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Cultura che passione! Eppure un piemontese su due non legge un libro o un giornale all’anno

Soltanto il 14,5% dei piemontesi, poco più di uno su 10,  nel 2016 non ha partecipato ad almeno una attività culturale. Sono incoraggianti i dati dell’Osservatorio Culturale che indicano in questa relativamente bassa percentuale chi non ha mai visitato musei o mostre, siti archeologici e monumenti, oppure non è mai andato a vedere un film, a teatro, a un concerto, o non ha mai aperto un libro. Invece  piemontese su due ha visto almeno un film al cinema nel 2016, e sono stabili i dati sulla partecipazione a mostre, musei e monumenti (rispettivamente  al37,9% e 27,2%).Cresce anche la presenza  a spettacoli teatrali, 19,5%, e diminuisce quella ai concerti di musica classica, appena sopra al 9 per cento. Meno di un piemontese su due legge libri o quotidiani: solo il 48,1% afferma di avere letto almeno un libro nell’arco dell’anno. E, dato negativo, scendono le risorse pubbliche e private destinate alla cultura: nel 2015 erano  poco meno di 245 milioni di euro (-2%). Le imprese del mondo culturale nel 2016 nella nostra regione sono  sono 21.156 con circa  81 mila  occupati.

 

(foto: il Torinese)

Dopo piazza San Carlo per difendere la sindaca non bastano 30 righe su Facebook

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Il far quadrato attorno al loro sindaco dei consiglieri 5 stelle e’ doveroso e conveniente. In caso di dimissioni del Sindaco, essi  decadrebbero da consiglieri e, per gente in larga misura senza occupazione, sarebbe una tragedia. Ma, per difendere Appendino, bisogna avere, oltre che fegato, soprattutto buoni  argomenti. Con i gravissimi reati a lei contestati dalla Magistratura, non basta dire che Appendino è capace e preparata. Nei cinquecento giorni di governo (dalle alghe del Po che volevano estirpare a mano, al disastro  di  “Valentina  “e “Valentino”, dalla  cacciata di Patrizia Asproni alle multe degli amici fatte cancellare da un onnipotente e  quanto meno  eccentrico  capo di Gabinetto  , dalla strage di piazza San Carlo agli errori grossolani  per il G7, dai provvedimenti per lo smog ai parcheggi,  per finire con le luci d’artista poste in periferie abbandonate dove Appendino non ha fatto nulla di nulla, se non tante  parole) risalta il non operato di una  Giunta di principianti e apprendisti svogliati  che non imparano. Ha  aperto dialoghi con alcuni poteri forti di Torino, ma la città che vive, lavora, pensa, studia e’ stata ignorata con supponenza da Appendino che spesso si è rivelata anche arrogante.Il suo ideale ispiratore è l’ex presidente del “San Paolo “Salza che ha sempre preteso di metter becco nella scelta dei sindaci di Torino. Persino la cittadinanza onoraria a Piero Angela l’hanno copiata da chi la propose per iscritto e venne ignorato forse proprio per poterlo copiare. Per difendere qualcuno /a (il sesso non c’entra ) bisogna avere buoni  argomenti,ma soprattutto fatti inoppugnabili.Trenta righe su Facebook  non bastano. Oggi balza all’occhio che Appendino non è meglio della Raggi. In politica occorre conoscenza delle materie giuridico – economiche  ed esperienza amministrativa. Nulla si improvvisa, se non a spese e discapito dei cittadini considerati delle cavie. Nessuno si farebbe operare da un neo laureato . Così vale anche per l’amministrazione di una città grande come Torino. Per non parlare del vice sindaco che flirta con i no global che contestarono con violenza il G7 e che vorrebbe la “decrescita felice” della Città come la voleva Novelli nel 1975. Forse è ora di pensare di restituire la parola agli elettori, nominando un commissario prefettizio che riporti entro le rotaie della normalità Torino in tempi brevi.

 

quaglieni@gmail.com

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(Leggi anche il post  di M5S su Facebook pubblicato integralmente dal nostro giornale: http://www.iltorinese.it/500-giorni-pentastellati-sotto-la-mole/ – ndr )

 

Giornata torinese per il presidente Mattarella al Poli, alle Ogr e al Sermig

Giornata torinese per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha presenziato alla Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2017/2018 del Politecnico di Torino. Per l’occasione il Rettore Marco Gilli ha lanciato alla comunità accademica, alle autorità e ai rappresentanti del Territorio la sfida per un nuovo modello di Università 4.0, capace di comprendere le potenzialità e l’impatto della rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo e di contribuire significativamente a orientarne e governarne lo sviluppo. Il Rettore ha ricordato gli aspetti salienti di questo nuovo modello di Università: in primo luogo, la grande quantità di dati a disposizione che, insieme alle metodologie avanzate di machine learning, all’intelligenza artificiale e alla robotica, avranno un impatto significativo sulle metodologie stesse della formazione e della ricerca scientifica; poi, la natura essenzialmente trasversale delle nuove tecnologie, che richiederà di rivisitare l’organizzazione delle strutture di ricerca, privilegiando centri interdipartimentali e multidisciplinari; terzo punto, la crescente domanda di alta formazione e la crescente mobilità degli studenti, che richiederà alle Università di differenziare l’offerta formativa e soprattutto di rivolgersi ad un bacino di studenti molto più ampio di quello tradizionale; infine, la maggiore complessità dei sistemi territoriali della Ricerca Scientifica e del Trasferimento della Conoscenza, all’interno dei quali gli Atenei o le reti di Atenei che sapranno meglio integrarsi, potranno assumere un ruolo di leadership, come già avviene nelle aree del mondo più competitive. Le sfide che nei prossimi anni dovranno affrontare le Università italiane, il concreto rischio che alcune criticità strutturali (bassa percentuale di Laureati ed esiguo numero di ricercatori) non consentano al Paese di cogliere le opportunità della Transizione Tecnologica, richiedono una coraggiosa inversione di tendenza” ha affermato il Rettore.

Il presidente Mattarella ha inoltre visitato  in forma privata la mostra “Come una falena alla fiamma” allestita alle nuove OGR di Torino, le Officine Grandi Riparazioni interamente riqualificate dalla Fondazione CRT e tornate a nuova vita, dopo mille giorni di lavori, come hub dell’arte, della ricerca e dell’innovazione.Giovanni Quaglia (Presidente della Fondazione CRT e delle OGR) e Massimo Lapucci (Segretario Generale della Fondazione CRT e Direttore Generale delle OGR), assieme ai relativi Consiglieri di Amministrazione e alla struttura delle OGR, hanno accolto il Capo dello Stato, accompagnato dal Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, dalla Sindaca della città di Torino Chiara Appendino e dal Prefetto Renato Saccone. “È stato un grandissimo onore poter accogliere il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle nuove OGR, già sede delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, oggi rinate come ‘officina’ di eccellenze creative aperte al mondo – dichiara il Presidente della Fondazione CRT e delle OGR Giovanni Quaglia -. Questo luogo straordinario, che è parte della storia industriale di Torino, è ora proiettato sul futuro, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento della cultura e della ricerca per l’intero Paese, anche attraverso la costruzione di partnership internazionali”. Nel pomeriggio spazio alla solidarietà con la partecipazione del presidente al nuovo Arsenale della Pace del Sermig di Ernesto Olivero e la visita privata al Cottolengo.

L’ex M5S Batzella cancellata con il photoshop dallo scatto con Beppe Grillo

I precedenti storici non mancano, anche se quelli erano tempi ben più cruenti. Come nel caso del ministro dell’Interno sovietico, Ezov, epurato da Stalin nel 1938 e di conseguenza cancellato dalle foto ufficiali, oggi anche l’ex consigliera pentastellata Stefania Batzella, (nella foto piccola) passata al Gruppo misto dopo avere abbandonato per divergenze M5S, è stata tolta dalla foto di gruppo che la raffigurava i suoi ex colleghi e Beppe Grillo.  Ogni riferimento a fatti e  personaggi dell’Urss è puramente casuale, ma la tecnica fotografica è la stessa. “Il passato e il lavoro fatto non si cancellano con Photoshop”. Batzella,  oggi  rappresentante del suo del Movimento Libero Indipendente,  “E’ un piccolo esempio – precisa Batzella – del clima che si viveva in quel gruppo: i fatti parlano da soli”. La sua ex collega consigliera M5S Francesca Frediani replica al cronista di Repubblica: “E’ solo una polemica assurda.Quella foto era la mia immagine di copertina della pagina Facebook ed è naturale che non potessi più usarla essendoci una persona che ha lasciato il movimento”.

Montagne in fiamme nel Torinese, la procura indaga sul reato di incendio boschivo

La procura della repubblica di Torino ha aperto tre fascicoli di indagine in relazione  agli incendi che nei giorni scorsi hanno bruciato interi boschi in Valle di Susa e altre località dell’area metropolitana torinese, tenendo impegnati centinaia di soccorritori e mezzi, compresi i canadair. Le inchieste sono al momento a carico di ignoti ma l’ipotesi investigativa è quella del dolo. Diversi rapporti di carabinieri e vigili del fuoco hanno spinto gli inquirenti a indagare sul reato di l’incendio boschivo. In caso di dolo questo prevede  condanne dai 4 ai 10 anni che possono aumentare della metà se dal rogo deriva anche  un danno grave, esteso e persistente all’ambiente.

Le reazioni politiche all’avviso di garanzia alla sindaca Appendino: tutti garantisti, ma…

PICHETTO (FI): “Spero che con l’arrivo di queste due comunicazioni da parte della magistratura sia finita, una volta per tutte, la supponenza etica e morale che il M5S aveva brandito come una clava negli ultimi anni, dopo averla ricevuta in testimone dal Partito Democratico”.

GARIGLIO E CARRETTA (PD): “Ci mancherebbe che Appendino non offrisse la massima collaborazione agli inquirenti, ma alla comunitá torinese servono risposte non solo di tipo giudiziario. Fino ad oggi la Sindaca si è nascosta dietro frasi fatte che giudicavamo insufficienti e che adesso suonano anche  inadeguate”. 

 

ROBERTO COTA ( LEGA) “Sono dispiaciuto per l’avviso di garanzia. Immagino che questa vicenda al di là della corazza costruita verso l’esterno abbia provato molto Chiara Appendino dal punto di vista umano. Del resto, il ruolo dell’amministratore è diventato estremamente rischioso. Detto questo ed esulando dalla vicenda penale in corso, penso che gli eventi con una grande partecipazione di pubblico debbano assolutamente esse organizzati in luoghi specificamente  approntati (con adeguate vie di fuga) e che vada vietata l’introduzione delle bottiglie di vetro”

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Fino a qualche mese fa, il Movimento Cinque Stelle utilizzava l’amministrazione di Torino per bilanciare gli insuccessi romani. L’avviso di garanzia che ha raggiunto oggi il primo cittadino di Torino ci dice due grandi verità: la prima è che il sindaco Appendino è uguale al sindaco Raggi, non vi è alcuna differenza. La seconda è che il Movimento Cinque Stelle fa danni ovunque governi“. Così il Coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte Gilberto Pichetto commentando il nuovo avviso di garanzia che ha raggiunto Chiara Appendino.

Conclude Pichetto: “Resto garantista e quindi un avviso di garanzia per me non equivarrà mai ad una condanna. È un dato di fatto però che il buon governo difficilmente coincide con una sistematica collezione di avvisi di garanzia sulla propria attività istituzionale. In questo contesto viene spontaneo domandarsi dove siano finiti però i pentastellati che hanno sempre sostenuto il proprio movimento al grido di “Onestà”. Spero che con l’arrivo di queste due comunicazioni da parte della magistratura sia finita, una volta per tutte, la supponenza etica e morale che il M5S aveva brandito come una clava negli ultimi anni, dopo averla ricevuta in testimone dal Partito Democratico“.

“La notifica dell’avviso di garanzia alla sindaca per la tragedia di piazza San Carlo non modifica la posizione che abbiamo tenuto fin dall’inizio, piuttosto la rafforza: rafforzato é per noi oggi il valore del garantismo come principio da tutelare nell’interesse di tutte le parti in causa ma altrettanto rafforzata è l’esigenza di una assunzione di responsabilità politica da parte della sindaca, esigenza cui Appendino si è sempre colpevolmente sottratta”. Lo dichiarano i segretari del Pd di Torino e del Piemonte, Mimmo Carretta e Davide Gariglio, che aggiungono: “Oltre alle frasi di circostanza della Sindaca – continuano – ci aspettiamo un’assunzione di responsabilità politica davanti ai cittadini. Ci mancherebbe – rimarcano – che non offrisse la massima collaborazione agli inquirenti, ma alla comunitá torinese servono risposte non solo di tipo giudiziario. Fino ad oggi la Sindaca si è nascosta dietro frasi fatte che giudicavamo insufficienti e che adesso suonano anche  inadeguate”. 

Interviene anche l’ex presidente della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota: “Sono dispiaciuto per l’avviso di garanzia. Immagino che questa vicenda al di là della corazza costruita verso l’esterno abbia provato molto Chiara Appendino dal punto di vista umano. Del resto, il ruolo dell’amministratore è diventato estremamente rischioso. Detto questo ed esulando dalla vicenda penale in corso, penso che gli eventi con una grande partecipazione di pubblico debbano assolutamente esse organizzati in luoghi specificamente  approntati (con adeguate vie di fuga) e che vada vietata l’introduzione delle bottiglie di vetro”.

 

 

(foto: il Torinese)

 

Piazza San Carlo, arrivati gli avvisi di garanzia: indagati anche la sindaca e il questore

E’ in corso la notifica degli avvisi di garanzia per la tragica notte del 3 giugno in piazza San Carlo, quando per la calca creatasi durante la proiezione della finale di Champions, rimasero ferite oltre 1500 persone e in seguito una donna morì. Al momento gli avvisi consegnati sono una decina, compresi – come riportano i principali siti web di informazione – quello alla sindaca Chiara Appendino, al suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana e al questore Angelo Sanna. Gli altri sono destinati a funzionari comunali che si occuparono della macchina organizzativa della serata. La procura della Repubblica, dopo avere ascoltato negli ultimi 5 mesi centinaia di testimoni, ha puntato le indagini sulle presunte carenze nella sicurezza, ad incominciare dalla presenza di transenne metalliche troppo pesanti e delle bottiglie di birra che causarono, rompendosi, tanti feriti. Altri avvisi di garanzia (in tutto una quindicina)  potrebbero essere consegnati a funzionari delle diverse istituzioni coinvolte nell’organizzazione della serata, durante la quale la “catena di comando” non ha tragicamente funzionato.

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AGGIORNAMENTO I provvedimenti giudiziari notificati sono inviti a comparire relativi a un  prossimo interrogatorio. La procura procede per i reati di lesioni, omicidio colposo e disastro colposo. La sindaca Appendino scrive in un post su Facebook: “Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti poiché è interesse di tutta la cittadinanza che vengano ricostruiti i fatti e definite le responsabilità di ognuno”

 

(foto: il Torinese)

La Regione dà il via alla campagna antinfluenzale. Vaccino gratis per le categorie a rischio

La campagna regionale che partirà il 6 novembre rammenta che “l’influenza è una malattia stagionale che rappresenta un problema di salute da non trascurare a causa dell’alto numero di persone colpite e per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio”. E’ quindi importante proteggersi e prendere per tempo le precauzioni necessarie. Da lunedì 6 novembre la campagna stagionale di vaccinazione, con la quale l’Assessorato regionale alla Sanità intende raggiungere il 75% dei soggetti interessati, proporrà gratuitamente la vaccinazione a chi, a causa del proprio stato di salute, si trova in

condizioni di maggior rischio: persone dai 65 anni in su; coloro che hanno tra i 6 mesi ed i 64 anni e soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni. La Regione ricorda che, oltre alla vaccinazione, misure efficaci per prevenire le infezioni respiratorie sono: lavarsi frequentemente le mani, coprire la bocca e il naso quando si starnutisce e tossisce, rimanere a casa nei primi giorni di malattia respiratoria febbrile per non contagiare le persone con cui si viene in contatto. Vengono coinvolti anche i farmacisti che, in virtù dell’accordo siglato dalla Regione con Federfarma e Assofarm, consegneranno ai medici e ai pediatri i vaccini che l’Asl di appartenenza del medico ha deciso di utilizzare. I farmacisti si impegnano anche a sensibilizzare i pazienti sull’importanza della vaccinazione. Lo scorso anno in Piemonte l’influenza ha colpito 560.000 persone e ha fatto aumentare gli accessi al Pronto soccorso ed i ricoveri in ospedale, è stata una rilevante causa di assenza dal lavoro. Durante la stagione sono state somministrate 640.000 dosi di vaccino. Informazioni dettagliate ed aggiornate sono disponibili su www.regione.piemonte.it/sanita e possono essere richieste direttamente ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta o ai servizi vaccinali delle Asl

Giocare alle Brigate Rosse come a Monopoli. Che decadenza morale e intellettuale

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Appare davvero  incredibile ciò che accade a Bobbio Pellice, paese in prevalenza valdese e quindi  abitato da gente rigorosa e seria. Se la cosa fosse capitata alle pendici del Vesuvio, sarebbe stata più comprensibile perché il gusto per la teatralità e l’espansività  dei napoletani  potrebbe condurli anche a vivere certe esperienze che trasformano le tragedie vere in farse teatrali. Il fatto che  a Bobbio  Pollice si giochi a fare il brigatista rosso appare davvero curioso, persino sconcertante. Gli anni di piombo sono vicini e sono in vita molti di coloro che ebbero la  propria vita cambiata a causa dei terroristi soprattutto i figli delle vittime . Il grande violinista Massimo Coco , figlio del Procuratore Generale di Genova ucciso dalle Br, ha scritto in un libro che non potrà mai perdonare gli assassini, rimasti impuniti , di suo padre. Carlo Casalegno ,40 anni fa, venne ferito a morte in novembre, sotto l’uscita di casa e ci fu chi brindò a quell’infame agguato. La storia piemontese e italiana e’ costellata da nomi di vittime e di carnefici. Uomini miti come Puddu, Notaristefano, Picco vennero aggrediti e feriti. Il numero degli attacchi e delle vittime non si conta. La violenza contestativa estrema di Lotta Continua uccise il commissario Calabresi e altri. “I compagni che sbagliano” vanno condannati senza eccezioni e solo gente strana può pensare di farne un gioco per adulti. Non riusciamo neppure ad estradare il brigatista pluriomicida Cesare Battisti e c’è qualche bello spirito che gioca alle brigate rosse come a Monopoli. Gli anni di piombo non sono stati forse studiati a scuola come si sarebbe dovuto e quindi si finisce di prendere sotto gamba una tragedia.  Più che l’indignazione, queste incredibili stravaganze  suscitano commiserazione per chi le ha ideate. Siamo davvero  caduti in basso e questi sono segni di una decadenza morale e di una povertà intellettuale che non ci consentono di sperare nel futuro di questo Paese, a meno di un forte scossone etico- politico  che ci faccia ripartire, facendo una preventiva tabula rasa del presente.

 

quaglieni@gmail.com

Scudo a 5 stelle a tutela della sindaca: “Giornalismo crea clima di paura e sospetto”

I grillini torinesi ribadiscono la loro  completa  fiducia nella magistratura dicendo che sono ” vicini alla sindaca assediata e aggredita da un giornalismo che mai avremmo pensato di vedere in un Paese democratico

Come per una sorta di legge del contrappasso ora sono i pentastellati a lamentarsi delle critiche da parte dei giornali. Quasi si trattasse dei vecchi partiti “massacrati” mediaticamente e dalle inchieste giudiziarie. In una nota M5S di Torino sottolinea, a proposito di un presunto avviso di garanzia in arrivo alla sindaca Appendino per i fatti di piazza San Carlo,  coma sia ” triste notare molti organi di stampa sostituirsi alla procura, inscenando processi mediatici e pensando di fare i magistrati”. I grillini sottolineano che da due giorni si parla di avvisi di garanzia in arrivo e  di vertici della Città indagati anche se, fino ad ora, “nessun atto è stato notificato dalla procura che non ha neanche rilasciato dichiarazioni.  Stiamo assistendo a un giornalismo che non può definirsi di inchiesta ma che sta  alimentando un clima di paura e di sospetto – sostengono –  speriamo non perché siamo alla vigilia dell’appuntamento elettorale in Sicilia” I pentastellati torinesi ribadiscono la loro  completa  fiducia nella magistratura dicendo che sono ” vicini alla sindaca assediata e aggredita da un giornalismo che mai avremmo pensato di vedere in un Paese democratico”.

 

(foto: il Torinese)