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Dopo i fatti di Pasqua: treni da incubo? Ma i controlli di Polizia sono aumentati

Il recente episodio di vandalismo sul treno Ventimiglia-Torino, la domenica di Pasqua, quando i passeggeri sono stati in balia di una gang di teppisti,  ha riacceso il dibattito sulla sicurezza a bordo dei convogli ferroviari. Già da qualche anno, a dire il vero, sono state prese misure particolari,  come l’installazione di monitor, telecamere e software per trasmettere in diretta le immagini riprese a bordo treno, sui convogli di tipo “Jazz”. Ora i pendolari chiedono che le telecamere vengano installate anche su altri convogli.Si tratta di una tecnologia  messa a punto da Trenitalia in collaborazione con Almaviva. Alcuni treni sono inoltre dotati di  people counter, ovvero particolari sensori nelle porte di accesso, per calcolare il numero di passeggeri in salita e in discesa dal treno durante le fermate. Il Compartimento Polfer piemontese, anche nell’ottica antiterrorismo,  ha potenziato i servizi di controllo a viaggiatori e bagagli, in stazione e a bordo treno, con particolare riguardo alla salita e discesa dei passeggeri, ai treni internazionali TGV e Freccia Rossa nelle stazioni di Torino. Oltre a Porta Nuova e Porta Susa, dove  viene in taluni casi impiegato il personale del V Reparto Mobile e delle Unità Cinofile Antisabotaggio della Questura di Torino, controlli avvengono negli scali di Torino Lingotto, Torino Stura e, a cura del personale Polfer di Chivasso nella stazione di Settimo Torinese.

(foto: il Torinese)

Chiamparino incontra Nosiglia: “Una legge sul salario minimo garantito”

Regione Piemonte e Conferenza Episcopale Piemontese daranno il via congiuntamente all’indagine “Chi offre e crea lavoro in Piemonte”, per delineare il quadro d’insieme del lavoro giovanile ed analizzare i profili professionali che le imprese offrono e valutare il rilievo assunto dal lavoro autonomo. Sergio Chiamparino e Cesare Nosiglia hanno siglato l’accordo che definisce i rapporti tra i due organismi. Presente  anche l’assessora regionale al Lavoro, Gianna Pentenero.

“In una società in cui il mondo del lavoro è frammentato e sempre meno stabile,  con salari più bassi, e questo non vale solo per gli outlet ma per tutto il settore dei servizi, servono regole e paletti per salvaguardare alcuni giorni di riposo. Ma soprattutto serve una legge sul salario minimo garantito. Non sono perché la domenica tutto si fermi, il lavoro che scorre su sette giorni è inevitabile. Ma servono paletti sulle condizioni minime salariali”, ha detto  il presidente della Regione Piemonte  a margine della firma dell’ accordo .

L’indagine si propone di raggiungere precisi obiettivi:
* raccogliere le informazioni offerte dalle fonti disponibili ed analizzarle per costruire una base dati attendibile utile per definire gli approfondimenti territoriali;
* realizzare per ciascun ambito territoriale ricerche puntuali per definire le tendenze legate all’evoluzione del contesto economico-sociale, considerando vari aspetti tra cui gli effetti della crisi, l’evoluzione tecnologica, la disponibilità di risorse/servizi, la strutturazione del sistema formativo, i fabbisogni delle imprese, con un’attenzione particolare agli sviluppi delle nuove professionalità ed all’evoluzione dell’Industria 4.0;
* valutare, nei vari ambiti, le ricadute occupazionali per i giovani anche attraverso l’esemplificazione di percorsi professionali, anche di lavoro autonomo o creazione d’impresa, e la definizione di profili inerenti ai fabbisogni rilevati.

I risultati saranno trasferiti all’Osservatorio sul mercato del lavoro della Regione Piemonte e dovranno evidenziare i comparti dell’economia piemontese nei quali sono maggiori le opportunità di impiego per i giovani, la profilazione delle figure professionali emergenti e innovative rilevate, l’individuazione delle figure tradizionali da valorizzare aggiornando il quadro delle competenze professionali richieste, le iniziative più diffuse e di maggior successo nel campo delle di start up e lavoro autonomo maggiormente avviate dai giovani.

“Con il coinvolgimento di competenze pubbliche e private – ha osservato  Nosiglia – vogliamo portare i giovani a specializzarsi nelle nuove professioni legate all’ambiente, alle green economy e alle tecnologie, oltre a riscoprire i mestieri artigiani. L’obiettivo di fondo è favorire l’inclusione sociale dei giovani, offrendo loro la possibilità di crearsi un percorso verso la vita adulta, potendo contare su un reddito frutto non di sussidi, ma di lavoro continuativo. Oggi si accentua il divario tra i giovani che hanno avuto risorse, capacità e meriti per qualificarsi ad alto livello e giovani che non hanno realizzato le loro capacità e rischiano l’esclusione. Ci proponiamo di colmare o quantomeno ridurre questo divario”.

Sul tema del avoro domenicale Nosiglia si è detto “pienamente solidale con i sindacati. Fatti salvi i servizi essenziali come gli ospedali e i treni, la domenica e nei giorni di festa importanti in cui si esprimono forti valori familiari non è necessario andare a fare la spesa. Così costruiamo una società che non regge, e che sta già crollando. Qui il problema è il primato dei soldi sui valori non economici, quelli umani, familiari e sociali. Non creano profitto e vengono sempre più considerati optional. Ma proprio questa cultura che mette al centro i soldi e l’individuo anziché il bene comune ci ha portati alla grande crisi che stiamo vivendo”.

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Cappella della Sindone, fine lavori. Un tesoro di arte e storia presto restituito alla città

Dopo un lungo e complesso cantiere di consolidamento, si apre ora l’ultima fase del restauro che giungerà al termine nei primi mesi del 2018 con la restituzione della cupola alla città

L’impegnativo lavoro di restauro volge, pur nella complessità e nella delicatezza dei numerosi interventi necessari, alla fase conclusiva dei lavori che riguarda il rifacimento dei tetti, degli infissi, degli impianti di illuminazione e infine lo smontaggio della struttura di sostegno e dei ponteggi.  

Proprio in questi giorni, il testimone passerà dall’impresa che sta terminando i lavori di ricostruzione delle superfici interne, alla nuova impresa che ricostruirà i serramenti, le coperture e le murature esterne.

A coordinare il passaggio è la Commissione per il completamento del restauro e del recupero funzionale della Cappella della Sacra Sindone, composta da rappresentanze degli istituti del MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Segretariato regionale per il Piemonte, Musei Reali Torino, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino), insieme alla Curia e Diocesi di Torino.

L’obiettivo è smontare i ponteggi e le strutture di sostegno entro la fine dell’anno, così da restituire quanto prima la cupola al panorama della città, per arrivare a riaprire il monumento al pubblico tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018, proseguendo con alcuni ultimi interventi “a vista”, come il restauro dell’altare, che potrà essere affrontato dopo lo smontaggio della grande struttura metallica di sostegno. La Cappella della Sindone entrerà nel percorso di visita dei Musei Reali.

Gennaro Miccio, Segretario regionale del MiBACT per il Piemonte, ricorda: “Ho avuto modo di essere direttamente coinvolto nello straordinario intervento di recupero della Cappella della Sindone, circa tre anni fa, quando, in qualità di dirigente del MiBACT in altre regioni, fui incaricato di provvedere al collaudo statico delle strutture. Ebbi allora modo di rendermi conto della complessità del progetto che si stava realizzando per interpretare e ripristinare con i necessari adeguamenti l’originale quanto geniale schema statico ideato dal Guarini, fino ad allora non completamente compreso. Sono perciò contento di essermi trovato, alla mia nomina come Segretario regionale, sul treno in corsa di questo grande restauro e di aver potuto dare il mio contributo professionale a questa eccezionale impresa. Ringrazio in modo particolare la Compagnia di San Paolo, che ha finanziato l’intervento di restauro architettonico degli interni, e la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino che si è fatta carico del restauro pittorico degli affreschi della volta. È di prossimo avvio il lotto finale di lavori che utilizza i recenti finanziamenti ministeriali dei Musei Reali Torino; a questi si aggiungeranno ulteriori risorse, già proposte agli istituti torinesi, che riguarderanno i restauri delle numerose opere d’arte presenti, delle quali si è approfondita la conoscenza durante il lungo percorso dei lavori. Il processo di restauro è stata l’occasione, infatti, per comprendere e approfondire il prezioso patrimonio artistico rappresentato da arredi, affreschi e decorazioni custodito all’interno della Cappella, anch’esso oggetto di recenti studi ed acquisizioni. Le attività di restauro e di recupero funzionale hanno richiesto un notevole impegno tecnico e scientifico, ma ora il traguardo finale è quanto mai prossimo e per il suo raggiungimento occorrerà necessariamente la consueta dedizione personale e professionale di tutte le componenti dei vari istituti del Ministero operanti a Torino (Segretariato regionale, Soprintendenze, Musei Reali), della Curia Arcivescovile, delle istituzioni locali e del costante quanto sensibile apporto delle realtà economiche e sociali del territorio, peraltro mai sino ad ora assenti all’appello.”

L’Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia sottolinea: “Dopo 20 anni dalla tragica notte dell’11 aprile 1997, in cui la Cappella del Guarini contigua al Duomo di Torino venne  soggetta a un devastante incendio che rischiò di coinvolgere anche la Sindone, potremo ammirare in tutto il suo splendore architettonico questa struttura rinnovata e consolidata. Un lavoro che ci riporta direttamente alla realtà della Sindone, il tesoro più prezioso  che la nostra città custodisce e che è oggetto di una grande devozione popolare diffusa nel mondo intero. Questo grazie al contributo di tanti operatori, funzionari, tecnici, maestranze che hanno lavorato con professionalità e dedizione e che ringraziamo dunque sentitamente. Accogliamo questo lavoro come un segno di speranza, un omaggio al «candido lenzuolo» icona viva dell’amore più grande che Cristo ha donato all’umanità intera e che costituisce la fonte perenne di quell’impegno che siamo chiamati a compiere ogni giorno nel nostro tessuto familiare e sociale per costruire un mondo nuovo sempre più giusto, solidale e pacifico per tutti.”

Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali Torino conclude: “La riapertura della Cappella è una scommessa vinta grazie alla tenacia dei tanti – soprattutto i tecnici delle Soprintendenze – che non hanno mai ceduto di fronte alle enormi difficoltà che si sono presentate. Dopo la riapertura al pubblico, la Cappella della Sindone entrerà a far parte del percorso dei Musei Reali e tornerà ad essere, per la città intera, quel grande simbolo di arte e storia che dobbiamo alla mente di un architetto non convenzionale come Guarino Guarini, che ha esplorato il tema della luce e della cupola diafana come nessuno mai prima”.

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La storia del restauro

Tra l’11 e 12 aprile 2017 ricorrono i venti anni dall’incendio che sfregiò il capolavoro del Guarini, ma i restauri sono in dirittura d’arrivo. È in corso l’ultima fase del lungo e complesso recupero della Cappella della Sindone.

Sin da subito è emersa la necessità di eseguire indagini approfondite e sofisticate, a causa della mancanza di qualsiasi materiale documentario e grafico utile a comprendere la genesi e la reale statica della struttura della Cappella della Sindone. Ai lavori di indagine è seguita la fase operativa, dal riscontro più immediato e tangibile, con cui è stato messo a frutto il lavoro di tutti questi anni restituendo alla Cappella del Guarini la piena efficienza delle strutture portanti e l’immagine dell’architettura interna.

Il delicato e complesso lavoro preliminare ha portato all’intervento strutturale, lavoro poco visibile dall’esterno, eppure fondamentale per la riuscita del restauro e il recupero totale dell’opera.

I lavori di riabilitazione delle strutture in elevazione della Cappella della Sindone (collaudati due anni fa) hanno previsto la sostituzione completa, al primo livello, di 13 colonne su un totale di 30 dell’ordine minore, di tutte le 8 lesene dell’ordine maggiore, delle 2 colonne e dell’arco sghembo di affaccio verso il Duomo e della trabeazione del vestibolo Nord-Ovest. Tutto realizzato in marmo nero di Frabosa Soprana (Cuneo). La cava, quasi del tutto esaurita, è stata eccezionalmente riaperta per poter fornire il marmo sufficiente al restauro.

Ai livelli superiori, realizzati in marmo bigio di Frabosa, sono stati smontati e sostituiti numerosi altri elementi: dal secondo al quarto livello, parti degli archi e parti di pareti, pilastri e trabeazione della galleria che corre lungo il perimetro del tamburo; inoltre sono state inserite nuove catene in acciaio in corrispondenza dei sei ordini di archetti sovrapposti e sono stati sostituiti i tre ordini inferiori di archetti; infine, mentre sono stati consolidati i tre ordini superiori, è stata inserita la struttura di sostegno della stella e sono state rimosse le catene provvisionali esterne, strutture di sicurezza che furono messe in opera durante la fase di emergenza post incendio.

Ma non solo: a tutti i livelli sono stati eseguiti i lavori di consolidamento delle murature laterizie, compresi quelli degli archi dei finestroni e del cestello; i lavori di consolidamento delle volte degli scaloni verso il Duomo e dei due vestiboli; i lavori di consolidamento dei costoloni esterni e degli archi di scarico nel cunicolo superiore del tamburo.

Infine è stata eseguita la ricucitura della lesione situata alla base del tamburo e sono state inserite la nuova catena dei finestroni del tamburo e la cerchiatura esterna alla base dello stesso.

Tutti interventi tecnici complessi, lunghi e delicati, seguiti da molte decine di persone che finora hanno lavorato, a vari livelli, alla rinascita di questa perla dell’architettura barocca.

Al termine dell’intervento, il costo complessivo del restauro ammonterà a circa 30 milioni di euro, con il concorso di diversi soggetti:

–      Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: € 28 milioni;

–      Compagnia di San Paolo: € 2,7 milioni;

–      Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino:  € 150.000.

Il turismo culturale premia Torino. Musei e Reggia di Venaria presi d’assalto dai visitatori

Il flusso costante nei quattro giorni di festa ha visto una forte presenza di pubblico proveniente da altre città d’Italia, a cui si aggiungono turisti stranieri 

Il turismo culturale premia ancora una volta Torino.  Grande affluenza in Piazzetta Reale già nella giornata di venerdì 14 aprile e poi lunghe code per tutto il fine settimana e nella giornata di Pasquetta: i Musei Reali hanno registrato più di 8.000 biglietti staccati durante le festività pasquali (il dato di lunedì 17 aprile è calcolato sulla stima degli ingressi alle ore 14).

Il flusso costante nei quattro giorni di festa ha visto una forte presenza di pubblico proveniente da altre città d’Italia, a cui si aggiungono turisti stranieri che hanno affollato i Musei Reali nel primo ponte del 2017, grazie anche alla vasta e diversificata offerta proposta.

Oltre ai classici percorsi di visita infatti il pubblico si è potuto immergere nelle mostre temporanee ospitate in Galleria Sabauda, da Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia, prolungata fino al 7 maggio, al Confronto dedicato alla Madonna dei Miracoli, Pittura come scultura. Cerano e un capolavoro del Seicento lombardo; e ancora  nello spazio Scoperte ha potuto ammirare L’occhio fedele. Incisori olandesi del Seicento, mostra anch’essa prorogata fino a domenica 7 maggio 2017, oltre a Sui generi, il progetto espositivo di Flavio de Marco.

I Musei Reali saranno visitabili anche in occasione del ponte per l’Anniversario della Liberazione, restando aperti lunedì 24 e martedì 25 aprile, osservando invece il giorno di chiusura mercoledì 26 aprile.  Sono invece stati in tutto 35.133 gli ingressi registrati per Reggia, Giardini e mostre  nel complesso della Venaria Reale. Nel 2016 erano stati 25.747. Molti i gruppi di turisti provenienti in maggioranza da fuori Piemonte. I visitatori di Pasquetta sono stati 13.476.

 

“Suk” di via Monteverdi: “ancora una volta i venditori tornano nei giardini di via Bologna”

“Nella seconda giornata di sospensione del Mercato di Libero scambio in Via Monteverdi, parte dei venditori si è posizionato nel Giardino in Via Bologna angolo via Paganini.

Siamo alle solite,  la Città non ha di nuovo saputo o voluto evitare che si posizionassero come già capitato la scorsa domenica. Secondo me anche stamattina gli abusivi andavano identificati e quindi esclusi dal poter partecipare  al Barattolo di via Carcano dal 23 aprile”. E il commento di Patrizia Alessi, battagliera consigliera di Fratelli d’Italia alla Circoscrizione 7, che da tempo segue le vicende del mercato del libero scambio. ” Le Regole civili vanno rispettate – prosegue Alessi – e non è giusto che passi il segnale che possono posizionarsi a vendere dove e quando vogliono senza nessuna conseguenza, era un evento prevedibile! Questa non è integrazione e neppure lotta alla povertà  ma illegalità e basta. I residenti che protestano per l’arrivo del Barattolo in via Carcano, a questo punto saranno sempre più preoccupati!”

E intanto la consigliera annuncia che domenica prossima vigilerà con altri cittadini sull’area di via Carcano e dintorni. “Anche ieri  conclude – l’area del parcheggio di San Pietro in Vincoli è stata lasciata all’anarchia più totale e i residenti hanno dovuto subire il degrado e l’illegalità”.

Nosiglia sulle orme del pauperismo francescano: “Tristi i supermercati aperti a Pasqua”

Le parole dell’arcivescovo risuonano come un monito ispirato al pauperismo francescano (con riferimento al  santo di Assisi e all’omonimo papa di origini piemontesi). Per monsignor Cesare Nosiglia Torino ha il triste primato, nel giorno di Pasqua ” di considerare un giorno speciale come un giorno feriale, dove tanti supermercati restano aperti e tanti lavoratori sono costretti a lavorare non avendo così l’opportunità di vivere in famiglia una festa che accomuna tutti, credenti e laici”. “La sete di denaro e di profitto – ha detto l’arcivescovo nell’omelia in duomo – è ormai diventata l’idolo più assoluto e indiscusso a cui si sacrifica ogni altro valore. Ma questo non fa che aggravare il declino di una società verso una deriva etica e umana sempre più devastante per il nostro futuro”. E poi dall’arcivescovo, anche un appello al sostegno della famiglia e degli immigrati.

 

(foto: il Torinese)

Minaccia terrorismo, le forze di polizia e l’esercito vigilano sulla Pasqua dei torinesi

Non solo Roma, Milano o Firenze: anche a Torino, in occasione delle vacanze pasquali, i controlli per la sicurezza dei residenti e dei turisti (gli hotel sotto la Mole, in questi giorni, fanno registrare il tutto esaurito) sono stati aumentati. Il coordinamento tra questura e prefettura ha messo in atto un controllo incisivo, anche se discreto. Rafforzate le pattuglie di carabinieri e polizia, anche in borghese. La minaccia terrorismo è contrastata soprattutto con la prevenzione. All’aeroporto di Caselle e nelle stazioni ferroviarie proseguono i pattugliamenti da parte di forze di polizia e alpini della Taurinense. Sono stati collocati di fronte a Porta Nuova e Porta Susa numerosi paletti che, pur sembrando normali spartitraffico, sono in realtà di metallo resistente e inseriti nel suolo ad una maggiore profondità. Come le barriere di cemento, anche questa precauzione “antisfondamento” è utile a debellare eventuali camion che dovessero lanciarsi sulla folla. Più serrati anche i normali controlli contro i furti negli appartamenti e sulle strade.

 

(foto: il Torinese)

Ragazzina di 13 anni violentata per mesi da un anziano appartenente a una comunità religiosa

Invece di darle ripetizioni  ha abusato di una ragazzina di 13 anni, per diverse  volte e per mesi, a Torino, nel 2015. La squadra mobile della polizia ha concluso le indagini nei confronti dell’anziano “saggio” appartenente a un gruppo religioso e  l’udienza preliminare è stata fissata per il 18 aprile. Le persone vicine alla ragazza, familiari compresi, hanno cercato di tenere nascosta la vicenda, “processando” all’interno della comunità il “saggio”, senza però informare le autorità. Poi  la famiglia  si è trasferita nel Biellese, dove una psicologa ha consigliato alla ragazzina di sporgere denuncia. Il silenzio è stato mantenuto poiché a dare le presunte ripetizioni era stato un anziano membro della comunità religiosa di cui la famiglia faceva parte, la comunità  dei Bahà’ì, una religione abramitica monoteistica nata in Persia, con 7 milioni di fedeli in duecento Paesi. La comunità, che ha cacciato l’uomo e ha risarcito economicamente la famiglia della ragazzina,  voleva risolvere al suo interno la questione, temendo discredito.

Vacanze pasquali, la polizia aumenta i controlli. Occhio alle code del rientro di martedì

In occasione  delle vacanze pasquali e dei ponti del 25 aprile e del 1 maggio, la polizia stradale di Torino aumenta i controlli, in modo particolare sull’ A26, da Santhià a Genova, e sull’ A21, da Torino a Piacenza. Trenta le pattuglie  impegnate sulle strade per prevenire gli incidenti e intervenire in caso di necessità. Molti agenti, anche in borghese, presidieranno  le aree di servizio e i parcheggi autostradali più frequentati. Le pattuglie saranno dotate di Top Crash, il dispositivo che geolocalizza gli incidenti, e di TruCam, l’apparecchio telelaser che permette di rilevare ogni tipo di infrazione, con documentazione video, fino a 1 chilometro di distanza. In questi giorni il traffico sarà particolarmente intenso, soprattutto per il rientro dalle ferie,  martedì 18 aprile. Per ‘Pasquetta’, lunedì 17 aprile, sono previste code al casello A26 di Ovada. Sul sito www.poliziadistato.it sono pubblicati i  video tutorial su come guidare in sicurezza e sul link ‘Polizia Stradale’  l’elenco dei tutor ed autovelox fissi gestiti dalla Polstrada su statali e autostrade.

Pasqua sotto la Mole: hotel pieni al 90%, boom per le colombe di pasticceria

Trend positivo del turismo a Torino con un +5% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2016.I dati giungono dall’Ascom , che spiega come la Pasqua alta di fine aprile sia una ghiotta occasione per turisti italiani (65%) e stranieri (35%) attirati da musei, arte,  shopping ed enogastronomia.  Pubblici esercizi, pasticceria e ristorazione confermano l’aumento delle prenotazioni (+5% e + 8 %) e l’attenzione verso prodotti di qualità e attenti  alla tradizione piemontese, anche per i ‘nuovi top spender’, in particolare dall’Estremo Oriente. In crescita  la vendita di colombe artigianali e si contrae quella di carne bovina. E’ invece Confesercenti a sottolineare che fino a  martedì prossimo si registra in città un’occupazione alberghiera attorno al 90% L’incremento dei turisti è quantificato nel  nel 5-10% rispetto alla scorsa Pasqua, mentre ristoranti e pizzerie prevedono un aumento del 5-10% della clientela. 

 

(foto: il Torinese)