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Occupazione, Mirafiori: ansia alla vigilia del primo Maggio. Arriva o no un nuovo modello?

Mentre Fca festeggia gli utili eccellenti del primo trimestre 2017, sotto la Mole i sindacati sono preoccupati  “A Mirafiori il punto è  cruciale: o arriva un nuovo modello o si riduce l’occupazione. La Città non può restare in silenzio, deve farsi sentire, anche dialogando con la proprietà”. Questa la preoccupazione di Enrica Valfrè segretario della Cgil Torino, espressa alla conferenza stampa della manifestazione del Primo Maggio. “Lo stesso  – ha aggiunto – per quanto riguarda  Tne, sulla quale  la città deve esprimersi. E’ un’area in cui si può creare un polo che incentivi la presenza di nuova industria nel territorio”.

 

(foto:  il Torinese)
   

Oltre 400 espositori per la XXX edizione di Librolandia: “Torino merita un grande Salone”

Tanti espositori, 424 rispetto ai 338 di un anno fa. Un dato che fa ben sperare dopo il mezzo flop (di visitatori) di Tempo di Libri a Milano. In tutto sono 11 mila i metri quadrati:  il 10% in più dell’anno prima per la trentesima edizione del Salone del Libro, dopo inchieste e polemiche che hanno favorito il clima per lo strappo milanese.  Ma “sarà un grande Salone del Libro, Torino lo merita”, dice alla conferenza stampa di presentazione della rassegna Massimo Bray, ex ministro oggi chiamato a presiedere la Fondazione per il Libro. Alla presentazione presso il Museo del Risorgimento c’erano la sindaca Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “Ringrazio tutti avete lavorato in modo condiviso perché il Salone riesca pienamente. Torino possiede una comunità culturale e amministrativa già consolidata in questi 30 anni del Salone, che non potrà che raggiungete ancora grandi risultati”.Appuntamento al Lingotto dal 18 al 22 maggio.

Fca, risultati da record. Utile in crescita del 34%, vola in borsa. E le ricadute su Torino?

Fca vola in borsa Borsa a Milano (ieri  in rialzo del 4,6% a 10,10 euro) e chiude il primo trimestre 2017 con risultati da  record: l’utile netto è pari a 0,6 miliardi di euro (+34%) mentre l’utile netto adjusted è in crescita del 27% a 0,7 miliardi di euro. L’Ebit adjusted sale  dell’11% a 1,5 miliardi di euro. Tutti i settori sono in miglioramento ad eccezione dell’America Latina. Vengono confermati gli obiettivi per il 2017: ricavi netti tra 115 e 120 miliardi di euro, ebit adjusted oltre 7 miliardi di euro, utile netto adjusted oltre 3 miliardi di euro, indebitamento netto industriale sotto i 2,5 miliardi di euro. L’indebitamento netto industriale cresce  nel primo trimestre 2017 a 5,1 miliardi di euro, con una crescita stagionale  rispetto al dicembre dell’anno precedente ridotta a 0,5 miliardi di euro, verso un incremento di 1,5 miliardi di euro nel primo trimestre 2016. Resta solo l’amaro in bocca, per quanto riguarda l’azienda che per oltre un secolo ha rappresentato Torino, per la mancanza di segnali positivi per quanto riguarda le ricadute sulla città. C’è da sperare che l’andamento positivo del gruppo possa davvero rilanciare lo stabilimento di Mirafiori e l’occupazione.

 

(foto: il Torinese)

Con l’integralista arrestato a Torino altri 12mila iscritti alla chat filo-Isis

Il marocchino 29enne El Aoual, arrestato a Torino,  era stato intercettato dall’Fbi nel febbraio 2016 mentre comunicava con un suo contatto  dicendogli al che, se l’Isis gli avesse chiesto di compiere un attentato in Italia, gli sarebbero serviti tre uomini con i quali, grazie al materiale di cui disponeva, poteva ottenere “la potenza di 15 persone”. Emerge intanto che sono 12 mila gli iscritti alla chat web  ‘Lo Stato del Califfato islamico’, il canale sulla piattaforma social Zello di cui  Mouner El Aoual era uno dei leader. Dalle indagini svolte dai carabinieri del Ros e, negli Stati Uniti, dall’Fbi, emerge che gli iscritti, rigorosamente selezionati, seguono e si scambiano informazioni e notizie sull’Isis partecipando al processo di radicalizzazione.

Ponte del 25 aprile, Musei reali e reggia di Venaria volano del turismo torinese

Dopo il successo delle festività di Pasqua, i Musei Reali di Torino si confermano come una delle mete preferite tra i turisti, italiani e non, che in più di 9000 (il dato di martedì 25 aprile è calcolato sulla stima degli ingressi alle ore 14) hanno scelto di approfittare del ponte della festa della Liberazione per visitare la capitale delle Alpi e recarsi ai Musei per visitare le meravigliose collezioni custodite al loro interno.                 

L’affluenza è stata costante da venerdì per tutta la durata del fine-settimana, raggiungendo la punta di 2570 nella giornata di domenica, con code che sono state affrontate pazientemente dai turisti e velocemente smaltite.

Grande successo anche per le visite guidate all’appartamento dei Principi di Piemonte e alle cucine reali, organizzate in collaborazione con l’Associazione Amici di Palazzo Reale. I giorni di venerdì 28, sabato 20 e domenica 30 aprile saranno gli ultimi disponibili per visitare queste due aree.                                                                                                            

Oltre ai classici percorsi di visita, il pubblico ha potuto ammirare le mostre temporanee ospitate in Galleria Sabauda, a partire da Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia, prolungata fino al 7 maggio, a Pittura come scultura. Cerano e un capolavoro del Seicento lombardo il Confronto dedicato alla Madonna dei Miracoli; e ancora nello spazio Scoperte L’occhio fedele. Incisori olandesi del Seicento e Sui generi, il progetto espositivo di Flavio de Marco. 

Questa settimana, i Musei rimarranno chiusi mercoledì 26 aprile per recuperare il giorno di riposo; saranno invece visitabili anche in occasione di lunedì 1° maggio,osservando il giorno di chiusura martedì 2 aprile.

 Successo anche alla Reggia di Venaria, riaperta alla fine di marzo dopo la consueta chiusura invernale, e recentemente insignita della terza stella Michelin. I visitatori paganti, nelle tre giornate da sabato a lunedì, sono stati oltre 35.000. Si attendono i dati di ieri, 25 aprile.
    Sabato gli ingressi paganti alla Reggia, ai Giardini e alle mostre ‘Jungle’ e ‘Dalle Regge d’Italia’, sono stati 7.250, domenica 16.357, lunedì 12.789.

(foto: il Torinese)

Treni da Far West? Arriva “Vivalto”, il convoglio con telecamere, monitor e riprese live

Dopo l’episodio di vandalismo di Pasqua sulla tratta ferroviaria Torino-Ventimiglia arriva sui binari piemontesi il primo treno Vivalto, mezzo dotato di telecamere e monitor per la diffusione live delle immagini di bordo. Entro il mese di  giugno saranno in tutto  sei i convogli di questo tipo a cura della Direzione regionale Piemonte di Trenitalia, attrezzati con il nuovo sistema. Viaggeranno principalmente sulla linea SFM3 Torino-Bardonecchia/Susa. 29 monitor diffondono in diretta immagini a colori. Si tratta di una novità assoluta  che, secondo Trenitalia, sarà in grado di offrire un viaggio più tranquillo  e confortevole, e funziona anche come deterrente per malintenzionati e vandali. Oltre alla trasmissione in diretta, tutto il flusso video di ciascuna telecamera, durante il viaggio è registrato su un hard disk.  In caso di necessità può essere messo a disposizione della polizia. L’investimento complessivo è di circa 200mila euro. L’auspicio è che il sistema possa essere diffuso su tutto il territorio.
   

 

(foto: il Torinese)

Arrestato a Torino un marocchino che pianificava attentato. Sul web inneggiava all’Isis

A Torino i carabinieri del Ros hanno arrestato  un marocchino di 29 anni, si chiama Mouner El Aoual. Era irregolare in Italia dal 2008 e diffondeva  sul web l’ideologia del Califfato Islamico istigando  a compiere attentati contro i “miscredenti”. Giustificava i recenti attentati messi in atto  in Germania in  Svezia e Francia. Attraverso una chat l’uomo aveva manifestato la volontà di pianificare un attentato terroristico nel nostro Paese e cercava altri sodali per la sua realizzazione. “Soggetto estremamente pericoloso” scrive l’Ansa riportando le parole del giudice per le indagini preliminari, scritte nell’ordinanza di custodia cautelare. “Sta svolgendo un’opera di proselitismo e incitamento ad azioni violente e letali, e per intenti e personalità presenta un altissimo rischio di passare all’esecuzione di tali gravi atti di violenza”.

“Manovrina” a 5 stelle per ridurre i tagli alla cultura e al welfare

Si prevedono nuovi fondi per cultura e welfare nel bilancio di previsione del Comune, in base agli emendamenti dei consiglieri e della giunta Appendino. Verranno discussi nelle prossime sedute della Sala Rossa . la “manovrina” dovrebbe valere 4 milioni di euro, ottenuti da fondi di riserva. Nelle  intenzioni del Movimento 5 Stelle andranno a incrementare i capitoli di spesa in un primo tempo ridotti per raggiungere il pareggio di bilancio. Ingente la somma spostata dagli emendamenti dei consiglieri, 3,5 milioni: una volta  approvati dal Consiglio verrebbero prelevati dal Fondo crediti di dubbia esigibilità. Invece,  2,8 milioni dovrebbero  servire per le agevolazioni Tari, 250mila euro per il Teatro Stabile, mentre 300mila euro saranno impiegati per il Museo del Cinema e 290 mila euro per gli adulti in difficoltà. Gli emendamenti della Giunta contano infine di recuperare un milione  da un altro fondo di riserva per aumentare  le risorse a favore delle scuole paritarie, Fondazione Torino Musei e Museo del Risorgimento.

 

(foto: il Torinese)

Torino o Milano, quale delle due? Appendino: “Tutte le valutazioni dopo il Salone del Libro”

IL CASO La sfida meneghina alla capitale (del libro) sabauda è incominciata con la rassegna “Tempo di libri, fotocopia del Salone subalpino, ma la sindaca di Torino lancia segnali di pace: “Li aspetto a Torino e speriamo vengano a trovarci”. Così Chiara Appendino al termine dell’incontro, in compagnia del presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Massimo Bray, con i presidenti dell’Aie Federico Motta, della Fabbrica del Libro Renata Gorgani e l’amministratore delegato Solly Cohen. “Quella di oggi è stata un’interlocuzione, nessun vertice, nulla di deciso. Tutte le valutazioni si faranno dopo il Salone di Torino”, ha spiegato la Appendino, che ha invitato i  vertici dell’evento milanese alla Librolandia “storica” di Torino.

(foto: Antonello Preteroti)

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IL COMMENTO

di Pier Franco Quaglieni

Tra gli Stand di “Tempo di libri” di Rho dove sono andato per il mio ultimo libro, ho visto ,sia pure un po’ da lontano, la sindaca-o Chiara Appendino  con l’intera famiglia, compresa la bimba nel passeggino che non mi  sembrava particolarmente interessata. E’ un fatto positivo che la Sindaca di Torino  abbia fatto visita alla concorrente fiera del libro milanese, nata da una costola di quella torinese. Significa che l’idea che liquidava  il nuovo salone di Milano come “scissionista” non è condivisa da Appendino. Era una sciocchezza campanilista perché Milano ha messo in piedi un evento con i fiocchi. Quando leggo sul tablet le anticipazioni di Emanuela Minucci di ciò che ha dichiarato la sindaca, ho qualche perplessità. Forse parla di cose che non conosce. La cultura ,per le scelte finora fatte, è argomento a lei estraneo: dalla cacciata di Patrizia Asproni ai tagli, al mantenimento del “sistema Torino”  che avrebbe dovuto eliminare o almeno emendare ed invece è rimasto tal quale. Appendino può anche aver ragione, quando dice che un salone non si giudica dal numero dei visitatori perché ci sono altri indicatori (che lei non dice ) per valutare un salone, specie se parliamo di un salone del libro. Quando si parla di saloni che hanno pretese internazionali ,bisogna paragonarsi a Francoforte e a Parigi, non certo a Rho e, purtroppo, neppure a Torino.

E allora il discorso diventa difficile per chi non abbia grande familiarità con libri ed editoria. Un’altra osservazione di Appendino lascia molto perplessi: ”Una delle cifre che misurano il successo di una fiera sta anche nei bambini e nelle scuole …”Non poteva dire una cosa più errata.  Per tanti anni sono stati cammellati a Torino migliaia e migliaia di bambini che andavano a visitare un salone che, salvo l’editoria a loro dedicata, appariva estraneo ai loro interessi: li vedevi e ,forse , li rivedrai anche quest’anno girare distratti, magari con il gelato o la bibita in mano, disturbando la visita di chi ha pagato un biglietto per passare in rassegna con calma i vari stand. Non è così che si avvicina i bambini alla lettura, anzi. Ed anche i ragazzi delle scuole che, dopo certi giusti giri di vita alle visite esterne nel mese finale dell’anno scolastico, sono diminuiti, non sono certo i visitatori migliori: si tratta più di un modo per passare una mattina fuori dall’aula  scolastica che vivere un evento culturale. Forse ,anche per colpa dell’incapacità dei loro docenti a coinvolgerli o della loro inerzia, per non dire pigrizia. L’assessore alla cultura del Comune di Venaria Reale, l’abilissima e colta Antonella  Bentivoglio  d’Afflitto, avrebbe saputo  assai meglio della sindaca, rappresentare il Piemonte .

 

 

 

Ultrà Juventus, Andrea Agnelli testimone al processo di ‘ndrangheta “Alto Piemonte”

Andrea Agnelli, presidente della Juventus,  andrà a testimoniare al processo di ‘ndrangheta  denominato ‘Alto Piemonte’, a Torino. La decisione è del gup Giacomo Marson che ha accolto una richiesta della difesa di due degli imputati, Saverio e Rocco Dominello. La richiesta giunge  anche Loris Grancini, capo ultras dei Viking, ed era stata avanzata in aula dall’avvocato Domenico Putrino come condizione per usufruire del rito abbreviato. Il tema è quello del presunto tentativo di Dominello, secondo l’accusa  affiliato alla ‘ndrangheta, di partecipare al business del bagarinaggio dei biglietti della Juve. La difesa nega che Dominello appartenga a qualsiasi titolo al mondo della criminalità organizzata. Intanto  nella mail che nel 2012 un capo ultrà della Juventus, Raffaello Bucci, spedì ai suoi contatti nel gruppo dei Drughi, consegnata  al giudice Marson dall’avvocato Domenico Putrino, uno dei difensori, si legge: “Ciao. Entro domenica comunicare la quantità di biglietti che servono per Juventus-Parma. Entro martedì siete invitati a contattarmi per assegnazioni”. Il legale, che difende l’imputato  Dominello, intende spiegare il sistema di distribuzioni di quote di biglietti alla tifoseria organizzata e dimostrare, come dichiara all’Ansa,  che “la ‘ndrangheta non ha niente a che fare con questa vicenda”.