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Al Sinodo valdese si parla di accoglienza ai migranti con uno sguardo a papa Francesco

VALDESI

La riunione religiosa è di scena anche quest’anno a Torre Pellice

 

Papa Francesco, lo scorso 22 giugno, nello storico incontro – il primo di un pontefice – in un tempio valdese, quello di corso Vittorio Emanuele a Torino, aveva chiesto perdono a nome della Chiesa cattolica, per tutto il male fatto ai valdesi nella storia delle lotte religiose. Il Sinodo delle chiese protestanti metodiste e valdesi di scena anche quest’anno a Torre Pellice, prenderà il via proprio dalla storica visita del papa, che sarà spunto di riflessione per il moderatore della Tavola Valdese, Eugenio Bernardini e tutti i presenti. Da oggi, fino a venerdì 28 agosto, nel tempio della località del Torinese, centro delle valli valdesi del Piemonte, il culto solenne sarà presieduto dalla pastora Erika Tomassone. Sono 80 i sinodali che affronteranno temi come l’accoglienza dei migranti, il ruolo delle chiese nell’Italia e nell’Europa in crisi, le nuove famiglie, l’ecumenismo, i quaranta anni del Patto di integrazione tra le chiese valdesi e metodiste. “La libertà è radice e prolungamento di ogni fede religiosa e la libertà religiosa è alla radice delle libertà civili”. “Principio sancito dalla Costituzione, tocca alla comunità italiana implementarlo, renderlo sempre vivo e operante”. E’ il messaggio inviato al sinodoa dal presidente Sergio Mattarella.

I Vini del Piemonte protagonisti in Svizzera al Weingala di Sils

 hotel svizzera

Quattordici di produttori del Consorzio presenteranno i loro vini nella prestigiosa località svizzera, nel corso di una serata interamente dedicata al Piemonte

 

Evento d’eccezione organizzato dall’agenzia Stefan Keller & Partner, il Weingala è una serata enologica dedicata a una particolare zona vinicola del mondo che si tiene due volte all’anno presso il prestigioso Hotel Waldhaus, nel grazioso e incontaminato villaggio alpino di Sils, a dieci chilometri da St. Moritz, in Svizzera. Per l’occasione vengono invitati gruppi di produttori accuratamente selezionati che presentano i propri vini ai wine-lovers e ad alcuni professionisti del settore che operano nella zona. Ricavato all’interno di un castello da favola, l’Hotel Waldhausdi Sils è un lussuoso albergo a cinque stelle, considerato il punto di riferimento in Engadina per chi s’interessa di vino ed è fra gli indirizzi di primaria importanza per chi lo produce. Negli ultimi dodici anni hanno preso parte all’iniziativa aziende vinicole fra più importanti del mondo. In occasione della prossima edizione, il 25 agosto 2015, i vini piemontesi saranno i protagonisti assoluti, con quattordici cantine del Consorzio I Vini del Piemonte che presenteranno una selezione dei loro migliori vini.

 

PROGRAMMA DELL’EVENTO

 

Ore 16.00 / 18.30Walking tasting: tavoli con i vini DOC e DOCG dei produttori piemontesi in degustazione (previste circa 150 persone).

 

Ore 16.30Master Class condotta da Stefan Keller, scrittore e produttore di vino, riservata a un numero ristretto di partecipanti che pagheranno un biglietto a parte oltre all’ingresso alla degustazione.

 

Ore 19.30Cena di gala con menu piemontese appositamente preparato dallo chef dell’Hotel, grande appassionato della cucina della nostra regione. La cena sarà accompagnata dai vini dei produttori presenti all’evento, che verranno serviti in un banco d’assaggio.

 

Sede:
Hotel Waldhaus
CH-7514 Sils Maria

 

PRODUTTORI PARTECIPANTI:

Cadia Az. Agr. – Roddi (CN)
Crivelli – Castagnole Monferrato (AT)
Cantine Sant’Agata – Scurzolengo (AT)
Accornero Giulio e Figli Az. Agr. – Vignale Monferrato (AL)
Grasso Fratelli – Treiso (CN)
Cascina del Monastero – La Morra (CN)
Cieck – San Giorgio Canavese (TO)
Malvirà – Canale (CN)
Antichi Vigneti di Cantalupo – Ghemme (NO)
Luigi Oddero & Figli – La Morra (CN)
Paitin Az. Agr. – Neive (CN)
Drocco Luigi Az. Agr. – Alba (CN)
Le Pianelle – Egna (BZ)
Vigneti Massa – Monleale (AL)

Palazzo Nervi dopo l'incendio: ora si scopre che è un indecente monumento al degrado

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palazzo lavoro bruciatoOra che la frittata (bruciata) è fatta, come al solito ci si sveglia. Il Comune dice che ha intenzione di avviare il progetto complessivo di riqualificazione dell’area

 

Una vera e propria guerra di carte bollate, una guerra all’italiana, dove il Tar regna sovrano, blocca da anni la realizzazione di un innovativo centro commerciale nell’area di Palazzo del Lavoro. Ora che la frittata (bruciata) è fatta, come al solito ci si sveglia. Il Comune dice che ha intenzione di avviare il progetto complessivo di riqualificazione dell’area, per mettere fine alla situazione di degrado che è visibile a tutti. Il “Torinese” ha scattato le foto che vedete a lato, la mattina dopo l’incendio del Palazzo del Lavoro. Il giardino circostante è una giungla di rovi ed erbacce. La struttura architettonica progettata da Pierluigi Nervi per il centenario dell’Unità nazionale del 1961 (opera ammirata in loco dalla Regina Eisabetta) negli anni è stata depredata di vetri e parti metalliche. Pare siano gli stessi “predatori” che, per vendicarsi delle barriere messe in atto contro di loro, siano penetrati nell’edificio e l’abbiano incendiato. Ora la città chiede che questi spazi le vengano finalmente restituti.

 

(Fotoservizio: il Torinese)

Car sharing, il giallo estivo delle auto bruciate: chi si nasconde dietro gli incendi?

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car sharing22Non solo le vetture di Car2go ma anche un furgone e un’auto di “Io Guido”, il servizio municipale, sono state incendiate a Ferragosto

 

Chi si nasconde dietro gli incendi appiccati alle vetturette del car sharing di Car2go? L’ultimo rogo si e’ avuto nelle in via Tintoretto, borgata Lesna.  I vigili del fuoco, anche questa volta sono prontamente intervenuti, ma ormai l’auto era distrutta. Non c’è ancora una versione ufficiale ma si fa sempre più concreta la pista del piromane. Ad oggi sono 9 le auto andate a fuoco nelle ultime due settimane. Il primo e più spettacolare “falò” si era verificato nella notte tra il 2 e il 3 agosto, quando furono bruciate in un colpo 5 Smart nei corsi Appio Claudio, Re Umberto e Vittorio Emanuele. Non solo le vetture di Car2go ma anche un furgone e un’auto di “Io Guido”, il servizio municipale, sono state incendiate a Ferragosto. Un’altra vetturetta di Car2Go era stata invece divorata dalle fiamme in corso Peschiera. La Digos sta indagando e nessuna pista è esclusa. Anche in altre città si sono verificati episodi analoghi: ad esempio a Roma, alcuni mesi fa, sempre ai danni di Car2go.

 

(Foto: il Torinese)

Fiamme nella notte, brucia Palazzo del Lavoro: rogo doloso appiccato in tre punti

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palazzo lavoro bruciatoGià in passato la struttura progettata dall’architetto Nervi era stata oggetto di un incendio di dimensioni minori provocato probabilmente da uno dei tanti senzatetto che frequentano l’edificio

 

Un grande incendio è’ divampato in serata al Palazzo del Lavoro. I vigili del fuoco hanno stabilito l’origine dolosa del rogo, appiccato in tre punti diversi. Alle 20.18 e’ scattato l’allarme che ha richiamato il tempestivo intervento di ben tre squadre dei vigili del fuoco che, nella notte, sono riuscite a domare le fiamme altissime che hanno coinvolto il secondo piano dell’edificio. L’ipotesi che ha dato origine all’incendio era quella del legname accatastato proprio al secondo piano. Il palazzo è disabitato e  non risultano vittime o feriti. L’impressione dei vigili del fuoco è stata subito che l’incendio fosse stato appiccato da qualcuno. Già in passato la struttura progettata dall’architetto Nervi era stata oggetto di un incendio di dimensioni minori provocato probabilmente da uno dei tanti senzatetto che frequentano l’edificio. Disagi per la circolazione in corso Unità d’Italia e via Ventimiglia. Il palazzo, che è stato sede della Facoltà di Economia, appartiene a Fintecna del ministero dell’Economia e alla società Ponchia. Tra i tanti progetti per il suo riutilizzo, anche  quello per la realizzazione di un centro commerciale, che però venne bocciato dal Tar.

 

Clelia Ventimiglia

 

Ciao, don Aldo! Il popolo granata e l'intera città abbracciano il sacerdote scomparso

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Per più di  40 anni è stato cappellano e padre spirituale del Torino

 

Un abbraccio corale da parte di tutti i granata: dal presidente Urbano Cairo, ai calciatori, ai tifosi. Con tutta la squadra c’era anche l’allenatore Giampiero Ventura e tanti calciatori. Più di mille persone commosse sono intervenute  ai funerali di don Aldo Rabino, che per più di  40 anni è stato cappellano e padre spirituale dei granata.La messa è stata officiata dall’arcivescovo di Torino, mons.Cesare Nosiglia, nella basilica di Maria Ausiliatrice. Presente anche il dirigente bianconero Gianluca Pessotto, in rappresentanza della Juventus, gli assessori Pentenero e Lorusso per Regione e Comune. 

 

(foto: www.toronews.net)

 

Ore 10,30 : la Basilica Maria Ausiliatrice era colma fino all’inverosimile, moltissime le persone anche all’esterno per dare l’ultimo saluto a don Aldo Rabino. I funerali sono stati celebrati dall’arcivescovo di Torino Monsignor Nosiglia, che ha proferito commosse parole, ricordando alcuni particolari episodi, come quello riguardante la Messa officiata e voluta da don Aldo nella stessa Basilica allo scopo di riunire i giocatori del Torino insieme a quelli della Juventus. O ,ancora, ricordando le visite da lui organizzate e guidate di gruppi di giocatori per pregare davanti alla Sindone.”Don Aldo -ha detto ancora Nosiglia- ha insegnato a tutti gli educatori, allenatori e adulti , a mettere in pratica il metodo preventivo di Don Bosco, che proponeva uno stile educativo fatto di ragione, religione e amorevolezza”. Fra gli interventi, quello affettuoso della nipote e quelli dei ragazzi dell’Associazione O.A.S.I.,da lui fondata nello spirito del Movimento Operazione Mato Grosso, che hanno detto di sentirsi orfani ma fiduciosi che una così grande e bella eredità come quella lasciata da don Aldo, possa continuare nella sua memoria. A piangere la scomparsa di don Aldo era presente tutto il Torino FC, molti giocatori e vecchie glorie come Cereser e Fossati, la Primavera al completo, Antonio Comi, Urbano Cairo. “Don Aldo – ha detto Cairo – è stata un’inesauribile guida spirituale, quotidiano punto di riferimento, amico sincero e leale, il Toro era una delle sue missioni cui ha sempre dedicato amore, competenza e coraggio”. Alla cerimonia erano presenti molte autorità, i labari della Città di Torino e della Regione, Ernesto Olivero, Don Ciotti, Giancarlo Caselli, Beppe Gandolfo, autore, insieme a don Aldo, del libro ” Il Toro che vorrei”

 Mauro Reverberi

 

Pubblichiamo, di seguito, un nostro ricordo del sacerdote scomparso.

“Ciao, don Aldo: rimarrai sempre il nostro professore”

rabino aldoCiao, don. Rimarrai per sempre il nostro professore,che si illuminava insegnandoci come la vita deve essere vissuta e come lo sport deve essere sentito. Caro Aldo, non mi dimenticherò mai della mia prima esperienza come Dirigente della squadra Primavera del Toro anno 1992-1993 con Claudio Sala e Sattolo, preparatore dei portieri. Era l’anno della presidenza di Calleri. Il popolo granata mugugnava spesso e volentieri per la prima squadra a causa dei mancati arrivi di giocatori professionisti. Tu con le tue belle parole riuscivi sempre a stemperare l’amaro con il dolce. Di quei quindici giorni di ritiro precampionato a Maen ricordo la Messa che celebravi nella soffitta della baita. Ai giovani giocatori davi sempre degli ottimi consigli in modo tale che dalla Primavera potessero passare in prima squadra. I tuoi 40 anni come cappellano del Torino Calcio hanno visto in te un attaccamento unico ai colori granata .Ogni anno salire a Superga con la squadra il 4 maggio e ascoltare la Messa da te celebrata ci dava un’emozione strana, in particolare quando facevi leggere al capitano di turno i nomi dei caduti del leggendario Torino, facevi sentire ai giocatori il calore della maglia e il significato de ciò che rappresenta il Toro. Caro Preside della “Scuola di sport”per Dirigenti sportivi, che ho seguito per 4 anni al Palavela, mi mancherai tanto; ricordo in particolare la tua capacità di fare una giusta sintesi degli interventi dei vari relatori. Proprio oggi ho ripreso tra le mani il tuo bel libro “L’OASI di MAEN il sogno continua” con la prefazione di don Luigi Ciotti.”L’Oasi di Maen -scrive don Ciotti – è una “casa”, nata dal desiderio di voler regalare anche agli altri questa esperienza. Ciò che colpisce è l’entusiasmo con cui questa “casa” è stata realizzata, la fiducia in imprese apparentemente impossibili”.

                                                                                                                                             

  Mauro Reverberi

Sospetto caso di Ebola, allarme rientrato dopo un giorno di paura: è malaria

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I  medici ed il personale infermieristico entrati in contatto con l’uomo sono stati messi in quarantena, a scopo precauzionale

 

AGGIORNAMENTO Sarebbe malaria, e non Ebola la malattia che ha colpito il 30enne originario della Guinea, in isolamento alle Molinette e poi trasferito all’Amedeo di Savoia. Si tratta dei riscontri dei primi accertamenti medici, la conferma ufficiale in giornata.

 

Torino, 17 agosto – In un primo tempo si riteneva fosse un profugo proveniente dal Guinea, l’uomo che è stato ricoverato in isolamento nel pronto soccorso delle Molinette: si sospetta un caso di Ebola. In effetti era tornato passando  dalla Francia dopo essere andato in Africa a far visita ai parenti, ma in realtà è sposato con una italiana della provincia di Torino. I medici ed il personale infermieristico entrati in contatto con lui sono stati messi in quarantena, a scopo precauzionale, in attesa dei risultati degli esami. Il piano di emergenza è subito scattato. L’uomo si è presentato in ospedale a piedi con la febbre alta e sembra abbia  viaggiato in treno. Ora è stato trasferito all’Amedeo di Savoia, specializzato a trattare casi simili. Dovesse trattrsi effettivamente di Ebola, verrà trasportato all’ospedale Spallanzani di Roma.

Torino è in vacanza ma la cultura no: boom di visitatori nei musei e alla Reggia di Venaria

PALAZZO MADAMA

VALENTINO2La Reggia  è stata meta nei tre giorni del week end di Ferragosto di una folla di circa 10 mila persone

 

Sarà anche serranda selvaggia, ma la Torino culturale – fatta di torinesi rimasti in città e di turisti – è più viva che mai. Grande successo per l’iniziativa promossa dalla Fondazione Torino Musei, con l’entrata di Gam, Mao, Palazzo Madama e Borgo Medievale a soltanto 1 euro. Più di 6.000 persone hanno passato il Ferragosto nelle nove mostre allestite dalla Fondazione nei musei, come  la mostra ‘Tutttovero’, a cura di Francesco Bonami, dedicata al rapporto arte-verità e suddivisa in diverse sedi, tra cui il Castello di Rivoli.

 

Anche la Reggia di Venaria è stata meta nei tre giorni del week end di Ferragosto di una folla di visitatori: circa 10 mila persone, invogliate da un  ricco programma di feste, musiche, cocktail e fuochi d’artificio nella notte del 14 agosto, al prezzo simbolico di 6 euro. Il tutto nonostante la pioggia che è caduta copiosa in questi giorni. Domenica  i visitatori sono stati 3.172, il giorno di ferragosto 2.375, il 14 4.184.

 

(Foto: il Torinese)
   

Il bicentenario di don Bosco chiude con un abbraccio di 10mila fedeli al Piemonte

Castelnuovo

Messa solenne celebrata su un palco di 200 metri quadrati, “presidiato” da 400 sacerdoti, un coro di 200 componenti a un’orchestra di cinquanta elementi

Bicentenario di Don Bosco, ultimo atto. Dopo i momenti clou della visita di papa Francesco e dell’Ostensione della Sindone è la volta del Movimento giovanile salesiano che, nel paese che ha dato i natali al santo, Castelnuovo don Bosco, chiude i festeggiamenti. Dal 6 al 16 agosto si sono tenute a Torino alcune importanti manifestazioni salesiane. Fino al 9  il Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice al Pala Ruffini, con momenti di spettacolo, preghiera e riflessione. Dal 10 al 14 si è svolto invece l’incontro mondiale del Movimento Giovanile Salesiano, mentre al Colle Don Bosco il 15 e il 16  la cerimonia conclusiva per le celebrazioni del Bicentenario. Con la santa messa officiata dal Rettore Maggiore dei salesiani, Angel Fernandez Artime, all’ incirca 10.000 persone hanno dato il proprio saluto al santo sociale più amato tra tutti. Una colonna di autobus ha raccolto i circa 5000 giovani che hanno soggiornato a Torino nelle case salesiane dislocate sotto la Mole per raggiungere Castelnuovo don Bosco dove nel pomeriggio a piedi hanno raggiunto colle don Bosco, visitando i luoghi dell’infanzia del fondatore dei salesiani e hanno dormito in tenda sulle colline. Infine la  messa solenne celebrata su un palco di 200 metri quadrati, “presidiato” da 400 sacerdoti, un coro di 200 componenti a un’orchestra di cinquanta elementi. Poi il pranzo e l’addio al Piemonte.

 

 

 

Pazza estate in Piemonte, escursione termica di 25 gradi e si passa dall'afa agli allagamenti

cielo nuvole tempo

Lampioni 2sole cielo caldoPiogge torrenziali  a Torino e soprattutto a Collegno, mentre in Valle di Susa i vigili del fuoco hanno effettuato decine di interventi. Nella zona di Venaus, un ponte è stato ostruito dalla piena di un torrente

 

Se si considerano i 38 gradi di qualche giorno fa e i 15 di Ferragosto registrati a Torino, ben si comprende che un’escursione termica di quasi 25 gradi nell’arco di poche ore ha poco o nulla di normale.Come poco o nulla di nornale ha la tromba d’aria violentissima scatenatasi a Vercelli qualche giorno fa.  Eppure ormai siamo abituati a questo clima folle che porta piogge e venti monsonici alternati al caldo afoso e torrido. Violenti temporali in alcune zone del Torinese dove nei giorni scorsi è caduta anche una forte grandinata, Piogge torrenziali  a Torino e soprattutto a Collegno, mentre in Valle di Susa i vigili del fuoco hanno effettuato decine di interventi. Nella zona di Venaus, un ponte è stato ostruito dalla piena di un torrente e dieci persone sono state evacuate. Allagato il supermercato Mercatò a La Loggia, dove una parte del tetto e’ caduta per la pioggia battente. Si sono poi verificati black out a Nichelino e a Moncalieri. Problemi di viabilità a Pino torinese dove molti rami di alberi sono caduti sulle strade, e a Villastellone e Carignano.

 

(Foto: il Torinese)