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Allarme del Corpo Forestale: in montagna rischio valanghe livello "Marcato 3"

soccorsO SCI MONTAGNAA volte, purtroppo, l’imprudenza di alcuni sciatori ed escursionisti (anche esperti) prevale sul buonsenso

 

Le morti dei giorni scorsi sulle montagne al confine con la Francia e la Svizzera a causa delle valanghe fanno pensare che, purtroppo, l’imprudenza di alcuni sciatori ed escursionisti (a volte anche esperti) prevale sul buonsenso. E’ molto alto, infatti, il rischio valanghe che in queste ore è classificato  “Marcato 3” su tutto l’arco alpino. L’allarme è diramato dal Corpo Forestale dello Stato. E’ risaputo che il pericolo è rappresentato in particolare dal manto nevoso “caratterizzato da debole coesione”. Ha impressionato un po’ tutti mercoledì scorso il “soffio” di una immensa  valanga staccatasi dalle Grandes Murailles che  ha completamente avvolto per qualche minuto, fortunatamente senza conseguenze, l’abitato di Cervinia. E ora il pericolo valanghe in Valle è al massimo livello sulle Alpi Pennine, sul Cervino, sul Rosa, sulle Alpi Graie, il Monte Bianco e il Gran Paradiso. Le valanghe che potranno formarsi saranno di media grandezza per la neve “friabile” e i lastroni ghiacciati in superficie. Elevatissimo pericolo in tutte le montagne del Piemonte, dalle Alpi Pennine, alle Graie e alle Cozie, con probabilità alta di valanghe di neve asciutta.

 

Innovazione, turismo e cultura sono le password per il rilancio di Torino e del Piemonte

turisti 1REGIONE PALAZZO“Per sostenere i primi segnali di ripresa economica, seppur ancora incerti, ma che sembrano coinvolgere anche la nostra regione, si è convenuto che la capacità di “fare sistema” tra settore privato e settore pubblico rappresenti un fattore insostituibile dal quale partire per superare le difficoltà che tuttora interessano il Piemonte”

 

La Regione ha incontrato  le associazioni economiche e produttive per fare il punto sulla situazione e sulle prospettive di sviluppo in Piemonte. L’incontro è avvenuto tra il governatore Sergio Chiamparino e il coordinamento delle Associazioni Imprenditoriali piemontesi  rappresentato da Maria Luisa Coppa.

 

Per sostenere i primi segnali di ripresa economica, seppur ancora incerti, ma che sembrano coinvolgere anche la nostra regione, si è convenuto che la capacità di “fare sistema” tra settore privato e settore pubblico rappresenti un fattore insostituibile dal quale partire per superare le difficoltà che tuttora interessano il Piemonte”, ha dichiarato la Presidente Maria Luisa Coppa, portavoce delle tredici Associazioni Imprenditoriali Piemontesi. Abbiamo pertanto apprezzato – continua la Presidente Coppa – la disponibilità del Presidente Chiamparino e della Sua Giunta a rafforzare l’interlocuzione con il mondo delle imprese su tematiche strategiche per il rilancio del Piemonte, a partire da progettualità concrete su internazionalizzazione, innovazione, binomio turismo e cultura, enogastronomia, logistica e territorio, prevedendo momenti di verifica trimestrale con le Associazioni Imprenditoriali Piemontesi“.

 

“Ho molto apprezzato il metodo proposto dalla presidente Coppa – ha dichiarato il presidente Sergio Chiamparino – un confronto periodico con le associazioni di categoria non può che aiutare il nostro lavoro a sostengo della crescita del Piemonte. In questo primo incontro, alla luce di una valutazione complessiva sulla situazione economica e produttiva della nostra Regione, ci siamo impegnati ad accompagnare i segni positivi che vengono dall’economia, e ad affrontare con determinazione le criticità sociali che rimangono come code della crisi degli scorsi anni. Abbiamo inoltre individuato come prioritario per il Piemonte il tema dell’internazionalizzazione, intesa sia come sostegno alla promozione delle nostre eccellenze sia come miglioramento della capacità di attrarre investimenti da parte delle nostre aziende. E su questo abbiamo deciso di costituire un gruppo di lavoro che elaborerà al più presto un progetto condiviso per avviare precisi piani di intervento.”

 

Un incontro che ha preso in esame anche i temi legati a quella che si può definire la nuova “industria” del turismo e della cultura, che sta ottenendo eccellenti riscontri a Torino (si pensi al record di visite al Museo Egizio e al sold out che si verifica spesso negli hotel), sulla quale è necessario puntare per il rilancio territoriale. Si spera che alle dichiarazioni ufficiali seguano i fatti.

 

(Foto. il Torinese)

La cultura fa "boom" e il Museo Egizio stupisce tutti con il 33% di visitatori in più nel 2015

egizio 22La struttura nel mese di marzo ha riaperto con tutte le sue sale completamente rinnovate, dopo quasi cinque anni di lavori

 

La parte del leone la fanno ancora loro, naturalmente. Colosseo, Pompei e Uffizi, i luoghi culturali che figurano da sempre tra i più visitati del Bel paese. Ciò vale anche per il 2015 appena trascorso. Ma il dato significativo è che quasi tutti i musei o siti archeologici della rete statale hanno registrato un incremento di visitatori,  o comunque di introiti, nell’anno passato. Un dato straordinario è rappresentato dal + 33% di visitatori dell’Egizio di Torino (che supera la reggia di Venaria), che nel mese di marzo ha riaperto con tutte le sue sale completamente rinnovate, dopo quasi cinque anni di lavori.

 

I dieci luoghi della cultura più visitati nel 2015, in base ai dati del Mibact:

 

1) Colosseo (6.551.046 visitatori, +6% rispetto al 2014, pari a +369.344 ingressi);bandiere egizio 2

2) Scavi di Pompei (2.934.010, +12% pari a +312.207 ingressi);

3) Uffizi (1.971.596, +2% pari a +35.678 ingressi);

4) Gallerie dell’Accademia di Firenze (1.415.397, +6% pari a +79.656 ingressi)

5) Castel S.Angelo (1.047.326, +2,5% pari a +26.007 ingressi);

6) Circuito Museale Boboli e Argenti (863.535, +5% pari a +40685 ingressi);

7) Museo Egizio di Torino (757.961 +33% pari +190.273 ingressi);

8) Venaria Reale (555.307 visitatori e una crescita del +6,5% degli introiti)

9) Galleria Borghese (506.442, invariato rispetto al 2014)

10) Reggia di Caserta (497.158, +16% pari a +69.019 ingressi).

 

Seguono Villa D’Este (439.468), la Galleria Palatina di Firenze (423.482), il Cenacolo Vinciano (420.333), il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (364.297), il Museo Nazionale Romano 356.345), gli Scavi di Ercolano (352.365), le Cappelle Medicee (321.043), gli Scavi di Ostia Antica (320.696), il Polo Reale di Torino (307.357), Paestum (300.347) e il Museo Archeologico di Venezia egizio ll(298.380).

 

(Foto: il Torinese)

Quale sindaco per Torino? Ecco le opinioni del sondaggio web tra i nostri lettori

comune palazzo civicoTra i nomi a sorpresa (a parte ironiche segnalazioni come Mussolini o del Piero) spunta anche il magistrato Raffaele Guariniello

 

Il sondaggio tra i nostri lettori nella pagina Facebook del “Torinese” sul candidato sindaco ideale per la città ha ricevuto molte segnalazioni. I risultati? Tra i candidati “ideali” spiccano in particolare l’attuale sindaco, Piero fassino, e la sua competitor grillina, Chiara Appendino. I lettori citano anche Osvaldo Napoli, Fabrizio Ricca e il notaio Alberto Morano per il centrodestra, oltre al sindacalista Giorgio Airaudo. Tra i nomi a sorpresa (a parte ironiche segnalazioni come Mussolini o del Piero) spunta anche il magistrato Raffaele Guariniello. Ecco una sintesi delle opinioni che abbiamo ricevuto.

 

 

 

Andrea Castellano
Andrea Castellano Dopo tanto tempo, il nuovo avanza: non si chiama appendino e nemmeno viene da un comune diverso dal quale si vorrebbe candidare (con approvazione dell’ex dirigente PCI)..il suo nome è Alberto MORANO. Torino provi a cambiare una volta, in meglio…grazie
Diego Mele
Diego Mele Per quanto questo sondaggio non possa che far scaturire reazioni semplicemente epiteliali nei lettori de “il Torinese”, a quanti votano Chiara Appendino io avverto sulla mancanza di una visione strategica non solo della candidata, ma del suo movimento….

Anna Capodici
Anna Capodici Di sindaci della finta sinistra non ne posso più. Vorrei dare fiducia ad una persona che ha dimostrato, con il suo impegno, lavoro, costanza, di meritarla. Si chiama Chiara Appendino

Marco Sibille
Marco Sibille Perché sprecare soldi…scientificamente provato che Torino può non avere il sindaco. ..non cambia nulla ..

Mary Pol
Mary Pol Si vivo da poco a Torino però conosco (non personalmente) Fassino da quando era deputato del Pd

Mary Pol
Mary Pol Premetto che non sono torinese, ma se dovessi votare, riconfermerei Piero Fassino secondo me persona seria e affidabile.

Silvana Paci
Silvana Paci Fassino basta ha dato già troppo e avanza

Fabio Arata
Fabio Arata sono per Fabrizio Ricca anche se voglio una lista del centrodestra unitaria! basta spaccature!

Angela Pirosa
Angela Pirosa Fassino ,perché torino funziona anche grazie a lui!!!

Cesarina Sachero
Cesarina Sachero Napoli. Proviamo a cambiare??? A Giaveno e’ stato un buon Sindaco.

Vigna Anna
Vigna Anna Napoli

Giovanna Mare
Giovanna Mare Mussolini

Salvatore Esposito
Salvatore Esposito Airaudo

Tamara Mazzabò
Tamara Mazzabò Airaudo

Giuliano Maghini
Giuliano Maghini col pd debiti e tasse e clandestini,,,,l’ alternativa è CHIARA !

Laura Beroggio
Laura Beroggio Airaudo

Antonietta Becciu
Antonietta Becciu Fassino

Mariangela Anelli
Mariangela Anelli Fassino

Claudia Paradiso
Claudia Paradiso vogliamo un esponente del m5s

Eugenia Caputo
Eugenia Caputo GUARINIELLO

Suzie Ruffinengo
Suzie Ruffinengo Airaudo.

Rita Addario
Rita Addario Fassino

Ale Dolcemascolo
Ale Dolcemascolo Del Piero! !!

Dina Compierchio
Dina Compierchio Chiara Appendino.

Ortensia Giannotti
Ortensia Giannotti Chiara Appendono non pagliacci

Domenica Amandola
Domenica Amandola Fassino xche’ mi piace.

Graziano Rocco
Graziano Rocco Fassino sicuramente

Giusy Benevento
Giusy Benevento Chiara Appendino tutta la vita.

Annina Anna Maria Zedde

 

Annina Anna Maria Zedde Chiara Appendino

 

 

(Foto: il Torinese)

Ghigo, da Silvio a Fassino: "La mia scelta per il sindaco? Solo buonsenso per il bene della città"

GHIGO BICI 2La decisione dell’ex delfino berlusconiano e uomo forte di Forza Italia e Pdl in Piemonte ha sorpreso molti suoi ex sodali perchè Ghigo, nell’immaginario collettivo, rappresenta l’unica figura simbolica riconoscibile e autorevole di quello che fu il centrodestra dei bei tempi

 

Enzo Ghigo, il presidente della Regione Piemonte ai tempi della “concordia  istituzionale”, dal ’95 al 2005 (il periodo in cui le amministrazioni del Comune con Castellani prima e Chiamparino poi e della Regione collaboravano al di là del colore politico, per la realizzazione di grandi progetti come le Olimpiadi e la Reggia di Venaria) non vuole più fare politica, ma ha scelto di appoggiare Fassino per il semplice fatto che – ora come ora –  lo ritiene “il miglior candidato possibile per Torino”. La decisione dell’ex delfino berlusconiano e uomo forte di Forza Italia e Pdl in Piemonte ha fatto storcere il naso a molti suoi ex sodali perchè Ghigo, nell’immaginario collettivo, rappresenta l’unica figura simbolica riconoscibile e autorevole dighigo ciclismo quello che fu il centrodestra dei bei tempi. Ma c’è anche un’altra ragione che lo spinge a candidarsi: “Bisogna fare in modo che i grillini non vincano, non hanno esperienza di governo nelle grandi città. E poi si deve tenere conto che il centrodestra sembra non essere in grado di esprimere un candidato unitario.” Le parole dell’ex leader azzurro piemontese ottengono l’endorsement dell’ex sindaco Diego Novelli e le critiche della candidata M5S Chiara Appendino. E così Ghigo, che oggi si dedica principalmente alla sua attività presidente della Lega di ciclisti, torna in politica a modo suo.

Cassa integrazione a Mirafiori: firma anche la Fiom, accordo di un anno raggiunto con Fca

marchionne manifestofca lingotto

 Le aspettative su Mirafiori sono notevoli: il rilancio della storica fabbrica, infatti, dovrebbe passare dalla produzione del nuovo suv Maserati Levante

 

I “duri e puri” della Fiom avevano condotto trattative separate rispetto agli antri sindacati, ma ora l’accordo è stato raggiunto in Regione per il nuovo anno di cassa integrazione straordinaria alle Presse dello stabilimento di Mirafiori. L’intesa con Fca è stata quindi siglata, seppur in un incontro separato, anche dalla Fiom. Le aspettative su Mirafiori sono notevoli: il rilancio della storica fabbrica, infatti, dovrebbe passare dalla produzione del nuovo suv Maserati Levante. 

 

“E’ importante – commenta con l’Ansa Federico Bellono, segretario generale Fiom torinese – che le Rsa Fiom abbiano potuto esercitare il proprio ruolo negoziale con l’azienda, per garantire a tutti i lavoratori il diritto a un rientro, sia pure parziale, al lavoro. Per questo l’accordo con Fca è una positiva novità”.

 

Le grandi strategie del gruppo automobilistico vanno verso  consolidamento giudicato  inevitabile dall’amministratore delegato  Sergio Marchionne: “è un perno fondamentale dello sviluppo dell’industria”, dice, ma per quanto riguarda prospettive di partnership con General Motors è lapidario: “assolutamente niente”. Su Fiat Chrysler Automobiles,  afferma che i target del 2018 sono fattibili, anche se il piano al 2018 non è facile.

 

(Foto: il Torinese)

 

Al via il processo Olivetti: “Siamo di fronte a una tragedia che si poteva evitare"

Olivetti_BuildingNumerose sono le parti civili che si affiancano alla famiglie delle vittime: Comune di Ivrea, Città Metropolitana di Torino, i comuni della Comunità Piccolo anfiteatro morenico, Fiom Cgil e Fim Cisl, Inail, Anmil ed Afeva

 

“Anche questa volta siamo di fronte ad una tragedia che si poteva evitare. L’importante è che verità e giustizia prevalgano”. Bruno Pesce, coordinatore di Afeva l’Associazione familiari vittime amianto da sempre in prima linea nella lotta alle conseguenze che l’esposizione ai manufatti di questo genere ha portato ai lavoratori e cittadini, in poche battute condensa quelle che sono le aspettative della sua associazione che si è costituita parte civile nel processo che parte lunedì 11 gennaio al Tribunale di Ivrea per i morti da amianto dell’Olivetti. Nell’auditorium del liceo scientifico Gramsci, adattato ad aula giudiziaria per l’occasione, il processo entra nel vivo dopo  l’udienza filtro di fine novembre, quando il giudice monocratico Elena Stoppini aveva respinto tutte le eccezioni delle difese. A giudizio ci saranno 18 imputato tra cui, con l’imputazione di omicidio colposo, Carlo De Benedetti e l’ex ministro Corrado Passera, e con quella di lesioni colpose Roberto Colaninno., per 15 vittime – 13 decedute tra giugno del 2012 e maggio del 2014 per mal d’amianto e 2 gravemente malate. L’imputazione deriva dal fatto che queste avrebbero inalato le fibre di amianto presenti negli edifici ed utilizzate per le lavorazioni nei reparti di San Lorenzo, San Bernardo, Nuova Ico, Agliè e Scarmagno. Numerose sono le parti civili che si affiancano alla famiglie delle vittime: Comune di Ivrea, Città Metropolitana di Torino, i comuni della Comunità Piccolo anfiteatro morenico, Fiom Cgil e Fim Cisl, Inail, Anmil ed Afeva. Mancano rispetto al processo Eternit le presenza degli avvocati dello Stato e della Regione Piemonte.

 

Massimo Iaretti

No Smoking: presto in città sarà vietato fumare nelle aree giochi per bambini

sigaretta ragazzaLe nuove regole antifumo previste dall’assessore Lavolta anticipa alcune misure previste dal decreto legislativo del ministero della Sanità, che quando entrerà in vigore amplierà il divieto a tutti i parchi pubblici e pure alle spiagge

 

Il tema del “vietato fumare” diventa di attualità sotto la Mole. Nelle  277 aree per bimbi della città non si potrà più gustarsi in santa pace una “bionda” o un profumato sigaro toscano.La multa prevista  va da 25 a 500 euro – come quelle previste in altri casi nei parchi per chi accende fuochi o devasta aiuole.

 

Le nuove regole antifumo previste dall’assessore Lavolta anticipa alcune misure previste dal decreto legislativo del ministero della Sanità, che quando entrerà in vigore amplierà il divieto a tutti i parchi pubblici e pure alle spiagge. In altre grandi città, come Roma, le aree frequentate dai bambini sono già soggette al divieto. A Torino si dovrà attendere la decisione ufficiale del Consiglio comunale. 

 

L’ex pm Raffaele Guariniello è uno dei più convinti sostenitori dell’estensione del divieto di fumo, anche negli spazi aperti. Fu una delle sue battaglie e avviò serrati controlli affinchè le regole fossero rispettate quando la “sigaretta proibita” venne introdotta negli ambienti di lavoro e nei ristoranti. Il divieto nasce dalla filosofia di  una città più sana e pulita ma, fatto salvo il sacrosanto diritto alla salute, ci si chiede se sia proprio necessario proibire una pausa relax, anche all’aperto, ai tanti “malati” del vizio del fumo. 

 

La "Primavera" torinese finisce qui e lascia il campo al Generale Inverno con neve e forti venti

PO GRATTACIELO REGIONEPO MOLE1PO PONTE

  La giornata di martedì 12 gennaio, con i suoi 15 gradi a Torino (le foto sono state scattate lungo il Po) e qualcuno in più nel Cuneese, può considerarsi davvero anomala

 

La breve parentesi di “primavera” può considerarsi terminata, anche se la giornata di martedì 12 gennaio, con i suoi 15 gradi a Torino (le foto sono state scattate lungo il Po) e qualcuno in più nel Cuneese, può considerarsi davvero anomala. Venti di tempesta e  tormente di neve in quota, sono in azione sulle cime piemontesi, tanto che di riflesso,  in pianura e collina si passerà in queste ore dal caldo portato dal foehn, alle gelate con minime a -5. Del resto siamo in pieno inverno. La settimana meteo in Piemonte – prevede la Smi, Società Meteorologica Italiana – sarà caratterizzata da “rovesci di neve” anche in pianura. Le prime forti raffiche di vento si sono sentite già in città.

 

(Foto: il Torinese)

Falso allarme bomba, aeroporto evacuato per pacco sospetto: erano cavi elettrici

CASELLE 2Un pacco sospetto, poi rivelatosi innocuo, era stato rinvenuto in un bagno dell’ area partenze, vicino alla zona ristorante, al secondo piano dello scalo

 

Lo “sniffer”,  l’apparecchiatura che segnala la presenza di materiale esplosivo ha dato per due volte esito positivo: è allarme bomba all’aeroporto di Caselle che è stato evacuato.

 

Un pacco sospetto era stato rinvenuto in un bagno dell’ area partenze, vicino alla zona ristorante, al secondo piano dello scalo aeroportuale. 

 

I due segnali positivi  della strumentazione hanno fatto scattare  l’allarme. Sono intervenuti i vigili del fuoco, le ambulanze del 118 e numerose pattuglie di polizia e carabinieri.

 

Almeno 200 persone sono state allontanate, poi, fortunatamente, si è scoperto che il pacco conteneva solo cavi elettrici.