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Appendino firma il bando periferie. Ecco i 18 milioni per “rifare” la città

La sindaca Chiara Appendino lunedì mattina a Roma sottoscriverà il bando periferie. Appuntamento alle 11.30 con il premier Paolo Gentiloni  a Palazzo Chigi, dove saranno presenti i primi cittadini delle Città e Città Metropolitane alle quali è stato concesso il finanziamento, per firmare le convenzioni relative ai progetti di riqualificazione delle periferie. Lo stanziamento che interessa Torino è di 18 mln di euro per il progetto AxTO. Questo prevede 44 azioni di riqualificazione e rilancio delle periferie (fisiche ed esistenziali).Le azioni sono ripartite in 5 assi: spazio pubblico,casa,lavoro e commercio,scuola e cultura, comunità e partecipazione. Il piano subalpino è classificato all’ottavo posto su 121 partecipanti. E sarà proprio un luogo in periferia la sede dell’incontro pubblico in cui la sindaca presenterà ai torinesi il bilancio di previsione 2017, nella seconda metà di marzo.

 

(foto: il Torinese)

Turin Islamic Economic Forum, la finanza islamica sotto la Mole: inclusione sociale e business

Due giornate di attività, dieci sessioni con approfondimenti e dibattiti, cinquanta relatori tra amministratori pubblici, ricercatori e docenti universitari, imprenditori ed esperti di finanza: un denso programma di incontri e momenti di confronto pensato per creare, a Torino e in Piemonte, le condizioni affinché la finanza islamica possa fungere da catalizzatore di sviluppo economico e, al tempo stesso, risultare concreto fattore di inclusione per migliaia di musulmani che oggi vivono e lavorano nella città della Mole.

E’ il Turin Islamic Economic Forum 2017 che , lunedì 6 martedì 7 marzo, porterà nel capoluogo piemontese, al Centro congressi Torino Incontra,  alcuni tra i più importanti protagonisti e conoscitori dell’economia e della finanza dei paesi arabo-islamici.

Giunto alla terza edizione, il forum organizzato da Città di Torino, Università degli Studi, Camera di Commercio di Torino e Assaif (Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria), si propone di fornire a rappresentanti di istituzioni e a imprese piemontesi, italiane, europee e del mondo islamico, la possibilità di approfondire la conoscenza delle potenzialità e delle opportunità offerte, a Torino e in Piemonte, da settori dell’economia importanti e in espansione, al fine di favorire investimenti e sviluppo del territorio.

Il Turin Islamic Economic Forum – sottolinea la Sindaca Chiara Appendino – ci darà una nuova occasione per mostrare quanto – in termini di progetti, know-how e opportunità per investitori pubblici e privati – è offerto dai settori aerospazio, biomedicale, automotive, delle energie rinnovabili e negli altri ambiti segnalati dal nostro programma “Open for Business”.

Durante la “due giorni” al Centro congressi Torino Incontra – aggiunge la prima cittadina –si discuterà anche di finanza islamica e di inclusione: una scelta importante perché noi guardiamo con attenzione anche a chi è venuto da quella parte del mondo e ha scelto di lavorare e vivere con la propria famiglia a Torino, diventandone cittadino a tutti gli effetti. Nella nostra città – ricorda Chiara Appendino – vivono oggi più di 50mila cittadini musulmani. Se si offre loro la possibilità di accedere al credito senza violare le prescrizioni del Corano, permettendogli, ad esempio, di acquistare una casa o di aprire un’attività commerciale, si può compiere un passo molto grande nella direzione dell’inclusione sociale sua e dei suoi familiari, con vantaggi per la comunità cittadina nel suo complesso. Insomma, l’inclusione consiste anche nel rendere concretamente realizzabili progetti di vita”.  

“L’evento – dichiara il Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani – è frutto di un lungo e intenso lavoro di ricerca in cui il nostro Ateneo si sta impegnando anche a vantaggio del territorio. Uno degli obiettivi della attività di docenti e ricercatori è la divulgazione delle ricerche al fine di promuovere iniziative di sviluppo. Il Tief è un esempio del nostro successo in questo ambito, che viene definito Terza Missione. L’Ateneo continuerà a favorire studi sul tema della finanza islamica che si conferma un’opportunità per la nostra Regione e per il nostro Paese”.

“L’obiettivo del Tief – afferma Paolo Pietro Biancone, responsabile dell’Osservatorio sulla Finanza Islamica dell’Università di Torino – è un evento di sistema per attrarre investimenti dei Paesi Musulmani e nello stesso tempo verificare la possibilità di finanza inclusiva per la popolazione musulmana residente in Italia. Al Tief 2017 parteciperanno tutti gli attori del territorio per presentare le migliori iniziative locali e favorire il contatto con fondi islamici, auspicando che si possano avviare nuove opportunità di sviluppo.”

Il Piemonte nel 2015 ha esportato nei primi 10 Paesi di finanza islamica beni e servizi per oltre 2,6 miliardi di euro, con una crescita del +16,2% rispetto al 2014. Non solo: nei primi 9 mesi del 2016 l’ammontare dell’export ha raggiunto i 2 miliardi di euro, con un +7,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Solo in provincia di Torino, poi, operano oltre 12.500 imprenditori di origine islamica, una comunità ampia impegnata in numerosi settori, dal commercio all’edilizia, dal turismo ai servizi –  spiega Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di Commercio di Torino. – Sono questi i numeri che spiegano l’importanza del Tief a Torino, un’opportunità unica per approfondire i temi che riguardano da un lato gli strumenti per attrarre gli investimenti e sviluppare i rapporti di interscambio con questi Paesi, dall’altro le necessità, in termini di credito e finanza, per gli imprenditori musulmani che hanno scelto di operare sul nostro territorio”.

Tra gli obiettivi del Tief – spiega Alberto Brugnoni, Direttore generale di Assaif – vi sono quelli di far conoscere e farsi conoscere, cioè di mostrare le opportunità di investimento che Torino e il Piemonte offrono in diversi settori dell’economia e, al tempo stesso, di presentare quegli strumenti della finanza islamica che possono fattivamente favorire l’introduzione e lo sviluppo di nuove forme di intermediazione finanziaria, portando vantaggi non solo al sistema economico del territorio. Le modalità halal di accesso al credito, infatti, possono rappresentare anche uno strumento molto forte di coesione sociale. Con le due giornate della terza edizione Tief, ci proponiamo di compiere un altro passo avanti verso una maggiore apertura alla finanza islamica della nostra economia e della nostra società.”

“Il Tief – conclude la Sindaca Appendino – nasce, come numerose altre importanti iniziative torinesi e piemontesi, grazie all’impegno comune di amministrazioni pubbliche, aziende del territorio, sistema universitario, istituzioni e associazioni legate al mondo delle imprese e delle relazioni internazionali. Volere e sapere lavorare insieme dà forza alle nostre idee e alle nostre proposte. Per questo motivo desidero ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con noi alla preparazione e alla realizzazione di questo importante appuntamento internazionale”.

Il Turin Islamic Economic Forum 2017 è organizzato da Città di Torino, Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Torino, Università degli Studi di Torino e Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria (Assaif), con il supporto di Fondazione CRT. Turismo Torino e provincia è partner organizzativo, Thomson Reuters knowledge partner, La Finanza Islamica media partner. Sponsor Tief sono Iren, Bosca, Cavourese, Quercus e Turkish Airlines.

Metropolitana linea 1, ok al progetto definitivo del prolungamento. Opera da 300 milioni

Ok al Progetto definitivo del prolungamento della Metropolitana linea 1 di Torino Collegno-Cascine Vica, un’opera da 300 milioni di euro. La notizia, come va di moda di questi tempi, è stata data sulla sua pagina Facebook dal vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, Stefano Esposito.”Il Cipe metterà domani il timbro finale e finalmente Infrato potrà procedere alla predisposizione del progetto esecutivo e a bandire la gara. Non posso nascondere un po’ di emozione vera per questo risultato al quale ho lavorato tantissimo. Con me hanno lottato per questo risultato Umberto D’Ottavio, Paola Bragantini e Nino Boeti. Senza l’impegno istituzionale ed economico della Regione Piemonte e il lavoro del Presidente Sergio Chiamparino e dell’Assessore Francesco Balocco e dei suoi uffici non avremmo superato i tanti e troppi ostacoli burocratici che abbiamo incontrato”.

 

(foto: il Torinese)

Venaria, fuga da “Turismo Torino”. La città della Reggia abbandona il consorzio

E’ stato un fulmine a ciel sereno:  Venaria reale,  la città dove ha sede la più grande macchina da turismo del Piemonte, la Reggia, se n’è andata da Turismo Torino, il consorzio che si occupa della  promozione turistica del territorio metropolitano.  il Comune a guida pentastellata ha deciso di andarsene perchè, dice il sindaco Roberto Falcone “non abbiamo ottenuto alcun riscontro. E poi la reggia è un ente autonomo”. Ed è subito polemica politica. Una scelta immotivata, dice l’ex assessore di Torino, Enzo Lavolta, Pd. L’attuale assessore Alberto Sacco fa sapere dalle colonne de La Stampa, che il Comune di Torino non seguirà certo Venaria e resterà nel consorzio turistico. Il più duro è il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Civico, Osvaldo Napoli: “Nelle politiche di promozione del territorio la regìa spetta alla sindaca di Torino, che è anche prima cittadina della Città metropolitana: che cosa pensa di fare Chiara Appendino? Deciderà di ‘richiamare all’ordine’ il sindaco di Venaria, Falcone, che appartiene allo stesso schieramento politico della sindaca e che ha già molti problemi in seno alla sua maggioranza? E’ necessario che il capoluogo faccia sentire il suo peso e la sua autorevolezza, se non si vuole rischiare di sgretolare le strategie di promozione turistica che stanno dando buoni risultati”.

Prezzi in aumento a Torino: +1,4% in un anno. Più cari gli alimentari e le spese per la salute

Nel mese di febbraio a Torino i prezzi sono saliti dello 0,4% rispetto a gennaio e dell’1,4% a confronto con il  febbraio del 2016. Questi gli indici dei prezzi al consumo (provvisori) diffusi dal Comune di Torino. Per quanto riguarda i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si registra un incremento di +0,6% sul mese precedente e un +3,3% su febbraio 2016. I  prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano invece un +0,4% di incremento rispetto a gennaio 2017 e un +0,5% sull’anno precedente. I prodotti a bassa frequenza di acquisto, un +0,1% su gennaio e un -0,7% su febbraio dell’anno prima. Gli alimentari e le bevande analcoliche (+1,2%) sono i più costosi, stabili tabacchi, spese per l’istruzione, in calo (-0,1)% abbigliamento e calzature, abitazione, acqua, elettricità e combustibili, oltre a mobili, articoli e servizi per la casa. Crescono (+0,2%) i servizi sanitari e le  spese per la salute, trasporti (+0,6%), comunicazioni (+0,1%), ricreazione, spettacoli e cultura, servizi ricettivi e di ristorazione (+0,4%).

 

(foto: il Torinese)

Le imprese torinesi tirano a campare. Poche le nuove aperture, crescono bingo e slot machine

Cresce il tasso di sopravvivenza delle imprese torinesi, anche se le nuove aperture sono troppo poche: 223.307, il totale, è sceso fino ai livelli del 2004. Più del 95% ha meno di 10 addetti. Bene i servizi alla persona e il turismo, le imprese femminili e quelle  straniere (+4%). I dati della natimortalità imprenditoriale nel Torinese nel 2016 sono stati presentati dalla Camera di Commercio. In crescita le  sale da gioco, i bingo (+31,5%),   le slot machine (+15,2%), i saloni di bellezza (+2%), le attività di tatuaggi e piercing (+29,2%) e i servizi di toelettatura per cani e gatti(+11,7%).  Non si arresta il boom della ristorazione di cibi d’asporto (+1.9%) e ristoranti (+3.7%). Invece registrano un calo per il secondo anno consecutivo i bar (-2,1%). Il commercio è quello che patisce di più (-1,9%). “Se il sistema economico si stabilizza,  manca però la voglia di fare impresa”, dice Vincenzo Ilotte, presidente della camera di Commercio.

Misure antismog: in bici a un euro per sette giorni con #tobikenosmog. Ma vale solo una volta

Al modico prezzo  di un euro si potrà girare una settimana intera  in bici. Questa potrebbe essere una delle soluzioni per ridurre lo smog e anche un’idea per avvicinare i torinesi a ToBike, il servizio di bike sharing. L’iniziativa, come anticipa il quotidiano la Repubblica, nasce da un accordo tra il Comune e «Comunicare», la società del Tobike. Potrebbe essere una prima risposta per combattere l’inquinamento durante gli stop al traffico ma sarebbe sempre in vigore al di là dei blocchi. Si incomincia tra  pochi giorni . #tobikenosmog, questo il nome del progetto, sarà accessibile dalle 133 stazioni di ToBike  attraverso un abbonamento settimanale al prezzo simbolico di 1 euro. Ma attenzione: la promozione e’ valida soltanto per una volta. Trascorsa la settimana si potrà acquistare l’abbonamento annuale, sulla propria tessera Bip o sulle altre carte abilitate.

 

(foto: il Torinese)

Fassino: “Ho sempre rispettato le norme”. Appendino: “Dipinta una città che non esisteva”

Dopo i rilievi della Corte dei Conti sui bilanci comunali dell’era Fassino (nel 2015 sarebbero state sovrastimate le entrate del Comune) , l’ex sindaco Pd replica sostenendo che “la giunta di centrosinistra che fino all’anno scorso ha amministrato il Comune ha applicato nel rispetto di norme e leggi l’introduzione delle novità dell’armonizzazione contabile, come la complessa procedura di riaccertamento straordinario dei residui”. L’ ex primo cittadino e l’ex assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, precisano in una nota  che “l’istruttoria avviata dalla Corte dei Conti è un controllo di routine” e che le dichiarazioni della sindaca Appendino sono “strumentali e intempestive, finalizzate a preparare il terreno per la presentazione del bilancio di previsione 2017”. “Le modalità e le tempistiche delle polemiche sui conti – concludono i due ex amministratori – indicano la volontà di confondere la città sull’ormai incolmabile distanza tra le promesse di campagna elettorale e la realtà del governare”, La sindaca Appendino ha dichiarato che ” negli anni passati si era dipinta una città che non esisteva. la Giunta ha affrontato già da luglio dello scorso anno la ricognizione della situazione identificando  i problemi. Torino dispone delle energie per risolvere i problemi accumulati negli anni e la città comprenderà anche i sacrifici che ciascuno potrà essere chiamato a fare”.

In viaggio con la app sullo smartphone: bus e metrò, entro un anno addio al biglietto cartaceo

Mentre i torinesi si godono questa parentesi di aria relativamente pulita (il blocco del traffico è sospeso fino a lunedì) è il momento di fare un bilancio anche sull’uso dei mezzi pubblici nei giorni in cui era vietato l’uso dell’auto. Le cronache torinesi di Repubblica scrivono che secondo i dati di Gtt si è verificato   nella settimana di blocco un incremento di utenti stimato tra il 5 e il 10 percento. La metropolitana lunedì ha trasportato144 mila passeggeri, rispetto ai meno di 140 mila soliti. Invece martedì e mercoledì sono stati registrati 155 mila viaggiatori, + 7-8mila rispetto alla media.  Molto affollati i bus, tanto che Gtt ha attivato i turni flessibili per potenziare le linee già solitamente più gettonate. Intanto sono state annunciate novità  per i biglietti dei mezzi pubblici: in futuro anche il ticket singolo sarà fruibile su smartphone e  il carnet da 15 corse finirà sulla tessera Bip come titolo di viaggio strettamente personale. Il  cartoncino-microchip azzurro sarà sostituito dalla smartcard in uso per tutti gli altri abbonamenti. Più avanti, nell’arco di un anno, quando sarà introdotto il  nuovo sistema tariffario, anche i biglietti singoli cartacei spariranno. Tutti i passeggeri avranno una tessera nominativa Bip, con foto, nome e cognome. E in futuro, con il sistema “Nfc” sarà possibile strisciare direttamente il dorso del telefono sulle obliteratrici di bus e tram e sui tornelli del metrò e i biglietti singoli si potranno acquistare attraverso una app sul proprio telefono.

 

(foto: il Torinese)

Sanità, al Piemonte 116 milioni in più. Boccata di ossigeno per farmaci e precari

A Roma la Conferenza della Regioni ha trovato l’accordo sulla ripartizione del fondo sanitario 2017. E ci sono buone notizie: rispetto allo scorso anno, infatti c’è un aumento di risorse per 1 miliardo e 580 milioni di euro. Per  il Piemonte l’incremento sul 2016 è di circa 116 milioni, fondi che saranno vincolati in particolare a una serie di nuovi costi sanitari, come la spesa per farmaci innovativi contro l’Epatite C, farmaci oncologici, nuovi vaccini, il rinnovo del contratto di settore, la stabilizzazione dei precari. “Giudico in maniera assolutamente positiva il fatto che per il secondo anno di fila l’intesa sia stata definita all’inizio dell’anno –  dice l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta -. Sono soddisfatto perché solo in questo modo è possibile avere certezza delle risorse effettivamente disponibili e di conseguenza impostare correttamente la programmazione”. Proprio sul tema dei nuovi farmaci contro l’Epatite C, Saitta ha incontrato, anche in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, il direttore dell’AIFA Mario Melazzini, impegnato nella trattativa con le aziende farmaceutiche per la riduzione del costo. “L’AIFA è determinata a ottenere entro la fine del mese l’abbassamento del prezzo dei farmaci almeno a 4mila euro – aggiunge Saitta -. Dalle Regioni c’è il pieno sostegno a questa azione: vorrebbe dire infatti poter curare più del doppio dei pazienti attualmente curati”.