini di pura propaganda: la Tav è una grande conquista e va allargata a tutto paese. Come si fa a bloccare la Tav o la metro, mi sembra una follia, continuare a dire no non ci porta da nessuna parte”. “Domani – aggiunge il capo del governo – dovevamo inaugurare il passante di Brescia ma abbiamo deciso di evitare le polemiche, dato che domenica si vota, e lo faremo il 10 dicembre”. Intanto in città sono apparsi manifesti abusivi contro il premier. Dura la replica del Pd
torinese: “Da ieri, 1 dicembre, sono comparsi dei manifesti affissi sugli alberi di corso Ferrucci, e in altre zone della città, con insulti indirizzati a Matteo Renzi. “A poche ore dal voto – commenta il segretario provinciale del PD, Fabrizio Morri – c’è chi punta a invelenire il clima; l’affissione – rimarca – è totalmente illegale perché fatta in spazi abusivi e senza alcun riferimento agli autori, oltre a incitare l’odio politico. “Una situazione – prosegue Davide Gariglio, segretario regionale del PD – che l’amministrazione comunale e il Comando della polizia municipale non può ignorare. Diversi cittadini hanno già segnalato le affissioni abusive, senza ricevere alcuna risposta. “Chiediamo alla Sindaca Chiara Appendino – concludono Morri e Gariglio – considerato che detiene la delega alla sicurezza urbana, non solo di condannare il vile gesto ma che dia immediatamente indicazioni per la rimozione dei manifesti”.
300 milioni di euro: a tanto ammonta la stima dei danni alle opere pubbliche causati in Piemonte dal maltempo dei giorni scorsi. Un’analisi che però non tiene ancora conto dei danni ai privati, e viene ipotizzata dal settore Opere pubbliche della Regione. Entro l’inizio della prossima settimana si completerà la documentazione utile al governo per ufficializzare lo stato di calamità naturale. Nelle alluvioni del 1994 e del 2000 l’impatto complessivo valutato dagli uffici regionali è di oltre 1 miliardo di euro. Il Consiglio regionale ha destinato i primi 10 milioni di euro per incominciare a coprire le spese delle emergenze.
(foto: il Torinese)
Il Comune di Torino, a trazione grillina, intende uscire dall’Osservatorio sulla Torino-Lione. La maggioranza M5S ha infatti presentato una mozione che impegna l’amministrazione civica a lasciare l’organismo consultivo per la realizzazione della Tav. Il documento dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. “La scelta – dice la sindaca Chiara Appendino – ci aiuta a spiegare perché siamo fortemente contrari alla Tav: è un investimento che anche alla luce dei benefici previsti non consideriamo necessario e prioritario. Pensiamo che quelle risorse andrebbero investite meglio”.
(Foto: il Torinese)