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Il Salone del Libro ha già vinto con le scuole: prenotati oltre 20 mila studenti, altri in arrivo

Ha superato in queste ore la soglia delle ventimila unità – ma altre se ne stanno ancora aggiungendo – il numero delle prenotazioni effettuate dalle scuole per i cinque giorni del trentesimo Salone del Libro di Torino. Scolaresche in arrivo da tutta Italia che affolleranno il padiglione 5 del Lingotto, sede del Bookstock realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo. Cinquemila metri quadrati dedicati ai più giovani (nonché ai docenti e alle famiglie) dove l’Arena, lo Spazio Book e lo Spazio Stock, insieme alle otto sale tematiche fra laboratori e aule didattiche, propongono 120 ore di programmazione e 180 ore di attività laboratoriale su quattro temi: scienza e tecnologia, digitale, immagini e parole.

Oltre che dal Piemonte, giungeranno da tutta Italia circa un migliaio di classi per un totale di quasi 2500 studenti da fuori regione, provenienti da Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria e Veneto. Particolarmente nutrita, nello specifico, la pattuglia di ragazzi lombardi, che arriveranno a Torino in 600 in rappresentanza di una trentina di istituti, ma altrettanto significative sono ad esempio le 300 presenze campane o le oltre 250 dall’Emilia-Romagna e dalla Liguria. Fra le adesioni ricevute, anche quella di due gruppi scolastici stranieri, in arrivo dalla Svizzera (Lugano) e dalla Germania (Monaco).

 

Relativamente alle fasce d’età, un quarto delle prenotazioni riguarda bambini della scuola primaria, mentre i restanti 15 mila sono ragazzi delle medie e delle superiori. Fra queste ultime ricca la partecipazione dei licei scientifici (100 classi) e dei licei classici (85 classi), ma è da segnalare anche la presenza di una decina di gruppi di “piccolissimi” dei nidi d’infanzia.

Gli insegnanti hanno comunque la possibilità di prenotare ancora le visite con i propri allievi durante i giorni di apertura del Salone del Libro, accedendo all’apposita “area scuola” del sito www.salonelibro.it e acquistando poi direttamente i biglietti d’ingresso alle “casse scuole” presso la reception Professionali del Lingotto Fiere, dove si dovranno presentare con la ricevuta della registrazione. Il prezzo è di euro 2,50 a testa per la fascia d’età dai 3 ai 10 anni, mentre dagli 11 ai 18 il costo è di 6 euro a persona (per i disabili e i loro accompagnatori l’accesso è gratuito). Inoltre, per gli studenti degli istituti superiori del Piemonte è possibile procedere alla richiesta on-line del buono libro del valore di 15 euro con cui gli studenti potranno acquistare i volumi negli stand aderenti del Salone.

Inquinamento, un esposto al Palagiustizia attacca i rimedi antismog di Comune e Regione

La procura della Repubblica di Torino ha preso in carico un esposto inviato da un esperto in valutazioni di impatto ambientale, attraverso il quale si richiede l’apertura di un’indagine per accertare eventuali responsabilità di Comune e Regione in materia di smog. L’inquinamento atmosferico è preso di mira dal documento, nel quale si evidenzia che la Città di Torino si troverebbe in una “situazione di illegalità da almeno dieci anni” per il continuo sforamento dei valori Pm10 previsti da una direttiva comunitaria del 2008. I superamenti non dovrebbero  infatti superare i 35 giorni all’anno, ma nel 2016 sono stati 68 e nel  il 2017, fino al 3 marzo erano già 42. Poiché altre località del territorio italiano sono nella stessa  condizione la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia. Secondo il parere dell’esperto le misure adottate da Regione e Comune sono inadeguati.

 

(foto: il Torinese)

Vaccini, il Piemonte introdurrà l’obbligo per i bambini degli asili nido e delle materne

L’assessore  alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta,  coordinatore degli assessori alla Sanità nella Conferenza delle Regioni,  ha proposto oggi pomeriggio al Consiglio regionale l’introduzione  obbligatoria dei vaccini per i bambini che frequentano gli asili nido e le  scuole materne.  La proposta è stata formulata durante la seduta  delle Commissioni Sanità e Istruzione, riunite per esaminare le proposte di legge relative agli obblighi vaccinali nelle scuole, in  fascia di età 0-3 anni.

Il bonus welfare fa tendenza tra i dipendenti Fca in Italia: lo scelgono in quattro su dieci

Le opportunità vanno dall’assistenza sanitaria ai viaggi, dai buoni spesa agli abbonamenti in palestra. La quota dei dipendenti italiani di Fca che hanno scelto il buono welfare è del  40%. Il bonus  ha un tetto massimo di 700 o 800 euro, in base all’inquadramento professionale. In media, in altre aziende italiane, l’adesione  è intorno al 30% dei lavoratori. Sono  26.500, su un totale di 66.500, i dipendenti che si sono iscritti attraverso un sito internet dedicato, attraverso il quale è possibile vedere i beni e servizi di cui i lavoratori potranno usufruire con la propria famiglia. Tra gli operai, ha aderito circa il 57% del totale. Chi non ha dato l’ok  all’iniziativa riceverà invece l’incentivo economico ‘tradizionale’:  contanti in busta paga per un importo di circa 570 euro, al netto di tasse e trattenute.

(foto: il Torinese)

Le fiamme gialle scoprono 180 “furbetti” che non pagano tasse universitarie e case Atc

Sono oltre 550mila euro i contributi percepiti indebitamente da 180 ‘furbetti’ benestanti,  che la guardia di finanza di Torino ha fatto restituire alle casse dello Stato. Si tratta di studenti che non pagano le tasse universitarie, utilizzano gratis gli alloggi Atc, hanno sconti sulle bollette di luce acqua e gas, oppure non pagano le mense scolastiche, senza però averne diritto.  Comportamenti fraudolenti, ma aa volte anche possibili errori in buona fede,  che danneggiano  l’Ente che eroga il contributo e tutti i cittadini che si accollano l’aumento dei costi dei servizi pubblici. Tra i casi emblematici scoperti dalle fiamme gialle quello di  uno studente di Informatica che non ha pagato le tasse universitarie poiché nel calcolare il reddito familiare non ha considerato immobili per un valore di  220mila euro e conti correnti per 700mila euro. Poi un altro studente di giurisprudenza, ha detto di essere autonomo rispetto alla propria famiglia, mentre era a carico dei genitori con un reddito di circa 190mila euro annui.

Juventus – Torino: Ljajic spettacolo, Higuain implacabile… il derby della Mole finisce 1-1

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di Claudio Benedetto

Il sogno del Toro si ferma di nuovo nei minuti di recupero, Higuain rimette a posto le cose dopo il fantastico gol su punizione di Ljajic. Finisce quindi 1-1 un bel derby, combattuto, con la Juve un po’ distratta dai pensieri di Coppa  un Toro vivo e capace di colpire senza pietà… o quasi. La Juve, a dire il vero, ha sempre tenuto il pallino del gioco in mano creando molte occasioni, talvolta in maniera  un po’ scombinata, commettendo parecchi errori sotto porta. Il Toro, da parte sua, ha tenuto botta con ordine e alla fine recrimina sulla contestata espulsione di Acquah che ha privato la squadra oltre che di un uomo anche di uno dei suoi cardini di centrocampo. Risultato tutto sommato giusto, visto l’andamento del gioco, ma certo che i granata ci avevano davvero fatto il gusto ad una vittoria sfuggita, come spesso è capitato negli ultimi anni, proprio sul filo di lana.

La cronaca: Allegri fa un bel po’ di turn-over, cambiando ben otto uomini rispetto alla vittoriosa trasferta di Monaco, presentando un quasi inedito ma ben equilibrato 4-4-2 con un centrocampo “robusto” e puntellato dai muscoli di Rincon e Sturaro. Il Toro invece si presenta con il solito modulo e gli uomini migliori per interpretarlo.Primo tempo con tante occasioni per la Juve, traversa di Benatia, paratone di Hart su Sturaro, Lichtsteiner e Dybala, erroraccio di Bonucci quasi sulla linea di porta e squadre che vanno all’intervallo senza gol. Il Toro limita i danni quasi senza reagire e senza mai dare modo a Belotti di esprimere il suo talento e la sua velocità.

La ripresa comincia con lo stesso spartito del primo tempo fino a quando Ljajic, con una stupenda punizione proprio nel sette, rompe l’equilibrio, 0-1 per il Toro e folle corsa del serbo fin sotto il settore ospiti. La Juve reagisce con veemenza, ma l’episodio che cambia le sorti della partita è l’espulsione di Acquah per un’entrata su Mandzukic , sicuramente sul pallone ma con piede comunque a martello, Toro in 10 e senza il suo allenatore, anche lui allontanato a causa delle violente proteste per l’episodio.

La Juve, che si trova sotto di un gol ma in superiorità numerica, attacca a testa bassa ma continua a sprecare di tutto: Khedira, Bonucci e anche Higuain, entrato nel frattempo, gettano alle ortiche un numero considerevole di buone se non ottime occasioni per pareggiare. Quando sembra che l’assedio juventino al fortino di Hart sia oramai in esaurimento ecco che Higuain, da grande campione, prende per mano i bianconeri e segna di potenza un gol che comunque, in qualche maniera, rende giustizia alla superiorità della Juventus, anche se il Toro, vincendo, non avrebbe comunque demeritato!

Toro che, pur se con un risultato positivo, non riesce a chiudere quello che era rimasto il suo ultimo obiettivo, cioè vincere il derby, e Juve che dovrà ancora attendere un po’ per festeggiare il suo sesto scudetto consecutivo… per ora barra dritta sulle Coppe, la Champion’s che martedì sera può portare la finale e la Coppa Italia che invece, sempre per quanto riguarda la finale, andrà probabilmente giocata già la settimana successiva!

Tutte le foto di Claudio Benedetto su: http://www.fotoegrafico.net

Manifestazione No-Tav in Valle di Susa con il vice sindaco di Torino (in fascia tricolore)

A Bussoleno, in Valle di Susa, è partito nel pomeriggio il corteo No Tav, indetto per confermare la contrarietà alle “grandi opere inutili e costose” e per chiedere di destinare fondi a lavori per la bonifica e la messa in sicurezza dei territori, “per la difesa della salute, della scuola, delle pensioni”. La manifestazione ha una connotazione  nazionale con  i No Tap dal Salento, le “mamme della Terra dei fuochi” dalla Campania, attivisti No Tav dalla Savoia. Con i  sindaci dei comuni della Bassa Valle di Susa, anche il  vicesindaco di Torino, Guido Montanari, in fascia tricolore, aspetto che ha suscitato la polemica delle opposizioni a Palazzo Civico. Sono arrivati per prendere parte al corteo  anche comitati da Firenze, Macerata e Venezia.

 

(foto: archivio il Torinese)

Comune, il centrodestra: “I conti non tornano. Situazione grave trattata con superficialità”

Sarebbero 80 i  milioni di euro che non tornano nel bilancio approvato a Palazzo Civico. Secondo le opposizioni di centrodestra le procedure approvate dall’amministrazione civica “non sono coerenti con le norme prescritte dalla legge”. Tra i milioni che mancano all’appello, in conferenza stampa i consiglieri della minoranza puntano il dito sui 5 milioni da versare  a Ream per l’ operazione sull’area ex Westinghouse, i quasi 35 di rate arretrate  a Infra.To che chiede anche 4 milioni relativi al 2017 più 24 per la manutenzione della rete tranviaria 14,5 milioni per il mutuo della  metropolitana.

La sindaca ha annunciato l’intenzione di  attivare  procedure previste dell’articolo 194 del Testo unico degli enti locali relativo ai debiti fuori bilancio, dopo che il 3 maggio  la dirigente dottoressa Anna Tornoni ha  comunicato  al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, all’Assessore al Bilancio, al Segretario del Consiglio Comunale e al Collegio dei Revisori, afferma l’opposizione “che occorre ricostituire gli equilibri di Bilancio istituendo appositi stanziamenti per affrontare l’onere connesso a possibili situazioni debitorie fuori Bilancio E  il  Collegio dei Revisori ribadisce che i debiti Infra.To relativi agli anni precedenti al 2017 devono essere riconosciuti come debiti fuori Bilancio”.  Il consigliere – notaio Alberto Morano osserva che “per tutta risposta il sindaco respinge le osservazioni dei dirigenti del Comune ritenendo che siano arrivate fuori tempo massimo e che sia nell’interesse dell’ente addivenire alla approvazione del Bilancio di Previsione. Con Morano, in conferenza stampa anche i consiglieri Napoli (Forza Italia), Ricca (Lega Nord) Rosso (Direzione Italia). A loro parere “si tratta di “una situazione grave trattata con superficialità dalla Giunta municipale”.

Torino – Lione, la Tav non fa male alla salute degli abitanti. Lo stabilisce una ricerca scientifica

I cittadini che abitano nei comuni vicini al cantiere  Tav di Chiomonte e i lavoratori che operano al suo interno non subiscono danni alla salute legati alla presenza dei lavori. Lo stabilisce la  Valutazione d’impatto sulla Salute (Vis) della galleria esplorativa per la linea ferroviaria Torino-Lione, realizzata dall’Università di Torino. Più di 62 mila le rilevazioni eseguite da Telt a partire dal 2012 condotte dall’ Arpa, con il monitoraggio di 135 parametri controllati da 40 centraline in un’area di 15 km dal cantiere. Lo studio ha monitorato le polveri sottili, amianto, rumore,  radiazioni, qualità delle acque, vibrazioni e componenti biologiche e non sono emerse criticità rilevanti. Far convivere ambiente e grandi opere “non è soltanto possibile ma obbligatorio – afferma il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – non si tratta di  un vincolo allo sviluppo ma si deve fare in modo che lo sviluppo sia sostenibile”.

Firme “tarocche”, il Pd si salva. Nessun terremoto per Chiamparino, il Tar respinge il ricorso

Il detto  “chi di spada ferisce…” non vale, almeno in questo caso. Dopo le battaglie legali al Tar e al Consiglio di Stato che fecero cadere anzitempo la legislatura del leghista Roberto Cota per la vicenda delle firme false per la presentazione delle liste alle Regionali del 2010, ora  (non) tocca al Pd.  Dopo otto ore di camera di Consiglio, infatti, il Tar ha confermato la sospensiva sul caso delle firme false del Pd torinese e ha respinto  il ricorso per motivi aggiunti  depositato dall’ex leghista, Patrizia Borgarello, sull’esito della sentenza definitiva sui nove patteggiamenti dei funzionari dem . Bisognerà quindi attendere la conclusione della causa civile il prossimo autunno, in relazione alla querela di falso. Così finalmente si saprà se la lista che ha eletto Davide Gariglio,  e Mauro Laus, sarà  considerata legittima, o se verrà fatta decadere per le firme fasulle.  Dopo mesi di carte bollate,  udienze, un’inchiesta della procura oggi il “verdetto”.  I nomi che ad oggi paiono essersi salvati, oltre a Gariglio e Laus sono quelli di  Nino Boeti, vicepresidente  del Consiglio regionale, Raffaele Gallo, Daniele Valle, Andrea Appiano ed Elvio Rostagno.  Anche Chiamparino tira un sospiro di sollievo e resta (per ora ) saldamente in sella alla sua maggioranza. 

 

(Foto: il Torinese)