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Recinzioni abbattute alla marcia No Tav

“La Valle che resiste. No Tav” , così sullo striscione in apertura della marcia di ieri, diretta al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte, in Valle Susa, compresa negli appuntamenti del festival dell’Alta Felicità. La manifestazione estiva si ispira alla cultura dello sviluppo sostenibile in contrapposizione alle grandi opere. C’erano, con un migliaio di persone, anche i leader storici del movimento No Tav, come Alberto Perino. Tra i partecipanti, in arrivo da tutta Italia e dall’estero, molte famiglie con bambini. Il corteo è giunto fino alle recinzioni del cantiere della Torino-Lione. I manifestanti, sotto una pioggia fitta, hanno battuto ritmicamente pietre contro le reti metalliche. Alcuni manifestanti sono stati denunciati dalla polizia per danneggiamento e inottemperanza a provvedimento dell’autorità, poiché il corteo non era autorizzato. Le persone denunciate hanno impiegato un flessibile per abbattere la recinzione a protezione del cantiere. Sul posto anche alcuni esponenti del centro sociale Askatasuna liberati recentemente dagli arresti domiciliari. “Se il governo fermerà la Torino-Lione – dichiara intanto il presidente della Regione, Sergio Chiamparino – io sono pronto ad andare fino in fondo e convocare un referendum popolare”.

 

(foto archivio Il Torinese)

 

Giochi 2026: Appendino e Chiamparino al Coni

Ultimi giorni di sfida olimpica tra le città italiane potenzialmente candidate al 2026. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha  invitato i sindaci di Cortina (Giampietro Ghedina), Milano (Giuseppe Sala) e Torino (Chiara Appendino), le città candidate ad ospitare i Giochi invernali del 2026, a un incontro che si terrà lunedì a Roma, al Foro Italico. I sindaci avranno la possibilità di essere accompagnati dai rispettivi presidenti di Regione. Invece martedì è prevista una riunione della commissione di valutazione sulle candidature. Poi,  mercoledì la decisione finale del consiglio nazionale del Coni.

Arrestato il quinto ragazzo della gang del peperoncino

La polizia ha arrestato il quinto ragazzo del gruppo autore delle rapine con la bomboletta di spray al peperoncino in occasione della partita Juventus-Real Madrid, proiettata in piazza San Carlo il 3 giugno dello scorso anno. A seguito di quel gesto irresponsabile si scatenò  il panico, morì una donna e rimasero ferite più di 1.500 persone.  L’arrestato, minorenne all’epoca dei fatti, è un diciottenne marocchino, residente a Torino. E’ accusato di rapina in concorso, omicidio preterintenzionale, lesioni aggravate e lesioni come conseguenza di un altro reato. La squadra mobile di Torino lo ha arrestato oggi nella sua abitazione.

Tav e dintorni. Ma Torino è ancora in Italia?

Le intenzioni No Tav del governo 5 stelle- Lega mettono ancora una volta in evidenza lo scarso peso politico, economico e culturale dell’area torinese. Intanto ci si appresta a confermare il Tap (il gasdotto che sbarca fra le proteste in Puglia)

Così il Tav sembra essere una rivendicazione campanilistica della sola Torino . Ma ricorda giustamente Étienne Blanc, 62 anni, vicepresidente della regione confinante Auvergne-Rhône-Alpes, la più industriale di Francia: “L’Italia del Nord ha basato il suo sviluppo e la sua ricchezza sugli scambi commerciali con il resto dell’Europa. Non può fare a meno del Tav». Ancora una volta si dimostra l’incapacità delle classi dirigenti torinesi di stringere alleanze: con Milano, alla quale abbiamo regalato il più grande gruppo bancario italiano ( Intesa San Paolo) e che ci degna delle attenzioni che un tempo si riservavano alle colonie. E poi con le   Regioni Lombardia e Veneto, governate da leghisti e che dovrebbero essere interessate al collegamento Est Ovest di merci e passeggeri. Invece tutti tacciono. Per Milano , forse c’è nell’inconscio un inespresso timore che si torni ai tempi in cui la famiglia Agnelli faceva shopping fra le aziende milanesi , e la paura di un confronto impietoso, a favore di Torino, sulle potenzialità turistiche di una città-gioiello come la capitale sabauda, svantaggiata anche sul piano turistico dagli scarsi collegamenti internazionali.   Mi diceva un tour operator estero,   che si va a Milano anche perchè , atterrando a Malpensa, il capoluogo lombardo è sulla strada per Venezia , cioè si va verso est mentre per venire a Torino si dovrebbe girare a Ovest allungando i tempi ( e i costi) del viaggio verso la città lagunare.

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Così Torino è sola, senza una classe dirigente alla sua altezza, un puntino in alto a sinistra sulla carta geografica d’ Italia. Ma il treno ad alta velocità per Parigi dovrebbe essere una infrastruttura cardine per il Paese. La Lega fa finta di crederci, mentre Salvini si dedica a temi di distrazione di massa, che andrebbero affrontati con ben altri argomenti tipo il rilancio della cooperazione Nord-Sud e non solo fermando qualche barcone di disperati nel Mediterraneo , oppure lo sgombero di qualche campo Rom abusivo ( cosa ovvia,   che potrebbe meritare poche righe nelle cronache locali) mentre i 5 stelle fanno la politica economica e impongono le scelte strategiche per il Paese. Credo poco che si arrivi alla flat tax, penso sia più probabile che si arrivi a un qualche “reddito di cittadinanza” che rischia di essere una manovra ( pagata molto cara) puramente assistenziale, stile pensioni di “invalidità” di esecrata memoria. Intanto il sindaco Appendino ,dopo aver fatto finta di chiedere le Olimpiadi ( ma con tanti se e ma da rendere la candidatura impossibile) farà chiudere anche i cantieri Tav , perdendo altri migliaia di posti di lavoro potenziali. Faccio notare che anche i dati sull’afflusso nei musei torinesi sono negativi, dopo la decisione di limitare i grandi eventi culturali e ora la paura dei grandi raduni dopo gli eventi in piazza San Carlo nella notte di Juventus Real Madrid. Appendino è stata votata da molti con la speranza, che una nuova classe dirigente potesse rilanciare la città, deve fare attenzione a non spegnere sul nascere questi entusiasmi .

 

Ibis

 

Conte dice stop alla Tav

Il premier Giuseppe Conte sarebbe intenzionato a bloccare la realizzazione della Torino-Lione, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani nazionali. La decisione del capo del governo sarebbe stata presa dopo aver visionato un sondaggio che rivelerebbe il malcontento degli elettori grillini in caso di avanzamento dei lavori dell’alta velocità. In questa scelta peserebbe molto l’influenza del vicepremier Di Maio esercitata sul presidente del Consiglio. Far digerire alla base pentastellata il gasdotto Tap che passerà per la Puglia è già stata una forzatura per i duri e puri che contestano ogni grande opera, ma la Tav sarebbe troppo. Tema delicatissimo, anche perché gli alleati di governo leghisti sono a favore del collegamento ferroviario ad alta velocità. “Dal mio punto di vista – dice Matteo Salvini –  sulla Tav occorre andare avanti e non tornare indietro”. Intanto il presidente della Regione Sergio Chiamparino annuncia che a settembre convocherà una riunione di tutte le realtà piemontesi favorevoli all’opera. “Serve un moto d’orgoglio”, ha dichiarato.

Figli coppie gay, Appendino: “Si va avanti”

La sindaca Appendino va avanti con le registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali. “Siamo orgogliosi che la nostra  sia stata la prima città italiana a consentire a queste coppie di veder riconosciuto il diritto ai loro figli di avere entrambi i genitori”, ha dichiarato all’agenzia Ansa, La prima cittadina ha ribadito che l’amministrazione comunale di Torino continuerà a registrare sugli atti di nascita l’annotazione che certifica il riconoscimento dei bimbi da parte di entrambi i genitori dello stesso sesso”. I registri di Stato Civile di Torino sono stati modificati fino ad ora per trenta bambini e la prossima settimana “l’operazione si ripeterà per il figlio di un’altra coppia”, aggiunge la sindaca.

Marchionne era in cura da un anno in Svizzera

Da oltre un anno Marchionne si recava a cadenza regolare  all’Ospedale Universitario di Zurigo – Usz per curare una grave malattia. Lo comunica lo stesso ospedale svizzero dove l’ex ad di Fca è stato ricoverato. Sono stati effettuati “tutti  i trattamenti offerti dalla medicina più all’avanguardia” ma, informa l’ospedale ” il signor Marchionne è purtroppo venuto a mancare”, ed esprime “il più accorato cordoglio” ai familiari del manager. La comunicazione dell’istituto è stata diramata dopo il diffondersi di “diverse voci tendenziose da parte dei media relativamente alla sua cura”. Il comunicato è stato quindi  diffuso “per frenare il susseguirsi di ulteriori speculazioni”. Fca scrive in una nota che l’azienda “non è in grado di commentare le dichiarazioni dell’Ospedale di Zurigo. Per motivi di privacy sanitaria, la società non aveva conoscenza dei fatti”.

L’addio al manager che salvò la Fiat

Così il mondo delle istituzioni, dell’industria e della politica ricorda Sergio Marchionne

 

SERGIO MATTARELLA, Presidente della Repubblica “La sua visione ha sempre provato a guardare oltre l’orizzonte e immaginare come l’innovazione e la qualità potessero dare maggiore forza nel percorso futuro. Marchionne ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacità e la creatività delle realtà manifatturiere del nostro Paese”

JOHN ELKANN, presidente Fca . “Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore

MIKE MANLEY, nuovo ad Fca  “Sergio era un uomo speciale.E’ un momento molto triste e difficile. Una notizia straziante. Era un uomo unico e ci mancherà. Ho trascorso 9 anni parlando con Sergio ogni giorno e il mio cuore è spezzato.Il rapporto tra noi era basato sulla trasparenza, sulla focalizzazione sugli obiettivi e, cosa più importante di tutte, sul rispetto”.

CHIARA APPENDINO, sindaca di Torino: “Esprimo il profondo cordoglio, mio personale e della Città di Torino, per la scomparsa di Sergio Marchionne. Ci ha lasciato un manager globale, tenace e carismatico, uno degli uomini che più hanno segnato la storia economica del nostro Paese negli ultimi anni”.

SERGIO CHIAMPARINO , presidente della Regione Piemonte:“Siamo vicini alla famiglia e agli amici di Sergio Marchionne. Con lui scompare la figura di un manager lungimirante e innovativo, che ha saputo dare un futuro all’industria automobilistica italiana e internazionale. Ribadisco il nostro impegno a lavorare affinché Torino e il Piemonte rimangano centrali nel sistema Fca, valorizzando competenze, professionalità e centri di ricerca del più importante distretto automotive italiano”.

CESARE NOSIGLIA, arcivescovo di Torino: “Ricordo quando sono andato a visitare la Maserati di Grugliasco. Lui è arrivato in elicottero apposta con Elkann per farmi da guida. È stata una visita interessante e bella. Non era solo un manager, ma aveva una grande umanità verso gli operai. Non voglio dare giudizi pro o contro, in questo momento come prete voglio pregare per lui affinché venga accolto nel regno di Dio” (da la Repubblica)

LA JUVENTUS “Un gigante dell’industria, italiana e non solo, dotato di visione e capacità fuori dal comune”

SILVIO BERLUSCONI, ex premier “Dissi una volta, senza avvertirlo prima – e non me ne sono mai pentito – che mi sarebbe piaciuto vederlo alla guida del nostro Paese. Lo penso ancora: le caratteristiche di una persona straordinaria come Marchionne, la competenza, la preparazione, la capacità dimostrata di ottenere risultati importanti, sarebbero state preziose – se fosse stato disponibile – per ridare dignità alla politica”

E’ morto Sergio Marchionne

BANDIERE A MEZZ’ASTA AL LINGOTTO

Sergio Marchionne, il manager in maglioncino blu, uno dei migliori uomini d’azienda italiani, stimato da Obama come da Trump, è morto a 66 anni nella clinica di Zurigo dove era ricoverato da un mese per un intervento chirurgico. Le sue condizioni di salute sono peggiorate di recente, fino ad essere considerate irreversibili, tanto che FCA e Ferrari  lo scorso fine settimana hanno dovuto riunire  i CdA per nominare i nuovi vertici. L’azienda torinese sabato aveva scritto in un comunicato che “sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr. Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore” e che “Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa”. Fino alla nomina di Mike Manley come amministratore delegato di Fca. La sua ultima uscita pubblica nel mese di giugno, quando donò nuove vetture all’Arma dei Carabinieri, nella quale suo padre prestò servizio come maresciallo. Sul Sole 24 Ore fonti vicine alla famiglia smentiscono voci diffuse ormai da giorni, secondo

le quali il manager aveva un tumore ai polmoni. Sarebbe invece morto per arresto cardiaco a seguito delle impreviste complicazioni dopo l’operazione alla spalla. Marchionne è stato amministratore delegato di Fiat – Chrysler negli ultimi 14 anni. John Elkann dichiara: “Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato e  coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore”. 

Tutti condannati per le “spese pazze”

La Corte d’Appello di Torino in relazione alla Rimborsopoli dei consiglieri regionali della passata legislatura di centrodestra oggi ha condannato per peculato  tutti i 25 esponenti politici coinvolti, anche l’ex presidente della Regione  Roberto Cota, gia’ assolto in primo grado e l’attuale capogruppo alla Camera del Carroccio Riccardo Molinari.  Due consiglieri avevano rinunciato all’appello patteggiando. Le pene vanno  da 11 mesi a 2 anni e 4 mesi.