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Periferie, il sindaci chiedono aiuto al prefetto

Secondo i sindaci del Torinese la conversione in legge dell’Articolo 13 del Decreto Milleproroghe, se approvata in Parlamento, toglierà ai territori i finanziamenti necessari per importanti progetti di riqualificazione urbana. Gli amministratori hanno consegnato quindi al prefetto di Torino Renato saccone una lettera nella quale si legge: “l decreto “Milleproroghe” prevede il rinvio delle convenzioni del cosiddetto “Bando Periferie”, contiene misure che a nostro parere potrebbero, se convertite in Legge, ingenerare una serie di ricorsi al TAR e alla Corte Costituzionale da parte degli Enti Locali beneficiari dei finanziamenti. Enti Locali a loro volta passibili di azioni legali da parte di soggetti pubblici e privati con cui abbiamo assunto impegni peraltro legittimi. La normativa contabile in vigore consente, infatti, dopo l’assunzione del parere della Corte di Conti sul disegno legislativo, di sottoscrivere gli atti convenzionali sulla base dei quali gli Enti sono autorizzati ad iscrivere in Bilancio gli stanziamenti di spesa e ad assumere i conseguenti impegni contrattuali con le parti terze”. Sono concordi il Presidente di Legautonomie Piemonte e Sindaco di Collegno Francesco Casciano con Marco Orlando, direttore di Anci Piemonte; Marco Marocco, Vicesindaco Città Metropolitana di Torino; Maurizio Piazza, Sindaco di Beinasco; Claudio Gambino, Sindaco di Borgaro Torinese; Roberto Montà, Sindaco di Grugliasco; Eugenio Gambetta, Presidente del Consiglio Comunale di Orbassano; Franco Dessì, Sindaco di Rivoli; Fabrizio Puppo, Sindaco di Settimo Torinese; Marco Bongiovanni, Sindaco di San Mauro Torinese; Roberto Falcone, Sindaco di Venaria Reale; Giampiero Tolardo, Sindaco di Nichelino.  “Abbiamo apprezzato la disponibilità del Prefetto che ha preso atto della forte preoccupazione di tutta la cintura torinese della Città metropolitana e comunicherà al Governo quanto oggi ascoltato con particolare rilievo sugli effetti sull’area torinese – ha dichiarato il  Sindaco di Collegno Francesco Casciano – . Auspichiamo che si comprenda appieno la portata di questo provvedimento che causerebbe moltissimi problemi sia sotto l’aspetto legale sia per le implicazioni sociali e per la necessità urgente di riqualificare le periferie urbane”

Appendino: “Fare presto con il reddito di cittadinanza”

Per la sindaca di Torino, Chiara Appendino, “il reddito di cittadinanza è nella sua natura redistributiva una manovra urgente per questo Paese”. “Siamo all’alba di una rivoluzione copernicana nel modo di intendere la produzione, il lavoro, i rapporti produttivi e, – aggiunge la prima cittadina in un intervento sul suo blog –  di conseguenza, di tutta la società”. Appendino afferma che occorre “individuare un modo per gestire questo cambiamento”.  Per la sindaca bisogna focalizzare l’attenzione non tanto  tra la relazione tra la tecnologia e la perdita di posti di lavoro, “bensì tra lo sviluppo tecnologico e il divario sempre più abissale tra ricchezza e povertà. Dovremmo ripartire a considerare la povertà come causa, e non come sintomo. Motivo per cui, ribadisco ancora una volta, credo che il reddito di cittadinanza, nella sua natura redistributiva, sia una manovra urgente per questo Paese”.

 

(foto: il Torinese)

Chiamparino pronto per il bis

Il presidente Sergio Chiamparino, nel corso di una riunione della coalizione di centrosinistra promossa dai Moderati, ha annunciato la sua disponibilità  a ricandidarsi per  la Regione Piemonte. “per tentare di costruire una alleanza per il Piemonte. Ma – ha detto – se dovessero emergere altre figure in grado di svolgere questo compito meglio di me, la mia disponibilità diventerebbe quella di fare i passi di lato necessari ad ampliare la forza della coalizione. Riteniamo di aver lavorato bene, rimettendo la barca in grado di navigare. Ora vorremmo condurla in porto, con tutti gli elementi di discontinuità che saranno necessari”

Anno scolastico al via con meno studenti

Sono più di  530mila gli scolari che lunedì rientreranno in aula in Piemonte  nelle 552 realtà scolastiche statali e circa 14mila i giovani iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale presso le 27 agenzie formative della Regione.  Circa 6 mila in meno gli studenti rispetto  allo scorso mentre aumentano gli alunni con disabilità certificata: sono 14.631, il 2,8% del totale, 206 in più del 2017. Aumentano rispetto all’anno scorso i docenti:  59.482 e di questi  11.637 di sostegno. L’assessore regionale all’Istruzione , Gianna Pentenero, e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Fabrizio Manca, sottolineano la situazione “molto preoccupante dei dirigenti di ruolo, che sono 341 contro 208 reggenti, un dato in aumento”.

Città e Regione insieme per Fca

Riunire intorno a un tavolo azienda e istituzioni locali per cercare risposte in tempi brevi sul futuro di Fca. E’  il senso dell’appello lanciato dal palco della festa torinese della Fiom dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Concorda con lui la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Le preoccupazioni di Comune e regione sono  legate in particolare all’incertezza totale “su come si traduca il piano industriale e di investimenti in Italia”. Chiamparino è preoccupato perché “non ci sono elementi che ci diano certezze, e non solo per Torino. Dunque il governo dovrebbe invitare il gruppo a un incontro”. Governatore e sindaca sono d’ accordo sulla necessità di un tavolo per ottenere delle risposte dall’azienda.

 

(foto: il Torinese)

Chiamparino chiama, Toninelli non risponde

Guerra fredda tra il ministro Toninelli , che non parteciperà, ufficialmente  per precedenti impegni,  alla Conferenza regionale delle infrastrutture del Piemonte prevista per il 28 settembre, e il presidente Sergio Chiamparino che lo aveva invitato.  Il governatore piemontese aspetta dal titolare delle infrastrutture  una risposta alla lettera inviatagli il  5 giugno sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. Chiamparino ha chiesto al ministro di inviare almeno  un rappresentante del Governo  ai lavori del convegno torinese.

Un ospedale su due visitato dai ladri

Trenta endoscopi per  900 mila euro, antiretrovirali  rubati per un valore di 350 mila euro e la media di un ospedale su due visitato dai ladri per razziare  farmaci e macchinari di valore. Questa la situazione evidenziata dal quotidiano Cronaca Qui Torino che ha sottolineato come gli ospedali del Piemonte siano nel mirino di gruppi criminali. Il giro d’affari per il furto e la rivendita di farmaci e dispositivi medici costosi prelevati nelle strutture sanitarie è un grande  business. Un documento pubblicato  dalla Sifo, la Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende ospedaliere, dedicato ai furti di medicinali e strumenti nelle aziende sanitarie indica che il 50% delle strutture piemontesi ha subito furti negli ultimi 5 anni. «Gli investigatori – è scritto nel rapporto –  sono convinti che una parte dei furti commessi  sia opera di gruppi criminali specializzati». Nel 2016 al  San Giovanni Bosco i ladri rubarono 30 endoscopi e due processori per 900 mila euro e, nel 2014 – scrive il giornale torinese –  all’Amedeo di Savoia una banda di ladri saccheggiò il più grosso deposito di farmaci antiretrovirali per 350mila euro.

 

(foto: il Torinese)

Appello No Tav al governo

Il movimento No Tav si appella al governo affinché intervenga con  provvedimenti concreti per fermare la costruzione  della Torino-Lione. Hanno inviato una lettera al premier Conte e al ministro delle Infrastrutture Toninelli,  indicando le ragioni del no nei confronti di un’opera considerata  “inutile, devastante e antieconomica”. I No Tav chiedono al governo perché  non sospende l’efficacia delle delibere del Cipe che consentono  il via libera ai lavori dell’alta velocità  in territorio italiano. Chiedono inoltre l’azzeramento dei vertici di Telt, la società che si occupa della tav. (Foto archivio il Torinese)

Maserati, stop dal 6 al 14 settembre

Tutti i lavoratori,  2.700,  di cui 1.100 erano stati trasferiti nei mesi scorsi da MIrafiori, saranno posti in solidarietà

La  Maserati di Grugliasco sarà ferma dal 6 al 14 settembre. Tutti i lavoratori,  2.700,  di cui 1.100 erano stati trasferiti nei mesi scorsi da MIrafiori, saranno posti in solidarietà. Il blocco produttivo viene attivato dopo  tre settimane di ferie effettuate nel mese di agosto. C’è preoccupazione da parte del sindacato  Fismic, secondo il quale la chiusura avviene per problemi di mercato. Alla Comau di Grugliasco, che conta 1.200 addetti  è stata invece firmata un’intesa che anticipa a lunedì 3 settembre la chiusura dei contratti di solidarietà, che era prevista a fine anno e potrebbero arrivare nuove assunzioni.

 

(foto: il Torinese)

Il taser in dotazione ai carabinieri

Parte a Torino la sperimentazione del taser. Da oggi la pistola ad impulsi elettrici è  in dotazione anche alle forze dell’ordine della nostra  città, come in altre undici. Nel mese di agosto, istruttori specializzati hanno tenuto un corso al Comando torinese del nucleo radiomobile dei carabinieri. Al momento venti militari dell’Arma sono stati abilitati all’impiego della strumentazione che, in via  sperimentale sarà impiegata da una pattuglia per ogni turno di servizio. Il taser emette impulsi elettrici la cui frequenza, durata, tensione e intensità  sono calcolate  per inibire la minaccia, senza causare danni permanenti alla persona colpita. (Foto: il Torinese)