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Al via Terra Madre Salone del Gusto, tutte le novità

Torino, Parco Dora, dal 26 al 30 settembre

Tutte le occasioni per mangiare, bere, incontrare, imparare, ballare…

Le architetture del Parco Dora di Torino, spazio industriale restituito alle persone, simbolo di rigenerazione cittadina, sono ormai pronte ad accogliere la 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, dal 26 al 30 settembre. Organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la manifestazione, anche quest’anno a ingresso libero, presenta centinaia di occasioni per gustare, bere, incontrare e sperimentare le migliori produzioni alimentari che rappresentano la cultura di popoli e territori, grazie agli oltre 3 mila delegati e 700 espositori da tutte le regioni italiane e da 120 Paesi. Il calendario di appuntamenti, tutti legati dal claim We are Nature, è in continuo aggiornamento e sempre più articolato. Così, per meglio organizzare la visita, tra una conferenza e un giro al Mercato, ecco una guida, mappa alla mano, per vivere Terra Madre, minuto per minuto!

Prima di tutto le informazioni essenziali: come raggiungere Parco Dora? Grazie alla collaborazione con GTT_Gruppo Torinese Trasporti, è possibile muoversi facilmente con bus e metropolitana, ma anche con bike, moto e car sharing. A incentivare la mobilità sostenibile anche i circuiti di comunicazione di Trenitalia regionali. E per la prima volta, quest’anno, è possibile incontrare i produttori e vedere la manifestazione in anteprima – insieme a operatori, buyer e giornalisti – basta essere soci Slow Food (o tesserarsi all’ingresso) e visitare Terra Madre il giovedì 26 settembre dalle 10, prima dell’apertura per il grande pubblico, giovedì 26 alle 15. Oltre a questa possibilità i soci Slow Food avranno moltissimi vantaggi, tra cui corsie dedicate all’ingresso per saltare la coda tutti i giorni.

 

Dall’ingresso Mortara, le tante declinazioni del vivere Slow: orti, città, libri e itinerari

 

Se si accede dall’ingresso Mortara, il viaggio di Terra Madre si apre con due grandi aree dedicate ai principali progetti associativi. L’Orto Slow Food, progettato e realizzato in collaborazione con Planet Smart City: un orto bello da vedere, che rappresenta i valori della socialità e del fare insieme, che propone un percorso sensoriale con grandi cassoni, posizionati in maniera tale da essere accessibili a tutti, ricchi di piante orticole e alberi da frutto, come antiche varietà di mele e pere piemontesi, per toccare e annusare foglie, frutti e terra. Il progetto degli orti Slow Food a Terra Madre festeggia 20 anni, e, grazie al contributo di UniCredit si rinnova, uscendo dalle aule scolastiche per coinvolgere anche le comunità che realizzano orti in quartieri periferici e carceri, ospedali e biblioteche. A disposizione di scuole e famiglie, l’aula didattica l’Orto in una stanza, per scoprire, insieme alla rete Slow Food italiana e ai rappresentanti degli Orti in Africa, la biodiversità delle produzioni autoctone, e scoprire le buone pratiche orticole che preservano suolo e acqua. A cura di Iren anche i suggerimenti pratici da riprodurre in ambito domestico sulla gestione del compost. Nello spazio famiglie, sostenuto da L’Erbolario che offre prodotti per la cura di bimbi e mamme, si può trovare un momento di pausa, sperimentando i giochi educativi di Quercetti ispirati al mondo della natura, e rilassarsi nell’area morbida realizzata in collaborazione con Giovani Genitori.

Adiacente all’orto, lo spazio Slow Food accoglie i soci e chi vuole saperne di più su progetti e campagne del mondo della Chiocciola, ma non solo: al suo interno si trovano l’area dedicata alle pubblicazioni di Slow Food Editore, tra grandi classici e ultime novità, e la sala incontri dove esplorare la sfera del gusto, della pizza e del vestire sostenibile grazie a ospiti d’eccezione come Giulia Zanni, campionessa del Mondo di Pizza 2024, e Dario Casalini, fondatore di Slow Fiber. Sempre nello stand Slow Food, le sarte di Slow Fiber sono protagoniste al telaio di dimostrazioni dal vivo di cucito e mettono in pratica la loro maestria realizzando scaldacollo in seta e lana proposti in vendita. Da non perdere la degustazione delle miasse, sottili e croccanti rettangoli di farina di granturco cotte su apposite piastre, presentata da Loris Caretto, coltivatore custode del Pignoletto Rosso e referente della rete Slow Mays, in abbinamento allo spettacolo teatrale della compagnia Lo Zodiaco di Caluso.

 

La tappa successiva è Nutrire le città, un palcoscenico dedicato all’ecosistema urbano, alle food policies e al tema dello spreco alimentare. Dalle degustazioni di etichette da vigneti urbani di città come Roma e Brescia, alle testimonianze di chi, a Trieste, Cagliari e in Piemonte, sta integrando l’educazione alimentare nel programma scolastico, per passare alle esperienze di acquisto diretto dai produttori, i Mercati della Terra di Slow Food in primis, ma anche le community supported agriculture (CSA) e i gruppi d’acquisto. Con Lentamente viaggiare si esplorano invece le proposte di viaggi sostenibili, in Italia e all’estero: visite guidate tra Carso e Trieste, laboratori di ravioles in Val Varaita, percorsi di gastronomic trekking lungo la Costiera Amalfitana, escursioni tra le terre della transumanza in Abruzzo e tour in bicicletta nella Riserva Naturale di Torre Guaceto: sono alcuni esempi delle attività raccontate dai referenti degli itinerari del progetto Slow Food Travel e non solo. Sempre in quest’area, Ismea propone laboratori di smielatura e degustazioni per ripercorrere la Penisola attraverso le varietà di mieli.

 

Dall’ingresso Borgaro: un viaggio gastronomico tra reti tematiche e regioni italiane

 

Se si cambia il punto di partenza, dall’ingresso di via Borgaro Alta, a inaugurare la visita è l’area dedicata alle reti Slow Food, dove produttori e artigiani condividono la loro storia e i tanti modi di salvaguardare varietà, territori e tradizioni attraverso il progetto dei Presìdi Slow Food e non solo. Slow Grains, supportata da Pastificio Di Martino, riunisce a Parco Dora le realtà che dal Nord al Sud Italia valorizzano i grani tradizionali, come il Mulino Papavero Rosso di Cuneo, la Cooperativa Grani Antichi del Reatino e il Montefrumentario in Campania, mentre Slow Mays presenta alcuni esempi di biodiversità: il pan de Sorc, un pane dolce e speziato nato nelle terre di Gemona in Friuli, il mais Quarantino, antica varietà di granoturco marchigiana, e il mais Piadera, coltivato da oltre tre generazioni a Fregona (Tv). Grande rappresentanza anche dei componenti della rete Slow Beans, che attraverso i legumi raccontano culture agricole e sapori autentici, dalla Comunità della Valbelluna con il gialet, alla Comunità di Favalanciata nelle Marche, fino alla cicerchia degli Iblei e la sua farina, da cui nasce una polenta speciale. Infine, nello spazio Slow Olive, realizzato grazie al contributo del Gruppo ASA e la partecipazione di Ricrea, si ascoltano le testimonianze dei produttori del Presidio degli olivi secolari, tra cui Sergio Spada della Cab di Brisighella, menzione speciale nella Guida agli Extravergini 2024, e Vincenzo Signorelli, che nell’omonima azienda propone visite e degustazioni, arricchendo le esperienze dell’itinerario Slow Food Travel Etna e Catania. Sempre aperto anche l’Oil Bar, per degustare oli extravergini di alta qualità e imparare a riconoscerne le caratteristiche.

 

Il percorso prosegue con gli espositori del Mercato italiano e gli spazi delle Regioni, alla scoperta di tutta la Penisola e della sua biodiversità paesaggistica, culturale e gastronomica. Dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia, dal Trentino-Alto Adige alla Liguria, tutti gli stand propongono degustazioni, workshop e incontri con produttori, docenti, cuochi e referenti territoriali. Punta su un programma di showcooking anche la Cia-Agricoltori italiani, in collaborazione con produttori e cuochi da Nord a Sud. Non mancano i padroni di casa: all’area Piemonte, rappresentata da molti espositori, si aggiungono gli spazi di Regione PiemonteCittà di Torino, Turismo Torino e Provincia e della Camera di Commercio di Torino, main partner dell’evento, che nel proprio stand ospita appuntamenti che vedono protagonisti i Maestri del Gusto di Torino e Provincia e numerose associazioni di artigiani, dal Vermouth di Torino ai grandi classici di Torino e delle sue vallate, fino alla formazione delle nuove generazioni grazie a progetti che hanno visto la collaborazione di Slow Food, insieme alla Camera di Commercio e ai Maestri del Gusto, con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Animano gli spazi espositivi con le loro attività laboratoriali Borghi più belli d’Italia e Borsa merci telematica italiana, che mette a disposizione materiali informativi per favorire acquisti consapevoli da parte dei consumatori, e Invitalia, presente nella buyer lounge della manifestazione.

 

Il cuore di Parco Dora: riscoprirsi Natura, tra i banchi del Mercato e gli incontri in Arena

 

Tappa obbligatoria delle visite a Terra Madre è la grande tettoia di Parco Dora, dove converge l’anima più cosmopolita di Terra Madre. Il Mercato internazionale riunisce Presìdi Slow Food e prodotti provenienti dai cinque continenti: cacao e cioccolato da Ecuador e Colombia, cereali e salse dal Giappone, formaggi a latte crudo di Irlanda e Svizzera, ma anche specialità dei Mercati della Terra, come quello di Karva in Slovacchia e di Yunlin a Taiwan. Agli espositori si aggiungono gli eventi degli spazi internazionali, come la lezione di cucina sul borsch guidata dall’Alleanza Slow Food dei cuochi in Ucraina, la passeggiata tra le erbe commestibili e medicinali di Parco Dora insieme agli esperti di Slow Food North America, e le degustazioni targate Slow Food France che vedono i formaggi Presìdi Slow Food in abbinamento ai vini della Slow Wine Coalition. Segue l’area dedicata alle Slow Food Farms, dove è possibile scoprire tutti i segreti del modello agroecologico in un percorso di visita che ne approfondisce le parole chiave: conoscenza, comunità, diversità, giustizia e sinergia. Ancora pochi posti disponibili per gli eventi nell’Area Knowledge come l’appuntamento sulle storie di resistenza del Quilombo de Palmares in Brasile, delle comunità nere rurali del Sud degli Stati Uniti e del continente africano, e il workshop sul ruolo svolto dal giornalismo investigativo nella creazione di un sistema alimentare sostenibile. Restano invece gratuiti e aperti a tutti gli incontri dell’Area Biodiversity, dove i produttori delle comunità internazionali Slow Food raccontano i frutti del loro lavoro: il mondo della frutta secca, la coltivazione del té, il potere di legumi e cereali ancestrali e la biodiversità dei mieli indigeni. Strettamente connessa è l’esposizione artistica che Slow Food realizza insieme a Paratissima e con il sostegno della Compagnia di San Paolo. Le opere, create da artisti e performer italiani e internazionali, sono state selezionate per far immergere i visitatori nelle complesse sfide ambientali e sociali legate all’attuale sistema alimentare.

 

Per chi ha voglia di cimentarsi in un gioco partecipativo, il posto ideale è la Escape Room diffusa realizzata nell’ambito del progetto BEAUTIFOOD. Pensata per far divertire e allo stesso tempo riflettere su temi di grande attualità, questa esperienza interattiva coinvolge gruppi composti da 2 a 5 giocatori e propone tanti enigmi da risolvere: che impatto hanno gli allevamenti intensivi sulle risorse naturali e sulla sostenibilità? Quanto cibo sprechiamo? Come ottimizzare la filiera del cibo con alcuni semplici accorgimenti? Un’occasione per scoprire insieme come diventare più consapevoli delle proprie azioni quotidiane.

 

L’esperienza di Terra Madre continua nello spazio Noi custodiamo natura, dedicato alle terre alte e ai loro custodi. Qui si può conoscere la  rete Slow Food dei castanicoltori, annusare i fieni dei pascoli alpini, scoprire le attività del nuovo Presidio dei prati stabili e dei pascoli, divertirsi con i  giochi in legno di PEFC Italia, che – con Sinergie Outdoor – permettono anche ai più piccoli di comprendere l’importanza del rispetto del bosco. Nell’area conferenze, realizzata con il supporto di FSC Italia, si condividono idee sul futuro delle terre alte, con l’obiettivo di costruire – insieme ad alcuni dei maggiori esperti d’Italia – una strategia per rimettere la montagna al centro, come luogo privilegiato del vivere e dell’abitare.

Al centro dell’attenzione, la pastorizia, la biodiversità dei pascoli, i formaggi, le lane, le erbe selvatiche, i frutti del bosco, come funghi e tartufi, le api e gli impollinatori e i mieli millefiori e monovarietali, proposti per l’assaggio nell’area Slow Bees, realizzata con il contributo di Ricola. E sempre a proposito di erbe, mieli e impollinatori, passeggiando per lo spazio, il pubblico può incontrare anche il caramellaio Ricola arrivato direttamente dalla Svizzera per far assaggiare le iconiche caramelle d’Oltralpe appena formate.

 

Conferenze e incontri, da sempre il fil rouge per approfondire i grandi temi, grazie agli interventi di ricercatori, esperti e produttori, si svolgono in moltissimi spazi e, in particolare, in tre arene. Quella dedicata a Joannah Stutchbury, ambientalista e attivista, impegnata da anni per difendere le foreste del Kenya, uccisa nel 2021 proprio per il suo lavoro, ospita un programma di incontri focalizzati sulla relazione tra natura e differenti ambiti – clima, coscienza, educazione, donne, biodiversità – e tocca temi di attualità – come la giustizia lungo la filiera del cibo – affrontati da personaggi noti in Italia e all’estero. Tra questi, Michele Serra, giornalista, scrittore e autore che, dopo il suo monologo, dialoga con il pubblico presente; il drammaturgo e compositore, Moni OvadiaMiguel Altieri, dal Cile, coordinatore generale del programma dell’agricoltura sostenibile delle Nazioni Unite; Federico Faggin, uno dei padri della Silicon Valley che sarà a Terra Madre per parlare di rapporto fra natura e coscienza, insieme al teologo Vito MancusoLella Costa, che ci accompagnerà alla scoperta delle lezioni di meraviglia di Rachel Carson, Morgan Ody, dalla Francia, coordinatrice generale di La Via Campesina International; Larissa Mies Bombardi, ricercatrice brasiliana oggi costretta all’esilio per i suoi studi sui pesticidi, Elena Granata, una della maggiori urbaniste italiane, che approfondirà il rapporto fra le città e lo sguardo delle donne, e Filippo Giorgi, esperto internazionale nel campo della modellistica del clima, dello studio dei cambiamenti climatici e dei loro impatti sulla società, unico scienziato  italiano nell’esecutivo dell’IPPC, Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, premiato con il Nobel per la Pace nel 2007. Qui trovate la lista completa di relatrici e relatori. 

 

L’Arena in ricordo di Sergio Staino, disegnatore, fumettista, giornalista e attento osservatore del nostro tempo, apre il suo programma con l’omaggio a Staino di Paolo Hendel e continua con Francesca Santolini, autrice di Ecofascisti, con Giorgio Vacchiano, nominato dalla rivista Nature tra gli 11 migliori scienziati emergenti nel mondo che stanno lasciando il segno nella scienza, e molti altri. L’Arena Staino guarda alla natura attraverso il racconto delle reti tematiche di Slow Food, gli esempi virtuosi di allevatori che hanno aderito alla campagna  Allevare rispettando gli animali e la terra si può, e l’impatto di pratiche intensive e cambiamento climatico sulla pesca e sulle Comunità di Slow Fish. Non solo, si racconta anche il percorso dei progetti di Slow Food a tutela della biodiversità: l’evoluzione dei Presìdi Slow Food;  le storie di cuoche e cuochi che fanno parte dell’Alleanza Slow Food, come Laho Lengos, da Taiwan, e Jennifer Rodriguez Rojas, dalla Colombia, e la crescita dell‘Arca del Gusto, che dal 1999 ha catalogato patrimonio di 6350 prodotti a rischio di estinzione.

 

Chiudono il cerchio i due spazi realizzati con il sostegno di Reale Mutua: la Your Next Arena e la Wellness Area. Il primo è uno spazio in cui si approfondisce il legame tra cibo e salute, con incontri dedicati ad alimentazione e falsi miti, educazione al gusto e diete sostenibili. Moltissime le figure interessanti che sarà possibile conoscere in quest’area, dall’etnobotanico americano Danny Childs a Sandor Ellis Katz, uno dei maggiori esperti di fermentazione al mondo, da Fulvio Marino, panificatore fra i più apprezzati in Italia e volto televisivo, alla cuoca, scrittrice e influencer Irene Volpe.

La Your Next Arena dà spazio e voce ai giovani dello Slow Food Youth Network, ma non solo: ospita la delegazione di ragazze e ragazzi che, dopo l’esperienza dell’Anteprima di Terra Madre, tenutasi a Roma a maggio, hanno raccolto in tutta Italia buone pratiche e idee per rigenerare gli ecosistemi del Paese. All’interno della Wellness Area, non distante dalla Your Next Arena, Reale Mutua ospita momenti dedicati allo sport e al benessere personale con il supporto di Technogym e la partecipazione di ospiti esclusivi. Un nome fra tutti, l’ex ginnasta Yuri Chechi.

 

Sempre i giovani sono i protagonisti nello stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ospita colazioni con i prodotti degli alumni Unisg; degustazioni dedicate a prodotti unici e rari, come il formaggio affinato nel tufo di Monteu Roero e il garum artigianale prodotto da funghi, scarti di verdure e pesce; dibattiti su temi di attualità come insicurezza alimentare, crisi climatica e intelligenza artificiale; laboratori di analisi sensoriale, e aperitivi a base di vermouth e bevande botaniche fermentate.

 

Le tappe per gustare, sorseggiare e… ballare 

 

Il piacere e la consapevolezza convergono in due spazi d’eccezione. Torna l’Enoteca della Slow Wine Coalition, dove rilassarsi degustando un bicchiere di vino, ma non solo! Più di 500 delle migliori etichette italiane selezionate dalla redazione della guida Slow Wine e dalla Banca del Vino, suddivise per regioni, e tipologie – bollicine, vini bianchi, vini rossi, vini rosa, vini dolci. Tra le curiosità, un’ampia selezione di Vermouth di Torino, uno spazio dedicato al Sidro con prodotti dall’Italia, Francia, Belgio, Georgia, Olanda e Danimarca, una sezione con i vini delle aziende certificate Demeter, e alcune etichette dei membri internazionali della Slow Wine Coalition. Tutti serviti nei calici Bormioli Luigi, proposti e raccontati dai Sommelier della FISAR e dai Pommelier APAS, e serviti a temperatura perfetta grazie a Liebherr. Una mostra, ospitata in Enoteca, racconta le azioni di sostenibilità (ambientale, economica e sociale) per Terra Madre realizzate nell’ambito del progetto Circular SEeD da Slow Food Italia in collaborazione con circulareconomyforfood.eu, Hellobarrio e la partecipazione di 17 realtà partner della manifestazione. Nato con l’edizione 2006 del Salone del Gusto, il percorso di sostenibilità in questi 20 anni ha toccato i principali punti dell’organizzazione dell’evento: dai materiali di allestimento all’energia, dai trasporti alla gestione dell’acqua. Per quanto riguarda invece i rifiuti, Terra Madre è ancora oggi l’unico evento al mondo con 35 isole di raccolta gestite da operatori, formati con il sostegno di numerosi partner, per aiutare i visitatori a differenziare correttamente ogni singola frazione. Sempre a proposito di azioni ambientali, passeggiando per Parco Dora il pubblico può acquisire i principali consigli antispreco proposti da Cuki in una serie di paline.

E poi l’area della Slow Food Coffee Coalitionil punto di riferimento per fare un’esperienza di caffè differente, realizzato insieme ai due main partner del progetto, Fondazione Lavazza e De’ Longhi. Numerosi gli appuntamenti in programma, tutti gratuiti e su prenotazione, tra cui le home barista masterclass, per approfondire conoscenze teoriche e aspetti pratici, e gli incontri con i produttori, per scoprire le storie di giovani coltivatori provenienti da Filippine, Messico e Thailandia.

 

Tra gli spazi dei partner sono presenti Acqua S.Bernardo, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi, che nel proprio stand invita a partecipare alla sfida dell’impatto zero con il gioco Ogni goccia contaParmigiano Reggiano, in kind partner dell’evento, che presenta le diverse stagionature in un ricco programma di degustazioni; Pastificio Di Martino, che celebra la Pasta di Gragnano Igp insieme a ospiti d’eccezione: Gianluca Pisacane, executive chef del Sea Front Pasta Bar di Napoli e Peppe Guida, chef stellato di Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense, e QBA – Quality Beer Academy, che oltre a proporre incontri con mastro birrai internazionali e molti appuntamenti di Beer&Food pairing, presenta in anteprima mondiale la Duivelsbier Wild, l’ultima etichetta dello storico birrificio belga Boon di Lembeek.
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Meritano una visita lo stand di BBBell, che come di consueto, oltre a curare la connettività dell’evento, anima il programma di Terra Madre by Night con dj set, bollicine e sfiziosi panini, e quello di UniCredit, dove ogni giorno il torneo buddy challenge permette di sfidarsi a ping pong per vincere una selezione di prodotti regionali dal Mercato di Terra Madre. Bormioli, nel proprio spazio propone otto masterclass dedicate a vini provenienti da diversi territori d’Italia  in collaborazione con Vigneron.Wine. Sotto la tettoia si trova anche Demeter, main partner dell’evento, con una nutrita rappresentanza di aziende biodinamiche certificate e tanti seminari e workshop che spaziano dalla fertilità del suolo all’orto terapico, dagli infusi e le essenze fino al rapporto con gli animali.

Non mancano i grandi classici delle manifestazioni Slow Food, come i Laboratori del Gusto, ospitati da Eataly Lingotto, nelle Aule vino e Cibo e nella Cucina dell’Alleanza, allestiti con gli arredi di Grandsoleil, come anche l’Enoteca e lo stand Slow Food: viaggi culinari nel sud della Turchia, degustazioni che esaltano i vegetali in tutte le loro forme e consistenze, abbinamenti che uniscono vitigni e produzioni casearie di territori unici e ricette capaci di valorizzare culture africane, latinoamericane e asiatiche. Tante occasioni in cui mettere alla prova i nostri sensi, scoprire nuove culture, profumi e sapori, ascoltare il racconto diretto di chi si prende cura della terra, imparare nuove tecniche in cucina.

 

Terra Madre è un evento che si vive anche di sera! 

 

Sabato 28 settembre alle 21, presso il Centro Congressi del Santo Volto, con lo spettacolo “Da qui alla luna”Andrea Pennacchi Giorgio Gobbo ricordano la tempesta Vaia e riflettono sulla fragilità del pianeta. L’opera, scritta da Matteo Righetto, ripercorre la tempesta attraverso lo sguardo degli abitanti delle vallate bellunesi, e si inserisce nel programma del Forest Stewardship Council (FSC) Italia, che porta a Terra Madre le sue riflessioni sul presente e sul futuro delle foreste.

 

Dalla mattina e fino alla chiusura alle 23.30, completano l’offerta gastronomica le Cucine di Strada e i Food Truck, con le loro specialità italiane e regionali. Tra le novità BStradi, bottega contemporanea che diffonde l’emilianità, che a Terra Madre ospita i laboratori di buone pratiche antispreco promosse da Cuki, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e green partner dell’evento; lo Slow Truck di Paolo Betti, cuoco dell’Alleanza del Trentino-Alto Adige che ha creato una casa della biodiversità su ruote per raccontare i territori valorizzando piccoli produttori locali; TuttoFaBrodo, realtà specializzata in Xiao Long Bao, i mitici ravioli asiatici realizzati a mano e cotti al vapore, e, dalla Lombardia, Ca’ Dal Saggia, piccola e giovane azienda agricola sita in Oltrepò Pavese, che propone la sua cucina dalla terra al piatto. Come di consueto, alle loro proposte si possono abbinare quelle dei birrifici artigianali, tutti segnalati sulla Guida alle birre d’Italia 2025: dal Piemonte, Filodilana, con le selezioni “birre da bere e basta”, “italian grape ale” e le “birre da meditazione”; dalla Toscana, il Birrificio del Forte, che quest’anno ha ottenuto il Premio speciale costanza, e dal Veneto Ofelia, Chiocciola sulla guida alle Birre, che a Parco Dora porta le sue produzioni pure, giuste e senza compromessi.

Ma Terra Madre non è solo Parco Dora. Quest’anno gli Appuntamenti a Tavola e le Cene Off si svolgono in diverse location della città. Tra quelle ancora disponibili, la cena a buffet presso le Fonderie Ozanam, dove l’Alleanza Slow Food piemontese alterna piatti della tradizione a rivisitazioni creative, e la cena dei cuochi dell’Alleanza Slow Food in Albania, in programma da Eataly Lingotto. Numerose le iniziative della Nuvola Lavazzache ospita degustazioni, lezioni in compagnia di pastry chef e laboratori sulle mille sfumature del caffè. Si riconferma anche il programma di Terra Madre Off, con tanti eventi in giro per Torino: i Welcome Tour di Turismo Torino e Provincia in città e dentro Parco Dora, l’itinerario in bus alla scoperta dei Maestri del Gusto di Torino, la cena conviviale proposta da Mirafood – Comunità Slow Food, il mercato della biodiversità Gogreen in Piazza San Felice e i test di assaggio dei nuovi prodotti FiorFiore Coop in Galleria San Federico.

Torino Spiritualità compie vent’anni e celebra l’imperfezione umana

Lo spunto da un’immagine di Immanuel Kant come “legni storti”

 

Dal 25 al 29 settembre torna Torino Spiritualità, il Festival che in un decennio di attività ha conquistato il pubblico di Torino, non solo con la sua riflessione sul significato della vita, delle parole che utilizziamo ogni giorno e dei concetti che condividiamo con gli altri. L’evento si svolgerà al Circolo dei Lettori e in diversi altri luoghi delle arti e della cultura torinesi. L’inaugurazione sarà mercoledì 25 settembre alle 18.30 nella chiesa di San Filippo Neri. Il titolo dell’incontro è “Fragile, maneggiare con cura, sulla preziosità della vita umana” con Neva Papachristou, insegnante di Darma e Meditazione, e Luigi Maria Epicoco, sacerdote, teologo e filosofo. Modera Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità, le immersioni sonore sono di Simone Campa. Imperfetti, seguiamo miraggi di perfezione, aspiriamo a illusioni di completezza. Fallibili e disorientati, siamo sempre alla ricerca di qualcosa che rimane sospesa. Fragilità e fallimenti vengonospesso vissuti come vergogne da nascondere. Nell’incontro ci si interrogherà sull’importanza di non adeguarsi all’utopia perfezionista e iniziare a maneggiare la nostra umanità fragile in modo diverso, con confidenza, cura e amore, sugli insegnamenti di Buddha e Gesù. Il primo ha insegnato a coltivare un desiderio salutare, capace di generare ciò che contribuisce all’esistenza felice, il secondo ha insegnato che dove noi vediamo disvalore vi è una grazia nascosta. Il secondo appuntamento sarà il 28 settembre, alla Cavallerizza, nell’Aula Magna, con “La prima pietra”, conferenza dello psicanalista Massimo Recalcati su Gesù, il puro e l’impuro. Lo psicanalista si interrogherà da dove provenga l’impuro dell’essere umano. Se proviene dall’esterno, allora essere puri significa aderire a ciò che prescrive la legge e sottostare a regole e rituali per emendare le impurità della vita anche a costo di armare la propria mano. Gesù viene a incrinare questo paradigma e insegna a non voltare le spalle alla vita, anche se sporca e imperfetta.

Torino Spiritualità si svilupperà per cinque giorni a Torino, con appuntamenti anche a Novara e Alba, fitti di incontri, dialoghi ed esperienze, con oltre 120 eventi e 150 voci da tutto il mondo, capace di coinvolgere gli spazi cittadini e il territorio regionale, rendendo lo spirito dei luoghi contenuto e spirito di ricerca. Torino Spiritualità si è aperto al Teatro Carignano con la preview di Luigi Lo Cascio, che ha letto “La strada” di Cormac McCarthy, a un anno dalla scomparsa di uno degli autori più significativi della letteratura di tutti i tempi. La ventesima edizione di Torino Spiritualità si intitola “Legni storti, l’imperfezione, l’errore e l’inciampo”. Il filosofo Immanuel Kant, di cui ricorre il terzo secolo dalla nascita, definiva l’essere umano un “legno storto”, e ne traeva la conclusione che da una creatura così imperfetta non potesse nascere qualcosa di realmente “dritto”. Proprio dal legno storto prende spunto l’immagine guida di questa edizione, realizzata dall’illustratore Francesco Chiacchio, che gioca con la suggestione kantiana per rovesciarla. Il legno è ora drittissimo, geometrico, svettante da una squadra da disegno, con una piccola pecca che è stata trasformata nella vela di una barca che solca un intricato oceano di linee curve. Il Festival entra nel vivo da mercoledì 25 a domenica 29 settembre, e ospiterà, tra gli altri, Giovanni Allevi, Silvio Orlando, Vera Gheno, Chandra Candiani,Vasco Brondi, Alberto Ravagnani, Vito Mancuso, Enzo Bianchi, Paolo Giordano, Mario Calabresi e Fabio Geda. Si terrà un omaggio a Fabrizio De André da parte dei Perturbazione. Sarà presenta anche Roberto Abbiati con il suo Moby Dick e “Una tazza di amore in tempesta”.

 

Mara Martellotta

Nuovi ospedali in Piemonte: in arrivo 400 milioni in più

Un “paracadute” di circa 400 milioni di euro aggiuntivi di fondi Inail per fronteggiare l’incremento del costi intervenuti e garantire così la realizzabilità tecnica di tutti i nuovi ospedali programmati in Piemonte. È l’annuncio che ha fatto l’assessore alla Sanità Federico Riboldi intervenendo in quarta Commissione, presieduta dal presidente Luigi Icardi.

Oltre alla Città della Salute e della Scienza di Novara e al Parco della Salute di Torino, per i quali le gare sono in corso, ci sono altri progetti che facevano parte del pacchetto iniziale finanziato con fondi Inail (l’ospedale dell’Asl Città di Torino, l’ospedale To5, l’ospedale nuovo dell’Asl To4, il nuovo ospedale di Vercelli, quello del quadrante Saluzzo-Savigliano-Fossano, quello di Alessandria e quello di Cuneo). A questi si aggiungono le ristrutturazioni degli ospedali di Domodossola e Verbania finanziati però con altri fondi statali. Complessivamente è emerso un incremento dei costi rispetto a quelli inizialmente stimati: il budget necessario è passato da 1,65 miliardi a circa 2,1 miliardi.

“Una cifra richiesta dalla Regione Piemonte al Governo e che abbiamo ottenuto nel nuovo decreto del Consiglio del ministri che è in corso di pubblicazione”, ha spiegato l’assessore. “Lo strumento del partenariato pubblico-privato (Ppp) è efficace, e stiamo ad esempio lavorando in questa direzione per l’ospedale di Alessandria e per quello di Cuneo, sulla strada indicata dal mio predecessore. Tuttavia, l’importante incremento di fondi Inail ci garantisce la possibilità di sostenere tutte le operazioni e di avere le spalle coperte, qualora i Ppp non andassero a buon fine”.

L’informativa sul quadro complessivo della programmazione in edilizia sanitaria era stata richiesta dalla consigliera Gianna Pentenero (Pd), che ha sollecitato delucidazioni anche in merito alla localizzazione dello spazio universitario del Parco della Salute e della Scienza di Torino.

Sono intervenuti con richieste di chiarimenti  anche Alice Ravinale (Avs), Alberto Avetta, Monica Canalis (Pd), Sarah Disabato (M5s), Mario Buzzi Langhi (Fi) e Roberto Ravello (Fdi).

A una domanda di Davide Eugenio Zappalà, vicepresidente della Commissione, sui protocolli specifici che si intendono adottare per garantire la legalità, l’assessore ha replicato che è in via di costituzione in questi giorni un tavolo di esperti, con l’obiettivo di sorvegliare la rete degli appalti e soprattutto dei subappalti “il luogo dove più spesso si annidano pratiche scorrette e infiltrazioni criminali”.

Torino al centro di Terra Madre Salone del Gusto

Anche quest’anno la provincia di Torino è protagonista di Terra Madre Salone del Gusto, l’evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto, in scena proprio nella città di Torino, a Parco Dora, dal 26 al 30 settembre 2024.

 

venti anni dalla prima edizione, l’evento organizzato da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte riunisce a Parco Dora più di tremila protagonisti: contadini e allevatori, delegati dei popoli indigeni, cuochi, e giovani attivisti provenienti da 120 Paesi, oltre 700 espositori del Mercato italiano e internazionale e circa 180 Presìdi Slow Food da tutto il mondo. Un viaggio di scoperta e conoscenza scandito dal claim We are nature, che pone l’accento sulla necessità di stabilire una nuova relazione con la natura, attraverso il cibo, l’elemento più potente che ci riconduce alla terra.

 

Ecco un assaggio del programma e le principali segnalazioni riguardanti gli espositori nel Mercato italiano e internazionale. Il programma completo e il catalogo sono disponibili su https://2024.terramadresalonedelgusto.com.

 

I Laboratori del Gusto e le degustazioni nello spazio Slow Food 

 

A Parco Dora i Laboratori del Gusto vedono protagonisti tipicità locali, Presìdi Slow Food, come il plaisentif, uno dei 30 formaggi del Presidio Slow Food dei Prati stabili e dei pascoli, che debutta in questa edizione di Terra Madre, e cuochi dell’Alleanza torinese, tra cui Antonio Labriola, che nello stand di Pastificio Di Martino abbina la pasta di Gragnano al Presidio della razza piemontese. Nello stand Slow Food Loris Caretto, coltivatore custode del Pignoletto Rosso e referente di Slow Mays guida la degustazione della miassa, ottenuta da quelle croste di “meliga” (mais) che si staccano dal paiolo dopo la cottura della polenta. La tradizione enologica piemontese viene valorizzata in numerosi eventi: dall’elogio dei vigneti centenari ai grandi cru del Piemonte si possono degustare diverse varietà di Barolo e alcune proposte frizzanti.

Lo spazio Demeter, main partner della manifestazione, ospita invece l’appuntamento Il giardino biodinamico, dove l’esperto Nils Klass, dell’Azienda agricola Officinali della Collina di Pino Torinese, mostra come valorizzare la biodiversità attraverso pratiche e accorgimenti da utilizzare anche nei giardini di casa.

 

Appuntamenti a Tavola

 

Tra gli Appuntamenti a Tavola da segnare in agenda, la cena realizzata grazie alla collaborazione tra diversi locali dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi torinese e la cooperativa sociale Fonderie Ozanam, che aiuta decine di ragazzi in situazioni difficili a inserirsi nel mondo della ristorazione. Durante questo buffet i presenti possono spostarsi da un tavolo all’altro, ascoltando i racconti di diversi protagonisti che metteranno a disposizione la propria esperienza, dando il via a occasioni di dialogo e confronto. Tra le ultime novità in programma anche un pranzo da assaporare attraverso gusto, tatto e olfatto: cinque interpretazioni vegetali e cinque pairing in abbinamento proposti da Antonio Chiodi Latini, cuoco e filosofo della cucina underground, insieme all’agricoltore Federico Chierico e a Bioartlab, progetto partecipato volto a valorizzare il mondo dei funghi.

 

Conferenze

 

Terra Madre vuole essere anche un luogo di riflessione ed è attraverso le conferenze che ripensiamo al rapporto che abbiamo con la natura. Nella Joannah Stutchbury Arena, si possono ascoltare le storie delle “Donne che salvano la terra“, un’iniziativa realizzata da Slow Food Italia con il patrocinio e il contributo della Regione Piemonte, assessorato Pari Opportunità, e che vede coinvolte 10 donne piemontesi che si prendono cura del pianeta, ognuna in modo diverso. Nello spazio Noi Custodiamo Natura si approfondisce il ruolo di api e apicoltori nel mitigare la crisi climatica insieme a Claudia Roggero, apicoltrice di Rivoli e delegata provinciale di Coldiretti Giovani Impresa di Torino, mentre  Laura Lancerotto, responsabile del Club Amici della Valchiusella e Magistra delle erbe della Valchiusella, interviene nell’incontro dedicato alle erbe selvatiche, un’occasione per conoscere le loro proprietà alimentari e curative, ma anche per imparare preparazioni gastronomiche e tecniche di conservazione.

 

Eventi off

 

Si riconferma anche il programma di Terra Madre Off, con tanti eventi in giro per Torino: i Welcome Tour di Turismo Torino e Provincia in città e dentro Parco Dora, l’itinerario in bus alla scoperta dei Maestri del Gusto di Torino, la cena conviviale proposta da Mirafood – Comunità Slow Food, il mercato della biodiversità Gogreen in Piazza San Felice e i test di assaggio dei nuovi prodotti FiorFiore Coop in Galleria San Federico e tanti altri tutti da scoprire.

Lo Stand della Camera di Commercio di Torino

 

Lo spazio di Camera di commercio di Torino a Terra Madre consiste di due palchi in parallelo, Piazza del Gusto e Spazio incontri, e propone un programma di oltre 60 eventi con un centinaio di attori diversi, tra Maestri del Gusto, consorzi, associazioni di categoria, aziende, cooperative, produttori di vini Torino DOC e formaggi Torino Cheese, artigiani, commercianti, ristoratori, tutti esponenti del gusto torinese. Un susseguirsi di appuntamenti gratuiti su prenotazione, per far conoscere ad un pubblico di appassionati e curiosi le migliori proposte dell’enogastronomia torinese. Come ormai da tradizione, una delle più attese anteprime è la presentazione di una nuova edizione dei Maestri del Gusto di Torino e provincia: la cerimonia di presentazione è un evento su invito: un momento esclusivo per celebrare le eccellenze che rendono questo territorio un punto di riferimento a livello nazionale e non solo. Qui il programma completo.

 

Il Mercato 

 

I produttori che si impegnano a difendere le biodiversità, a proteggere il suolo, i mari e il benessere animale sono un esempio virtuoso per ristabilire un nuovo equilibrio con la natura. Sono oltre 700 gli espositori, provenienti dall’Italia e dall’estero, presenti nel Mercato di Terra Madre e portano con sé un enorme patrimonio culinario: formaggi, salumi, lievitati, legumi, frutta, verdura e tanto altro. Ovviamente non possono mancare i Presìdi Slow Food, il Mercato ne conta circa 180. Ecco i produttori della provincia di Torino:

 

AL.pi srl – Torino

Amico Società Cooperativa Sociale – Almese

Associazione Aicec – Agenzia Per L’interscambio Culturale Ed Economico Con Cuba – Torino

Associazione Amece Bailty Aps – Torino

A Tavola! – Torino

Azienda Agricola Scaglia – Rivoli

Azienda Agricola Valle Orco – Maestri del Gusto dal 2019 – Montanaro

BBBell – Torino

Birrificio Castagnero – Rosta

Birrificio Grado Plato – Montaldo Torinese

Birrificio San Michele – S. Ambrosio di Torino

Benvenuto Uao – Sorprendentemente Vegetale – Roletto

Borgiattino Formaggi – Torino

Boutic Caffè – Torino

Bread Bro – Torino

Buongustaio Piemonte – Santena

Caffè Costadoro – Torino

Caseificio Paje – Giaveno

CCIAA Torino – Camera di Commercio Industria Artigianato E Agricoltura Di Torino – Torino

Chialvamenta – Coltivatori Dal 1865, Distillatori Dal 1926 – Pancalieri

Consorzio Carni Qualità Piemonte – Carmagnola

Cuki Cofresco – Volpiano

Davide Appendino – Turingianduia SAS – Torino

Distilleria Erboristica Alpina – Susa

Edisu Piemonte

Edit – Torino

Emporio Vegetale – Torino

Eremia – Ivrea

Gelateria Via Mazzini – Alpignano

Grissinificio Feyles – Santena

Gtt Spa – Torino

Guido Castagna – Giaveno

Guido Gobino – Torino

Ialty Speciality Coffee – Torino

Il Dolce Canavese – Chivasso

Il Frutto Permesso – Bibiana

Jllee – Torino

Laboratorio Marchetti – Torino

La Perla di Torino – Torino

L.a. Torrefazione Insieme Srl – Torino

Luigi Lavazza Spa – Torino

Maestri Del Gusto Con Contributo E Patrocinio Della Circoscrizione V – Torino

Maison della Nocciola – Settimo Vittone

Moou Gelateria Artigianale – Torino

Natureale – Venaria Reale

Nk Società Cooperativa Agricola Demeter – Pino Torinese

Pasta Girardi Business – Torino

Pastificio Virgilio – Torino

Pian della Mussa – Balme

Planet Idea – Torino

Regione Piemonte – Assessorato Agricoltura, Caccia E Pesca – Torino

Renault Autovip Srl – Torino

Sesames – Torino

Società Reale Mutua di Assicurazioni – Torino

Tibi Kefir D’Acqua – Roletto

Touberi – Torino

Unione Regionale Ccia Del Piemonte – Torino

Zero Glutine Life – Torino

Zeronove Srl – Torino

30 Tuorli Pastificio Artigianale – Garzigliana

Tra cui i produttori dei Presìdi Slow Food:

Carema – Maestro Del Gusto Cantina Dei Produttori Nebbiolo Di Carema – Carema

Prati Stabili E Pascoli – Cascina Roseleto – Villastellone

Mieli Di Alta Montagna Alpina – Le Querce Apicoltura – Azeglio

 

Ma non finisce qui, il Mercato si arricchisce con tanti altri produttori, scopri l’elenco completo.  

 

Food truck/Cucine di strada/Birrifici artigianali

Albergo Ristorante San Giors – Torino

Antica Pasticceria Pan Belmonte – Cuorgnè

Birrificio Castagnero Savant Ross – Rosta

Birrificio Exit – La Cassa

Birrificio Filodilana – Avigliana

Birrificio Grado Plato – Montaldo Torinese

Birrificio La Piazza – Torino

Birrificio San Michele – Sant’Ambrogio di Torino

Brace Pura – Torino

Brickstogo Gastro Bakery – Torino

Edit Brewing – Torino

Luca Scarcella – Torino

Pan Pan La Cucina In Un Panino – Torino

Parsifal Birrificio Artigianale – San Raffaele Cimena

Pastificio Virgilio – Torino

Qr Quadrilatero Romano – Torino

Revolución – Torino

Soralamà – Maestri del Gusto – Vaie

Spoto Bakery – Torino

Tuttofabrodo – Torino

Van Ver Burger – Torino

Garante dei detenuti: “Sovraffollamento, suicidi e aumento di minori in carcere”

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“Riavviare e valorizzare la Cabina di regia tra istituzioni e potenziare le risposte sulla Sanità penitenziaria” sono due delle richieste formulate dal Garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano nel corso dell’illustrazione – oggi in Aula – della relazione annuale del proprio Ufficio.

Prendendo le mosse dalle conclusioni del convegno Carcere: il ruolo delle Regioni, svoltosi nell’ottobre scorso a Torino, Mellano ha aggiunto, tra le richieste, la necessità “di fare sistema con le politiche attive del lavoro, la formazione professionale, la scuola e i progetti avviati con il privato sociale e il territorio”.

“Occorre inoltre affrontare – ha proseguito – le questioni relative ai servizi dedicati al disagio mentale: le Articolazioni per la tutela della salute mentale (Atsm), le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) e i servizi dedicati sul territorio” e ha richiamato l’attenzione sulla prossima riapertura del Centro per il rimpatrio (Cpr) di corso Brunelleschi, a Torino.

Mellano, il cui mandato scadrà nel febbraio 2025, ha sottolineato che “le funzioni del Garante non sono limitate entro il perimetro del carcere ma si estendono all’esecuzione penale esterna, in continua espansione, se si considera che, a livello nazionale, al 31 dicembre 2023 erano 60.166 i detenuti in carcere e 130.406 persone erano seguite dagli Uffici per l’esecuzione penale esterna (Uepe)”.

Per quanto riguarda la giustizia minorile Mellano si è, inoltre, soffermato “sul fortissimo incremento, negli ultimi tre anni, dei detenuti nel sistema penale minorile: 318 al dicembre 2021; 400 al dicembre 2022; 495 al dicembre 2023 e 580 all’agosto 2024. Una situazione che, a causa di crescenti disagi, proprio all’inizio di agosto ha provocato una rivolta all’Istituto minorile Ferrante Aporti di Torino dove, su una capienza massima di 46 posti, i detenuti erano 60 e da settimane una dozzina dormivano su brandine da spiaggia aggiunte nelle stanze”.

Mellano ha anche puntato l’attenzione sull’alto numero di suicidi, “che dall’inizio dell’anno sono 73 in Italia, di cui 6 in Piemonte, mentre in tutto il 2023 sono stati 69, di cui 5 nella nostra regione” e sui procedimenti penali per tortura e violenza in corso a Biella, Cuneo, Ivrea e Torino.

“Il Garante – ha sottolineato – si è costituito parte civile a Torino e a Ivrea e intende farlo anche a Biella e a Cuneo grazie al patrocinio ‘pro bono’ del presidente della Camera penale del Piemonte occidentale e della Valle d’Aosta”.

Il dibattito è stato aperto da Domenico Rossi – intervenuto per il Pd con Nadia Conticelli ed Emanuela Verzella – che ha sottolineato come, di anno in anno, le criticità denunciate rimangano più o meno le medesime, suggerendo di “provare a elencare i problemi in modo puntuale e tentare di risolverli dandoci delle scadenze. Occorre, inoltre, puntare su lavoro e formazione perché è chiaro che più le persone hanno titoli di studio elevati meno hanno possibilità di andare in carcere”.

Roberto Ravello (Fdi) ha rivendicato “che il Piemonte, con la rete dei Garanti comunali, è tra le Regioni più avanzate d’Italia” e dichiarato la contrarietà “a indulti, amnistie e abolizione delle carceri minorili”, illustrando “quanto fatto dal Governo negli ultimi venti mesi per la sicurezza all’interno del carcere, per il sovraffollamento, per la rieducazione e il reinserimento dei detenuti”. Ha invece espresso riserve sulla decisione del Garante di costituirsi “parte civile nei processi contro la polizia penitenziaria senza averlo mai fatto in nessun procedimento nei confronti della popolazione carceraria quando si è resa responsabile di disordini e distruzioni”.

Giulia Marro – intervenuta per Avs con Alice Ravinale – ha evidenziato come “il ruolo del Garante sia fondamentale, essendo l’unica voce che porta dal carcere le istanze di chi è dentro, diversamente da chi ci lavora che può rivolgersi ai propri sindacati di riferimento”, ha espresso preoccupazione “per il nuovo Ddl sicurezza proposto dal Governo, che rischia di inasprire l’emergenza carceraria il cui effetto sono sovraffollamento, suicidi e scioperi della fame e per l’aumento delle persone tossicodipendenti in carcere perché manca il personale medico e gli educatori per seguirli”.

Gianna Gancia (Lega) ha affermato di “avere a cuore i seri problemi delle persone con disagio mentale e psichiatrico: dobbiamo fare in modo che chi ne soffre venga curato, ma non nel sistema carcerario, soprattutto per chi ha commesso reati minori”. Anche lei ha espresso qualche perplessità “sulla costituzione di parte civile, perché credo che le guardie carcerarie lavorino in un clima di forti difficoltà”.

Alberto Unia (M5s) ha ribadito la necessità di aprire una discussione “per cercare di trovare soluzioni affinché la detenzione rappresenti sempre più un’occasione per i detenuti per crescere e per imparare in maniera continuativa”, facendo riferimento “a un’epoca in cui si parlava di progetti di lavori socialmente utili sia all’esterno sia all’interno del carcere”.

Silvio Magliano (Lista Cirio) ha sottolineato “la necessità di impegnarsi sui temi della Sanità penitenziaria e sulla formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, strumenti insostituibili per aiutare i detenuti a riscattarsi e a diminuire i rischi di recidiva grazie anche al contributo del Terzo settore e delle associazioni no profit”.

Paolo Ruzzola (Fi), osservando che “il numero dei detenuti e il conseguente sovraffollamento, fonte di esasperazione e di proteste, sia in ulteriore aumento” ha ricordato “l’importanza di accrescere il numero del personale e aiutare i detenuti a riscattarsi per evitare il rischio di recidiva. Alla certezza della pena dobbiamo affiancare politiche educative e di reintegrazione nel tessuto sociale”.

Lo ius scholae divide il Consiglio regionale

“Oggi la collega Pentenero ha presentato un ordine del giorno che sa di sfida. Non si è voluto parlare di questo argomento con serenità, ma non dovremmo utilizzare temi così importanti per cercare di dividere l’avversario”. Così il presidente della Regione Alberto Cirio, in Aula, ha aperto il suo intervento sul dibattito relativo all’Odg “Riconoscimento dello ius scholae quale requisito per la cittadinanza italiana”, presentato appunto da Gianna Pentenero, capogruppo Pd.

In sede di replica, la consigliera ha risposto che “con l’intervento del presidente la maggioranza s’è tolta la maschera e ha dimostrato la sua incapacità di discutere le cose. L’ordine del giorno risponde a un processo democratico e non a caso è stato presentato ben due settimane fa. C’era tutto il tempo per poter intervenire sul testo e trovare un punto di incontro. Si può emendare, se ne può presentare un altro, ma tutto questo non è avvenuto”.

L’ordine del giorno è stato respinto a maggioranza dei voti, 29 voti contrari e 19 favorevoli.

Cirio aveva anche spiegato di non aver condiviso tutti gli interventi sentiti durante il dibattito. “Per esempio, io mi sono sentito italiano quando ho scoperto la storia di mio nonno che aveva fatto il partigiano, perché la cittadinanza è un processo di integrazione e di condivisione, non è lo ius soli, che è un modo casuale di ottenerla. E questo ordine del giorno punta allo ius soli, che ci vede del tutto contrari”.

“Non siamo nemmeno d’accordo con i cinque anni di studi che voi proponete per ottenere la cittadinanza – ha aggiunto il presidente – riteniamo che debbano essere almeno 10: è questa la durata della scuola dell’obbligo per tutti, italiani e stranieri”.

“Questo non vuole dire che all’interno della nostra coalizione non ci siano sensibilità e posizioni diverse – ha precisato -. La Lega, per esempio, teme che lo ius scholae possa essere una scorciatoia. Naturalmente ne parleremo all’interno della nostra coalizione, che non è un’unione aritmentica: noi come Forza Italia poniamo la questione, senza volontà di dividere, di rompere, io voglio un centrodestra moderno, che si confronta e che ragiona. Anche perché si tratta di uno scarto di soli 2 anni. Oggi già a 18 si può ottenere la cittadinanza, con lo ius scholae abbassiamo l’età a 16, calcolando i 10 anni di scuola dell’obbligo che inizia a 6 anni”.

Nessun rappresentante di maggioranza è intervenuto, mentre sono state diverse le dichiarazioni di opposizione.

 

IL DIBATTITO

Gianna Pentenero (Pd) nel dibattito generale ha detto che “auspicheremmo una nuova legge sulla cittadinanza, non dimenticando il tema del calo demografico e tenendo conto della necessità di avere percorsi educativi adeguati per i bambini e le bambine stranieri. Lo ius scholae è un segnale di civiltà sul quale possiamo trovare punti di convergenza, anche se è solo una partenza”.

Pasquale Coluccio (M5s): “Ho due figli che sono nati in Italia e hanno avuto compagni di classe e di sport, che sono sempre stati cittadini di serie B. Ciò a causa di una legge che ha oltre trent’anni, che non permette a chi è nato in Italia di essere italiano. All’estero la legislazione è molto più avanti, in Germania bastano 5 anni di residenza dei genitori e in Francia 8. In Spagna è sufficiente un solo anno”.

La consigliera ventenne Simona Paonessa (Pd) ha aggiunto che “i miei amici e i miei compagni spesso non hanno la cittadinanza italiana, ma vivono qui, sono nati qui e non vedo come si possa negare loro questo diritto”.

Giulia Marro (Avs): “Non abbiamo firmato questo ordine del giorno, perché ne abbiamo un altro che riteniamo migliore, ma crediamo comunque che questo sia un buon segnale che va a rinnovare il patto sociale tra cittadini”.

Emanuela Verzella (Pd): “Non dobbiamo avere paura di fare questa scelta, da docente e da dirigente scolastica posso dirvi che è una paura immotivata: ho visto centinaia di bambini venuti dall’estero e passare per lo ius scholae non deve farci temere per l’apprendimento dei nostri figli”.

Fabio Isnardi (Pd): “Concediamo cittadinanze a persone nate dall’altra parte del mondo, solo perché magari hanno un bisnonno italiano. Non sono mai stati in Italia, non parlano la nostra lingua, non pagano qui le tasse. Credo che la scelta di civiltà dovrebbe invece essere premiare chi sceglie di vivere qui”.

Vittoria Nallo (Sue): “Abbiamo apprezzato le dichiarazioni di stampa del presidente Cirio, che si è detto a favore dello ius scholae, anche se decennale e non quinquennale come vorremmo noi. Però poi Forza Italia quando bisogna votare, si esprime in maniera contraria a questo provvedimento. Chiediamo quindi un impegno concreto, non solo a parole”.

Alice Ravinale (Avs): “Siamo ovviamente favorevoli all’ordine del giorno, nella sola Torino sono oltre il 30% gli studenti stranieri. Mi stupisce che alcune riflessioni partano dal concetto di paura, perché mi chiedo di cosa dovremmo avere paura, non certo dei bambini e delle bambine.

Monica Canalis (Pd): “Non citerò grandi principi sociali, ma intendo citare il ‘Sole-24Ore’, un quotidiano che scrive a favore delle imprese: i lavoratori stranieri nel 2023 hanno contribuito per l’8,8% al Pil nazionale. Conosciamo il motto “No taxation without rapresentation”, un principio della cultura liberale che oggi stiamo violando”.

Alberto Unia (Mss): “Proprio a scuola, personalmente, mi sono sentito per la prima volta italiano. È a scuola che ci si sente parte di una comunità nazionale: cerchiamo di pensare al mondo tra venti o trent’anni e prendiamo decisioni di conseguenza”.

Nadia Conticelli (Pd): “Trovo indecoroso che il dibattito non ci sia e intervenga una sola parte, mentre l’altra tace. Stiamo parlando della vita delle persone. L’investimento della scuola è a perdere, investiamo per formarli e poi vanno a lavorare all’estero, dove sono riconosciuti i loro diritti, in paesi non imballati come il nostro.

Laura Pompeo (Pd). “Abbiamo gioito per i nostri atleti alle Olimpiadi: moltissimi di quelli che hanno vinto sono di origine straniera, eppure hanno portato medaglie”.

 

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Ufficio Stampa

Torino Tattoo Convention, in città 400 tatuatori da tutto il mondo

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Una maratona di 30 ore di tatuaggi è quella che sta per prendere il via nel weekend all’Inalpi Arena di Torino.

Dal 27 al 29 settembre torna Torino Tattoo Convention: più di 400 tatuatori da tutto il mondo, live show, dj set, contest e tutte le ultime novità a tema dedicate ai 15.000 appassionati attesi alla kermesse. Tre giorni ricchi di inchiostro e divertimento per un evento rumoroso e affascinante, dedicato a tutti gli ink-addicted, ma anche a tutti i curiosi che vogliono respirare un’atmosfera fuori dagli schemi.

Annoverata tra le dieci fiere migliori in Europa e tra le tre migliori in Italia, la Torino Tattoo Convention rappresenta ancora una volta un’occasione imperdibile per vedere all’opera oltre 400 grandi maestri  dell’inchiostro e per farsi realizzare un tatuaggio da professionisti internazionali, dalla Polonia alla Cina, dal Giappone al Canada.

Maori, fine line, realistico, old school, blackwork, ad ognuno il suo tatuaggio…

Attesissimi i contest dedicati ai tattoo. Vere e proprie competizioni per premiare i tatuaggi più belli realizzati in convention.

Novità di quest’anno il grande spazio dedicato a manga, comics e anime: un mondo molto vicino a quello del tattoo che spesso ne ispira i soggetti. E proprio a tema anime sarà anche la performance di show-cooking e narrazione di chef Carlo “Ojisan” Mele, meglio conosciuto come maestro e storico del ramen, che collabora con Accademia L’Estetica Torino, impegnata nella formazione professionale dei tatuatori. Si tratta di un momento live in cui la cucina degli anime giapponesi incontrano il tattoo in un mix di storia, richiami, racconti, disegni e cucina dal vivo.

TATTOO MANIA. È L’ITALIA IL PAESE PIÙ TATUATO AL MONDO

Nata come antica tecnica di decorazione corporea, oggi il tatuaggio è un trend e un fenomeno sociale che non accenna a diminuire: secondo le più recenti ricerche l’Italia è il paese «più tatuato» del mondo seguita dalla Svezia (47%) e dagli Usa (46%). Il 12,8% della popolazione ha almeno un tatuaggio. Questo il dato emerso da un’indagine condotta dall’Istituto superiore di sanità (ISS) sulla diffusione dei tattoo e piercing nel nostro Paese.

Una moda ma anche vera e propria espressione artistica che unisce chi tatua e chi viene tatuato nell’esigenza di esprimere sé stessi, utilizzando la pelle come una pagina bianca dove poter scrivere in modo indelebile ricordi e momenti importanti.

OSPITI DA TUTTO IL MONDO PER UNA DELLE CONVENTION PIÙ IMPORTANTI D’EUROPA

Nel 2024, mentre si celebrano i 700 anni dalla morte di Marco Polo, anche la Torino Tattoo Convention rende omaggio alla Cina. Attesissimi gli artisti in arrivo, vere e proprie star del tattoo: hanno scelto di fare tappa a Torino Henry Chan, protagonista di un vero e proprio tour europeo e atteso anche a Parigi e Barcellona, e Hamno, anche lui in un tour europeo, famoso per i suoi incredibili lavori che trasformano i corpi in tele per disegni ispirati all’antica arte cinese.

TECNICHE E TENDENZE IN MOSTRA A TORINO

Tattoo old school, new school, giapponesi, tribali, realistici o in stile lettering

Tra le tendenze più in voga il fine line, disegni a linee sottili che hanno conquistato star di prima grandezza come Hailey Bieber, Zoë Kravitz, Yara Shahidi e Hilary Duff. A differenza dei tatuaggi tradizionali, più spessi e pesanti, che li hanno preceduti, i tatuaggi a linee sottili sono diventati lo stile preferito da chiunque voglia aggiungere un disegno delicato o minuscolo alla propria collezione. Le linee sottili non hanno solo un aspetto diverso dagli altri stili di tatuaggio, ma sono anche tecnicamente diverse. Un tatuaggio fine-line è fatto con un singolo ago per creare un contorno molto sottile, in contrasto con il tradizionale contorno in grassetto. I tatuaggi ultrafini sono spesso paragonati a gioielli e brillano nei punti in cui di solito ci si accessoria, come il polso, le dita, le orecchie, il collo e così via. Sono molto amati perché aggiungono, ma non distraggono e sono un’ottima scelta se si è alla ricerca di tatuaggi delicati e leggeri. I soggetti più amati? Sicuramente a tema green. C’è voglia di natura, di sostenibilità, di “Madre Terra” in tutte le sue forme. Da sempre l’arte del tatuaggio, un po’ come una cartina tornasole del periodo storico in cui viene realizzata, esprime i desideri e gli impulsi più profondi dell’uomo. Quest’anno la tendenza botanical, la stessa che ha invaso le passerelle di moda, vestito gli influencer e arredato le nostre case, fiorisce anche sulla pelle di chi sceglie di farsi un tatuaggio. Un fiore, una foglia o un albero.

 

È finito il tempo in cui i tatuatori proponevano i book con i disegni tra cui scegliere. Tutto adesso è unico. Ognuno vuole raccontare la propria storia. – dichiara Adriano Lodovico Amoretti, in arte Vico, organizzatore della Torino Tattoo ConventionLe tecniche più richieste sono il blackwork, d’impatto, total black, riprende l’acquaforte e le illustrazioni dei libri antichi, e, soprattutto a Torino, il Japanese Style, tornato alla ribalta negli ultimi tempi”.

GUEST STAR LA NEWYORKESE KORAL LADNA

Il tatuaggio è donna! Le eredi di Maud Wagner, la prima tatuatrice donna della storia nell’America delll’800, ormai sono tantissime. Ricercate dalle donne, amatissime dagli uomini, ognuna di loro ha una storia affascinante da raccontare. Attesissima la newyorkese Koral Ladna, proprietaria di Fortune and Love Tattoo sulla 5th Avenue che porterà in convention le ultime tendenze da oltreoceano. Bellissima e determinata, Koral è una mamma single nata in Ucraina che molti anni fa si è trasferita a New York per inseguire il suo sogno e oggi è una delle più richieste tatuatrici della grande mela!

Ma la Torino Tattoo Convention delle donne parla anche torinese, con quattro fuoriclasse che apriranno le loro agende per i tre giorni dell’Inalpi Arena; Simona Cordero, esperta di pastel neotrash, Giada Mantione con i suoi tattoo rossi e neri, Giada Yoon, esperta di fine line, e Giulia Laureana.

COMICS E MANGA

Per l’edizione 2024 la Torino Tattoo Convention dedica grande spazio a manga e comics: un viaggio dinamico e divertente: un paradiso per gli appassionati. E non mancheranno eventi e spazi dedicati alla passione Cosplay.

Nell’elenco dei tatuaggi più amati, soprattutto dai giovani, figurano quelli ispirati ai manga giapponesi. Linee decise e colori brillanti disegnano sulla pelle le trame ricche di significato e filosofia dei film anime e dei videogames. Accanto ai personaggi più famosi come Dragon Ball, Pokémon, Sailor Moon i soggetti del grande maestro Hayao Miyazaki.

I cataloghi dei tatuatori di tutto il mondo sono pieni di tattoo ispirati ai manga, da realizzare con differenti tecniche, dallo stile giapponese al realismo all’acquerello. I volti dei personaggi, umani, animali o creature fantastiche, presentano spesso espressioni accentuate, portate all’estremo: occhi sgranati, sorrisi allargati e fronti estese sono incorniciate da capelli stravaganti e dalle tinte fosforescenti.

Tra i nomi più attesi Alessia Amoruso da Milano, Gianluca Naclerio da Roma e Sent Tattoo, vera e propria star da più di 40 mila followers.

MUSEO DEL TATUAGGIO DI TAURINORUM TATTOO STUDIO

Taurinorum Tattoo Studio Museum nasce da un’idea Fabiano Gastaldo, tatuatore e collezionista. Il tatuaggio è un disegno, un messaggio da mostrare, un segno che ci rende unici, un voto mantenuto o un giocoso souvenir, un simbolo d’appartenenza o una dichiarazione d’indipendenza, una prova d’amore o l’elaborazione di un lutto. Il tattoo è rito, forma, espressione che si ritrovano in qualsiasi epoca e in ogni angolo della terra. La Mostra del Tattoo è allora un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso libri, oggetti e immagini che raccontano la storia del tattoo per spiegare come il tatuaggio si è espresso nel tempo e si esprime ancora oggi nelle diverse culture e tradizioni. In un antico libro di inizio 800 si può scoprire la storia dei tatuaggi del popolo Aida, oggetti dalla Birmania raccontano la storia dei tatuaggi tribali mentre macchinette carcerarie e storiche testimoniano un mondo affascinate ormai scomparso.

 

TORINO TATTOO CONVENTION

27-29 settembre 2024

Inalpi Arena. Corso Sebastopoli 123. Torino

Donna assassinata in Barriera di Milano. Arrestato l’ex marito

Ieri sera, 23 settembre, poco prima della mezzanotte, quartiere barriera di Milano via Cigna, I carabinieri del nucleo radiomobile sono intervenuti presso la casa di una trentacinquenne, separata, di origine tunisina in quanto era stato segnalato un violento litigio familiare. I carabinieri hanno trovato la donna gravemente ferita da una coltellata; trasportata in ospedale dal 118 e’ morta poco dopo.

I militari hanno accertato che la donna sarebbe stata colpita dall’ex coniuge, tunisino quarantottenne, che l’avrebbe colpita davanti ai figli minori e si sarebbe dato alla fuga.
L’uomo è stato rintracciato quasi subito e sottoposto a fermo di indiziato di delitto – poi portato in carcere al Lorusso e cutugno.
Procedono il nucleo Radiomobile e nucleo Investigativo dei Carabinieri.

La Regione Piemonte prevede di assumere oltre 500 persone nei prossimi cinque anni

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Ieri l’assessore al Personale Gian Luca Vignale ha presentato alla Prima Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Roberto Ravello, il nuovo piano di assunzioni per il futuro quinquennio 2025-2029.

Secondo il progressivo delle assunzioni nei cinque anni di mandato si prevede di assumere 606 addetti (suddivisi 36 dirigenti e 570 delle altre categorie) attraverso i meccanismi della mobilità, dello scorrimento di graduatorie di altri enti e di due nuovi concorsi che si terranno negli anni 2025 e 2027. Le assunzioni permetteranno di coprire i pensionamenti che sono stati stimati nel quinquennio di interesse (2025-2029) per la Regione di 570 dipendenti.

Grazie a questo piano di rotazione, con diversi orizzonti temporali a tre anni (per le immediate coperture) e a cinque anni (per un quadro più dettagliato dei pensionamenti/assunzioni vedere le tabelle allegate), la Regione potrà armonizzare le fuoriuscite con i nuovi ingressi di personale, senza privare l’apparato amministrativo di risorse o lasciare periodi di vuoto in attesa di concorsi e assunzioni.
Si tratta di un vasto piano di assunzioni che permetterà sia a personale amministrativo in servizio ad altri enti di trasferirsi alle dipendenze regionali attraverso la mobilità e le graduatorie concorsuali già espletate, sia attraverso i concorsi indetti direttamente dalla Regione di accedere all’assunzione per chi non lavora per il pubblico impiego. È utile sottolineare, infine, come nel primo triennio di assunzioni sarà anche garantita la quota di 65 posti riservata alle categorie protette individuata dalla legge n.68/99.

“Con il piano assunzionale presentato quest’oggi – dichiara l’assessore Vignale – noi progettiamo il futuro della gestione regionale. Il piano, così come concepito, ci permetterà di ricoprire gradualmente ed efficacemente i futuri pensionamenti. Con la mobilità e lo scorrimento delle graduatorie acquisiremo rapidamente parte delle nuove assunzioni attingendole da un bacino esistente nel settore pubblico locale, mentre per le nuove assunzioni abbiamo previsto due tranches di concorsi. Il primo si svolgerà presumibilmente nel corso del prossimo anno, il secondo nel 2027”.

“Quando ero assessore al Personale – prosegue Vignale – nel 2013 avevamo già effettuato 300 stabilizzazioni. Ad esse si aggiungono le assunzioni avvenute con i concorsi espletati nel 2021. Azioni che hanno posto rimedio a gravi lacune accumulate negli anni intermedi. In quel periodo non erano stati in grado di sostituire chi andava in quiescenza, perdendo così non solo il capitale umano ma, soprattutto, le competenze dei più esperti che non venivano trasmesse ai colleghi più giovani.
Considerando, infine, il quinquennio assunzionale tra il 2019 e il 2024 che ha visto l’assunzione di 853 nuovi dipendenti e quelli previsti nel Piano che ho presentato, possiamo affermare che i governi regionali che hanno visto il centrodestra alla guida della Regione hanno saputo garantire e garantiranno oltre 1400 assunzioni in dieci anni. I numeri permettono di apprezzare la capacità di garantire un netto e significativo ricambio generazionale con la trasmissione e il giusto mix di esperienza e competenze e gioventù e nuove risorse”.

Sanità piemontese, Riboldi: ecco i tre step per ridurre le liste di attesa. E i pronto soccorso restano pubblici

Di Patrizia Corgnati

L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, traccia il percorso del prossimo periodo: “Tre step per ridurre le liste d’attesa e una sanità piemontese più attrattiva”. E ribadisce il no ai pronto soccorso privati

 

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