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Trascorso il Natale si spera che si avverino i mille sogni appesi all'albero di Porta Nuova

ALBERO 1 NATALEALBERO 5 NATALEALBERO 6 NATALEALBERO 7 NATALEALBERO 3 NATALEALBERO 8 NATALE ALBERO 2 NATALEALBERO 7 NATALEE’ stato ribattezzato “l’albero dei desideri e della speranza”, poiché oltre alle luminarie e ai lustrini, questo gigantesco abete possiede quegli addobbi che lo rendono un po’ più speciale rispetto a tutti gli altri alberi: sistemati ad altezza uomo, vi sono i sogni, i desideri e le speranze dei torinesi e di tutti coloro che transitano per la stazione

 

Gianni Rodari una volta scrisse : “Se io fossi il mago del Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento”. E anche quest’anno la città di Torino non ha voluto deludere le aspettative di grandi e piccini e ha deciso di immergersi completamente nello spirito e nella magia del Natale, allestendo non solo il grande e luminoso albero di piazza Castello, ma anche l’ormai famoso albero di Porta Nuova.

 

E’ stato ribattezzato “l’albero dei desideri e della speranza”, poiché oltre alle luminarie e ai lustrini, questo gigantesco abete possiede quegli addobbi che lo rendono un po’ più speciale rispetto a tutti gli altri alberi: sistemati ad altezza uomo, vi sono i sogni, i desideri e le speranze dei torinesi e di tutti coloro che transitano per la stazione della città. Non solo luci splendenti e palline colorate, ciò che lo rende realmente lucente e sontuoso, è la presenza di centinaia di lettere e di bigliettini sparsi tra i suoi rami. Fogli di carta grandi, piccoli, colorati o strappati da qualche quaderno; tutti diversi tra loro ma tutti contenenti un messaggio speciale. Sopra ogni pezzo di carta ci sono aspettative e piccoli racconti di vita di chi, nonostante la frenesia del periodo, ha sentito il bisogno di fermarsi qualche minuto per scrivere a quel “Babbo” a cui si finisce troppo presto di credere.

 

Niente mail, niente Twitter, nessun “social”, semplicemente un foglio e una penna che insieme raccontano le ambizioni, i sogni e le fantasie di chi, passando nell’atrio della stazione, di fronte all’entrata di piazza Carlo Felice, ha voluto in qualche modo lasciare un segno. Ed ecco tornare, come ogni anno, romantiche dichiarazioni d’amore, preghiere per quel tanto agognato diciotto di “Analisi, oppure richieste più generali come tanta fortuna, tanta felicità e tanti soldi. Non ci sono però solo messaggi d’amore o biglietti spiritosi, anche quest’anno, tra palline e luci colorate, vi sono nascoste le delusioni, le frustrazioni e le preoccupazioni di chi urla a gran voce ma molto spesso non viene sentito. Si percepisce la commozione e la solidarietà per i terribili fatti di Parigi, il dolore per chi, in questo momento, sta vivendo una sanguinosa e atroce guerra, ma soprattutto si percepisce il desiderio di non voler avere più paura di un mondo che è sempre più difficile da capire e comprendere.

 

In un Natale che si è portato sulle spalle il peso di molte ingiustizie e atrocità, “l’albero dei desideri e della speranza” rappresenta quella voglia di voler continuare a credere che forse, ciò che viene chiamato “magia del Natale”, esista davvero.

 

 (Foto: il Torinese)

Simona Pili Stella

Natale grigio nebbia: il tempo continua a favorire la cappa di inquinamento su Torino

NEBBIA3NEBBIA2NEBBIA1Venerdì 25 Dicembre: nebbia, temperatura minima 6°C, massima 8°C

 

Sarà un Natale caratterizzato da nebbia , qualche nube e temperature relativamente miti. Condizioni meteo che purtroppo favoriscono la presenza dello smog.  Superano i 100 microgrammi al metro cubo  le Pm10 in città. Si spera che il biglietto calmierato a 1,50 euro introdotto dal 26 al 29 per consentire l’uso dei mezzi pubblici a prezzo popolare per una giornata intera, incentivi l’impiego di tram e metrò, così da ridurre il traffico. L’allerta massima, il colore viola sta caratterizzando questi giorni In città, dove non piove da quasi due mesi e il tempo stabile e soleggiato favorirà il mantenimento della cappa di smog. Negli ultimi venti giorni le polveri sottili sospese nell’aria hanno sempre superato i limiti di legge. I giorni di sforamento nel 2015 sono stati oltre il doppio di quelli stabiliti dalla legge: 73 rispetto a un massimo di 35. Ecco il meteo di Natale e Santo Stefano.

 

Venerdì 25 Dicembre: nebbia, temperatura minima 6°C, massima 8°C. Probabile presenza di nebbia diffusa al mattino, molto nuvoloso o coperto al pomeriggio, banchi di nebbia di sera. Nella giornata temperatura massima di 8°C alle ore 15, la minima alle ore 8 sarà di 6°C. Venti deboli da Ovest-Sud-Ovest al mattino con intensità di circa 4km/h, assenti al pomeriggio, deboli da Ovest-Nord-Ovest alla sera con intensità di circa 3km/h. La visibilità più ridotta sarà alle ore 23, di 60m.

 

Sabato 26 Dicembre: probabile nebbia. Durante il giorno la temperatura massima sarà alle  15: 7°C, la minima 4°C alle ore 23. Venti deboli provenienti da Ovest-Sud-Ovest con intensità di circa 3km/h, deboli da Ovest di sera con intensità di circa 3km/h. La visibilità più ridotta alle ore 21 e sarà di 50m.

 

(Foto: il Torinese)

PIERO IL "LUNGO" E LA FOTO SUL CALENDARIO DELLE FESTE: LASCIATECI IN PACE ALMENO A NATALE

FASSINO BABBO NATALEFASSINO NOSIGLIAfassino madonnaAVVISTAMENTI / di EffeVi

 

MADONNA CON FASSINO Forse siamo troppo attaccati a un’idea antica di Natale: ma ricevere all’uscita della messa di Avvento un calendario con la foto del sindaco Fassino, in corsa per la rielezione, lascia un senso di fastidio. Possibile che non si riesca a tenere neppure questa festa fuori dalla campagna elettorale?

 

Altro che “Presidente operaio”: il Sindaco Fassino, in corsa per una rielezione non scontata, ce la sta mettendo tutta per entrare ogni giorno nelle nostre vite e ricordarci, neppure troppo sottilmente, che lui si muove, opera, pensa, fa, organizza, si preoccupa, regge i fili e, possiamo dire, fa miracoli. E’ dappertutto. Non c’è giorno senza che La Stampa, per dire, ci propini fotonotizie o articoli con le gesta del sindaco-candidato – spesso più volte nella stessa edizione. Rai Regione ci tiene ricordarci i suoi antenati, cioè i cinegiornali Luce e la Settimana Incom.

 

Sono tempi grami per la persona che voglia passare un sereno Natale senza essere bombardata da messaggi continui di propaganda elettorale. Per dire, chi tenta di vivere un Natale nella dimensione un po’ più spirituale – anche secondo i moniti di Papa Francesco e del nostro vescovo – si ritrova la campagna di Fassino anche in chiesa: all’uscita della messa ti mettono in mano un calendario in cui campeggia una bella foto del vescovo che stringe la mano al Sindaco uscente.

 

Intendiamoci, nessuno scandalo: il vescovo di Torino non è nuovo a uscite talvolta un po’ incongrue. L’attacco alla “movida” gli fruttò una grandinata di polemiche, col bel risultato di avere il successore di San Massimo vescovo fatto bersaglio di lazzi e risposte beffarde, sui giornali cittadini, da parte di osti e birrai. Né siamo ipocriti o smemorati: è un diritto-dovere del vescovo, in buona coscienza, di orientare le coscienze dove ritiene sia meglio per la comunità cittadina. 

 

Ma le occasioni non mancano: per dire, già un mese fa un importante giornale cittadino aveva dedicato un’intera paginata a un fotomontaggio sul tema: “Nosiglia e Fassino: solo insieme si vince la povertà”. I due erano raffigurati insieme mentre facevano la spesa di solidarietà per il banco alimentare; in realtà ognuno era andato per conto proprio – a una Coop diversa, ovviamente – ma al giornale era parso opportuno mostrarli anche fisicamente insieme. Una operazione certamente efficace, ma insomma, un po’ sguaiata.

 

Il Sindaco Fassino lo capiamo: è un solido politico vecchia scuola che lotta per la rielezione in un clima difficile e completamente diverso dal sistema nel quale si è formato, una specie di dinosauro a cui nessuno osa dire che un asteroide ha colpito la Terra e che la sua specie si è estinta. Quindi giochi la sua partita: io personalmente non sono smosso da fotografie en travesti da Babbo Natale, con le pettorine o da chierichetto. Ma è un fatto personale. 

 

All’arcivescovo di Torino, invece, si richiederebbe – anche in tempi di linguaggi à la Papa Francesco – un minimo di misura e di rispetto per fedeli pensanti – quei pochi che restano: si esprima, guidi, orienti i fedeli per Fassino se vuole. Ma ci risparmi il calendario della diocesi con la foto Piero detto Il Lungo (ché se poi le elezioni andassero diversamente, dovremmo tenercelo comunque per un anno in casa): alla galleria del Sindaco in campagna elettorale ormai manca soltanto un’immagine di Madonna con Fassino. E soprattutto, tutti e due, lasciate almeno il Natale fuori dalle elezioni comunali.

Smog alle stelle sotto la Mole, mezzi pubblici a 1,50 euro al giorno dal 26 al 29 dicembre

palatina cielo2In città non piove da quasi due mesi e il tempo stabile e soleggiato favorirà il mantenimento della cappa inquinante

 

 AGGIORNAMENTO  Dal 26 al 29 dicembre si viaggerà sui mezzi pubblici urbani e suburbani, metropolitana compresa, con un biglietto valido tutto il giorno a 1,50 euro

 

 Il sindaco Piero Fassino propone ai suo colleghi della Città Metropolitana di consentire per qualche giorno di viaggiare su bus e mezzi pubblici a 1,50 euro per l’intera giornata, a partire da Santo Stefano e  fino al 27 o anche per una manciata di giorni in più. Il prezzo ridotto dovrebbe incentivare l’uso di tram e metropolitana per contrastare l’inquinamento. L’approvazione della proposta avverrà da parte del tavolo dei sindaci contro l’inquinamento.

 

Anche se è vero che la precedente prova dei due giorni di metropolitana e bus gratis per incentivare l’uso dei mezzi pubblici e diminuire l’inquinamento ha fatto felici gli utenti ma, come prevedibile, non ha sortito effetti positivi. Infatti superano i 100 microgrammi al metro cubo  le Pm10, L’allerta massima, il colore viola sta caratterizzando questi giorni In città, dove non piove da quasi due mesi e il tempo stabile e soleggiato favorirà il mantenimento della cappa di smog. Negli ultimi venti giorni le polveri sottili sospese nell’aria hanno sempre superato i limiti di legge. I giorni di sforamento nel 2015 sono stati oltre il doppio di quelli stabiliti dalla legge: 73 rispetto a un massimo di 35.

 

(Foto: il Torinese)

Assolti in appello dall'accusa di terrorismo gli anarchici no Tav dell'assalto a Chiomonte

no tav notte“Il sabotaggio e’ considerato terrorismo dalla legge” ha sostenuto  il pg Marcello Maddalena

 

Dopo il primo grado, confermata anche in appello l’assoluzione dall’accusa di terrorismo, nei confronti di quattro anarchici No Tav. Il processo si è celebrato in merito all’attacco del 14 maggio 2013, al cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa, per la realizzazione della Torino-Lione. Confermate le quattro condanne a 3 anni e mezzo di reclusione riferite ad altri reati. “Ci auguriamo che la procura di Torino faccia autocritica sull’atteggiamento tenuto in questi anni sui No Tav”, dice all’Ansa Claudio Novaro, uno dei difensori. “Il sabotaggio e’ considerato terrorismo dalla legge” ha sostenuto  il pg Marcello Maddalena alla ripresa del processo d’appello. Il magistrato ha anche  rievocato la vicenda del traliccio di Segrate dove morì Giangiacomo Feltrinelli.

 

Sotto l'albero si fanno più acquisti ma se ne va in tasse il 60% della tredicesima

LUCI PERNA SANCARLO2Primi segnali positivi, ma dopo sette anni di crisi il ritorno alla normalità è ancora lontano

 

fuochi stellaAscom e Confesercenti danno i numeri. nel senso che rendono note le stime fatte sulle spese natalizie dei torinesi. Secondo Confesercenti, in base a un sondaggio condotto  tra 600 famiglie e commercianti sarebbe prevista una spesa media di 260 euro per i regali. Un terzo dei torinesi il 32,3% dice che spenderà una cifra superiore al natale  2014. La fanno da padroni i regali per i bimbi:62,8%. Resta stabile l’abbigliamento (25,3%), in leggero calo i viaggi. Significativa crescita di un +10/15% nell’alimentare. La nota dolente? Oltre il 60% della tredicesima sarà bruciato dalle spese per casa , mutui e affitti.

 

Secondo l’Ascom, invece, sarà compresa tra i 170 e i 200 euro la spesa media per famiglia per lo shopping delle festività di fine anno. La presidente dell’associazione Maria Luisa Coppa – scrive l’Ansa –  invita alla prudenza: “è d’obbligo nonostante i primi segnali positivi, dopo sette anni di crisi, il ritorno alla normalità è ancora lontano”. Si calcola un +5% di  prenotazioni nei ristoranti per le cene di Natale e di Capodanno. Nell’ultimo weekend che ha preceduto il Natale i negozi sono stati letteralmente presi d’assalto e gli scontrini emessi sono aumentati.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Falso allarme bomba, evacuata la Mole e paura alle Gru dopo una telefonata

I visitatori del Museo del Cinema hanno dovuto abbandonare l’edificio

 

mole angelaAl centralino della polizia questa mattina, poco dopo le undici, e’ arrivata una chiamata: «C’è una bomba dentro la Mole. Scoppierà tra un’ora e mezza». La voce era di un uomo presumibilmente italiano. Sono stati subito allertati i carabinieri che stanno presidiando la zona. Il Museo del Cinema e’ stato fatto evacuare e turisti e passanti sono stati fatti allontanare dall’area circostante per precauzione. Gli artificieri hanno controllato ogni angolo della struttura che è già stata riaperta al pubblico. Stesso copione per l’ipermercato Le Gru di Grugliasco, dove era stata segnalata via telefonata anonima la presenza di un ordigno. Ma il centro commerciale non è stato evacuato. Fortunatamente si è trattato in entrambi i casi di  un falso allarme e sono ora  in corso le ricerche dell’uomo che questa mattina ha tentato di  seminare il panico in città.

Delitto Caccia, dopo 32 anni arrestato il panettiere presunto assassino

bruno cacciaL’inchiesta è stata coordinata dalla procura della repubblica di Milano

 

Arrestato dalla polizia uno dei presunti assassini di Bruno Caccia (nella foto), il procuratore capo di Torino ucciso nel giugno 1983, mentre portava a spasso il cane sotto la propria abitazione . L’uomo arrestato è un panettierie 64enne di origini calabresi, Rocco Schirripa,  incastrato grazie a una lettera anonima inviata dagli inquirenti a Domenico Belfiore, già condannato all’ergastolo per il delitto. Sono state monitorate le reazioni di Schirripa, che stava progettando  la fuga.

L’inchiesta è stata coordinata dalla procura della repubblica di Milano. Il mandante del delitto, Domenico Belfiore, venne arrestato nel 1993. Dallo scorso giugno si trova ai domiciliari per motivi di salute. Il magistrato venne ucciso il 26 giugno 1983, con 14 colpi di pistola sulla precollina di Torino. Belfiore era esponente di spicco della ‘ndrangheta in Piemonte. Caccia stava svolgendo indagini proprio su episodi di ‘ndrangheta tra cui alcuni sequestri di persona.

Circoscrizioni, la riformina dei quartieri è fatta ma sarà completa solo nel 2021

comune palazzo civicoCinque le astensioni (Altamura, Bertola, Centillo, Levi Montalcini, Onofri), quattro i voti contrari (Ambrogio, Appendino, Curto, Trombotto)

 

Più di dieci anni di sterili dibattiti,  migliaia di emendamenti in aula e polemiche infinite all’interno dell’attuale maggioranza in sala Rossa. Ma i  26 voti favorevoli nell’ultima seduta del Consiglio comunale hanno finalmente dato il via libera alla riforma delle Circoscrizioni. Accorpamento Due-Dieci e Nove-Otto entro il prossimo anno e solo 5 Circoscrizioni però nel 2021. Cinque le astensioni (Altamura, Bertola, Centillo, Levi Montalcini, Onofri), quattro i voti contrari (Ambrogio, Appendino, Curto, Trombotto).

 

 

IL DIBATTITO IN AULA

Alcuni interventi

 

L’assessore al decentramento, Gianguido Passoni, è intervenuto prima del voto finale, in quanto presentatore della delibera e impegnato come rappresentante della Giunta nel lavoro preparatorio svolto dai Consiglieri della commissione speciale per il decentramento presieduta da Laura Onofri: “Si tratta di una delibera importante che affronta quattro punti fondamentali: il rafforzamento del ruolo delle Circoscrizioni, la semplificazione amministrativa, l’assunzione di maggiore responsabilità politica da parte degli amministratori delle Circoscrizioni, l’incremento della partecipazione dei cittadini”.

 

Andrea Tronzano – Forza Italia: Forza Italia vota a favore perché a seguito di una nobile mediazione ha vinto la democrazia rappresentativa. I Consiglieri potranno verificare prima dell’approvazione le delibere di Giunta e questo andrà a beneficio delle decisioni a favore dei cittadini.
Ci sono alcuni problemi, come gli 8 consiglieri di Giunta che potrebbero appesantire i processi decisionali, ma nella sostanza i cittadini rimangono i protagonisti

 

CIRCOSCRIZIONI TORINO QUARTIERIMaurizio Trombotto – SEL: Arrivati all’atto conclusivo di questa riforma, possiamo dire di non essere soddisfatti. Siamo partiti dalla necessità di trasformare le circoscrizioni, che andavano modificate nell’assetto organizzativo e politico e credevamo, come gruppo SEL, che questa fosse l’occasione per risolvere una serie di problemi manifestatisi negli anni e cogliere le istanze suggerite dal territorio. Invece, nonostante la mole imponente di lavoro svolto e il serrato dibattito che hanno caratterizzato le sedute della commissione speciale per il Decentramento siamo arrivati ad un prodotto finale ricco di contraddizioni. Una riforma “barocca” dove prima scompare la rilevanza esterna della giunta salvo tornare attraverso la definizione tautologica di “competenza esterna”, frustrata poi dalla possibilità data ad almeno cinque consiglieri di poter richiamare alla votazione in Consiglio di circoscrizione gli atti approvati dalla Giunta. Ancora più grottesca la composizione della Giunta che vedrà affiancare ai quattro coordinatori per competenza i coordinatori di territorio, con inevitabile rischio di forti conflitti interni o, infine, il finto trasferimento di ulteriori risorse e competenze. Il risultato finale è una pasticciata finta riforma che poco cambia e che dovrà presto essere nuovamente cambiata.

 

Paola Ambrogio – Fratelli d’Italia: Saremo coerenti in questa votazione con le posizioni tenute nei mesi scorsi. Non sappiamo oggi dire se, come sostiene qualche collega, la riforma sarà o meno un fallimento. Credo sia già positivo essere arrivati a definire una riforma che non sarà il meglio ma è un punto di partenza. Noi nei giorni scorsi non abbiamo votato favorevolmente alcuni emendamenti in particolare quelli relativi agli accorpamenti. Abbiamo invece partecipato attivamente, sostenendo la divisione del territorio cittadino in otto circoscrizioni ed abbiamo ritenuto che ci dovesse essere un ruolo del Consiglio circoscrizionale. I lavori della Commissione sono stati importanti così come è stato giusto l’iter seguito nella fase finale con la ricerca di un dialogo delle forze politiche presenti in consiglio. Daremo sostegno nella fase di approvazione dello statuto, sul regolamento manifestiamo una contrarietà nell’iter seguito per definire gli accorpamenti. Essendo sostenitori di una divisione differente del territorio, non daremo il voto favorevole in questa fase.

 

Onofri – Pd: Ringrazio la Commissione che ho presieduto per il lavoro svolto, ma sul voto alla delibera mi asterrò non votando il testo emendato. Non concordo il metodo usato per giungere a questo testo. In Commissione non sono state elaborate le modifiche previste invece nella delibera, specie l’idea di una riforma fatta in due tempi. Lo Statuto del Decentramento approvato nelle scorse settimane dovrà nuovamente essere riscritto: mesi di lavoro per giungere a quel testo approvato che oggi vanno in fumo. E mi chiedo se questo compromesso non manifesti in realtà l’incapacità di sostenere da parte di questa maggioranza il forte ostruzionismo che avrebbe allungato i tempi di approvazione e bloccato i lavori del Consiglio comunale per lungo tempo.E voglio evidenziare che se la politica continua a prendere decisioni con tali modalità, non prendendo decisioni nelle sedi istituzionali preposte, la distanza tra i cittadini e il mondo della politica continuerà a non cambiare. Mi auguro che questa riforma sia funzionale alla nostra comunità, un provvedimento che considero una sfida per il futuro personale politico e amministrativo della Città.

 

Lucia Centillo – PD: I lavori della commissione avevano prodotto un documento sulla base del quale abbiamo votato uno Statuto. Per un fattosala rossa palazzo civico di coerenza e lealtà verso questa maggioranza, avevo scelto di non presentare un emendamento, che pure avevo preparato, per varare cinque Circoscrizioni soltanto. Quella che vedo oggi in aula è una maggioranza non autonoma, formatasi in intreccio con una parte delle opposizioni: se potessi tornare indietro, quel mio emendamento lo presenterei. Mi auguro che si tornio a un metodo diverso; e attenzione a metafore sulle cattedrali, quali ho sentito, poiché esiste anche la cattedrale nel deserto. Per quanto mi riguarda, continua a valere la mozione di accompagnamento votata con lo Statuto.

 

Alessandro Altamura – PD: Non vi è dubbio che questo sia un risultato da ascrivere alla politica, che lo si condivida o meno (e io non lo condivido, con una valutazione coerente con la discussione fatta in precedenza). D’altra parte, è legittimo che oggi alcuni Consiglieri rivendichino il risultato ottenuto. Io vorrei solo ricordare che nella commissione Decentramento istituita nel 2004-2006, si valutava l’ipotesi di cinque Circoscrizioni soltanto: e tra i maggiori oppositori – lo ricordo al consigliere Trombotto – vi fu allora una ex presidente di Circoscrizione, Eleonora Artesio. Oggi ci troviamo con una riforma in due atti, il cui primo atto viene votato da soli 17 consiglieri di maggioranza. Concludo con le parole di Robert Frost, scrittore preferito da John Kennedy: “avevo davanti a me due strade, ho scelto quella meno battuta”.

 

Chiara Appendino – M5S: Durante questo lungo percorso, ho sempre ritenuto che la riforma fosse necessaria, nel rispetto dei cittadini e per realizzare un autentico decentramento. In commissione avevamo appoggiato la proposta uscente. Volevamo competenze vere, la riduzione dei costi, giunte con valenza esterna: anche se siamo all’opposizione. Anche la mediazione su sei Circoscrizioni, l’abbiamo sostenuta. Non so con quale coraggio chi aveva sostenuto determinate posizioni in commissione possa oggi approvare la soluzione che ci si appresta a votare, e definirla anche una grande riforma. La consigliera Onofri ha ragione: sappiamo tutti cosa è successo, il compromesso è stato scelto a fronte dell’ostruzionismo del centrodestra. Con il risultato di avere una riforma di fatto postdatata al 2021, frutto non di una mediazione politica ma del compromesso tra interessi specifici. Una riforma che non sappiamo nemmeno se funzionerà tecnicamente: in sintesi, una riforma invotabile.

 

Fabrizio Ricca – Lega Nord: Tutti quelli che oggi vanno contro la riforma sul decentramento dico che avrebbero dovuto lavorare di più per un accordo migliore. Ai consiglieri della maggioranza che si oppongono avrebbero potuto aprire una discussione con noi. Questa è una riforma scritta nel miglior modo possibile soprattutto a tutela dei cittadini. E’ un piccolo passo avanti e nella prossima legislatura avverrà il passaggio da 8 a 5 circoscrizioni. Il nostro voto è favorevole perchè questo è un atto importante di condivisione.

Fattorie I'amme, dal caffè alla pizza bontà da prendere al volo

L’offerta di I’AMME è ampia e completa per coprire tutte le occasioni di consumo lungo la giornata: caffè e colazione, lunch, te con i dolci, break salato, aperitivo, pizza e pasta, dinner. Il tutto per un consumo veloce

iamme aeroportoConiugare il tempo del viaggio, della rapidità degli spostamenti, con l’amore per il buon cibo: a cominciare da prodotti tipici assolutamente unici, come la Mozzarella di Bufala Campana, ed altre selezionate specialità del Made in Italy. E’ questa la scommessa di Fattorie Garofalo – azienda di Capua a capo di un gruppo di imprese agroalimentari da quasi 60 milioni di euro di fatturato all’anno e oltre 200 dipendenti – che sta lanciando I’AMME (andiamo): una catena di mozzarella bar dedicati ai luoghi di transito dei viaggiatori. Venerdì 18 dicembre all’Aeroporto “Sandro Pertini” di Torino si inaugura il primo I’AMME del Nord Italia.

 

“Sono particolarmente onorato di portare il meglio dell’enogastronomia della mia terra a Torino in un ambiente internazionale e di grande traffico, evento reso possibile dalla fattiva collaborazione dell’Amministratore Delegato della SAGAT, Roberto Barbieri, che intendo pertanto ringraziare – afferma Raffale Garofalo, Presidente di Fattorie Garofalo, la capogruppo che ha gemmato il marchio e le iniziative dei mozzarella bar I’AMME. “Il significato della presenza di I’AMME all’Aeroporto di Torino è quello di una volontà: essere come gruppo imprenditoriale ambasciatori nel mondo di un’arte antica, e al tempo stesso contemporanea, quella della preparazione del buon cibo – afferma Garofalo, che sottolinea – I’AMME significa ‘andiamo’ nel dialetto napoletano ed è un modo per esortare il viaggiatore, che si muove nello spazio, a fermarsi il tempo appena necessario ad intraprendere un ulteriore breve ma intenso viaggio nella gamma di sapori e profumi che il Made in Italy sa offrire. ”

 

“Sono soddisfatto dell’arrivo di I’AMME nel nostro Aeroporto” aggiunge Roberto Barbieri, Amministratore Delegato di SAGAT, “perché in questo modo si arricchisce e diversifica l’offerta gastronomica per i passeggeri. Quest’ultima apertura si inserisce in un quadro di grande fermento della nostra galleria commerciale: sono terminati i lavori di completo rinnovo del Duty Free Heinemann, e tre nuovi shop apriranno i battenti nell’arco di questa settimana: Oscalito, marchio di eccellenza made in Torino, ST.G , pelletteria di qualità made in Italy, e Week End Max Mara. Insieme a I’AMME, tanti nuovi grandi marchi stanno contribuendo allo sviluppo dell’Aeroporto, supportato dal costante aumento del numero dei passeggeri: +7% nel periodo gennaio-novembre 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una forte crescita della componente di linea internazionale (+15,5%)”

 

I viaggiatori che al Livello Partenze dello scalo torinese sceglieranno I’AMME troveranno una cucina veloce e raffinata, con al centro le prelibatezze della filiera bufalina in un ambiente comodo e rilassante. Il tutto grazie all’iniziativa del gruppo imprenditoriale campano, quello della famiglia Garofalo, che lavora su tutta la filiera: dall’allevamento delle bufale, oltre 8000 presenti nelle 6 aziende agricole del gruppo in area Dop, alla produzione di mozzarelle e salumi di bufalo. L’offerta di I’AMME è ampia e completa per coprire tutte le occasioni di consumo lungo la giornata: caffè e colazione, lunch, te con i dolci, break salato, aperitivo, pizza e pasta, dinner. Il tutto per un consumo veloce, per una sosta oppure per l’asporto. E in un ambiente dove, con la dominanza cromatica del verde e l’utilizzo del legno, è propiziato il relax.