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Prosegue il maltempo con possibili frane e allagamenti

E’  allerta  arancione per le valli Susa, Chisone, Pellice e la Valle Po nel Cuneese, mentre per il restante territorio piemontese il livello è giallo, lunedì per le piogge in alcuni casi consistenti, diffuse sui monti delle province di Torino e di Cuneo. Il Po è in piena, ma sotto il livello di guardia e la quota neve è a 2400 metri. L’allerta è estesa nelle pianure piemontesi per il transito delle piene nei corsi d’acqua principali. Secondo l’Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale – sono possibili frane ed esondazioni al passaggio delle piene.

Cosa ci insegna la “marcia dei 40 mila”

Una volta nei cortei si gridava “Su, su, le lotte vanno su, governi cattivi non ne vogliamo più”.  In realtà l’aggettivo era più colorito ed abbastanza irripetibile. Saremmo volgari nel rivelarlo
Ma diciamocelo fino in fondo, mai e poi mai avremmo immaginato di assistere alla modifica di un altrettanto famoso slogan: “Padroni e operai uniti nella lotta”. Uniti nel chiedere il lavoro.  Altro che reddito di cittadinanza. Il lavoro è dignità. È esserci e dare un futuro ai propri figli. Non assistenza, con questa sub-cultura neoborbonica incline a offrire elemosina al popolo. Pensandoci bene e meglio qualcosa di simile era già avvenuto nell’ottobre 1980, la marcia dei 40mila alla Fiat.  Dirigenti e quadri intermedi esasperati dal blocco dei cancelli chiedevano e rivendicavano di poter tornare a lavorare. Era la prima volta che, manifestando,  altri si appropriavano degli strumenti classici della sinistra e del sindacato. Sono similitudini, non ricorsi storici. A quei tempi tra le parti c’era, nonostante il conflitto, reciproca dignità con al centro il lavoro.  Attualmente non ravviso questa dignità e questo porre al centro il lavoro, e anche le parti del conflitto sono cambiate. Industriali e operai in contrasto con chi non vuole e basta. Il sottosegretario Giancarlo Giorgetti imbarazzato ricorda che la Lega è sempre stata  e sarà sempre a favore delle infrastrutture. Ma come? Come la mettiamo con il rapporto costi-benefici? Un modo di prendere tempo per far ragionare i pentastellati? Pentastellati che con Toninelli, Di Maio ed Appendino appaiono determinati nel non voler ragionare. E l’incredibile sta avvenendo: il PD rompe l’isolamento. Bye bye alla Cgil locale e gruppettara e avanti tutta per mandare a casa i pentastellati.  La nuova frontiera del sì Tav riguarda tutta l’ Italia. O almeno riguarda il Nord produttivo. Eccolo l’imbarazzo Leghista. Anche gli imprenditori della Brianza come le imprese del miracolo Veneto chiedono: che combinate?
Noi produciamo per esportare all’Est come all’Ovest. Sergio Chiamparino sornione e deciso continua nel dire: visto? Chi sta con gli inaffidabili diventa inaffidabile. Sullo sfondo le elezioni regionali, con prorompenti proposte. Il governo è contrario alla Tav? Non importa. Ci penserà la Regione Piemonte.  E per non avere sorprese bisogna avere un governo regionale che vuole la Tav. Chiampa ha il suo rilancio politico e dunque elettorale. Sicuramente ha sette vite politiche. Ma questi industriali sono proprio arrabbiati, sono arrabbiati in Piemonte come in Lombardia e in Veneto.  Non si aspettavano un simile  affronto da parte dell’Appendino, una di loro. Non faranno lo stesso errore che hanno fatto in passato: non l appoggeranno più.  Del resto i pentastellati alle elezioni regionali sono sempre stati fuori gioco. Non i leghisti che hanno il vento a favore, ma non devono esagerare. Il Piemonte ci tiene proprio alla Tav.  Ne va della sua sopravvivenza. La similitudine ritorna agli anni ’80. La marcia dei 40mila fu la svolta che portò all’ accordo tra sindacato e Fiat. Il prezzo pagato furono 24 mila in cassa integrazione, ma nessuno fu licenziato. I vertici sindacali nazionali capirono ciò che quelli locali non avevano capito. Salvare il salvabile era possibile mollando ciò che si poteva mollare. E forse queste manifestazioni contro i pentastellati saranno un punto di svolta positivo per la nostra regione e per il Paese. Chissà.
Patrizio Tosetto

Minacce di morte alla sindaca Appendino

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E’ la stessa prima cittadina di Torino, Chiara Appendino, a darne notizia su Facebook: “Questa è la lettera anonima che ho ricevuto questa mattina e per la quale ho appena sporto querela. Magari si tratta semplicemente di uno scherzo di cattivo gusto ma una cosa è certa: continuerò a svolgere con serenità il ruolo per il quale sono stata eletta”. Nella missiva anonima, come si legge nella foto tratta dalla pagina social della sindaca, sono scritte minacce nei confronti di Appendino e della sua famiglia.

#TorinoDiceBasta. In piazza i “sì tav” – “no decrescita”

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All’insegna dello slogan “#TorinoDiceBasta”, questa mattina si è formato un presidio di alcune centinaia di persone in piazza Castello. Una manifestazione spontanea, contro quello che viene definito “l’immobilismo e la decrescita voluti dall’amministrazione del Movimento 5 Stelle e della sindaca Appendino”. Una prova generale della marcia alla quale hanno dato adesione  42mila persone su Change.org, a sostegno della petizione sì Tav promossa dall’ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino, che si terrà  sabato 10 novembre, ancora in piazza Castello, con il supporto di  Sì Torino va avanti, un gruppo Facebook con più di 25mila iscrizioni promosso da quattro donne manager torinesi.

 

(foto RC- il Torinese)

Di Maio ribadisce: “La Tav non serve, è uno spreco di soldi”

Il vicepremier Di Maio ribadisce -in diretta Facebook – il suo deciso no alla Tav: “Sono andato al cinema e una signora mi ha chiesto di non andare contro la Tav. Ma noi non siamo contro le alte velocità in sé, noi siamo contro gli sprechi di soldi che non ci permettono di investire dove serve. Per noi la Tav non è un’opera in questo momento prioritaria. Non ci serve: è stata progettata 30 anni fa quando si sprecavano soldi”. “E non è vero – aggiunge –  che vogliamo spostare i soldi sulla Napoli-Bari: Appendino sta portando avanti la metro 2 a Torino”. Anche se pare proprio che i finanziamenti per la Tav non possano essere spostati sulla metropolitana.

La sindaca: “Tav ormai significa passato”

La sindaca Chiara Appendino in una intervista rilasciata alla Stampa, si difende dopo gli attacchi ricevuti in relazione alla vicenda Tav. “Chi mi accusa – dice la prima cittadina, riferendosi alle categorie produttive torinesi che l’hanno criticata per la sua opposizione all’opera e per l’assenza alla votazione dell’ordine del giorno sulla Torino-Lione a Palazzo Civico – non ha fatto niente per mettere la città al riparo dalla crisi economica”. Aggiunge la sindaca sulle colonne del quotidiano torinese: “Ascolto chi protesta ma l’Alta velocità ormai rappresenta il passato. Aspettiamo l’analisi costi-benefici e auspichiamo un dialogo con tutti gli attori del territorio”. Appendino dice di voler collaborare con tutti: “Sono certa che anche gli altri attori del territorio faranno altrettanto nell’interesse della città. Torino non è ferma. Ci sono investitori, come Rinascente, Mercato Centrale, H&M, Ikea e Eataly che l’hanno scelta per sviluppare le proprie attività, progetti di riqualificazione di spazi pubblici in corso, e trasformazioni urbane, da Porta Palazzo alla vecchia stazione di Porta Susa”.

Trenta centimetri di neve sulle montagne di Torino

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Diversi interventi di sgombero neve sono stati effettuati  in Alta Valle di Susa

Circa trenta centimetri di neve sono caduti  sulle montagne dell’area metropolitana di Torino. La nevicata nelle scorse ore è stata molto  intensa in Valle Orco, a Ceresole Reale e nella  Valle Soana, tanto che i cantonieri della Città Metropolitana sono intervenuti per rimuovere rami di alberi caduti o che minacciavano di staccarsi. Diversi interventi di sgombero neve sono stati effettuati  in Alta Valle Susa,  a Sestriere, Cesana e Sauze d’Oulx, sulle strade Provinciali 215, 23 e 236 e sulla Provinciale 214 che va da Sauze a Monfol.

 

(foto archivio)

Chiamparino: “Di Maio? fa solo propaganda”

Secondo il presidente della Regione Sergio Chiamparino quella di Di Maio è “propaganda pura”, poiché sarebbe impensabile pensare di spostare i fondi per la Torino-Lione sulla linea 2 della metropolitana di Torino. Dice il governatore piemontese: “Esiste un finanziamento europeo per quell’opera, e non si tratta di soldi mutuabili da altre parti, basta contrapporre il trasporto locale con le grandi opere. Bisogna guardare al Paese, non al proprio orticello. Ho visto di Maio che brindava a Marcianise, magari un giorno o l’altro brinderà al primo treno Frecciarossa sulla Torino Lione”.

 

(foto: il Torinese)

Di Maio a Torino: “Sulla Tav un malinteso”

Il vicepremier Luigi Di Maio, oggi a Torino dal presidente Chiamparino per un incontro sulla crisi Comital sembra più accomodante sulla Tav: “Non siamo contrari a prescindere. Ma utilizziamo quei denari  per fare la metro due a Torino, per rilanciare le infrastrutture su questo territorio . Si devono spendere i soldi per fare le opere. Non si devono fare le opere per spendere i soldi”.  E, in risposta agli imprenditori pro-Tav: “C’è  un grande malinteso, si pensa che si vogliano togliere soldi alla città di Torino e alla Regione Piemonte. Invece vogliamo recuperare soldi per reinvestirli dove serve”. Sul versante occupazione il vicepremier assicura e rassicura: “Faremo avere la cassa integrazione ai lavoratori Comital”.

Le “Luci d’artista” si riaccendono fino a gennaio

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La ormai tradizionale manifestazione, una vera e propria mostra d’arte contemporanea a cielo aperto – progetto della Città di Torino realizzato da IREN Energia Spa e Fondazione Teatro Regio Torino, con il sostegno di IREN, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo -, illuminerà le piazze e le strade di Torino fino al 13 gennaio . La ventunesima edizione vedrà allestite 23 opere d’arte contemporanea: 13nella Circoscrizione 1 (l’area del centro) e 10 nelle altre sette circoscrizioni. La rassegna, offre a cittadini e turisti scenari inediti grazie al contributo creativo di artisti di fama internazionale che hanno realizzato nel tempo un patrimonio significativo di opere luminose. È stata progettata nel 1997 con l’obiettivo di portare l’arte fuori dagli spazi istituzionali. La cerimonia di inaugurazione, mercoledì 31 ottobre, prenderà il via alle ore 17.00 in via Giulio Gianelli – Giardino Pietro Rava (Circoscrizione 8), con il progetto Mi illumino anch’io a cura di Assemblea Teatro. Si potrà assistere alla lettura di fiabe e filastrocche di Gianni Rodari, performance di teatro di strada, esibizioni di musica e danza dei bambini della scuola e dei musicisti itineranti della Parrocchia San Giovanni Maria Vianney. Inoltre, in via Piobesi, sarà presente il BiblioBus a cura del Servizio Biblioteche della Città. Qui, alle ore 19.00, con l’accensione dell’opera My Noon di Tobias Rehberger si illumineranno in contemporanea tutte le altre installazioni, dando il via alla nuova edizione della rassegna. Sarà presente l’artista Tobias Rehberger, impegnato nel  progetto ‘Incontri illuminanti Con L’arte Contemporanea’, realizzato dalla Città di Torino in collaborazione con la Circoscrizione 8 e in cooperazione con il Teatro Regio di Torino, il Dipartimento Educazione della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e il Programma Attività Educative e Formative del PAV Parco Arte Vivente – Centro sperimentale d’arte contemporanea, con il coinvolgimento della Scuola Elementare Collodi e di altre realtà scolastiche e associative operanti nel territorio. Ripetuta negli anni, Luci d’Artista ha consentito a tutti (non solo agli esperti d’arte contemporanea) di fruire dei lavori di maestri di fama internazionale. Le opere luminose, infatti, sono diventate occasione di dialogo tra il sistema dell’arte contemporanea e il grande pubblico. Portando la collezione nel tessuto urbano si è raggiunta una più ampia fruizione dell’opera d’arte e sollecitato i cittadini a rapportarsi con più familiarità.

(foto: R. Perna / il Torinese)