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Cto in fiamme, ma il rogo è stato domato senza feriti: ora si apre l'inchiesta della procura

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Le fiamme sono divampate in due magazzini al terzo piano dell’edificio

 

AGGIORNAMENTO La procura della Repubblica, sotto la guida del pm Raffaele Guariniello, ha aperto un’inchiesta sull’incendio al  Cto. Per ora non è possibile  stabilire se il rogo abbia origine . Potrebbero profilarsi carenze in materia di prevenzione.

 

Un incendio si è sviluppato verso le 19 di martedì  all’ospedale Cto, le cause sono da accertare. Le fiamme sono divampate in due magazzini al terzo piano dell’edificio (analogo episodio era avvenuto tempo fa, la causa era dolosa). I pazienti ricoverati al primo, secondo e quarto piano sono stati subito trasferiti per prudenza in altre zone dell’ospedale. Sul posto sono intervenute la polizia e almeno tre squadre dei vigili del fuoco, che hanno domato il rogo. Per fortuna non si registrano feriti o intossicati.

 

(Foto: il Torinese)

Sicurezza, il controllo di vicinato di San Mauro torinese diventa "modello da esportazione"

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E’ un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine

 

Adesso il Controllo del Vicinato di San Mauro Torinese diventa un “modello da esportazione”. Venerdì il consigliere comunale Ferdinando Raffero, che coadiuva il sindaco Ugo Dallolio nelle politiche per la sicurezza e che è stato promotore del progetto nel comune della Città Metropolitana di Torino, e il referente regionale (e componente del comitato esecutivo nazionale) dell’Associazione Controllo del Vicinato, Massimo Iaretti, interverranno in un’audizione davanti alla commissione sicurezza del consiglio comunale di Asti. La città di Asti, che è stata al centro di alcuni episodi cruenti di criminalità – cui non è applicabile il modello di deterrenza del Controllo del Vicinato – ma che è anche teatro di diversi fatti di microcriminalità, quali furti, truffe, atti vandalici, sta imboccando decisamente la strada dalla prevenzione. Di qui la richiesta fatta all’Associazione, da parte del sindaco Fabrizio Brignolio e del consigliere Neri Baglione di un approfondimento sull’argomento, ed un primo contatto informale con Iaretti e con il successivo invito a prendere parte attiva all’audizione.

 

Il coinvolgimento di San Mauro non è casuale. Grazie al lavoro di collegamento di Raffero (che è anche componente dell’Acdv) il consiglio comunale ha votato una mozione che lo adotta, è stato creato un primo gruppo di volontari e si sono registrati anche alcuni risultati positivi, come il comportamento delle persone che non la loro non indifferenza hanno evitato la quarta spaccata in pochi mesi ad una parafarmacia o l’individuazione, grazie ad una segnalazione (segno di un aumentato senso civico) dell’autore di un incidente che aveva divelto con la propria auto la cancellata di una scuola e si era poi allontanato come niente fosse.  Nella Città Metropolitana il sistema è applicato per il momento, come ente locale, solo a San Mauro Torinese, ma è stato costituito un gruppo di volontari recentemente anche a Riva di Pinerolo e alcuni sindaci, come quelli di Cavagnolo e San Sebastiano Po, nel corso di un incontro che si è svolto a Moransengo (Provincia di Asti, ma al confine con la Città Metropolitana di Torino) hanno dimostrato interesse nell’approfondire l’argomento. “Ci aspetta un autunno caldo – dice Massimo Iaretti – sotto l’aspetto degli incontri, perché se è vero che il Piemonte è una delle regioni dove il progetto è partito per ultimo in ordine di tempo, tuttavia si stanno registrando sempre maggiori richieste di contatti  e se anche Asti aderisse sarebbe il primo comune capoluogo nella nostra regione. Il Controllo del Vicinato non è la panecea di tutti i mali, anzi non li elimina, ma può contribuire nei cittadini ad accrescere il senso diffuso di sicurezza”

 

Ma di che cosa si tratta? Il Controllo di vicinato, meglio conosciuto come “Neighbourhood watch” nasce negli anni Sessanta – Settanta, nei Paesi anglo – sassoni, Gran Bretagna, Stati Uniti, ma anche Canada, Australia, Nuova Zelanda e in Italia inizia ad avere una diffusione a partire dal 2008 in Lombardia. “L’importatore” ed ideatore sul Patrio suolo di questo sistema è Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella (Varese) che ha via via diffuso, con altri volontari, le tecniche sino alla creazione di una associazione, che si chiama appunto Controllo di Vicinato, che ha tra i suoi coordinatori, oltre allo stesso Caccia, anche Leonardo Campanale di Rodano (Milano) ed il criminologo Francesco Caccetta. Il Controllo di Vicinato, che nulla ha a che vedere con il fenomeno delle “Ronde Padane” o pattugliamenti di cittadini sul territorio o la videosorveglianza (che è una scelta dell’amministrazione comunale d’intesa con le forze dell’ordine), è un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine.

 

 

Aria fresca? Un ricordo: torna l'anticiclone africano con afa e caldo torrido

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Il mese appena passato si posiziona in cima alla classifica dei mesi più caldi della storia: il più caldo fra i mesi di luglio e anche secondo mese più caldo in assoluto, soltanto qualche decimo di grado in meno rispetto all’agosto del 2003

 

Un po’ di aria fresca è arrivata sul Nord dell’Italia, grazie anche ai  forti temporali dei giorni scorsi. Gli acquazzoni che hanno coinvolto Alpi, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Marche, ma che hanno devastato la zona di Firenze, sono ormai un ricordo: da questa settimana torna il temibile anticiclone africano che riporterà temperature elevate e afa diffusa su tutta l’Italia e per almeno una decina di giorni. Le statistiche dicono che luglio è stato il più caldo da quando si hanno misurazioni “scientifiche”. L’ anomalia è stata di 3.2 gradi rispetto alla media climatica degli ultimi 30 anni, così il mese appena passato si posiziona in cima alla classifica dei mesi più caldi della storia: il più caldo fra i mesi di luglio e anche secondo mese più caldo in assoluto, soltanto qualche decimo di grado in meno rispetto all’agosto del 2003. Dopo il passaggio della prima perturbazione di agosto, è il momento di un periodo di prevalenza delle correnti africane.

 

(Foto: il Torinese)

 

Per i vacanzieri torinesi è tempo di mini-esodo estivo, in ferie anche una sola settimana

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Il bollino rosso del traffico segna il weekend fino al 2 agosto e  tra il 7 e il 9 agosto. Per quanto riguarda il controesodo, attenzione al 22 e 23 agosto, al 29 e 30, alla mattina del 5 settembre e al pomeriggio del 6

 

Quanti saranno i torinesi che avranno lasciato la città in questo esodo di agosto ce lo diranno i dati sul consumo dell’acqua e dell’energia elettrica. Molti andranno in vacanza  per una sola settimana o, addirittura, per un solo weekend. Si sa, la crisi non è ancora finita. In questi giorni saranno comunque venti milioni gli italiani in viaggio, Intenso traffico sulla rete autostradale verso le località di villeggiatura, anche nel prossimo fine settimana del 7-9 agosto, quando Autostrade per l’Italia prevede un bollino nero per la mattina di sabato otto agosto. E’ stato quindi avviato il piano dei servizi per l’esodo estivo, che coinvolge tutte le istituzioni che garantiranno la sicurezza sulle strade: il ministero dell’Interno, la Polizia di Stato, Anas, Aiscat e Autostrade per l’Italia. Ecco il calendario dei giorni più a rischio: il più difficile, dicevamo, sarà l’otto agosto , ma il bollino rosso segna il weekend fino al 2 agosto e tra il 7 e il 9 agosto. Per quanto riguarda il controesodo, attenzione al 22 e 23 agosto, al 29 e 30, alla mattina del 5 settembre e al pomeriggio del 6. Per info aggiornate: www.autostrade.it

Torpedo, a cena nel giardino delle meraviglie

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TORPEDO2Un giardino verde e rigoglioso in cui immergersi  e lasciarsi trasportare subito in un altro mondo. Piatti ricercati e di grande qualità, non un ampia scelta ma alcune valide opzioni tra antipasti, primi e secondi di pesce e di carne


Una piacevole scoperta questo ristorante situato all’interno dell’Hotel NH Lingotto, all’interno dell’ex stabilimento antico della Fiat, struttura storica per la città di Torino. Il Ristorante Torpedo, questo è il suo nome, ha di magico la location, chic e rilassante e punto di forza lo splendido Giardino delle Meraviglie, dove d’estate ci si può accomodare in un piacevolissimo dehor, un giardino verde e rigoglioso in cui immergersi  e lasciarsi trasportare subito in un altro mondo. Piatti ricercati e di grande qualità, non un ampia scelta ma alcune valide opzioni tra antipasti, primi e secondi di pesce e di carne, un menu molto ricercato che spazia tra I sapori della tradizione italiana, preparati con un piacevole tocco fusion, con attenta cura nella selezione delle materie prime e degli ingredienti.

 

Il tutto accompagnato da un ampia e soddisfacente carta dei vini, con parecchie etichette che viaggiano dal nord al sud Italia e che si abbineranno bene ad ogni vostra scelta. D’obbligo lasciare uno spazio per gustare I meravigliosi ed invitantissimi dessert, come la bavarese di fragole o il tortino al Gianduja. Staff professionale, cordiale e sorridente e pronto a darti buoni consigli sulla scelta dei piatti.Forse ancora poco conosciuto come ristorante ma assolutamente da provare, ne rimarrete colpiti!

 
Manuela Cammilleri

Le piccole imprese torinesi lanciano un appello alle istituzioni: "La crisi non è passata"

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Intanto sono partite le iscrizioni online per le aziende che intendono prendere parte alla 19/esima edizione di IoLavoro, la più importante job fair italiana che si terrà al Lingotto Fiere di Torino dal 21 al 23 ottobre

 

Non bisogna cedere alla tentazione di dire che la crisi è passata: è questo l’appello rivolto alle istituzioni da parte di Corrado Alberto, presidente di Api Torino. Dice: “l’attenzione all’impresa manifatturiera deve essere più forte”. Infatti le previsioni per il secondo semestre 2015 dell’Ufficio Studi dell’associazione delle piccole imprese, indica una diminuzione di produzione e fatturato. In calo anche gli investimenti.

 

Eppure si registra un saldo positivo in Piemonte per quanto riguarda le imprese: ad oggi sono 6.724 – spiega Unioncamere – le aziende attivate nel periodo aprile-giugno 2015 invece le cessazioni sono state 4.395, con un riscontro positivo di 2.329 unità. La crescita è dello 0,53%, cifra di poco inferiore al dato nazionale, +0,63%. Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere Piemonte, commenta: “I dati del secondo trimestre ci mostrano un Piemonte che a piccoli passi sembra riuscire a risalire la china”.

 

Per dare slancio all’economia regionale, la Camera di Commercio di Torino ha nel frattempo aiutato 19 gli imprenditori piemontesi. Questi nel 2015 hanno potuto usufruire gratuitamente dell’aiuto di mentori  come ceo, direttori commerciali, manager affermatisi all’estero e selezionati dalla stessa Camera di commercio. Si tratta progetto Meet@Torino. “Cerchiamo di usare in modo positivo una negatività. Tutti si lamentano dei cervelli in fuga, noi abbiamo pensato di utilizzarli”, così il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Ilotte.

 

Intanto sono partite le iscrizioni online per le aziende che intendono prendere parte alla 19/esima edizione di IoLavoro, la più importante job fair italiana che si terrà al Lingotto Fiere di Torino dal 21 al 23 ottobre. L’azienda potrà scegliere se partecipare a una o più giornate, tenere colloqui liberi o con preselezione, o con entrambe le formule. Per info e modalità di partecipazione: www.iolavoro.org.

 

Al centro della CRI di Settimo 260 nuovi migranti. I sindaci: "Pronti ad accoglierne altri"

In programma per sabato una manifestazione della Lega e di Casapound. Un contro-presidio potrebbe essere organizzato dagli antagonisti torinesi

 

IRAQ ESODO 2Al  centro polifunzionale della Croce Rossa di Settimo Torinese, sono arrivati altri 260 migranti. Si tratta, in particolare, di eritrei, sudanesi e centro-africani. Molti di loro, espletate le pratiche di identificazione, sono già partiti alla volta di altri paesi come Germania e Inghilterra. Ne sono rimasti più di 100 , distribuiti nelle altre strutture di accoglienza allestite del Torinese e nelle varie province piemontesi. Come auspicato dall’assessore regionale Monica Cerutti, nel corso di una riunione la maggior parte dei sindaci ha detto di essere disponibile a ospitare altri profughi.  Ma le tensioni intorno al centro – tendopoli dedicato al transito dei rifugiati, crescono. Ultimo episodio, quello che ha visto protagonisti alcuni attivisti di Forza Nuova, che hanno effettuato un nuovo presidio, all’insegna dello slogan: «Basta clandestini, lotta al racket dei profughi». E’ invece in calendario per sabato una manifestazione della Lega e di Casapound. Un contro-presidio potrebbe essere organizzato dagli antagonisti torinesi ma ci penserà la questura a tenere separate le due fazioni.

 

(Foto: archivio il Torinese)

Un altro anno di cassa integrazione a Mirafiori, è l'ora della riscossa targata suv Levante

MIRAFIORI FACCIATA

Non che gli ammortizzatori sociali siano indice di particolare vivacità aziendale, ma questa era la premessa necessaria per la ripartenza della fabbrica torinese

 

Fiat, se ci sei ancora a Torino, batti un colpo. In molti sotto la Mole attendevano un segnale per il rilancio di Mirafiori. Se la finanziaria di casa Agnelli, la Exor, ha grandi progetti internazionali con l’acquisizione di quoter del prestigioso quotidiano The Economist e Sergio Marchionne sta andando alla grande in Europa e negli Usa, a piangere è sempre Torino, orfana della sua azienda principe. Ora Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri hanno siglato  l’accordo con Fca, nella sede dell’assessorato regionale al Lavoro, per un altro anno di cassa integrazione straordinaria a Mirafiori. Non che gli ammortizzatori sociali siano indice di particolare vivacità aziendale, ma questa era la premessa necessaria per la ripartenza dello storico stabilimento. La Fiom – più dura e più pura – incontrerà separatamente azienda e Regione dato che gli altri sindacati non hanno voluto un tavolo unico. La cigs per riorganizzazione, inizierà il 28 settembre, e consentirà all’azienda di completare l’allestimento delle linee per nuovo il suv Levante.
   

Le sette vite di Chiampa-Gattopardo, il bipresidente. Le dimissioni? Un ricordo

chiampa gofaloneChiamparino riconfermato “presidente dei presidenti”

 

Sergio Chiamparino è stato riconfermato nel ruolo di presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Per il governatore piemontese il celebre motto gattopardesco è  stato probabilmente parafrasato in: “Perchè tutto rimanga com’è bisogna che tutto rimanga com’è”.  Niente dimissioni da presidente della Regione per la vicenda delle firme false, e riconferma del precedente incarico alla giuda della Conferenza. Complimenti. Vicepresidente è Giovanni Toti, il neogovernatore della Liguria. Sono stati eletti entrambi all’unanimità.
   

I leghisti smantellano la "moschea", indagati per discriminazione e violenza

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“Nulla contro la religione musulmana, ma il Comune è luogo laico e istituzionale”

 

 AGGIORNAMENTO Il fascicolo aperto in procura, dopo la rimozione del tappeto di preghiera islamico da parte degli esponenti leghisti Ricca e Carbonero, li vede ora come indagati per possibile “discriminazione razziale e violenza“. L’arcivescovo Nosiglia: “Garantiamo libertà di preghiera per tutti”.

 

Il Comune di Torino, che ha ospitato il convegno internazionale sulla moda islamica, ha allestito nei locali di Palazzo Civico una sala di preghiera per i musulmani ospiti dell’iniziativa. Se avessimo promosso un convegno sulla moda occidentale nei paesi arabi, ci avrebbero permesso di allestire una “chiesetta” per esercitare il culto cristiano?, devono essersi chiesti gli esponenti leghisti in municipio. Infatti,  i consiglieri della Lega Nord, con un inaspettato blitz, hanno rimosso l’allestimento religioso. “Nulla contro la religione musulmana, ma il Comune è luogo laico e istituzionale”, dicono all’Ansa Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero, i politici del Carroccio protagonisti dell’azione,nel corso della quale hanno rimosso il tappeto di preghiera. Ma, dice il Pd:  “grave offesa per tutti, è un gesto violento”. Quando Don Camillo andava in Unione Sovietica nascondeva il crocifisso dentro una copia del Capitale di Marx.