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Vanelli: "Turismo realtà dell'economia torinese, ma per battere Milano servono più governance e promozione"

Vanellivenaria fonatnaNEBBIA3Di Alberto Vanelli – La nostra è l’unica città, assieme a Firenze, a vantare tre musei nella graduatoria dei dieci più visitati in Italia (Egizio, Cinema e Auto). Venaria, al contempo, è il terzo tra i complessi monumentali più ammirati del Paese, dietro il Colosseo e Pompei, ma molto prima della Reggia di Caserta e di altri importantissimi siti storici

 

La ricerca di Luca Briatore, pubblicata recentemente sul Torinese (link a fine articolo), dimostra che accanto alla qualità urbana, alle strutture ricettive, all’offerta enogastronomica e allo shopping, il vero motore dell’economia turistica torinese sono gli eventi, le mostre e i musei. Secondo una recente indagine, Torino è l’unica città, assieme a Firenze, a vantare tre musei nella graduatoria dei dieci più visitati in Italia (Egizio, Cinema e Auto). Venaria, al contempo, è il terzo tra i complessi monumentali più ammirati del Paese, dietro il Colosseo e Pompei, ma molto prima della Reggia di Caserta e di altri importantissimi siti storici. Un risultato straordinario, se si pensa che, diversamente da Firenze, Roma e Venezia, il capoluogo piemontese non dispone di patrimoni culturali universalmente noti nel mondo. Salvo due, per la verità: la Sindone e l’autoritratto di Leonardo, che però, per esigenze di conservazione, non sono esponibili se non per periodi molto brevi. Sono le idee, evidentemente, a fare la differenza: un investimento continuo nella creatività e nell’innovazione, che ha fatto della città un luogo in cui, come ha affermato Vittorio Sgarbi su queste pagine, c’è sempre una buona ragione per andare, grazie a una serie di importanti appuntamenti che si rinnovano ogni anno.

 

Se tutto questo è vero, però, è lecito chiedersi se non ci si trovi di fronte a un rischio drammatico. Quali potrebbero essere le conseguenze di nuovi tagli ai finanziamenti del comparto culturale che negli ultimi anni hanno visto un calo già molto severo? Le diverse realtà della cultura piemontese – eventi, mostre, manifestazioni, ecc. – hanno  ormai tagliato tutto il tagliabile, razionalizzando spese,  liberandosi dei rami secchi, riducendo spesso l’attività e anche il personale. Certo: qualche possibilità di miglioramento si intravede ancora. Si può fare di più, per esempio, per ciò che riguarda l’incremento dei visitatori di alcuni musei e manifestazioni, coinvolgendo possibilmente energie nuove, magari private e disponibili a correre dei rischi imprenditoriali. Nello stesso tempo, si può continuare il già avviato rinnovamento delle strategie di conduzione di certi istituti ancora troppo legati a un vecchio modello di finanziamento pubblico, che non si poneva il problema del raggiungimento di obiettivi e risultati. È evidente, però, che siamo ormai molto vicini al limite oltre il quale si profila il rischio di un impoverimento strutturale della vita culturale torinese, con tutte le conseguenze che ciò potrebbe arrecare, non solo alla cultura, ma anche all’industria del turismo e all’economia della città.

 

D’altra parte, va anche riconosciuta la straordinaria positività dei risultati che il turismo torinese e piemontese ha raggiunto negli ultimi anni, attivando flussi di persone e di denaro che non molto tempo fa erano assolutamente impensabili. Tanto vale, a questo punto, cedere alla tentazione di puntare ancora più in alto, andando magari a intaccare il primato del turismo milanese, che in questi anni ha conosciuto percentuali di crescita a due cifre.

 

Per fare questo, oltre a fermare il ridimensionamento degli investimenti in cultura, occorrerebbe un perfezionamento della capacità di fare governance, realizzando tavoli e cabine di regia che aiutino i protagonisti del comparto turistico e culturale, ma anche i soggetti che sovrintendono ai servizi di mobilità, a muoversi tutti nella stessa direzione, favorendo lo scambio di idee, la condivisione delle informazioni, la diffusione di messaggi coerenti, la realizzazione di iniziative complementari tra loro. Molto si è già fatto in questa direzione, ma molto si può ancora fare. In primo luogo, una programmazione pluriennale degli eventi e della loro comunicazione, consentirebbe agli istituti culturali di qualificare la loro azione, stipulando alleanze e scambi internazionali di alto profilo per progetti che richiedono una lunga preparazione (mostre, scavi, festival, rassegne, ecc.), evitando di affidarsi esclusivamente alle capacità di relazione di sindaci e assessori, o a soggetti privati e case editrici specializzati nel confezionamento di mostre ed eventi culturali che quasi mai vengono ideati, progettati e prodotti in Piemonte. Sicuramente, poi, la programmazione pluriennale permetterebbe agli operatori turistici di promuovere in tempi adeguati i loro servizi, a partire dalla prenotazione anticipata di voli, treni, camere d’albergo, ecc. Un aspetto non da poco, se si considera che in molti casi i turisti tendono a programmare le loro vacanze con grande anticipo.

 

L’altro versante su cui sarebbe utile investire è l’unificazione del marketing e della comunicazione.

 

Le agenzie che si occupano di promozione turistica territoriale, in particolare – le Agenzie turistiche locali (ATL), oggi piuttosto “separate” – dovrebbero trovare degli spazi di coordinamento che consentano di proporre offerte turistiche non semplicemente locali, ma integrate e a più ampio raggio, tali da permettere al turista che si reca a Torino a vedere il museo Egizio, di prendere in considerazione l’ipotesi di fermarsi un paio di giorni anche nelle Langhe o nel Roero, invece di spostarsi direttamente in Toscana o altrove.

 

Su un altro versante, occorrerebbe rafforzare la comunicazione via web, oggi ancora a bassissimo costo. Molto utile, in quest’ambito, potrebbe risultare un portale unificato del turismo e della cultura piemontese, il più ricco e aggiornato possibile, che consenta di informarsi sul calendario delle iniziative culturali e sui relativi prezzi, sugli hotel, sui musei, sulle partite di calcio, e che permetta di prenotare biglietti, camere d’albergo, abbonamenti e tutto quanto possa essere utile a invogliare il turista a scegliere il Piemonte. Confrontandosi, al tempo stesso, con i consigli e le recensioni degli utenti che sono già stati qui.

 

Un tema a parte, su cui si discute pochissimo, è infine quello della Piemonte Card, la carta che, una volta acquistata, consente ai turisti di visitare gratuitamente, per alcuni giorni, tutti i musei e le mostre in città e in regione. Si tratta, con ogni evidenza, di un eccellente strumento “turistico”, frutto di un’operazione di marketing al servizio del prodotto “Torino e Piemonte”: finalizzato, cioè, alla visita di musei e mostre, ma che punta, al tempo stesso, a incrementare l’attrattività del territorio nel suo complesso, favorendo ovviamente anche i negozi, i ristoranti e gli alberghi. Ciò che a mio avviso non va bene, è che i costi della card ricadano per la maggior parte sulle nostre istituzioni museali, che per ogni ingresso tramite carta si vedono rimborsato, spesso con enorme ritardo, solamente il 50% del prezzo del biglietto. La Piemonte card, insomma, fa sì che il pubblico turistico, che non ha giustificazioni sociali per vedersi riconosciuto uno sconto, riduca la capacità di musei ed eventi culturali di autofinanziarsi, disattendendo così una delle più pressanti sollecitazioni che la pubblica amministrazione rivolge loro. Su questo tema, forse, una volta esaurita la fase di avviamento promozionale, varrebbe la pena di aggiornare qualcosa.

 

Boom turistico a Torino, sesta tra le città d’arte. La competizione è con Milano:

http://www.iltorinese.it/boom-turistico-torino-sesta-citta-darte-in-concorrenza-milano-lombardia/

 

 

Sotto la Mole si registra il tutto esaurito negli hotel per il weekend lungo di Capodanno

turistiI dati di queste festività superano quelli dello scorso anno

 

Anche quest’anno Torino risulta tra le mete più ambite dagli italiani e dai turisti stranieri per il weekend di Capodanno. Circa il 90% degli alberghi registra il tutto esaurito, informa Confesercenti e Giancarlo Banchieri, presidente di Assohotel, dichiara all’Ansa che la nostra città esercita sempre più attrazione nei confronti dei turisti. I lettori diano uno sguardo all’inchiesta del Torinese sul turismo sotto la Mole, pubblicata sul nostro giornale, sempre in Prima pagina. I dati di queste festività superano quelli dello scorso anno e l’invito di Confesercenti ai commercianti è di sfruttare l’occasione ed evitare che il primo gennaio la città sia caratterizzata da “serranda selvaggia”

 

(Foto: il Torinese)

Mini-guida per il Capodanno (e oltre) dal veglione in piazza San Carlo alla "via delle fiabe"

BANDA SAN CARLO MUSICAtopolino san carloLUCI PERNA SANCARLO2Qualche indicazione utile per il Capodanno torinese

 

MUSICA IN PIAZZA SAN CARLO

Qualche indicazione utile per il Capodanno torinese. Il momento clou delle iniziative torinesi è a San Silvestro: si attende l’anno nuovo in Piazza San Carlo con  “Quando la banda passò”,un vortice di musica, tra balli, ritmi sfrenati e bande musicali a partire dalle 21,30. Ospite centrale Vinicio Capossela. Il programma completo della serata è disponibile su sul sito Natale a Torino, nella pagina dedicata.

 

CAPO-DONNE CABARET DI CIRCO AL FEMMINILE

ll 31 dicembre sotto il tendone del MagdaClan montato al Bunker in via Nicolò Paganini 0/200  CapoDonne senza malizia delizierà il pubblico con differenti
numeri circensi come trapezio, verticali, tessuti, equilibrismo e acrobatica messi in pista dalle artiste internazionali Vera Mor, PinkMary, Miss Jenny Pavone, Margherita,
Ally Wolly, Calcuz, Rosa Lie e presentati da una splendida attrice del teatro di oggi, Giulia Pont. A seguire Sorprese, Panettone e Brindisi insieme agli artisti del
MagdaClan verso il 2016.

MUSEI E MOSTRE

In occasione delle prossime festività giovedì 31 dicembre, il Polo Reale chiuderà alle ore 18 (biglietteria alle 17) mentre venerdì 1 gennaio resterà chiuso al pubblico.Il Museo nazionale del Risorgimento nei prossimi giorni il Museo resterà sempre aperto secondo il consueto orario dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17). Sarà chiuso solo nel giorno di Capodanno, venerdì 1 gennaio 2016. Aperti Egizio, Mao, Gam e le mostre di Matisse a Palazzo Chiablese e di Monet alla Gam.

 

PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Con l’arrivo della stagione fredda hanno riaperto, per la gioia degli appassionati di pattinaggio, le piste da ghiaccio a Torino e dintorni. Fino al 10 gennaio è in funzione anche la pista di pattinaggio in piazza Carlo Alberto. Ecco l’elenco dei posti dove andare a pattinare sul ghiaccio a Torino.

 

NO AI BOTTI

La Città di Torino sceglie anche quest’anno di affermare il valore e l’importanza della tutela degli animali in occasione del Capodanno attraverso la campagna di comunicazione “Gli animali valgono più di un botto”. Maggiori informazioni su TorinoClick.

 

NATALE DA FIABA

Sabato 2 e domenica 3 via Roma diventa la via delle fiabe, in piazza Castello riduzione teatrale de La gabbianella e il gatto (sabato) e Hansel e Gretel (domenica). Tutto il programma nella pagina dedicata a Natale da fiaba.

 

BIGLIETTO UNICO GTT

Un solo biglietto per tutta la rete urbana e suburbana del trasporto pubblico a 1 euro e 50, in funzione da sabato 26 a domenica 4 gennaio Sarà valido per tutto il giorno a Torino e in tutti i Comuni collegati al capoluogo da linee Gtt con tratta suburbana, tra cui Beinasco, Borgaro Torinese, Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese e Venaria Reale. Ulteriori informazioni sul sito di GTT.

 

(Foto: il Torinese)

Dal 2016 le auto ecologiche pagheranno il mini-bollo dopo 5 anni di immatricolazione

trafficoconsiglio X 2Si dovrà effettuare il pagamento di un bollo pari a un quarto di quello intero per quanto riguarda le auto bi fuel benzina gpl e invece pari a un quinto per quelle benzina metano

 

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 29 voti favorevoli e 8 contrari, il disegno di legge “Misure di armonizzazione e razionalizzazione di norme in materia di tributi regionali”. Tradotto significa che viene abolita l’esenzione perenne dalla tassa di possesso automobilistica per i veicoli bifuel a gpl o metano e ai veicoli a trazione ibrida elettrica e termica: dopo i primi cinque anni di immatricolazione si dovrà effettuare il pagamento di un bollo pari a un quarto di quello intero per quanto riguarda le auto bi fuel benzina gpl e invece pari a un quinto per quelle benzina metano.

 

Spiega il  relatore di maggioranza, Domenico Ravetti (Pd): “negli anni la Regione Piemonte ha impostato sui veicoli green una politica da primi della classe senza aver studiato e oggi constatiamo come le entrate siano insufficienti. Questo per un provvedimento statale sulle flotte a noleggio per le quali il pagamento del bollo non è più relativo alla residenza di locazione finanziaria. Con questo provvedimento ci si prefigge di trovare una stabilità finanziaria e, per coprire parzialmente quanto viene perso, è previsto dopo 5 anni un bollo ridotto a un quinto, sulla tariffa normale, dopo i 5 anni di esenzione per le auto bifuel a metano, un quarto per quelle a gpl. Per le auto ibride si calcolerà il bollo solo sulla potenza sviluppata dal motore termico e ci sarà un bollo scontato del 10% sulle auto storiche mentre, le auto con impianto gpl aftermarket, pagheranno per intero. Tutto questo dal 1° aprile 2016”.

 

“La tassa sull’aria pulita se la voti il centrosinistra”: così i consiglieri regionali di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia che hanno abbandonato i lavori dell’Aula.”Già altre volte abbiamo protestato contro gli aumenti indiscriminati delle tasse regionali” affermano i consiglieri di minoranza – e oggi mentre stiamo vivendo una emergenza sull’inquinamento la nuova tassa sulle auto ecologiche voluta dalla Giunta Chiamparino, suona come una provocazione inaccettabile verso tutti i cittadini piemontesi. Peraltro siamo curiosi di capire come giustificheranno al loro leader Matteo Renzi un’azione politica che di fatto va in contrasto con il divieto di aumentare la tassazione locale annunciata dal premier”.

 

Il Movimento 5 Stelle, attivatosi non appena la notizia delle intenzioni della Regione si era diffusa,  aveva organizzato una raccolta firme contro il provvedimento (ne sono state raccolte 17 mila), spingendo la Giunta ad arrivare ad una riduzione dell’importo.

 

 

Né proroghe né ricorsi per Guariniello. In pensione un magistrato che "ha fatto storia"

Raffaele Guariniello

 Lo ha annunciato  il procuratore capo Armando Spataro, definendo il magistrato “un modello di magistratura che ha fatto storia, essendo stato perfino capace di influenzare il legislatore”

 

 E’ ufficiale, il sostituto procuratore di Torino Raffaele Guariniello va in pensione. Lo ha annunciato  il procuratore capo Armando Spataro, definendo il magistrato “un modello di magistratura che ha fatto storia, essendo stato perfino capace di influenzare il legislatore”. Il pool sui reati nel mondo del lavoro e dell’ambiente guidato da Guariniello sarà rafforzato e per sostituire il giudice è stato avviato un bando interno.

 

Il dibattito recente sulla possibilità per i magistrati che hanno raggiunto il limite di età di proseguire nell’attività, dunque, non interessa a Raffaele Guariniello. Non ha chiesto un proroga, e non ha fatto ricorso il celebre  magistrato torinese, protagonista di processi e inchieste legate in particolare ai reati ambientali e nel mondo del lavoro. Al raggiungimento dei 70 anni, compreso quindi tra i giudici per i quali il Csm ha deciso il pensionamento dopo che il governo ha riportato al settantesimo compleanno  l’età massima di  servizio togato, il titolare dei processi Thyssen e Eternit, dei casi Fiat-Alfa e Mucca pazza, ha  infatti presentato  le dimissioni, con qualche giorno di anticipo rispetto alla data ufficiale della pensione e darà l’addio a Natale.

 

Si parla di un nuovo lavoro per lui, che al momento è avvolto dalla massima riservatezza. Di padre napoletano e madre piemontese, si è laureato in Giurisprudenza a 23 anni diventando poi magistrato di Cassazione. E’ Procuratore Aggiunto a Torino dal 1992.

Non solo smog, l'altra faccia della siccita' è l'emergenza incendi boschivi in Piemonte

INCENDIO FUOCOchiamp consiglioUno stop su aree più vaste, come tangenziali e autostrade, se l’allarme diventa di ampia scala

 

La  situazione difficile dell’inquinamento e della carenza di pioggia vede scendere in campo anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che chiede un campione di centraline su aree omogenee dal punto di vista climatico e soglie di allarme con prescrizioni automatiche. Ad esempio il blocco delle auto più inquinanti quando si verifica il grado più alto di inquinamento e uno stop su aree più vaste, come tangenziali e autostrade, se l’allarme diventa di ampia scala.

 

IL DIBATTITO A PALAZZO LASCARIS

 

Impegnare la Giunta regionale “a presentare nel più breve tempo possibile il nuovo Piano di risanamento della qualità dell’aria, la cui ultima versione risale a quattordici anni fa” e il Consiglio regionale a invitare il Governo “ad aumentare le risorse economiche da destinare al trasporto pubblico urbano ed extraurbano, finanziando ulteriormente il fondo nazionale per il rinnovo del material rotabile; a definire, a seguito d’intesa in sede di Conferenza unificata Stato-Comuni-Regioni, una norma che preveda il rilievo e l’analisi delle emissioni in aree geografiche omogenee e l’istituzione di una cabina di regia che valuti, a seguito dei primi giorni consecutivi di superamento dei limiti medi giornalieri della presenza in aria delle sostanze inquinanti, misure che progressivamente limitino il maggior numero di emissioni inquinanti, a partire dal traffico veicolare privato; a nuovi controlli sulle emissioni reali degli autoveicoli, applicando immediatamente i nuovi criteri di prova per l’omologazione dei veicoli immessi sul mercato”. È quanto si propone l’ordine del giorno presentato dal primo firmatario Marco Grimaldi (Sel), approvato dall’Assemblea regionale nella seduta di lunedì 28 dicembre.

 

Dopo l’illustrazione del documento il presidente della Giunta regionale Sergio Chiamparino ha annunciato il prossimo incontro – mercoledì 30 dicembre – dell’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia con il Governo e sottolineato l’importanza di “evitare il rischio dell’emotività di breve periodo per mettere in atto strategie capaci di rivelarsi efficaci ed efficienti sul medio e lungo raggio. Da quando vengono condotte le rilevazioni articolate, il miglioramento di tutti i parametri su Torino è indiscutibile: per questo devono essere incoraggiate politiche adeguate dal teleriscaldamento al passaggio ad auto e mezzi pubblici meno inquinanti. Per quanto mi riguarda, intendo proporre alla Conferenza unificata Stato-Città-Regioni di definire aree omogenee per avere centraline omogenee per i rilevamenti e stabilire soglie di allarme cui corrispondano meccanismi e prescrizioni semiautomatici in caso di necessità, lasciando comunque ai sindaci, in ultima istanza, decidere se firmare per l’entrata in vigore dei provvedimenti”.

 

INCENDI: LA REGIONE CHIEDE COLLABORAZIONE AI CITTADINI

La perdurante siccità crea anche l’emergenza incendi boschivi in Piemonte e prosegue pertanto l’attività coordinata di tutto il sistema costituito da Protezione civile regionale, Corpo Forestale dello Stato, Corpo Volontari AIB Piemonte, Vigili del fuoco e ditte elicotteristiche private e supportato dai velivoli del Dipartimento nazionale di Protezione civile.

 

Dal 5 novembre, data di inizio dell’emergenza, sono stati effettuati 279 interventi su incendi divampati in tutto il Piemonte, così suddivisi per provincia: Cuneo 103, Torino 91, Biella 53, Novara 13, VCO 10, Vercelli 8, Asti 1). Alle operazioni di estinzione hanno partecipato 2385 volontari del Corpo AIB Piemonte, l’associazione convenzionata con la Regione per tutte le attività di prevenzione ed estinzione degli incendi boschivi.

 

La Regione comunica che resta in vigore lo stato di massima pericolosità, e con esso tutti i divieti e le sanzioni previste dalle normative nazionale e regionale. Si invitano pertanto i cittadini a prestare la massima collaborazione:

 

– nel segnalare un incendio al numero 1515 (Corpo Forestale dello Stato) o al numero verde 800807091 (sala operativa regionale presso il Corpo Forestale dello Stato);

 

– nel prestare particolare attenzione a tutte quelle azioni responsabili di causare incendi boschivi, informandosi su quanto prevede la normativa nazionale e regionale, in materia (l.353/2000 e l.r. 21/2013) ed il decreto legislativo 91/13 art. 182 comma 6bis, secondo cui “nel periodo di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata”.

 

Si ricorda altresì che il reato di incendio boschivo è punito dalla legge: l’art. 423bis del Codice penale recita che “Chiunque cagioni un incendio su boschi, selve o foreste ovvero su vivai forestali destinati al rimboschimento, propri o altrui, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni. Se l’incendio di cui al primo comma è cagionato per colpa, la pena è della reclusione da uno a cinque anni”.

 

www.regione.piemonte.itwww.cr.piemonte.it

Massobrio si fa in tre per tracciare le rotte del gusto

MASSOBRIOMASSOBRIO LMASSOBRIO ADESSOMASSOBRIO PAILLON“Golosario”, il taccuino dei ristoranti italiani e un libro-agenda: ecco i 3 testi sacri per chi ama la buona cucina e vuole scoprire i migliori luoghi del cibo in Italia, senza navigare a vista e andando dritto alla meta

 

A tracciare le rotte giuste è il condottiero Paolo Massobrio, uno dei più famosi ed autorevoli giornalisti enogastronomici e fondatore del Club di Papillon, movimento di oltre 6000 consumatori.  I must have 2016 sono: “Il Golosario”, fotografia del gusto raccontata in più di 20 anni; “Il Gatti Massobrio”, un taccuino da usare come mappa dei ristoranti italiani; e il libro-agenda “Adesso 2016. 366 giorni da vivere con gusto”.

 

“Il GOLOSARIO” (Comunica Edizioni, 25.00 euro) è il best seller di Massobrio, che da 30 anni attraversa  lo stivale alla scoperta dei migliori ristoranti, negozi, cantine e boutique del gusto ed ha messo a punto questa sorta di Bibbia del turismo enogastronomico italiano: 1000 pagine in cui trovate tutte le indicazioni possibili.  Ora è nelle librerie Rizzoli, su Amazon e, rispetto alle altre guide in circolazione, ha una marcia in più. E’ l’interattività con il portale  ilgolosario.it: la versione online che, giorno per giorno, fornisce in tempo reale tutte le scoperte di Massobrio e del suo staff di collaboratori. La guida, giunta alla 17esima edizione, si riconferma più che mai irrinunciabile vademecum del gusto. Uno scrigno di tesori con oltre 1500 produttori di qualità, divisi per settori (dai micro birrifici ai caseifici, dagli artigiani dei dolci ai produttori di ogni  genere); 4322 botteghe e boutique del gusto; 712 produttori di olio e 2773 cantine, di cui 1300 Top Hundred selezionate da Paolo Massobrio e Marco Gatti in 14 anni da esploratori su e giù per lo stivale.  Il Golosario è  acquistabile anche online sul sito www.comunicaedizioni.it.

 

“IL GATTI-MASSOBRIO” (Comunica Edizioni, 19.50 euro) è l’indispensabile taccuino dei ristoranti  d’Italia. Un nuovo strategico strumento che interagisce col web, segnalando più di 2060 soste  consigliate su tutto il territorio nazionale. La mappa è il frutto delle scoperte dei due autori con il prezioso corollario di 80 collaboratori sguinzagliati per tutta Italia. Tra le novità di quest’anno, l’interazione col web, per cui ogni  regione ha un QR code che porta dritti alle corrispondenti pagine (aggiornate in tempo reale) sul portale ilgolosario.it. Poi  è cambiato lo stile, a partire dalla veste grafica che rende  immediatamente visibili le caratteristiche e le informazioni principali sul  ristorante (dalla possibilità di pernottare e di un posteggio all’accoglienza degli  animali, dalla presenza di una spa a quella di tavoli all’aperto, e così via). Insomma tutto quello che c’è da sapere lo trovate nelle pagine che racchiudono anche una breve descrizione dell’atmosfera e della storia del locale, fino all’elenco dei piatti che hanno colpito maggiormente chi ha scoperto il  ristorante.  Consultarlo è davvero facile, anche perché i ristoranti vengono classificati per tipologia: ristoranti, trattorie di lusso e quelle veraci, agriturismi, pizzerie, locali polifunzionali e negozi  con ristoro. Non potete sbagliare: la corona radiosa vale il massimo riconoscimento e in tutto il taccuino sono 207; seguono i faccini radiosi, che sono 382.  Vi  anticipiamo alcuni palma res: miglior ristorante italiano risulta La Madia di Licata; miglior trattoria di lusso è la Fefa di Finale Emilia (Mo); quella verace in pool position è invece l’Osteria di  San Cesario di San Cesareo (Roma). E per Torino, un’assoluta sorpresa: a detta di questi esperti palati, il miglior ristorante subalpino è il giapponese fusion e creativo Kido Ism.  Comunque vogliate leggerlo, Il Gatti-Massobrio è di fatto una vera e propria guida nazionale, degna concorrente della Guida Michelin, che Massobrio considera troppo elitaria e distratta nei confronti  della cucina italiana. E lui pareggia benissimo i conti. Il Gatti-Massobrio è distribuito da Rizzoli, già disponibile nelle librerie Feltrinelli e in 50 punti  vendita segnalati dal sito www.ilgolosario.it.

 

“ADESSO 2016: 366 giorni da vivere con gusto” è invece il libro-agenda di Paolo Massobrio.  Per il nono anno consecutivo porta il gusto nelle vostre case, tra consigli, ricette e curiosità sciorinate in 430 pagine, tutte da consultare. Ogni giorno pillole di cucina, consigli  per la salute, per la cura della casa, del verde  domestico e degli animali. Ed ogni settimana moltissime ricette suggerite da grandi chef.  “Adesso 2016” lo trovate nelle librerie Feltrinelli  e nei 51 punti vendita segnalati sul  sito .  www.ilgolosario.it.

 

Laura Goria

Cappa di smog sulla città: clima mite e nebbia, pioverà solo dopo Capodanno

NEBBIA1NEBBIA3NEBBIA2Ancora un paio di giornate senza precipitazioni atmosferiche e  molte nebbie nelle ore più fredde

 

Il clima ancora mite, quasi primaverile,  con nebbie, intenso smog e assenza di precipitazioni prosegue fino a poi giovedì, quando ci sarà  un brusco calo delle temperature. La pioggia e la neve arriveranno invece  solo  dopo Capodanno. Dunque, ancora un paio di giornate senza precipitazioni atmosferiche e  molte nebbie nelle ore più fredde. E’ sempre emergenza smog in quasi tutte le città e aree industrializzate, anche se il calo del traffico dovuto alle vacanze ha ridotto i livelli di inquinamento.

 

Prosegue intanto l’iniziativa che prevede un solo biglietto per tutta la rete urbana e suburbana del trasporto pubblico a 1 euro e 50, fino a martedì 29 dicembre. Sarà valido per tutto il giorno a Torino e in tutti i Comuni collegati al capoluogo da linee Gtt con tratta suburbana, tra cui Beinasco, Borgaro Torinese, Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese e Venaria Reale.

 

Ulteriori informazioni sul sito di GTT.

 

(Foto: il Torinese)

Mamma e bimba morte all'ospedale Sant'Anna: l'autopsia non spiega le cause dei decessi

ANGELA NESTAIl personale sanitario afferma che non c’erano elementi che facessero pensare a un esito così terribile e  che in sala parto c’era un anestesista che ha fatto di tutto per rianimare la paziente

 

 AGGIORNAMENTO L’agenzia Ansa informa che l’autopsia di Angela Nesta e della piccola, morte durante il parto all’ospedale Sant’Anna di Torino, non ha chiarito le cause dei decessi. Si dovrà quindi attendere l’esame istologico e tossicologico. Il medico legale Valter Declame ha chiesto 60 giorni per depositare la consulenza.

 

E’ morta al sant’Anna una donna al nono mese di gravidanza, insieme alla propria bambina, nella  fase preparatoria al parto. Sta indagando il magistrato Raffaele Guariniello, prossimo alla pensione.  La mamma deceduta è Angela Nesta, 39 anni, casalinga (Nella foto di Facebook con il marito Francesco). Sarebbe accaduto il peggio nelle ultime fasi del travaglio a causa di un arresto cardiocircolatorio. La piccola è venuta alla luce già morta. I carabinieri hanno proceduto ad identificare  i componenti dell’equipe medica e domani la procura di Torino farà eseguire le autopsie. I militari hanno anche bloccato un litigio nei corridoi dell’ospedale: il padre di Angela ha aggredito verbalmente il personale medico per avere spiegazioni. “E’ mio diritto sapere che cosa è successo a mia figlia, aveva un dolore all’addome ma pensavo fosse una cosa normale”, dice all’Ansa  Pietro Nesta, il papà  di Angela. Il personale sanitario afferma che non c’erano elementi che facessero pensare a un esito così terribile e  che in sala parto c’era un anestesista che ha fatto di tutto per rianimare la paziente.

 

 

A Natale finisce la crisi del settimo anno del commercio nei negozi del centro storico

negozi commercio vetrina

La crescita maggiore, +10-15%, si registra  nella telefonia e affini, come Iphone e tablet.  Un significativo +5-7% negli alimentari Made in Italy

 

Gli ultimi sette sono stati anni di crisi nelle vendite natalizie sotto la Mole. Lo spiega l’Ascom tracciando un primo bilancio per il 2015. Questa volta, invece, nel centro storico del capoluogo si registra una nuova spinta ai consumi, dovuta anche ai tanti turisti. Aumentano gli acquisti in cibi,  hi-tech e giocattoli. La spesa media per famiglia è calcolata in 200-250 euro.

 

Maria Luisa Coppa, presidente Ascom di Torino e provincia  dichiara all’agenzia Ansa: “gli acquisti dei torinesi confermano il clima di fiducia che in molti settori si respira in città. Le vie dello shopping sono tornate ad animarsi e i clienti hanno ricominciato a comprare le ultime novità, e i prodotti nuovi per i quali sono disposti a spendere qualcosa in più”.

 

La crescita maggiore, +10-15%, si registra  nella telefonia e affini, come Iphone e tablet.  Un significativo +5-7% negli alimentari Made in Italy e nei cesti natalizi, mentre la ristorazione  ha segnato +4%) ha beneficiato dell’afflusso dei turisti. Stimata tra l’1 e il 2%  la crescita nell’abbigliamento soprattutto nel centro storico di Torino. Il mercato dei giocattoli (+3%) torna in attivo grazie anche al traino cinematografico di Star Wars.