PRIMA PAGINA- Pagina 734

Tra Comune e soprintendenza è “guerra dei dehors”. E a subire sono gli esercenti

Il problema si presenta in piazza Solferino, ma non solo. La stretta sulla normativa che regolamenta i dehors (per i quali i ristoranti e bar di Torino pagano salatissime tasse annuali di migliaia di euro) si sta materializzando con le visite della polizia municipale agli esercenti. Ed è un rimpallo di responsabilità tra Comune e soprintendenza, che scaricano uno sull’altra la colpa di intimare ai titolari le modifiche alle strutture esterne.  I Civich segnalano ai ristoratori che almeno una “parete” dei dehors chiusi deve invece essere aperta. “Ma se per nove mesi l’anno a Torino fa freddo, cosa paghiamo i dehors a fare, se poi dobbiamo far congelare i clienti”, dicono i commercianti. Ed è polemica, anche politica. <<Se l’Amministrazione comunale grillina non cambia rotta, la serrata dei ristoratori di una piazza storica e centrale come Piazza Solferino è un rischio concreto: ci chiediamo se il Sindaco Appendino si rende conto della potenziale perdita della città e della figura che rischia di fare>> segnalano Maurizio Marrone, Consigliere FDI-AN in Regione Piemonte, e Augusta Montaruli, di FDI-AN.  <<Il regolamento dehor, da anni impantanato nella Commissione Comunale Commercio per la sua doverosa revisione, vieta di “chiudere” i dehor stessi e prescrive irrazionalmente che un lato debba rimanere obbligatoriamente aperto: se durante l’Amministrazione Fassino la Polizia Municipale elevava annualmente multe agli esercenti irregolari, ora insieme alle stangate pecuniarie sono arrivati anche i provvedimenti di sequestro dei dehor, curiosamente per tutta piazza Solferino e in nessun altro luogo di Torino.>> proseguono gli esponenti  dell’opposizione:  <<Abbiamo già incontrato l’Assessore Sacco insieme a una delegazione dei titolari del Solferino, dell’Ancora, di Tony Tegamino e di altri bar e ristoranti, ma, al netto della condivisione della preoccupazione e l’annuncio di voler cambiare il regolamento, non sono ancora emerse soluzioni pratiche.>>

“Da un lato l’amministrazione civica si vanta di favorire le politiche turistiche per il rilancio della città, e dall’altro va a ricercare con la lente di ingrandimento le irregolarità eventuali nei locali cittadini. Le norme vanno rispettate, è ovvio. Ma se si rischia di far chiudere i dehors penalizzando pesantemente la ristorazione, allora si trovi una soluzione ragionevole”. E’ il commento del capogruppo di Forza Italia a Palazzo Civico, Osvaldo Napoli, che aggiunge: “Uno dei punti del mio programma in campagna elettorale era addirittura quello di concedere gratuitamente l’uso del suolo pubblico per i dehors a Torino. Bar e ristoranti spesso già provati dalla crisi si trovano a dover pagare cifre salatissime al Comune per gli allestimenti esterni. Se ora i locali vengono anche presi di mira e ‘bastonati’ con severità e sono costretti a chiudere i dehors, allora qualcosa non funziona. Si individuino regole sensate e condivise”. “Chiedo pertanto che l’amministrazione spieghi cosa intende fare, – conclude Napoli – senza esibirsi nel classico rimbalzo di responsabilità tra gli assessorati e la  polizia municipale. E lo spieghi al più presto: la bella stagione avanza e sui dehors deve essere fatta chiarezza, subito”.

(foto: il Torinese)

Poletti strizza l’occhio alle tute blu: “Ok le start up, ma pensiamo anche a operai e braccianti”

Nella città più cassintegrata d’Italia e nell’ex fabbrica simbolo dell’auto e dell’operaismo torinese, un richiamo alle radici era anche auspicabile

Un ritorno alla tradizione di sinistra, nelle parole del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, tra gli ospiti della kermesse politica renziana al Lingotto di Torino. “Bene le startup, ma dobbiamo pensare anche agli operai, ai braccianti e i lavoratori che oggi soffrono. Se noi parliamo solo di startupper – ha detto il ministro – poi gli altri pensano che noi di loro non ci occupiamo e questo sarebbe un errore terribile”. Del resto, nella città più cassintegrata d’Italia e nell’ex fabbrica simbolo dell’auto e dell’operaismo torinese, dopo la svolta “esterofila” dell’emigrata Fiat-Fca, un richiamo alle radici era anche auspicabile.  Ha aggiunto Poletti: “il Pd non è il partito di quelli che verranno ma di quest’Italia qui che porta dentro di sé i pilastri delle grandi culture”.

 

(foto: RagusaNews)

Renzi alla tre giorni del Lingotto: “O il Pd dà una visione, o è un soggetto che non esiste più”

Ieri è stato il giorno di Matteo Renzi al Lingotto, dove ha radunato migliaia di suoi sostenitori nella battaglia all’interno del Pd: “Sono felice di essere qui con voi, abbiamo fatto un superpieno. siamo  qui a Torino per ripartire insieme per un’avventura straordinaria”. Così l’ex premier in apertura della tre giorni programmatica della sua mozione congressuale. “Questo popolo non parla mai male degli altri. A Orlando ed Emiliano auguro buon lavoro e l’assicurazione che da parte nostra mai una polemica ad personam come quelle che abbiamo subito noi per settimane. Dobbiamo ripartire dopo il brusco stop del referendum ma anche rispetto al post referendum. Il futuro non va più di moda ma è la nostra sfida, la paura è l’arma elettorale degli altri. Qui Veltroni – ricorda Renzi – volle il primo atto del nuovo Pd ma non siamo in un luogo della nostalgia e  non pensiamo che il collante possa essere la nostalgia. Siamo qui per rivendicare il domani riconoscendo che il diritto alla verità si conquista lottando” Matteo Renzi  ha poi sottolineato l’importanza dell’azione del governo in questi anni e rivendicato il tentativo di restituire il primato alla politica E ha osservato: “O il Pd dà una visione o diventa un soggetto che non esiste più”. Oggi, sabato, nella seconda giornata, sono in programma gli interventi di diversi ministri, tra cui  quello dell’Economia Pier Carlo Padoan,  il ministro della Cultura Dario Franceschini e poi Massimo Recalcati. In mattinata intervengono Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura, Emma Bonino e il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino

L'”Estate” è già finita. Le temperature scendono, ma occhio al rischio valanghe in montagna

Le massime a 25 gradi registrate ieri in Piemonte saranno un ricordo già tra sabato e domenica, quando  le temperature torneranno nella norma di inizio primavera già da oggi. Il termometro è salito nelle ore centrali di venerdì, come spiega Smi – Società Meteorologica Italiana – la fascia di alta pressione estesa dal Nord Africa all’Europa Centrale, combinata con una corrente di vento favonio. Ora è previsto il calo sia delle minime sia delle massime e non si dovrebbero superare i 14-17 gradi in pianura e anche bassa collina. Domenica si torna sottozero tra i 1.000 ed i 1.500 metri. E’ prevista un po’ di pioggia sui rilievi del Cuneese, del Sesia e Ossola, quota neve sui 1.400 metri. Rischio valanghe in calo ma resterà marcato sulle zone di confine tra le Alpi Cozie settentrionali e le Lepontine. Migliora la stabilità del manto nevoso, ma è bene prestare attenzione al riscaldamento: si consiglia di portare a termine  le escursioni nella prima parte della giornata.

 

(foto: il Torinese)

Migliaia di donne in piazza per “Lotto Marzo”, lungo corteo da Porta Susa alla Gran Madre

Diverse migliaia di persone, soprattutto donne, sono scese in piazza a manifestare  a Torino per ‘Lotto Marzo’,  giornata di sciopero e mobilitazione “globale” indetta dalla rete ‘NonUnadimeno’. Il lungo corteo ha preso il via alle 17 da piazza XVIII dicembre, davanti alla vecchia stazione di Porta Susa, e si è snodato in via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello, via Po, fino a giungere  alla Gran Madre. Affermano  le promotrici: “E’ un presidio di informazione e di lotta . La violenza di genere è confinata nelle pagine di cronaca nera, una collocazione che ne nega la valenza politica, trasformando pestaggi, stupri, omicidi, molestie, in episodi di violenza comune”. Tra gli slogan molti sull’ aborto, la contraccezione, oltre alla violenza. Hanno preso parte all’iniziativa anche alcuni  sindacati di base e degli studenti, cooperative che si occupano delle donne, le mamme degli attivisti No Tav sottoposti a misure cautelari, ed esponenti dell’area autonoma torinese. E’ intervenuta l’assessora regionale alle pari opportunità, Monica Cerutti.

 

(foto: NonUnadimeno Facebook) 

Caso ultras bianconeri, Agnelli: “Non ho mai incontrato boss mafiosi, ciò che leggo è falso”

I documenti della Procura di Torino evidenzierebbero che “Saverio Dominello e il figlio Rocco sono rappresentanti a Torino della cosca Bellocco Pesce di Rosarno. Rocco Dominello” avrebbe “rapporti con la dirigenza Juve per la gestione di biglietti e abbonamenti”. E’ quanto scrive l’agenzia Ansa riportando testualmente le parole del procuratore Figc Giuseppe Pecoraro, pronunciate alla Commissione Antimafia. I dirigenti che avrebbero avuto contatti con queste persone sarebbero ” Merulla, Carugo, D’Angelo e il presidente Agnelli”. Anche il dg Marotta avrebbe avuto contatti occasionali con il mondo degli ultras, senza però restare coinvolto dalla conclusione indagini.”Il procedimento relativo alla Juve è iniziato col mio predecessore, Palazzi, nel 2016. Io sono stato a Torino dal procuratore Spataro chiedendo notizie sul procedimento in corso e per dare la mia disponibilità”, ha aggiunto il procuratore Figc Pecoraro: “Il Procuratore Spataro ha dato ampia collaborazione, inviandoci diversi atti, nel tempo più di 5 mila pagine”.Il presidente bianconero Andrea Agnelli affida a Twitter la sua replica: “Nel rispetto di organi inquirenti e giudicanti ricordo che non ho mai incontrato boss mafiosi. Ciò che leggo è falso”. Tesi che aveva già sostenuto in un memoriale inviato in procura nei mesi scorsi.

Nuove Ogr al via a settembre. Arte, gusto e innovazione nel nuovo “polmone” torinese

Verranno inaugurate il 30 settembre le nuove Officine Grandi Riparazioni.  Sui 35.000 metri quadrati delle rinnovate Ogr, la fabbrica che riparava i treni , prenderà vita un nuovo importante punto d’incontro della città. Saranno presenti un centro d’innovazione, iniziative e spazi dedicati alle arti e alle imprese, non mancherà il filone del gusto. 90 milioni di euro la quota investita da Fondazione Crt, che intende aprire alla città un polmone per unire tre anime e le loro eccellenze: la ricerca artistica, con Artissima 2017, quella tecnologica e, appunto,  il gusto. Al teatro Carignano è stata presentata la vicina chiusura del cantiere, iniziato nel 2008. Sono intervenuti il neo- presidente della Fondazione bancaria, Giovanni Quaglia, il segretario generale, Massimo Lapucci, cil direttore artistico della Ogr, Nicola Ricciardi. Musica,  teatro e arti visive prenderanno vita in una delle due ‘maniche’, nella seconda saranno protagoniste imprese e start-up, mentre il transetto sarà dedicato al gusto.

Appendino firma il bando periferie. Ecco i 18 milioni per “rifare” la città

La sindaca Chiara Appendino lunedì mattina a Roma sottoscriverà il bando periferie. Appuntamento alle 11.30 con il premier Paolo Gentiloni  a Palazzo Chigi, dove saranno presenti i primi cittadini delle Città e Città Metropolitane alle quali è stato concesso il finanziamento, per firmare le convenzioni relative ai progetti di riqualificazione delle periferie. Lo stanziamento che interessa Torino è di 18 mln di euro per il progetto AxTO. Questo prevede 44 azioni di riqualificazione e rilancio delle periferie (fisiche ed esistenziali).Le azioni sono ripartite in 5 assi: spazio pubblico,casa,lavoro e commercio,scuola e cultura, comunità e partecipazione. Il piano subalpino è classificato all’ottavo posto su 121 partecipanti. E sarà proprio un luogo in periferia la sede dell’incontro pubblico in cui la sindaca presenterà ai torinesi il bilancio di previsione 2017, nella seconda metà di marzo.

 

(foto: il Torinese)

Turin Islamic Economic Forum, la finanza islamica sotto la Mole: inclusione sociale e business

Due giornate di attività, dieci sessioni con approfondimenti e dibattiti, cinquanta relatori tra amministratori pubblici, ricercatori e docenti universitari, imprenditori ed esperti di finanza: un denso programma di incontri e momenti di confronto pensato per creare, a Torino e in Piemonte, le condizioni affinché la finanza islamica possa fungere da catalizzatore di sviluppo economico e, al tempo stesso, risultare concreto fattore di inclusione per migliaia di musulmani che oggi vivono e lavorano nella città della Mole.

E’ il Turin Islamic Economic Forum 2017 che , lunedì 6 martedì 7 marzo, porterà nel capoluogo piemontese, al Centro congressi Torino Incontra,  alcuni tra i più importanti protagonisti e conoscitori dell’economia e della finanza dei paesi arabo-islamici.

Giunto alla terza edizione, il forum organizzato da Città di Torino, Università degli Studi, Camera di Commercio di Torino e Assaif (Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria), si propone di fornire a rappresentanti di istituzioni e a imprese piemontesi, italiane, europee e del mondo islamico, la possibilità di approfondire la conoscenza delle potenzialità e delle opportunità offerte, a Torino e in Piemonte, da settori dell’economia importanti e in espansione, al fine di favorire investimenti e sviluppo del territorio.

Il Turin Islamic Economic Forum – sottolinea la Sindaca Chiara Appendino – ci darà una nuova occasione per mostrare quanto – in termini di progetti, know-how e opportunità per investitori pubblici e privati – è offerto dai settori aerospazio, biomedicale, automotive, delle energie rinnovabili e negli altri ambiti segnalati dal nostro programma “Open for Business”.

Durante la “due giorni” al Centro congressi Torino Incontra – aggiunge la prima cittadina –si discuterà anche di finanza islamica e di inclusione: una scelta importante perché noi guardiamo con attenzione anche a chi è venuto da quella parte del mondo e ha scelto di lavorare e vivere con la propria famiglia a Torino, diventandone cittadino a tutti gli effetti. Nella nostra città – ricorda Chiara Appendino – vivono oggi più di 50mila cittadini musulmani. Se si offre loro la possibilità di accedere al credito senza violare le prescrizioni del Corano, permettendogli, ad esempio, di acquistare una casa o di aprire un’attività commerciale, si può compiere un passo molto grande nella direzione dell’inclusione sociale sua e dei suoi familiari, con vantaggi per la comunità cittadina nel suo complesso. Insomma, l’inclusione consiste anche nel rendere concretamente realizzabili progetti di vita”.  

“L’evento – dichiara il Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani – è frutto di un lungo e intenso lavoro di ricerca in cui il nostro Ateneo si sta impegnando anche a vantaggio del territorio. Uno degli obiettivi della attività di docenti e ricercatori è la divulgazione delle ricerche al fine di promuovere iniziative di sviluppo. Il Tief è un esempio del nostro successo in questo ambito, che viene definito Terza Missione. L’Ateneo continuerà a favorire studi sul tema della finanza islamica che si conferma un’opportunità per la nostra Regione e per il nostro Paese”.

“L’obiettivo del Tief – afferma Paolo Pietro Biancone, responsabile dell’Osservatorio sulla Finanza Islamica dell’Università di Torino – è un evento di sistema per attrarre investimenti dei Paesi Musulmani e nello stesso tempo verificare la possibilità di finanza inclusiva per la popolazione musulmana residente in Italia. Al Tief 2017 parteciperanno tutti gli attori del territorio per presentare le migliori iniziative locali e favorire il contatto con fondi islamici, auspicando che si possano avviare nuove opportunità di sviluppo.”

Il Piemonte nel 2015 ha esportato nei primi 10 Paesi di finanza islamica beni e servizi per oltre 2,6 miliardi di euro, con una crescita del +16,2% rispetto al 2014. Non solo: nei primi 9 mesi del 2016 l’ammontare dell’export ha raggiunto i 2 miliardi di euro, con un +7,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Solo in provincia di Torino, poi, operano oltre 12.500 imprenditori di origine islamica, una comunità ampia impegnata in numerosi settori, dal commercio all’edilizia, dal turismo ai servizi –  spiega Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di Commercio di Torino. – Sono questi i numeri che spiegano l’importanza del Tief a Torino, un’opportunità unica per approfondire i temi che riguardano da un lato gli strumenti per attrarre gli investimenti e sviluppare i rapporti di interscambio con questi Paesi, dall’altro le necessità, in termini di credito e finanza, per gli imprenditori musulmani che hanno scelto di operare sul nostro territorio”.

Tra gli obiettivi del Tief – spiega Alberto Brugnoni, Direttore generale di Assaif – vi sono quelli di far conoscere e farsi conoscere, cioè di mostrare le opportunità di investimento che Torino e il Piemonte offrono in diversi settori dell’economia e, al tempo stesso, di presentare quegli strumenti della finanza islamica che possono fattivamente favorire l’introduzione e lo sviluppo di nuove forme di intermediazione finanziaria, portando vantaggi non solo al sistema economico del territorio. Le modalità halal di accesso al credito, infatti, possono rappresentare anche uno strumento molto forte di coesione sociale. Con le due giornate della terza edizione Tief, ci proponiamo di compiere un altro passo avanti verso una maggiore apertura alla finanza islamica della nostra economia e della nostra società.”

“Il Tief – conclude la Sindaca Appendino – nasce, come numerose altre importanti iniziative torinesi e piemontesi, grazie all’impegno comune di amministrazioni pubbliche, aziende del territorio, sistema universitario, istituzioni e associazioni legate al mondo delle imprese e delle relazioni internazionali. Volere e sapere lavorare insieme dà forza alle nostre idee e alle nostre proposte. Per questo motivo desidero ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con noi alla preparazione e alla realizzazione di questo importante appuntamento internazionale”.

Il Turin Islamic Economic Forum 2017 è organizzato da Città di Torino, Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Torino, Università degli Studi di Torino e Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria (Assaif), con il supporto di Fondazione CRT. Turismo Torino e provincia è partner organizzativo, Thomson Reuters knowledge partner, La Finanza Islamica media partner. Sponsor Tief sono Iren, Bosca, Cavourese, Quercus e Turkish Airlines.

Metropolitana linea 1, ok al progetto definitivo del prolungamento. Opera da 300 milioni

Ok al Progetto definitivo del prolungamento della Metropolitana linea 1 di Torino Collegno-Cascine Vica, un’opera da 300 milioni di euro. La notizia, come va di moda di questi tempi, è stata data sulla sua pagina Facebook dal vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, Stefano Esposito.”Il Cipe metterà domani il timbro finale e finalmente Infrato potrà procedere alla predisposizione del progetto esecutivo e a bandire la gara. Non posso nascondere un po’ di emozione vera per questo risultato al quale ho lavorato tantissimo. Con me hanno lottato per questo risultato Umberto D’Ottavio, Paola Bragantini e Nino Boeti. Senza l’impegno istituzionale ed economico della Regione Piemonte e il lavoro del Presidente Sergio Chiamparino e dell’Assessore Francesco Balocco e dei suoi uffici non avremmo superato i tanti e troppi ostacoli burocratici che abbiamo incontrato”.

 

(foto: il Torinese)